Mr Suicide

Passato e presente

Anno 1943, Francia

I soldati americani erano pronti ad attaccare la collina fortificata dai nazisti, in quel maledetto pomeriggio, erano circa una cinquantina di uomini contro un manipolo di nazisti che continuavano da giorni a difendersi, senza cedere.
Stavolta però, gli americani erano armati pesantemente e di certo avrebbero conquistato quel punto strategico ma non come se l’aspettavano.
Erano oramai, dietro a degli alberi abbattuti per difendersi dai proiettili, ogni tanto da entrambe le fortificazioni qualcuno sparava al minimo movimento, ma furono degli scoppi dentro la fortificazione dei nazisti ad attirare l’attenzione degli americani. Si sentivano raffiche di proiettili, spari e grida e questo rendeva preoccupati gli americani. Il capitano ordinò di avanzare quando tutto divenne silenzioso, molti pensarono che potesse essere una trappola ma, non successe niente, arrivarono sotto la trincea di filo spinato e tagliarono i fili con le cesoie.
Entrarono.
Si sarebbero ricordati quelle scene raccapriccianti per sempre. Ovunque posassero lo sguardo il terrificante dava mostra di sé: cadaveri nazisti impiccati con il filo spinato, chi aveva due fori negli occhi, chi altri aveva il cervello completamente staccato dalla testa, pezzi di cranio sparsi come ciottoli abbandonati.
Alla fine sentirono dei gemiti e il capitano che oramai provava quasi pena per quegli sventurati, corse con affianco alcuni uomini, svoltarono in un vicolo e si ritrovarono un ufficiale tedesco che si suicidava usando una Walther puntata alla propria tempia.
Quando il corpo crollò si ritrovarono davanti ad un ragazzo, sui ventitré anni: aveva dei pantaloni stretti e grigi, il petto nudo faceva vedere varie ferite da armi da fuoco e cicatrici, aveva il casco da nazista, stranamente rotto ma, tutti guardarono la sua faccia e lui rise comprensivo e divertito come se fosse un pazzo.
Lui era un pazzo.
Aveva una corda a cappio, “indossato” e mentre lui rideva, prese l’estremità della corda e la tirò, facendo uscire un fiotto di sangue da una ferita, e quando il corpo toccò terra, si sgretolò lasciando i presenti stupiti e terrorizzati da ciò che avevano visto e poi, pensato d’aver sognato.

Oggi, America

Idelle era tra le più intelligenti del college. Nella sua classe alcuni provavano sempre a chiederle qualcosa durante i compiti ma, lei non rispondeva mai per paura che le ritirassero la prova, anche se i voti non le andavano male .
Aveva ventuno anni, portava occhiali rettangolari, era magra e snella, con occhi marroni e capelli corti e neri, lisci. Il suo miglior amico Darin accompagnava spesso il suo ingresso nei luoghi pubblici così:- Attenzione la Sexy Selvaggia è qui-. Selvaggia era la sua voracità quando c’erano dei dolci da mangiare, anche se poi era attenta alla quantità.
Era in casa, i suoi genitori erano partiti per una piccola vacanza a Las Vegas, mentre lei a Filadelfia restava a casa per almeno due settimane, nonostante ciò non se ne preoccupò, già una volta l’avevano lasciata da sola in casa per circa una settimana, un anno prima e lei rimaneva per studiare e alcune volte usciva con i suoi amici in serata.
Erano le sette di sera quando sentì dei rumori provenire dal corridoio, Idelle era in cucina china sui libri e non ci badò all’inizio, poi a distogliere lo sguardo dai libri fu un rumore di passi.
Chiese ad alta voce:- C’è nessuno?-. Avendo paura, prese il coltello più affilato e vicino.
Davanti a sé aveva il salotto, adiacente alla cucina, e una porta che conduceva al bagno, uscendo dalla cucina andò in corridoio; si lasciò dietro il portone e davanti le scale che portavano alle due camere da letto e allo studio, sotto le scale c’era lo stanzino.
La ragazza non sapeva dove andare, aveva paura che ci fossero dei ladri ma non sapeva dove dirigersi; sentì altri rumori provenire da sopra, forse dalla sua camera da letto. Salì le scale tremante ma, cercava di convincersi che era solamente la sua immaginazione però, dei passi pesanti si sentivano oltre la porta della sua stanza e questo le fece battere il cuore a mille, mise il coltello davanti e giro lentamente la maniglia. Sentì un “clic”.
Spalancò la porta, tenendo davanti sempre il coltello.
La camera era poco illuminata. La stanza di Idelle era sempre ordinata: il letto, la scrivania, armadio e cassetti ecc. ma fu una sedia predisposta al centro della stanza a far in modo che alzasse lo sguardo e vedesse un cappio collegato al lampadario. Le scappò un grido di paura.
Solo allora qualcuno l’afferrò, cingendole il fianco con un braccio forte. Il coltello cadde e qualcuno le tappò la bocca. Idelle era terrorizzata, sentì una voce maschile, sussurrarle:- Non attiriamo l’attenzione, per favore-. Smise di bloccarla e Idelle si girò e vide un ragazzo sui ventitré che la fissava attraverso degli occhiali da sole ( perché mai uno dovrebbe indossare degli occhiali da sole in una stanza buia?) e un bavero nero, aggiunse il ragazzo:- Prima che tu ti suicidi, m’indicheresti il bagno?-.

Idelle cosa farà?

  • Lo spingerà abbastanza per recuperare il coltello (18%)
    18
  • Balbettà:- Di sotto ma, tu chi cazzo sei?- (36%)
    36
  • Tirerà un calcio nei gioielli del ragazzo e proverà a fuggire (45%)
    45
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87 Commenti

  • “Suicide” e’ stata la mia opzione ^^
    Una verita’ da brivido D: Non avrei mai pensato che Idelle fosse affetta da una malattia cosi’ rara… Ora voglio vedere che succedera’ nel prossimo capitolo.
    A presto ^^

    • Tranquillo, alla fine questo è un gioco, se hai problemi più importanti nella realtà questi hanno la priorità. Ti aspettiamo 🙂
      Comunque vedo che anche se alcuni errori si ripetono stai migliorando. Continua così. Io ho votato per Darin.

  • “Un poliziotto” beh quel cadavere doveva dare qualche sospetto, no??… Insomma magari quella vittima ha urlato prima quindi i vicini di casa… Ok, smetto di fare Orazio di CSI ^^”
    Un capitolo da incuriosire *_* Come riuscira’ il protagonista a trovare le informazione necessarie per liberarsi di questo uomo-Suicide?? Ah beh, la faccenda si fa davvero intensa!!

  • Ciao Francesco, finalmente passo anche da te. La storia è interessante, e l’idea di un mostro che si nutra di anime è tremendamente spaventosa. Però ti prego, TI PREGO, fai attenzione alla punteggiatura e l’ortografia, sopratutto l’uso delle virgole. Certe frasi sono veramente difficili da leggere, è un peccato che basterebbe aver usato bene i segni di punteggiatura per rendere il testo molto più fluido. Comunque l’idea è veramente bella, ti seguo!

  • Allora,vedo che dal libro precedente stai scrivendo sempre meglio. Vedo proprio una maturazione nei termini e soprattutto nella costruzione degli eventi. Bella trama! Solo una cosa, forse è meglio che disponi più ordinatamente i dialoghi, nel senso invece di scrivere così “ciao” disse “ciao” xD meglio così:
    -Ciao- Disse.
    -Ciao-
    Non sullo stesso rigo insomma, per ordine, ma comunque ottimo, continua così =)

  • “Fara’ finta di accettare ma, in realta’ cerchera’ informazioni su di lui”, ho optato questo.
    Quell’uomo si fa sempre piu’ inquietante D: La scena dello schizzo del sangue e’ pauroso e nello stesso tempo orribile (in senso positivo, visto che sono gli elementi essenziali dell’horror, insomma ho provato esattamente l’orrore ^^”).
    Chissa’ cosa si nascondera’ dietro a quel volto inquietante del pazzo nemico :/

  • Ciao,

    Bello l’inizio. Mi è piaciuta molto la scena durante la guerra, un po’ meno il ritorno alla realtà con una protagonista per adesso un po’ scialba. Sicuramente le darai profondità dopo. Attento solo a non creare una Mary Sue 😉
    Ti segnalo infine qualche incertezza con la punteggiature, soprattutto le virgole.

    Ho votato il calcio negli zebedei. Mi sembra la reazione più sana davanti ad un pazzoide!

    Aspetto il seguito 😉

  • Eccomi come promesso ^^ Pensavo di essere molto occupata, invece poi sono riuscita a liberarmi piu’ presto del previsto.
    Dunque, il mio istinto femminile sarebbe quello di tirare un bel calcio nei gioielli del ragazzo, e poi fuggire.
    Ma lui e’ completamente pazzo!! D: Che diavolo significa che lei si suicidera’!!?? E soprattutto lui parla di questa cosa come se sia una roba quotidiana!! XD
    Oddio gia’ il primo capitolo mi sono presa una paura D: (Sono una fifona ^^” Ma trovero’ comunque la forza per continuare a leggere questa storia horror).
    E gia’, a scuola stiamo studiando l’inizio della 2′ guerra mondiale, quindi me l’hai suscitato una certa interesse :3
    Vedremo che fine fara’ questa ragazza e chi diavolo sia veramente questo pazzo assassino.

  • Ciao Francesco, ho letto la storia ed è promettente, però devi fare qualcosa per il problema. Magari c’è una mail da contattare o qualcos’altro da fare…informati perchè vale la pena di leggere la tua storia e di poter votare. Personalmente voterei la 2 perchè è la più intrigante e le altre non mi convincono.
    Cerca di risolvere il problema

    • Ciao Francesco,
      ci scusiamo per l’inconveniente tecnico.
      Abbiamo sistemato il capitolo, che ora mostra correttamente il testo e le opzioni da votare.

      Ti invitiamo a contattarci tramite l’apposita sezione Contatti del sito nel caso dovesse ripresentarsi un problema simile. Inoltre, ti invitiamo a non usare un linguaggio offensivo su THe iNCIPIT; siamo stati infatti costretti a rimuovere uno dei tuoi commenti.

      Buona continuazione

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