Guida per diventare la moglie perfetta

Dove eravamo rimasti?

Dove si terrà il matrimonio? In una tenuta privata in Sud Africa (56%)

A’ famigghia prima de tutto

Quando avevo scoperto che la cerimonia del matrimonio tra Tanja, alias MissArtiglio, e il fantomatico boss di tutta la baracca, si sarebbe svolto in una piantagione in Sud Africa ero rimasta sorpresa. Ma ero rimasta sconvolta quando avevo scoperto che no, non mi avrebbero sgozzato e buttata in un fiume, ma che avrei presenziato io, al posto della famiglia Invidia, ovvero quella della mia migliore amica. Il perchè avessero deciso di risparmiarmi, mi rimaneva ancora abbastanza oscuro. Così come il fatto che fossi stata sottoposta ad una seduta di stilista-hairstylist-estetista-massaggiatrice dei mignoli dei piedi. Non ero io la sposa ragazzi. Oltre a questo dovete aggiungere una quantità non ben definita di ore in quel cavolo di jet privato insieme a miss. Artiglio che flirtava con il suo futuro sposo in maniera fintamente sofisticata, e Alessandro che li prendeva in giro divertito. Quel tizio sapeva essere simpatico, ogni tanto, oltre che oltraggiosamente affascinante.

Quando scesi dalle scalette dell’aereo, dopo i due futuri sposi, ovviamente venimmo investiti da una pioggia di coriandoli, e giù dalle scale due file di maggiordomi, questa volta tutti di colore. Ci avevano portato con una jeep stile Indiana Jones ricco sfondato, attraverso la proprietà della famiglia. Ovviamente Alessandro aveva insistito per guidare anche questa volta, e quindi ero finita seduta a fianco a lui, mentre Miss. Artiglio, si appolipava al boss. Comunque per essere il capo di una famiglia mafiosa mi sembrava un tipo troppo scontato. Mi ero sempre immaginata qualcuno di strano, eccentrico ed originale.

Alessandro si era divertito a farci fare un giro per quelle piantagioni che non avevo ben capito se fossero di tè o di qualcos’altro. Certo era che, se quella era solo metà piantagione, allora dovevano possedere un’area pari al mio paese, con tanto di campi di mio nonno compresi. Questi mafiosi non potevano essere più esagerati.

Alessandro ci aveva portato alla grandissima tenuta, dove il giorno seguente si sarebbe tenuto il matrimonio, con tutti gli invitati. Scesi dalla jeep, ci erano corsi incontro tutti i servitori possibili e immaginabili per portare le nostre valige. Non avevo ben capito come, ma dopo due ore, mi trovavo in un salotto da sola a fissare un muro. In quell’arco di tempo, avevo cenato, fatto una doccia ed ero stata cacciata fuori dalla mia stanza da Miss Artiglio, perchè doveva tenere una riunione segreta al telefono con le sue amiche, e non poteva rischiare ci fossero cimici nella sua stanza. Come se a qualcuno gliene fregasse qualcosa dei suoi discorsi.

Più che salotto, mi dovevo trovare in una sala d’ingresso, perchè c’era un continuo via vai di maggiordomi. Questa volta l’arredatore doveva essere stato un lontano parente di Bob Marley, perchè ogni mobile trasmetteva un’aria rilassante, verde e incredibilmente tranquilla. Chiusi gli occhi per un secondo, cercando di capire, come avessi fatto a sconvolgere la mia vita nel giro di una settimana. Ad un tratto sentii qualcuno sedersi vicino a me. Aprii di scatto gli occhi e vidi che al mio fianco c’era un Alessandro piuttosto stanco. Stava con la testa appoggiata al divano, gli occhi chiusi, il respiro corto.

-Cosa ci fai qui?- chiesi io. Sembrava avesse litigato con qualcuno.

-Non ce la faccio più- poi aprì di scatto gli occhi, e me li puntò addosso -vieni con me-

Non provai nemmeno ad oppormi, mi prese per il polso e mi trascinò con lui. Uscimmo in giardino. Il via vai di maggiordomi era diminuito, e fuori ormai era buio. Ci avvicinammo ad una specie di terrazza con piscina, dalla quale potevamo vedere tutte le piantagioni. Rimasi a bocca aperta però nell’osservare il cielo. Quante cavolo di stelle c’erano!? Erano tantissimi puntini luminosi, come granellini di sabbia.

-Carino vero?- disse lui soddisfatto dalla mia reazione. Quella cosa, la definiva “carina”?

-Carina lo dici a una ragazza, o a una macchina, non a un paesaggio del genere-

-Sei sempre pignola tu- disse lui divertito.

-Non mi sembra proprio. Beh perchè avevi quella faccia prima?- chiesi io.

-Perchè la mia famiglia, vuole che acceleri i tempi, mentre io volevo andare più con calma- disse lui tornando a guardare il paesaggio. Non capivo.

-Tu fai parte della famiglia? Ma non sei il pilota ballerino super fico e tutto fare?- chiesi io divertita.

-Purtroppo sono molto peggio di tutto ciò. Quindi, mi dispiace affrettare i tempi- disse lui divenendo incredibilmente serio. Si voltò verso di me, si mise in ginocchio, e tirò fuori dalla tasca una scatolina.

-Tra tutte le oche che hanno partecipato a questa idiozia, tu mi hai veramente stupito, non solo perchè sei furba, perspicace, bella e intelligente. Sei anche buona, e questo è fondamentale affinchè la mia famiglia rimanga unita- Capii in quel momento: il matrimonio di Miss Artiglio era una copertura!Era lui il boss e io avevo vinto!

-Ho bisogno di te e del tuo supporto Maria. Diventa mia moglie-

Sorrisi.

-Mi getteranno in un fiume se non ti dico di si, vero?-

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92 Commenti

  • Bel finale. Ironico. Mi dispiace solo che non ci siano altri caratteri. 🙂

    E così Miss Artiglio chi si prenderà ? Chi lo sa ? Sta di fatto che non credo sia della famiglia.

    Alessandro, lo sapevo.

    E di certo anche lui ha gusto in fatto di donne! 🙂 Evviva gli sposi anche se mafiosi (che rima eh ?)

    Ciao e grazie del tuo simpatico racconto! 🙂

  • Complimenti! Bellissima idea! Il tuo racconto è originale, fresco e divertente. Hai scritto una storia in pieno stile chick-lit da fare invidia a Bridget Jones e ci hai aggiunto pure la componente criminale. L’unica cosa che ti suggerisco è di lavorare ancora un po’ sul tuo stile: cerca di usare meno il gerundio, così la tua narrazione diventa più fluida e scorrevole.

  • Ammetto che mi son divertito. Ora che ho anche capito il titolo è stato per il russo un colpo piuttosto basso. 🙂

    Con la spokkiosità di miss Artiglio forse avrei voluto vederla battere con una prova anche di nuoto. E’ interessante. Invece mi son gettato sulla classica di coraggio.

    Devo dire che mi ha fatto ridere! 🙂 Che tipa. Con il general nazista della madre non c’è storia … 🙂

  • Racconto simpatico, il personaggio di Alì il kebabbaro mi ha fatto morire dal ridere.
    Devo dire che i primi episodi sono stati più comici che rosa. Ma con la prova di tango ho cominciato a “vedere” delle venature di questo colore. Ho votato per la prova dell’interrogatorio. Se mai diventerà la moglie del boss chissà che non le capiti una cosa del genere. Ovvio che ti seguo.
    Solo una domanda. La ripetizione dell’episodio è voluta?

  • Guarda l’ho letto e devo dire che ha il suo lato comico. Più che rosa lo avrei messo là personalmente anche se non ho proprio riso ma diciamo … sì, SORRISO! 🙂

    L’idea del ballo come seduzione non è stata malaccio con l’idea del ballo. 😛 Magari scopriremo che il mafioso è proprio l’autista! 🙂 Mah, penso ora che o l’ansia o la stanza ma penso più l’ansia dato che mi prende di più. A sistemare la stanza può essere anche una Madre di Famiglia ma è un ruolo che vista la situazione di un uomo molto ricco lo vedrei più alla domestica.

    Mentre per quanto riguarda l’ansia la troverei anche più interessante, sebbene credo che i mafiosi siano molto bravi anche solo a farsi beccare con le mani nel sacco e quindi niente interrogatori per tipi come lui imprendibili! 🙂

    Scelgo l’ansia! 🙂

  • Ahahahha Elena, tu mi vuoi fa morire! 😉 Troppo spassoso il tuo modo di raccontare e mi piace, eh! 😉 Ero indecisa tra le opzioni, ovviamente tutte e tre dovranno essere spiegate (l’interrogatorio è un botto), però ho votato torta di mele, perché sembra quella più strana e penso che manco le ragazze si aspetterebbero una “prova simile”! 😀 😀 😉

  • Leggendo il titolo subito ho pensato: “Oddio, sarà una guida passo a passo su come tenere pulita la casa, felice il marito e ubbidiente la prole”. Invece mi hai sorpresa parecchio, e la tua storia mi intriga molto 😀

    Apprezzo il lato humor, e sono curiosa di vedere in che situazioni si troverà la povera protagonista.

    A presto!

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