Guida per diventare la moglie perfetta

Dove eravamo rimasti?

Dopo che viene eliminata l'amica di Mrs. Artiglio, viene decisa l'ultima prova: prova di coraggio (75%)

La scimmia dei balconi vs l’ochetta con i tacchi firmati

Eravamo sbarcati con il super yacht in un isola sperduta del mediterraneo.

Rimasi sorpresa nello scoprire poi, di essere in Sardegna, o meglio in uno dei tanti isolotti a nord della costa Smeralda, e che proprio uno di questi era di proprietà della famiglia di mafiosi che mi aveva rapito. Insomma, cose da niente, chi non possedeva un’isoletta privata al giorno d’oggi?

Erano passati tre giorni ormai, e oggi ci aspettava la prova di coraggio, o qualcosa del genere. L’unica cosa che mi confortava era il fatto che con me c’era quell’incapace di Mrs.Unghia di Fuoco. Mi confortava perchè con quei tacchi che aveva camminare, faceva fatica persino a scendere dalla passerella. Sarebbe stato ancora più divertente se fosse caduta in acqua, allora si che sarebbe stata nel suo ambiente perfetto: una piccola oca starnazzante.

Seguimmo mr.Orso giù dallo Yacht nel piccolo porticciolo di famiglia. Ero molto soddisfatta invece del fatto che mi avessero regalato dei vestiti più estivi diciamo. Comunque a giudicare dalle marche che indossavo, dovevo avere addosso l’equivalente in denaro dell’appartamento dei miei nonni. Sospirai e mi guardai intorno. Senza rendermene conto, Mr. Orso ci aveva portato all’interno della grande casa della famiglia: sembrava di essere in quella del Grande Gatsby, tanto era elegante ed opulente.

Ci lasciarono all’ingresso, mentre moltissimi maggiordomi e cameriere, tutti rigorosamente cinesi, ci vorticavano attorno, ognuno indaffarato nel proprio mestiere.

Guardai Mrs. Artiglio che a sua volta si guardava intorno annoiata.

-ma tu ce l’hai un nome?- le chiesi incuriosita. Lei alzò un sopracciglio e voltò il viso dall’altra parte. Cara, se credi mi offenda per così poco, sei fuori strada. Ad un tratto si presentò davanti a noi, quella che per le successive ore avrei considerato il diavolo venuto direttamente dall’inferno.

Altro che il diavolo veste Prada. Il diavolo sembra Lara Croft, veste un paio di shorts verde militare,una canottiera nera e tante di quelle armi da far paura ad un arsenale.

-voi siete le gatte morte che vogliono sposare quell’incosciente di mio fratello?- domandò lei guardandoci dall’alto in basso, come fossimo feccia. Non attese risposta e riprese a parlare.

-io sono l’istruttore delle nuove leve, mi chiamo Rebecca e non mi interessa chi siete, e da dove provenite. Per essere degne di sposare quello spericolato del capo, dovete essere in grado di stargli dietro. Quindi per le successive tre ore verrete con me, e vi farò vedere cosa significa essere parte della nostra famiglia. Poi deciderete se vi andrà di partecipare alla prova di coraggio.- detto questo cominciammo a seguirla, io un po’ incuriosita e divertita, Mrs. Artiglio visibilmente piccata per il trattamento.

La seguimmo per una serie di stanze, corridoi e scale, per i successivi dieci minuti e mi arresi a cercare di capire dove fossi finita.

-iniziamo la nostra prova così. Vi do 3 minuti per tornare nella Hall, sempre che vi ricordiate il percorso- disse lei sorridendoci. Tra i tanti armamentari che aveva legata addosso, tra cui una cintura con delle sferette (ehi erano bombe quelle?) , portava anche un semplice orologio militare.

-ma ci abbiamo messo almeno 10 minuti per arrivare fino a qui! E’ impossibile!- cominciò a protestare Mrs. Artiglio. Purtroppo dovevo darle ragione. Era impensabile riuscire a tornare indietro in 3 minuti non sapendo la strada. Cominciai a guardarmi velocemente in giro e mi venne un’idea malsana.

-3, 2 , 1, via!- disse disse lei facendo partire il cronometro. Ci piantò addosso i suoi occhi neri e ci sorrise strafottente. Mrs. Artiglio scattò e cominciò a ripercorrere tutta la strada all’indietro. La guardai mentre si allontanava. Non ce l’avrebbe mai fatta. Mi avvicinai alla finestra e uscii sul balcone. Eravamo al terzo piano. Si poteva vedere l’ingresso della casa a circa 200 metri. Tornai dentro.

Rebecca il generale nazista mi guardava divertita, con le braccia incrociate. Nella stanza in cui mi trovavo c’era un tavolo, riccamente addobbato e decorato. Era evidente che qualcuno stava per arrivare a mangiare. Però io dovevo vincere la prova e avevo solo tre minuti. Allenata da anni di cene di famiglia, sparecchiai la tavolata da 20 persone in 20 secondi e presi la tovaglia di seta. La portai sul balcone, e feci due nodi ben stretti. Okay, ora era il tempo di vedere se veramente noi uomini discendevamo dalle scimmie. Mi attorcigliai parte della stoffa attorno e cominciai a scalare in discesa la parete e mi resi conto con piacere che la stoffa finiva a circa due metri da terra. Appoggiati i piedi a terra, mi sentii molto soddisfatta. Attraversai tutto il giardino fino ad arrivare alla Hall. Notai in quel momento che stava arrivando anche Mrs. Artiglio di Fuoco, ma la cosa che mi lasciò a bocca aperta fu che Rebecca era già dentro la stanza che ci stava aspettando.

-siete in ritardo di 30 secondi, fate abbastanza schifo come immaginavo. Bene passiamo alla prossima prova- disse lei ripartendo a camminare.

Dopo una serie di prove imbarazzanti e orripilanti abbiamo viene organizzata la vera prova di coraggio. Dove è ambientata?

  • nell'isola vicina appartenente ad un ricco sceicco arabo in lotta contro la famiglia. (25%)
    25
  • in mezzo al bosco artificiale della famiglia. (75%)
    75
  • in un antico tempio fenicio rimasto sommerso. (0%)
    0
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92 Commenti

  • Bel finale. Ironico. Mi dispiace solo che non ci siano altri caratteri. 🙂

    E così Miss Artiglio chi si prenderà ? Chi lo sa ? Sta di fatto che non credo sia della famiglia.

    Alessandro, lo sapevo.

    E di certo anche lui ha gusto in fatto di donne! 🙂 Evviva gli sposi anche se mafiosi (che rima eh ?)

    Ciao e grazie del tuo simpatico racconto! 🙂

  • Complimenti! Bellissima idea! Il tuo racconto è originale, fresco e divertente. Hai scritto una storia in pieno stile chick-lit da fare invidia a Bridget Jones e ci hai aggiunto pure la componente criminale. L’unica cosa che ti suggerisco è di lavorare ancora un po’ sul tuo stile: cerca di usare meno il gerundio, così la tua narrazione diventa più fluida e scorrevole.

  • Ammetto che mi son divertito. Ora che ho anche capito il titolo è stato per il russo un colpo piuttosto basso. 🙂

    Con la spokkiosità di miss Artiglio forse avrei voluto vederla battere con una prova anche di nuoto. E’ interessante. Invece mi son gettato sulla classica di coraggio.

    Devo dire che mi ha fatto ridere! 🙂 Che tipa. Con il general nazista della madre non c’è storia … 🙂

  • Racconto simpatico, il personaggio di Alì il kebabbaro mi ha fatto morire dal ridere.
    Devo dire che i primi episodi sono stati più comici che rosa. Ma con la prova di tango ho cominciato a “vedere” delle venature di questo colore. Ho votato per la prova dell’interrogatorio. Se mai diventerà la moglie del boss chissà che non le capiti una cosa del genere. Ovvio che ti seguo.
    Solo una domanda. La ripetizione dell’episodio è voluta?

  • Guarda l’ho letto e devo dire che ha il suo lato comico. Più che rosa lo avrei messo là personalmente anche se non ho proprio riso ma diciamo … sì, SORRISO! 🙂

    L’idea del ballo come seduzione non è stata malaccio con l’idea del ballo. 😛 Magari scopriremo che il mafioso è proprio l’autista! 🙂 Mah, penso ora che o l’ansia o la stanza ma penso più l’ansia dato che mi prende di più. A sistemare la stanza può essere anche una Madre di Famiglia ma è un ruolo che vista la situazione di un uomo molto ricco lo vedrei più alla domestica.

    Mentre per quanto riguarda l’ansia la troverei anche più interessante, sebbene credo che i mafiosi siano molto bravi anche solo a farsi beccare con le mani nel sacco e quindi niente interrogatori per tipi come lui imprendibili! 🙂

    Scelgo l’ansia! 🙂

  • Ahahahha Elena, tu mi vuoi fa morire! 😉 Troppo spassoso il tuo modo di raccontare e mi piace, eh! 😉 Ero indecisa tra le opzioni, ovviamente tutte e tre dovranno essere spiegate (l’interrogatorio è un botto), però ho votato torta di mele, perché sembra quella più strana e penso che manco le ragazze si aspetterebbero una “prova simile”! 😀 😀 😉

  • Leggendo il titolo subito ho pensato: “Oddio, sarà una guida passo a passo su come tenere pulita la casa, felice il marito e ubbidiente la prole”. Invece mi hai sorpresa parecchio, e la tua storia mi intriga molto 😀

    Apprezzo il lato humor, e sono curiosa di vedere in che situazioni si troverà la povera protagonista.

    A presto!

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