Il treno che passa più volte.

Dove eravamo rimasti?

Nel capitolo finale ci sarà: un incontro (44%)

4 anni dopo...

Sono in ritardo. Tutto sta andando in maniera diversa dal solito. Oggi niente scuola per il mio piccolo Raul, per fortuna il pediatra ha detto che i suoi decimi di febbre sono soltanto dovuti ad una forma virale. Sono stata da mia madre per farle un saluto, e molto volentieri mi ha detto “Lascialo a me, il bambino, tu và pure in palestra!”

Sono ancora in tempo per la lezione di body pump. Accidenti, questo maledetto pullman tarda ad arrivare! Ok, ho capito, giungerò a destinazione a piedi.

Nervosa e rassegnata proseguo il mio cammino. Sono intenta ad osservare la vetrina di un negozio di abbigliamento femminile,poi giro lo sguardo verso sinistra.

Lo stupore mi fa sgranare gli occhi. Una figura a me molto familiare chiude la portiera dell’auto e viene nella mia direzione. E’Andrea!

Anche lui contemporaneamente mi guarda sorpreso, poi i suoi occhi si illuminano. E’ felice quanto me.

“Ciao!” gli dico. Questo finora è l’imprevisto più bello della mia mattinata.

Mi sorride mentre si avvicina sempre di più. Istintivamente gli metto una mano dietro la schiena, poi lo saluto con dei teneri baci sulle guance, che lui ricambia. Facciamo qualche passo guardandoci negli occhi ipnotizzati, persi nella gioia di questo momento, mentre io continuo ad abbracciarlo, poi ci fermiamo uno di fronte all’altra.

“Come stai?” mi chiede.

“Bene, solita vita. Sto andando in palestra.”

Mi guarda dalla testa ai piedi così come faceva quando stavamo insieme.

“Si vede. Ti trovo veramente bene” e mi fà l’occhiolino.

Sorrido e arrossisco immediatamente.

“A te come va?”

“Mi sono trasferito altrove.Lavoro e…convivo. Sai però la convivenza com’è…non sempre è facile.”

“Sì, ne so vagamente qualcosa!” rispondo in tono ironico.

Inaspettatamente il suo sguardo cambia, prende fiato e mi dice

“Penso sempre a noi due.”

Caspita…che rivelazione!Resto basita.

“Anch’io ci penso spesso” il mio tono di voce diventa quasi un sussurro.

“Avrei voluto di più…e non soltanto in quel senso.”

Le sue parole mi colpiscono profondamente.Credevo che mi avesse completamente rimosso dalla sua mente.Stento a crederci.

“E’ stato uno strano destino, il nostro.”

Sospiro.

“Resto per alcuni giorni qui in città.Vorrei tanto poterti dedicare del tempo, anche solo cinque minuti.”

La strana e intensa energia che ci ha sempre travolti si sente nell’aria.

“Mi piacerebbe baciarti. Non sai quanto desidero darti un bacio…”

La sua voce è roca e sensuale. Non immagina che io lo farei in questo stesso istante.

“Fallo subito!” vorrei rispondergli, invece rimango in silenzio. Dopo anni su di me ha ancora lo stesso effetto. Mi sento sciogliere ascoltando le sue parole.

Ci guardiamo persi nei ricordi.

“Adesso ti lascio andare, altrimenti ti farò fare tardi.”

“No, non ti preoccupare…ho ancora tempo!” e rido maliziosa. Mi ha detto delle cose bellissime, in qualche modo desidero ricambiare facendogli capire che voglio restare ancora un pò con lui.

“Mio padre è qui, nel negozio di elettrodomestici, mi sta aspettando. Non vorrei che…”

“Ah, ho capito.” teme che possa uscire e vederci.

“Meglio se vado…” la luce nei suoi occhi si è spenta. E’ diventato serio e freddo. Sta cercando di prendere le distanze per separarsi da me.

“Va bene. Mi ha fatto piacere incontrarti.”

“Anche a me. Ciao.”

Stavolta vado via senza voltarmi indietro.

Mentre cammino ripenso a tutto quello che ci siamo detti. E’ stata una vera sorpresa. Lo credevo felice accanto alla sua donna, invece adesso sento che non lo è. Gli manca qualcosa. Forse gli mancano le sensazioni che provava insieme a me.Non ha esitato un istante per dirmi che ha voglia di baciarmi. Provo un’immensa felicità. Sono sempre un ricordo vivo dentro di lui. Mi pensa nonostante tutto. Mi vorrebbe ancora.

Mi ha fatto il più bel regalo in assoluto con la sua confessione. Molto meglio di un bacio. Persino più bello del sesso.

I pochi minuti che abbiamo passato insieme per me hanno un valore inestimabile. Ho sempre sperato nel profondo del mio cuore che un giorno si sarebbe pentito di aver posto fine alla nostra relazione, e così è stato. Dopo tutto il dolore che ho provato quando è finita, oggi, dopo 4 anni, ho avuto il mio riscatto, la mia rivincita. Nessuna donna può competere con me, non può donargli le emozioni che gli ho dato io. Allo stesso modo solo lui provoca in me sensazioni che credevo rimosse, superate. Dopo il nostro incontro di poco fa, posso dire che se lo vedessi tra cinquant’anni sarebbe lo stesso. Sarei tremendamente felice di vederlo, di farlo sorridere, di sfiorarlo.Ed è ancora più bello sapere che anche per lui è così.

Mi fermo davanti alla palestra.Un pensiero mi sfiora la mente.

Ho fatto davvero bene a salire su quel treno, sul treno passato più volte, dopo tante occasioni mancate…

Lo rifarei senza alcun dubbio.

Oggi il mio viaggio si è concluso. Sono giunta a destinazione. Sono arrivata nel cuore e nella mente dell’uomo che mi ha sconvolto la vita. Andrea riserverà sempre un posto speciale per me su quel treno…

Andrea è stato, è e sarà sempre….il mio di più.    

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301 Commenti

  • Ho letto l’intera storia… veramente bella! Ben scritta, scorrevole e piena di energia!
    L’unica cosa, è che avrei voluto vedere un po’ di più come si evolveva il rapporto con Roberto, per capire se lui si accorge di qualcosa. Ma capisco bene che il limite di caratteri è quel che è!
    Ora vado a leggere il tuo nuovo incipit! 😉

    • grazie x essere qui…in effetti hai ragione, i caratteri sono limitati e a volte ho enorme difficoltà a rientrare nel numero massimo….proprio x questo e nn solo, nel secondo racconto cercherò di dare più importanza a un altro personaggio, Roberto, che è una figura altrettanto importante nella storia…a presto!!! 😉

  • Hai deciso di ricorrere al salto temporale per farci avere un quadro della loro posizione; uno stratagemma furbo, considerata la rottura del rapporto.
    Mi piace come hai miscelato la sensualità alla malinconia e sopratutto come ci hai mostrato il “narcisismo” che contraddistingue chi ama. Il piacere egoistico nel sapersi al centro dei pensieri di qualcuno. Hai centrato il (mio) punto. Brava.

  • Ciao, cara 🙂
    Maliconico, ma non triste. Come piace a me. Non mi è piaciuto l’uso di certe frasi, Mara sembrava sarcastica, in certi punti; altre cose sarebbe stete meglio se dette da un narratore esterno, dette da Mara in prima persona suona “antipatico”, non so come dirlo…
    Nel complesso, però il racconto mi è piaciuto e tu scrivi bene 🙂

    • ciao, mi fa molto piacere che tu sia riuscita a leggere tutto il racconto….mi sembra che il pensiero di Mara sia abbastanza chiaro….ossia: anche se ha sofferto molto, alla fine rifarebbe tutto ciò che ha fatto per Andrea, perche ha vissuto una storia intensa, carica di emozioni, inoltre dopo 4 anni ha avuto la sua rivincita, nel senso che sa che ha rappresentato e rappresenta qualcosa di significativo x Andrea, che le ha confessato di pensarla ancora….il sogno di molte donne, praticamente!!! 😀
      grazie e al prossimo racconto!!!

  • Che dire Linda…hai colto proprio il punto della situazione e il sogno di ogni donna: alla fine non è tanti importante la durata della relazione, quanto ciò che si lascia nell’altro. Il piacere del ricordo, la crescita affettiva. Altrimenti resta solo tanta amarezza.
    lHai chiuso bene un racconto che ho sentito molto mio con un finale ideale. Grazie 🙂 spero d rileggerti presto

    • ciao Giorgia…in effetti sì….credo che ogni donna da una relazione del genere si aspetta un dolce ricordo….un bilancio positivo…
      Mara ha avuto fortuna, ma la strada e stata lunga e tortuosa…quindi credo lo abbia meritato…
      grazie a te x essere rimasta qui con me fino alla fine…lo sai che sei una delle autrici che apprezzo di più…
      a presto!!!! 😀

  • Beh che dire.
    Sinceramente ero molto scettico. Non pensavo, e forse penso ancora, che possano esistere rapporti simili. In fondo lei ha avuto un figlio, vive accanto a un altro uomo. Ma la “vendetta” se così vogliamo chiamarla, è femmina e questo racconto l’ha dimostrato ampiamente.
    Ti aspetto per il prossimo, complimenti 🙂

  • Mara deve evolvere e già un passo l’ha fatto grazie alla gravidanza e, bisogna riconoscerlo, all’allontanamento di Andrea.
    Ma Andrea non può sparire, non sarebbe giusto nei confronti di Mara che comunque gli ha dato tanto e nemmeno per la storia, che ha bisogno di lui per arrivare ad una conclusione completa.
    Brava Linda, e grazie 🙂

  • Mesi fa lessi una storia veramente “spinta”; l’eros che usciva tra quelle righe eccitava alcuni lettori “vogliosi” di conoscerne l’autrice.
    Quella storia era conclusa quindi potei leggerl tutta in una notte; fu un bel trip, non lo nego, ma in cuor mio pensai che era scritta in un stile un pochino grezzo e quindi, nel complesso la storia ne risultava penalizzata, l’eroticità soffocata da uno schema da affinare.

    Ho avuto il piacere di conoscere l’autrice di quell’opera e di scoprire in lei una donna umile e desiderosa di migliorarsi e crescere, dando così vita ad un seguito di quella prima opera carico di vita. L’eroticità non le era mai mancata ma quel nuovo racconto aveva anche uno stile forte e sicuro.
    Ora eccoci, la conclusione della terza opera.
    Sai bene che questa storia l’ho sempre guardata con occhi diversi, ma devo confessarti che sai comunque come si parla al lato passionale del mio essere e sì, ancora una volta mi hai fatto sentir vivrare mentre ti leggevo…
    Lo stile, peró qui raggiunge il suo apice.
    Dai una profondità più marcata rispetto alle altre tue storie, complice del fatto che hai costante voglia di migliorarti.
    Complimenti Linda sono felice di averti conosciuta.

    (E non azzardarti a prenderti un’altra pausa così lunga prima di scrivere il prossimo 😉 )

    • accidenti…..questo commento mi ha letteralmente….spiazzata….
      sì, a me che di solito non mancano mai le parole…
      sono veramente in difficoltà…non mi aspettavo di leggere un giudizio in primo luogo così preciso, dettagliato e approfondito dei miei racconti, ma soprattutto, mi riempie di gioia sapere che secondo te sono migliorata nel tempo…in effetti anche i risultati ottenuti con questo ultimo racconto dimostrano che ci sono stati dei progressi….
      la copertina…i tanti incipoints….il fatto di essere al primo posto nel genere eros da settimane….e di essere addirittura nella top five!!!!! non potevo chiedere di meglio…
      in ogni caso cercherò sempre di migliorarmi volta x volta….e credo che un pò di pausa la farò terminato questo racconto…..!!!! 😀 grazie infinite…x la stima che hai di me.

  • ma noooooo!!!
    Cioè…io ho sempre tifato per Roberto, ma far uscire Andrea così, no! troppo improvviso, troppo brusco… 🙁
    ‘sto mestruato.
    Bene la disperazione di Mara, finale di capitolo dolcissimo. Voto per una sorpresa finale, perché un incontro con Andrea non lo voglio, sono arrabbiata con lui ù.ù

  • Una scoperta.

    Ciao, Linda. Mi dispiace di aver dovuto recuperare in fretta, ero ricoverata in ospedale. Di nuovo. Però devo dire che questa storia mi è sempre piaciuta e l’ho letta volentieri. Aspetto il finale. Anche se l’uscita di scena di Andrea mi ha lasciata con l’amaro in bocca…

  • Prendiamo la sorpresa vah! Chissà che non stupisca! 🙂

    Beh colpa sua di Mara! 😛

    Per quanto mi riguarda un amante è un amante. Niente di più e meno all’infuori delle lenzuola. O meglio … può esserci però ovviamente non aspettatevi al cento per cento che sia qualcosa di duraturo! 🙂

      • Mah … dipende dipende fidati! Poi viene vissuta in maniera diversa a seconda dell’uomo o della donna. Se è l’uomo a tradire, la molla prima o dopo l’amante, perché comunque sarà legato alla famiglia! E’ vero, non son nessuno io per sapere dire esattamente cosa succede a fare le corna. Ma ti posso dire un po’ gli ideali di comportamento.

        Fermo restando che comunque entrambi provano tutte e due le seguenti caratteristiche, le più dichiarate però dai corrispettivi sono queste;
        Per l’uomo è un gioco!
        Per la donna è un’esclusiva!

        Più che al cuore poi io direi, sì anche quello. Per assurdo (ma io direi ma anche no) si può anche amare l’amante ma rimane soprattutto un gioco che coinvolge altri organi che non posso citare onde evitare di essere volgari. 🙂

        Ci sentiamo! 🙂

        • secondo me dipende sempre da persona a persona…
          x quanto riguarda i maschi, hai ragione nel dire che x loro e più un gioco….e oltretutto un fatto fisico, carnale…
          invece x le donne avere un amante spesso dipende dal fattore emotivo…e non in primo luogo fisico
          cmq ogni storia ha il suo perche…io in questa non ci ho messo solo passione…solo desiderio…ma anche sentimento e poesia…. 😀

  • Il più grande sbaglio che si possa fare quando si è coinvolti emotivamente con una persona è controllare il profilo facebook. È la morte ma è anche una tentazione indicibile XD Per questo è l’opzione che voto.
    Attirata qui dalla bellissima copertina, da settimane ho cominciato a seguirti ma non ho mai avuto l’occasione di commentare. Questo capitolo è davvero bello, bisogna scoprire, adesso, per quale motivo Andrea si allontana. Si sente nell’aria l’odore di colpo di scena. A presto 🙂

    • ciao!!!!mi fa molto piacere sapere che mi segui. ti ringrazio per tutti i complimenti, penso che la mia copertina sia davvero meravigliosa e che come ho già detto in precedenza, non avrebbero potuto realizzarne una più bella, visto che contiene diversi elementi presenti nei capitoli…
      sì, hai ragione, succederà qualcosa di importante…perciò STAY TUNED!!!!! 😀
      alla prossima!!!!

  • Sentiamo come ci racconti il brivido del credersi scoperti 😉
    Non so, sarà che sono una ragazza, ma i pensieri dei maschi li trovo estremamente imbarazzanti, sia che provino a esser romantici, sia che facciano i porci XD
    Mi è piaciuto di più verso la fine, l’inizio non mi ha entusiasmata; ma il captolo scorre bene 🙂

    • uga, come ho scritto già in un commento precedente stavolta ho scritto il capitolo leggermente ESASPERATA perche due volte arrivata a metà stesura non so cosa sia successo ma ho perso tutto e ho dovuto ripartire da zero e riscrivere….!!!!
      in effetti sì, pure io preferisco che a raccontare sia Mara con la sua sensibilità e la sua delicatezza 😀
      a presto!!!

  • Ciao Linda,
    questo capitolo lo trovo “potente” dal punto di visto erotico rispetto agli altri, e devo dire che hai usato anche uno stile differente, perdendo parte di quella delicatezza delle descrizioni che prima ti caratterizzava, per esempio al posto di “pompino” io avrei scritto “fellatio”. Tuttavia, secondo me questa è stata una scelta voluta perchè hai cambiato punto di vista, ossia quello di Andrea, il quale mai avrebbe definito un “pompino” come “fellatio”, quindi insomma, continua così, questa tua duttilità stilistica mi piace, anche se, devo ammetterlo, preferivo la delicatezza vellutata, la trovo più passionale.

    Stanno quasi per essere scoperti. Cosa c’è di meglio dell’emozione del proibito?

    A presto =)

    • eh sì,capitolo molto diverso rispetto agli altri….i maschietti sono sicuramente meno delicati rispetto alle donne…. 😀 dovevo x forza cambiare stile!!!!
      p.s. non e detto che Mara non ritorni più a raccontare…. !!!!!
      n.b. il tuo e un altro voto non sono stati conteggiati….mi chiedo come mai…mi arrivano solo i commenti

      • Errore mio, pardon, credevo di aver votato, non è la prima volta che mi capita, forse a 19 anni sto invecchiando, ahahahahahah, tu avvisami sempre eh.
        Comunque si, lo ammetto, noi maschi abbiamo meno delicatezza, anche se non è sempre vero ovviamente, ma tendenzialmente è così, e ti assicuro che quello che hai scritto, per essere da un punto di vista maschile è anche fin troppo delicato ahahahahaha.

        A presto =)

  • Ottime scene erotiche; forse avrei evitato le descrizioni iniziali di Andrea, ma nel complesso è davvero un bell’episodio.
    Si inizia ad intuire che ad Andrea non basta fare l’amante. Ed è proprio così che succede, si diviene insofferenti e a volte sgarbati…sino ad arrivare ad un allontanamento.
    Ma come reagirà Mara, se dovesse venire scoperta? Oddio Linda…

    • grazie, Giorgia, non ti dico come ho scritto questo capitolo oggi….due volte non so perche mentre scrivevo mi si e cancellato tutto e ho dovuto ricominciare da capo…. grrrrrrrrrrrr….avrò premuto qualche tasto di troppo nella foga di scrivere!!!! 😀
      le tue affermazioni le condivido a pieno….quando una relazione prende la stessa piega di quella tra Mara e Andrea tutto si complica e a lungo andare non sono tutte rose e fiori come nella fase iniziale.,…

  • Brava, Linda.
    Direi… quello di Andrea.

    Non approvo che tu non abbia minimante menzionato il suo uomo e abbia dedicato l’intero episodio, pensieri compresi, ad Andrea che è “l’intruso”, dato che lei è in cinta… insomma lo dice solo all’intruso…
    … però l’episodio è intenso e tu sei molto brava a scrivere episodi “brevi ma intensi”… 😉

    • Cara Alessandra, credimi, avrei voluto farlo, ci ho provato, ma ho dovuto tagliare, tagliare e tagliare ancora varie parti di questo episodio….non ricordo di aver fatto mai cosi tanta fatica a rientrare nel numero massimo di caratteri previsto. Roberto viene da me citato nel primo rigo….avevo inserito di più, ma alla fine ho dovuto ridurre questa e altre parti del capitolo…
      menomale sono cmq stata capace di renderlo intenso,nonostante fosse davvero breve anche a mio parere stavolta… 😀

  • Permetti di farti notare qualche piccolo errore? Almeno, questo è il mio pensiero, poi è chiaro che ognuno ha il proprio stile!
    Il testo è caratterizzato troppo da asindeti frequenti che non danno una fluidità al testo e chi vuole leggere non ha un piacere interiore nell’andare avanti, infatti ogni volta si ritrova con un punto che blocca la lettura. E’ un po’ come un’automobile che, dopo un semaforo, se ne ritrova un altro dopo 5 metri dove spicca il rosso.
    Oltre ad altri piccoli errori grammaticali dovuti forse alla stanchezza, si può dire che in generale è un bel testo. Complimenti 🙂
    -Blazy

  • Ciao Linda,
    capitolo che mi è particolarmente piaciuto per l’analisi introspettiva, secondo me hai ben delineato quali possono essere i pensieri che spesso tormentano la mente di una donna incinta non del tutto convinta, almeno all’inizio, di avere un bambino, e mi piace come l’hai fatta reagire. Bene cosi!

    La mamma.

    Ciao, a presto =)

        • a volte mi hanno detto che le azioni le faccio scorrere troppo velocemente, quindi trama a ritmo sostenuto…a me non sembra, però ognuno e libero di esprimere il proprio parere senza problemi….adoro il confronto costruttivo… e poi x quanto riguarda la mia esperienza e il mio gusto personale, quando le azioni sono poca cosa mentre la parte descrittiva di un luogo o uno stato d animo e lunga, in verità finisco per perdere curiosità ed entusiasmo e mi annoio…
          ti ringrazio ancora!!!!

          • Guarda, per quanto mi pare le azioni scorrono come devono scorrere. Volevo però giusto dirti una cosa riguardo le descrizioni (dell’introspezione già ho parlato): secondo esistono due tipi di descrizioni:
            -quelle che servono solamente per l’ambientazione;
            -quelle che servono per trasmettere un significato preciso;
            Ora, per la prima categoria, secondo me è poco utile dilungarsi, per la seconda invece può capitare che addirittura siano il centro del racconto. Io stesso per esempio ho scritto una storia, “Tramonto” si chiama, in cui in pratica ho inserito solo descrizioni, senza quelle non c’è il racconto, perchè ho voluto sperimentare una modalità di comunicazione diversa da quella consueta, che è più diretta, sfruttandone una più indiretta, che prevede appunto le descrizioni, e a quanto pare non è piaciuta (ha avuto pochissimi incipoint), e posso capire che sia risultata molto molto “pallosa”. Però ti dico questo perchè quello che volevo sottolineare è che le descrizioni talvolta sono più importanti dell’azione, però ovviamente bisogna vedere la tipologia di descrizione, ora per esempio con la mia nuova storia non sto inserendo molte descrizioni, preferisco il dialogo diretto per la comunicazione del messaggio, ma dalla descrizione del personaggio per esempio potrei farne trasparire il carattere, insomma le descrizioni non sono proprio da “butar via”.

            Scusa il papiro ahahahah.
            A presto =)

  • Io chiamerei Andrea.
    È vero che quello di un figlio in arrivo deve assolutamente cancellare ogni altro pensiero, ma è anche vero che la nostra protagonista ha perso la testa per un uomo che continua a cercarla e queste passioni nn si cancellano così facilmente. Forse sarà proprio Andrea a mostrare la priorità delle cose, commettendo un errore o parlando le in un certo modo. Roberto potrebbe comunque essere lasciato, nonostante il bambino in arrivo, del resto non ha dimostrato molta attenzione.
    Difficili queste cose.1

  • Bello questo capitolo! La storia del ricordo ritrae alla perfezione la mi situazione attuale, per cui mi ci sono immedesimata appieno.
    Bellissimi i gochi di sguardi tra loro due.
    Voto per il telefono perché in banca ci siamo già stati e il caffè è diventato un po’ scontato in questo genere di racconti.
    Bravissima, comunque.

  • Caffè.

    Voglio darti un consiglio, dato che come autrice hai la mia stima.
    Ascoltami attentamente, Linda:
    quando si scrive si deve “toccare con mano” ciò che si racconta. Noi autori per primi, per secondi – ma non meno importanti – i lettori.
    Tutti dobbiamo leggere ciò che sentiamo.
    Per esempio, “una presa veloce”, dobbiamo avvertirla ai fianchi, sentire una morsa, una stretta, provare emozione. Non descrivere l’azione, il gesto: descrivi il tocco, la reazione…
    Allora io ti consiglio di non trascurare alcun dettaglio,
    ogni cosa, ogni elemento che indaghi, che usi, deve avere senso. Niente deve essere casuale. Ogni elemento – come dicevo – deve essere “toccato con mano”.

    Se scivi “erotico”, ogni cosa che usi deve essere seducente: la pioggia, ad esempio, all’inzio dell’episodio. Tu dici: imperterrita; imperversa;…
    prova a vederla diversamente: prova a pensare che anche la pioggia fa parte di questo tuo racconto erotico, e come lei l’asfalto, la banca, il caffè… ogni volta che descrivi un luogo o una situazione fallo in modo tattile, sensoriale, appunto: erotico.
    ” La pioggia sbatteva contro il vetro come un intruso che cerca di penetrarti l’anima, ma è troppo buio per vederlo, troppo ermetica la morsa dell’infisso per lascarla entrare, la pioggia, dico, rimane fuori… mentre io… io sono dentro, ….”

    Sei sempre bravissima, Linda. Sensoriale, però 😉 non dimenticarlo.

  • Caffè.
    Queste scene sono calme, piene, ma quasi imbarazzate. Si intende il disagio della protagonista che, piano, sente crescere il desiderio nei confronti di Andrea. Lui ha già fatto il primo passo, mostrando la sua eccitazione, ora mi aspetto che ad un prossimo approccio lei “soccomba” o si dia da fare per restare sola con lui 😉

  • Ho letto con piacere questo capitolo ma vorrei esser franco: secondo me hai corso troppo.
    Hai messo due persone in un stanza e hai fatto crescere la loro intesa in poche righe. Così il lettore non ne gode appieno.
    Nei prossimi capitoli cerca di essere più lenta e cadenzata come se fosse qualcosa da goderse a piccoli bocconi per sentire meglio il sapore sulla lingua. E non una vorace corsa a chi mangia più.

    Spero sia un consiglio gradito e non scortese 😉 buona scrittura

  • Farei un tuffo nel passato. Dobbiamo capirli nel profondo prima di iniziare ad amarli e scegliere se fare il tifo per il loro legame oppure per quello che Mara ha già col suo compagno di vita. Per cui propongo un flashback, adesso… perchè dopo sarebbe tardi.
    In fondo sa dove trovarlo, per cui perdere il suo numero avrebbe poco impatto narrativo, e chiamarlo subito sarebbe banale…
    Mi fido di te, hai dimostrato di mostrare immagini vivide e pensieri profondi. Per questo, seguo e aspetto di leggere il resto. 🙂

    • ciao valerio!!!!!!!!!!che piacere ritrovarti qui da me!!!in questi giorni sto leggendo e sto cercando di recuperare più storie possibili…appena posso passo anche da te….sai che ti apprezzo molto!
      vediamo quale sarà la scelta di voi lettori….a me le cose semplici non son mai piaciute….che sfida sia!!!!!!!!!!!!! 😀

    • grazie mille, Uga…in effetti mi piace raccontare storie in cui ognuno di noi potrebbe ritrovarsi per davvero, mi piace che i lettori possano immedesimarsi in uno dei protagonisti, avere le stesse sensazioni e lo stesso atteggiamento anche nella loro vita.spero di trasmettere qualcosa di positivo.io non sono una scrittrice…mi piace sfidare continuamente me stessa e mettermi in gioco.
      alla prossima!!!

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