La Dinastia dell’Unico Figlio – Il tradimento di Steri

Dove eravamo rimasti?

Imophet sembra deciso a perdonare Steri e a vendicarsi invece di Urkaf. Ma ora, a cosa vogliamo assistere? All'interrogatorio di Ka'ar (50%)

Rivelazioni

Tornato alle proprie stanze, dopo il diverbio avuto con la consorte, Imophet si avvicinò alla vetrata che dava sul cortile e dopo un lungo sospiro continuò il discorso lasciato in sospeso con Mopi, nascosto dalle ombre in un’angolo a ridosso del letto.
– Allora? – Quando si trovavano da soli, assumevano sempre un atteggiamento informale, frutto della lunga amicizia che durava fin dalla nascita: erano nati lo stesso mese, a distanza di due giorni l’uno dall’altro.
– Non giocherai con la sua testa.– Imophet si rivolse a Mopi con un sorriso beffardo e dolce allo stesso tempo. Il servo era l’unica persona in tutte le sei città ad averlo visto sorridere. Questi rispose con la smorfia di un bambino che non ha ricevuto il regalo tanto atteso. Poi il faraone tornò serio.
– Tu sai quanto tengo a Steri, nonostante sia cresciuta con uno autoritario come Urkaf è sempre stata solare, ed è quello che amo di lei. Non è stato facile rimproverarla. Da quello che mi ha detto, Urkaf non conosce l’esistenza di questi rapporti di tremila anni fa. Un’infiltrato suo fedelissimo ha avuto la lungimiranza di pensare che sarebbero potuti servire in qualche modo agli Aset. Invece Ka’ar aveva l’ordine di passare le informazioni sulla modificazione genetica della tricale mediante una chiavetta. Tuttavia non può essere stato lui ad aver scoperto gli altri rapporti: non è autorizzato ad accedere al reparto di genetica umana. Lo interrogherai tu, alla tua maniera… dubito sappia il nome dell’altro infiltrato, Urkaf è abile in questo, ma forse riuscirà a darci degli elementi per restringere il campo.
– Mi lasci carta bianca? Sono contento – rispose sadicamente Mopi, pregustando deliziato la sessione di tortura che aveva in mente.
– Ma non ucciderlo… l’ho promesso. Fai in modo che riesca almeno a mangiare e andare al bagno, per il resto fa un po’ come meglio credi. – la felicità di Mopi si attenuò.
« Dobbiamo cercare di capire che interesse possano avere quei file per la famiglia Aset. Noi non ci abbiamo capito poi molto, sono nozioni di cui non abbiamo mai sentito parlare fino ad ora, nemmeno in qualche vecchio libro recuperato dalle ceneri di superficie. Inoltre sono tutti concetti storici di poca rilevanza e alcuni dati di presunte donne capaci di partorie figli più di una volta. Impensabile! E la cosa peggiore è che parlano dei gemelli come fosse un evento raro.
– Non so che dire Imophet, che siano cose d’altro mondo è assodato. Ma allora perchè la spia ha pensato che tali informazioni potessero servire al suo padrone? Siamo sicuri poi che quelle storie siano vere? Quei laboratori sono li da prima dell’anno zero, non sappiamo chi li ha costruiti. Proprio per questo abbiamo attinto alle loro informazioni con scrupolo, eliminando le falsità, come quella leggenda, non so se rammenti, sul Sole al centro dell’universo. Assurda! Inoltre è certo che quei file descrivano delle persone che non siamo noi.
– E’ difficile credere siano cose vere. Ma da quando abbiamo scoperto quei documenti una domanda mi assilla: Perchè solo la mia famiglia genera figli unici?
– Imophet – Mopi interruppe bruscamente il dialogo del faraone. – E se ci stessimo facendo le domande sbagliate? Che siano veritiere o no, quelle cose scritte nei documenti potrebbero dare cattive idee a Urkaf.
Imophet si girò incuriosito verso Mopi senza interromperlo, come se intuisse dove il discorso del suo servo e amico volesse andare a parare. Poi Mopi continuò: – Ora che ci penso in quei file non ci sono solo informazioni storiche, ma anche informazioni di carattere scientifico, a giudicare dai grafici, in lingue a noi sconosciute. Noi sappiamo, a grandi linee, quello che successe dopo l’anno zero. Ma prima? I file più vecchi, di cosa parlano?
– Giusto! I documenti spiegano solamente come le donne cambiarono dopo l’anno zero, ma non spiegano in quale maniera.
– Forse è a questo che la spia ha pensato. Ha pensato che Urkaf potesse essere interessato a testimonianze, anche solo presunte, di un qualcosa avvenuto prima. Visto poi che Urkaf è ben disposto a informazioni di carattere genetico, come quello riguardante la tricale, non è insensato pensare che possa in qualche modo decifrare quelle strane lingue e scoprire qualcosa di importante, indimpendentemente dall’argomento. Ricordati che lui adora le cose scritte in lingue diverse, e si dice che sappia decifrare qualcuno di quegli idiomi.
Imophet si rigirò verso la vetrata. – Allora possiamo agire. Non mi importa cosa c’è scritto in quei file, col tempo lo scopriremo comunque. Domani mattina parlerò con Steri, la convincerò a consegnare la chiavetta al padre.
– E perchè mai? – disse Mopi – così non fai il suo gioco?
– Esatto, ma lui è all’oscuro del contenuto extra della chiavetta. Tu intanto interrogherai Ka’ar.

Imophet ha in mente un piano, ma gli serve l'identità dell'infiltrato e la collaborazione della moglie. A cosa vogliamo assistere per prima?

  • Assistiamo all'interrogatorio di Ka'ar. (25%)
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  • Steri decide di non aiutare il marito, non sapendo cosa sono i contenuti della chiavetta. (0%)
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  • Steri decide di aiutare il marito. (75%)
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74 Commenti

  • Ciao, complimenti per il racconto. L’ambientazione è molto interessante, questa commistione di post-apocalittico e società egizia è veramente originale. Uno dei temi ricorrenti ricorda vagamente il film “I figli degli uomini” (il tema della razza umana piagata dalla sterilità, anche se ci sono numerose differenze rispetto al racconto, ovviamente) e lo stile è scorrevole e diretto. Seguo e voto “consegna la chiavetta a Urkaf”, mi sembra una valida opzione considerando l’attaccamento di Steri alla famiglia.

  • Mi piace l’idea dei gemelli, è vostra? “un parto solo e poi le donne diventavano sterili” ok, però poi “se solo fosse concesso loro di generare un unico figlio alla volta”: concesso da chi? forse intendevi “se riuscissero a fare un figlio unico”. Ma come fanno, se ogni volta che partoriscono partoriscono due gemelli?

    Occhio che se continua così la popolazione è destinata all’estinzione. Infatti se un uomo e una donna possono fare solo una coppia di gemelli, la popolazione rimane stabile. Ma non appena una donna muore senza aver fatto figli, la popolazione perde due futuri elementi che non potranno più essere recuperati. Considerando che è più che plausibile che meno del 100% delle donne facciano figli, la popolazione prima o poi si estingue. (tra l’altro, la popolazione dipende anche da quanto presto le donne fanno figli e dalla speranza di vita: se tutte le donne fanno i figli a 12 anni, e uomini e donne vivono fino a 100 anni (e così i loro figli, e nipoti e bisnipoti fino a circa l’ ottava generazione), la popolazione può raggiungere valori superiori perché sono tutti vivi; se le donne fanno figli a 12 anni, ed entrambi i genitori muoiono il giorno dopo aver fatto il figlio, la popolazione è perfettamente costante (tranne nei giorni di nascita ogni 12 anni in cui è doppia)). In questo processo diamo per scontato che la popolazione sia abbastanza grande da far valere la legge dei grandi numeri e quindi il rapporto tra maschi e femmine sia 50% e 50%. Liberiamoci da questa ipotesi. Poniamo che la percentuale sia 99,999% femmine e 0,001%, ossia tutte femmine e una sola coppia di gemelli con un solo maschio che insemina tutte, compresa sua sorella gemella (un po’ come Jamie e Cercei Lannister in GoT). In questo caso la popolazione raddoppia, perché per ogni femmina ci saranno due gemelli. Il problema è che questa ipotesi è irrealistica, perché non solo presuppone che tutti i gemelli siano dello stesso sesso (tranne una coppia), ma perché presuppone che tutti i ma soprattutto perché nel corso delle generazioni (che aumentano il campione statistico) si convergerà attorno al normale 50% e 50%.
    Matematicamente, la popolazione della grotta dipende:
    – dallo spread tra le donne che partoriscono tra una generazione e l’altra
    -dall’età media a cui le donne partoriscono la coppia di gemelli
    -dalla vita media di maschi e femmine
    Quindi:
    P=P iniziale+2 (P*%donne che partoriscono)*età media /età media parto
    Le uniche due cose che possono far aumentare la popolazione sono l’aumento dell’età media, la diminuzione dell’età media del parto e un aumento percentuale delle donne che partoriscono. In particolare, la percentuale dev’essere maggiore del 50%, oppure la popolazione a parità di altre variabili diminuirà. Il problema è che, appunto, negli anni questo valore per la legge dei grandi numeri dovrebbe essere meno del 50% (alcune non fanno figli). [N.B. non sono sicuro che la formula sia completamente esatta, l’ho buttata lì]
    Tutto questo senza i faraoni. Se un faraone fa il figlio con una donna, da due genitori ne nasce uno e quindi a maggior ragione la popolazione piano piano si estingue. L’unica eccezione sarebbe se la moglie del faraone sfornasse figli ogni nove mesi (diciamo trenta bambini in tutta la vita), ma questo numero è maggiore dei bambini “persi” dalle donne che non fanno figli? Non penso, a meno che la popolazione non sia di poche centinaia di persone.

    Quindi, la popolazione è destinata ad estinguersi.

  • Passiamo a Sennes… sono curiosa di conoscerlo e di capire qualcosa in più sulla loro famiglia.
    Intrighi e complotti… tutto molto intrigante 😉

    PS Non c’era neanche bisogno dell’annuncio, ragazzi. Qui c’è gente che pubblica un episodio l’anno 😉 😉

  • Belle queste alleanze tra autori… anche perchè ne viene sempre fuori qualcosa di interessante, per la fusione delle esperienze, il differente punto di vista che tende a rendere i personaggi meno piatti , più credibili, poichè sono due teste a parlare e non una. Infatti spesso noi autori solitari non ci rendiamo conto di dare a tutti i personaggi lo stesso modo di esprimersi, perchè siamo sempre noi a parlare… è difficile non incorrere in questa trappola e saper distinguere bene le personalità perchè si avverta che sono diverse. Voi, con questo episodio, ci siete riusciti egregiamente e vi faccio i complimenti. Cris mi ha detto di questa storia… me la ero persa, ma ora sono qui. 🙂

    Incontra il suo gemello.

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