Ottavino e i bauli scomparsi

Dove eravamo rimasti?

Ottavino prosegue nella sua indagine. Che cosa succede adesso? Tornano da Adele a recuperare il blocco e cercare di ottenere altre informazioni. (44%)

Eloise

L’Ottavino si fermò, strinse i pugni, si lisciò nervosamente i baffi e infine tirò uno scappellotto al Tamburino.

– Mai, mai dimenticare oggetti di lavoro da qualche parte!

– Ma capo…

– Mai, mai perdere la testa durante il lavoro!

Il Tamburino si passò la mano sul coppino: come se il Maresciallo l’avesse avuta! pensò.

– Adesso torniamo là a recuperare le scartoffie. Ci sono anche un paio di altre cose che devo chiedere ad Adele. – disse l’Ottavino girando sui tacchi.

– Se vuole posso andare io, mentre lei procede con le indagini.

– No, no, vengo pure io, prima che si dimentichi qualcos’altro!

Dopo dieci minuti Eloise aprì la porta e si ritrovò davanti il Maresciallo e il suo sottoposto: – Ancora domande? – chiese guardandoli di traverso.

Al balbettare dell’Ottavino, si fece da parte e li fece accomodare.

– Dobbiamo solo… abbiamo dimenticato… –incespicò l’Ottavino mentre veniva spinto dentro dal Tamburino – il blocco!

Adele emerse dalla penombra dietro il bancone, reggendo il taccuino in una mano, mentre l’altra, appoggiata mollemente sul fianco, accompagnava l’ancheggiare conturbante del suo fondoschiena.

– Ecco, si!

– Proprio lui! – disse il Tamburino che al blocco non aveva gettato neanche un sguardo, impegnato com’era a spogliare con gli occhi la signorina Adele.

– Solo questo? – chiese delusa la donna porgendolo al Maresciallo.

– Altre due domande. – ribattè l’Ottavino cercando di tenere la mente concentrata su quanto doveva dire.

Adele fece cenno verso un divanetto e vi si accomodò stendendo le lunghe gambe nude. Dopo aver urtato un tavolino e una sedia, i due carabinieri le si sedettero di fronte.

Ottavino si schiarì la gola : – A che ora andò via il Ferruccio?

– Molto presto, a dire il vero.

– Da solo?

– No, con Maciste sul suo camioncino. Come ho già detto, aveva in ballo un lavoro grosso.

– Con chi era Maciste?

– Con Eloise: dopo che aveva finito col rigattiere… Eloise era la sua preferita anche quando …

– Bene, Molto bene! Possiamo parlare con lei?

Adele fece un cenno verso la porta socchiusa dove era sparita la ragazza ed Eloise entrò.

Era di una bellezza esotica, la sua pelle scura la rendeva quasi invisibile nella stanza in penombra, creando un gioco di vedo-non vedo assieme alla vestaglia di seta ricamata e troppo piccola per la sua taglia.

– Volere del the?

– No grazie, Eloise, questi signori vorrebbere farti qualche domanda.

– Domanda? Domanda no compresa nel listino!

– Lo so, non preoccuparti, riceverai comunque qualcosa. – disse Adele ammiccando in direzione dell’Ottavino. Questi fece un profondo respiro, gettando un’occhiata al Tamburino per vedere se stava prendendo appunti. Sorpresolo a guardare con occhi da pesce lesso Eloise, si schiarì la gola e voltatosi verso la ragazza disse: – Bene! Tamburino, segni: alla domanda di quando ha visto l’ultima volta Maciste e il Ferruccio, la signorina Eloise rispose …

– Rispose? – chiese il Tamburino guardandolo con aspettetiva, cercando di mostrarsi concentrato su quanto stava facendo.

– Eh! Rispose… – ribadì l’Ottavino fissando Eloise in attesa.

– Cosa? – chiese la ragazza che non capiva cosa volevano da lei.

Ottavino si tirò i baffi frustrato. – Quando ha visto per l’ultima volta Maciste e il Ferruccio? – richiese.

– Quando venire per servizio due giorni fa.

– Bene! E che cosa le hanno detto?

– Che volevano servizio in camera! – rispose Eloise perplessa, non capendo che altra risposta si aspettassero quei due.

– Intendevo poco prima che se ne andassero.

– Che è stato bello! E che sarebbero tornati.

– Vede maresciallo, – si intromise Adele ammiccando – tutti sono contenti del nostro servizio… se lei volesse potremmo….

– No, no! Siamo qui per lavorare – rispose l’Ottavino guardando di sottecchi Tamburino che si agitava accanto a lui.

– Anche noi Maresciallo!

Ignorando il commento di Adele l’Ottavino si rivolse a Eloise. – Li ha mai sentiti parlare di lavoro o di un colpo grosso?

– Si, dovere farlo a breve, e dire che presto diventare ricchi.

– Ma a che lavoro si riferivano?

– No sapere, avere solo sentito che ringraziare Severa per avere procurato lavoro da Vedova.

– Dalla Nerina? – chiese il Tamburino balzando sulla sedia – quindi aveva ragione a sospettare del Ferruccio!

L’Ottavino fu preso in contropiede: di che farneticava il Tamburino? Non avendo altro da dire, decise di accomiatarsi, prima che la parte irrazionale del suo corpo decidesse altrimenti.

*

– Cosa andavate cianciando prima? Chi sospetta di chi? – Chiese frenetico il Maresciallo, a cui non piaceva sapere di meno del suo sottoposto.

– Ma come? Dei bauli! – rispose il Tamburino costernato.

– Quali bauli?

– Quelli della Vedova, è venuta a sporgere denuncia ieri!

– Ah… – Ottavino si lisciò i baffi: ovunque si girasse, qualcuno nominava quei maledetti bauli.

I bauli scomparsi e il cadavere sembrano essere collegati. Come procede l'indagine?

  • Si torna dalla Severa. (20%)
    20
  • Si cerca Maciste. (20%)
    20
  • Si torna in caserma per vedere la denuncia rilasciata dalla Vedova. (60%)
    60
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104 Commenti

    • Ciao Danio, grazie per avermi seguito fino alla fine! Sono contenta che il finalissimo ti sia piaciuto, in effetti l’ho trovato abbastanza convincente per chiudere in maniera buffa tutta la storia!
      vedo adesso che ne hai iniziato uno nuovo, vengo subito a leggere!
      ho in mente un paio di storie, anche con Ottavino, ma penso prendo una pausa dal personaggio con una storia completamente diversa 😉 tempo di sistemare i dettagli e ti faccio sapere!

    • Ti rigrazio, sono contenta di sapere che continuo ad interessare e divertire il lettore! 😀 ahahah sì sono una croce sti bauli! E devo rigraziarti il doppio perchè con il tuo commento ho avuto idea di come chiudere il racconto! 😉 ma sarà una sorpresa!
      Maciste… sei in minoranza, ma prima o poi salterà fuori per forza! 🙂

    • Ciao! 🙂 sono contente che ti piaccia e anche di riuscire a divertire il lettore!
      Eheheh i bauli e il loro tesoro! Anche secondo me Ottavino ha capito dove sono! Chissà, sarebbe interessante se li trovase tutti in un colpo solo eh? Bauli, maciste e secca! Tre piccioni con una fava, dopo indagini “inconcludenti ” sarebbe proprio u bel colpo! Vedremo 😉 !!!

  • Io cercherei Maciste.
    A parte la distribuzione del testo, un po’ caotica tra battute e descizioni, devo dire che l’episodio è divertente, intrigante e la storia è davvero ben architettata. La missione, il plot, il sub-plot ci sono tutti. Molto bene, Giulia, brava. Però 😉 non calcolabile non è corretto… ( eheheheh) si dice inestimabile. 😉

    • Oddio ecco com’era: inestimabile! Sai che non mi è proprio venuto in mente??
      🙂 Maciste, è giunta l’ora di incontrarlo sì, pare anche a me.
      Sono contenta di essere riuscita a fare una storia abbastanza complessa come costruzione, contando che quando ho iniziato avevo in mente tutt’altro, ma poi le scelte hanno portato in questa direzione un pò inaspettata… spero di non deludere allora nel finale! 😉

  • Innanzitutto si reca dalla moglie a comunicarle la notizia e strapparle qualche informazione utile. Poi, con più calma, ti potrai occupare dei suoi movimenti, più in la.

    Mi ritrovo totalmente in disaccordo con gli altri commenti qui giù. Per me questo linguaggio, questo modo di esprimerti tutto tuo ha un non so che di magnetico! Il tuo lessico ricercato ma non troppo, aulico ma accessibile rende la lettura un vero piacere. I dialoghi, con le battute spesso ripetute da più personaggi (“Mi hanno rubato i bauli.” “Bauli?” oppure “Barbera!” “Barbera?”) mi piacciono molto, sdrammatizzano parecchio l’atmosfera del giallo con annesso cadavere rendendola quasi tragicomica.
    Hai molto ben reso anche l’ambientazione. Io, distrattamente, avevo letto ma non avevo tenuto a mente la data all’inizio dell’incipit, tuttavia hai saputo comunicare comunque quel sapore vintage di un’epoca diversa dalla nostra.
    Insomma, che altro dirti? Un incipit davvero bello, ti seguo, aspetto con ansia il seguito e magari aspetto una tua visita anche da me. A presto! 😉

    • Ciao! Ti ringrazio per i complimenti ^_^ sono contenta che ti piaccia lo stile, e che hai saputo cogliere il lato comico della faccenda (è molto difficile per me, abituata a fantasy, scrivere in chiave anche solo leggermente comica!). Spero di riuscire a fare su quest’onda anche tutti i capitoli seguenti senza deluderti! Ti aspetto al prossimo capitolo allora, e nel frattempo passo dalle tue parti! 😉
      A presto!

  • Come promesso eccomi qui.
    Dunque innanzitutto voto per la seconda opzione: la ricostruzione dei movimenti di Ferruccio.
    Inizio interessante, classico ma neanche troppo. Essendo un genere Giallo, la scelta di aprire con il ritrovamento di un cadavere la trovo azzeccata, ma tu sei andata anche oltre, perché inserendo già in apertura tre personaggi di rilievo (vedova, maresciallo e morto) hai reso la trama più complessa, invogliando il lettore (me compresa) a seguirti per capire cosa succederà dopo. Quindi ben fatto.
    Qualche appunto sullo stile:
    Vedo che ti piacciono i diminuitivi! 🙂 e ammetto anche che hanno un loro perché all’interno di questo incipit. Ma allo stesso tempo ti consiglierei di snellire un pò il tutto , lo sento leggermente pesante, non c’è bisogno di usare paroloni; i messaggi più belli sono quelli che si esprimono con semplicità, possono essere costruiti quanto vuoi, ma il lettore li deve mandarli giù come se fosse acqua zuccherata, non sciroppo.
    Ultima cosa, ho notato che spesso dimentichi di chiudere le virgolette, ma sono tipici errori di distrazione, tranquilla capita a tutti.
    Spero che i miei consigli possano esserti di aiuto, ovviamente ti seguo 😉 continua così, al prossimo capitolo !

    • Ciao! Innanzi tutto, grazie per essere passata, e mi fa molto piacere che trovi interessante la storia, spero allora da questo punto di vista, di continuare così! Ti ringrazio per gli accorgimenti, e gli appunti, che sono sempre ben accettati. Vedrò di rendere la storia più scorrevole dal punto di vista lessicale nei prossimi capitoli. 🙂 per le virgolette, se ti riferisci ai dialoghi, mi hanno fatto testa grossa in altri posti perchè il trattino ci vuole solo in apertura e mai in chiusura… 🙂 per quello mi sono abituata a non metterli! Vedrò di rimediare anche a quello!
      Grazie ancora per tutto, al prossimo capitolo allora 😉

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