Ottavino e i bauli scomparsi

Dove eravamo rimasti?

Ottavino sembra aver capito qualcosa dai discorsi sconclusionati della mattina e cioè: Dove sono i bauli. (50%)

Cercando i bauli

– Ma dove stiamo andando? – chiese il Tamburino per l’ennesima volta, caracollando dietro al Maresciallo. L’Ottavino non rispose, proseguendo imperterrito verso la meta che si era prefisso. Sono uno stupido pensò, proprio un emerito stupido! Come ho fatto a non pensarci prima? È lampante che i bauli sono al negozio del Ferruccio, dove altrimenti potrebbero mai essere, se li ha portati via lui? Era il primo posto che avrei dovuto controllare! E mentre rimuginava sui suoi errori, di come era stato sviato dalla storia del barbera, dall’Adele, da Eloise, e perfino dal dottore che sa il cielo cosa aveva voluto dire con quel suo fare enigmatico, procedeva verso il negozio del Ferruccio, tirandosi i baffi per la sua stoltezza.

– Oh no… non staremo mica andando…– iniziò il Tamburino quando capì in che direzione avevano svoltato.

– Proprio! – esclamò Ottavino, che da parte sua avrebbe volentieri tirato i baffi del suo sottoposto, se solo li avesse avuti, perchè anche lui non aveva pensato che la soluzione al caso era semplice e lampante.

– Ma Maresciallo… i bauli… no, la Severa ci avrebbe detto qualcosa a proposito dei bauli… lei poi, che mai…– si fermò andando a sbattere contro il suo capo, che si era bloccato di colpo. Sbirciando da sopra una spalla vide venire nella loro direzione e di gran carriera niente meno che la Severa Spranga. L’Ottavino, che pure stava andando da lei, non si era ancora preparato psicologicamente all’incontro, e guardò di lato cercando una via di fuga.

Non appena li vide, la Severa corse nella loro direzione, inveendo ad alta voce: – Voi! Sì, proprio voi! Come osate anche solo farvi vedere in giro eh? Dovreste vergognarvi, se foste un po più giovani vi tirerei giù quelle brache e vi prenderei a sculaccioni!

Ottavino non si mosse, pietrificato com’era nel trovarsi davanti la donna, la quale, raggiuntoli, si mise a muovere furiosamente un dito sotto il naso del maresciallo, mentre continuava imperterrita con le sua minacce: – dovrei perorare il sindaco per far rimettere la gogna, e che tutti possano tirarvi i pomodori… macchè pomodori, i sassi!

– Se vuole gentilmente spiegarsi… – tentò debolmente l’Ottavino.

– Pure spiegarmi devo! Ebbene, ve lo spiego: ubriacone sì, ma ladro mai! Mio marito era un uomo come si deve, seppure sempre ubriaco! Non avrebbe mai rubato qualcosa, nemmeno per pagarsi una bottiglia! E adesso invece vengo a sapere che quella vecchia baldracca l’ha accusato di furto! Lei, che solo Dio sa che cosa ha rubato e nascosto in quei suoi dannati bauli!

– Sì, sappiamo dell’accusa di furto…– tentò Ottavino, approfittando di un momento in cui la Severa riprendeva fiato.

– E non avete fatto nulla! Avreste dovuto rinchiudere in galera quella vecchia per infamia!

– Via, via! Si calmi un momento! Stiamo ancora indagando, e sia io che il Tamburino sappiamo bene che suo marito non ha rubato proprio niente, ma quì ci vogliono prove! Prove concrete!

– Benissimo, avrete le vostre prove anche subito. Stavate venendo da me vero? Ovvio nessun riguardo per una moglie che, nonostante tutto, ha appena seppellito il marito! Ebbene, ve le do io le prove: i bauli non sono nel mio negozio, perchè colui che ha organizzato tutta questa messinscena se li è ripresi! E non solo ha seminato zizzania, sapete cosa ha pure fatto? Eh?lo sapete?

– Ehm…

– Ha pensato di farmi fessa! Ah! Come se io non sapessi distinguere dei bauli da delle casse!

– Casse?

– Casse! E piene di barbera per giunta! Come a girare il coltello nella piaga! E voi? Voi non state facendo un fico secco! Ecco! Siete in giro a cantare l’Aida! No, ma che dico… avete passato le giornate dalla Rossa! Ah! Che scempio, che scempio! E adesso a rimettere a posto tutto sto casino tocca a me, sì a me, che devo prendermi in carico di andare a chiedere al droghiere se vuole due casse di barbera… ci manca solo che mi venga a dire che gli sono state rubate… – e fece per avviarsi verso la piazza.

L’Ottavino la fermò per un braccio, guardandola trasecolato e disse: – Lei non ha niente da dire al droghiere, ci pensiamo noi. Adesso vada a casa e si faccia un bel riposino… che quì adesso ci pensiamo noi, come giustamente ha detto, è il nostro lavoro. – e la spinse gentilmente da dove era venuta.

– Vatti a fidare! – ribattè la donna – io devo parlare col droghiere, e parlerò col droghiere! E a meno che lei non intenda chiudermi in cella, Maresciallo, dopo il droghiere farò visita alla vedova.

Ottavino non ebbe modo di contrastare la Severa, perciò la lasciò andare per la sua strada, con la raccomandazione di non prendersela col droghiere, perchè effettivamente le casse del vino erano state rubate dalla sua cantina. La donna stava per rimettersi a berciare, ma Ottavino la pervenne dicendo: – Santa donna, vuole che incastriamo il vero colpevole e laviamo la macchia dal nome di suo marito? Bene, allora farà quello che le dico io!

Le casse sono state ritrovate, ma i bauli sembrano essere scomparsi nuovamente. Cosa farà Ottavino adesso?

  • Segue Severa dal droghiere e scopre qualcosa di interessante. (75%)
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  • Torna dove hanno trovato il Ferruccio per avere delle conferme prima di muoversi. (0%)
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  • Trova Maciste. (25%)
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104 Commenti

    • Ciao Danio, grazie per avermi seguito fino alla fine! Sono contenta che il finalissimo ti sia piaciuto, in effetti l’ho trovato abbastanza convincente per chiudere in maniera buffa tutta la storia!
      vedo adesso che ne hai iniziato uno nuovo, vengo subito a leggere!
      ho in mente un paio di storie, anche con Ottavino, ma penso prendo una pausa dal personaggio con una storia completamente diversa 😉 tempo di sistemare i dettagli e ti faccio sapere!

    • Ti rigrazio, sono contenta di sapere che continuo ad interessare e divertire il lettore! 😀 ahahah sì sono una croce sti bauli! E devo rigraziarti il doppio perchè con il tuo commento ho avuto idea di come chiudere il racconto! 😉 ma sarà una sorpresa!
      Maciste… sei in minoranza, ma prima o poi salterà fuori per forza! 🙂

    • Ciao! 🙂 sono contente che ti piaccia e anche di riuscire a divertire il lettore!
      Eheheh i bauli e il loro tesoro! Anche secondo me Ottavino ha capito dove sono! Chissà, sarebbe interessante se li trovase tutti in un colpo solo eh? Bauli, maciste e secca! Tre piccioni con una fava, dopo indagini “inconcludenti ” sarebbe proprio u bel colpo! Vedremo 😉 !!!

  • Io cercherei Maciste.
    A parte la distribuzione del testo, un po’ caotica tra battute e descizioni, devo dire che l’episodio è divertente, intrigante e la storia è davvero ben architettata. La missione, il plot, il sub-plot ci sono tutti. Molto bene, Giulia, brava. Però 😉 non calcolabile non è corretto… ( eheheheh) si dice inestimabile. 😉

    • Oddio ecco com’era: inestimabile! Sai che non mi è proprio venuto in mente??
      🙂 Maciste, è giunta l’ora di incontrarlo sì, pare anche a me.
      Sono contenta di essere riuscita a fare una storia abbastanza complessa come costruzione, contando che quando ho iniziato avevo in mente tutt’altro, ma poi le scelte hanno portato in questa direzione un pò inaspettata… spero di non deludere allora nel finale! 😉

  • Innanzitutto si reca dalla moglie a comunicarle la notizia e strapparle qualche informazione utile. Poi, con più calma, ti potrai occupare dei suoi movimenti, più in la.

    Mi ritrovo totalmente in disaccordo con gli altri commenti qui giù. Per me questo linguaggio, questo modo di esprimerti tutto tuo ha un non so che di magnetico! Il tuo lessico ricercato ma non troppo, aulico ma accessibile rende la lettura un vero piacere. I dialoghi, con le battute spesso ripetute da più personaggi (“Mi hanno rubato i bauli.” “Bauli?” oppure “Barbera!” “Barbera?”) mi piacciono molto, sdrammatizzano parecchio l’atmosfera del giallo con annesso cadavere rendendola quasi tragicomica.
    Hai molto ben reso anche l’ambientazione. Io, distrattamente, avevo letto ma non avevo tenuto a mente la data all’inizio dell’incipit, tuttavia hai saputo comunicare comunque quel sapore vintage di un’epoca diversa dalla nostra.
    Insomma, che altro dirti? Un incipit davvero bello, ti seguo, aspetto con ansia il seguito e magari aspetto una tua visita anche da me. A presto! 😉

    • Ciao! Ti ringrazio per i complimenti ^_^ sono contenta che ti piaccia lo stile, e che hai saputo cogliere il lato comico della faccenda (è molto difficile per me, abituata a fantasy, scrivere in chiave anche solo leggermente comica!). Spero di riuscire a fare su quest’onda anche tutti i capitoli seguenti senza deluderti! Ti aspetto al prossimo capitolo allora, e nel frattempo passo dalle tue parti! 😉
      A presto!

  • Come promesso eccomi qui.
    Dunque innanzitutto voto per la seconda opzione: la ricostruzione dei movimenti di Ferruccio.
    Inizio interessante, classico ma neanche troppo. Essendo un genere Giallo, la scelta di aprire con il ritrovamento di un cadavere la trovo azzeccata, ma tu sei andata anche oltre, perché inserendo già in apertura tre personaggi di rilievo (vedova, maresciallo e morto) hai reso la trama più complessa, invogliando il lettore (me compresa) a seguirti per capire cosa succederà dopo. Quindi ben fatto.
    Qualche appunto sullo stile:
    Vedo che ti piacciono i diminuitivi! 🙂 e ammetto anche che hanno un loro perché all’interno di questo incipit. Ma allo stesso tempo ti consiglierei di snellire un pò il tutto , lo sento leggermente pesante, non c’è bisogno di usare paroloni; i messaggi più belli sono quelli che si esprimono con semplicità, possono essere costruiti quanto vuoi, ma il lettore li deve mandarli giù come se fosse acqua zuccherata, non sciroppo.
    Ultima cosa, ho notato che spesso dimentichi di chiudere le virgolette, ma sono tipici errori di distrazione, tranquilla capita a tutti.
    Spero che i miei consigli possano esserti di aiuto, ovviamente ti seguo 😉 continua così, al prossimo capitolo !

    • Ciao! Innanzi tutto, grazie per essere passata, e mi fa molto piacere che trovi interessante la storia, spero allora da questo punto di vista, di continuare così! Ti ringrazio per gli accorgimenti, e gli appunti, che sono sempre ben accettati. Vedrò di rendere la storia più scorrevole dal punto di vista lessicale nei prossimi capitoli. 🙂 per le virgolette, se ti riferisci ai dialoghi, mi hanno fatto testa grossa in altri posti perchè il trattino ci vuole solo in apertura e mai in chiusura… 🙂 per quello mi sono abituata a non metterli! Vedrò di rimediare anche a quello!
      Grazie ancora per tutto, al prossimo capitolo allora 😉

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