Dove eravamo rimasti?
L’esecuzione
La piazza principale era situata a ridosso del muro orientale. Al centro della piazza c’era una piccola torre a due piani alta circa venti metri.
Attorno alla torre era radunata una folla curiosa. Circa un migliaio di persone, lo sguardo rivolto sopra la torre. Lì, dei Preti Bianchi e degli uomini di Lord Wylton stavano bruciando qualcosa accanto a una gabbia non molto grande, due metri per lato. L’odore era dolciastro e cadaverico, simile a quello di una fragola in decomposizione. Kyatho e suo fratello si avvicinarono.
Tycho ruppe il ghiaccio. «Quella cosa ci voleva dentro la sua pancia, adesso è dentro una gabbia».
«Magari ci voleva uccidere per divertimento» disse Ky. «I gatti lo fanno»
«Adesso ci divertiamo noi».
Ai bordi esterni della folla, staccato dalla massa di persone, un uomo a cavallo contemplava l’esecuzione. Ky lo riconobbe. Era quel Ser Lennarion Llantday, uomo dei Wylton. Era vestito con una tunica bianca, tutt’uno con il cavallo. Solo pochi giorni fa suo padre lo aveva ringraziato per aver catturato la stessa bestia che adesso stavano ammazzando pubblicamente. Ky voleva dirgli grazie di persona. Si gli avvicinò.
«Ser Llantday!» disse Ky.
«Signorini Brane, è un piacere rincontrarvi» disse. Gli occhi erano incollati sull’esecuzione. «Sapete perché bruciano l’erba?»
“Sarà un’erba sacra, astragalo o mellonia”. «E’ doveroso accenderla, il profumo è un dono per Alhus.»
«Questo odore mi si è attaccato alle pareti del cranio. Secondo me lo vogliono rincoglionire» disse Tycho.
Ky stava per gridare a Tycho qualcosa, ma Ser Llantday proruppe in una sonora risata.
«Il signor Tycho Brane ha perfettamente ragione. L’odore da fastidio anche a me. Serve per tramortire la bestia». La risata di Llantday divenne un mezzo sorriso. «I lepomini hanno la pelle dura, ma le radici di verbena bruciate li inducono in allucinazione. Quando respirano il suo fumo, restano immobili e immersi nei loro pensieri. Non mi risulta complesso mettermi nella testa di un lepomino durante la caccia, ma mettersi nella sua testa durante un’allucinazione è diverso». Il sorriso era scomparso. Gli occhi cercavano di carpire qualcosa di invisibile e lento nell’aria. «Funziona anche meglio con un po’ di sciroppo di elicrisio, ma pianta di elicrisio più vicina probabilmente è a cinquecento leghe da qui. E poi è quasi impossibile convincere le bestie a ingerire qualcosa, con la verbena è molto più semplice. Cresce spontanea attorno alla città. L’abbiamo raccolta appena dopo avere incontrato Lord Brane, i suoi uomini e voi».
«Volevo ringraziarvi per quello che avete fatto per la mia famiglia» disse Ky.
«Volevo ringraziarvi anche io» aggiunse Tycho. Contemplava quel cavaliere in silenzio, accigliato.
«Sono un umile servitore, un granello di sabbia nel deserto del mondo». Il cavaliere abbozzò un sorriso. «Siamo tutti granelli, Alhus è l’oasi al centro del deserto, più grande del deserto.»
«Questo è Alhus ed è molto di più. Senza…» un rumore interruppe Ky.
La gabbia sbatté. Si sentì il tonfo, ma la vibrazione fu strozzata dalle scintillanti catene d’acciaio. Il fumo e il legno ovattarono un suono lamentoso al suo interno, a metà tra il verso di un orso e le urla isteriche di una bambina sotto tortura.
«Senza di voi sarei morto.» disse Ky.
I preti gridarono la prima parte della preghiera.
«Stssss…» fece Ser Llantday al cavallo.
Il suo animale infatti incominciò a scalpitare sul posto e a guardarsi attorno, innervosito da quella scena. Il cavaliere affondò le dita nella criniera dell’animale. Entrambi chiusero gli occhi. Ser Lennarion incominciò a percorrere la criniera lentamente fino alla testa. Entrambi riaprirono gli occhi.
La folla incominciò a mormorare ad alta voce.
«Mi avete salvato la vita» disse Ky.
I preti ormai stavano urlando.
«Dite grazie all’ambizione» disse Lennarion.
«Cosa intendete dire?»
Quattro uomini diedero colpi violenti alla gabbia. La gabbia si aprì. Il brusio della folla si tramutò in un urlo di stupore.
«Avremo modo di riparlarne».
Due guardie sollevarono da sotto le braccia la creatura, che scalciava e sembrava voler arrampicarsi lenta nell’aria. Era grande poco più di un cane da caccia. La postura semieretta era a metà tra quella di una scimmia e quella di una rana, gli arti posteriori piegati e quelli anteriori lunghi davanti al corpo. La faccia differiva da quella di un lupo solo per il muso smussato e la bocca esageratamente ampia, che partiva da metà guancia. Gli occhi erano grandi, arcuati e affilati, simili a quelli di una bella donna. Per il resto non differiva da un semplice lupo con la pelliccia bruna. Non appena gli uomini i Wylton lo trascinarono sul ceppo, quello emise un latrato, diverso da quelli che Ky aveva sentito in precedenza.
«Nauuu! Rhooo!»
Sembrava simile all’unico monosillabo che qualunque uomo avrebbe detto in quelle circostanze.
Come continua la storia?
- Robaccia nelle fogne (56%)
- Torneo (44%)
- Duello tra Wylton e Oaklynn (0%)

14/03/2016 at 00:24
Ciao,
Ti confesso che sono capitato qui leggendo i tuoi commenti critici su altri racconti, volevo capire da cosa originasse tanto spietato rigore. Ho letto la tua storia e i commenti degli altri lettori. Probabilmente qualcuno ha esagerato, ma mi pare una sorta di fallo di reazione. Però io voglio pensare che la tua spietatezza sia dettata dal desiderio di stimolare lo spirito critico degli altri di modo che ti dicano tutto, ma proprio tutto, senza inutili remore. In questo caso, dovresti accettare quasi ogni osservazione che ti viene fatta, perché sono piuttosto argomentate. Invece non mi sembri molto equanime nell’interpretazione delle critiche che invochi. Ad esempio: ribattere che ‘chiunque sia’ è riferito ai dieci cavalieri ti espone alla controreplica che allora devi coniugare il verbo al plurale. Almeno quando l’errore è palese, accettalo. Detto, scusa, scritto questo, devo dire che non ho capito molto del racconto: mi pare un susseguirsi di frammenti slegati e un po’ confusi. È tutto un po’ sfuocato, non capisci chi devi seguire, cosa sta succedendo, dove stanno andando tutti, vedi i cavalieri che si squartano sulla montagna sopra il protagonista… Boh…Ho certamente notato un miglioramento nello stile dai primi capitoli, ma non sbagliare un congiuntivo al quarto capitolo non è poi una cosa di cui vantarsi particolarmente. Bon, finisco, ché è pure tardi. Non volermene per il tono, se non avessi capito che lo apprezzi avrei cercato di essere più diplomatico, o più probabilmente non avrei proprio commentato.
31/05/2016 at 18:57
” ma non sbagliare un congiuntivo al quarto capitolo non è poi una cosa di cui vantarsi”
Secondo me, la negazione nella prima parte andrebbe tolta (“ma non sbagliare…” -> “ma sbagliare…”)
A parte questo (e tenendo conto che ho smesso di seguire la storia -anche se non ho mai premuto il tasto “segui”- dopo 3 o 4 episodi), sono sicuro che tu abbia ragione.
01/02/2017 at 09:12
Ciao,
Un esempio di come scrivere bene è ugualmente utile di un esempio di come NON scrivere. Considerando che il livello medio di scrittura qui dentro è bassissimo, questo sito è una miniera. Mi serve per riconoscere gli errori. E’ come esercitarsi continuamente a riconoscere cosa NON fare.
La mia è una scelta di crescita. Considerato che poi stimolo gli altri senza manco che se ne accorgano fornendo consigli tecnici (per quanto basilari siano quelli che conosco io) e piccole incazzature (che rendono più volenterosi di impegnarsi di più 🙂 sono anche contento di fare del bene.
Quando ho scritto questo racconto scrivevo leggermente sopra o leggermente sotto la media di questo sito, cioè scrivevo di merda. Non mi sono più dedicato alla scrittura ma nel frattempo ho letto abbastanza, adesso vediamo cosa combino.
Ripeto, il congiuntivo sbagliato è derivato da un copia incolla sbagliato. Quel verbo è un copiaincolla di un altro verbo di un’altra frase. Se non ricordo male subito dopo c’è lo stesso verbo o uno simile.
Esattamente come quel tuo “NON SBAGLIARE”, anziché “sbagliare”.
01/02/2017 at 09:38
Buongiorno VaiTra!
Piacere di interagire con te, dopo tanto tempo.
Hai ragione, c’è un’inesattezza in quello che ho scritto, ma non è quella che indichi: avrei dovuto scrivere “esattamente come non sbagliare un congiuntivo *a partire* dal quarto capitolo”. Mi riferivo al congiuntivo sbagliato al capitolo tre, se ce n’è qualcuno sbagliato nel quarto capitolo o nei successivi non sono stato in grado di vederlo.
Buona scrittura
04/02/2017 at 12:53
Ecco, ho riletto il passo e subito dopo quell’ “avrebbero” c’è un altro “avrebbero”. Mi sono confuso cancellando e riscrivendo o forse copianicollando qualcosa, non ricordo bene.
15/02/2017 at 17:42
“Considerando che il livello medio di scrittura qui dentro è bassissimo”
Tenendo conto che questo sito NON È solo per scrittori professionisti…
Se vuoi leggere esclusivamente storie scritte da professionisti, hai scelto il posto sbagliato.
30/12/2015 at 00:41
Ciao,
Torneo.
Non dico nulla in più che non ti sia già stato fatto notare nei commenti sottostanti, una progressione della qualità della scrittura si nota, anche se un po’ “timida” diciamo. Lo stile paratattico lo trovo confacente alla tua narrazione, tuttavia gli errori grammaticali (specialmente all’inizio) e qualche frase qua e là “sballata” hanno penalizzato il racconto. Sono venuto a leggerti avendo notato i tuoi commenti disseminati nelle altrui storie, e mi hai incuriosito. Non nascondo un po’ di delusione e disappunto leggendoti, visto le numerose letture (anche filosofiche a quanto ho capito) a cui ti sei dedicato. D’altro canto un conto è leggere ed un conto è scrivere, sei al tuo primo scritto in assoluto a quanto ho capito, quindi come inizio ci può stare, anche io sono esordiente, la seconda storia in assoluto che scrivo è quella che sto faticosamente sviluppando proprio su questo sito, sbagliando si impara, ma ritengo pure che un bagno di umiltà non guasti mai.
Buone feste.
Istinto =)
01/02/2017 at 09:18
Ti consiglio di interpretare la crescita personale in modo utilitaristico, non morale.
Chiunque sia sopra di te ti da la possibilità di vedere cosa fare, chiunque sia sotto di te cosa non fare.
Se chi sta sopra di te ha accesso a cose a cui non puoi avere accesso (esempio, la bellezza fisica), lascialo stare, è inutilizzabile.
01/02/2017 at 10:37
Grazie mille comunque! 🙂
07/11/2015 at 19:39
scusa se ho fatto una prima lettura veloce sommaria..
poi ci tornerò su… per un commento decente
mi intriga robaccia dalle fogne
08/11/2015 at 18:01
Figurati, scusa il supplizio! 🙂
31/10/2015 at 16:34
Confermo quanto detto da Aria. Sono arrivata al terzo capitolo e lo trovo tremendamente noioso, sconclusionato, grammaticalmente scorretto, stentato e banale. Non hai la più pallida idea di chi siano i tuoi personaggi, di cosa provino, di come possano reagire le persone di fronte alle varie incombenze che possono capitare loro. La tua narrazione è fredda, sbrigativa, vuota, non dà e non lascia assolutamente niente. E, ovviamente, non è originale, ma questo l’hai già detto tu stesso. Prima di criticare gli altri, comincia criticando te stesso, perché gli errori che hai fatto sono veramente agghiaccianti. Forse sei tu che dovresti impegnarti in letture migliori, non io.
01/11/2015 at 15:49
Sì anche io ho la stessa impressione quando leggo i primi capitoli.
Mi piace sentirlo dire, mi dà voglia di migliorare.
Se leggi gli ultimi, però, sono sicuro che li troverai stilisticamente più puliti. Leggi l’ultimo e dimmi se lo stile ti sembra migliorato anche di poco! 🙂
Come ti dicevo questa è la prima cosa in assoluto che scrivo, avevo solo scritto alcuni articoli accademici.
“Prima di criticare gli altri, comincia criticando te stesso.” Chiaro, lo faccio già.
01/11/2015 at 17:41
Non ho intenzione di leggere l’ultimo come non ho voglia di leggere quelli che lo precedono. Mi sono presa la briga di fare tutto questo per cercare di illuminarti su quanto il tuo comportamento sia assurdo, saccente e fastidioso per uno che non può vantare né originalità né men che meno una buona conoscenza della lingua italiana senza, a quanto pare, ottenere l’effetto desiderato. Un conto è conversare e provare ad aiutarsi a migliorare, un conto è denigrare e sminuire racconti che, in tutto e per tutto, sono migliori dei tuoi, per sentirtelo più grande. Come ho già detto, evidentemente devi avere qualcosa da compensare così facendo. Non v’è altra spiegazione.
01/11/2015 at 18:28
Sai che la Psicoanalisi Freudiana oramai è considerata una pseudoscienza?
Io non denigro o sminuisco nulla, solo critico degli esordienti con la stessa serietà di un editor professionista.
E’ normale che i testi siano pieni di porch*rie. Magari non ho la stessa competenza di un editor professionista, ma almeno ci provo.
E’ lo stesso trattamento che gradirei io stesso dagli utenti del sito, come ho già detto nella mia descrizione.
01/11/2015 at 18:30
Comunque se proprio sei ossessionata dalle mie parti intime gradirei che almeno non lo scrivessi qui, non mi sembra il luogo adatto a certe immagini.
01/11/2015 at 18:45
Sì, ok. Ciao Buffy.
31/10/2015 at 16:30
“La luce della luna era intensa e azzurrognola” non ho mai visto la luce della luna azzurra.
“Se le guardie lo avrebbero scoperto, lo avrebbero fermato” orrore grammaticale.
“Se mi attacca, corro dietro urlando” corre dietro dove? Dietro cosa?
“tra quelle dannatissime felci” non è scritto in prima persona, ma in terza, quindi al massimo dovrebbe pensarlo il personaggio. Inutile in una descrizione.
“Scattò dietro d’impulso, urlando” semmai scatto INdietro.
“Si era lasciato quella figura dietro di lui” è orribile da sentire.
“mandi dieci cavalieri a prendere quella cosa, chiunque sia” se è una cosa non è una persona, quindi chiunque non ha senso.
“Chiunque avesse cercato di assaltarli di notte, in una foresta, mentre dormivano, tra poco avrebbe dovuto vedersela con più di trenta cavalieri” prova a rileggerlo, e anche a leggere un po’ di più.
” se avesse visto davvero quella figura o se la fosse sognata” si dice se l’avesse sognata o se se la fosse sognata. L’italiano non è un’opinione.
“obiettato” obbiettato, non obiettato.
01/11/2015 at 15:43
“La luce della luna era intensa e azzurrognola” non ho mai visto la luce della luna azzurra.
E’ vero. Ho appena controllato, la luna può apparire rossa, arancio ma non blu. Pensavo ad un effetto delle nuvole, ma in realtà non avevo una immagine ben precisa in mente di quello che volevo scrivere.
Comunque in un fantasy un lettore non può dire di no ai fenomeni strani. Anche se non era quella la mia intenzione, poteva darsi che in un’altro mondo le lune fossero blu.
Come le ragazze con gli occhi viola.
“Si era lasciato quella figura dietro di lui” è orribile da sentire.”
Per me no. Gradirei sentire altre opinioni.
“mandi dieci cavalieri a prendere quella cosa, chiunque sia” se è una cosa non è una persona, quindi chiunque non ha senso.
“chiunque” è riferito ai cavalieri
“Chiunque avesse cercato di assaltarli di notte, in una foresta, mentre dormivano, tra poco avrebbe dovuto vedersela con più di trenta cavalieri” prova a rileggerlo, e anche a leggere un po’ di più
Non capisco.
” se avesse visto davvero quella figura o se la fosse sognata” si dice se l’avesse sognata o se se la fosse sognata. L’italiano non è un’opinione.
Pardòn.
31/10/2015 at 16:22
” Le betulle si fecero più grandi” le betulle sono betulle, dubito fortemente che possano farsi più grandi.
“Il sentiero sboccò in uno spiazzo circondato dagli alberi” superfluo, dal momento che sono in un bosco.
“Con il naso talmente lungo che quasi gli toccava le labbra sottili” lungo non vuol dire che cade verso il basso, quindi insensato.
“Ebbe l’ardore” al massimo ebbe l’ardire, sicuramente non l’ardore.
“…incominciarono a tirare in direzioni opposte le gambe di un altro cavaliere. Fino a quando uno dei…” punto non necessario, stacco della frase inutile.
Secondo.
01/11/2015 at 07:37
Quella delle betulle me la metto su wa, è stupenda XD sto morendo.
01/11/2015 at 10:15
Ahahah degno di Twin Peaks xD
“Le betulle non sono quello che sembrano”
01/11/2015 at 15:32
” Le betulle si fecero più grandi” le betulle sono betulle, dubito fortemente che possano farsi più grandi.
E’ la prospettiva di un corpo in movimento.
“Il sentiero sboccò in uno spiazzo circondato dagli alberi” superfluo, dal momento che sono in un bosco.
In effetti…
“Con il naso talmente lungo che quasi gli toccava le labbra sottili” lungo non vuol dire che cade verso il basso, quindi insensato.
Be’, no. Naso lungo può significare anche lungo in senso verticale, non solo sporgente.
“Se le guardie lo avrebbero scoperto, lo avrebbero fermato” orrore grammaticale. – Già! XD Quei due avrebbero sono frutto di un copia e incolla su Word che non ho corretto. Erano la stessa parola. Ovvio che conosco i tempi!
“Ebbe l’ardore” al massimo ebbe l’ardire, sicuramente non l’ardore.
Pardòn.
“…incominciarono a tirare in direzioni opposte le gambe di un altro cavaliere. Fino a quando uno dei…” punto non necessario, stacco della frase inutile.
In che senso?
31/10/2015 at 16:17
“Di mattina il cielo era bianco” non ha senso, il cielo non è bianco.
“Improvvisamente, sul sentiero comparve un cadavere dilaniato” i cadaveri non si muovono, quindi non appaiono improvvisamente dal nulla e non hai scritto che i personaggi stavano camminando.
“Schizzi giganteschi” se sono schizzi non sono giganteschi.
“Kyatho notò Alena intimare Jordy” non si intima qualcuno, si intima A qualcuno.
“Il teschio era spellato” un teschio è un osso senza pelle, spiegazione PLEONASTICA.
“Non devi temere chi commette questi peccati per farci terrorizzare” non ha senso.
E questa è solo la prima parte.
01/11/2015 at 15:24
“Di mattina il cielo era bianco” non ha senso, il cielo non è bianco.
Invece sì! Il cielo può essere completamente coperto dalle nuvole! Al massimo quel “di” non va bene.
“Improvvisamente, sul sentiero comparve un cadavere dilaniato” i cadaveri non si muovono, quindi non appaiono improvvisamente dal nulla e non hai scritto che i personaggi stavano camminando.
Qui in effetti dovevo specificarlo.
“Schizzi giganteschi” se sono schizzi non sono giganteschi.
Schizzo: Lo schizzare, il liquido schizzato: uno s. di fango, di vernice, d’inchiostro; anche, la macchia che produce su una superficie, su una parete, sulla stoffa. spruzzo, spruzzata, schizzata, getto, zampillo, fiotto; macchia, chiazza,
Non c’è scritto da nessuna parte che dev’essere piccolo, controlla tu stessa.
“Kyatho notò Alena intimare Jordy” non si intima qualcuno, si intima A qualcuno. – Giusto.
“Il teschio era spellato” un teschio è un osso senza pelle, spiegazione PLEONASTICA.
In effetti sì.
22/10/2015 at 17:44
Ciao, dopo un pò di assenza sono riuscito a recuperare gli episodi ( mi ero fermato al quarto). Allora, senza dubbio c’è un enrome salto di qualità dai primi, confusi episodi agli ultimi che hai pubblicato. Le descrizioni sono molto vivide, in particolar modo quelle del quinto episodio (la cinta muraria e i vari fregi e statue che la adornano) sono molto suggestive, complimenti. Ho votato per “torneo” (scusa per la parità), mi sembra la cosa più naturale come proseguimento della storia (anche considerando l’esecuzione del lepomino, a carattere cerimoniale, quasi una apertura dei giochi, se non sbaglio pure altri hanno avuto questa stessa impressione). Aspetto i prossimi episodi.
23/10/2015 at 10:24
“enorme salto di qualità dai primi, confusi episodi” quoto
“sono molto suggestive” grazie ma in che cosa credi possa migliorarle? non pensi siano eccessivamente dettagliate e sfocino nell’ infodump?
23/10/2015 at 14:58
Dipende da cosa vuoi ottenere, cosa intendi per miglioramento. Semplicemente considerando il format qui sul sito (storie brevi, 5000 caratteri) il miglioramento più consono sarebbe “limare” le descrizioni, renderle più snelle con poche frasi ad effetto. Tuttavia dipende sempre dal tipo di scena che vuoi descrivere. Ad esempio nella scena delle mura descrivi una situazione in cui l’elemento principale è proprio l’enormità di dettagli e la sensazione di maestosità che suscitano, quindi una descrizione articolata è funzionale, anche se non proprio adatta al format della storia (mentre va bene per un romanzo o una storia più estesa). Usare lo stesso tipo di descrizione per un personaggio (descrizione fisica) o per un macchinario o scena di battaglia (in cui la sintesi dà una idea migliore della velocità dello scontro, a mio parere) possono invece rendere il racconto più pesante.
23/10/2015 at 17:03
Sì penso anche io che qui devo tagliare le descrizioni.
22/10/2015 at 17:31
Ciao, ho votato “torneo” perché ho pensato che la creatura sul ceppo fosse una sorta di rito d’iniziazione. Anch’io ho notato che il tuo stile narrativo si confà più ad un romanzo che ad un racconto e non ti nascondo che ho avuto difficoltà a seguire la storia. Ho il tuo stesso problema e credo che scrivere su “the incipit”, grazie ai commenti dei lettori, possa senza dubbio aiutarci a ridimensionare le nostre storie, rendendole più simili ad un racconto e di più facile lettura. Ti seguo.
23/10/2015 at 10:20
“non ti nascondo che ho avuto difficoltà a seguire la storia” io invece non ti nascondo che rileggendola non ci ho capito nulla
20/10/2015 at 13:38
Ciao, il tuo stile mi piace, abbastanza dettagliato senza essere pesante, buona anche la descrizione dell’erba che serve a dare realismo alle pratiche di caccia.
Propongo di esplorare le fogne alla ricerca di qualcosa si notevole ^_^
23/10/2015 at 10:25
c’è qualcosa che non ti è piaciuta a parte la confunionarietà dei primi episodi?
15/10/2015 at 18:32
Ma non si capisce niente….
16/10/2015 at 11:40
Sì ne sono consapevole. Non avevo mai scritto niente.
13/10/2015 at 18:06
Oddio, il protagonista mi sta ancora antipatico! xD Vabbè, ci farò l’abitudine.
Ho votato per il duello: non vedo l’ora di godermi un po’ d’azione. 🙂
Questo episodio mi ha definitivamente convinto di una cosa: stai scrivendo con un ritmo “romanzesco”, diluito, non adatto ai racconti, specie a quelli di questo sito, che hanno un limite di lunghezza ben definito.
Nella tua prossima storia (semmai vorrai pubblicarne un’altra) dovrai riflettere soprattutto su ciò per migliorare la leggibilità. 😉
Alla prossima!
15/10/2015 at 15:40
Fase di aggiustamento… Comunque non noti delle differenze rispetto al primo episodio?
15/10/2015 at 20:41
Meno personaggi in azione: questa è la differenza (senz’altro positiva) che si nota da subito.
Con formati di queste dimensioni sarebbe stato meglio inserire meno personaggi da subito. Ora, specie nella prima parte, con Kyatho e Ty soltanto, è stato un po’ più godibile.
Un’altra differenza è nel linguaggio, più fluido.
Poi mi piace (ma questo dal primo episodio) che curi la punteggiatura.
Nel complesso vedremo se riuscirai a far “rientrare nei ranghi” la trama e a concluderla. Ricorda che hai altri quattro episodi. Alla prossima! 🙂
17/10/2015 at 14:41
Penso anche io che dovevo togliere un po’ di personaggi da subito.
12/10/2015 at 19:19
Sono dell’idea che scrivere un racconto fantasy in 5000 caratteri per capitolo sia un’impresa al limite dell’impossibile proprio perché per delineare uno scenario fuori dal normale servirebbero molte spiegazioni e fiumi di parole… Per non parlare dei personaggi! I fantasy si distinguono per averne dozzine ed ognuno dovrebbe essere ben caratterizzato per restare impresso nella memoria del lettore… Nonostante questo però trovo la tua storia interessante quindi ti seguo… Voto per l’esecuzione, vediamo come va…
P.S. Ho visto in questi giorni Star Wars per l’episodio della caverna che mi dicevi… Ti devo ringraziare perché è diventata la mia saga preferita! Ciao 🙂
12/10/2015 at 19:53
Ahahahahah oddio! Prego… 🙂
08/10/2015 at 18:57
Problema con Lord Oaklynn.
Questa storia sembra interessante ma ha troppi personaggi non descritti: non si capiscono i loro ruoli…
Ciao 🙂
09/10/2015 at 13:52
Ho fatto un casino. Prossima storia: un uomo solo nel deserto.
09/10/2015 at 14:38
Non c’è bisogno: basta che descrivi i personaggi. Ky si è capito che è il protagonista, Brane è l’ammazzamostri del titolo. Ma tutti gli altri? Ad esempio: Chi è Ty? Che ruolo ha?
Ciao 🙂
10/10/2015 at 19:39
E’ il fratello di Ky, rompi******i.
29/09/2015 at 19:47
Facciamo che l’analisi te la faccio in mail, carissimo virtuoso. 😉 richiede troppe righe….
qui ti dico solo una piccola cosa:
Di mattina il cielo era bianco, e una fitta nebbia invadeva la foresta.<> disse Ky rivolgendosi a Ser Mand.
Di mattina? Era bianco? Al limite del colloquiale.
L’incipt è la prima frase con cui si apre un raconto/romanzo.
E la tua prima frase è “di mattina il cielo era bianco”.
Cosa????????
Sul serio?
Dai, si scherza. Ti dico in mail.
22/08/2015 at 22:23
Ho votato per l’arrivo a Garford, il dolore alle mani non mi convinceva. Non saprei dirti.
Qui di seguito ti scrivo le impressioni concernenti l’interezza del racconto.
Bello tutto il piccolo viaggio fatto finora dai personaggi, molto hard fantasy direi (la foresta, la prateria, i cattivi ecc…), tutto sterminato e avvolto di magnificenza, come del resto i dialoghi, che si sposano molto bene con l’ambiente circostante.
Manca un po’ di ritmo, di imprevisti, tutto un po’ troppo scorrevole, ma negli ultimi due capitoli migliora qualcosa, speriamo.
Nel complesso è bella soprattutto l’impostazione culturale (miti che si intravedono, frasi fatte che si intersecano nei dialoghi, gerarchie, etichetta e via discorrendo).
Inoltre non è normale che finora il protagonista mi stia antipatico ahah, ma forse tutto ciò ha un suo scopo. Oppure è solo una mia impressione.
Piccolo appunto: sono simboli matematici, sarebbe corretto usare « e ».
Al prossimo episodio. E che Alhus ce la mandi buona! 🙂
24/08/2015 at 09:31
Non penso esista “troppo scorrevole”, per me è come dire “troppo ricco”. Quanto più scorrevole è un testo tanto meglio è.
Non penso sia scorrevole per nulla, quando lo leggo mi sembra molto ferruginoso.
24/08/2015 at 12:10
Quando dico scorrevole non mi riferisco allo stile e a come scorre il testo, ma alla storia. Ho precisato che mancano imprevisti, almeno per come li intendo io e…boh a me sembra di essere chiaro, spero si sia capito 🙂
Tento in un altro modo: se io scrivo la storia di A che si sveglia, si fa la barba, va al lavoro e poi torna a casa con l’autobus, cena e…fine. Che razza di storia è? Il testo può essere bellissimo, ma nessuno ne sarà catturato.
Ovviamente qui non è esattamente così: qui il fascino della scoperta di un mondo può anche giustificare un inizio in cui stenti l’azione. Fermo restando che è una mia impressione. 😉
22/08/2015 at 09:17
Eccomi, ho fatto un salto! Sono contento di trovare un fantasy e, in special modo, qualcosa che ricordi sia Game of Thrones che The Witcher, come tu hai scritto. Ricorda un po’ il viaggio narrato nel “Cavaliere dei Sette Regni”, e la presenza di demoni mi riporta con la memoria alle praterie infestate dai demoni putrefatti di Witcher 2.
Ho pochi consigli da darti, ma di sicuro qualcuno ci ha già pensato. Il testo sembra ben scritto, con dettagli fisionomici dei personaggi, tic, descrizioni del paesaggio e della flora. Cerca però di curare meglio l’ortografia. Scrivi bene, davvero, ma i refusi sono insidiosi e spezzano la lettura. Ho trovato alcuni errori sparsi, nulla di irrimediabile ovviamente.
Usa alt+212 del tastierino numerico per scrivere “È” invece di E’.
Fai attenzione ai punti mancanti in alcuni dialoghi, e nei punti che non dovresti mettere. Per esempio: <> disse l’uomo. Diverso se scrivi qualcosa del tipo: <> L’uomo aveva la voce roca e autoritaria.
Nel capitolo 3, a un certo punto scrivi: “Se le guardie lo avrebbero scoperto, lo avrebbero fermato”. Avessero!
Per il resto la storia mi incuriosisce, per cui continuerò a leggerla. Alla prossima.
22/08/2015 at 09:20
Non so per quale motivo non mi abbia incollato correttamente il testo che era all’interno del dialogo. Sarebbe: <> disse l’uomo.
22/08/2015 at 09:20
Ridaje. – Lord Larson Brane. – disse l’uomo.
22/08/2015 at 09:36
Per il resto ho votato il dolore alle mani. Che abbia a che fare in qualche modo con lo strano cavaliere dagli occhi di cenere?
22/08/2015 at 20:52
Thnks
20/08/2015 at 11:52
dolore alle mani
19/10/2015 at 13:29
Grazie
18/08/2015 at 08:07
Dunque il fantasy è un genere difficile per tanti motivi, rendere credibile un mondo popolato da strane creature, draghi, nani, elfi e re è un’impresa in cui non sono riusciti in molti, su tutti Tolkien, Lewis, Lloyd Alexander, R.E. Howard e, più recentemente, Neil Gaiman, Terry Brooks e, naturalmente, George R.R. Martin (se te ne sei perso qualcuno di questi ti consiglio di fiondarti in libreria a farti una bella scorta). Recentemente sul sito LandeIncantate è apparso un tutorial dal titolo “come creare un mondo fantasy in sette giorni” una lettura molto utile che credo potrebbe interessarti. Detto questo veniamo al racconto. Se devo essere sincero ho fatto un po’ di fatica a seguire la storia, poiché sei agli inizi credo faresti meglio a concentrarti su un gruppo più ristretto di personaggi (sono più facili da gestire). Le descrizioni sono troppo vaghe sia quelle fisiche che quelle psicologiche (praticamente inesistenti). Dovresti provare a dare più carattere ai tuoi personaggi, renderli identificabili al di là del ‘nome’ e farti anche una scaletta degli eventi credo aiuterebbe (e magari visto che si tratta di una storia in movimento potresti anche abbozzare una mappa dei luoghi)… Preciso che i miei sono consigli non critiche, sei molto giovane e hai tutto il tempo per miglior arti… E poi se vuoi vendicarti, sai dove trovarmi…
22/08/2015 at 03:02
Sì, meno personaggi. In effetti lo spazio è poco. Be’, le descrizioni psicologiche vengono fatte con le scelte dei personaggi.
Per quanto riguarda il worldbuilding, immagino ti possa risultare difficile crederlo, ma ho passato dagli 11 ai 19 anni a inventare mondi ogni giorno. Sono ridicolmente veloce e originale, sono una specie di autistico del wordbuilding.
15/09/2015 at 07:40
Perché mai dovrei pensare una cosa del genere? Il worldbuilding è uno degli aspetti più sottovalutati da chi prova a scrivere fantasy (specie da chi scrive racconti). Il fatto che tu, non solo sappia cosa sia, ma che ti diverti a farlo è un’ottima cosa. Ti consigliavo il tutorial solo perché, personalmente, l’ho trovata una lettura interessante. Ciao.
09/08/2015 at 21:05
Ciao, sì in effetti noto delle somiglianze con Game of Thrones, soprattutto per l’impostazione nobiliare dei personaggi e per le citazioni delle divinità, comunque mi sembra abbastanza distaccato, non mi dispiace per niente, pertanto ti seguo!
Occhio a piccoli refusi grammaticali qua e la, per il resto mi sembra un fantasy sufficientemente valido. Voto per un assalto, che magari da modo di mostrare le doti combattive dei personaggi.
29/07/2015 at 15:50
Arrivano a Garford e Ky sente dolore alle mani, seguo con piacere perche’ diventa molto meglio con il passare dei capitoli,quindi colmo di aspettative attendo!
28/07/2015 at 16:12
Voto anche io “dolore alle mani”. Ti dirò, ho trovato il terzo capitolo un pò confusionario, mentre il quarto è quello che sinora mi è piaciuto di più. Si vede che stai progredendo nello stile, magari metti un pò più di carattere addosso ai personaggi. Ricorda che il formato qui è una storia breve, quindi pochi personaggi ben caratterizzati hanno più impatto di una pletora di persone introdotte in un paio di righe ( il vincolo di 5000 caratteri a capitolo è una brutta bestia). Parere personale, da prendere cum grano salis 🙂
03/08/2015 at 17:09
Condivido il parere
27/07/2015 at 08:11
Capitolo interessante. Mi sembra comunque che tu dia il meglio nelle scene di azione.
03/08/2015 at 17:01
Grazie del commento Mary
03/08/2015 at 17:06
Non lo so, dato che ho scritto poco. We’ll see
03/08/2015 at 17:14
Ho un problema con le descrizioni: le vorrei lunghe, per caratterizzare di più i personaggi, solo che non vorrei tediare il lettore
06/08/2015 at 09:34
Mary, vedo che siamo risaliti al mio nome.
Le descrizioni non sono necessariamente tediose. Anzi, se ben caratterizzate aumentano la curiosità del lettore.
22/08/2015 at 03:03
Si ma di mio le farei lunghe sette righe!
21/07/2015 at 20:55
Ho votato per il dolore alle mani: mi sembra un elemento interessante.
Mi piace il tuo stile; molto interessante anche la commistione dell’elemento sacrale-religioso a quello epico.
Un ultimo dettaglio tecnico: se ti piace usare queste virgolette: <> potresti usare i caratteri speciali; in questo modo potresti risparmiare dei preziosi caratteri (se è nel tuo interesse risparmiare).
Alla prossima!
03/08/2015 at 17:07
Ecco appunto: come si usano i caratteri speciali?
03/08/2015 at 19:26
Dipende se hai Mac o Windows… 🙂
12/08/2015 at 16:23
Per il momento Windows
17/07/2015 at 08:02
Il tuo stile mi ricorda un po’ quello di GRRM… Ben fatto. Continua così!
17/07/2015 at 08:06
Non avevo letto ciò che hai scritto sul tuo profilo! E non avevo nemmeno riconosciuto Tywin Lannister nella foto! E pensare che sono malata di GoT…
18/07/2015 at 19:34
Vai tra
16/07/2015 at 22:43
Ciao, devo dire la verità: per capire alcune parti, ho avuto bisogno di rileggerle più volte. Forse perché trovo il genere fantasy abbastanza difficile da comprendere.
Attenzione, alla fine del capitolo hai scritto due volte la stessa frase.
Ho scelto l’opzione del contingente, anche se io non lo immagino piccolo.
18/07/2015 at 19:20
No, perché è la prima cosa che scrivo.
16/07/2015 at 20:19
Ho pensato di darti un paio di testi. Ma devo spiegarti alcune cose, dovresti darmi un indirizzo di posta, qui sulla piattaforma non mi pare il caso di fare conversazione… 😉
18/07/2015 at 19:20
raffaelevitodas@gmail.com
16/07/2015 at 11:22
Dico che arrivano a Gardford e Ky sente dolore alle mani.
16/07/2015 at 16:38
Top!
16/07/2015 at 00:06
Vengono attaccati da un piccolo contingente: siamo al quinto capitolo, voglio un po’ di azione ^_^
Ciao 🙂
15/07/2015 at 21:06
Ho letto adesso il profilo dell’autore. Ma allora sei giovane!!! E io che ti avevo dato del lei nell’ultimo commento (avevo guardato solo la foto del profilo)… Vabbé.
Due commenti tecnici e specifici:
-“Ser” si scrive “Sir”;
-una ripetizione nella frase: “accigliava un occhio e muoveva la bocca dal lato dell’occhio accigliato”.
Mi piace l’imitazione dello stile epico: mi ricorda il Signore degli Anelli (non ho ancora letto Martin). Il racconto è scorrevole e di piacevole lettura. Continua così, ti seguo.
E se per caso avessi anche tu qualche consiglio tecnico da darmi, sarebbe ben accetto!
16/07/2015 at 12:52
-”Ser” si scrive “Sir” thanks *.*
-una ripetizione nella frase: “accigliava un occhio e muoveva la bocca dal lato dell’occhio accigliato”. vero
per quanto riguarda l’immagine del profilo:
https://www.youtube.com/watch?v=OmIoXmaUw7Y
Il tuo racconto l’ho letto e lo sto seguendo. 🙂
15/07/2015 at 20:25
Mi piace l’idea del dolore alle mani. Del tuo stile apprezzo la precisione e la fantasia, che è la base. I personaggi forse hanno bisogno di un poco più di caratterizzazione 🙂 ti seguo
16/07/2015 at 12:54
Grazie del commento. Uno stile lo crei dopo dieci anni di scrittura, non penso di averne uno adesso.
15/07/2015 at 14:14
Vada per il dolore alle mani.
16/07/2015 at 12:54
Top.
13/07/2015 at 10:52
Io voto l’incontro col Lord. Il lepomino nel quinto 😉
Ciao 🙂
13/07/2015 at 07:28
Ti faccio notare che non è “Se le guardie lo avrebbero scoperto”, ma “Se le guardie lo AVESSERO scoperto”.
A parte l’errore del tempo verbale (anche io ne faccio, qualche volta), voto per l’incontro con il Lord.
13/07/2015 at 20:22
Questa è grave cazzo.
14/07/2015 at 16:00
Ho riscritto molte volte quella frase, e non ho riletto il testo prima di pubblicarlo. Probabilmente l'”avrebbero” faceva parte della frase successiva, e non l’ho cancellato.
12/07/2015 at 22:11
Comunqueh, Allora, sebbene, orsidunque, per quanto, chje ore sonho? A si, bene bene.!;: premesso che la pizza di questa mattina era fredda, e quindi la forza di Coriolis non mi ha permesso di degustare il caffeffe. Hai visto? la matita è appena andatata. Se tu mi lasicassi pensare tranquillamente ad un modo migliore per pazzia, io fare la ruota?
Partiamo ora con una analisi introspettiva personale e tota<lmente oggettica ter lertzo racconto. partendo dal finale, direi che la storia inizia a macinare il grano. Sicuramentee, la tramoggia che ti oh prestato è servita allo scopo!
La corrente discendente del moto perpetuo generatosi con il ritmo del racfconto sarebbe sufficiente, secondo la tabella del dottor Nocoldiz, sufficiente sufficientemente appropiata alla creazione di un emozione di un exmoto in greco tale altersì ad interessare un lettorer disattento.
Siccome mi sono annoiato a leggere la tua parafrasi della divina commedia in greco ed ebraico, e contando cher Dio non esiste, il buon babbeo, figlio di babbei, proveniente da babele (in babilonia), avrebbe la congiuntivite. Se poi, contiamo anche il fatto che sto scrivendo con tre braccia di cui una tiene una tazzina di porcellana all'agrodolce, ho bisogno di una pausa di riflessione in camera dei miei genitori. ma questo, a dire la verità, non mi interessa molto.
E ho il cellulare scarico, mannaggia
Ma ciò non cionta.La tua storia ha infatti un'alto potenziale cinese esplicitabile in diverse forme. La tua storia deve infatti far esplicitare il concetto stesso di fantastico. E' come eseguire un operazione a quore aperto utilizzando martello, scalpello, e un coltello con lama da dodici. Opinel, credo. e solo così, con il quore pulsante potrai capire che vi è un errore, tanto che l'ho scritto con la Q.
Sperando che tu abbia apprezzato di cquore il mio commento, ti auguro tanti cari saluti, un bacione alla mamma, california e… viva lo gjoioso imperator che lo tutto vede ed ei assaie lo governa et impera dominem sub Juilio su tutto lo mondo et amen.
Viva lo Imperatore!
09/07/2015 at 19:20
Allora, lasciando da parte i vari errori grammaticali e di distrazione, in due episodi non ci ho capito niente. La storia é frammentaria, poco avvincente e noiosa. Il protagonista non ha minimamente assunto dei connotati che facciano appassionare il lettore, anzi, sembra quasi un ritardato. Questi demoni non si sa bene cosa vogliano, quali siano le loro motivazioni, e i personaggi che finora sono apparsi nella storia (i quali sono stati nominati una o due volte così, random) non hanno il benché minimo spessore. Stile pessimo e banale. Un presuntuoso tentativo di fantasy, decisamente mal riuscito.
09/07/2015 at 19:32
Sì, immagino che non si capisca niente. Ho bisogno di leggere di più. Stimo di migliorare già nei prossimi episodi comunque. Mi piacerebbe che mi citassi le parti che ti sono piaciute meno e quelle che ti sono piaciute, se ci sono state.
Comunque “è” ha l’accento grave.
10/07/2015 at 14:50
Per quanto riguarda il primo episodio, già dal dialogo iniziale sugli animali la storia risulta confusa, soprattutto nella parte in cui scrivi degli orsi e dei lupi dell’Ovest. Il fatto che sappiano riconoscere i gemelli non ha rilevanza, almeno non in questo contesto. Come lettrice ho faticato molto, forse anche per il fatto che ti sei perso la seconda parte del periodo ipotetico, sempre in quel dialogo (hai scritto “se e”). Questa confusione nei discorsi diretti persiste per tutto l’episodio. La parte che si salva è di sicuro la macabra descrizione del cadavere, è dettagliata e ben fatta. Anche nel secondo episodio il pezzo forte restano le descrizioni, anche se potresti cercare di coinvolgere tutti e 5 i sensi per rendere l’atmosfera più verosimile), ma preferirei più introspezione psicologica. Penso sia più interessante conoscere i personaggi per il carattere che per la descrizione fisica, la quale, sebbene sia dettagliata, risulta comunque superficiale per la comprensione della storia. Purtroppo anche qui mi sono persa, non riesco proprio a capire il senso della storia. Alla fine quello che fa Kyatho è un sogno? E’ la realtà? Non è chiaro. E perché sta accadendo tutto ciò? Anche questo purtroppo resta un mistero nonostante ci siano già due episodi. Manca la consistenza narrativa, uno schema da seguire. Spero di essere stata esaustiva.
Grazie per avermi fatto notare l’errore, starò più attenta quando scriverò dal telefono 🙂
10/07/2015 at 18:52
“Il fatto che sappiano riconoscere i gemelli non ha rilevanza” a me sembrava la frase migliore. Non l’hai capita, forse in effetti era un po’ ostica. In sostanza volevo dire che riescono a riconoscere un umano da un’altro talmente bene che riuscirebbero a distinguere due gemelli. Pensi che sia difficile da capire? “Come lettrice ho faticato molto” immagino, anche io ho avuto difficoltà rileggendo questa schifezza. Per quanto riguarda l’introspezione psicologica, preferisco descriverla ‘con i fatti’, cioè con la narrazione. Sto cercando di imitare lo stile di Martin, e lui fa così.
10/07/2015 at 20:18
Non ho mai letto “Tyrion Lannister era intelligente”, ma in effetti Tyrion Lannister è intelligente.
09/07/2015 at 14:44
Dico che Ky si alza e incontra un uomo.
09/07/2015 at 16:28
Top
08/07/2015 at 21:25
Ho letto i due episodi,e devo dire che sono fantastici!
Sei molto bravo nelle descrizioni,complimenti.
09/07/2015 at 16:27
Non penso, ma grazie.
05/07/2015 at 15:12
Ky incontra un uomo.
La parte finale è molto più efficace dell’inizio, fin troppo asettico. Le tue descrizioni però sono davvero efficaci. Riesco quasi a sentire l’odore muschiato del bosco che li circonda.
05/07/2015 at 23:42
Allora hai una bella immaginazione, perché secondo me le descrizioni non sono per nulla decenti. Il mio problema è che stavo cercando di essere molto coinciso e di far susseguire velocemente la storia, in parte perchè in questo racconto sto cercando di imitare lo stile di Martin in parte perché non so scrivere. Per questo ho dovuto adeguare le due o tre descrizioni dell’episodio e renderle più corte. Però penso che siano troppo corte. Devo migliorare molto xD
05/07/2015 at 23:47
Mi hai dato un buon consiglio. Le descrizioni dovrebbero coinvolgere i cinque sensi. Magari non tutti e cinque in una stessa descrizione, magari farli ruotare e dare delle informazioni olfattive in una, uditive in un’altra etc. Ad esempio nella primissima descrizione potevo aggiungere un dettaglio olfattivo, nella seconda uno tattile, etc. Secondo me è fondamentale per una buona descrizione.
05/07/2015 at 23:55
Per esempio secondo me “Ky lo conosceva… sostenitore” è scritto male.
05/07/2015 at 00:07
Ok, anche se ci sono molte domande in sospeso, almeno sappiamo come è composta la compagnia e questo è a tutto vantaggio di quello che succederà dopo.
Io voto che Ky trova il cadavere di un piccolo animale; il lepomino, per me, lo facciamo attaccare al 5° capitolo 😉
Ciao 🙂
04/07/2015 at 23:04
Devo dire che il primo capitolo non mi faceva presagire nulla, ma ora che siamo al secondo, mi sembra che la storia stia prendendo una sua forma. Però mi farebbe piacere vedere cosa riuscite a fare se inventate una storia dal nulla. Sarebbe una bella sfida immagino.
01/07/2015 at 23:30
Lo stile di George a me non è mai piaciuto. Spero che nei prossimi capitoli si riescano a capire un po’ i ruoli di tutta ‘sta gente. Non serve molto, per adesso, solo capire chi sono tutte queste persone.
Vediamo come prosegue: voto i rumori nella notte 🙂
Ciao 🙂
04/07/2015 at 23:19
Grazie del voto! 🙂
01/07/2015 at 21:57
Giungo pure io a te dopo presa visione di vari commenti lasciati nel sito
La prima impressione è che si, sai scrivere discretamente ma che delusione!!
Ti ho visto in giro a criticare aspramente alcube storie per le loro parti descrittive carenti ma ragazzo mio, oure tu non ci scherzi. Cioè da altri pretendi di tutto e da te invece?
Calma piatta. Tu dici che il tuo testo non ha pretese di originalità e se devo esser sincero, si respira nel testo. La struttura c’è ma…solo quella!
Ti seguo sperando in un tuo netto miglioramento che possa giustificare le tue pretese sugli altri.
02/07/2015 at 12:56
Intendi che nel mio testo ci sono troppe poche descrizioni?
02/07/2015 at 13:01
Non mi interessa che i commenti siano positivi o negativi. Ci tengo che siano costruttivi, tecnici e chiari.
02/07/2015 at 13:54
Eccomi qui scusa il ritardo.
Allora si, mi sembra che le descrizioni siano carenti.
Ok la parte del cadavere è abbastanza funzionale, ma i personaggi ed il luogo della scena sono fumosi ed è un peccato. Tu segui il filone narrativo alla Martin che è un ottimo autore per me (a parte un po’ i passaggi di scena nei libri ) e secondo me dovresti estrapolare da Martin non solo il ritmo, che qui nel tuo testo inizi a creare,ma anche l’abilità narrativa della descrizione anche in semplici tratti. Pet quanto riguarda i tuoi commenti direi che ci vediamo da me se ti va, in modo da parlarne con calma li ok? A presto
04/07/2015 at 16:18
Le descrizioni in effetti sono carenti. Solo voglio che il ritmo dell’incipit sia molto veloce.
04/07/2015 at 21:30
Beh come dicevo, il ritmo c’è, non si può negare. Però per me lesinare totalmente sulla descrizione….cioè perde qualcosa secondo me ed è un peccato.
E, se posso darti un mezzo consiglio, ogni tanto al tuo racconto dai una mezza battuta d’arresto. Perchè se vuoi correre fino al 10 capitolo (intendo di ritmo) ci fai spompare tutti 😉
04/07/2015 at 23:20
Grazie dell’opinione!
02/07/2015 at 17:06
Ah giusto per onestà intellettuale.
Non trovo i tuoi commenti ne costruttivi ne critici.
Non sono costruttivi perché tu evidenzi lacune (quelle che per te sono lacune) senza offrire una reale alternativa. Segnalare potenziali problemi siamo buoni tutti, offrire soluzioni pochi.
Non li ritengo tecnici per il semplice fatto che tu esprimi un parere. Ti limiti a dire “non va bene, bruttino, non mi ha colpito ” e simili. Ma questo vale per te, mentre un parere tecnico è universalmente riconosciuto, come ad esempio ub errore grammaticale.
Considerato poi che hai un solo capitolo qui sul sito, sei nuovo , ed è la prima volta che ti cimenti nello scrivere scusami, ma fai un po’ sorridere. Per essere chiaro lo sei (al più lavora sulla formattazione, cioè distanzia con capoversi o vari pensieri).
Ultima cosa che sento di doverti dire: non puoi pretendere la perfezione dagli altri se tu stesso non la possiedi. Come detto questo capitolo è medio, pochi spunti, nulle descrizioni e ritmo poco curato. Dovresti forse essere più umile con gli altri e non fare il professore. Perché come già detto, mi hai deluso. Dai commenti ti atteggi da guru della scrittura e poi casca l’asino appena ti si legge.
Il fatto che poi non cerchi di essere originale ti azzoppa molto, perché non osi?
Punta in alto, se arrivi a metà è già un risultato considerato che parti a zero!
Così facendo ti seghi le gambe da solo, hai voglia di strisciare fino al traguardo!
04/07/2015 at 23:11
Captain Beefheart era originale. Marshall McLuhan era originale. Hieronimous Bosch era originale. Ho un concetto estremamente profondo di originalità.
05/07/2015 at 08:24
Sono più fedele alla originalità di Dino Buzzati, alla psicologia orientale di Mishima oppure alla cruda realtà di Sven Hassel.
Originalità ha diverse sfaccettature, non è che il tuo concetto di originalità sia più profondo di un altro, diciamo che guardiamo l’orizzonte da altezze diverse.
Però è innegabile che hai un orizzonte molto buono, i riferimenti che hai citato sono di tutto rispetto.
01/07/2015 at 18:17
Sono passata dopo aver letto vari tuoi commenti sparsi in giro.
Non male come incipit. Tuttavia mi aspettavo di più considerate le tue dettagliate analisi sui testi altrui. Troppi avvenimenti e personaggi in troppe poche frasi.
Trovo l’incipit ugualmente interessante. Seguo.
01/07/2015 at 20:28
Ciao, ho appena finito di leggere il mio quinto libro sullo stile e da tre anni a questa parte seguo vari blog sull’argomento (http://fantasy.gamberi.org/2010/11/18/manuali-3-mostrare/), ma questa è la prima volta che provo a scrivere. Ho scritto molto e tagliato e riorganizzato tantissimo.
01/07/2015 at 20:31
Tra l’altro sto cercando di imitare lo stile di George Martin, che è abbastanza veloce. Personalmente mi seccano molto i romanzi di azione a ritmo lento.
03/07/2015 at 22:11
Scusa se mi permetto ma non basta bazzicare sui forum e leggere dei libri per diventare un esperto.
Per la quantità di libri che leggo io e credo la maggior parte delle persone in questo sito che come me amano la lettura, dovremmo tutti essere romanzieri ma evidentemente non lo siamo.
Apprezzo molto lo stile di Martin ma a parte che nella scena del cadavere, ho fatto fatica a coglierlo altrove. Attendo il prossimo capitolo per farmi un’idea più precisa.
04/07/2015 at 16:48
Premessa: con stile di scrittura intendo la tendenza a scrivere periodi ipotattici, paratatrici o semplici, la frequenza delle metafore, delle battute, dei dialoghi e delle opinioni dei personaggi, quanto sono lunghe e dove vengono posizionate le descrizioni. Non intendo i temi del romanzo o l’articolazione della sua storia.
Ho trovato lo stile di Martin (GoT) asettico e professionale. Racconta quando deve raccontare, il resto è mostrato con descrizioni o dialoghi. Le descrizioni sono essenziali, ci sono poche metafore e qualche battuta. Spesso il lessico è volgare. Il ritmo narrativo è veloce. Non posso dire nulla di negativo sul suo stile, ma fatico a trovarci alcunché di brillante (alcune scene a mio dire lo sono).
04/07/2015 at 23:21
Come descriveresti lo stile di Martin?
05/07/2015 at 15:14
In una parola? Secco.
Non c’è niente di troppo. Soggettivamente lo trovo noioso a volte. Ma è colpa del mio personale gusto, temo.
01/07/2015 at 17:24
Sarei curiosa di saperne di più dell’Ecclesia
30/06/2015 at 08:31
Inizio veloce che costringe il lettore a capire la storia con le azioni e i dialoghi, senza un incipit per capire chi sono, dove sono e cosa ci fanno lì. Non so se sono lì per cacciare il mostro o si sono imbattuti nel cadavere durante una battuta di caccia normale. Vediamo come prosegue 🙂
30/06/2015 at 18:27
Sì, preferisco spiegare in itinere. Penso risulti più avvincente.
29/06/2015 at 21:56
Storia molto strana, la tua. Non riesco a capire se mi piaccia oppure no, quindi vedrò come la evolverai prima di dare un parere più definitivo. La tua velocità nel descrivere è spaventosa, non dai il tempo al lettore di capire cosa sta succedendo che cambi già scena. Tuttavia non è male. Non è uno stile che condivido, proprio per niente, sono più per una “scrittura poetica” e raffinata, ma nonostante questo non lo disprezzo. Non nella tua storia, almeno. Ti seguo, per ora, ho scorto qualcosa di stranamente piacevole nel tuo racconto. Voglio vederci più chiaro. A rileggerci.
30/06/2015 at 16:54
Grazie di aver confermato il mio sospetto. Non è voluto, la storia sembra procedere molto velocemente semplicemente perché ho appena iniziato a scrivere e ci metto tantissimo per scrivere poco, cioè quello che hai letto.
30/06/2015 at 16:59
In più sto cercando di imitare lo stile tradotto in italiano di Martin, che comunque è abbastanza secco.
30/06/2015 at 17:01
Grazie del parere comunque. 🙂
27/06/2015 at 23:57
Voglio scoprire cosa sia un lepomino. Gran bel capitolo, spero che i prossimi siano pure meglio (nessuna pressione eh).
27/06/2015 at 18:11
Direi che far spaventare Kyatho facendogli sentire dei rumori nella notte sia la scelta migliore.
27/06/2015 at 16:40
Se parla di witcher non posso non leggerlo, ho votato la kyatho
27/06/2015 at 16:46
No, non spoilera niente, è una storia mia.