Dove eravamo rimasti?
Grazie, Ralf
Martina non seppe dire quanti giorni era rimasta a Sacherland. Si ricordava con esattezza, però, il momento in cui dovette tornare.
Una sera, mentre passeggiava nel prato con Ralf, a un certo punto si girò e non lo vide più. Affannata, si voltò e vide dietro di lei il magazzino degli attrezzi, il posto dove si era nascosta prima di intraprendere il viaggio. Con il cuore che le batteva forte, corse nel prato chiamando:
-Ralf! Ralf!
Nessuno rispose: Ralf non c’era più. Erano spariti anche il campo da baseball, il locale, la spiaggia…c’era solo il prato incolto del vicino.
Si sentì persa, mentre le lacrime rigavano le sue guance.
-Così è arrivato il momento di tornare alla realtà! Come avrei voluto che non succedesse mai!-disse piangendo. -Come faccio a tornare alla vita di prima?
Si abbandonò a sedere su una pietra e pianse sconsolata. Mentre teneva gli occhi chiusi, a un certo punto si ricordò di quello che le aveva detto Ralf:
-Non sarai da sola…noi saremo sempre con te per aiutarti. Te lo prometto.
Guardò il sole. Era al tramonto, esattamente come la prima volta in cui aveva visto Ralf. Era come se il tempo si fosse fermato dal momento in cui era partita per Sacherland.
Con circospezione, aggirò il magazzino e si nascose dietro un albero. Le ragazze erano dall’altra parte del giardino e stavano guardando una mongolfiera. Martina sgattaiolò di cespuglio in cespuglio ed entrò in refettorio; il calendario era rimasto sulla stessa pagina del giorno in cui era partita. “Possibile?” rifletteva tra sé. “Qui non è passato neanche un giorno…” Posò il calendario. Quanto era difficile tornare alla realtà…
***
L’indomani Martina fu messa sotto la sorveglianza di Ingrid, una tedesca inflessibile sul rispetto delle regole. Lavorarono insieme tutto il giorno – senza dialoghi, perché Martina aveva il ‘silenzio’ – e Ingrid la seguì dappertutto, persino in bagno, aspettandola fuori dalla porta.
A cena, il primo piatto era una minestra con la pasta a forma di letterine. Nel piatto di Martina emersero in superficie alcune lettere a formare la scritta: ‘Siamo con te – non mollare’. Si guardò a destra e a sinistra per vedere se qualcun altro l’aveva notato, ma no: Ingrid era troppo affamata e concentrata sulla sua minestra. Contemplò ancora per qualche secondo la scritta, poi iniziò a mangiare cercando di non distruggerla col cucchiaio. Nessuna si accorse di niente.
Il giorno dopo a colazione c’erano gli anelli di cereali al miele. Quando Martina ne versò un po’ dentro la sua tazza di latte, emersero alcuni anelli a formare uno smile. Sbalordita, di nuovo guardò con la coda dell’occhio per vedere se qualcuno se n’era accorto. Niente: ognuna era impegnata a fare conversazione con la sua vicina.
Di episodi simili ne successero molti altri, come il sabato sera per esempio, quando i pezzi di wurstel sulla pizza di Martina si disposero a formare un cuore sotto i suoi occhi. Oppure quando a merenda ricevette uno yogurt dove al posto della marca c’era scritto ‘Ti vogliamo bene’.
Sta di fatto che Martina non sentì più il bisogno di vomitare. Ora il Cibo le era simpatico, la divertiva, persino; ai pasti andava più volentieri e la sensazione di sazietà non la disturbava più. Ingrid notò che Martina era più serena e se ne stupì – senza tuttavia allentare la sorveglianza.
Nei giorni seguenti si trovarono ancora dei bagni sporchi di vomito. Quando la responsabile chiamò Ingrid a rapporto, lei dichiarò:
-Impossibile: io afere controllato lei tutto il ciorno. Non essere stata lei. Io sicura di kvesto.
Greta restò spiazzata. Come era possibile? Si fidava di Ingrid, ma se non era stata Martina, allora chi?…
Proprio in quei giorni Christine, la ragazza “perfetta”, aveva iniziato a fare i capricci dicendo che voleva andare a casa. Portò Greta all’esasperazione finché non ebbe il permesso di telefonare ai suoi genitori, che alla fine sborsarono 500 dollari per pagare il biglietto di ritorno della figlia negli Stati Uniti.
Da quando Christine se n’era andata, nessuno vomitò più.
Martina fu scagionata, ma confessò di avere vomitato parecchie volte in giardino, in passato. Greta decise comunque di premiare la sua sincerità e le tolse il ‘silenzio’, allentando gradualmente la sorveglianza e ridandole fiducia.
Martina si comportò bene nei mesi successivi e fece tali progressi che, in un tempo relativamente breve, si sentì pronta per uscire dalla comunità.
***
La prima cosa che fece quando tornò a casa, fu andare in pasticceria e comprare una torta Sacher; poi contattò gli amici che non rivedeva da anni e li invitò a casa sua per festeggiare quella sera stessa.
Tirò la torta fuori dal frigo e la scartò: al posto della scritta ‘Sacher’ ora c’era scritto ‘Bentornata a casa!’
-Grazie, Ralf – disse.
Passando davanti al grande specchio in soggiorno, si fermò a contemplare la sua immagine riflessa. A volte ancora non si accettava. Sarebbe durata tutta la vita, questa lotta? Non sapeva dirlo. Ma adesso che non era più da sola, si sentiva pronta per affrontare il suo nuovo viaggio.
21/08/2015 at 15:20
Piacevole e originale.
21/08/2015 at 15:19
Piacevole e originele.
20/08/2015 at 18:35
L’ho letto tutto di fila ^^ Molto carino e scorrevole, la versione golosa di Alice in Wonderland :p Mi unisco agli altri nei complimenti per il tema scelto… ^^
20/08/2015 at 18:37
Grazie per la pazienza nell’aver letto tutto il racconto, anche se era già finito! Appena ho un attimo leggo anche il tuo.
21/08/2015 at 10:13
Ma che pazienza? E’ stato divertente ^_^
In realtà l’ho seguito un po’ prima che finisse, ma ho sempre dimenticato di commentare, chiedo scusa 🙂 Ti ringrazio in anticipo se vorrai passare ^_^
19/08/2015 at 14:51
Bel finale!! Avrei giurato che era christina a vomitare nel bagno 😀
aspetterò la prossima storia allora! 🙂
19/08/2015 at 22:14
Grazie mille per aver seguito la storia fino alla fine! alla prossima! 😀
12/08/2015 at 10:40
Complimenti, veramente un bel finale. Come tutta il racconto. Mi è piaciuto il modo in cui hai saputo raccontare di questo tema. 🙂
19/08/2015 at 22:17
Grazie di cuore per aver seguito il racconto fino alla fine!
10/08/2015 at 15:19
Un epilogo giusto. Né favolistico né rigido, ma equo. la situazione era giusto si concludesse con con una buona dose di solidarietà che sopperisse alle mancanze covate da Martina per lungo tempo. Che fosse scagionata poteva essere ovvio, ma si affacciasse a uno specchio dopo una capatina in pastecceria per poi dire a se stessa che la battaglia sarà lunga ma non impossibile, è la cosa più giusta che tu potessi immaginare. Un messaggio importante e ben dato, complimenti.
19/08/2015 at 22:16
Grazie di cuore <3 !
10/08/2015 at 15:02
Il giusto finale. Bravissima!!! 🙂
20/08/2015 at 13:36
Grazie per aver seguito il racconto fino alla fine!
10/08/2015 at 14:54
Brava Mary, il giusto finale!
Adesso aspettiamo la nuova storia! 🙂
20/08/2015 at 13:36
Grazie di cuore per aver seguito il racconto fin qui!
08/08/2015 at 10:42
Lieto fine. W!
07/08/2015 at 19:56
Bel finale di un’ottima storia.
Brava! 🙂
07/08/2015 at 20:39
Grazie mille per aver seguito il racconto fino alla fine! 😀
07/08/2015 at 16:55
Fantastica fine !! spero che non ti fermerai Mary ^.^
07/08/2015 at 18:28
Grazie, caro. Buone vacanze! 😀
07/08/2015 at 16:31
Se oggi dessero i premi Nobel, a te darei quello per la letteratura! (Sto eagerando?)
Bel racconto. Non ti fermare a questo! 🙂 😉
07/08/2015 at 16:35
Addirittura!… eh, eh! Magari…
Grazie mille per aver seguito. 😀
07/08/2015 at 15:03
***GRAZIE!***
Adesso che Martina sta bene, posso dormire sonni più tranquilli…
Un sentito grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di seguire la storia fin qui. Auguro a tutti buone vacanze! 😀
06/08/2015 at 10:16
I nuovi amici non la lasceranno da sola. 🙂
Magari la aiuteranno a sopportare meglio la sua permanenza nella casa, fino a quando non sarà guarita de tutto.
07/08/2015 at 15:00
Grazie per essere passata!
05/08/2015 at 15:13
I nuovi amici di Martina non possono lasciarla sola, non certamente ora.
Qual è il confine tra sogno e realtà?
Sono pronto a scoprirlo.
05/08/2015 at 17:23
Ueila, tu sì che sai scrivere!… 😛
Thank you.
05/08/2015 at 09:00
Mi sa che ti ho pareggiato due opzioni…. ho votato per trovare la colpevole, da un lato perchè le altre mi sembravano un pò troppo frettolose (uscire dalla comunità così all’improvviso non mi sembra nè semplice nè giusto – l’altra perchè un pò troppo fiabesca 🙂 )dall’altra perchè desidero chesia fatta giustizia!
Comunque mi compkimento ancora per l’idea, decisamente originale l’approccio… e anche comico, la costellazione del pentolino… ahahahahahah ma come ti è venta in mente???? Geniale! 😉
06/08/2015 at 21:23
E’ vero, la giustizia è un aspetto importante.
Quanto al Pentolino, non so perché ma a me la costellazione del Grande Carro non è mai sembrata un carro… Grazie per aver seguito il racconto fin qui! A presto. 😉
04/08/2015 at 19:33
Amo le favole. Io dico che I nuovi Amici di Martina non la lasciano sola
04/08/2015 at 20:08
Grazie per essere passato di qui!!!
03/08/2015 at 22:03
Quante belle possibilità ^.^
03/08/2015 at 22:11
Grazie, Alex! 😀
03/08/2015 at 11:31
Molto interessante la vita parallela: quella in cui si rischia di affogare nella panna montata ma ci si diverte, si è spenzierati, rispetto invece a quella di sempre in cui lei non vuole essolutamente ornare… c’è sempre psicologia nelle sequenze che racconti, brava.
E, dato che ci avviamo al gran finale, direi che i suoi nuovi amici manterranno la promessa 😉
03/08/2015 at 11:26
Opto per un lieto fine “scontato” (l opzione 2)
Certo che mi stupirai 😉
02/08/2015 at 23:21
Ciao, sia questo episodio che il precedente (l’avevo perso) sono carinissimi!
L’ultima parte di questo episodio mi ha fatto tornare alla mente una frase di Seneca che amo moltissimo: “E’ l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto il quale vivi”.
Per quanto riguarda il finale, io unirei le prime due opzioni: prima viene fuori la vera colpevole, poi Martina potrà tornare alla sua vita. Comunque ho votato la prima.
🙂
03/08/2015 at 08:05
Grazie per essere passata! 😀
02/08/2015 at 16:02
Si scopre chi ha ridotto uno schifo i bagni (Christine?).
Alla fine dell’ultimo episodio Martina esce dalla comunità, ma non prima di aver ringraziato Ralf (o una torta – di dimensioni normali – che pensa essere Ralf)
03/08/2015 at 08:21
Buona idea: è importante che Martina ringrazi Ralf. Devo pensare come inserirlo. Grazie del suggerimento! 😀
03/08/2015 at 08:39
Magari alla fine, prima di uscire dall’edificio, dice sorridendo “Grazie, Ralf” ad una torta (appoggiata su un davanzale o su un tavolo)
02/08/2015 at 15:57
Mi è piaciuta la scelta di “da qual parte oltre l’arcobaleno”
02/08/2015 at 17:13
Eh, noi cultori delle vecchie canzoni in inglese!…; )
Grazie per aver continuato a seguire la storia!
02/08/2015 at 17:29
Anche se devo ammettere che il mio pezzo preferito è :
-Sìììì!!!- gridò la Fragola, al colmo dell’eccitazione.
02/08/2015 at 17:34
Ahahahah! LOL
Come vorresti che finisse il racconto?
02/08/2015 at 17:55
Ho votato perché non la lascino sola.
Come se lei, tornata alla realtà, trova un modo per stare bene, o almeno meglio, grazie ai suoi nuovi amici. Riuscendo ad uscire dalla comunità dopo poco o poco dopo
02/08/2015 at 18:08
Giusto! Ancora grazie per aver seguito il racconto. Ci vediamo ai rispettivi prossimi episodi! 😀
03/08/2015 at 08:33
Io dicevo a Gabriele.
P.s.: mi ero dimenticato di mettere lo smile, l’ultima volta
02/08/2015 at 22:28
Mi sapresti dire la differenza tra “dopo poco” e “poco dopo”?
03/08/2015 at 07:27
Dici a me? Io non vedo nessuna differenza… ho pensato che fosse una battuta. 🙂
03/08/2015 at 20:09
Beh “poco dopo” è più breve di “dopo poco”
31/07/2015 at 13:59
Perché l’opzione rivela che ci saranno altre rivelazioni, ho scelto il falò.
Anche se, a rigor di logica, se gli inservienti stanno togliendo i tavoli la festa dovrebbe svolgersi nel locale. Non riesco a immaginarmi un falò nel locale, piuttosto i immagino il locale ridotto a un falò. Scherzo. 🙂
31/07/2015 at 13:19
I complessi della cipolla sono i migliori!!! 😀 mi ha fatto troppo simpatia! Voto anche io per il falò. Complimenti comunque, hai un modo di scrivere davvero interessante… adesso ri-recupero con calma tutti gli episodi. 😉
01/08/2015 at 19:21
Grazie per esserti interessata a questo racconto! Alla prossima. 😀
31/07/2015 at 10:16
Mi ispirano falò e rivelazioni…
Devo dirti che ho trovato in alcuni passaggi di questo episodio un po’ di ridondanza, di tematiche trattate in modo un po’ didascalico. Cose dette che potevano essere mostrate in modo più sottile e meno esplicito, voglio dire. Però mi è piaciuto 😉
31/07/2015 at 11:02
Grazie! Ogni consiglio è prezioso e utilissimo. Grazie per aver continuato a seguire la storia.
30/07/2015 at 19:50
I falò sono sempre occasioni importanti.
Auguro a Martina di trovare quello che cerca…
E all’autrice di continuare su questa strada!
01/08/2015 at 19:21
Thank you! 😀
29/07/2015 at 07:14
Bravissima, molto bella questa svolta fiabesca che chiude il cerchio con il titolo del racconto.
Peccato che ormai siamo agli ultimi capitoli, avrei voluto viaggiare di più in Sacherland!
29/07/2015 at 07:28
Hai perfettamente ragione: avrei dovuto anticipare almeno di un episodio l’arrivo di Martina a Sacherland. Devo fare pratica.
Grazie per il voto e il commento!
30/07/2015 at 14:06
Hai perfettamente ragione, mi sono persa troppo nei primi episodi.
Grazie per aver continuato a seguire il racconto! 🙂
29/07/2015 at 00:39
Il fuoco purifica e rivela…. il fuoco è un amante pericoloso e inaffidabile….ma così attraente….
30/07/2015 at 14:09
‘Il fuoco rivela’: suggerimento affascinante.
Anche a me è sempre piaciuto parlare davanti al caminetto, non so perché.
28/07/2015 at 21:22
senti Mary, ma Martina sa ballare ?? :)) 😛
28/07/2015 at 21:26
Certo. È sempre stata un’assidua frequentatrice di discoteche. Ballare non sarà un problema! Non è uno dei suoi complessi.
28/07/2015 at 21:12
io invece preferirei che Martina chiedessi di rimanere in Sacherland nel prossimo episodio
28/07/2015 at 21:15
Mmm… è una possibilità. Ma questo significherebbe per lei scappare dalla realtà, dalla sua vita reale. Però potrebbe essere interessante…
28/07/2015 at 21:08
Ciao Mary !!
28/07/2015 at 21:09
Ciao Alex!!! 🙂
28/07/2015 at 19:44
Martina chiederà di rimanere per semre a Sacherland, ma non può perché, in realtà, è stato tutto un sogno.
28/07/2015 at 19:42
Ho votato per Martina che chiede di rimanere per sempre.(Sperando che Ralf le dica che non può).
Bella l’idea di un gruppo di condivisione di alimenti.
30/07/2015 at 14:12
Grazie per il voto e per il commento! 🙂
28/07/2015 at 18:38
I disturbi alimentari sono un tema difficile e sofferto, una vera e propria malattia (anche se in troppi non la riconoscono come tale, c’e’ un’ignoranza generale in merito), che per essere sanata richiede grandi sforzi.
Faccio il tifo per Martina! 🙂
30/07/2015 at 14:11
Grazie. Anch’io faccio il tifo per Martina, e per tutte le ‘Martine’ del mondo…
Grazie per esserti interessato al racconto. 🙂
24/07/2015 at 21:01
Voto per il gruppo di condivisione.
La tua storia mia piace. L’unico dubbio è su come riuscirai a raccontare il cambiamento in Martina nei soli tre episodi che ti sono rimasti. Perché leggendo la trama, viene la speranza che la tua protagonista guarisca.
Comunque, ti seguo. 😉
24/07/2015 at 21:09
Brava, hai proprio colto un problema! Difatti mi sto disperando…no, scherzo. 😉
Sarebbe stato meglio anticipare di un episodio l’arrivo di Martina a Sacherland. Sarà un po’ più compresso, ma lo aggiusteremo.
Grazie mille per il voto e complimenti anche per il tuo racconto!
23/07/2015 at 13:28
Letto tutto d’un fiato, scorre veramente bene.
Non mi attirava per il tema, che non conosco, adesso non vedo l’ ora di sapere cosa succederà a Marty.
Questo capitolo non me lo aspettavo ma è quello che mi ha commosso di più.
It’s disco-time.
22/07/2015 at 23:01
Disco.party.
Episodio geniale.
Per come la vedo io è una metafora. Niente può andare peggio di così… ma poi anche un ortaggio diventa suo amico…. trovo un sottotesto incredibile e spero di non sbagliarmi. Ce lo faremo sapere… 😉
30/07/2015 at 14:33
L’idea era quella di portare la protagonista in un luogo dove avrebbe potuto ‘riconciliarsi col cibo’: ad aiutarla sarebbe stato il Cibo stesso, in un mitico luogo chiamato ‘Sacherland’ (parafrasando ‘Alice in Wonderland’)…
Grazie per aver seguito iil racconto fin qui. 🙂
22/07/2015 at 13:18
Questo episodio mi ha ricordato la scena in cui Alice vede il Bianconiglio e lo segue fino al Paese delle Meraviglie. Mi pare ovvio che anche in questo caso sia un sogno. Per quanto riguarda le opzioni, mi piacciono sia quella del Pomodoro che quella del disco-party, ma voto per il Pomodoro!! 😀
22/07/2015 at 13:40
Esattamente! Come il Bianconiglio.
Il paese di Sacherland è un’altra dimensione che irrompe nella vita quotidiana di Martina.
Grazie per il voto! 🙂
22/07/2015 at 00:20
Scivoliamo verso il piano allucinatorio? Aiuto xD
22/07/2015 at 07:33
No, non è un’ allucinazione: è una fiaba. Come “Alice in Wonderland”.
21/07/2015 at 19:44
I casi sono due: o è tutto un sogno, o Martina è fatta.
Facciamo sentire male il pomodoro. Mangiamoci un’amatriciana per cena. XD 😀
21/07/2015 at 21:09
Hai ragione, è proprio uno strano racconto.
Magari sono io che mi sono “fatta”… 😀
Il genere “fiaba”, per fortuna, permette qualche stranezza.
21/07/2015 at 12:57
Ciao, Mary.
Scusami, ci ho messo un po’ per finire di leggere tutta la storia. Fa riflettere, è molto profonda, ci si ferma a pensare spesso, non è che scorre come niente. Mi piace l’approccio tematico, trovo anche equilibrata la nota drammatica, né troppo scevra, né troppo austera. Sempre misurata per essere credibile e al contempo sensibile. Complimenti fin qui.
Seguo 😉
Panico. Fuga…
21/07/2015 at 21:07
Figùrati, non devi scusarti, anzi: grazie per la pazienza e il tempo dedicato nel leggerlo tutto!
La storia è profonda, di base. Spero di non dare troppo scandalo con i nuovi episodi… 😉
Complimenti per il tuo racconto, che ho letto con molto interesse.
Alla prossima! 🙂
21/07/2015 at 09:56
Prende un bastone per difendersi! Una reazione positiva per un personaggio così combattuto! Complimenti per l’episodio
18/07/2015 at 14:29
Come già detto da Elena stai affrontando con grande maestria un tema molto difficile.
Anch’io sono proprio curioso di sapere come finirà l’avventura di Martina.
Avanti così!
…e benvenuta!
17/07/2015 at 18:08
Complimenti per il coraggio! Hai scelto un tema delicato e difficile da trattare in modo originale, eppure ci stai riuscendo bene. Mi hai fatto appassionare al destino di queste ragazze e vorrei arrivare subito in fondo per sapere cosa succede a tutte loro. Il titolo, poi, è eccezionale! Lavora molto sui tuoi personaggi. Quando ce ne sono molti, il rischio è si appiattiscano e perdano la loro unicità. Fai in modo che questo non accada. Continua così!
17/07/2015 at 18:31
Grazie! E’ vero, è un tema delicato e difficile da affrontare: quasi un “tabù” per la nostra società moderna.
Dopo i primi episodi a carattere “drammatico”, cercherò nei prossimi di sdrammatizzare, anche per dimostrare che non si tratta di un “tabù”: se ne può parlare, purché si affronti l’argomento con rispetto.
Grazie per l’attenzione e per i consigli!
16/07/2015 at 10:29
Ciao,
Ho votato per far rimanere Martina paralizzata dalla paura, anche se non credo che possa essere in pericolo.
Questo racconto non è proprio il massimo dell’allegria, tra vomiti e fosse biologiche, però è ben scritto e avvincente! Mi piace 🙂
16/07/2015 at 20:24
Hai ragione, è una triste storia. Spero di tirarla su con i prossimi episodi, che ho pensato per alleggerire l’atmosfera.
Grazie per il voto e per il commento! 🙂
16/07/2015 at 01:23
La paura che paralizza…ovviamente.
Era proprio il momento di un personaggio da fuori :3
15/07/2015 at 19:18
Secondo me, la ragazza che vomita nel begno è proprio Christine.
Martina la scopre, ma, essendo in silenzio e senza prove, non può dirlo a nessuno.
Che Martina prenda un bastone per difendersi non credo che vada bene. Penso che l’opzione migliore sia quella in cui rimane paralizzata dalla paura.
15/07/2015 at 09:47
Il titolo è una chicca.
La storia è collante puro. Ti inchioda allo schermo.
Hai scelto un argomento DELICATISSIMO… Continua a maneggiarlo con attenzione…
Ti seguo.
Molto bene.
Avanti cosí brava.
14/07/2015 at 10:18
Ciao! questa comunità sembra nascondere qualcosa, un’atmosfera tetre in sottofondo.
Vediamo chi è Christine
09/07/2015 at 13:19
La scrittura è piacevole. Ho votato Christine, mi piacerebbe vedertela descrivere.
10/07/2015 at 09:38
Grazie, ho letto il suo racconto, anche il suo stile è piacevole.
La seguo! Alla prossima puntata.
07/07/2015 at 16:35
Vorrei che la ragazza perfetta si rivelasse per nulla perfetta!!! Grazie
07/07/2015 at 16:39
Proprio così, eh, eh! 😀
Grazie
07/07/2015 at 08:58
Io trovo che la tua storia sia veramente bellissima 😀
Non vedo l’ora di leggere il tuo prossimo capitolo 🙂
07/07/2015 at 14:25
Grazie!!!!
06/07/2015 at 23:09
Direi che la responsabile si alza presto e vede Martina mangiare i dolci ma non interviene, perché vuole giocare questa carta più avanti.
03/07/2015 at 11:14
Potrei votare per il viaggio nella fossa biologia e far trovare a Mary il corpo senza vita di Ivonne, ma questa storia non è un horror (purtroppo :D).
Opterò per la prima opzione, con la seguente sfumatura: le ragazze si divideranno in “festeggiatrici” e “moraliste”. Lascio a voi capire i punti di vista di queste due fazioni.
06/07/2015 at 22:15
Eh, eh! Che fantasia! Già, il genere di questo racconto non è “horror”, ma potrebbe essere lo spunto per un racconto successivo!
Ho provato a mettere insieme le due opzioni: le ragazze che si prendono qualche libertà e Mary che apre la fossa biologica. Purtroppo non c’era abbastanza spazio per sviluppare una situazione di anarchia in assenza della responsabile: non avevo più caratteri. Pazienza! Ho fatto del mio meglio.
Buona lettura 🙂
30/06/2015 at 11:59
una storia assolutamente accattivante! ^.^
02/07/2015 at 23:16
Grazie caro! Ogni feedback – anche critico – è gradito! Buona lettura ; )
29/06/2015 at 12:07
Qualcuno scappa: chi e come vedi un po’, ma sfrutta la cosa per dare un bel retroscena alla storia <3
29/06/2015 at 08:41
Io propongo una quarta opzione, che comprende la seconda e la terza: una ragazza approfitta della confusione per scappare
02/07/2015 at 23:17
Proprio così! Domani pubblico il quarto episodio; )
29/06/2015 at 08:25
Tenerla d’occhio, sì. Avete votato bene: anch’io avrei tenuto d’occhio un elemento come Martina.
Alla fine ho inserito anche qualche ospite, perché questo avrebbe creato una piacevole situazione di caos in casa…
Buona lettura e buona giornata!
27/06/2015 at 09:46
La stanno tenendo d’occhio sì, ma ancora non si capisce perché. Ottimo inizio, che inquadra bene la situazione prima di partire con la narrazione vera e propria. Un saluto 😉
27/06/2015 at 11:06
Grazie!!!!
27/06/2015 at 11:38
Secondo me, non è che non si capisce il perché. E’ Martina non ne capisce il motivo. Poi magari la tengono d’occhio per un motivo diverso da quello che noi lettori pensiamo e lo scopriamo insieme a lei.
26/06/2015 at 07:23
Non so se farla tenere d’occhio o se far arrivare degli ospiti. Penso che il tenerla d’occhio sia la cosa migliore
26/06/2015 at 00:04
Cari lettori, Martina non è ancora stata “pizzicata”…per adesso. Le è andata bene.
Chissà per quanto tempo ancora riuscirà a reggere la sua recita: a volte me lo chiedo anch’io…
Buona lettura!
24/06/2015 at 20:22
Molto realistiche le descrizione di estasi della ragazza che si gusta i dolci, mi sembrava proprio di sentirli in bocca! ^_^
Hai iniziato proprio bene, vediamo cosa succede se Martina viene punita.
26/06/2015 at 07:45
Grazie per il supporto, Vendetta ’43. Il momento della “punizione” non è arrivato, secondo il voto dei lettori, ma qualcosa succederà… Buon proseguimento!
24/06/2015 at 14:42
Ho votato che venga scoperta e punita. Anche se, a parer mio, dovrebbe essere solo ammonita. L’ammonimento sortisce l’effetto voluto e Martina non mangia più di nascosto. Purtroppo un’ltra ragazza mangia di nascosto e fa ricadere la colpa sulla protagonista ed ORA verrebbe punita.
25/06/2015 at 23:57
Sono d’accordo con te, Drago: Martina andrebbe solo ammonita, e non subito punita. Un po’ di misericordia, suvvia!… Quanto al resto, mi hai letto nel pensiero!
Grazie e buon proseguimento.
26/06/2015 at 07:17
Le grandi menti pensavo all’unisono 😀