E io scelsi la vodka

Dove eravamo rimasti?

Chi sarà questo tipo? uno incontrato la sera prima (67%)

Notte folle

Mannaggia a me e alla mia dannata curiosità.

Ma, aspetta…..

Sara, sveglia!! Ti ha chiamata per nome!!

E’ vero! Lo sconosciuto alto mi ha proprio chiamata per nome. Devo assolutamente alzare lo sguardo dalla rivista che ho preso due minuti fa in breda al panico. Alzo gli occhi cercando di mostrare più stupore possibile e me lo trovo lì a pochi centimetri da me. Alto è alto, non c’è dubbio. Ora che si è avvicinato e io sono seduta mentre lui è in piedi si nota ancora di più. Ha un paio di occhi chiari che potrebbero illuminare una strada di montagna deserta.

Non so se ti ricordi, ma tu odi gli uomini con gli occhi chiari…

Sì è vero, ma questi non sono occhi chiari qualsiasi. Questi sono quel tipo di occhi per cui dici “un dio è sceso sulla Terra per far dannare me”. Non mi sembra assolutamente una cosa corretta che un paio di occhi così siano capitati davanti la mia faccia assonnata, struccata, con delle occhiaie che Ade, il dio della morte di quel cartone della Disney che mia sorella mi ha fatto guardare fino allo sfinimento, a confronto sembra una divinità solare.

La vuoi finire di vagare nei tuoi ragionamenti contorti e gli chiedi cosa vuole? Così per evitare di sembrare un ebete con la bocca aperta e gli occhi persi nel nulla come al tuo solito.

Caspita è vero, ho la bocca mezza aperta e sento di avere uno sguardo da idiota.

“Ciao, ci conosciamo?” rispondo alla sua affermazione di stupore con la strana sensazione di fare una domanda fuori luogo.Il tipo, infatti, fa una smorfia come se gli avessi chiesto se fosse nato maschio o femmina.

“Sara, sono Fabrizio. Non ti ricordi?” risponde quasi ridendo.

Fabrizio? Io non conosco nessun che si chiama così.Se lo conoscessi me lo ricorderei perchè ha un nome che mi fa pensare a quei gran fighi degli uomini di fine Ottocento.Quelli ricchi, importanti, che però si schieravano dalla parte degli ideali della libertà e dell’uguaglianza. Insomma, quelli che se fossi vissuta in quegli anni mi avrebbero messa nei guai sicuramente.

Opto per la via più facile. ” Guarda stamattina sono molto stanca e probabilmente il mio cervello non si è ancora collegato bene al mio corpo. Un aiutino?”

Il tipo scoppia a ridere facendo girare metà della sale.Dopo aver incuriosito abbastanza tutti i presenti, smette di ridere, si abbassa avvicinandosi al mio viso e sorridente sussurra: “Lo avevo capito che eri un tipo divertente e mi piace molto la tua ironia, ma adesso finiscila.”

Si avvicina di più, sempre di più.Caspita ha un profumo buonissimo.Ma cosa sta facendo?

Ti sta per bac….

Mi scocca un bacio sulle labbra e allontana la faccia tornando a guardarmi negli occhi sorridendo.

Mi ha appena baciata uno sconosciuto dentro la sala d’attesa di un dentista.Sembra l’inizio di una barzelletta.No, non è possibile che questo tipo mi abbia dato un bacio.Mi sfioro le labbra nella speranza (o forse no) di trovarle secche come carta vetrata esattamente come le avevo lasciate due secondi prima.Nisba, sono umide.

Il tipo inizia a non sorridere più.Avrò sicuramente la faccia di una che è stata appena costretta a guardare una scena di un film dell’orrore.Che poi, diamine, è anche molto bello se lo guardo bene.Oltre agli occhi paragonabili a dei fari verdi, ha la barbetta curata come piace a me, i capelli scuri, lo sguardo da furbetto.Sì, è decisamente il mio tipo, ma chi è?

Mi avvicino al suo orecchio e sussurro “Scusami, ma veramente, tu chi sei?”.

Inaspettatamente mi prende una mano e mi trascina fuori dalla sala d’attesa.

Arrivati fuori, davanti la postazione della segretaria che, per fortuna, non sembra minimamente interessata alla nostra presenza, il tipo si mette di fronte a me e mi fissa con aria interrogativa.Io rimango in silenzio nella speranza che arrivi qualcuno a dirmi che ero, che ne so, la centesima ragazza che si è fermata davanti a quel semaforo stamattina e che come premio ho vinto un bacio da mister meraviglia.Non arriva nessuno.Mi sa che mi tocca dire qualcosa.

“Scusami Fabrizio. Sarò sicuramente una povera pazza a non ricordarmi di te, ma stamattina mi sa che qualcuno ce l’ha con me e ha deciso di farmi andare tutto storto.Quando ci siamo conosciuti?”

“Ieri sera!” il suo tono non sembra essere più tanto divertito.

Adele!Ecco cosa doveva dirmi.Ma dov’ero quando l’ho conosciuto? Perchè non ho alcun ricordo del motivo per cui questo tipo dovrebbe avere il diritto di darmi un bacio?

“Scusa, non ho capito. Io e te ci saremmo conosciuti ieri sera?” faccio finta di non avee capito, possibilmente la mia mente contorta mi fa brutti scherzi.

“Si! La tua amica mi aveva detto che avevi bevuto, ma non credevo così tanto!”

Io e la mia maledizione: la vodka.Avrò bevuto quel famoso quarto bicchiere di vodka lemon che dico sempre ad Adele di non farmi prendere neanche se insisto o mi metto in ginocchio.Quel quarto bicchiere che adesso mi fa sembrare una povera idiota.

“Beh è un gran peccato che non ti ricordi.Abbiamo passato una notte folle.”

La segretaria chiama un cognome.Il tipo entra.

Notte folle? Quando? Dove? ADELE!

Cosa farà adesso Sara?

  • andrà via dallo studio medico per paura di dover affrontare la situazione con Fabrizio (0%)
    0
  • uscirà dallo studio e chiamerà Adele in preda al panico (67%)
    67
  • aspetterà che Fabrizio esce dalla visita per chiedergli spiegazioni (33%)
    33
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37 Commenti

  • I miei complimenti, la tua storia funziona. L’idea di rendere Bridget Jones – la citazione nel titolo è perfetta – protagonista di una notte da leoni è molto interessante. Sara è divertente e folle, si merita davvero il paragone con la sua più illustre collega pasticciona; il tuo stile mi piace: scrivi bene, il tuo testo si legge facilmente. Stai solo attenta al modo in cui sviluppi le relazioni tra Sara e gli altri personaggi della storia, che, anche se sono solo secondari, devono essere vivi e ben caratterizzati. Detto questo, scelgo anche io la vodka e continuo a seguirti.

    • Ti ringrazio per i complimenti e per i suggerimenti che seguirò!! Bridget è da sempre stata un pò la mia eroina e questa storia la sta riportando indietro nel tempo a quando aveva vent’anni. Diciamo che io la immagino proprio così!
      Spero che continuerai a seguire la mia storia e spero di sorprendere te e gli altri lettori sempre di più!

  • Ho votato per il tizio incontrato la sera prima 🙂
    Mi piace l’attesa che crei con il semplice fatto che, in mezzo a quella gente, non possa aprire e ascoltare i messaggi vocali. Questo è un imprevisto; a mio parere ogni racconto dovrebbe vantare dei buoni imprevisti per mettere in difficoltà i personaggi.
    Dunque ci chiediamo: “Chissà cosa contiene quell’audio e a chi lo avrà inviato”. Ed è anche per questo che ho optato per il tizio conosciuto la sera prima e NON per il ragazzo a cui ha inviato l’audio: vorrei ritardare il più possibile la risoluzione del quesito appena posto, mi piacerebbe che il contenuto dell’audio fosse una rivelazione che ricomporrà – o quasi – l’intero puzzle, ma non adesso.
    Brava, continua così!

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