Girlfriend experience

Dove eravamo rimasti?

(come avrete notato, mi sono preso la libertà di inventare alcuni progressi scientifici). Ari accetta. Prima di tornare a casa: si tromba all'aperto e dalle acque del lago esce una bestia geneticamente modificata (67%)

animali

«Una sera d’estate, in vacanza in un villaggio turistico, mio padre venne a prendermi a una festa in spiaggia. Non ero ancora tredicenne. Mi trovò in un gruppetto in disparte, nuda con altre ragazze e due ragazzi dello stabilimento, coetanei o poco più grandi. Ero vergine e credo lo fossero anche loro. Non stavamo facendo proprio sesso, non ancora, diciamo preliminari in formato orgia»

Lo stupore troncò i discorsi di Arianna.

«Ehi, ma quella…»

…mi aveva fatto vedere le tette mentre Ari guardava da un’altra parte, ma non era stata abbastanza veloce. Sedute sull’erba a una ventina di metri da noi, lei e un’altra ragazza già da un po’ confabulavano e ridevano lanciandoci brevi occhiate.

«A quanto pare sei davvero una calamita per situazioni piccanti» constatai, «ma non dirmi che ti dispiace»

«Insomma, non mi piace essere presa per il culo, e la loro idea è provocarti sotto il mio naso senza che io me ne accorga» Nella sua voce colsi una seccatura non eccessiva, ma sincera.

«Allora metti in chiaro che hanno trovato pane per i loro denti: escile anche tu!» le dissi col tono che avrei potuto usare per dirle “sposami!”

E fui convincente, poiché dallo sguardo indispettito “mi sento messa da parte” passò a quello complice “sei proprio un monello”, ed enfatizzando ogni gesto si liberò della poca stoffa che copriva il suo invitante seno.

Stupite in un primo momento, le altre due ci stupirono a loro volta. Si era fatto abbastanza tardi e il luogo era abbastanza appartato, solo in lontananza vedevamo altra gente. Le nostre compagne di giochi si spogliarono di ogni inibizione mostrandoci un amplesso lesbo in piena regola.

Perdemmo anche noi ogni remora, ma la primordiale gioia di accoppiarci all’aria aperta fu interrotta da un grido non meno primordiale. Una delle amichette agitava in aria un piede a cui era agganciato qualcosa, forse un serpente, l’altra cercava di colpirlo con qualunque oggetto. Il tempo di metterci mutande e scarpe e corremmo da loro: non era un serpente, aveva l’aspetto di un enorme bruco, circa 30 cm, e notai pure che le ragazze da vicino sembravano più giovani di quanto avessi pensato. Mentre Ari chiamava il 118, io e l’altra convenimmo che per colpire forte bisognava tenere ferma la gamba dell’aggredita urlante, io più o meno la immobilizzai a terra e l’amica buttò una grossa pietra su quel coso, che mollò la presa.

*

Avevo accettato volentieri l’invito a pranzo a casa di Arianna. La nonna Ginevra mi aveva visto fugacemente e voleva conoscermi, e poi erano “tutti avidi di dettagli” sulla nostra avventura della sera prima, che aveva impegnato persino il Corpo forestale della polizia. Non mi era chiaro chi fossero alcuni di quei “tutti”, cioè l’uomo e la donna arrivati all’improvviso il giorno prima, ma me lo spiegarono Ari e la nonna in attesa dell’ora di pranzo.

Il messaggio ricevuto da Arianna era destinato a Miriam, un’amica di sua madre. Di punto in bianco Miriam si era autoinvitata per il ponte, al che Chiara (la madre di Ari) per rifiutare l’improvvida richiesta aveva usato la nonna come scusa. Ragion per cui Ginevra era lì: fingere che la scusa fosse vera. Perché a quel punto Miriam aveva vuotato il sacco. Si trovava già in città, e precisamente fino a un attimo prima a casa dell’amante, Lorenzo (altro amico e collega di Chiara), la moglie del quale li aveva appena colti in fallo e buttati fuori, con un coltello in una mano e un iPhone nell’altra, strillando che anche il di lei marito avrebbe appreso la verità. Costui, Miriam lo sapeva, sarebbe divenuto gelido e vendicativo, pochi minuti dopo infatti il bancomat era già bloccato.

Data la situazione, la comune amica non si era potuta esimere dall’offrire ospitalità. Ma poi Lorenzo aveva ricevuto dalla moglie una telefonata conciliatoria: vediamoci, parliamo, non buttiamo via tutto. E lui aveva accettato, con gran disperazione di Miriam, che quindi avrei trovato parecchio depressa.

A tavola mi attenni alla versione concordata da tutti, già utilizzata con la polizia e il personale ospedaliero. Era la pura verità e ometteva solo circostanze irrilevanti per il caso. Consultando lo smartphone, Arianna vide che la notizia compariva anche sui quotidiani nazionali, per la singolarità dell’animale: era certamente un bruco, lo stato larvale delle farfalle, ma non si erano mai viste specie neppure vagamente simili a quella, in nessun continente. “I più grossi tra quelli conosciuti sono lunghi circa la metà. Inoltre quasi tutti sono strettamente vegetariani, e i pochi predatori non mordono piedi umani ma attaccano bestiole quasi microscopiche, non più grandi di larve e afidi”. A rendere il quadro ancor più inquietante, la nostra area aveva già avuto pochi anni prima, nel settore agricolo, una funesta e misteriosa esperienza con certi bruchi… i complottisti erano già al lavoro.

Accanto a questa, un’altra notizia dalla nostra città: una donna aveva evirato il partner con delle cesoie da giardino (e poi, “per sicurezza”, distrutto il pene mettendolo nel frullatore).

da dove si riparte?

  • la polizia suona alla porta (60%)
    60
  • dalla storia interrotta di Arianna (40%)
    40
  • dall'ultima notizia (0%)
    0
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97 Commenti

  • Premetto che non ho capito tutto sull’origine dei vermoni ma mi sembra aver intuito che siano un effetto indesiderato di una lotta biologica agli infestanti, e non ho capito chi è Thor Von non so cosa e quale sia il suo film ( magari era citato nel racconto e l’ho dimenticato: non è facile ricordare tutto con un capitolo ogni 3 mesi).
    Il pezzo sulla sedicente evoluzione politica e l’anima rivoluzionaria ormai dislillusa e depressa di Matteo. e anche il finale di gioioso e decomplessato amor porcello, e senza pubblico per una volta!

    Io continuo a pensare che vorrei rileggerti, magari con dei capitoli un po’ meno diradati nel tempo per non perdere il filo 😉
    E se sei troppo affezionato ai tuoi protagonisti, niente ti vieta di dedicare loro un altro racconto con una trama diversa e magari ( soprattutto?!) di un altro genere.
    Il sesso lo si può infilare in qualsiasi tipo di racconto, rendere interessante un intero racconto incentrato solo sul sesso e basta mi sembra più arduo.
    Alla prossima?

    P.S. Sai che mi stavo davvero rassegnando a non leggere mai il finale di questa storia, sono stata davvero molto piacevolmente sorpresa vedendolo tra le storie complete mentre cercavo la mia per rispondere a un commento.

    • No aspetta, davvero non si capisce qual è la precisa origine dei vermoni? Potresti farmi un favore grande grande, cioè rileggere e dirmi cosa hai capito e se sei sicura? Partendo dalle ultimissime righe del capitolo precedente, dove comincio a parlare della FFBI. Grazie mille, perché è una svolta fondamentale. Se non è chiara è un bel problema.

      Lo so hai ragione, il tempo trascorso tra il 9 e il 10 supera di varie volte quello ragionevole. Era l’ultimo capitolo e un po’ avevo troppa roba da infilare in poco spazio, un po’ sono stato preso dal perfezionismo perché non c’era più nulla a cui si potesse rimediare in seguito… e un po’, quando si faceva stressante, abbandonavo la storia e il sito per settimane 😀

      Credo che il tuo commento sia finito in moderazione, quando ho risposto a Moneta non c’era. Comunque mi preoccupa che entrambe abbiate colto un’atmosfera quasi del tutto spensierata. Io l’avevo immaginata carica di contrasti, sia tra loro due che ognuno al proprio interno. E di incertezze. Secondo voi dove stanno i malintesi? Cosa avreste fatto per rendere il clima un po’ più come lo volevo io?

      Thor von Saar sarebbe Lars von Trier, non l’avevo mai citato ma credevo si capisse per l’eloquente titolo di un suo film, Nymphomaniac. È diviso in tre parti per non ricordo quante ore, ma valgono la pena anche solo per la conclusione paradossale, spiazzante.
      Ciao ciao e grazie 🙂

      • Allora, io ho capito che una prima larva, probabilmente ogm, è comparsa negli anni 90 in concomitanza del boom del biologico del gruppo della fattoria felice: probabilmente a opera della lobby dell’agricoltura industriale. Quelli nuovi sono un nuovo esperimento o allora la conseguenza secondaria delle larve originali che sono diventate carnivore. Non mi è chiarissimo chi abbia stoppato le ricerche (la Monsanto? il governo, gli Usa?)

        Io la spensieratezza l’ho letta nel loro rapporto: sembrano sempre più amici e affezionati tra loro, si fanno confidenze, e fanno l’amore per piacere e senza pubblico. Che non vivano benissimo la situazione attuale si era capito.

        Quello è uno dei pochi film di Von Trier che non ho visto, l’avevo proprio cancellato dalla memoria; leggendo il tuo racconto pensavo che fosse proprio un film girato da Ari come attrice, e non mi sembrava ricordarlo. Non avendo visto il film non conosco il finale, spiacente.
        Io i nomi delle starlettes non li avrei parodiati, potevi usarli tali e quali.
        per l’inquietudine non saprei, secondo me è stemperata dal fatto che i due scherzino ancora e comunque, ma mi sembra adatto ai personaggi: sono sempre stati piuttosto cinici ed autoreferenziali, nel racconto: che lui fosse un idealista rivoluzionario al liceo io l’ho scoperto ora.
        Non saprei come rendere l’atmosfera più inquietante: secondo me non è possibile perché tutto il tono del racconto era abbastanza disincantato e cinico, anche le frecciatine al sistema erano sempre ironiche e un po’ snob, non so se è il termine ma non ne trovo di migliori.
        Ma magari è solo il modo in cui l’ho letto io, ognuno legge la stessa cosa secondo la propria sensibilità, e il messaggio percepito è diverso.
        Non so se tutte queste elucubrazioni possano esserti utili, ma spero di rileggerti prima o poi.
        Ciao

  • Ah ah, finale delirante e concentratissimo.
    Se ho capito bene: forti dell’acquisita notorietà grazie alle loro gesta, la useranno (anche) per scardinare un sistema di pericolosi bioingegneri maneggioni.
    Il futuro gli sorride, hanno raggiunto anche una sicurezza sentimentale tra loro, pur rimanendo giocosi e sbarazzini. Ma lo sai che mi piace?
    È un tantino ottimistico, Ma mi piace.
    Congratulazioni per aver terminato la tua prima opera qui su theincipit.
    Penso che tu sappia come la penso, te lo ribadisco. Scrivi bene e soprattutto, mi pare, hai dimostrato di avere un’ottima fantasia. Nel tuo caso abbastanza spregiudicata da permetterti di volare dove altri non oserebbero neppure.
    Perciò sarei molto contenta di leggere qualcos’altro di tuo.
    Anche, o forse soprattutto (inutile che finga di essere una fan della letteratura erotica) di altro genere.

    Ciao ciao

    • Ciao, grazie di essere qui anche se io manco da un secolo. Grazie dei complimenti. Sì, finale concentratissimo, ho notato che i maledetti 5000 caratteri si fanno sentire soprattutto qui, per tutto quel che volevi scrivere prima e in mancanza di spazio hai rimandato a dopo, finché il dopo non c’è più. Almeno per me è stato così.

      Per il resto: forse hai ragione e il loro futuro sarà roseo, tanto meglio per loro, a me la situazione sembra ancora incerta ma forse mi sbaglio io 🙂
      Io non so cosa deciderà di fare né l’uno né l’altra, e di certo non so quale esito avrebbe l’eventuale tentativo. Non ci ho visto tanta “sicurezza sentimentale”, anche se c’è una totale confidenza tra due personalità già un po’ stravaganti per conto proprio. Credo che lei davvero non sappia se vorrà ancora dargliela in futuro, e che riescano a scherzare pur nella tensione e nell’incertezza perché, almeno quando sono insieme, loro sono fatti così. O forse è come dici tu…

      Invece una cosa è certa, almeno nel mondo in cui vivono loro: il problema non è una banda di bioingegneri maneggioni, ma i loro mandanti. E se risali nella catena dei mandanti, questi diventano sempre di più, fino a trovarci anche me e te.
      Discorso, ripeto, limitato al mondo in cui vivono loro. Magari il nostro è diverso. Ciao ciao

  • Accolti in maniera diversa, ma odiarsi no, non vorrei proprio.
    Su Ezechielo sono perfettamente d’accordo con Ari. E ora ne resta soltanto uno, vediamo come quadrerai il cerchio. Bel capitolo, ho l’impressione che la mente logico/matematica a cui si accenna sia la tua: interessante come svisceri in poche parole l’atteggiamento dei genitori, mi ha fatto pensare a una partita a scacchi, in cui papà e mamma subiscono il Matto.
    Ciao ciao

    • Ciao Moneta, mi sono scordato di rispondere al tuo commento precedente. A me sembra che il naturale svolgersi della trama abbia intrappolato i genitori nel classico dilemma morale (il fine giustifica i mezzi? I genitori di Rocco Siffredi stanno bene o si saranno suicidati da tempo?), e la mia priorità con loro era sbrigarmela in fretta. Per come si sono messe le cose poi, mi è stato anche facile farli restare potenzialmente sul palcoscenico.

      Altro che mente logica, questa storia è andata avanti in modo tutt’altro che logico: dopo il titolo e il primo capitolo è deragliata di brutto dai binari che immaginavo. Doveva raccontare la vita di questa coppia artificiale, tra amicizia e conflitto di fondo per via del ricatto originario. Molto vagamente ispirata a un’esperienza reale. Non saprei dire di preciso cosa è andato storto e dove 😀
      Sì, ne resta solo uno, anche se io continuerei. Forse però è uno spreco scrivere il seguito di un racconto che ha solo tre o quattro lettori… a meno che non mi venga un’idea per fare come la tua Moneta, renderlo leggibile per tutti senza specificare “seguito di” 😉
      Ciao ciao

  • Oddio, era difficile scegliere un’opzione. Ho optato per le due reazioni, mi sembrava quella che lasciava più possibilità.
    Questo capitolo mi è piaciuto davvero molto, e hai persino dato un seguito e delle conseguenze alla storia delle telecamere per mamma; che mi sembrava essere stata un po’ abbandonata come vicenda secondaria.
    Tutti sono cinici e mossi solo dall’aspirazione al denaro, nella tua storia, ma tutto ciò non impedisce che sia davvero gradevole e interessante. Pronti per il gran finale, qualunque tu deciderà che sia. Foss’anche un baccanale collettivo intra-intre-familiale-cittadino-regionale. Trepido per la spiegazione dei vermoni.
    Bravo,
    Ciao ciao

    • A me invece non piace, l’ho pubblicato per liberarmene più che altro. Forse ho concentrato qui più che potevo spiegazioni rimaste in sospeso: dai quei presupposti non sarebbe stato logico che non li riconoscessero, bisognava anche dire come l’avessero presa i genitori (non si poteva evitare con protagonisti che non sono ancora andati via di casa), c’era ancora da rivelare cosa sapessi di indecoroso (avendolo accennato in precedenza) sul passato di mia madre. Ari è in analisi, suo padre non c’è e sua madre non sa del suo “problema”, questi tasselli della sua vita erano da mettere in ordine.

      E poi appunto, traspare solo la brama di denaro e vita facile, c’è anche quella ma non doveva esserci solo quella, non credo sia stato solo un problema di spazio. Mostrare il desiderio di soldi o di sesso è facilissimo, per altri sentimenti non mi viene così spontaneo. Oddio sono un mostro XD
      p.s. Hai notato che ti ho ho rubato le parole nel titolo? Non mi sembrava ce ne fossero di migliori per descrivere la situazione 😀

      • Secondo me sei troppo critico con te stesso E lo dice una che ha un’esperienza pluridecennale in autocritica professionale! 😉
        IL capitolo è scorrevole, interessante, anche divertente e riesce nell’intento di fare lo spiegone senza farlo: sbroglia e chiarifica più o meno tutto in poche linee, senza appesantire. Mancano solo i vermoni!
        Io pensavo che il cinismo brama di sesso e di soldi fosse voluto, in ogni caso non sei un mostro (XD), è difficile parlare di sentimenti. IO ho sempre paura di scadere nel melenso che non sopporto, anche nella vita vera tendo a passare attraverso lo scherzo. E mi ritengo sensibile, non mostruosa 😉

        Avanti col finale

        P.S. mi ci sono voluti diversi minuti per ricordarmi dove avessi scritto le parole del titolo. I miei neuroni perdono colpi! ciao

  • Lascio assolutamente fare a te.
    Dejavu, hai sempre scritto molto bene, ma quest’ultimo capitolo è forse quello che mi è piaciuto di più. Il genere è cambiato, certo, ma a me non dispiace affatto. Certo, sono un po’ di parte, nel senso che il genere erotico non è proprio nelle mie corde e in realtà ho iniziato a leggerti perché ho trovato sempre interessante il tuo stile. Insomma, a me la svolta piace e tutto sommato questo è forse l’unico cap. in cui non c’è ‘molto sesso’. A mio parere una sfida interessante sarebbe, per i prossimi, proseguire lo sviluppo della trama intrecciandola al sesso spinto, so che puoi riuscirci perché so che sei bravo.
    Ciao ciao, alla prossima.

  • Il capitolo mi è piaciuto, è davvero, piacevole e simpatico, anche se di critiche ironiche alla società attuale e al mondo della superesposizione e informazione spettacolo comincia a esserci inflazione. Ma le 4 ore di “Gli sciacalli” mi ha fatto parecchio sorridere.
    Ero partita sul “ma in che genere sei finito?” ma non posso idre che faccia schifo e il ritorno unicamente alla phellatio che dura sei ore non è che mi intrighi particolarmente; per l’adolescenza di Arianna, la storia è partita talmente far away altrove che non vedo come torneremmo sull’argomento; ormai il progetto sembra puramente di speculazione economica.
    Ho scelto quindi il “fai tu”, ma cerca però di mettere un finale che inglobi e resti un minimo coerente con l’inizio, il centro e gli ultimi capitoli: non credo che sarà facile ma hai tutta la mia fiducia!
    Ciao cioa

    • In fondo non mi sembra neppure di aver dipinto casi estremi né con le tre adolescenti (ma anche gli adulti di oggi se è per questo) né con la tv.
      Stavo pensando se scaraventare anche i miei protagonisti in un mondo che prima avrebbero facilmente denigrato – da anonimo youtubbaro a chiamarsi Justin Bieber è un attimo XD – o portarli a ficcanasare sulle losche origini dello strano animale (anche agli ipocondriaci capita di ammalarsi).
      Però hai ragione, c’è da tracciare almeno a grandi linee ciò che faranno come coppia, altrimenti non è un racconto ma una scena delle loro vite che si interrompe in un momento a caso.
      Due episodi comunque sono pochi, sento che mi mancheranno. Quando hai lasciato il tuo tizio che fuggiva dagli zombie – non ricordo il nome – non ti è dispiaciuto? Come hai elaborato il lutto? 🙁

      • Il mio tipo con gli zombie non vale come esempio: sapevo fin dall’inizio come sarebbe finito il racconto perché quando ho pensato l’incipit avevo in mente la struttura de “La maschera di Innsmouth” di Lovecraft. Il diario del giovane circondato da mostri orribili che all’inizio è ottimista, lotta, crede di potersela cavare per pori scoprire che i mostri sono il suo destino e alla fine accettarlo con gioia ( o follia?). Non sapevo cosa avrei scritto in mezzo ma inizio e fine sì. Se ti mancano i tuoi protagonisti puoi dedicar loro un altro racconto!

        Io non ho mai detto che hai esagerato inserendo situazioni estreme ( a parte forse il tritacarne XD), solo che i due ultimi capitolo hanno portato la storia totalmente altrove rispetto all’inizio. A te vedere come farli combaciare.
        Ciao ciao

  • La polizia suona alla porta.
    Accipicchia, sig. Giàvisto ma dove sta andando a parare con sta storia?
    È fatta? Il nostro lui (mi son scordata il nome) ha capito che Ari lo ama e non c’è più niente da scrivere sulla loro love – sesc (pour éviter la modération, XD) – story?
    Ci hai messo di tutto in sto capitolo, ti stai stancando del genere erotico?
    La frase escile anche tu col tono con cui le avrei detto sposami à moi Modesto parere è un gioiello di genialità.
    E Lui (non me lo ricordo proprio) sì sta trasformando da aspirante ricattatore a spasimante perfetto: non solo buon performer a letto ma disposto a accettare tutto per stare con lei.
    Ma la polizia è perché il frullatore è quello della moglie di Lorenzo?
    O la bestiola era portatrice di un virus tremendo e tutti i presenti sono contaminati?
    Ormai mi aspetto di tutto. 😉

    Ciao ciao

    • Perché adesso ci diamo del lei? XD
      Non che mi sia stancato del genere, cerco di coinvolgere il sesso un po’ in tutto quel che accade, ma la critica di Moneta mi ha colpito: impiegavo il 90% dello spazio nella cronaca dettagliata di performance ponnografiche, la storia era davvero povera.
      Ma il sentimentale non è il mio genere, né come lettore né come scrittore. E quindi boh, cercando una trama in cui inserire la creatura mostruosa che avevo buttato a caso tra le opzioni, mi è uscito questo, raccontare il rapporto tra i due facendolo girare attorno ad altri fatti che accadono. O almeno mi sembra di aver imboccato questa strada. Non so se sia stato un bene e non so se proseguirà bene, male o peggio 😀

      Ma perché dici che lui (che ho chiamato Matteo in onore di due illustri personalità politiche… potresti chiamare i tuoi prossimi personaggi François e Marine :D) è “disposto ad accettare tutto”? Se gli ho fatto fare particolari sacrifici non me ne sono accorto 🙂

      • Io non concordo totalmente con Moneta: secondo me una tensione narrativa soggiacente alle cronache erotiche c’era già. La gelosia, desiderio amore respinto accumulato da Matteo (grazie) negli anni; la convinzione di lei di non poter avere una relazione di coppia. Certo, non una trama complessa alla Tennessee Williams, ma una base di intreccio sì.
        Per rispondere alla tua domanda: no, non sacrifici; ma per come l’ho capita io Matteo è innamorato e avrebbe voluto avere una relazione amorosa “normale” con Arianna.
        Quando lei gli spiega le sue “peculiarità” e bisogni, è disposto a prendere qualsiasi relazione: spartirla con altri, scambi, spettatori.. Non mi sembra che fosse la sua idea di base d’altra parte vuole comunque avere una relazione privilegiata con lei: il sesso l’ha già ma non è solo quello che vuole.
        Guarda, anche nella scena al lago: due belle fanciulle gli mostrano le grazie e lui en approfitta unicamente per invogliare Arianna a spogliarsi e far l’amore con lui. Decisamente un innamorato senza macchia (sorvoliamo su ricatti e videocamere nella doccia di mamma) e senza paura. XD
        Ciao ciao

    • Se i commenti non sono cattivi non servono a niente 🙂
      Con questa roba mi sono incasinato da solo, quando ho finito questo episodio volevo inviarlo ma mi mancavano ancora le alternative. Pensando a quei due che scopavano tra gli alberi, mi sono venuti in mente i tipici horror americani in cui proprio in quei momenti succede qualcosa di molto… horror, e in un raptus di follia ho preso la decisione. Forse era meglio un serial killer, ma con quel lago faceva troppo Venerdì 13, troppo famoso 😀

      • Non avevo letto questa tua risposta, ma voglio dirti una cosa:
        i commenti non servono a niente né quando sono buoni né quando sono cattivi. perchè buono e cattivo non significa niente.
        Per commentare davvero un racconto si dovrebbero avere gli “strumenti”, ovvero una conoscenza di elementi essenziali che aiutino a individuare i passaggi sul plot. Se queste conoscenze non si hanno – perchè non tutti sono editor – allora si va a istinto. Mi è piaciuto, non mi è piaciuto. Tutto qui. ma fare uno pseudocommento mezzo professionale però povero di concretezza non è utile, anzi si rivela controproducente perchè l’autore crede una cosa che – a conti fatti – non è corretta. Magari l’errore che gli viene fatto notare da chicchessia non era un errore ma l’autore gli crede….
        Mai spingersi su lidi che non si conoscono prima di averli quantomeno studicchiati un minimo… o si fanno danni! 😉
        baciooooo

  • Ah ah, aspetta, la svolta sf dell’ultimo capitolo era l’ultima cosa che mi aspettavo.
    Ciao dejavu,
    Ho letto solo ora, quando fuori fanno 35 gradi, la tua storia.
    Molto… coinvolgente. Vedo che l’hai cominciata parecchio tempo fa: tra un capitolo e l’altro gli interruptus sono lunghi e questo alla lunga può essere doloroso, la prestazione ne risente. Il racconto è scritto bene e la lettura scorre come acqua di fonte o come qualunque altro liquido scorrevole tu preferisca immaginare. Si vede che scrivi molto bene e non mi meraviglierei se questo fosse solo un nick di tanti dietro il quale nascondi un’altra identità e altri racconti qua dentro. Perdonami se te lo dico, la storia è un po’ stereotipata, finora sembra scritta un po’ svogliatamente, senza chiedere molto all’immaginazione: se leggo una storia di genere ‘Eros’ forse non mi aspetto di leggere quello che con molta maggiore soddisfazione posso direttamente vedere su youporn. Insomma la trama, la tensione erotica mancano quasi del tutto, sostituiti da un porno già visto mille volte. Non so come reagisci alle critiche, quindi sentiti libero di mandarmi un po’ dove vuoi. Trovo molto interessante questa ultima svolta, dove introduci nuovi elementi, cambi il contesto, fai evolvere il rapporto tra i due… Non seguo molte storie ma seguirò te, sono curiosa di leggere una svolta che per il momento è solo accennata.
    E continuo ad avere la sensazione che ci siamo già incontrati da qualche parte…
    Ciao Ciao

    • Credo che tu abbia ragione, non succede niente. Ciò che succede non sconvolge le vite dei personaggi, si tratta sempre e solo di gestire un’attività ricreativa, manca qualcosa di un po’ più importante. Un’impresa da portare a termine, una sfida che non ci si può permettere di perdere, un mistero che non deve rimanere insoluto, qualunque cosa purché abbia rilevanza notevole per la vita di qualcuno, o più di qualcuno. Ti ringrazio moltissimo perché non me n’ero accorto.

      Però a occhio e croce non sembra facile, volendo lasciare all’eros un peso importante nella narrazione. Praticamente, voglio dire, scrivere un giallo, horror o fantasy in cui le intense ed estrose attività erotiche dei personaggi siano parte integrante della trama. Non seguo Games of Thrones ma ho sentito dire che lì con questa cosa se la sono cavata bene 🙂

      In realtà quasi tutto il tempo in questa storia è passato tra il 1 e il 2 episodio (da agosto ad aprile). E intanto sì, ho scritto tre episodi di un’altra storia con un altro nick, non aveva molti lettori e non sono mai stato assolutamente uno “famoso” qui dentro. Forse ti ricordo qualcun altro, o nessuno in particolare.
      Ciao ciao e grazie

      • Ah ah.
        Colpita e affondata!
        Si, forse hai ragione, in molti qui dentro sentiamo la necessità di narrare qualcosa di unico, incredibile, importantissimo e questo di per sé è patetico.
        Non volevo essere sgradevole, scusami se ho fatto la saputella arrogante.
        In realtà mi riferivo a quello che mi aspettavo di trovare in un racconto di questo tipo: oltre alla ginnastica umida anche del coinvolgimento erotico. Questi due sembrano dei contabili. 😀 , non percepisco il sentimento; che ci sta che non ci sia, per carità, ma il fatto è che lui a parole sembra in un certo senso coinvolto sentimentalmente.
        Ma certamente il problema è mio e non tuo, che scrivi benissimo ciò che ti va di scrivere.
        Sapendo di aver probabilmente peggiorato la cose, mi scuso di nuovo per la goffaggine. E comunque ti ammiro per almeno un paio di motivi.
        Ciao ciao

        • Credi che volessi fare sarcasmo? No, davvero non avevo messo a fuoco una cosa abbastanza ovvia. E per fortuna hai ribadito il concetto, perché in fondo non avevo ancora capito la tua critica più importante. Tra i miei personaggi mancano emozioni violente, desiderare qualcuno al punto che se non ce l’hai vivi una perpetua agonia, non ti interessa altro, rischi di diventare un pericolo. Mentre se ce l’hai… non ti interessa altro comunque, ti riempie la vita, le dà infinitamente più senso di quanto ne abbia mai avuto.
          In confronto, il rapporto tra i miei due personaggi sembra freddo quanto un rapporto cliente-prostituta.
          Era questo il concetto? Comunque non sembri una saputella arrogante e di certo non sei stata sgradevole, non preoccuparti 🙂

  • Ciao,accidenti avevo dimenticato di segnalarti e seguire la storia,credevo te la prendessi molto comoda. Adesso mi sono letto tutto di seguito,e ti confermo che potresti fare il creatore di storie per film xxx. Poi mi piace la pennellata di romanticismo tra i due,anche se molto diluita. Ho votato per l’amore all’aperto,aggiungere la zoofilia mi sembrerebbe troppo.
    A risentirti,adesso ho cliccato di seguirti.
    Buona domenica

  • Questo capitolo mi è piaciuto molto (e no, non perché non c’è sesso! XD), anche se sta cosa della ninfomania come malattia sociale a diffusione di massa mi ha fatto molto ridere. Però ancora una volta lo fai apparire molto più evoluto e socialmente aperto lui che lei; sarà un caso?
    Ma è una mia impressione o cominci a barare. Il famoso messaggio dell’opzione scorsa è liquidato in 3 linee; e le opzioni finali non sono delle vere opzioni ma una sola alla fine. Ho resistito alla tentazione di pasticciarti la storia e non ho votato per l’apparizione di bestiole OGM. 🙂
    Ciao ciao

    • Io non l’ho chiamata malattia sociale né ho detto che abbia diffusione di massa. Internet ha enormemente contribuito a organizzare su vasta scala il p0rn0 amatoriale, lo scambismo, il voyeurismo-esibizionismo ecc, su questo sono abbastanza documentato 🙂 , ma non penso che i partecipanti al fenomeno tendano a farne una patologia.

      Ho descritto la ninwomanya in base alla forte impressione che purtroppo mi hanno fatto due persone reali. In realtà pare che i se§§0dipendenti siano in maggioranza uomini… ma probabilmente nella donna risalta di più per via delle convenzioni sociali (ipotesi mia).

      (ma a cosa serve che ti controllino le parole dei commenti prima di pubblicarteli lo stesso?)

      Mi stai dando del maschilista? (forse lo sono, un po’ come siamo quasi tutti inconsciamente razzisti) Arianna è stata condizionata dalla cultura diffusa che vi vuole felici solo col vostro principe azzurro 🙂
      O forse i condizionamenti potevano essere altri, sia per lei che per lui, ma questo è uno di quei banali racconti in cui l’autore proietta molto del suo carattere nel protagonista. Difficile fare diversamente. Mica tutti possono stare ai tuoi livelli 😉
      e dovevo trovare un motivo al comportamento schizofrenico di Arianna.
      Comunque prova a chiedere a qualche coppia consolidata cosa pensano di un’eventuale esperienza di scambismo… tra la gente che conosco c’è una certa differenza tra ragazzi e ragazze, nel concepire l’elasticità della coppia.

      In realtà è dall’inizio che non procede come previsto: pensa che mi illudevo di liquidare in un solo episodio (il 2) tutto il lasso di tempo che ho raccontato negli ultimi 5. Il contesto da cui è scaturito quel messaggio è importante e spero di scriverne nel prossimo episodio, ma a volte scrivendo mi si deformano le cose 🙂 , alcune si ingigantiscono. Ad esempio qui ormai doveva assolutamente partire sta ca##o di girlfriend experience, anche se non immaginavo di doverli far chiacchierare così tanto per arrivarci. Non è colpa mia, è colpa loro XD

      Quindi per te trom8are è come essere aggredita da una lontra a otto zampe con denti da squalo e lingua da camaleonte? Ok…

      ma alla fine perché ti è piaciuto? non c’è neanche il sesso! XD

      • No, non ho mai comparato fare sesso e farsi attaccare da un mostro, ma delle tue opzioni una nessuna la vota (almeno che non arrivi una massa di troll sul sito), poiché l’intervento di un mostro mutante non ha nessun nesso con la storia, e le altre due contemplano la stessa cosa: amplesso all’aria aperta. Quindi una non scelta.

        Sulla diffusione del sesso alla portata di tutti, almeno come spettatori, sono d’accordo con te, ma nel capitolo sembra che i sezzuodipendenti siano bizzeffe. Tra l’latro a quanto pare a Ari piace più il fatto di farlo davanti a spettatori che farlo costantemente, il suo “problema” è di facile soluzione. I guardoni sono tantissimi.
        Anche se (piccola parentesi) io devo averci vent’anni più di te e il primo giornaletto porno devono avermelo mostrato in prima media, sì a scuola. Non sarà “vivo” come youpo*n e simili, ma mi sa che l’accesso alla pornografia per i ragazzini c’era già.

        Quanto al capitolo, mi è piaciuto perché ho trovato carino e originale il fatto ceh lei trovi impossibile avere una relazione vera e lui non trovi nulla di male a essere copppia senza tarpare le di lei pulsioni. E piantala colla storia del brava perché, sia detto en passant, a parte il genere che non mi è particolarmente congeniale, per lo stile trovo che tu sia davvero uno di quelli che scrive meglio qui dentro.

        Quanto al “moderating”, credo che il programma di controllo blocchi su certe parole predefinite, poi i controllori umani leggono per capire il contesto, che non sia oltraggioso o che so io.
        Ciao, e attento alle bestiole mutanti XD

        P.S. Sarò troppo Old Style, ma francamente non oserei mai chiedere a coppie che conosco cosa pensino dello scambizmo, eccetera, manco morta. 🙂

  • io dico un messaggio per un’amica per sbaglio spedito alla figlia, qualcosa tipo “Ari si è messa con quel coglione che le sbava dietro dai tempi della scuola, dev’essere in un momento brutto povera stella”. Così oltre che con lei Matteo si incacchia anche con la di lei madre! Ci ho messo tempo per scegliere: non avevo un’opzione prediletta. Ciao 🙂

    • eheh, sì ci starebbe bene, ma non posso garantire che la lettura sarà “divertente”, qualche scena un po’ comica può venirmi per caso, non sono bravo a crearle a comando come fai tu. Anche se immaginare Arianna che in due giorni di fila si trova casualmente intrappolata nelle medesime situazioni, già mi fa ridere 🙂

  • Ho votato la Girlfriend experience, ma per esclusione:
    Arianna non mi sembra avere tutti sti problemi inteiori (dici che sono pregiudizi, i miei?); quanto a stuprarla, gia è un soggetto sul quale non amo scherzare, ma, poi, diciamocelo il Tu della storia mi sembra in fondo un ragazzo a modo, già facendo i primi blandi ricatti sessuali a Arianna si sente a disagio, le lascia ia maggior aprte dei proventi per scusarsene e in fondo le lascia la mano e la gestione della cosa; lo vedo male diventare tutt’ad un tratto un bestione rozzo violento e disumano che la prende contro la sua volontà.
    Visto che analisi ragionata?
    Una curiosità: ma hai studiato parecchi di sti siti per voyeurs per documentarti? Devi avere speso una fortuna?! XD
    In ogni caso, non avevo mai letto un racconto erotico (immagino che “Porci con le ali” non conti), e del tuo siamo già al quarto capitolo e non ho ancora mollato. Merito della scrittura piacevole e scorrevole.

    • Non so nella realtà quali problemi potrebbe avere (credo che nessuno sappia con certezza se potrebbe realmente esistere un personaggio che inventa), ma l’Arianna che ho in mente qualche problema profondo ce l’ha. Il mondo reale offre un tale ventaglio di scherzi della natura e della cultura, che, con le giuste vicende personali alle spalle, immagino possibile praticamente qualunque combinazione caratteriale 🙂
      Lo “stupro” in effetti è l’opzione che mi convince meno, ma forse ho anche usato una parola inappropriata allo scenario che immaginavo.

      Documentarmi è costato moltissimo, ma se è a scopo di ricerca paga il MIUR 😉
      Ahah, scherzo, ma saprai che bastano esperienze minime in qualunque materia per gonfiarle all’inverosimile (per fortuna di chi si diletta a scrivere). A mio parere ho “imparato” a mettere per iscritto certe cose frequentando siti e forum per scambisti e roba del genere, pur senza essermi mai deciso finora a incontrare dal vivo quelle persone.

    • ahah, ok, e… uhm… da dove comincio? Boh intanto comincio con questo racconto e sicuramente qualche regista di chiara fama lo noterà 😛

      Arianna diventerà capace di cose pazzesche sì, dal punto di vista psicologico in primo luogo (sempre che nel mentre il suo creatore non cambi idea), ma non so a che punto del racconto.
      Grazie della lettura e del voto, spero continueremo a vederci da queste parti 😉

  • Ciao dejavu… scrivere un erotico non è facile e tu ti destreggi egregiamente… Guarda per il prossimo dico madre, perché ci fai intendere qualcosa… 😉 l’erotismo di una donna è amplificato dalla apparente remissività pudicizia ecc… Non credi? 😉 ciaooo

    • Ah be’ sicuramente un comportamento audace eccita molto di più se arriva da chi non te lo aspetti 😀

      Grazie dei complimenti, anche se io sinceramente lo trovo il genere in cui è più difficile restare a corto di fantasia 😉
      Quanto alla madre, il suo passato verrà di certo a galla, prima o poi… e comunque il personaggio avrà la sua giusta importanza anche nella storia presente, è chiaro 😉

    • Ciao, grazie della visita! È chiaro quel che stiamo facendo, ma non è detto che lei facesse proprio la stessa cosa anche prima che iniziassimo a “collaborare” in cam (nel prossimo episodio – in base alla soluzione preferita – racconterò la parte mancante dal punto in cui è finito questo fino al punto in cui… è cominciato).

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