Il principe oscuro

Dove eravamo rimasti?

L'allegro trio fa i preparativi e si mette in viaggio. Per dove passano? con la barca attraverso le Gole della Vergine Muassam (75%)

Un bambino prodigio

Mio padre mi aveva costretto. Non ci potevo credere! Mi aveva minacciato di farmi rinchiudere nelle prigioni se non fossi partito con quei due! Così ero dovuto andare al porto, travestito senza farmi riconoscere, ne andava della sicurezza dello Stato secondo mio padre, e incontrarmi a mezzanotte con quei due tipi. Andiamo, come potevo essere l’unico a diffidare di due tipi del genere? C’era una bella notte di luna piena che illuminava a giorno. Per le strade non c’era nessuno e quindi mi fu facile trovare subito due figure avvolte nel mantello.

Quando le raggiunsi, la ragazza bionda mi lanciò subito uno sguardo duro.

-Hai portato il pugnale?- chiese lei non fidandosi. Rotei gli occhi ed annuii. Non capivo perché mio padre mi avesse obbligato a prendere proprio quello…d’altronde girare con la spada era più sicuro!

La biondina mi guardò un ultima volta e mi diede le spalle. Cominciò a camminare, insieme all’altro ragazzino. Continuavo a non capire, perché ci fosse bisogno di tutto questa segretezza. Dovevamo solamente riparare un portale marino no?

Dopo qualche minuto giungemmo di fronte ad una Goletta così nuova e pulita, che mi sorprese vedere non fosse della nostra marina. Mirinda si guardò in giro velocemente per vedere se fossimo seguiti o meno, e lanciò un sassolino. Ad un tratto un uomo si affacciò, ci scrutò per qualche minuto e poi chiese sottovoce:

-Chi siete?-

-Mirinda! L’ambasciatrice!- rispose Mirinda. L’uomo ben presto prese una scala di legno e la appoggiò fino al molo. Dopo qualche decina di minuti eravamo saliti e seduti in poltrona comodamente. Stavano aspettando probabilmente solo noi, perché partimmo quasi subito, in modo così silenzioso rispetto al solito che rimasi veramente sorpreso. Non era da tutte le ciurme avere una così buona coordinazione nel fare silenzio. Eravamo su un mercantile, ma di certo questa furtività e questo silenzio era tipico di uomini abituati a rischiare la pelle in mare: pirati.

La goletta scivolò silenziosa fuori dal porto e ben presto la capitale del regno di Glosbe, Heratio, era solo un puntino luminoso. I miei due compagni di viaggio erano piuttosto silenziosi, anzi sembravano quasi sulle spine. Io invece alla fine ero incuriosito, perché non ero mai uscito dal Regno. Forse avevo trovato un rimedio alla noia.

Dopo diverse ore di viaggio, e cominciammo ad avvistare un’isola in lontananza. Era avvolta da una nebbia leggera e prima che me ne resi conto non vedevamo più nulla. Gli uomini dell’equipaggio sembravano impazienti. Ad un tratto apparve uno scoglio enorme alla nostra destra, e il capitano fu costretto a virare rapidamente. Dopo qualche minuto ne apparve un altro enorme alla nostra sinistra, e nuovamente lo schivammo per poco.

-Capitano! Invertiamo la rotta! Il vento ci ha portato nella Gola della Vergine Muassam!- esclamò un marinaio impaurito. Il capitano lo ignorò.

-Se non torniamo indietro adesso, finiremo per distruggere la barca!- gridò un altro uomo. Cominciavo a preoccuparmi anche io in effetti. Ad un tratto si alzò il bambino incappucciato, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa, Mirinda sia alzò e gridò agli uomini.

-State tranquilli! Ci pensa Sam, lui è un Detentore!Proseguiremo per questa via, fino a quando non saremo usciti da qui. E’ la via più rapida per arrivare a Lyonnas!- disse lei cercando di ottenere attenzione. Gli uomini si zittirono e increduli spostarono lo sguardo sul ragazzo che viaggiava con noi. Cosa significava “detentore”?

Il ragazzino non disse niente, e si avvicinò velocemente al capitano. Giunto ad un metro estrasse un pugnale. Cosa diamine voleva fare? Guardai anche gli altri marinai, ma tutti sembravano incantati a guardare il pugnale. In effetti ora che ci pensavo, era molto particolare. La lama nera curva ma appuntita, luccicava nonostante non ci fosse un raggio di sole.

Il ragazzo si tolse il cappuccio dalla testa e appoggiò la lama sulla spalla del capitano, in orizzontale per non ferirlo. La lama era rivolta verso l’esterno. Non c’era pericolo. Il capitano improvvisamente sussultò.

-Incredibile! Vedo!- e improvvisamente virò a babordo. Cosa stava succedendo? Gli uomini si guardarono l’un l’altro stupiti. Era questo il potere di un Detentore?

-Samuel è il Detentore del Jano dell’Invisibilità. Nulla per lui è nascosto, e niente è in grado di trovarlo se vuole sparire- sentenziò Mirinda al mio fianco e facendosi sentire dagli uomini. Li guardai. Non avrebbe dovuto dare quelle spiegazioni. Seppur illuminanti, temevo che i marinai avrebbero tentato di impossessarsi di quell’arma. Non mi fidavo delle persone, soprattutto durante i pochi viaggi che avevo fatto in giro per il mio Regno. Meno informazioni si raccontavano, meglio era. E questo un ambasciatore doveva saperlo bene. Questo storia stava prendendo una piega interessante.

Superato il tratto pericoloso, i marinai decidono di fare una breve sosta in una città portuale. I tre decidono di:

  • imboscarsi in una nave pirata e ripartire subito. (11%)
    11
  • incontrare un personaggio oscuro e misterioso con cui fanno uno scambio. (67%)
    67
  • rilassarsi in un grande e lussuoso hotel. (22%)
    22
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72 Commenti

    • Ciao 🙂 è incredibile che dopo tutto questo tempo che non aggiornavo, tu abbia avuto la gentilezza di commentare 😀 mi piacerebbe riprenderla e integrare un po’ di più, l’unico problema è che the incipit ovviamente non mi fa postare più di 10 capitoli. Vedremo in futuro cosa riesco a fare 😀 magari la riprenderò in mano da un altro punto di vista! Grazie ancora! Alla prossima 🙂

      Elena

  • Per me le guardie non li faranno entrare!! Il perchè lo deciderai tu 😉
    Anche se a vedere la città sarà abbandonata… Chissà.
    Ma se era una prova, l’uomo e l’aquila erano finti? Non mi pare D:
    Qui qualcuno era molto felice del bacio o è solo una mia impressione? 😛
    Al prossimo capitolo!!
    Ire

  • Meglio che faccio una recensione alla volta!
    Sono rimasta indietro coi capitoli….
    Comunque: Elia, ti sta bene.
    Qualche piccolo erroretto (?) qua e là.
    Un chiarimento: il “sono in grado di bastare a me stesso” si può davvero usare?
    Poi un’incomprensione… nel quinto paragrafo (?) hai scritto prima “ci vediamo fra qualche ora” e poi “ci vediamo fra qualche giorno” correggi! 😛
    Poi un normalissimo errore di ortografia – causa tastiera, tranquilla succede a tutti- con “Ilf atto”
    Vado a leggere i prossimi capitoli!

  • Per me si mette a cercare il Jano mentre si nasconde sotto le fronde degli alberi.

    Non male come episodio, ma devo fare una piccola correzione: il colore degli occhi dei gufi varia dal giallo al rosso e questo dipende dalla specie. Almeno per quello che so. Quindi gli occhi del gufo visto da Elia possono essere al massimo gialli.

    • Ti ringrazio per il commento 🙂 so bene che il gufo essendo un rapace notturno, non può in natura avere gli occhi bianchi, ma essendo questa storia fantasy, e avendo già detto che una razza particolare di gufo è il simbolo sacro del regno da cui proviene Elia, credo ci possa stare nel creare animali esotici e mai visti 🙂 Grazie comunque per l’osservazione puntuale e corretta 🙂 !

      Elena

      • Da quanto so, alcune specie di gufo possono andare in giro in pieno giorno (le riconosci dagli occhi gialli).

        “avendo già detto che una razza particolare di gufo è il simbolo sacro del regno da cui proviene Elia”
        Cioè una specie che si trova solo ne regno di Elia e che ha delle caratteristiche che si discostano da quelle “generiche” dei gufi?

        • Esattamente 🙂 come altre cose disseminate qua e là per tutta la storia: per es. il calice di Maliele. Il Maliele è una bevanda che non esiste e che (facendo riferimento al mondo in cui si inserisce questa storia) è tratto dal succo del frutto Rogo, che non esiste. Tutti questi riferimenti li faccio per quei lettori che hanno già letto altri mie storie precedenti e che colgono i piccoli riferimenti 🙂

  • Si nasconde dietro un cespuglio in qualche modo, quando sente delle voci maschili e un rumore di cavalli in lontananza. Ma farei anche che si guarda intorno caso mai vedesse il Jano.

    Questo capitolo mi è piaciuto un sacco, non perché Elia si sia fatto male (non sono sadico) ma perché nella semplice fuga c’è finalmente qualcosa in lui che si muove, nel bene o nel male. Insomma l’introspezione del personaggio durante la fuga, l’ho trovata ben descritta 😀

    Ciao 🙂

  • Mi piace molto ElenaZ. Solo un appunto. Se quel “taglia gole” era preparato all’evenienza di incontrare e combattere contro dei detentori come mai è stato sconfitto così indignitosamente? Mi sarebbe piaciuto “vedere” uno scontro in cui il principino si sarebbe salvato a pelo!

  • Hai detto troppo spaventato, no? Corre a perdifiato nel bosco, impaurito e spaventato, inciampa, cade e si sloga una caviglia. Questa volta ho voglia di fargli capitare un colpo di sfortuna 😉

    ————————————————
    Male, male, male. Ero abituato a creare pericoli e problemi da lontano, non ero preparato per il corpo a corpo.
    ————————————————-
    Forse l’avrei fatto trovare leggermente più nei guai, ma probabilmente non sarebbero bastati i caratteri…

    Ciao 🙂
    PS: la descrizione è stata bellissima 🙂

  • Heilà Elena! Finalmente sei tornata con questa storia! (Sono Irene ti ricordi? xD)
    C’è un piccolo errore di ortografia all’inizio… il “fatot” Ma non è niente di che. Per quanto riguarda il voto, io scelgo di farli proseguire con la futura possibilità che Elia scappi. Si “intona” con quello che dice alla fine di “annuire e fare di testa mia” e poi immagino (spero) che sia lì che Miriam gli dia una bella batosta… Inizia a farmi innervosire! Spero che pubblicherai presto!
    Un bacione, Ire

    • Ciao Irene 🙂
      Grazie per avermi segnalato l’errore! Purtroppo qui su The incipit non posso modificare il testo una volta che è stato pubblicato! Elia non lo sopporto nemmeno io ormai, però da un lato lo capisco…trovarsi catapultato nel mondo reale, lo disorienta e gli fa capire che quello dove credeva di essere il re, in realtà è solo una piccola parte!

      Elena

  • “Entrai nella sala del trono con svogliatezza” raccontato. Qual è l’immagine visiva associata ad entrare in un luogo “con svogliatezza”? Posso immaginarlo, ma è vago e me lo devi dire tu. Se è uno stato mentale, trascrivi i pensieri. “Si, ero proprio un’artista. E il motore della mia arte era la noia.” mi piace. “Ero immerso nei miei pensieri quando mio fratello e mio padre arrivarono” raccontato. “Era vestita quasi come un uomo” raccontato. “Ed era vestito in maniera strana. Quasi come fosse…” da tagliare. raccontatissimo. Salta direttamente a come è vestito. “Come sapete…” (x2) non mi ricordo come lo chiamano nei manuali in inglese, ma è un errore tipico. “Samuel è il Detentore…” mi sembra un po’ patetico. Etc, etc…

    Ci sono poche descrizioni a mio avviso. I nomi non mi sono piaciuti (es. Myriamne Januya Heucalypsos: che centra il greco?), ne il cliché del bambino prodigio. Comunque il ritmo è buono e si legge velocemente.

  • Ho deciso di complicare la vita con questa “polizia” che poi, in una capitale di pirateria e mercato nero, che tipo di polizia ci sarà? 😀 L’hotel lussuoso non credo mi convincerà mai, mentre sono rimasta un po’ a pensare per cercare di renderlo “diverso” da Angelica, ma non si può fare molto trovandosi nello stesso regno (?) mondo (?) Come posso definirlo.. v.v Brava comunque, continua così! 🙂

  • Sono propri curiosa di sapere chi è questo personaggio misterioso! E cosa scambieranno? Informazioni? Boo
    Avendo letto angelica riconosco i nostri due detentori! E quindi il nostro principino è… 😀 shh. Vediamo nei prossimi capitoli! Brava 🙂

  • Ah, anche se in generale non amo un gran che i personaggi “oscuri e misteriosi”, che un po’ mi annoiano, ho scelto proprio quell’opzione, dal momento che mi sembra la più sensata.
    I primi due capitoli mi sono sembrati molto interessanti, anche se tirerei volentieri due calcioni a Elia. Forse il racconto soffre un po’ a causa della necessità di limitarsi a 5000 battute, ci sono dei passaggi che sembrano un po’ affrettati, per così dire. In generale però è una lettura piacevole e sono curiosa di scoprire qualcosa di più sui detentori e sui loro poteri.

  • Ciao,
    devo dire che delinei già da questo episodio un mondo interessante che sembra ricco di sorprese (portali sottomarini? Davvero originale!).
    Interessante il protagonista che sembra anticonformista e incurante del benessere altrui, vedremo se maturerà durante questo viaggio.
    Proprio niente male la scrittura, ti seguo, vediamo se attraversiamo la Gola della Vergine ^_^

  • Scrivi molto bene al netto dei tuoi 18 anni… Complimenti
    Sintassi semplice, immediata, uso delle parole intelligente (riuscire ad essere semplici senza essere banali è uno degli scogli più grandi da superare per uno scrittore)… Mi piace anche l’idea di trasferire in un contesto da fantasy medioevale le abitudini, i bisogni e le frustrazioni dei ragazzi di oggi… Ho votato per le Gole della Vergine, vediamo dove ci portano…

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