Il principe oscuro

Dove eravamo rimasti?

Dopo essere riusciti a scappare, Elia vuole delle spiegazioni, e i tre decidono di rifugiarsi in: in una taverna piena di loschi individui (57%)

Chiarimenti

Avevamo percorso uno dei corridoi di quell’edificio ed eravamo saltati fuori da una finestra. C’eravamo completamente persi,ma non ci importava: correvamo e mettevamo il più possibile distanza tra noi e quel maggiordomo pirata. Dopo aver corso per almeno 10 minuti, Miriam non riusciva più a respirare. La trascinai insieme al bambinetto dentro la prima taverna che trovai. Era il momento di capire cosa stava succedendo. Non avrei fatot un altro passo senza sapere dove stavamo andando.

Ci sedemmo in un tavolino lontano dagli sguardi e ordinai tre birre. Ne avevamo bisogno tutti e tre. Notai che nell’entrare nella locanda, Miriam si era coperta il volto con il cappuccio. Ora che eravamo seduti continuava a guardarsi in giro.

-Allora, chi di voi due inizia a spiegarmi?- dissi io impaziente.

Nel frattempo arrivò a servirci una donna, che poteva essere un uomo per la stazza. Samuel attese che se ne andasse prima di parlare.

-Siamo venuti per arruolarti. Tuo padre ne era a conoscenza, ma non voleva che la corte sapesse. Verrai allenato e addestrato all’utilizzo…- abbassò la voce, si guardò in giro, e si coprì le labbra con una mano -… del Jano. E’ tuo dovere di membro della famiglia reale- concluse lui.

-Jano?- ripetei io. Immediatamente Miriam e Samuel mi zittirono.

-Okay, scusate. Con quella parola intendete… il pugnale che hai tu, quello per cui abbiamo rischiato la vita 10 minuti fa e quello che ho io? – dissi io, prendendo un sorso di birra. La situazione si stava facendo un po’ più complicata del previsto. Un conto era fare un viaggetto breve, un conto era allenarsi. I due annuirono nuovamente all’unisono.

-quindi qual’è la vostra intenzione? Cioè se non c’è nessun portale da sistemare…cosa facciamo ora?- chiesi io confuso.

– Dobbiamo prima verificare se sei il prescelto. Solo allora entrerai a far parte dell’Organizzazione per cui lavoriamo- aggiunse Miriam. Continuava a tirarsi il cappuccio sul viso. Sembrava visibilmente preoccupata.

-Scusa ma perchè continui a fare così?- chiesi io infastidito. Non sopportavo dover parlare con le persone senza vederne il volto.

-Miriam è una Anguana e qui è pieno di cacciatori- disse il ragazzino scolandosi in un sorso solo tutto il boccale. In effetti era un bambino, perchè si era preso della birra?

-Anguana? Ma quindi allora è vero che provieni dal Regno della Acque Mirabili!- esclamai io divertito. Entrambi mi tapparono la bocca con le mani. Erano cacciatori quelli qui intorno? E che problema c’era? Tanto loro due erano invincibili, e io ero bravo con la spada: mi sarebbe bastato disarmare uno di quegli uomini e non ci sarebbero stati problemi.

-Beh e adesso quindi, dove siamo diretti?- dissi io sbadigliando. I miei due accompagnatori si guardarono e annuirono. Perchè c’era così complicità tra di loro?

Non dissero nient’altro e uscirono dalla locanda. Roteai gli occhi e mi alzai. Ma prima di seguirli mi bloccai. Ma chi me lo impediva di mettergli i bastoni tra le ruote a quei due? Tanto non mi interessavano ne gli ordini di mio padre, ne quello che volevano loro per me. Io ero padrone del mio destino e io decidevo cosa fare. Negli ultimi giorni più che divertito, mi ero sentito molto spesso appeso al filo. Ero stato soddisfatto e stupito di riuscire a cavarmela tutte le volte, però ora cominciavo a stufarmi: non aveva senso continuare a vagabondare per le Terre Conosciute, con questi due. Se fossi scappato dove sarei andato? No, mi conveniva dimostrare di essere un incapace: solo così sarei potuto essere lasciato in pace. Uscii fuori dalla locanda e trovai i due ad attendermi.

-Perchè siete usciti?- dissi io sbadigliando.

-Ci stavano ascoltando. Andiamocene da qui.- disse Miriam. Continuava a mantenere il volto coperto dal mantello e la cosa mi innervosiva. Mi prese per il polso e mi trascinò dietro con lei. Samuel ci seguiva a ruota. Improvvisamente aumentarono il passo, e poi cominciarono a correre, svoltando per le vie, fino a quando non arrivammo ai limiti della città.

Di fronte a noi si estendeva un bosco, per niente dolce, anzi. Le chiome degli abeti marittimi erano così verde scuro che assomigliavano al nero. Gli arbusti e la vegetazione che faceva da contorno al sentiero era piena di spini, e senza alcun fiore. Il nostro cammino poi, era in salita.

-Dove stiamo andando?- chiesi io sbuffando.

-A vedere se vali qualcosa, oppure se sei inutile- mi disse arrabbiata Miriam. E per cosa era arrabbiata ora? Ma non mi importava.

-Carino detto da una ragazza- dissi io prendendola in giro. Lei si voltò verso di me, e nel farlo le cadde il cappuccio. Mi piantò addosso gli occhi verde turchino e disse:

-Possibile che ti diverta a metterci continuamente nei guai? Noi stiamo facendo tutto questo per te! Ingrato!-

-Qualcuno qui si sta scaldando un po’ troppo- dissi io sorpreso dalla sua reazione. Non mi piaceva litigare. Era meglio annuire, e continuare a fare di testa mia.

-Hai la possibilità di vedere se sei un detentore senza  rischiare la morte, e non te ne frega niente!- 

I due litigano e decidono di...

  • di combattere e vedere se effettivamente Elia può utilizzare il Jano (25%)
    25
  • di continuare a camminare, ma appena ci sarà la possibilità Elia proverà a scappare; (25%)
    25
  • di dividersi: si danno appuntamento alle porte della Città di Denti; (50%)
    50
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72 Commenti

    • Ciao 🙂 è incredibile che dopo tutto questo tempo che non aggiornavo, tu abbia avuto la gentilezza di commentare 😀 mi piacerebbe riprenderla e integrare un po’ di più, l’unico problema è che the incipit ovviamente non mi fa postare più di 10 capitoli. Vedremo in futuro cosa riesco a fare 😀 magari la riprenderò in mano da un altro punto di vista! Grazie ancora! Alla prossima 🙂

      Elena

  • Per me le guardie non li faranno entrare!! Il perchè lo deciderai tu 😉
    Anche se a vedere la città sarà abbandonata… Chissà.
    Ma se era una prova, l’uomo e l’aquila erano finti? Non mi pare D:
    Qui qualcuno era molto felice del bacio o è solo una mia impressione? 😛
    Al prossimo capitolo!!
    Ire

  • Meglio che faccio una recensione alla volta!
    Sono rimasta indietro coi capitoli….
    Comunque: Elia, ti sta bene.
    Qualche piccolo erroretto (?) qua e là.
    Un chiarimento: il “sono in grado di bastare a me stesso” si può davvero usare?
    Poi un’incomprensione… nel quinto paragrafo (?) hai scritto prima “ci vediamo fra qualche ora” e poi “ci vediamo fra qualche giorno” correggi! 😛
    Poi un normalissimo errore di ortografia – causa tastiera, tranquilla succede a tutti- con “Ilf atto”
    Vado a leggere i prossimi capitoli!

  • Per me si mette a cercare il Jano mentre si nasconde sotto le fronde degli alberi.

    Non male come episodio, ma devo fare una piccola correzione: il colore degli occhi dei gufi varia dal giallo al rosso e questo dipende dalla specie. Almeno per quello che so. Quindi gli occhi del gufo visto da Elia possono essere al massimo gialli.

    • Ti ringrazio per il commento 🙂 so bene che il gufo essendo un rapace notturno, non può in natura avere gli occhi bianchi, ma essendo questa storia fantasy, e avendo già detto che una razza particolare di gufo è il simbolo sacro del regno da cui proviene Elia, credo ci possa stare nel creare animali esotici e mai visti 🙂 Grazie comunque per l’osservazione puntuale e corretta 🙂 !

      Elena

      • Da quanto so, alcune specie di gufo possono andare in giro in pieno giorno (le riconosci dagli occhi gialli).

        “avendo già detto che una razza particolare di gufo è il simbolo sacro del regno da cui proviene Elia”
        Cioè una specie che si trova solo ne regno di Elia e che ha delle caratteristiche che si discostano da quelle “generiche” dei gufi?

        • Esattamente 🙂 come altre cose disseminate qua e là per tutta la storia: per es. il calice di Maliele. Il Maliele è una bevanda che non esiste e che (facendo riferimento al mondo in cui si inserisce questa storia) è tratto dal succo del frutto Rogo, che non esiste. Tutti questi riferimenti li faccio per quei lettori che hanno già letto altri mie storie precedenti e che colgono i piccoli riferimenti 🙂

  • Si nasconde dietro un cespuglio in qualche modo, quando sente delle voci maschili e un rumore di cavalli in lontananza. Ma farei anche che si guarda intorno caso mai vedesse il Jano.

    Questo capitolo mi è piaciuto un sacco, non perché Elia si sia fatto male (non sono sadico) ma perché nella semplice fuga c’è finalmente qualcosa in lui che si muove, nel bene o nel male. Insomma l’introspezione del personaggio durante la fuga, l’ho trovata ben descritta 😀

    Ciao 🙂

  • Mi piace molto ElenaZ. Solo un appunto. Se quel “taglia gole” era preparato all’evenienza di incontrare e combattere contro dei detentori come mai è stato sconfitto così indignitosamente? Mi sarebbe piaciuto “vedere” uno scontro in cui il principino si sarebbe salvato a pelo!

  • Hai detto troppo spaventato, no? Corre a perdifiato nel bosco, impaurito e spaventato, inciampa, cade e si sloga una caviglia. Questa volta ho voglia di fargli capitare un colpo di sfortuna 😉

    ————————————————
    Male, male, male. Ero abituato a creare pericoli e problemi da lontano, non ero preparato per il corpo a corpo.
    ————————————————-
    Forse l’avrei fatto trovare leggermente più nei guai, ma probabilmente non sarebbero bastati i caratteri…

    Ciao 🙂
    PS: la descrizione è stata bellissima 🙂

  • Heilà Elena! Finalmente sei tornata con questa storia! (Sono Irene ti ricordi? xD)
    C’è un piccolo errore di ortografia all’inizio… il “fatot” Ma non è niente di che. Per quanto riguarda il voto, io scelgo di farli proseguire con la futura possibilità che Elia scappi. Si “intona” con quello che dice alla fine di “annuire e fare di testa mia” e poi immagino (spero) che sia lì che Miriam gli dia una bella batosta… Inizia a farmi innervosire! Spero che pubblicherai presto!
    Un bacione, Ire

    • Ciao Irene 🙂
      Grazie per avermi segnalato l’errore! Purtroppo qui su The incipit non posso modificare il testo una volta che è stato pubblicato! Elia non lo sopporto nemmeno io ormai, però da un lato lo capisco…trovarsi catapultato nel mondo reale, lo disorienta e gli fa capire che quello dove credeva di essere il re, in realtà è solo una piccola parte!

      Elena

  • “Entrai nella sala del trono con svogliatezza” raccontato. Qual è l’immagine visiva associata ad entrare in un luogo “con svogliatezza”? Posso immaginarlo, ma è vago e me lo devi dire tu. Se è uno stato mentale, trascrivi i pensieri. “Si, ero proprio un’artista. E il motore della mia arte era la noia.” mi piace. “Ero immerso nei miei pensieri quando mio fratello e mio padre arrivarono” raccontato. “Era vestita quasi come un uomo” raccontato. “Ed era vestito in maniera strana. Quasi come fosse…” da tagliare. raccontatissimo. Salta direttamente a come è vestito. “Come sapete…” (x2) non mi ricordo come lo chiamano nei manuali in inglese, ma è un errore tipico. “Samuel è il Detentore…” mi sembra un po’ patetico. Etc, etc…

    Ci sono poche descrizioni a mio avviso. I nomi non mi sono piaciuti (es. Myriamne Januya Heucalypsos: che centra il greco?), ne il cliché del bambino prodigio. Comunque il ritmo è buono e si legge velocemente.

  • Ho deciso di complicare la vita con questa “polizia” che poi, in una capitale di pirateria e mercato nero, che tipo di polizia ci sarà? 😀 L’hotel lussuoso non credo mi convincerà mai, mentre sono rimasta un po’ a pensare per cercare di renderlo “diverso” da Angelica, ma non si può fare molto trovandosi nello stesso regno (?) mondo (?) Come posso definirlo.. v.v Brava comunque, continua così! 🙂

  • Sono propri curiosa di sapere chi è questo personaggio misterioso! E cosa scambieranno? Informazioni? Boo
    Avendo letto angelica riconosco i nostri due detentori! E quindi il nostro principino è… 😀 shh. Vediamo nei prossimi capitoli! Brava 🙂

  • Ah, anche se in generale non amo un gran che i personaggi “oscuri e misteriosi”, che un po’ mi annoiano, ho scelto proprio quell’opzione, dal momento che mi sembra la più sensata.
    I primi due capitoli mi sono sembrati molto interessanti, anche se tirerei volentieri due calcioni a Elia. Forse il racconto soffre un po’ a causa della necessità di limitarsi a 5000 battute, ci sono dei passaggi che sembrano un po’ affrettati, per così dire. In generale però è una lettura piacevole e sono curiosa di scoprire qualcosa di più sui detentori e sui loro poteri.

  • Ciao,
    devo dire che delinei già da questo episodio un mondo interessante che sembra ricco di sorprese (portali sottomarini? Davvero originale!).
    Interessante il protagonista che sembra anticonformista e incurante del benessere altrui, vedremo se maturerà durante questo viaggio.
    Proprio niente male la scrittura, ti seguo, vediamo se attraversiamo la Gola della Vergine ^_^

  • Scrivi molto bene al netto dei tuoi 18 anni… Complimenti
    Sintassi semplice, immediata, uso delle parole intelligente (riuscire ad essere semplici senza essere banali è uno degli scogli più grandi da superare per uno scrittore)… Mi piace anche l’idea di trasferire in un contesto da fantasy medioevale le abitudini, i bisogni e le frustrazioni dei ragazzi di oggi… Ho votato per le Gole della Vergine, vediamo dove ci portano…

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