Dove eravamo rimasti?
Felini
Era come se tanti pezzetti di vetro fossero entrati nella caviglia, e ad ogni singolo movimento grattavano la carne viva. Non avevo il coraggio di abbassare gli occhi per vedere come era la situazione. Dopo il bacio di Miriam e il breve momento di forza che mi aveva permesso di essere ancora vivo, mi sentivo sfiancato. Avevo vissuto per anni in un palazzo in cui, al minimo graffio, orde di medici venivano a curarmi. L’idea di non sapere cosa fare per quella caviglia mi preoccupava, ancora più del dolore. Ero appoggiato alla spalla di Samuele e di Miriam, e zoppicando sulla gamba buona andavamo avanti. Presto saremmo usciti dal bosco, mi avevano detto: la nostra prossima meta era la Città dei Denti, oscura ma anche affascinante cittadina, ai piedi delle montagne Canine.
Era tardo pomeriggio quando arrivammo alla porta trionfale d’ingresso, attorniata dalle piccole mura di cinta. Mi resi conto che c’era qualcosa che non tornava.
Chi governa sa, che la sicurezza è importante. Da un lato le montagne proteggevano la città, dall’altra c’erano queste piccole mura, che non avrebbero di certo fatto paura ad un esercito serio, ma che erano sufficienti per difendersi dai saccheggiatori. Eravamo in terra di nessuno e nessun signore aveva mai osato portare eserciti in quest’isola. Ognuno si faceva giustizia da sè, ognuno aveva le sue leggi, e solo nelle città come Lionnas o Denti, c’era un minimo di civiltà. Eppure di fronte alle porte non c’era una guardia, anzi, non c’era proprio anima viva. Le porte erano spalancate, ma dall’interno proveniva un silenzio spettrale.
Le fiaccole erano accese e un po’ riluttanti decidemmo di entrare. Superammo le porte di legno e ci trovammo in una piazza di porfido. Al centro una fontana da cui zampillava acqua. Le finestre delle case di legno e mattoni erano tutte accese, ma non c’era anima viva. Tutto suggeriva che lì vi abitassero molte persone. Eppure non c’era nessuno. Mi sedetti zoppicando vicino alla fontana, e mi avvolsi nel mantello. Cominciava a salire il freddo.
-Vado a fare un giro di perlustrazione- disse Samuele. Prima che io e Miriam potessimo dire qualcosa, il piccolo monaco divenne invisibile e sparì. Era il più adatto tra i tre a svolgere quel compito. I capelli paglierini erano disordinatamente legati sulla nuca. Aveva spostato i suoi occhi smeraldini sulle strade e le vie deserte, alla ricerca di una qualche forma di vita. Si era seduta vicino a me e aveva tirato un sospiro.
-Come va la caviglia?- mi chiese lei senza attendere una risposta. Si chinò e mi toccò. Le sue mani erano gelide. Rabbrividii sia per il freddo che per il dolore.
-Scusami- disse lei guardandomi. Disse quelle parole chiaramente sentendosi in colpa, non solo per quel tocco innocuo, ma per il litigio di prima, che ci aveva portato a dividerci.
-E’ quello che mi merito per la vita che ho fatto fino ad adesso- risposi. Era un bene che fosse successo tutto quello. Avevo aperto gli occhi, avevo capito qualcosa in più. La vita non era questione di noia o non noia. Avevo un compito da portare avanti nel mio piccolo. Un compito che ora non conoscevo ancora, ma che il gufo sacro mi aveva indicato. Lo avrei scoperto man mano, con calma e con il tempo.
-Non so. Non credo le cose funzionino in base a quello che ci meritiamo. Alcune cose succedono, sta a noi adattarci. E’ questa la forza di noi esseri umani e di noi ninfe- disse lei con un sospiro.
-Ma voi ninfe credete in qualcosa?- chiesi io incuriosito.
-Noi crediamo nella Vita, che non finisce mai, come il fiume nasce da una sorgente d’acqua, scorre a valle e finisce nel mare, la vita scorre in noi in diversi modi, si modifica a volte tanto da non renderla riconoscibile. Anche nella morte c’è Vita. Ma questa è una banalità, lo sanno tutti- disse lei tirandosi in piedi e guardando oltre le mie spalle.
Ruppe il silenzio un miagolio. Dalla porta di ingresso era sbucato un gatto nero. Sinuoso ed elegante era scivolato pian piano nella piazza e avanzava lentamente fissandoci. Miriam estrasse il pugnale in sua direzione, ma il gatto non arrestò la sua camminata. Si avvicinava guardandoci, come se ci volesse sfidare. Tutto ad un tratto Miriam non era più tranquilla, era tesa e pronta per scattare. Non capivo, ma mi fidavo di lei. Estrassi anche io il mio pugnale. Quel gatto non era semplicemente un gatto. Era improvvisamente calato il silenzio e lo stesso freddo che aveva investito prima me, lo sentivo provenire da quell’animale. A pochi metri da noi si fermò. Miriam in guardia. Tutto ad un tratto mostrò i denti affilati, impiantò gli artigli nel terreno. Un cerchio di luce si disegnò nell’aria, sopra il felino. Miriam fece qualche passo indietro e si avvicinò a me, come per proteggermi. Mi vergogna di me stesso. Ero un peso se non mi davo da fare, se non mi rendevo utile in qualche modo. Ma mentre pensavo questo, la luce investì il gatto, che pian piano si trasformò, crescendo e diventando sempre più grosso. Sempre più nero. Sotto i nostri occhi stava diventando un puma.
Cosa farà il puma?
- lì fisserà un po' per poi andarsene via (29%)
- comincerà a parlare (57%)
- li attaccherà immediatamente con l'intenzione di sbranarli. (14%)

04/03/2018 at 16:25
Direi che è una fine prima parte. Peccato per il troppo tempo passato da un capitolo all’altro perché sarebbe stata molto più bella 😉
Io, comunque, attendo il seguito 😉
Ciao 🙂
04/03/2018 at 17:40
Ciao 🙂 è incredibile che dopo tutto questo tempo che non aggiornavo, tu abbia avuto la gentilezza di commentare 😀 mi piacerebbe riprenderla e integrare un po’ di più, l’unico problema è che the incipit ovviamente non mi fa postare più di 10 capitoli. Vedremo in futuro cosa riesco a fare 😀 magari la riprenderò in mano da un altro punto di vista! Grazie ancora! Alla prossima 🙂
Elena
08/06/2017 at 00:23
Troppo, troppo, troppo tempo…
Comincerà a parlare.
Ciao 🙂
08/06/2017 at 09:23
eh mi dispiace! ho avuto veramente tanti impegni e non avevo la testa per scrivere! Grazie comunque per aver commentato 🙂
Elena
30/12/2016 at 18:22
Per me le guardie non li faranno entrare!! Il perchè lo deciderai tu 😉
Anche se a vedere la città sarà abbandonata… Chissà.
Ma se era una prova, l’uomo e l’aquila erano finti? Non mi pare D:
Qui qualcuno era molto felice del bacio o è solo una mia impressione? 😛
Al prossimo capitolo!!
Ire
08/06/2017 at 09:24
Grazie ire del supporto :* vedrai che nell’ultimo capitolo tornerà qualcuno di conosciuto!
Elena 🙂
20/11/2016 at 22:06
Usciti dal bosco si ritrovano di fronte alla Città dei Denti, completamente abbandonata.
Capitolo molto carino, anche se con qualche errore qua e là 😉
Ciao 🙂
PS: “Tutti questi riferimenti li faccio per quei lettori che hanno già letto altri mie storie precedenti”
Quali storie precedenti? Sul tuo profilo c’è solo un Rosa…
20/11/2016 at 22:53
ciao 🙂 che rapidità il tuo commento! Ti ringrazio! Qui su the incipit ho scritto solo un rosa ( che inr ealtà più che un rosa è comico), di solito faccio riferimento al primo libro che ho pubblicato (Angelica) . Qui trovi tutti le cose che faccio se sei curioso 😀 : http://www.elenalucia.com , sia gli incontri con le scuole, sia le altre pubblicazioni, sia le interviste che i miei video su youtube 😀 In particolare questo breve racconto è uno spinoff di Angelica, e di Femmina Alfa , che sto pubblicando gratuitamente sul mio sito. Detto ciò non ti annoio oltre 😀 e al massimo ti lascio ai booktrailer così ti fai un’idea!
https://www.youtube.com/watch?v=og46aq_6UyE
https://www.youtube.com/watch?v=tATvV9_MXC4
https://www.youtube.com/watch?v=tNPqCTcmIGk
Grazie per il commento 😀
20/11/2016 at 21:56
Città dei denti abbandonata. Un classico? Forse.
20/11/2016 at 22:54
hehehe mi hai fatto venire un’ideona in questo momento! Vedremo cosa sceglierà il resto del pubblico 😀
Elena
14/10/2016 at 20:28
Meglio che faccio una recensione alla volta!
Sono rimasta indietro coi capitoli….
Comunque: Elia, ti sta bene.
Qualche piccolo erroretto (?) qua e là.
Un chiarimento: il “sono in grado di bastare a me stesso” si può davvero usare?
Poi un’incomprensione… nel quinto paragrafo (?) hai scritto prima “ci vediamo fra qualche ora” e poi “ci vediamo fra qualche giorno” correggi! 😛
Poi un normalissimo errore di ortografia – causa tastiera, tranquilla succede a tutti- con “Ilf atto”
Vado a leggere i prossimi capitoli!
16/10/2016 at 13:33
Ciao Irene 🙂
Ti ringrazio per il commento, come al solito, gentilissima 🙂 hahahha “Elia ti sta bene!”
e ti ringrazio anche per avermi segnalato tutti gli errori 🙂 quando riprenderò in mano tutta la storia, li correggerò, anche perchè su questo sito, un volta pubblicato il capitolo non si può più sistemare!
Un super bacio,
Elena 🙂
09/10/2016 at 11:53
Per me si mette a cercare il Jano mentre si nasconde sotto le fronde degli alberi.
Non male come episodio, ma devo fare una piccola correzione: il colore degli occhi dei gufi varia dal giallo al rosso e questo dipende dalla specie. Almeno per quello che so. Quindi gli occhi del gufo visto da Elia possono essere al massimo gialli.
09/10/2016 at 12:46
Ti ringrazio per il commento 🙂 so bene che il gufo essendo un rapace notturno, non può in natura avere gli occhi bianchi, ma essendo questa storia fantasy, e avendo già detto che una razza particolare di gufo è il simbolo sacro del regno da cui proviene Elia, credo ci possa stare nel creare animali esotici e mai visti 🙂 Grazie comunque per l’osservazione puntuale e corretta 🙂 !
Elena
09/10/2016 at 13:00
Da quanto so, alcune specie di gufo possono andare in giro in pieno giorno (le riconosci dagli occhi gialli).
“avendo già detto che una razza particolare di gufo è il simbolo sacro del regno da cui proviene Elia”
Cioè una specie che si trova solo ne regno di Elia e che ha delle caratteristiche che si discostano da quelle “generiche” dei gufi?
09/10/2016 at 15:48
Esattamente 🙂 come altre cose disseminate qua e là per tutta la storia: per es. il calice di Maliele. Il Maliele è una bevanda che non esiste e che (facendo riferimento al mondo in cui si inserisce questa storia) è tratto dal succo del frutto Rogo, che non esiste. Tutti questi riferimenti li faccio per quei lettori che hanno già letto altri mie storie precedenti e che colgono i piccoli riferimenti 🙂
08/10/2016 at 22:39
Si nasconde dietro un cespuglio in qualche modo, quando sente delle voci maschili e un rumore di cavalli in lontananza. Ma farei anche che si guarda intorno caso mai vedesse il Jano.
Questo capitolo mi è piaciuto un sacco, non perché Elia si sia fatto male (non sono sadico) ma perché nella semplice fuga c’è finalmente qualcosa in lui che si muove, nel bene o nel male. Insomma l’introspezione del personaggio durante la fuga, l’ho trovata ben descritta 😀
Ciao 🙂
09/10/2016 at 12:44
Ciao 🙂 Grandissimo, anche questa volta mi hai lasciato un commento utile :D!
sono contenta di essere riuscita a trasmettere qualcosa. In realtà avrei voluto scrivere molto di più,visto che la cosa che preferisco, oltre che scrivere la trama, la personalità dei personaggi!
Elena
05/10/2016 at 20:19
Mi piace molto ElenaZ. Solo un appunto. Se quel “taglia gole” era preparato all’evenienza di incontrare e combattere contro dei detentori come mai è stato sconfitto così indignitosamente? Mi sarebbe piaciuto “vedere” uno scontro in cui il principino si sarebbe salvato a pelo!
06/10/2016 at 18:09
In effetti! Credo ci siano pochi tra me e chi legge che abbia gioito particolarmente della sopravvivenza di Elia 😀 . Il problema credo sia sempre lo stesso D: non ho abbastanza righe e se voglio far succedere qualcosa mi tocca riassumere purtroppo D:
Grazie veramente per il commento e per il supporto 🙂
Elena
04/10/2016 at 21:14
Hai detto troppo spaventato, no? Corre a perdifiato nel bosco, impaurito e spaventato, inciampa, cade e si sloga una caviglia. Questa volta ho voglia di fargli capitare un colpo di sfortuna 😉
————————————————
Male, male, male. Ero abituato a creare pericoli e problemi da lontano, non ero preparato per il corpo a corpo.
————————————————-
Forse l’avrei fatto trovare leggermente più nei guai, ma probabilmente non sarebbero bastati i caratteri…
Ciao 🙂
PS: la descrizione è stata bellissima 🙂
04/10/2016 at 22:50
grazie per il commento come al solito <3 🙂 a he descrizione ti riferisci? quella del combattimento, del jano? 🙂
05/10/2016 at 22:17
Sì, sì 🙂
Ciao 🙂
01/10/2016 at 21:05
Visto il tipo: Elia cerca di convincere la figura che non gli conviene fargli del male perchè lui è un grandissimo esperto e maneggiatore di Jano 😉
Ciao 🙂
02/10/2016 at 11:04
hahaha potrebbe starci in effetti! Ho voglia di scrivere un capitolo esilarante, quindi spero vinca questa scelta! Grazie per il voto!
29/09/2016 at 19:01
Heilà Elena! Finalmente sei tornata con questa storia! (Sono Irene ti ricordi? xD)
C’è un piccolo errore di ortografia all’inizio… il “fatot” Ma non è niente di che. Per quanto riguarda il voto, io scelgo di farli proseguire con la futura possibilità che Elia scappi. Si “intona” con quello che dice alla fine di “annuire e fare di testa mia” e poi immagino (spero) che sia lì che Miriam gli dia una bella batosta… Inizia a farmi innervosire! Spero che pubblicherai presto!
Un bacione, Ire
01/10/2016 at 13:12
Ciao Irene 🙂
Grazie per avermi segnalato l’errore! Purtroppo qui su The incipit non posso modificare il testo una volta che è stato pubblicato! Elia non lo sopporto nemmeno io ormai, però da un lato lo capisco…trovarsi catapultato nel mondo reale, lo disorienta e gli fa capire che quello dove credeva di essere il re, in realtà è solo una piccola parte!
Elena
08/08/2016 at 21:38
Non mi ricordo quasi un cavolo… comunque voto che si dividano.
A quando una lezione? 😉
Ciao 🙂
09/08/2016 at 13:30
Eh lo so! mi scuso per il ritardo e ti ringrazio molto per il voto 🙂 Lezione? cosa intendi?
Elena
10/08/2016 at 00:13
Che finora è sempre stato strafottente e non gli è mai capitato qualcosa che gli facesse capire che non può sempre fare come gli pare 😉
Ciao 🙂
10/08/2016 at 08:20
ah in quel senso! decisamente si! ma in ogni caso, se non in questo capitolo, nel prossimo capirà che deve abbassare un po’ la cresta!
Elena 🙂
30/10/2015 at 18:43
In una taverna 😀
28/09/2015 at 11:32
“Entrai nella sala del trono con svogliatezza” raccontato. Qual è l’immagine visiva associata ad entrare in un luogo “con svogliatezza”? Posso immaginarlo, ma è vago e me lo devi dire tu. Se è uno stato mentale, trascrivi i pensieri. “Si, ero proprio un’artista. E il motore della mia arte era la noia.” mi piace. “Ero immerso nei miei pensieri quando mio fratello e mio padre arrivarono” raccontato. “Era vestita quasi come un uomo” raccontato. “Ed era vestito in maniera strana. Quasi come fosse…” da tagliare. raccontatissimo. Salta direttamente a come è vestito. “Come sapete…” (x2) non mi ricordo come lo chiamano nei manuali in inglese, ma è un errore tipico. “Samuel è il Detentore…” mi sembra un po’ patetico. Etc, etc…
Ci sono poche descrizioni a mio avviso. I nomi non mi sono piaciuti (es. Myriamne Januya Heucalypsos: che centra il greco?), ne il cliché del bambino prodigio. Comunque il ritmo è buono e si legge velocemente.
28/09/2015 at 11:36
Wow che commento! purtroppo non posso dilungarmi troppo nelle descrizioni! devo fare sempre dei grossi tagli per andare poter postare il capitolo.Alla fine preferisco le azioni alle descrizioni , però forse è meglio che rallenti un po’! Grazie del tuo parere!
19/09/2015 at 19:15
Ho deciso di complicare la vita con questa “polizia” che poi, in una capitale di pirateria e mercato nero, che tipo di polizia ci sarà? 😀 L’hotel lussuoso non credo mi convincerà mai, mentre sono rimasta un po’ a pensare per cercare di renderlo “diverso” da Angelica, ma non si può fare molto trovandosi nello stesso regno (?) mondo (?) Come posso definirlo.. v.v Brava comunque, continua così! 🙂
20/09/2015 at 08:50
hahaha si infatti, nel momento in cui ho scritto “polizia” , mi sono posta la stessa domanda! Vedremo cosa succederà 😉 e pian piano verranno fuori anche i poteri di Elia, quando avrà deciso a darsi una svegliata 😀
Grazie per il commento Irene 🙂 !
Elena
15/09/2015 at 11:37
Taverna con loschi figuri. Qualcosa del tipo la prima strofa di “Hanno ucciso l’uomo ragno”
15/09/2015 at 11:43
hahaha giusto! vediamo come andrà avanti la situazione 🙂
15/09/2015 at 11:14
Voglio complicarti la vita: arrestati dalla “polizia” locale.
Interessante, interessante…
Ciao 🙂
15/09/2015 at 11:22
grazie! vediamo come sarà questa polizia locale!
15/09/2015 at 10:05
Polizia locale…Attenzione all’uso improprio di alcuni verbi. Per il resto va bene.
15/09/2015 at 10:17
ho notato anche io D: ma solo quando ormai avevo già pubblicato…non si può correggere in questo sito 🙁 è colpa della mia solita fretta…
15/09/2015 at 12:15
Tranquilla sei in buonissima compagnia (sempre che tu reputi buona la mia compagnia)…
15/09/2015 at 12:39
hahaha certamente 🙂 🙂 mi consola!
10/09/2015 at 22:20
Ok, stai andando bene, anche se non mi dispiacerebbe cominciare a vedere qualcosa di caratteristico di questo mondo… magari il relax in hotel sarà l’occasione per dare sfoggio dei propri poteri? ^_^
10/09/2015 at 23:45
hahaha giustooo! non ci avevo nemmeno pensato!
09/09/2015 at 21:54
Sono propri curiosa di sapere chi è questo personaggio misterioso! E cosa scambieranno? Informazioni? Boo
Avendo letto angelica riconosco i nostri due detentori! E quindi il nostro principino è… 😀 shh. Vediamo nei prossimi capitoli! Brava 🙂
10/09/2015 at 14:27
aaaaa Ireneee 🙂 hahahha è una soddisfazione incredibile avere qualcuno che capisca e che sappia e conosca tutti i personaggi 😀 😀
Sul serio! Vediamo come si evolve il tutto! hahah
Elena
09/09/2015 at 16:52
Ho votato perché si imboschino su una nave pirata e riprendano subito il viaggio… Ci sono troppe cose ancora da svelare… Non vedo l’ora di arrivare a destinazione e saperne di più… Brava…
10/09/2015 at 14:26
hahaha ti ringrazio 🙂 🙂 vediamo allora come si evolve insieme la storia 😉
Elena
elenalucia.com
09/09/2015 at 16:23
Scambio con un personaggio oscuro.
10/09/2015 at 14:25
grazie per il commento 🙂
Elena
elenalucia.com
09/09/2015 at 15:45
Io voto la persona oscura e misteriosa perché mi sembra il motivo più adatto alla loro sosta.
Su una cosa ha ragione il protagonista (che continua a meritare calcioni): fanno tutti i misteriosi e poi spiegano a chicchesia i loro poteri? In effetti c’è qualcosa di strano…
Ciao 🙂
09/09/2015 at 16:18
hahahahaha esattamente! presto scopriremo qualcosa in più su questi ambasciatori, che non sembrano poi così ambasciatori 😀 😀
Elena
elenalucia.com
09/09/2015 at 14:57
Ah, anche se in generale non amo un gran che i personaggi “oscuri e misteriosi”, che un po’ mi annoiano, ho scelto proprio quell’opzione, dal momento che mi sembra la più sensata.
I primi due capitoli mi sono sembrati molto interessanti, anche se tirerei volentieri due calcioni a Elia. Forse il racconto soffre un po’ a causa della necessità di limitarsi a 5000 battute, ci sono dei passaggi che sembrano un po’ affrettati, per così dire. In generale però è una lettura piacevole e sono curiosa di scoprire qualcosa di più sui detentori e sui loro poteri.
09/09/2015 at 16:17
Ciao 🙂 sul calcio ad Elia, mi aggiungo anche io! purtroppo sono una che ama le storie lunghe, ricche e intriganti, e con il massimo delle 5000 battute, mi trovo quasi sempre a dover cancellare cose! ne basterebbero anche 1000 in più per poter essere meno forzata!
Grazie per il commento! 🙂
06/09/2015 at 12:10
La barca mi sembra la scelta più adatta a chi usa i portali sottomarini per muoversi.
Il narratore, cioè il protagonista, ha bisogno di una bella lezione di vita 😉
Ciao 🙂
06/09/2015 at 17:00
hahahaha concordo! Raddriziamo un po’ Elia!
05/09/2015 at 11:16
Ciao,
devo dire che delinei già da questo episodio un mondo interessante che sembra ricco di sorprese (portali sottomarini? Davvero originale!).
Interessante il protagonista che sembra anticonformista e incurante del benessere altrui, vedremo se maturerà durante questo viaggio.
Proprio niente male la scrittura, ti seguo, vediamo se attraversiamo la Gola della Vergine ^_^
05/09/2015 at 11:38
ti ringrazio per il supporto 🙂 🙂 vedremo cosa succederà insieme 😀
05/09/2015 at 10:24
Scrivi molto bene al netto dei tuoi 18 anni… Complimenti
Sintassi semplice, immediata, uso delle parole intelligente (riuscire ad essere semplici senza essere banali è uno degli scogli più grandi da superare per uno scrittore)… Mi piace anche l’idea di trasferire in un contesto da fantasy medioevale le abitudini, i bisogni e le frustrazioni dei ragazzi di oggi… Ho votato per le Gole della Vergine, vediamo dove ci portano…
05/09/2015 at 10:39
Wow 🙂 fantastico il tuo commento! Ti ringrazio 🙂 🙂 e che le gole della Vergine siano!
04/09/2015 at 20:52
Secondogenito, si scrive tutto attaccato…
al limite, se stavi nel dubbio, bastava google…. 😉
05/09/2015 at 08:54
lo soo D: D: ti giuro che ho anche corretto!! non so perchè me l’abba preso staccato!! si vede che ho copiato il testo prima di correggere…che errore imbarazzante!
Elena
04/09/2015 at 17:28
Macachi assassini.
Mi piace questo incipit e ti seguo, al prossimo 🙂
04/09/2015 at 18:44
hahahha grazie per il commento!! 🙂 🙂
Elena
elenalucia.com
04/09/2015 at 16:46
Il Deserto del Cobra Notturno 😀
Incipit interessante, il narratore… un po’ troppo crudele t.t
Ti seguo 🙂
04/09/2015 at 18:42
hahahha ti ringrazio 🙂 vedremo che presto troverà qualcuno che gli darà del filo da torcere!
Elena
elenalucia.com
04/09/2015 at 11:43
Facciamo un giretto in barca nelle Gole della Vergine Muassam.
Storia interessante. Buona anche la scelta di mandare degli ambasciatori più giovani di quelli che ci si aspetterebbe di solito.
04/09/2015 at 12:02
grazieee 🙂 🙂 e che la gola sia!
04/09/2015 at 13:29
Un consiglio da chi ha più esperienza (seppur poca) nel sito: aspetta qualche giorno, prima di scrivere il prossimo episodio.
P.S.: Bell’incipit.
04/09/2015 at 15:23
si si lo so 🙂 anche erchè non avrei il tempo materiale per scrivere il continuo questa settimana 😀 😀
Elena
elenalucia.com