La terza via

Dove eravamo rimasti?

Cosa c'è all'interno del pacco? Un grosso uovo dorato (100%)

L’uovo (che sarebbe stato meglio non toccare)

Che si trattasse di un uovo c’erano pochi dubbi: la forma era inequivocabilmente ovoidale e al tatto la superficie si presentava un po’ porosa, esattamente come quella di un qualsiasi uovo di gallina. Ma che razza di pollo era in grado di deporre un uovo di tali dimensioni? Per sollevarlo doveva usare due mani e, anche così, la sua presa non era perfettamente salda.

E poi c’era il colore. Le uova di solito erano rosa o bianche, al massimo marroni o azzurrine, non brillavano certo come l’oro. La ragazza venne colta da un dubbio. E se fosse davvero fatto d’oro?

Forse non si trattava di un uovo vero e proprio, ma di un oggetto prezioso destinato a finire tra le mani di qualche strampalato collezionista.

Va be’, pensò Taiga, nel dubbio è meglio rimetterlo via, prima che papà si accorga che ho ficcato il naso tra le sue cose.

Fu allora che le si presentò il primo problema: il crack che aveva udito poco prima non era stato un frutto della sua immaginazione, ma il gemito di resa delle cerniere della scatola che saltavano sotto alla pressione del coltello. Il contenitore in cui era arrivato l’uovo era, sfortunatamente, inutilizzabile.

Oh, cavolo, e adesso cosa faccio?

La ragazza si guardò convulsamente attorno alla ricerca di una soluzione che le permettesse di sfuggire alle ire del genitore.

Ma certo, pensò, posso far finta di niente e dire che non è arrivato nessuno. Non ci sono testimoni, se nascondo questo coso da qualche parte papà non ne saprà mai nulla.

Si, nasconderlo… ma dove? Non all’interno della bottega, suo padre la conosceva fin troppo bene e prima o poi l’ingombrante oggetto sarebbe comunque saltato fuori. No, molto meglio portarlo fuori, da qualche parte. Magari nel vecchio fienile diroccato, lì al massimo nidificavano i corvi e i piccioni, non certo gigantesche galline dalle uova d’oro.

Nascondendo la scatola rotta sul fondo di un armadio polveroso – a quella ci avrebbe pensato più tardi – Taiga avvolse l’uovo in un vecchio straccio sporco e uscì di soppiatto dalla bottega, senza preoccuparsi di chiuderla a chiave. 

Tanto sto via giusto un paio di minuti.

Il fienile in cui pensava di nascondere la refurtiva si trovava poco distante dal negozio, mezzo nascosto tra gli alberi e lungo un sentiero poco frequentato. La porta era quasi stata divelta dai cardini e i muri promettevano di crollare da un momento all’altro, ma Taiga, che ci aveva giocato da bambina, vi entrò senza indugio e puntò decisa verso l’angolo in cui sapeva di trovare un’asse leggermente sconnessa.

Un nascondiglio perfetto, pensò.

– Cosa pensi di fare?

La ragazza, che si stava chinando per nascondere uovo e straccio nell’intercapedine sotto al pavimento, lanciò un gridolino e sobbalzò. Davanti a lei c’era un giovane dalla pelle abbronzata e i corti capelli neri. I suoi occhi scuri le ricordavano vagamente quelli del vecchio che aveva portato l’uovo, ma i suoi abiti erano quelli di un soldato – o così almeno le parve.

– Niente, niente, – disse, recuperando la calma, – stavo solo recuperando una cosa che avevo nascosto qui un po’ di tempo fa.

Il ragazzo sorrise.

– Posso vederla?

E adesso questo chi è? Pensò la ragazza, a metà tra lo scocciato e il preoccupato. Vorrà l’uovo o cosa?

Anche se era vero che voleva liberarsi di quello scomodo oggetto, non voleva che nessuno fosse a conoscenza della sua esistenza.

– Certo che no! – sbottò quindi, – Sono cose private! Vedi di farti gli affari tuoi, soldato!

Così dicendo marciò decisa verso la porta. Mentre stava per varcare l’uscio, però, il ragazzo le afferrò un polso, trattenendola. 

– Fammi vedere cosa…

L’arrivo provvidenziale di due passanti lo costrinse a mollare la presa e ad allontanarsi un po’ da lei.

– Bene, – esultò Taiga – e adesso fammi la cortesia di non seguirmi!

Così dicendo si incamminò con passo deciso verso la bottega, cercando disperatamente di trovare – e anche rapidamente – un’altra soluzione al suo problema. Voltandosi notò che il giovane dalla pelle scura continuava a seguirla, anche se a una certa distanza.

Maledizione a lui!

– Te ne vuoi andare? – urlò, girandosi per fulminarlo con gli occhi. 

Lui non rispose, ma fece cenno di ‘no’ con il capo.

E che cavolo!

Perché, perché aveva aperto quella maledetta scatola?Perché non se n’era stata buona, per una volta? Nemmeno venti minuti prima se ne stava seduta al bancone a crogiolarsi nella sua placida noia e adesso si ritrovava ad affrontare non uno, ma addirittura due problemi!

Quando giunse in vista del negozio Taiga sbiancò, bloccandosi di colpo.

Due problemi? Tre! Forse avrei fatto meglio a chiuderla, quella porta,

Suo padre non era ancora arrivato, quello era certo, ma dai suoni che provenivano dalla bottega era evidente che qualcuno c’era, all’interno del negozio. E, almeno a giudicare dal suono di vetri infranti e dal rumore di oggetti scaraventati a terra, si trattava di qualcuno che stava cercando qualcosa – e anche con una certa urgenza, si sarebbe detto.

Perché ho il sospetto che c’entri ancora ‘sto schifosissimo uovo?

Come reagirà Taiga?

  • Correrà a chiamare le guardie. (20%)
    20
  • Chiederà aiuto al ragazzo che la sta seguendo. (40%)
    40
  • Entrerà nel negozio per affrontare gli intrusi. (40%)
    40
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87 Commenti

  • Ebbene sì, ho votato per l’uovo in mille pezzi: è la svolta che non ti aspetti! Poi non è mica detto che il contenuto vada perduto. 😉
    Comunque sono curioso di leggere il seguito, alla prossima!

    • Ciao e grazie per il voto! In effetti sto scervellandomi per trovare un finale decente, che sia in grado di concludere la storia in maniera accettabile (anche se per me 10 capitoli sono troppo pochi XD) e, se possibile, senza ricorrere a un finale troppo forzato.

  • Molto bello questo episodio, nulla da dire. 🙂
    In questo momento, la caratterizzazione del personaggio della protagonista è una delle meglio riuscite che io abbia letto finora sul sito, mi ci rivedo e sembra di sentirla, reale come la poni! Lo stesso vale, in misura minore, per i personaggi secondari.
    Sei brava a “creare persone” direi, e non solo: complimenti!
    Ho votato per Ianus con poteri magici.

    Al prossimo episodio! 🙂

  • Io voto per l’uomo con i poteri psichici. Ci sta bene a questo punto della storia. Brava Little, mi piace il ritmo che stai dando alla storia. Ho riletto attentamente tutto e l’atmosfera c’è. Mi vedo calato in un’epoca remota dell’Inghilterra (chissà poi perchè proprio là) tra villaggi e boschi colmi di briganti (stile I Pilastri della Terra). L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la reazione di Taiga quando l’uomo che la minacciava è salito sulla barca. “Per un pelo! Stavo quasi per …”. La ritengo inadatta. Mi sarei aspettato una reazione più spaventata, che è quello che ci si attenderebbe in una situazione di tensione come quella, non trovi? Comunqeu brava.

    • Ciao! Si, hai perfettamente ragione: infatti nella “prima stesura” (prima scrivo un brano ben più lungo di 5000 battute, poi lo taglio e tengo quello “originale” per pubblicare poi anche su un altro sito, a storia conclusa) tra l’arrivo dell’uomo e quella battuta c’erano altri pensieri. Poi però ho dovuto eliminare diverse cose: forse avrei fatto meglio a tagliare altri passaggi e lasciare quello, ma al momento di postare ero proiettata in avanti, per così dire, verso il tuffo nel fiume e non più verso l’aggressione… non so se mi spiego 😀
      Comunque grazie per il consiglio, prossimamente cercherò di rileggere il tutto badando alla coerenza tra le parti!

  • ” Taiga si ficcò l’uovo nella tasca del grembiule” Mi ricorda Chansey (lo ammetto: adoro i Pokémon).

    Che il tipo abbia dei poteri psichici ci può stare, ma non mi sembra questo il caso (né il momento), mentre l’amico d’infanzia del quale la protagonista si è dimenticata mi sembra l’opzione migliore.

  • Macchè paura! Deve gettarasi nel fiume, anche se l’acqua non sembra piacerle, e farsi portare via dalle rapide, lontano da quei due manigoldi. Storia intrigante, il focus puntato su quell’uovo morto che sicuramente morto non sarà e che magari più avanti si schiuderà rivelando un drago d’oro luccicante … ehm … forse corro un po’ troppo. Brava!

  • Ciao.
    Ho dovuto leggere tre episodi insieme, non faccio in tempo a votare… vai troppo in fretta!!! 🙂 secondo me dovresti pubblicare più lentamente… anche perchè la storia merita attenzione.
    Brava come sempre,
    stavolta dico che consegnerà l’uovo ai due uomini…

  • Premetto che non è un ricambio 🙂 ho letto la tua storia ed è scritta davvero bene, il lessico utilizzato e la fluiditá che trasuda dal racconto inebria il lettore. il sarcasmo lo utilizzi in maniera sublime riuscendo a non eccedere ne da una parte ne dall’altra.
    Secondo me è saggio chiamare le guardie.
    Entrare è troppo imprudente ma anche chiedere al ragazzo. È vero che vuole piú tempo a chiamare le guardie ma il gioco non vale la candela, dannato uovo xd

  • Ehm… ho sbagliato a cliccare il voto, sarebbe “entra nel negozio ad affrontare gli intrusi”, invece di “chiederà aiuto al ragazzo”. Tienine conto nelle percentuali. 😉

    Sì per adesso mi sta piacendo, Taiga è ben caratterizzata e naturale, brava.

    Al prossimo episodio!

  • Ciao, benvenuta! Anche tu alla prima storia?
    Ti dico subito che hai scritto un ottimo incipit che lascia presagire un buon plot. La storia famigliare, il segreto da scoprire, il comportamento della protagonista che è tutto da ridimensionare… questo forse grazie alla scoperta che farà disubbidendo al padre e aprendo il pacco… in cui troverà:
    un uovo dorato.
    Seguo 😉

    • Ciao, grazie mille! Io scribacchio già da un po’, ma questa è la mia prima storia su TI e devo dire che il formato di questo sito mi ispira parecchio!
      Diciamo che la trama è delineata a grandi linee, anche se vorrei lasciare ai lettori quanta più libertà possibile… mah, vedremo cosa ne salterà fuori!
      Ho dato un’occhiata al tuo racconto e devo dire che mi piace davvero molto!

  • Dopo aver letto il tuo commento sulla mia storia, ricambio, leggo e commento sulla tua ^_^
    L’incipit è interessante e vediamo come prosegue. Voto anch’io l’uovo dorato ^_^ Magari vi è un drago 😉

    Non si riesce a capire se la protagonista è saccente o solo scocciata 😛

    Ciao 🙂

  • Voto anche io per il grosso uovo dorato (ma ti prego, non dirmi che dentro c’è un drago! Fa troppo Eragon ahaha).
    C’è da dire che ci sono alcuni refusi, di quelli che fanno via con una o due riletture, per il resto l’incipit sembra carino. 🙂

    Seguo la storia, al prossimo episodio!

  • Per Ivan: e in effetti era proprio a quella Taiga che pensavo quando ho scelto il nome (del cane, prima di tutto)… però se qualcuno conosce l’anime il dubbio potrebbe giustamente farselo venire XD
    Sono nuova e non manovro ancora tanto bene: come mai sotto al tuo commento non vedo il tasto “replica”?

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