La terza via

Dove eravamo rimasti?

Cosa farà Taiga per evitare di lasciarci la pelle? Si tufferà nel fiume, portando con sé l'uovo. (71%)

Lezioni di nuoto

Senza nemmeno darle il tempo di pensare a una via di fuga, l’uomo posò un piede sulla barca, evidentemente intenzionato a mettere in atto la sua minaccia e a sottrarle l’uovo. Il peso dello sconosciuto fece vacillare pericolosamente la fragile imbarcazione e Taiga si ritrovò a incespicare nella gonna, rischiando di cadere all’indietro e di finire direttamente nel fiume.

Per un pelo! Stavo quasi per…

Appena ebbe formulato quel pensiero, nella sua mente si formò un’idea. Scappare a piedi era fuori discussione e la ragazza sospettava che ormai fosse troppo tardi anche per arrendersi spontaneamente: non restava che cercare la salvezza tra quelli stessi flutti che poco prima aveva guardato con sospetto.

Presa la decisione in una frazione di secondo, Taiga si ficcò l’uovo nella tasca del grembiule e, posandoci sopra una mano, si tuffò a piè pari nel fiume. Fece appena in tempo a vedere l’espressione incredula del brigante e il suo braccio che si tendeva per afferrarla, poi la corrente la travolse e la sua testa sparì sotto la superficie dell’acqua.

Porca vacca, pensò, mentre riemergeva sputacchiando. Forse aveva un po’ sottovalutato la situazione. Taiga sapeva nuotare, come no. Da bambina aveva passato interi pomeriggi a sguazzare nelle acque del laghetto fuori casa in compagnia di sua sorella, per cui poteva legittimamente dire di essere una discreta nuotatrice. Il fatto era che il suddetto laghetto era calmo come l’olio e, nel suo punto più profondo, raggiungeva a stento i cinquanta centimetri di altezza. In più, quando lei ed Erina vi si tuffavano, lo facevano indossando soltanto la biancheria intima: la ragazza si rese conto che stare a galla tra i flutti del fiume – per di più infagottata nelle sottane che le si avvolgevano attorno ai piedi – non era altrettanto facile.

L’uovo! No!

Per evitare di affogare e cercare di tenere la testa fuori dall’acqua, Taiga fu costretta a lasciare la presa che aveva sul grembiule, ma, appena lo fece, sentì l’uovo abbandonare la tasca, come se, spinto da una volontà propria, avesse scelto proprio quel momento per cercare di fuggire dalle sue braccia. 

Con tutto quello che sto passando per causa sua…

Saldamente abbracciata all’uovo dorato, riacchiappato al volo, Taiga si lasciò trasportare dalla corrente del fiume, notando con raccapriccio che il suo letto si stava restringendo e la corrente si faceva sempre più forte.

Improvvisamente, un rombo.

Cosa? Oh, no!

Taiga quasi non si rese conto di quello che stava succedendo: il suo mondo si capovolse e si fece verde, azzurro e pieno di schiuma bianca. Poi, un salto, l’assenza di gravità e infine l’impatto che le fece espellere l’aria dai polmoni.

Spinta dall’istinto, la ragazza scalciò contro il fondo del fiume e riemerse, respirando a bocca aperta e tossendo con tutte le sue forze.

Sono… viva? E anche tutta intera?

Guardandosi attorno si rese conto di essere in una sorta di pozza naturale, grande e limpida, dove l’acqua scorreva meno impetuosa rispetto a poco prima. Vista da sotto, la cascata dalla quale era precipitata non era poi così impressionante, era un semplice salto di qualche metro. Non che si lamentasse, eh.

Lasciandosi galleggiare sul dorso e sollevando l’uovo, Taiga si stupì di trovarlo ancora perfettamente integro.

Ma di cosa accidenti è fatto questo coso? 

Dalla posizione in cui si trovava al momento le era difficile capire quanto si fosse effettivamente allontanata dai due ladroni, ma le parve di essere stata a mollo nelle acque fredde fin troppo tempo, per cui, reggendo saldamente il suo bottino tra le braccia, Taiga si avvicinò ai bordi della pozza, scrutandone con sospetto le pareti rocciose.

Meno male che ad arrampicare me la cavo.

Nuotando due o tre volte lungo al perimetro della vasca di roccia, la ragazza individuò il punto più adatto per risalire, ma, quando provò a issarsi fuori dalla pozza, si rese tragicamente corto di non avere nelle braccia la forza sufficiente per sollevarsi. Riprovò due o tre volte, ricadendo scompostamente in acqua ogni volta.

Non è possibile! Pensò, sentendosi pericolosamente vicina a una crisi di nervi.

Quando, riprovando una quarta volta, ricadde di nuovo sulla schiena, la ragazza non riuscì a soffocare un urlo di frustrazione. Subito si mise una mano sulla bocca, sentendo l’eco della sua voce rimbalzare sulle rocce circostanti, ma ormai il danno era fatto. Poco dopo infatti, come se non stesse aspettando che un suo segnale, una testa bionda sbucò dal bordo della pozza. L’uomo la osservò per un po’ in silenzio, con la stessa espressione che lei avrebbe usato per osservare un curioso insettino intento a fare qualcosa di particolarmente insignificante.

– Forza, – le disse poi, tendendole una mano, – ti tiro fuori. 

– Sto bene così, grazie! – ribatté lei, nascondendo di nuovo l’uovo nel grembiule.

Lui sbuffò e si sporse ancora di più.

– E dai, Taiga!

La ragazza lo guardò sorpresa: come diavolo faceva a conoscere il suo nome?

Troppo stupita per continuare ad opporsi, Taiga allungò un braccio. 

Come fa il nuovo arrivato a conoscere il nome della nostra protagonista?

  • Ha poteri psichici e riesce a leggere nella mente della gente. (30%)
    30
  • È una guardia inviata da suo padre per cercarla. (20%)
    20
  • È un vecchio amico d'infanzia che Taiga non ricorda più. (50%)
    50
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87 Commenti

  • Ebbene sì, ho votato per l’uovo in mille pezzi: è la svolta che non ti aspetti! Poi non è mica detto che il contenuto vada perduto. 😉
    Comunque sono curioso di leggere il seguito, alla prossima!

    • Ciao e grazie per il voto! In effetti sto scervellandomi per trovare un finale decente, che sia in grado di concludere la storia in maniera accettabile (anche se per me 10 capitoli sono troppo pochi XD) e, se possibile, senza ricorrere a un finale troppo forzato.

  • Molto bello questo episodio, nulla da dire. 🙂
    In questo momento, la caratterizzazione del personaggio della protagonista è una delle meglio riuscite che io abbia letto finora sul sito, mi ci rivedo e sembra di sentirla, reale come la poni! Lo stesso vale, in misura minore, per i personaggi secondari.
    Sei brava a “creare persone” direi, e non solo: complimenti!
    Ho votato per Ianus con poteri magici.

    Al prossimo episodio! 🙂

  • Io voto per l’uomo con i poteri psichici. Ci sta bene a questo punto della storia. Brava Little, mi piace il ritmo che stai dando alla storia. Ho riletto attentamente tutto e l’atmosfera c’è. Mi vedo calato in un’epoca remota dell’Inghilterra (chissà poi perchè proprio là) tra villaggi e boschi colmi di briganti (stile I Pilastri della Terra). L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la reazione di Taiga quando l’uomo che la minacciava è salito sulla barca. “Per un pelo! Stavo quasi per …”. La ritengo inadatta. Mi sarei aspettato una reazione più spaventata, che è quello che ci si attenderebbe in una situazione di tensione come quella, non trovi? Comunqeu brava.

    • Ciao! Si, hai perfettamente ragione: infatti nella “prima stesura” (prima scrivo un brano ben più lungo di 5000 battute, poi lo taglio e tengo quello “originale” per pubblicare poi anche su un altro sito, a storia conclusa) tra l’arrivo dell’uomo e quella battuta c’erano altri pensieri. Poi però ho dovuto eliminare diverse cose: forse avrei fatto meglio a tagliare altri passaggi e lasciare quello, ma al momento di postare ero proiettata in avanti, per così dire, verso il tuffo nel fiume e non più verso l’aggressione… non so se mi spiego 😀
      Comunque grazie per il consiglio, prossimamente cercherò di rileggere il tutto badando alla coerenza tra le parti!

  • ” Taiga si ficcò l’uovo nella tasca del grembiule” Mi ricorda Chansey (lo ammetto: adoro i Pokémon).

    Che il tipo abbia dei poteri psichici ci può stare, ma non mi sembra questo il caso (né il momento), mentre l’amico d’infanzia del quale la protagonista si è dimenticata mi sembra l’opzione migliore.

  • Macchè paura! Deve gettarasi nel fiume, anche se l’acqua non sembra piacerle, e farsi portare via dalle rapide, lontano da quei due manigoldi. Storia intrigante, il focus puntato su quell’uovo morto che sicuramente morto non sarà e che magari più avanti si schiuderà rivelando un drago d’oro luccicante … ehm … forse corro un po’ troppo. Brava!

  • Ciao.
    Ho dovuto leggere tre episodi insieme, non faccio in tempo a votare… vai troppo in fretta!!! 🙂 secondo me dovresti pubblicare più lentamente… anche perchè la storia merita attenzione.
    Brava come sempre,
    stavolta dico che consegnerà l’uovo ai due uomini…

  • Premetto che non è un ricambio 🙂 ho letto la tua storia ed è scritta davvero bene, il lessico utilizzato e la fluiditá che trasuda dal racconto inebria il lettore. il sarcasmo lo utilizzi in maniera sublime riuscendo a non eccedere ne da una parte ne dall’altra.
    Secondo me è saggio chiamare le guardie.
    Entrare è troppo imprudente ma anche chiedere al ragazzo. È vero che vuole piú tempo a chiamare le guardie ma il gioco non vale la candela, dannato uovo xd

  • Ehm… ho sbagliato a cliccare il voto, sarebbe “entra nel negozio ad affrontare gli intrusi”, invece di “chiederà aiuto al ragazzo”. Tienine conto nelle percentuali. 😉

    Sì per adesso mi sta piacendo, Taiga è ben caratterizzata e naturale, brava.

    Al prossimo episodio!

  • Ciao, benvenuta! Anche tu alla prima storia?
    Ti dico subito che hai scritto un ottimo incipit che lascia presagire un buon plot. La storia famigliare, il segreto da scoprire, il comportamento della protagonista che è tutto da ridimensionare… questo forse grazie alla scoperta che farà disubbidendo al padre e aprendo il pacco… in cui troverà:
    un uovo dorato.
    Seguo 😉

    • Ciao, grazie mille! Io scribacchio già da un po’, ma questa è la mia prima storia su TI e devo dire che il formato di questo sito mi ispira parecchio!
      Diciamo che la trama è delineata a grandi linee, anche se vorrei lasciare ai lettori quanta più libertà possibile… mah, vedremo cosa ne salterà fuori!
      Ho dato un’occhiata al tuo racconto e devo dire che mi piace davvero molto!

  • Dopo aver letto il tuo commento sulla mia storia, ricambio, leggo e commento sulla tua ^_^
    L’incipit è interessante e vediamo come prosegue. Voto anch’io l’uovo dorato ^_^ Magari vi è un drago 😉

    Non si riesce a capire se la protagonista è saccente o solo scocciata 😛

    Ciao 🙂

  • Voto anche io per il grosso uovo dorato (ma ti prego, non dirmi che dentro c’è un drago! Fa troppo Eragon ahaha).
    C’è da dire che ci sono alcuni refusi, di quelli che fanno via con una o due riletture, per il resto l’incipit sembra carino. 🙂

    Seguo la storia, al prossimo episodio!

  • Per Ivan: e in effetti era proprio a quella Taiga che pensavo quando ho scelto il nome (del cane, prima di tutto)… però se qualcuno conosce l’anime il dubbio potrebbe giustamente farselo venire XD
    Sono nuova e non manovro ancora tanto bene: come mai sotto al tuo commento non vedo il tasto “replica”?

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