La terza via

Dove eravamo rimasti?

Come fa il nuovo arrivato a conoscere il nome della nostra protagonista? È un vecchio amico d'infanzia che Taiga non ricorda più. (50%)

Vecchi amici e nuovi incontri

Lo sconosciuto la tirò fuori dall’acqua come se nulla fosse. Lo sguardo insistente di Taiga non parve disturbarlo, anzi, dalla sua espressione si sarebbe detto quasi divertito.

– Non dirmi che non ti ricordi di me, – ridacchiò.

– Beh, veramente no, – replicò la ragazza, liberandosi dalla sua presa e scrutandolo guardinga.

Capelli biondi, occhi azzurri, né alto, né basso… non sei certo un campione di originalità, bello mio.

– L’ultima volta che ci siamo visti tu e i tuoi degni compari mi avete chiuso in una stalla e mi ci avete lasciato per un paio di ore, se non ricordo male, – disse meditabondo il ragazzo.

Taiga lo guardò a bocca aperta.

– Oleg?! – chiese, incredula.

– Ecco, brava!

– Ma sei un monaco?! – le vesti del ragazzo lasciavano pochi dubbi, ma la cosa le pareva tanto assurda che decise di chiedere comunque.

Oleg si lisciò il saio color cenere.

– La cosa ti stupisce?

– Beh, un pochino. – ammise Taiga, – Sono anni che non ci vediamo e di certo non mi aspettavo di vederti con quella roba addosso. Mica volevi diventare cavaliere?

Il ragazzo sbuffò.

– Si, da bambino. Poi sono cresciuto e ho trovato la mia vera strada.

La ragazza continuò a fissarlo, senza parole.

– Oh… complimenti, allora. Per aver trovato la tua strada, intendo.

Oleg la ringraziò con un cenno del capo, poi si concentrò su di lei.

– Cosa ci facevi a mollo nel fiume? – le chiese, improvvisamente sospettoso, – E così lontano da casa, poi!

Taiga cercò di svicolare.

– Ehm, è una storia lunga…

– Cos’è quello? – gli occhi del giovane si fermarono sull’uovo che la ragazza stava discretamente cercando di far sparire di nuovo all’interno del grembiule.

Taiga abbassò lo sguardo sul grande oggetto dorato, quasi fosse stupita di ritrovarselo in mano.

– Oh, solo un uovo… – disse, con nonchalance.

– A chi l’hai rubato? – Oleg scattò in avanti, cercando di sottrarglielo, ma lei fu più rapida e fece un saltello all’indietro.

– Non l’ho rubato, razza di cretino! – abbaiò, – Me lo sono ritrovato in negozio!

– Se non l’hai rubato, – disse Oleg, fronteggiandola, – perché hai l’aria di una che sta scappando?

– Sto scappando, – sbuffò Taiga, togliendosi un ciuffo bagnato dagli occhi, – da dei tizi che lo volevano rubare a me. Non so se ti è chiara la differenza.

– Mh, – Oleg non sembrava convinto di quella spiegazione, – mettiamo che io ti creda. Adesso cosa pensi di fare?

– Devo ritrovare i due tizi con cui stavo viaggiando, – disse lei, sedendosi a terra e facendo uscire l’acqua dagli stivali.

– Amici di famiglia?

Taiga scoppiò a ridere, immaginando l’opinione che suo padre avrebbe avuto di Ianus e Grite.

– No, no, – disse, divertita, – sono due seguaci della Terza Via, sai…

Oleg la interruppe.

– Due eretici?! Frequenti anche gente di quella risma, adesso? – pareva scandalizzato e Taiga iniziò a sopportare poco il  modo di fare del ragazzo.

Ma chi ti credi di essere, per giudicarmi così?

– Solo per necessità, – lo informò altezzosa, – ma anche se fosse, la cosa non ti riguarderebbe.

Il giovane scosse il capo, poi parve giungere a una conclusione.

– Va bene, non importa, – disse, più a sé stesso che a Taiga, – adesso ti riporto a casa.

La ragazza scosse il capo con foga.

– No, a casa non ci torno! – esclamò, – papà mi ammazza di sicuro!

Oleg avrebbe certamente chiesto delucidazioni, ma un rumore felpato li fece ammutolire. Per qualche motivo Taiga ebbe l’impressione che il sangue le si ghiacciasse nelle vene e il cuore perdesse un battito.

– Che cos’è stato? – chiese in un sussurro.

Il ragazzo si limitò a scuotere il capo e poi, posatale una mano sulla spalla per indurla a seguirlo, iniziò a retrocedere, allontanandosi dalla foresta. Taiga non si fece pregare, ma avevano appena percorso qualche metro che dalla penombra delle piante sbucò un essere che le fece morire un grido in gola.

Grosso come un piccolo orso, ricoperto da un ispido per rossastro, l’animale era dotato di cranio largo, simile a quello di un molosso, ma con una specie di proboscide al posto della parte anteriore del muso. Quello strano naso – sempre che di un naso si trattasse – terminava vicino al terreno, ma ai suoi lati, probabilmente in corrispondenza della bocca, brillavano due paia di zanne ricurve. Gli arti erano forti, i posteriori appena più corti degli anteriori, e corredati da quattro artigli acuminati. Erano però gli occhi a terrorizzare Taiga, quei piccoli occhi gialli che la fissavano con una terribile espressione di trionfo.

– C-cos’è? – riuscì a balbettare, rivolta a Oleg.

– Non lo so, – mormorò il ragazzo con voce altrettanto instabile.

La creatura si mosse verso di loro e, senza nemmeno bisogno di consultarsi, i due giovani scattarono correndo in direzione opposta allo scorrere del fiume, inseguiti dalla bestia. Corsero a lungo e dopo poco si accorsero che la creatura non pareva seriamente intenzionata a catturarli, ma piuttosto a costringerli ad andare in una certa direzione. Ogni volta che rallentavano la creatura produceva un ringhio sordo, costringendoli a proseguire oltre.

Dove accidenti ci sta portando?

Da dove sbuca la creatura che sta inseguendo Taiga e Oleg

  • È stato evocato da Ianus (che in realtà ha poteri magici) per far tornare indietro Taiga e l'uovo (50%)
    50
  • È stato inviato da una vecchia strega per un motivo ben preciso (17%)
    17
  • È solo un animale selvatico con un metodo di caccia particolare (33%)
    33
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

87 Commenti

  • Ebbene sì, ho votato per l’uovo in mille pezzi: è la svolta che non ti aspetti! Poi non è mica detto che il contenuto vada perduto. 😉
    Comunque sono curioso di leggere il seguito, alla prossima!

    • Ciao e grazie per il voto! In effetti sto scervellandomi per trovare un finale decente, che sia in grado di concludere la storia in maniera accettabile (anche se per me 10 capitoli sono troppo pochi XD) e, se possibile, senza ricorrere a un finale troppo forzato.

  • Molto bello questo episodio, nulla da dire. 🙂
    In questo momento, la caratterizzazione del personaggio della protagonista è una delle meglio riuscite che io abbia letto finora sul sito, mi ci rivedo e sembra di sentirla, reale come la poni! Lo stesso vale, in misura minore, per i personaggi secondari.
    Sei brava a “creare persone” direi, e non solo: complimenti!
    Ho votato per Ianus con poteri magici.

    Al prossimo episodio! 🙂

  • Io voto per l’uomo con i poteri psichici. Ci sta bene a questo punto della storia. Brava Little, mi piace il ritmo che stai dando alla storia. Ho riletto attentamente tutto e l’atmosfera c’è. Mi vedo calato in un’epoca remota dell’Inghilterra (chissà poi perchè proprio là) tra villaggi e boschi colmi di briganti (stile I Pilastri della Terra). L’unica cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la reazione di Taiga quando l’uomo che la minacciava è salito sulla barca. “Per un pelo! Stavo quasi per …”. La ritengo inadatta. Mi sarei aspettato una reazione più spaventata, che è quello che ci si attenderebbe in una situazione di tensione come quella, non trovi? Comunqeu brava.

    • Ciao! Si, hai perfettamente ragione: infatti nella “prima stesura” (prima scrivo un brano ben più lungo di 5000 battute, poi lo taglio e tengo quello “originale” per pubblicare poi anche su un altro sito, a storia conclusa) tra l’arrivo dell’uomo e quella battuta c’erano altri pensieri. Poi però ho dovuto eliminare diverse cose: forse avrei fatto meglio a tagliare altri passaggi e lasciare quello, ma al momento di postare ero proiettata in avanti, per così dire, verso il tuffo nel fiume e non più verso l’aggressione… non so se mi spiego 😀
      Comunque grazie per il consiglio, prossimamente cercherò di rileggere il tutto badando alla coerenza tra le parti!

  • ” Taiga si ficcò l’uovo nella tasca del grembiule” Mi ricorda Chansey (lo ammetto: adoro i Pokémon).

    Che il tipo abbia dei poteri psichici ci può stare, ma non mi sembra questo il caso (né il momento), mentre l’amico d’infanzia del quale la protagonista si è dimenticata mi sembra l’opzione migliore.

  • Macchè paura! Deve gettarasi nel fiume, anche se l’acqua non sembra piacerle, e farsi portare via dalle rapide, lontano da quei due manigoldi. Storia intrigante, il focus puntato su quell’uovo morto che sicuramente morto non sarà e che magari più avanti si schiuderà rivelando un drago d’oro luccicante … ehm … forse corro un po’ troppo. Brava!

  • Ciao.
    Ho dovuto leggere tre episodi insieme, non faccio in tempo a votare… vai troppo in fretta!!! 🙂 secondo me dovresti pubblicare più lentamente… anche perchè la storia merita attenzione.
    Brava come sempre,
    stavolta dico che consegnerà l’uovo ai due uomini…

  • Premetto che non è un ricambio 🙂 ho letto la tua storia ed è scritta davvero bene, il lessico utilizzato e la fluiditá che trasuda dal racconto inebria il lettore. il sarcasmo lo utilizzi in maniera sublime riuscendo a non eccedere ne da una parte ne dall’altra.
    Secondo me è saggio chiamare le guardie.
    Entrare è troppo imprudente ma anche chiedere al ragazzo. È vero che vuole piú tempo a chiamare le guardie ma il gioco non vale la candela, dannato uovo xd

  • Ehm… ho sbagliato a cliccare il voto, sarebbe “entra nel negozio ad affrontare gli intrusi”, invece di “chiederà aiuto al ragazzo”. Tienine conto nelle percentuali. 😉

    Sì per adesso mi sta piacendo, Taiga è ben caratterizzata e naturale, brava.

    Al prossimo episodio!

  • Ciao, benvenuta! Anche tu alla prima storia?
    Ti dico subito che hai scritto un ottimo incipit che lascia presagire un buon plot. La storia famigliare, il segreto da scoprire, il comportamento della protagonista che è tutto da ridimensionare… questo forse grazie alla scoperta che farà disubbidendo al padre e aprendo il pacco… in cui troverà:
    un uovo dorato.
    Seguo 😉

    • Ciao, grazie mille! Io scribacchio già da un po’, ma questa è la mia prima storia su TI e devo dire che il formato di questo sito mi ispira parecchio!
      Diciamo che la trama è delineata a grandi linee, anche se vorrei lasciare ai lettori quanta più libertà possibile… mah, vedremo cosa ne salterà fuori!
      Ho dato un’occhiata al tuo racconto e devo dire che mi piace davvero molto!

  • Dopo aver letto il tuo commento sulla mia storia, ricambio, leggo e commento sulla tua ^_^
    L’incipit è interessante e vediamo come prosegue. Voto anch’io l’uovo dorato ^_^ Magari vi è un drago 😉

    Non si riesce a capire se la protagonista è saccente o solo scocciata 😛

    Ciao 🙂

  • Voto anche io per il grosso uovo dorato (ma ti prego, non dirmi che dentro c’è un drago! Fa troppo Eragon ahaha).
    C’è da dire che ci sono alcuni refusi, di quelli che fanno via con una o due riletture, per il resto l’incipit sembra carino. 🙂

    Seguo la storia, al prossimo episodio!

  • Per Ivan: e in effetti era proprio a quella Taiga che pensavo quando ho scelto il nome (del cane, prima di tutto)… però se qualcuno conosce l’anime il dubbio potrebbe giustamente farselo venire XD
    Sono nuova e non manovro ancora tanto bene: come mai sotto al tuo commento non vedo il tasto “replica”?

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi