Il Cacciatore

Dove eravamo rimasti?

Si, ora Biancaneve è morta e il male esige almeno un cuore di valore ad episodio. Nel prossimo episodio moriranno in molti e... Morirà un'altra principessa e scopriremo di più sul pegno e sul male. (56%)

Vendetta e desiderio

Una lama per abbattere

Una lama per scuoiare

Due occhi predatori

Cuoio nero mangia luce

Come la notte che mi accoglie

In una foresta silenziosa

Affogata in un lutto nebbioso

Presto verranno anche qui, alla ricerca dell’assassino; per me non c’è riposo, in questa notte di sangue che sembra infinita. Ho un conto da regolare e devo farlo subito.

Nella scatola che porto con me, il cuore strappato rafforza il suo potere che gocciola in velenosi bisbigli.

Avevi dato la tua parola

Avevi detto di essere mio fedele amico

Tu sapevi cosa sarebbe successo

Se non mi avessi obbedito.

Uccidi chi mi ha ucciso!

I sussurri alimentano una tempesta di vendetta che, impietosa, sferza l’anima del vecchio cacciatore; la sento ancora, contorcersi in straziante dolore.

Ma ecco, ho raggiunto la loro casa, in un altro angolo della foresta. La porta non è chiusa a chiave, poveri stolti, non sanno che il male che li cercava, li ha trovati. Lei li odia e li vuole tutti morti.

Salgo al piano superiore, arco in mano, strisciante e infido, il pavimento è vecchio e l’ultima scala mi tradisce. Si svegliano, ma per due di loro la vita finisce presto, prima che io abbandoni l’arco per impugnare coltello e accetta. Qualcuno si tuffa si di me a mani nude, ma è la mia lama a prendere lui che crolla a terra esanime. Compare una luce, forse un barlume di speranza; no, questo non li aiuta. Ora mi vedono in faccia e sono sorpresi, sfrutto questi preziosi istanti per lanciare le mie armi. Altri due cadono, l’espressione ferma in una domanda che non avrà mai risposta. La finestra si rompe, un codardo in fuga, mentre davanti a me si erge l’ultimo avversario, piccolo quanto il piccone che impugna, ed io sono senza armi. Cala l’arma disperato ma io, fulmineo, sono già altrove. Di lì a poco la sua vita si spegne, portata via da una lama che non perdona.

Uno ancora manca all’appello, lo raggiungo su quello sperone dove tutto è iniziato e dove è giusto che il conto venga saldato. Davanti a me, sull’orlo del baratro, il piccolo uomo capisce di essere in trappola e al mio coltello contrappone un’unica lacrima, brillante di speranza e bontà. Il pugnale incontra, ancor prima del corpo, proprio quella lacrima che tuona il potere di un’anima pura e gentile. L’esplosione ci divide, lo sperone crolla e perdo ogni traccia dell’ultimo nano il cui nome era Cucciolo.

Il conto è saldato e lei, la Regina, è stata vendicata. Nella casa dei nani, su un vecchio tavolo di legno, stanno, sei piccoli e forti cuori, a prova che in questo mondo felice si può ancora morire.

Ma il vento non cessa di soffiare, muta, da tempesta a uragano umido di desiderio. Ora lo sguardo ingordo è rivolto verso altri cuori principeschi che, mescolati a parole proibite e incantesimi oscuri, possono riportare in vita la Regina e tutto il suo odio. Il nuovo proposito ridesta un brandello di coscienza che, coraggioso, innalza uno sguardo di ribellione; per un istante vola alto, prima di precipitare, in fiamme, sotto il peso dell’antico patto che fa del mio corpo lo strumento della Regina.

Tu sapevi cosa sarebbe successo

Salute, longevità e libertà

in cambio di cuore, mente e anima

Viaggio di notte, evito i percorsi frequentati e, finalmente, trovo una nuova foresta ad accogliermi. Una piccola colonia ruba terra agli alberi che ancora incontrano un mare sconfinato. Sentieri s’incrociano tra le grigie conifere e uso tempo prezioso per esplorarli, in cerca di lei. Le notti passano, fino a quando trovo un lago e un grosso salice sulla sua riva. Sotto l’antico albero c’è lei, in ginocchio con gli occhi chiusi, lunghi capelli neri e un paio di animali ad accompagnarla.

Qui non serve silenzio, qui serve velocità e determinazione; ingoio avidamente lo spazio che ci divide, estraggo il coltello ma le fronde dell’albero si muovono e mi ostacolano; l’albero è animato! L’effetto sorpresa è sfumato, ora anche lei ha un pugnale e gli animali mi sono addosso. Perdo tempo lanciandoli nel lago quando ecco, il gelo di una lama che affonda nella mia spalla.

La guardo negli occhi, lei non vuole essere preda, lei è aggressiva ed indomabile come un puma di montagna. I rami m’intralciano, inciampo in una radice e cado a terra. Il mio coltello è perso, il suo morde ancora la mia spalla.

Ora lei potrebbe scappare ma si sente in vantaggio e, con gli occhi che brillano selvaggi, estrae un altro coltello dal morbido vestito di cuoio e si tuffa su di me ululando.

Agguerrita, lo devo ammettere, ma ha sottovalutato il Cacciatore e questo è un errore imperdonabile.

Estraggo il coltello dalla spalla, il dolore rimbomba in lontananza, lo lancio mentre lei mi arriva addosso.

Sento un nuovo morso, ma lo sguardo del puma è ormai spento; un coltello è incastonato nella sua testa, circondata da lucidi capelli neri, ora tinti di un rosso vitale.

Ora ho un nuovo cuore per lo scrigno dorato.

Quello di Pocahontas.

Ho conquistato un altro cuore e le forze del bene si stanno organizzando, lo sento. Cosa accadrà nel prossimo episodio?

  • Puoi salvare una Principessa chiamandola per nome ma solo la più chiamata sarà salva. (40%)
    40
  • Morirà un'altra Principessa ma scopriremo il punto debole della Regina e della maledizione. (30%)
    30
  • Nessuna principessa morirà e qualcuno di inaspettato mi aiuta a guarire. (30%)
    30
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49 Commenti

    • Dai che questa volte potrebbe andarti bene eh!

      L’uragano è stata una rivelazione per me, cercavo qualcosa che descrivesse la situazione interiore senza annoiare troppo.
      A me piace e sono contento che piaccia anche a te!

      A presto!

  • Ho votato per salvare Cappuccetto Rosso anche se non è una principessa.. Che sia lei a vedersela poi con il cacciatore? 😀

    Bello, anche il secondo, forse leggermente ma leggermente meno del primo, ma intrigante, con un ritmo che prende e ti invita a leggerne ancora!

    Qualche eroe delle fiabe lasciamelo in vita però.. 🙂 per favore! 🙂

    • Beh possiamo dire tranquillamente che è salva dai hehehe
      Ci sono ancora tantissimi eroi delle fiabe vivi e vegeti non temere…

      Al momento potrebbe addirittura sopravvivere una principessa!

      Sono un pò preso da altri impegni ma spero di poter tornare a scrivere e leggere al più presto.

    • Ciao e benvenuta!
      Hai proprio ragione, prima era tutta un’altra cosa….bastava pochi grandi sentimenti ed una morale per fare una bella favola.
      Purtroppo anche nel mondo delle favole è arrivata una profonda crisi di realismo, ma ci tengo a precisare una cosa: le principesse non torneranno mai come zombie.
      Sarà poco ma almeno è una certezza! Quant’è vero che gli zombie mi hanno veramente stancato 😉

    • Benvenuto/a!
      Ehhhh…..lo scopriremo presto ma ti garantisco che c’è un perchè.
      A giudicare dalla votazione direi che le informazioni saranno pagate con un’altra vita, quindi mi impegnerò perchè siano informazioni di valore!
      😉

    • Benvenuta a te e grazie per essere passata!
      Eh lo so, brutto periodo per le principesse….chissà se possiamo prenderla come una brutta copia di un esperimento sociale….in questo caso possiamo dire che la curiosità vince sulla pietà?
      Beh spero vivamente di no dai…

    • Grazie per aver letto questo incipit!
      Per il seguito ho alcuni assi nella manica che spero di usare al meglio.
      A parte questi assi, credo che per i prossimi giorni camminerò per strada con la testa fra le nuvole pensando al seguito eheheh
      A presto!

  • “c’è qualcosa che non va e lo sento distintamente” qui molti saggisti direbbero che la sola frase “c’è qualcosa che non va” va tagliata” è proprio quel “qualcosa” che non va bene: l’autore deve dire cos’è. Se poi il protagonista lo “sente distintamente”… a maggior ragione l’autore deve scrivere cos’è. Poi quel “distintamente” non va bene: gli avverbi vanno sempre tagliati e sostituiti con intere frasi. Rientra sempre nello show dont tell: “la via per l’inferno è lastricata di avverbi” (Stephen King). “catapecchia” non sono sicuro, ma qui sei sul borderline del giudizio dell’autore. “rozzo” raccontato. “come a” evita ogni “simile a” “tipo” etc. “occhi neri e profondi” banale. “Sento di essere più forte, più veloce e più preciso” raccontato. etc etc etc

  • Devo seguire!!! Per forza!!
    E ho scelto l’inserimento di un eroe da contrapporre al male.. del resto ogni favola che si rispetti deve averne uno, anche senza dare per scontato chi dominerà sull’altro. Bell’inizio, atmosfera interessante all’inizio e un ritmo sempre più incalzante con colpo di scena finale. Alla prossima puntata! 🙂

    • Eheheh grazie per la lettura!
      Si, la prima principessa è stata colta un pò di sorpresa ma la prossima…chissà…potrebbe essere più pronta della prima!
      Le dicerie si girano in fretta ma la notizia di una principessa morta vola!
      Al prossimo episodio!

  • Interessante questo incipit, ti seguo.
    Mi è piaciuto particolarmente l’effetto di quelle parole che lo avvolgono, specialmente il fatto che siano parole. Anche la scena in cui sbatte le palpebre e si vede compiere diverse azioni è efficace, molto cinematografica.
    Ti seguo e voto che morirà un’altra principessa e scopriremo più sul pegno del male.
    Ah, attento a qualche refuso, rileggi una volta di più 😉
    A presto

  • Spero per te che non sia la rivisitazione di qualche fiaba famosa, perché ho intenzione di farne una io.

    Scopriamo qualcosa di più sul pegno e sul male.

    Devi stare attento, quando scrivi: continui a dimenticarti un (bel) po’ di virgole.

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