Like a woman

Dove eravamo rimasti?

Cosa farà Xavia? Continuerà a correre, cercando di seminare la creatura (56%)

Castello

L’orribile ululato del mostro scosse l’intera foresta, facendo tremare la terra e riverberare il boato fin dentro alle mie ossa. Shen ormai era caduto, inesorabilmente scomparso dentro ad un fosso, e a me non restava che correre come un forsennato nella speranza di scamparla, sebbene la bestia dagli arti lunghissimi corresse a quattro zampe come una specie di ragno.

«Forza… Forza..» biascicai, fra me e me, come ad implorarmi di fare più veloce. Forse, per la prima volta, ringraziavo di essere nel corpo di una donna: il peso leggero del corpo e le gambe snelle ed esili come quelle di una gazzella, mi permettevano di fuggire più velocemente di quanto pensassi.

Ma non gareggiavo in destrezza con un essere umano. Tanto che sentii l’essere farsi più vicino, allungare il braccio e quasi afferrarmi la caviglia fra le dita artigliate e ruvide come carta vetrata. Saltai sul posto all’ultimo, cominciando a zigzagare fra gli alberi per sviare la cieca creatura circa la direzione che avevo intenzione di prendere. Eppure, il suono del mio fiatone era tanto forte che era impossibile non intuire dove fossi: la consapevolezza di essere in un mare di guai mi colpì come un fulmine a ciel sereno. Ed era tutta colpa di quella maledetta strega. Era sempre colpa di una donna, alla fine.

Fui quasi sul punto di iniziare a gridare dalla frustrazione – no, non mi sarei mai messo a piangere. E quasi tentato di gettare la spugna: forse era meglio così. Forse era destino che un mostro orrendo mi sbranasse, per lo meno mi sarei risparmiato la fatica di ritornare ad essere lo stimabile e giovane re che ero un tempo. Ma morire in questo sudicio corpo femminile? Probabilmente mi avrebbe portato sventura nell’aldilà.

La soluzione alle mie sventure si parò davanti ai miei occhi quando la fitta distesa di abeti si diradò per mostrare, a qualche metro più avanti, un fossato da cui penzolava un traballante e vertiginoso ponte sospeso. Dall’altra parte, un castello gigantesco. Una voce nella mia testa mi disse che era meglio non voltarsi, ma l’irrefrenabile impulso mi spinse a guardarmi indietro: l’essere aberrante ululò il suo straziante lamento, ad appena un metro da me, e il cuore mi salì in gola restando bloccato per lo spavento.

Sapevo di dover aspettare Shen, perché lui era molto più preparato di me in queste situazioni. Non solo, perché mi aveva già salvato dai guai un paio di volte e avere il fratello della maledetta strega con me poteva essere estremamente utile. Tuttavia, avevo i minuti contati. Perciò non mi feci pregare, quando iniziai a correre spedito sul ponte di corda, che oscillava pericolosamente ad ogni mio passo, facendo cigolare le tegole instabili. Mi costrinsi a non guardare in basso, specialmente perché l’acqua era distante ad un centinaio di metri, e il vuoto si trovava a pochi centimetri dai miei piedi. 

Poi, quando finalmente raggiunsi la terra dall’altra parte del crepaccio, mi voltai estraendo il pugnale che avevo ancora con me. Il mostro se ne stava là, sul ponte, mettendo una mano artigliata davanti all’altra per darmi la caccia. Non ci pensai due volte, quando incominciai a tagliare le estremità di corda dal mio lato, in modo da recidere qualsiasi collegamento con la Foresta Oscura. Shen sarebbe rimasto lì. Un peccato, perché nonostante i suoi modi da folle – chi avrebbe mai aiutato delle donne? – o quei comportamenti da arrogante, sempre pronto a mettermi alla prova, iniziava a starmi simpatico. 

Però il mostro proseguiva, perciò continuai a tagliare come una furia e, nella foga del momento, mi tagliai il dorso dell’altra mano, da cui gocciolò qualche rivolo di sangue. Mancava poco all’arrivo della creatura. Pochissimo. All’ultimo istante, la corda cedette e il ponte crollò, trascinando con sé la creatura, per poi schiantarsi contro l’altro lato del crepaccio. Esalai un sospiro di sollievo. 

Ma era troppo presto per cantare vittoria. Quando mi voltai, il mastodontico palazzo in pietra nera si ergeva con le torri e le guglie a grattare il cielo, squarciandolo con i suoi tetti spioventi. Le scarlatte finestrelle istoriate e le nubi temporalesche che lo circondavano, pur senza che fosse cattivo tempo, facevano sembrare il luogo ancora più lugubre. Ovviamente, era molto più bello il mio palazzo.

Mi avvicinai titubante, sollevando la gonna sporca di fango per salire le gradinate verso il portone strombato, coperto da una cancellata che sembrava dicesse “Tu non puoi passare”. Se la strega si trovava davvero qui, una porta bloccata non mi avrebbe fermato. Tanto che presi in considerazione di girare intorno al castello in cerca di un’entrata secondaria. Almeno fino a quando non udii una voce cavernosa e cupa.

«Ecco da dove proveniva questo profumino di sangue.»

Non feci in tempo a coprirmi la mano ferita, né a voltarmi per vedere chi parlasse. Un dolore lancinante ed improvviso alla testa mi colse con un capogiro, facendomi riempire la vista di sprazzi rossi. Prima di cadere a terra, sentii solo: «Ci divertiremo.»

E poi più nulla.

Al risveglio, Xavia si troverà...

  • In una cella (0%)
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  • In una camera da letto (45%)
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  • In una sala da pranzo (55%)
    55
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109 Commenti

  • Ho letto questa storia tutto d’un fiato, e devo dire che è davvero bella. Mi piace il modo in cui descrivi le scene, e i pensieri dei protagonisti, alcune scene mi hanno addirittura strappato un sorriso proprio per la stravagante idea che hai avuto per questa storia, la trovo notevolmente originale. I miei sinceri complimenti.

  • Ho giracchiato intorno a questa storia, indecisa se mi attirasse o meno. Invece l’idea dietro è profonda e piuttosto originale per un fantasy, e allo stesso tempo affrontata in modo leggero e a tratti comico. Il protagonista mi ricorda molto Kuzco de Le follie dell’imperatore e ha la stoffa per diventare un buon personaggio, spero questo non oscuri gli altri. Credo in una sovrapposizione di Shen e la Strega, ma staremo a vedere. Comunque ho votato per la camera da letto, credo che da lì possano partire molte cose.

  • Beh Charle per un attimo ho sperato che questa storia fosse scritta da un uomo… ma chissà perché sentivo che per quanto un uomo possa essere sensibile e bravo a scrivere, non avrebbe potuto entrare così tanto nel personaggio come hai fatto tu. Forse. Bella storia, molto profonda. Spero che Shen sia in realtà una donna e che il re se ne innamori,ma forse sarebbe troppo scontato? Spero non siano due uomini ad innamorarsi l’uno dell’altro, più che altro perchè la strega dorata non avrebbe fatto un gran bel lavoro per vendicare le donne, allora 😀 complimenti, seguo. E son l’unica ad aver votato la camera da letto, come mai? A presto! 😉

    • Hola Flow!
      Be’, wow, grazie mille, mi lusinghi davvero! Sono felice che la storia ti piaccia e sono contenta che abbia sviluppato qualche teoria… Oh, non farò spoiler, perciò non posso dire se hai ragione o meno, ma sono sicura che gli sviluppi un po’ sorprenderanno. Chissà 😀
      Sì, a quanto pare la sala da pranzo prevale!
      Alla prossima 😛

  • Eccomi Charle. Il fantasy non è esattamente uno dei miei generi letterari preferiti, tuttavia ti ho letto con piacere. Una storia ben scritta con un ottimo ritmo e buona padronanza di linguaggio. Ti faccio i miei complimenti e ora attendo il seguito con ansia. Ho votato per la sala da pranzo. Ciao 🙂

    • Peggio, due anni e mezzo! Ahahaha sono pessima xDD

      Bene bene, sintesi striminzita: il re misogino condanna a morte una donna, ma lei è una strega e lo maledice, facendolo diventare a sua volta una ragazza in modo che le sue leggi gli ritornino contro. Da qui si trova in un mare di guai perché sta di fatto che una donna sconosciuta si è introdotta nel palazzo e il re è scomparso nel nulla. La strega scompare, un tipo molto simile a lei (che si scopre essere il fratello della strega) lo salva da un linciaggio e dopo averlo portato in un nascondiglio pieno di donne, partono per la foresta oscura dove vive questo mago nero che, a quanto pare, rapisce delle fanciulle innocenti. Ovviamente il re parte per trovare la strega, che si pensa sia andata lì, in modo da poter ritornare ad essere un uomo. Nell’ultimo capitolo il fratello della strega, Shen, cade in un fosso e niente, lui si salva dal mostro.
      Diciamo che ho reso un po’ tutta la vicenda ahahahah

      P.s. sono d’accordo per la sala da pranzo.
      E grazie del bentornata! 😀

  • E dopo più di un anno e mezzo (forse quasi due e mezzo?)… SEI TORNATA!!!!!!! 😀

    Dato che ho votato per la sala da pranzo, mi aspetto una tua “rivisitazione” del Cappellaio Matto di Alice. 🙂

    By the way, hai avuto modo di finire la mia rivisitazione di Cappuccetto Rosso?

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