Anni settanta
L’uomo è più fedele all’altrui segreto che al proprio: la donna invece custodisce meglio il proprio segreto che quello degli altri. Jean de La Bruyère
La nostra palazzina era un po’ isolata, un grande cortile la separava dalle ultime case di periferia. Un posto tranquillo, un po’ monotono per un adolescente ma per me andava bene. Ero un tipo introverso, mi piaceva leggere fumetti e mi trovavo a mio agio più con gli adulti che con gli altri ragazzi..
Abitavamo al piano terra, poi c’era l’appartamento di una donna anziana che stava sempre dalle figlie e, sopra, la signora Elena, sposata, senza figli. Era ancora giovane ma, a me sembrava quasi “anziana”, suo marito, che aveva una decina d’anni più di lei era addirittura più vecchio che mio padre.
Quando veniva a passare il pomeriggio da mia madre, però, non potevo fare a meno di cercare la posizione più idonea per spiare le parti del corpo burroso che traboccavano dai suoi camici attillati. Era abbondante e prorompente, di altezza media con le cosce piene, dalla bella carne rosea. I seni, molto grossi, erano sempre pressati da un reggipetto nero, le cui bretelle sbucavano dagli abiti in ogni sua mise.
Con un libro o un giornaletto in mano, mi mettevo comodo, spesso per terra su un cuscino, e la spiavo per ore. Mi piaceva molto guardarla d’inverno, perché sotto la veste portava le calze. A volte nere, altre, colore del bronzo. Se ero fortunato, negli attimi in cui spalancava le gambe, vedevo il bordo della calza, le cosce chiarissime e la virgola arrapante delle mutande nere. Sempre, appena lei andava via, correvo nel bagno per farmelo in mano con una certa urgenza.
Poi, un’estate, la signora Elena si fratturò il malleolo e, tra ingessatura e convalescenza, rimase a casa per quasi tre mesi. Qualche volta salii a trovarla con mia madre. Ma erano visite brevi perché il lavoro che mia madre faceva non le permetteva di assentarsi a lungo. La signora, cui ero simpatico, disse che, se non mi seccava, potevo andare a trovarla il pomeriggio e magari aiutarla, se le fosse capitato di aver bisogno di qualcosa. Accettai di buon grado e non me ne pentii: oltre a trovare un diversivo piacevole alla monotona estate, a casa di Elena ero trattato come un principe. Mi faceva trovare sempre qualcosa di buono per merenda, potevo leggere ciò che volevo o guardare la tv, a mio piacimento. Ma la cosa che preferivo era aiutarla e stare con lei.
Faceva caldo ed Elena indossava sempre cosette molto leggere. Spesso apriva del tutto quei camici fiorati e poi si scherniva dicendo che potevo essere suo nipote e che con me non provava soggezione. Invece io provavo un miscuglio di emozioni e la spiavo sperando di non essere notato: infatti, non mi ha mai sgridato.
Una volta la aiutai a raggiungere il bagno ma, quando entrò, Elena non chiuse la porta: “Abbi pazienza, Mario, ma mi gira tanto la testa. Lascio la porta accostata… dovessi sentirmi male”.
Invece la lasciò spalancata ed io rimasi talmente sconvolto dalla facilità con cui fece scendere le mutande nere, mostrandomi il sedere bianco da matrona, che non riuscii a fingere di non guardare. Lei mi vide e, mentre orinava con suono scrosciante, deliziosamente mi sorrise.
La mia libertà di movimento aumentava sempre più a casa di Elena. Quando il mio pisello si gonfiava troppo nei pantaloni leggeri, chiedevo di andare in bagno con una scusa e, con le immagini di lei,scoperta, stampate negli occhi, mi masturbavo incessantemente, anche due volte nello stesso pomeriggio.
Un giorno mi chiese se potevo passarle sulle gambe una crema medicinale. Aveva una camicetta già sbottonata sul reggiseno nero e una gonna leggera che sollevò davanti a me. Anche i suoi slip erano neri, come il solito, ed io sentivo la terra venirmi meno sotto i piedi: potevo toccarla ma ero terrorizzato. Avevo paura capisse che le mie carezze nascondevano il mio infinito desiderio. Ero soltanto un ragazzo! Spalmare quel prodotto scivoloso sulle sue cosce depilate, arrendevoli, era una specie di biglietto per il paradiso.
Mi fermò un attimo la mano e chiese, innocente: “Mario, siamo sicuri che la porta sia chiusa?”.
Mi mandò a controllare e quella complicità così intima mi fece bruciare le tempie, tornando sui miei passi mi girava la testa, come se fossi ubriaco.
Quando rientrai in camera, si stava abbassando anche le mutande e, per la prima volta nella mia vita, mi trovai a pochi centimetri dal suo cespuglio nero. Avevo intravisto già una figa ma mai così da vicino.
“Non ti scandalizzare, lo so che sei un bravo ragazzo. Vedi, così puoi muovere meglio le dita: mi farà bene”.
A furia di salire tra le cosce e di scivolare con le dita, le entrai dentro con l’indice un paio di volte. Controllai il suo viso, aveva gli occhi socchiusi e un’espressione estatica: non si lamentò, non disse nulla. Non ero più padrone dei miei gesti, iniziai a frugare in quello spacco che sembrava non finire mai tanto era arrendevole, succoso, dolce, caldo e accogliente.
Il giorno dopo m’insegnò a succhiargliela.
La signora del piano di sopra
- Ci vuole provare col ragazzo (75%)
- E' una donna molto distratta (0%)
- Si scompone apposta per irretire il protagonista (25%)

22/01/2016 at 12:28
bel finale ma c’è qualcosa di incompiuto o incompleto
non ci hai raccontato nulla del come si è svolto (se è proseguito) il rapporto “bisex” tra Mario e Abdel prima durante e dopo la relazione tra Abdel e Tiziana
praticamente hai dedicato alla storia bisex (che dovrebbe essere fondamentale in quanto riferita al titolo stesso del racconto) un rapporto orale che aleggia e poi scompare del tutto
E questo mi delude ugualmente anche se Mario avesse preferito non raccontarlo… perché un autore non è un semplice cronista o un testimone… ma uno scrittore, sei d’accordo?
complimenti in ogni caso
gieffe
18/01/2016 at 20:18
Non succede così nelle coppie “normali” ma è superfluo dirlo.
Bello davvero, ritornerai con un’altra storia simile?
Per adesso ti dico, arrivederci 🙂
19/01/2016 at 10:06
Grazie del commento e dei complimenti… però credo di poterti smentire, ance se parzialmente, non sono poche le coppie dove uno (o entrambi) i coniugi, sanno qualcosa e tacciono.
Queste cose possono anche resistere a lungo, finché non interviene la maldicenza e il pettegolezzo.
Vedi: Il berretto a sonagli… eppure siamo nel lontano ‘800.
15/01/2016 at 18:01
Credo che non debba mai venire a galla. Lei fermamente convinta che lui non sappia nulla, e lui ben deciso a lasciarglielo credere.
Al gran finale 🙂
18/01/2016 at 13:27
Bravo… indovinato.
😉
Grazie.
10/01/2016 at 21:30
si, mi sa proprio che Mario torna in tempo…
🙂
15/01/2016 at 05:38
No non torna in tempo ma se la gode lo stesso a immaginare…
10/01/2016 at 07:12
Molto stuzzicate il racconto e davvero carina l’idea di romanzare vicende raccontate dagli amici. Io sprangherei la porta per stare sicuro!
15/01/2016 at 05:37
Forse lo faranno ma non ce n’è bisogno, Mario non rientrerà perché il suo piano è più perverso.
Grazie per la visita e del commento.
09/01/2016 at 13:19
No, no…Mario arriva più arrapato che mai 😉
Ottimo, avanti così!
15/01/2016 at 05:35
Mario è stato un uomo più perverso di quanto possiamo credere.
🙂
Grazie
08/01/2016 at 12:56
Essendo un’anima semplice seguo il filone erotico terra terra e voto sesso in tre
buon proseguimento… ma se non vuoi seguire il mio suggerimento, almeno ascolta il coach editor 🙂
**** RALLENTA ****
ciao
09/01/2016 at 09:36
Semplice ma… perverso, ah ah. Una bella ammucchiata e passa la paura?
Può essere… può essere… ora vediamo.
Grazie per il commento e i consigli, infatti ho rallentato tanto e adesso, che siamo alla fine, devo cominciare proprio a FRENAREEE!!!
Ah, ah, 🙂
06/01/2016 at 08:51
Mi piace andare controcorrente. Diventeranno amanti, però non credo che sarà possibile in segretezza totale, visto che Mario segue le cose e le manipola.
Bel racconto.
09/01/2016 at 09:34
Mi fa piacere ti sia piaciuto. In effetti questa storia non è invenzione, quindi non posso andare troppo controcorrente. Vedremo.
Grazie per il commento.
05/01/2016 at 20:46
Faranno l’amore in tre, perché Mario tornerà quasi subito e Tiziana cederà alle sue trasgressioni.
ciao…
09/01/2016 at 09:33
Tra poco pubblico il seguito… vediamo come va a finire… 🙂 Grazie.
05/01/2016 at 13:55
Scrivere un racconto erotico senza scadere nel banale o, peggio, nel volgare, non è facile; eppure, devo dire che ci sei riuscita. Mi piace come scrivi; ho trovato l’erotismo di cui parli spinto, ma tutto sommato “quotidiano” (per intenderci, nessun Christian Grey, ma una moglie, un marito e un amico di famiglia – questa è una storia vera, no?) e, soprattutto, ho apprezzato l’ironia che traspare dalle tue righe (il personaggio di Tiziana mi fa morire! :). La tua storia è credibile, si legge d’un fiato .
Un consiglio: cerca di pubblicare gli episodi meno di frequente, così lasci il tempo ai tuoi lettori di votare la tua storia!
05/01/2016 at 17:50
Grazie, gentilissima Elena, per il tuo prezioso contributo. Purtroppo non pubblico molto spesso su questo sito e non conosco bene le caratteristiche del funzionamento.
Essendo nella vita impiegata e pendolare, ho trovato il tempo di dedicarmi di più a questo racconto, approfittando delle ferie e ritagliandomi qualche spazio nelle incombenze di casa.
La storia è decisamente vera, molto carina e con un finale che, prometto, non deluderà i lettori… visto che ha sorpreso, e addirittura intenerito, un po’ anche me.
Complimenti e grazie a te e allo staff, credo che, richiedendo un po’ di attenzione a ciò che si mette su “carta”, questo sia il sistema migliore per imparare i tempi tecnici e i piccoli escamotage per scrivere qualcosa di avvincente.
04/01/2016 at 15:49
in parte
05/01/2016 at 05:55
Grazie, adesso procedo!
02/01/2016 at 17:27
Dico in parte, perchè non sono ancora convinto di Abdel. Secondo me si farà ancora degli scrupoli.
Al prossimo 🙂
05/01/2016 at 05:59
Grazie, infatti ci siamo…
30/12/2015 at 17:13
secondo me ci riuscirà 🙂
30/12/2015 at 19:26
Grazie Danilo, d’accordo con te.
30/12/2015 at 16:47
immagino che ci riuscirà
CORRI TROPPO
qui a the incipit non sono abituati ai tuoi ritmi e se non dai tempo ai tuoi aficionados di leggerti… poi ti abbandonano 🙂
ciao
30/12/2015 at 19:25
Grazie del consiglio… io son fatta così… e poi ho tutti progetti per l’anno nuovo, adesso che faccio? Mi annoio. Uffà!
Grazie comunque, aspetterò, allora.
😉
30/12/2015 at 12:47
rapporto promiscuo
30/12/2015 at 16:28
Quindi l’incontro con Abdel avrà conseguenze erotiche!
Grazie.
29/12/2015 at 16:03
La moglie si trasforma e lui diventa cornuto 🙂
30/12/2015 at 16:29
Un cornuto che magari è anche contento… no?
Grazie.
28/12/2015 at 17:21
Diciamo che è solo l’inizio di una storia molto più che perversa 🙂
29/12/2015 at 09:11
Infatti…. lo sarà! Mr. mario non si è fatto mancare niente… 🙂
28/12/2015 at 17:15
è solo l’inizio per il nostro caro…
ne vedremo delle belle
ciao
29/12/2015 at 09:10
Va beh… Ho capito: raccontala tu la storia e così facciamo più prest’!
ah ah ah
Grazie della visita e del commento.
😉
28/12/2015 at 16:05
Per lui è solo l’inizio.
29/12/2015 at 09:08
Ricevuto, grazie. 🙂
28/12/2015 at 11:57
per il momento, non potrà farne a meno…
ciao, gieffe
P.S. ma tu sei la stessa Giovanna che conoscevo in un altro sito di storie? dall’erotismo che prorompe dal tuo racconto direi di si!
28/12/2015 at 15:50
Se leggevi con piacere “quell’altra Giovanna”, direi decisamente di sì… anche a scatola chiusa.
Grazie per il commento, spero di non deludere le aspettative.
😉
28/12/2015 at 16:56
si, si, ti ho trovato, abbiamo scritto a staffetta un paio di racconti su 20Lines
bentrovata, ti aspetto da me
gieffe
27/12/2015 at 13:30
Credo che non riesca più a fare a meno di quell’esperienza.
Al prossimo, ciao 🙂
28/12/2015 at 07:12
Infatti anche io propendo… ( visto che conosco pure la storia vera del mio amico)
Grazie. 😉
27/12/2015 at 11:52
Non riesce a farne a meno. Per il sesso scambiato per amore, anche se mi sembra in cliché, aspetterei il 6° episodio, come minimo.
28/12/2015 at 07:11
Non dimenticare che la storia si snoda sull’arco di una vita (vedi Trama)
Le cose accadranno… si, si.
:))
Grazie.
25/12/2015 at 20:46
La donna ha di certo uno scopo, su questi argomenti non esistono donne distratte, direi.
Ciao e Buone Feste a te e a tutti di the Incipit.
27/12/2015 at 10:47
Non esistono donne distratte? Ne sei veramente sicuro? Non saprei… vedremo. Grazie.
25/12/2015 at 20:34
Bentornata Giovanna 🙂
Secondo me ci vuole provare, punto e basta.
Una sorta di ricerca del toy-boys anni 70 😉
Ciao e buon Natale!
27/12/2015 at 10:46
D’accordo naturalmente… grazie del commento. 😉 ricambio gli Auguri!!!
25/12/2015 at 18:55
Ci vuole provare col ragazzo.
27/12/2015 at 10:45
Grazie per il commento… sì che lo penso anch’io. Ma quali saranno gli scopi reconditi della procace MILF???
ah ah ah Lo vedremo insieme.