Dove eravamo rimasti?
La bottiglia di rosolio
Jonah si grattò il mento, poi fece segno al baista di portare da bere. Si sedettero ad un tavolino ricoperto da una tovaglia pulita ma logora dal tempo, in linea col locale, quindi l’uomo tirò un sospiro.
-Non fare domande, dai solo per scontato che tante cose che ti dirò me le abbia raccontate tu- Mat lo guardò, sgranando gli occhi. -Nemmeno prova a chiedere qualcosa che mi riguarda, non avrai risposte. Ti basti sapere che mi chiamo Jonah Zed e lui…- indicò il piccolo uomo che si stava avvicinando con una bottiglia e due calici -lui è Norman-.
I bicchieri furono riempiti, Jonah lo alzò, proponendo un brindisi. -Tutto d’un fiato!- propose e così fecero. Il sapore dolce e intenso della bevanda sorprese il ragazzo. Era una delle cose più buone che avesse mai bevuto.
-Non chiederne altro- parve leggergli nel pensiero. -Hai appena assunto ciò che serve per il tuo nuovo lavoro- fece una risatina. -Mat, da questo momento sei pronto ad alterare il tempo- lo disse senza pensarci, dando per scontato che lui accettasse le parole.
-Ok, ditemi che è tutto uno scherzo, che dietro a tutto questo c’è lo zampino di qualche mio amico. Dov’è la telecamera: oltre il vetro dei liquori? Oppure tra le assi che ricoprono il muro!- si alzò di scatto. -Ora me ne vado e non cercate di fermarmi. Voi siete pazzi!-.
-Siediti- lo invitò Jonah, per nulla turbato. -Reazione normale, vista molte altre volte. Che dici Norman, troveremo mai uno che ci creda sulla parola- l’ometto sorrise ed afferrò la bottiglia.
-Che vuoi fare?- esclamò Mat, credendo che il tipo volesse dargliela sulla testa.
-Ti prego…- Jonah gli mostro nuovamente la sedia. -Solo un minuto, poi sarai libero di andartene, anche se lo ritengo poco probabile. Ora Norman farà un esperimento, proverà a rovesciare il contenuto della bottiglia a terra, e tu eviterai che questo succeda-.
Mat crollò sul sedile: si sentiva preso in gabbia, in compagnia di due folli. Eppure gli occhi di Jonah erano sereni, nessuna luce di pazzia li illuminava.
-Posso spiegarti, finalmente, in cosa consiste il tuo nuovo dono?- il ragazzo annuì. -Allora stai attento, è una cosa semplicissima, ma che ti potrà spaventare la prima volta. Lui farà scendere il liquido e tu non dovrai far altro che pensare-.
-A cosa, precisamente?- le parole gli uscirono strozzate.
-Puoi concentrarti su un oggetto, ma solo uno per volta, ed alterarne lo scorrere del tempo, sia in avanti che indietro, della metà o del doppio della velocità. Quindi, se ora penserai di rallentare la caduta, potrai controllare che il liquido non raggiunga terra. Quando sarà quasi sul pavimento non dovrai far altro che pensare che il tempo si riavvolga e tutto ciò che è stato versato tornerà nella bottiglia-.
Era ciò che di più assurdo avesse mai sentito. Non poteva essere vero, si sentiva veramente preso in giro.
-Ti chiedo solo di provare una volta, niente altro. Pensa a ciò che potrebbe voler dire avere questo potere ed applicarlo alla vita di tutti i giorni. Si possono evitare omicidi, rapine, incidenti, il mondo sarebbe un posto migliore e tu un eroe- lasciò che Mat assorbisse il discorso. -Sei pronto? al mio via cerca di pensare con rapidità. Vai Norman!-.
Il liquido uscì dal collo della bottiglia e si diresse verso il pavimento in legno. Mat non aveva nulla da perdere, se non la propria credibilità ed autostima, ma qualcosa dentro lo spingeva a provare, anzi gli gridava che ciò che aveva ascoltato era vero. “Rallenta!” pensò e magicamente il flusso di liquido parve frenare, come se la gravità ad un tratto avesse smesso di fare il proprio dovere. Rimase affascinato ed osservò la colonna di fluido puntare verso il basso. Centimetro dopo centimetro si avvicinava sempre più a terra. “Riavvolgi!” urlò nel cervello. La scena si stoppò, come un filmato visto alla moviola, e il liquido cominciò a salire verso l’alto, rientrando nella bottiglia, facendolo con calma e in modo apparentemente naturale.
-Così!- urlò Jonah Zed, battendo un pugno sul tavolo. Norman ripose la bottiglia sul tavolo, per nulla turbato. -Sei una forza, ragazzo! Quello giusto, quello che aspettavo da tempo!-.
-Ma… non riesco a capire… come ho fatto? Cosa mi hai fatto bere?- Mat iniziò a sudare.
-Dell’ottimo rosolio fatto in casa. Magari un pochino troppo dolce, ma squisito-.
-Rosolio? E cosa ci hai aggiunto?- chiese Mat.
-Io nulla, tu il potere che hai sempre avuto. Benvenuto nel tuo nuovo mondo Matthew Cooper- e con un gesto fece apparire sul tavolo delle cartelline. -Ti osservo da quando sei nato, sapevo dei tuoi poteri e ora è giunto il momento giusto. Qui ci sono alcune notizie che riguardano la tua vita, da dove vieni e una descrizione delle capacità che detieni. Prendi tutto e vai a casa. Ti contatterò io presto. Per ora conduci la solita vita: vai a trovare tuo padre e rimetti insieme il rapporto con Elisabeth, lei è quella giusta, fidati…-.
Mat si sentì galleggiare come in un sogno. Eppure era tutto vero, sentiva di essere diverso, quasi un personaggio della Marvel.
Cosa farà Mat di questo potere?
- Lo proverà subito, causando un grosso guaio. (100%)
- Ascolterà Jonah e farà ciò che gli ha detto. (0%)
- Lo userà per fini poco puiti, cercando di trarne profitto personale. (0%)

07/03/2016 at 21:55
Ciao,
Voto per il grosso guiao. Mat non è l’autostoppista della guida galattica ma l’ambientazione mi pare quella. Vediamo come se la cava. Alla prossima!
09/12/2015 at 17:15
Dal momento che Mat si sente galleggiare come in un sogno… lo proverà subito per dimostrare a se stesso che è reale, poi se provoca un guaio pazienza, il ragazzo è alle prime armi… imparerà.
Hai descritto molto bene la scena in cui Mat controlla il tempo, ma se imposterai la storia sul suo “potere”, mi aspetto delle descrizioni più dettagliate e competenti, si tratta di un racconto e non di un film, pertanto noi lettori abbiamo bisogno di “vedere” le immagini attraverso le “parole”.
Al prossimo episodio, ciao.
10/12/2015 at 16:22
Vedrò di non deludere le aspettative… eheheheh… Grazie! 😉
08/12/2015 at 20:50
Ma che bell’idea!
Complimenti Max, ti seguo.
Ho votato per provarlo subito, causando un grosso guaio.
A presto 🙂
08/12/2015 at 22:01
Grazie Paola, un racconto che mi frullava nella testa da un po’. Vedo le opzioni, poi procedo. Ciao!!!
08/12/2015 at 20:45
Lo proverà subito, causando un grosso guaio. Mi immagino che cerchi anche di usarlo a fin di bene, ma, per come è stato descritto nel primo capitolo, qualche pasticcio lo deve sicuramente fare.
Questa idea del controllo del tempo su un singolo oggetto è eccellente 😉
Ciao 🙂
06/12/2015 at 13:27
Boh! Vediamo come va. Accetta il lavoro: così entriamo subito nel vivo della storia.
Ciao 🙂
06/12/2015 at 18:01
Ahahahahah, bene!
05/12/2015 at 18:33
Ascolta e accetta di provare! Mi hai incuriosita.. ti seguo. Al prossimo! Gin
05/12/2015 at 20:04
Ahahah, grazie. Vediamo le prossime scelte, poi continuo. Ciao!
06/12/2015 at 18:01
Direi che la direzione è quella. Grazie Gin.
05/12/2015 at 07:27
Mat non ha una vita, quindi… ascolterà Jonah.
Ciao Gancjo, l’incipit del tuo racconto mi ha catturata sin da subito, come anche il personaggio di Mat, di cui hai saputo tratteggiarne l’aspetto miserabile di chi fugge dalla realtà per non doversi trovare faccia a faccia con le responsabilità. La trama non offre nulla di originale in questo primo capitolo, potrebbe però evolvere in una storia intrigante pertanto ti seguo.
Alla prossima.
05/12/2015 at 12:11
Grazie Anna, l’incipit è volutamente sospeso, in attesa di poterlo direzionare. Vedrò di farne un racconto il più intrigante possibile.