La forza dentro di te

Dove eravamo rimasti?

Cosa farà Lorenzo? Deciderà di portare avanti il sogno di diventare istruttore e chiuderà a chiave il cassetto, per non avere la tentazione di posarlo. (50%)

Il cassetto dei sogni

Negli ultimi mesi aveva conservato in quel cassetto decine di sogni. Ogni sera prendeva un foglio dal suo block notes, scriveva il sogno della notte precedente e lo posava in quel cassetto. Ma quella sera qualcosa dentro di lui era cambiato. Era stanco di riempire il cassetto di sogni che sarebbero rimasti lì.

Decise di aprirlo e di tirare fuori tutti gli appunti. Li contò: erano 35. Molti sogni erano simili tra loro, magari il lavoro che aveva sognato era lo stesso, ma cambiava la ditta per cui lavorava o la città in cui viveva. Si rendeva conto che, ad occhi esterni, tutto quel caos poteva apparire come indice di poca voglia di lavorare. Sua madre stessa, qualche settimana fa, gli aveva fatto notare che cambiare quasi ogni giorno idea sul lavoro da fare, probabilmente era un modo per non dover prendere una decisione e mettersi sul serio di buona lena a costruire qualcosa per il proprio futuro.

Fu a quel punto che decise di mettere un po’ d’ordine.

Seduto alla scrivania prese un quaderno nuovo. In ogni pagina scrisse, come titolo, le tipologie di lavoro, dividendo, così, i fogli in 6 gruppi: scrittore, cuoco, pilota di aeroplani, consulente finanziario, tecnico informatico e medico. In ogni pagina scrisse i pro e i contro di ogni lavoro. Alcune di queste erano delle vere e proprie passioni, come scrivere. Era una necessità che aveva da quando, ancora bambino, iniziò a tenere un diario. Tante volte aveva pensato di trasformare questa passione in un lavoro, ma gli mancava la costanza per seguire un progetto e, soprattutto, non era capace di immedesimarsi negli altri, quindi ogni volta che aveva messo mano a qualcosa, era sempre venuto fuori qualcosa di troppo personale.

Pilotare gli aerei sarebbe stato sicuramente divertente, ma avrebbe richiesto continui spostamenti e non aveva la possibilità di spendere soldi per corsi e brevetti, senza i quali sarebbe stato impensabile iniziare. Per fare il medico avrebbe dovuto cominciare a studiare seriamente, un percorso già lungo e tortuoso per chi iniziava subito dopo il liceo, quasi impossibile per lui che aveva preso un diploma da ragioniere ormai due anni prima.

I tratti piccoli e nervosi riempivano le pagine e si faceva strada dentro di lui la consapevolezza che quei lavori non gli avrebbero cambiato la vita. Il consulente finanziario ed il tecnico informatico erano lavori che effettivamente non lo entusiasmavano e pur avendo la passione per la cucina c’erano troppe cose che non avrebbe cucinato perché non gli piacevano ed aveva un vero e proprio rifiuto.

Lorenzo si prese la testa tra le mani. Cominciava a disperare di trovare un lavoro adatto a lui. Aveva bisogno di qualcosa che fosse sì una passione, ma che allo stesso tempo non richiedesse anni di studio prima di iniziare e fosse abbastanza remunerativo per poter essere indipendente. Era stufo di dover aspettare la paghetta dai genitori, era un adulto ormai e sentiva la necessità di dimostrarlo anche agli altri.

Sfogliò ancora una volta il quaderno, sperando di trovare qualche illuminazione che magari non aveva colto ancora. Si alzò e andò in cucina a prendere un bicchiere d’acqua. Rientrando in camera inciampò nel borsone della palestra e per non perdere l’equilibrio si gettò sul letto lì accanto. Un sorriso gli illuminò il volto. Con un agile scatto tornò in piedi e si sedette nuovamente alla scrivania. Su un foglio bianco del quaderno scrisse in stampatello

ISTRUTTORE DI PALESTRA

Pro: passione per la corsa, passione per gli esercizi a corpo libero, passione per gli attrezzi, nozioni di body building, nozioni base anatomiche e fisiologiche. Possibilità di iniziare a lavorare e contemporaneamente studiare.

Contro: convincere Denis che faccio sul serio o eventualmente cercare qualcuno che mi faccia iniziare a lavorare mentre studio per prendere gli attestati necessari.

Finalmente Lorenzo sentì che i pezzi del puzzle stavano andando al posto giusto. Il sogno della notte precedente era stato unico, non aveva mai sognato prima di fare l’istruttore e nella foga di mettere in ordine i sogni nel cassetto non aveva pensato a scrivere l’ultimo sogno. Per un attimo pensò di aver perso del tempo inutile a svuotare il cassetto e mettere ordine. Ma capì che se non l’avesse fatto non sarebbe riuscito a capire che quello di essere un istruttore di palestra era un sogno speciale. In fondo capire cosa non ci piace è il primo passo per mettere a fuoco cosa ci piace.

Decise quindi di occupare il cassetto dei sogni in maniera più utile. Chiuse il quaderno e su un foglio del block notes scrisse: Il cassetto dell’Istruttore di Palestra. Incollò la scritta sull’esterno del comodino e posò il quaderno che aveva permesso la decisione dentro il cassetto. Da quel momento avrebbe messo lì solo il materiale utile a realizzare il suo sogno.

Chi aiuterà Lorenzo nel suo proposito?

  • Un'amica speciale. (43%)
    43
  • La madre. (14%)
    14
  • Denis, l'istruttore della palestra che frequenta. (43%)
    43
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51 Commenti

  • Ho avuto qualche difficoltà’ a capire quali righe si riferiscono al sogno “sognato” e quali descrivono le azioni concrete che il protagonista compie una volta sveglio. Infatti i sogni notturni sono spesso poco chiari e pieni di apparenti elementi nonsense che non ho trovato nel testo.
    Forse ho capito male io?
    Cercherà di diventare istruttore…
    Ciao
    🙂

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