La forza dentro di te

Dove eravamo rimasti?

Il titolo del prossimo capitolo sarà? Gli obiettivi sono possibilità (50%)

Gli obiettivi sono possibilità

Quella mattina Lorenzo si sentiva particolarmente carico di energia. Aveva appuntamento con Denis alle nove e, anche se mancava ancora più di un’ora all’appuntamento, era già fuori deciso a farsi una bella passeggiata rilassante.

Arrivato in palestra, posò il borsone e la giacca al solito posto e si diresse verso l’ufficio. Denis stava parlando con Stefano, un ragazzo che frequentava la sala attrezzi da qualche mese. Lorenzo si appoggio allo stipite della porta e si guardò intorno. Quella palestra era ormai diventata la sua seconda casa. Ci andava quasi tutti i giorni e ci passava diverse ore, tra sala, spogliatoi e ufficio per chiacchierare con Denis. Spesso i ragazzi nuovi gli chiedevano consigli quando Denis era impegnato e lui era sempre disponibile. Ne sapeva abbastanza e i ragazzi restavano sempre contenti dei suoi suggerimenti. 

Per questo, passata una settimana da quando aveva preso la decisione di diventare istruttore, oggi doveva parlare con Denis apertamente e convincerlo a dargli un’opportunità.

Quando Stefano uscì dalla stanza, Lorenzo si sedette davanti alla scrivania.

– Ciao Denis! Come va oggi?

– Ciao Lollo! Mah, fondamentalmente bene, sono solo molto stanco. In questi giorni ho avuto diversi impicci da sbrigare e, per il pensiero di non riuscire a far coincidere tutto, ho dormito male.

– Capisco, spero che si sistemi tutto. – osservò l’amico, dalla sua faccia trapelava la mancanza di sonno. Cercò di non apparire troppo contento dell’occasione e aggiunse – Penso di poterti aiutare. Ricordi che una settimana fa parlammo della possibilità che ti aiutassi in palestra? Io ci ho pensato bene, ho deciso che il mio futuro sarà quello di istruttore. E da quando ho preso questa decisione, i miei sogni si sono adeguati. Ogni notte cambia il contorno: la città, le persone che vedo, la mia età… ma il lavoro è sempre lo stesso.

Denis, nonostante la stanchezza, sorrideva. Si mosse come per dire qualcosa, ma preferì lasciar continuare l’amico ad esprimere quello che pensava.

– Mi conosci da tanti anni. Lo so che ho cambiato spesso idea sul lavoro della mia vita, ma non l’ho mai cambiata sulla convinzione che l’attività fisica sia un fattore fondamentale. Non ti chiedo di fidarti ciecamente, capisco benissimo che nel campo del lavoro non si può fare come nell’amicizia. Ma ti chiedo un’opportunità. Magari approfittando della mia presenza per poterti ritagliare dei momenti per te stesso, per sbrigare i tuoi affari.
Inizialmente non voglio neanche soldi. Voglio l’occasione di dimostrare a te, ma anche a me stesso, che è davvero quello che voglio e che ho le competenze di base per poter realizzare questo sogno. Con il tempo mi concentrerò sull’acquisizione delle altre competenze necessarie e dei titoli che servono. Lo so che non sarà un percorso semplice.

Parlava tutto d’un fiato. Sembrava voler convincere più se stesso che Denis. Era la prima volta che si concentrava su un unico obiettivo e che si era preparato un piano d’azione. Non era pienamente convinto che avrebbe funzionato, aveva sempre vissuto alla giornata e non era facile pianificare i passi necessari per raggiungere la meta. Aveva passato tutta la sera precedente a scrivere su un foglio una scaletta di ciò che gli sarebbe servito, ma sapeva che prima di tutto doveva mettersi alla prova. Doveva essere sicuro prima di investire soldi e tempo su un progetto.

Denis, da parte sua, vedeva negli occhi dell’amico un fuoco che non aveva mai visto. Si rendeva conto che, da quando lo conosceva, Lorenzo non aveva mai mostrato così tanta grinta (se non quando si infatuava di qualche ragazza, ma lì erano spesso gli ormoni a parlare).

Ci fu un attimo di silenzio. Denis guardava il ragazzo davanti a lui con occhi carichi di tenerezza. Lollo, invece, si guardava la punta delle scarpe. Aveva detto tutto quello che c’era da dire, ora poteva solo aspettare la risposta di Denis.

– Mi hai quasi convinto! – sorrideva. Lorenzo tirò un sospiro di sollievo e guardò l’amico negli occhi. – Diciamo che ti do l’opportunità di metterti alla prova. Per una settimana tre ore al giorno di mattina, esclusi i tempi del tuo allenamento. Poi vedremo.

Le labbra di Lorenzo si inarcarono in un sorriso che rendeva evidente tutta la sua felicità. Negli occhi si poteva leggere la sua speranza che mutava in possibilità.

– Grazie Denis, sei un vero amico!

– Aspetta a ringraziarmi, non è tutto oro quello che luccica. Hai deciso di metterti alla prova e io ti darò il sostegno di cui hai bisogno, ma se pensi che sarà una passeggiata, ti sbagli di grosso. Hai le competenze base, lo so benissimo, ma dovrai lavorare sodo e crescere molto. Ne riparleremo. Intanto vai ad allenarti, la tua settimana di prova inizia lunedì.

Lorenzo si alzò dalla sedia e tese la mano verso Denis che la strinse e sorridendo aggiunse:

– Niente stipendio per ora. Ma avrai uno sconto sull’abbonamento!

– Grazie amico mio, darmi la gioia di tramutare il mio obiettivo in possibilità è il regalo più bello che puoi farmi

Nel prossimo capitolo vedremo

  • Cecilia in palestra (25%)
    25
  • Come vanno le cose tra Cecilia e Lorenzo (50%)
    50
  • Come se la cava Lorenzo con la sua settimana di prova (25%)
    25
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51 Commenti

  • Ho avuto qualche difficoltà’ a capire quali righe si riferiscono al sogno “sognato” e quali descrivono le azioni concrete che il protagonista compie una volta sveglio. Infatti i sogni notturni sono spesso poco chiari e pieni di apparenti elementi nonsense che non ho trovato nel testo.
    Forse ho capito male io?
    Cercherà di diventare istruttore…
    Ciao
    🙂

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