Dove eravamo rimasti?
Obiettivi futuri
Quando Cecilia entrò in macchina Lorenzo percepì subito il profumo di lavanda che emanava, lo stesso dei tempi del liceo.
– Ciao Lorenzo!
– Ciao Cecilia, come va?
– Bene, grazie! Un po’ stanca per via delle tante cose da fare, ma niente di grave. Tu? Com’è andata oggi in palestra?
Mettendo in moto, Lorenzo voltò lo sguardo verso lo specchietto laterale per potersi immettere sulla strada e per evitare di guardare la ragazza accanto a lui.
– Tutto ok! Allora, va bene se andiamo a mangiare al MegaTonno, come ai vecchi tempi?
– Sì, certo!
L’autoradio riempì il silenzio per tutto il tragitto fino al locale e una volta parcheggiata la macchina i ragazzi si diressero in silenzio verso la porta illuminata.
Sistemati al tavolo, Cecilia si guardò intorno con aria malinconica e sperduta. Non entrava in quel locale da qualche anno e non ricordava l’aria di casa che vi si respirava. Lorenzo, invece, era pienamente a suo agio, anche se evitava di guardarla.
Nascosti dietro i menu, il ragazzo trovò il coraggio di cominciare a parlare:
– Oggi mi sono iscritto a due corsi di certificazione come istruttore di palestra. O meglio, ad uno mi sono iscritto, per l’altro devo completare i documenti che mi servono. Come ti ho detto sto facendo una settimana di prova, ma se non ci saranno intoppi, continuerò tutto il mese, nella speranza che una volta ottenuti gli attestati possa diventare una cosa ufficiale.
Cecilia lo guardava affascinata, non succedeva spesso che Lollo, il ragazzino timido che non aveva mai dimenticato, si accalorasse così tanto parlando di qualcosa.
Chiuso il menu, appoggiò un braccio sul tavolo e fissò gli occhi in quelli di Cecilia. Si accorse che lei lo stava guardando con il suo menu a mezz’aria.
– Sono davvero contenta per te! E sono certa che ti farai valere. Ma ricordati sempre una cosa: se anche dovesse andare male, se il tuo istruttore non avesse modo o voglia di prenderti a lavorare con sé o se ancora un domani dovessi capire che la tua strada non è questa, non sentirti mai un fallito! Stai dando il massimo, già questo è un passo molto importante.
Ascoltando attentamente ogni parola, probabilmente era arrossito. Ma sentiva dentro di sé una carica ancora maggiore. Per una volta aveva qualcosa da condividere, un progetto che lo faceva sentire realizzato anche se ancora non era del tutto concreto. Solo un dubbio percorse la sua mente: perché gli stava parlando della possibilità che le cose non andassero nel verso giusto? Non credeva che lui avrebbe potuto farcela?
– Ricordi quando facevo ripetizioni ai bambini delle elementari? Ai tempi del liceo… ho messo da parte tutti i soldi che ho guadagnato per poter studiare all’estero. Nell’autunno dopo il diploma mi sono trasferita a Madrid con i contatti per una scuola di recitazione. Ma dopo un paio di mesi ho capito che non ce l’avrei fatta. Non riuscivo a stare al passo con i corsi. Pur conoscendo la lingua, non ero abbastanza spigliata nel parlare per poter recitare. Mi sentivo persa. Pensavo che tutti i miei progetti, tutto quello che avevo sacrificato per arrivare fin lì non fossero serviti a nulla. Così ho lasciato il corso e ho deciso di cercare un lavoro come cameriera. Non avevo il coraggio di tornare a casa.
Il viso arrossato e gli occhi lucidi, Cecilia parlava senza prendere fiato. Guardava fisso un punto alle spalle di Lorenzo, tanto che lui più di una volta si era voltato per capire cosa stesse guardando, ma non trovava nulla di particolare.
– Nel locale dove ho lavorato, ho fatto tanta esperienza. Mi sono esercitata a parlare in spagnolo senza il minimo sforzo, mi sono mantenuta senza dover chiedere aiuto ai miei genitori e soprattutto ho conosciuto delle persone fantastiche che mi hanno spinto a non mollare i miei progetti. L’anno successivo mi sono iscritta ad un altro corso e da lì è iniziata una nuova tappa della mia vita. Gli insegnanti stessi ci procurano dei ruoli per il doppiaggio: all’inizio erano solo poche battute, ma pian piano ci hanno dato ruoli sempre più significativi. Mi sono trasferita a Granada, ho affittato un piccolo appartamento e vivo da sola.
Lorenzo non poteva credere a quello che sentiva: anche Cecilia aveva avuto un momento di crisi, anche lei, che sembrava solida e inarrestabile, si era arresa. Aveva barattato i suoi sogni per le mance di una cameriera. Eppure oggi sembrava una persona sicura di sé, felice dei propri traguardi e pronta ad affrontare il futuro che sembra più che roseo.
– Non avrei mai immaginato che anche tu fossi come tutti gli altri…
– Che vuoi dire?
– Da quando ti ho conosciuto, ma soprattutto da quando mi hai lasciato ho sempre avuto un’immagine di te come di una donna con le idee chiare e il futuro già scritto, che sarebbe andato secondo i tuoi programmi, perché eri troppo convinta per fallire. Invece mi rendo conto che anche tu hai i tuoi momenti di debolezza e questo, senza offesa, mi fa piacere.
Come proseguirà la serata?
- In un bar a bere qualcosa (0%)
- Passeggiata al parco (67%)
- Giro in macchina (33%)

16/03/2016 at 20:53
Passeggiata nel parco… anche se si tratta di un racconto d’avventura in pizzico di romanticismo non guasta 🙂
16/03/2016 at 20:54
*un pizzico
11/03/2016 at 19:22
Una storia troppo bella! Complimenti, l’ho divorata!! 😀
Lorenzo è un personaggio davvero ben fatto!
-Passa a leggere la mia se ti va:)
24/01/2016 at 18:42
Lorenzo monopolizzerà la conversazione parlando dei propri obiettivi.
Con il rischio di farsela fuggire un’altra volta 🙂
Al prossimo 😉
24/01/2016 at 10:16
Monopolizzare il discorso può aiutare a vincere la timidezza ma è un ottimo metodo per scocciare definitivamente la ragazza. Perciò…
Parleranno dei propri obiettivi.
ciao
🙂
Peccato che non hai partecipato al “Cerchio”!
24/01/2016 at 10:20
Lo so, scusami, al momento sono oberata di lavoro e ho avuto difficoltà anche a gestire i tempi per pubblicare i miei episodi.
Se dovessi scrivere un altro racconto, ti seguirò sicuramente.
Grazie di essere passata!
A presto!
24/01/2016 at 10:30
🙂
🙂
24/01/2016 at 10:08
Ecco il nuovo episodio. Aspetto i vostri commenti. E fremo dalla voglia di continuare a scrivere. Sono proprio curiosa di come proseguirà la storia. 🙂
19/01/2016 at 14:30
Avanti con la settimana di prova…
Ciao
🙂
19/01/2016 at 14:27
Ho avuto qualche difficoltà’ a capire quali righe si riferiscono al sogno “sognato” e quali descrivono le azioni concrete che il protagonista compie una volta sveglio. Infatti i sogni notturni sono spesso poco chiari e pieni di apparenti elementi nonsense che non ho trovato nel testo.
Forse ho capito male io?
Cercherà di diventare istruttore…
Ciao
🙂
19/01/2016 at 14:41
Il sogno “sognato” é solo uno, nel primo episodio, l’avevo scritto in corsivo, ma una volta pubblicato è apparso con il font normale…
19/01/2016 at 15:40
Hai ragione. Ho letto dal tablet e mi è tornato sul primo capitolo.
Quando inserisci l’episodio, prima della conferma finale, puoi usare la barra in alto per fare il corsivo, bold, link vari ecc. perk spesso salta la formattazione originale.
Ciao
🙂
18/01/2016 at 17:07
Mettiamo un po’ di pepe: Cecilia in palestra
18/01/2016 at 14:57
La settimana di prova…
Se è quello che Lorenzo vuole, è giusto dargli l’occasione che merita.
Alla prossima.
18/01/2016 at 10:05
Cari amici,
è passato un po’ di tempo dall’ultimo episodio pubblicato, le vacanze e poi il rientro mi hanno fatto perdere il ritmo.
Ma eccoci con il nuovo episodio. A voi la parola, commentate e votate per decidere che piega prenderà la storia di Lorenzo.