La forza dentro di te

Dove eravamo rimasti?

Di cosa parleranno Cecilia e Lorenzo? Dei propri obiettivi per il futuro (60%)

Obiettivi futuri

Quando Cecilia entrò in macchina Lorenzo percepì subito il profumo di lavanda che emanava, lo stesso dei tempi del liceo. 

– Ciao Lorenzo!

– Ciao Cecilia, come va?

– Bene, grazie! Un po’ stanca per via delle tante cose da fare, ma niente di grave. Tu? Com’è andata oggi in palestra?

Mettendo in moto, Lorenzo voltò lo sguardo verso lo specchietto laterale per potersi immettere sulla strada e per evitare di guardare la ragazza accanto a lui.

– Tutto ok! Allora, va bene se andiamo a mangiare al MegaTonno, come ai vecchi tempi? 

– Sì, certo!

L’autoradio riempì il silenzio per tutto il tragitto fino al locale e una volta parcheggiata la macchina i ragazzi si diressero in silenzio verso la porta illuminata. 

Sistemati al tavolo, Cecilia si guardò intorno con aria malinconica e sperduta. Non entrava in quel locale da qualche anno e non ricordava l’aria di casa che vi si respirava. Lorenzo, invece, era pienamente a suo agio, anche se evitava di guardarla. 

Nascosti dietro i menu, il ragazzo trovò il coraggio di cominciare a parlare:

– Oggi mi sono iscritto a due corsi di certificazione come istruttore di palestra. O meglio, ad uno mi sono iscritto, per l’altro devo completare i documenti che mi servono. Come ti ho detto sto facendo una settimana di prova, ma se non ci saranno intoppi, continuerò tutto il mese, nella speranza che una volta ottenuti gli attestati possa diventare una cosa ufficiale. 

Cecilia lo guardava affascinata, non succedeva spesso che Lollo, il ragazzino timido che non aveva mai dimenticato, si accalorasse così tanto parlando di qualcosa.

Chiuso il menu, appoggiò un braccio sul tavolo e fissò gli occhi in quelli di Cecilia. Si accorse che lei lo stava guardando con il suo menu a mezz’aria.

– Sono davvero contenta per te! E sono certa che ti farai valere. Ma ricordati sempre una cosa: se anche dovesse andare male, se il tuo istruttore non avesse modo o voglia di prenderti a lavorare con sé o se ancora un domani dovessi capire che la tua strada non è questa, non sentirti mai un fallito! Stai dando il massimo, già questo è un passo molto importante. 

Ascoltando attentamente ogni parola, probabilmente era arrossito. Ma sentiva dentro di sé una carica ancora maggiore. Per una volta aveva qualcosa da condividere, un progetto che lo faceva sentire realizzato anche se ancora non era del tutto concreto. Solo un dubbio percorse la sua mente: perché gli stava parlando della possibilità che le cose non andassero nel verso giusto? Non credeva che lui avrebbe potuto farcela? 

–  Ricordi quando facevo ripetizioni ai bambini delle elementari? Ai tempi del liceo… ho messo da parte tutti i soldi che ho guadagnato per poter studiare all’estero. Nell’autunno dopo il diploma mi sono trasferita a Madrid con i contatti per una scuola di recitazione. Ma dopo un paio di mesi ho capito che non ce l’avrei fatta. Non riuscivo a stare al passo con i corsi. Pur conoscendo la lingua, non ero abbastanza spigliata nel parlare per poter recitare. Mi sentivo persa. Pensavo che tutti i miei progetti, tutto quello che avevo sacrificato per arrivare fin lì non fossero serviti a nulla. Così ho lasciato il corso e ho deciso di cercare un lavoro come cameriera. Non avevo il coraggio di tornare a casa.

Il viso arrossato e gli occhi lucidi, Cecilia parlava senza prendere fiato. Guardava fisso un punto alle spalle di Lorenzo, tanto che lui più di una volta si era voltato per capire cosa stesse guardando, ma non trovava nulla di particolare.

– Nel locale dove ho lavorato, ho fatto tanta esperienza. Mi sono esercitata a parlare in spagnolo senza il minimo sforzo, mi sono mantenuta senza dover chiedere aiuto ai miei genitori e soprattutto ho conosciuto delle persone fantastiche che mi hanno spinto a non mollare i miei progetti. L’anno successivo mi sono iscritta ad un altro corso e da lì è iniziata una nuova tappa della mia vita. Gli insegnanti stessi ci procurano dei ruoli per il doppiaggio: all’inizio erano solo poche battute, ma pian piano ci hanno dato ruoli sempre più significativi. Mi sono trasferita a Granada, ho affittato un piccolo appartamento e vivo da sola. 

Lorenzo non poteva credere a quello che sentiva: anche Cecilia aveva avuto un momento di crisi, anche lei, che sembrava solida e inarrestabile, si era arresa. Aveva barattato i suoi sogni per le mance di una cameriera. Eppure oggi sembrava una persona sicura di sé, felice dei propri traguardi e pronta ad affrontare il futuro che sembra più che roseo.

– Non avrei mai immaginato che anche tu fossi come tutti gli altri…

– Che vuoi dire?

– Da quando ti ho conosciuto, ma soprattutto da quando mi hai lasciato ho sempre avuto un’immagine di te come di una donna con le idee chiare e il futuro già scritto, che sarebbe andato secondo i tuoi programmi, perché eri troppo convinta per fallire. Invece mi rendo conto che anche tu hai i tuoi momenti di debolezza e questo, senza offesa, mi fa piacere.

Come proseguirà la serata?

  • In un bar a bere qualcosa (0%)
    0
  • Passeggiata al parco (67%)
    67
  • Giro in macchina (33%)
    33
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51 Commenti

  • Ho avuto qualche difficoltà’ a capire quali righe si riferiscono al sogno “sognato” e quali descrivono le azioni concrete che il protagonista compie una volta sveglio. Infatti i sogni notturni sono spesso poco chiari e pieni di apparenti elementi nonsense che non ho trovato nel testo.
    Forse ho capito male io?
    Cercherà di diventare istruttore…
    Ciao
    🙂

  • Io credo che a 16 anni non puoi pensare che vivendoti una bella storia d’amore tu stia perdendo tempo. I progetti per il futuro sono giusti nessuno lo mette in dubbio ma a tutto c’è un limite.Potresti solo perdere l’occasione di provare sensazioni ed emozioni che non si ripeteranno mai più perchè l’amore vissuto a 16 anni è diverso da quello vissuto a 18 a 20 e cosi via. L’amore si deve sempre vivere.

    • Ci sono le persone che la pensano come Cecilia. Non sono tante, ma ci sono! Anche perché che l’amore dei 16 anni è diverso da quello in età più matura, spesso lo si scopre solo dopo, mentre la vita va vissuta in avanti. Poi molto dipende dal background familiare e personale, da quello che ci hanno insegnato e da quello che ci viene chiesto.
      In ogni caso la formula giusta è quella che ci fa stare bene con noi stessi. Vista oggi Cecilia non sembra una persona che si è pentita di non aver vissuto il suo amore, anzi, sembra proprio contenta di aver raggiunto i suoi obiettivi e di avere la vita che aveva sognato. Magari il suo amore non era così forte da cambiare i suoi piani, magari era matura per tante cose, ma non lo era sentimentalmente. I motivi possono essere diversi. Vedremo come si evolverà la storia.
      Grazie di essere passata.

  • Io voto per “Gli obiettivi possibili”. Lorenzo ha bisogno di meno “Possibilità” e più certezze, ha bisogno di credere che ce la farà a raggiungere il traguardo. Continuare a sguazzare tra le diverse possibilità finirebbe solo con l’accrescere le sue paure, impedendogli di focalizzarsi sulla realizzazione di qualcosa di fattibile e concreto!
    Piccolo Post Scriptum: il terzo capitolo è quello che mi è piaciuto di più….le sue incertezze riescono a trasmettere un significato universale, che va oltre la singola storia personale, ma riguarda intimamente un’intera generazione di giovani dei giorni nostri.

    • Molto dipende da cosa si intende per possibilità! 😉 Nel nuovo episodio viene fuori che la possibilità è quella di mettere alla prova il proprio obiettivo. Ed era questo che intendevo fin dal principio! 😛
      Sono contenta che il significato vada oltre la storia di Lorenzo, In realtà è proprio quello che volevo. Conosco tante persone che vivono quella stessa esperienza ed io stessa, pur essendo più vecchietta l’ho vissuta fino a non poco tempo fa. La società di oggi, purtroppo ci mette in questa condizione, ma questa storia vuole dimostrare che con la volontà e un pizzico di impegno si può trovare la propria strada.
      Grazie di essere passata!

    • Ogni persona ha i suoi tempi di crescita, di consapevolezza, soprattutto quando si è ancora molto giovani. Molto dipende dal background familiare, dalle esperienze fatte, dal carattere. Lorenzo e Cecilia, probabilmente, si sono incontrati in un momento in cui erano ad uno stadio diverso di crescita, pur avendo la stessa età. Chissà che crescendo non cambino le cose. 😉
      Ciao, grazie di essere passata!

  • Gli obiettivi possibili.
    Nonostante l’impegno, non riesco a essere d’accordo con Cecilia, ma è solo un parere. Sacrificare un probabile amore per la carriera(perchè è a questo che in fondo mira la ragazza) non mi sembra giusto, ma ripeto è solo un parere personale. Unica cosa giustificabile l’età, sedici anni sono davvero pochi per ponderare bene le cose.
    Ciao e buon anno 🙂

    • É possibile che Cecilia sia cresciuta con una famiglia che l’ha sempre spinta a puntare in alto e magari a non farsi “distrarre” da storie che potrebbero comunque rivelarsi un buco nell’acqua. Quello che sappiamo fino ad ora é che lei ha raggiunto alcuni suoi obiettivi, vedremo come finirà.
      Grazie, alla prossima.

  • Hmmm interessante! 🙂 Molto interessante! Beh…manca l’opzione: “Prenderà l’intero comodino e lo getterà nella spazzatura con tutto ciò che contiene e inizierà a fare uso di sonniferi per evitare di sognare, tanto è inutile!” …ma forse quella è un altra storia, non quella di Lorenzo. 😉

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