Come un calzino spaiato

Dove eravamo rimasti?

Chi è la donna al telefono? Paola, uno dei membri del comitato (100%)

La lampo

«Preferisco dire che attira l’attenzione», tutti avevano annuito mentre Paola per un attimo si era scordata di dove si trovasse, così la sua testa iniziò a ciondolare senza sapere se rispondere con un diniego o meno, e continuò a muoverla più del dovuto attirando troppo l’attenzione. Con uno schiarimento di voce si bloccò e si guardò accuratamente le unghie laccate di rosso dal Natale scorso. Sospirò pensando che erano già quindici giorni che non si faceva una manicure e che forse la prossima sarebbe stata a Pasqua.

Nel frattempo il resto della comitiva aveva già scelto “le giovani menti” che avrebbero aiutato a combinare un vero disastro, ne era certa. Biagio era finito anche sui giornali, e nessuno era mai stato paragonato a così tanti personaggi inventati come lui: in un articolo lo si nominava “il Tony Stark senza genio e con il crimine”, in un altro “il Gatsby senza amore” e ancora “il Gianburrasca d’alto rango”. Insomma, ogni giornalista era conscio delle ricchezze da lui possedute, ma a quanto pareva nessuno ne aveva voluto vedere il lato più umano. Questo perché non faceva notizia, ovviamente, ma per Lucia aveva sempre significato sottovalutarne la potenzialità effettiva: infatti nessuno era in grado di prevederne le mosse e tutti si stupivano sempre delle sue burle. Ecco, qualcuno lo aveva dipinto come “il Don Juan risorto, quello vero”, ma questi erano tutti uomini. Una donna, invece, si era chiesta “quale fosse la sua balena bianca” e questo aveva dato l’idea a Lucia, un’idea che Paola riteneva pericolosa per le sue finanze.

Lorenzo le aveva detto che non intendeva dare a vedere che il mercato immobiliare si era realmente arenato, tutti avrebbero dovuto continuare a vederli come la coppia spendi e spandi di sempre, così tutti i soldi finivano per coprire le cose più vistose: una macchina nuova, le scuole per i figli e, ovviamente, le donazioni per il circolo. Per le sue unghie Paola aveva combattuto fino allo stremo delle forze, riuscendo a convincere Lorenzo che se si fosse mostrata decadente lo avrebbero intuito subito che navigavano in pessime acque. “Bene”, le aveva detto e poi aveva chiamato una signora cinese tutta lustrini e paillettes che le aveva sistemato delle sottospecie di artigli di drago che non erano passati inosservati.

«Tu che ne pensi Paola?».

«Mmh?».

Era tipico di Virna interrompere sogni a occhi aperti, con quel sorrisetto da smorfiosa so-tutto-io. Di che si stava parlando?

«Beh, direi che a me va bene», il suo motto era sii accondiscendente e ti lasceranno in pace.

«Ottimo».

L’arcata sopracciliare di Lucia si incurvò notevolmente, qualcosa non andava. «Non… non mi sembrava molto convinta», Paola si alzò e si avvicinò a Virna, che se la rideva sotto quei baffi biondo platico che si ostinava a decolorare pur di non fare la ceretta.

Una alla volta se ne andarono tutti, accompagnati da un chiacchiericcio poco rassicurante. «Allora?!».

«È solo stupita che tu abbia accettato di occuparti di Biagio».

«Come scusa? Occuparmi? E come si sarebbe arrivati a me?».

«Mi è sempre sembrato sapessi come prendere quel ragazzo, così ho pensato di fare il tuo nome» la pelle rugosa si tirò per quanto possibile e mostrò i denti bianchi e completamente finti di Virna.

°°°

Il campanello aveva continuato a suonare finché Biagio non aveva urlato qualcosa di sconclusionato. Aperta la porta vi si accasciò contro e tentò di aprire gli occhi ancora incollati dal sonno.

«Hai messo giù», Paola entrò spingendo Biagio di lato che si appoggiò al muro e scivolò a terra.

«Perché, hai chiamato?»

«Te l’ho detto al telefono perché ti ho chiamato, ma si può sapere perché non ascolti ma-», il bla bla di Paola iniziò a ronzare per la stanza senza che avesse realmente inteso la domanda. Biagio si alzò a fatica e la seguì in cucina, e vedendola alle prese con il barattolo di caffè impossibile da aprire con quelle unghie, le si avvicinò spingendole l’erezione tra le natiche.

«Non è una pistola, lo giuro».

«Smettila di citare Marylin Monroe al contrario, io dovrei fare Marylin Monroe».

Bene, ora che Paola era pure stizzita il sesso sarebbe andato molto meglio: era tipico delle donne rimanere deluse solo quando erano entusiaste di fare sesso, e Paola non lo era quasi mai per via della menopausa. Questo dava l’occasione a Biagio di dare sfogo al suo orgasmo precoce che a quanto pareva gli permetteva di prestare attenzione alle donne che glielo avevano concesso.

«Ti hanno scelto come organizzatore di un evento al circolo».

«Cos’è che hanno fa-», la notizia esplose nel suo cervello ancora bianco e riposato proprio mentre era impegnato a tirarsi su la lampo.

A questo punto bisogno creare la combriccola di aiutanti!

  • I gemelli artisti (lui musica e lei pittura) (100%)
    100
  • La svampita e il palestrato tenerone (0%)
    0
  • La secchiona-punk e il nerd (0%)
    0
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