Deserto
Esiste un mondo dove l’asfalto si arrende all’imponenza della sabbia. Una lunga, infinita distesa dorata, capace di offrire quasi l’intera gamma di sfumature del marrone. L’altipiano del Gilf El Kebir nascondeva, secondo la leggenda, l’oasi sperduta di Zerzura, una città bianca piena di enormi ricchezze. László Almásy percorreva quella spazio incalcolabile a bordo di un’auto marcata Steyr, assieme ai suoi tre compagni di viaggio: Nick, proprietario di un biplano; Barrett, comandante della RAF; Edison, il topografo del gruppo. Quattro uomini affamati e consci del fatto che la scoperta di Zerzura avrebbe permesso loro di fare un sacco di soldi.
Ma non erano soli.
Abigail si era unità a loro una settimana prima della partenza per la spedizione, nonostante l’opposizione serrata di Edison, che riteneva dannosa e distraente una presenza femminile all’interno del gruppo. Ma Almásy non era stato dello stesso avviso, convinto che la donna avrebbe apportato solo positività al progetto, data la sua conoscenza dettagliata del territorio oggetto della spedizione. I suoi capelli avevano lo stesso colore del miele, lunghi appena fin sotto le spalle, il viso pulito e candido ma allo stesso tempo dai lineamenti decisi, che non facevano altro che marcare il fatto che fosse la più “anziana” del gruppo. 39 anni, dei quali più della metà vissuti nel deserto a causa degli spostamenti della sua famiglia, originaria dell’Inghilterra.
Nessuno dei cinque componenti della spedizione – nemmeno Almásy, uomo tutto d’un pezzo che dava sempre l’impressione di tenere l’universo sopra il palmo della propria mano – sapeva a cosa sarebbe andato incontro. E alla prima vista di quel panorama, affascinante ma capace di togliere il respiro per la sua vastità, era difficile non provare un briciolo di spaesamento. Una bellissima cartolina, divisa a metà da una linea irregolare, fra sabbia e cielo. Persino Abigail, abituata fin da bambina a confrontarsi con le insidie del deserto, provava una strana sensazione.
«Tutto bene, Abby?» chiese Almásy mentre annullava la distanza fra loro. La sua voce pareva ghiaccio, sempre ferma e all’apparenza incapace di essere scalfita da alcun sentimento. Ma Abigail lo conosceva bene e sapeva che dietro a quella silhouette impassibile come una statua, si nascondeva un cuore dalle mille sfaccettature. Dopo qualche secondo, in cui entrambi si lasciarono divorare momentaneamente dalla vista mozzafiato che si era impadronita dei loro occhi, la donna si decise a rispondere, optando per la tecnica dello scherno
«Ehi, ma per chi mi hai presa?» esordì, colpendolo leggermente con una spallata, riuscendo però a malapena a spostarne il corpo, asciutto ma compatto. Come risposta, ottenne uno scarno mezzo sorriso, tipico di un uomo di poche parole come il suo interlocutore.
Nel frattempo, il muso di una delle due auto era stato occupato dalla cartina di Edison. Attorno a lui, Nick e Barrett ascoltavano attentamente l’esperto, intento ad illustrare loro l’idea che si era fatto del percorso di esplorazione e delle varie tappe.
«Ehi, ragazzi» urlò Almásy, facendo ad Abigail un cenno fugace di seguirlo. «Volete cominciare senza di me?!» disse ironicamente. I suoi tre compagni si interruppero, attendendo l’arrivo di colui che, fin dall’inizio, aveva implicitamente assunto il ruolo di capo della spedizione. Una volta raggiunti riprese a parlare, con un tono amichevole ma che, allo stesso tempo, non ammetteva repliche. «Daremo il via ufficiale all’esplorazione domani mattina. Si sta facendo buio e credo che voi, come me, siate abbastanza provati per il viaggio». I tre uomini annuirono, quasi in simbiosi, mentre Edison si apprestava ad arrotolare la cartina, fino a farle assumere la forma di un sottile cilindro. «Se tutti siete d’accordo, accenderemo un fuoco per cuocere un po’ di carne. Poi, andremo a dormire. Dobbiamo rimetterci in forze per domani».
«Credo che stasera dovremo accontentarci di mangiare cibo in scatola» intervenne immediatamente Abigail cogliendo tutti di sorpresa, compreso Almásy, che le rivolse un sguardo interrogativo. Ma la reazione della donna a quello sguardo fu immediata. «Sta arrivando una tempesta di sabbia» proferì, allungando il braccio e indicando con l’indice della mano destra in direzione dell’orizzonte. Da laggiù, un rumore cupo, simile ad un perseverante rombo di tuono, si stava impadronendo del luogo, accompagnato in sottofondo da uno strano fischio perseverante. Il cielo cominciò a colorarsi di rosso e l’odore dell’aria, già satura, fu il campanello d’allarme. Dopo un cenno d’intesa, i cinque componenti si diedero silenziosamente appuntamento al mattino seguente per poi catapultarsi all’interno delle due auto, ignari di ciò che li aspettava.
Il risveglio del primo giorno della missione, infatti, sarebbe stato alquanto complicato…
Cosa accadrà al momento del risveglio del gruppo di esploratori?
- Uno dei cinque esploratori scompare inspiegabilmente. Si è allontanato volontariamente? La risposta potrebbe non piacere ai quattro compagni (57%)
- I cinque protagonisti vengono accolti da un ambiente totalmente nuovo. Tutto, durante la notte, sembra aver assunto un aspetto diverso... (29%)
- L'auto con all'interno Almásy e Abigail è divorata dalla sabbia e i tre compagni se ne accorgono solo a l loro risveglio, temendo il peggio (14%)

10/03/2016 at 22:13
Esiste un mondo dove l’asfalto si arrende all’imponenza della sabbia, e dove la differenza fra leggenda e realtà è sottile come un granello.
Inchino.
11/03/2016 at 15:21
Certi commenti mi lasciano senza parole…semplicemente, grazie Alessandra!
08/03/2016 at 14:57
Bravo, bel finale e la storia si è dipanata inaspettata sin dalle prime battute 🙂
08/03/2016 at 15:14
Ti ringrazio Serena! 😀 Sinceramente, quando l’ho cominciata mi aspettavo tutto tranne che prendesse questa piega. E’ stata una sorpresa molto piacevole…e questo, lo devo soprattutto a voi che mi avete seguito e indirizzato impeccabilmente! Alla prossima 🙂
07/03/2016 at 20:51
Bellissimo finale, mi è piaciuto…. facciamola volare più spesso una colomba bianca. 😉
Ti aspettiamo, non ci abbandonare. 😀
07/03/2016 at 20:54
Ormai ci sono dentro fino al collo, quindi non lo farò e tornerò presto con un’altra storia! 😛 Alla prossima!! 😉
07/03/2016 at 20:27
Proprio come mi sarei aspettato, un finale dolce in una storia a trattti truce, complimenti davvero 🙂
07/03/2016 at 20:52
Grazie mille a te per avermi seguito fino alla fine!! Alla prossima storia!! 😀
03/03/2016 at 14:16
Dai, un finale dolce. Ci sta. 😉
02/03/2016 at 17:50
Un finale dolce, come pare si presagisca dalle ultime battute 🙂
02/03/2016 at 16:20
Dolce amaro mi sembra il giusto mezzo. 😉 Ciaooo! 😀
29/02/2016 at 18:48
Io dico Nick.
Bravo, hai trovato un ottimo espediente narrativo, alla fine. ( mi riferisco al mio vecchio consiglio di pov). Avanti così!
29/02/2016 at 20:55
Grazie Alessandra! Ora, avanti tutta per il gran finale (spero)! 😀
24/02/2016 at 17:45
Io dico allo stesso Alamàsy, vediamo cosa succede 🙂
24/02/2016 at 15:09
Complichiamoci, caro Mattia. Succede qualcosa ad Almasy. Episodio molto ben strutturato. 🙂
24/02/2016 at 16:36
Ottima scelta! Grazie mille! 😀
22/02/2016 at 12:03
Almasy vuole cogliere di sorpresa Edison per distrarlo!
Bellissimo episodio, ottimo il modo in cui ci hai mostrato le sensazioni sensoriali di Abigail 🙂
22/02/2016 at 13:02
Ti ringrazio Serena! I vostri commenti sono il mio input a proseguire! 😀
20/02/2016 at 05:43
Almásy non c’entra nulla, ma Abigail riesce ad approfittare della distrazione di Edison… –
Tensione e suspense, ottimo, avanti così 😉
19/02/2016 at 16:11
Almasy è persona esperta, quindi penso si tratti di un suo escamotage per cogliere Edison di sorpresa.:-)
18/02/2016 at 21:45
Il punto di vista della rapita si è già intuito in questo episodio e nell’ultima scena – comunque già una visione del suo punto vista trattandosi di una narrazione in terza persona limitata – per cui troverei interessante ( ma la platea mi smentisce) il punto di vista del rapitore. Certo svelerebbe i suoi piani rendendo tutto meno incredibile, ma servirebbe a comprendere il nodo della questione in modo più introspettivo. Spero non salterai all’uso della prima persona, non sarebbe un bel salto. Usa il punto di vista in terza limitata… Oppure fai come vuoi, mi piace in ogni caso e molto, il tuo modo di raccontare. 😉
18/02/2016 at 23:53
Apprezzo molto i tuoi ragionamenti e li trovo molto interessanti…ne terrò certamente conto! Grazie Alessandra!!
18/02/2016 at 10:24
Un racconto storico non è mai facile da gestire perché, a differenza degli altri generi, ha bisogno di quel quid in più per essere credibile. Per questo motivo, nonostante il tuo incipit fosse veramente molto bello, ti ho tenuto d’occhio per un po’ prima di commentare. E devo dire che fin qui, non mi hai deluso. La tua storia è costruita molto bene, è intrigante e apprezzo abbastanza il tuo stile di scrittura – stai un po’ più attento alla punteggiatura e cerca di usare meno gerundi, piuttosto, se riesci, accorcia i periodi. Per il resto, bravo, ti seguo!
18/02/2016 at 10:56
Be che dire…trovarsi un commento come questo non può che spingermi ancora di più a buttarmi a capofitto in questo fantastico mondo che è la scrittura…grazie per i complimenti e, soprattutto, per le critiche costruttive, delle quali faro enorme tesoro!
17/02/2016 at 18:44
Almasy! Una voce esterna
16/02/2016 at 18:13
Indubbiamente, Abigail. E’ protagonista tanto quanto Almasy e Edison, solo che si ritrova in una situazione drammatica nelle mani di un “posseduto”.
Bravo, a presto! 😉
16/02/2016 at 18:02
Io direi Abigail.
Almasy potrebbe forse raccontare la ricerca, l’inseguimento.
Edison sembra posseduto, non credo possa essere razionale 🙂
Poi, sia quel che sia 😉
12/02/2016 at 17:47
” Esiste un mondo dove l’asfalto si arrende all’imponenza della sabbia” … un attacco davvero valido. Un incipit interessante. Letto fin qui volentieri. Se l’attacco – sopracitato – fosse tematico, avresti rispettato in tutto e per tutto la costruzione narrativa di una buona struttura e quindi di una buona scrittura; spero si rivelerà tale. Seguo per scoprirlo. 😉
12/02/2016 at 18:07
Grazie per la fiducia e spero di non deluderla! A presto 🙂
12/02/2016 at 17:36
Assolutamente insieme…non commetteranno l’errore di separarsi… Mi piace questa storia che vede da un lato Almasy e dall’altro Edison e la sua “trasformazione”! 🙂
12/02/2016 at 15:38
Insieme, mai separarsi. Lo ha detto lo stesso Almàsy poco prima, l’importante è che prendano la giusta direzione. Al prossimo 😉
09/02/2016 at 09:58
Ciao Mattia, bravo continua così che sta venendo una storia ricca . 🙂 Penso sia il momento del rapimento! A presto!
09/02/2016 at 10:47
Gentilissima!!!!
08/02/2016 at 18:36
Vediamo cosa nasconde la caverna misteriosa…
08/02/2016 at 18:10
Edison rapisce Abigail, mi sembra il momento giusto.
Ottima azione e suspense, avanti così 😉
08/02/2016 at 18:39
Grazie per il commento e la costanza nel seguirmi!
04/02/2016 at 20:15
Il quarto capitolo credo che sia un buon punto per scoprire cosa è accaduto ad Edison. 😉
04/02/2016 at 18:38
Edison li aspetta fuori dalla caverna, in atteggiamento tutt’altro che amichevole.
Chiaro che al nostro Edison è accaduto qualcosa. Vediamo che succede.
ciao…
02/02/2016 at 09:35
Ottimo, hai messo insieme due opzioni e le hai coniugate perfettamente. 🙂 ora voto che non trovano Edison, ma un indizio. 🙂
02/02/2016 at 14:06
Molto gentile! E ottima scelta 😉
01/02/2016 at 19:01
Di Edison nessuna traccia, ma trovano un indizio che lascia pensare che l’uomo scomparso abbia visitato la grotta prima di loro.
Bel episodio, e ti ringrazio per aver inserito anche la “mia” opzione.
Bravo e al prossimo 🙂
01/02/2016 at 20:46
Figurati, grazie a te! Mi piaceva l’idea e ho cercato di sfruttarla al massimo! 😉
01/02/2016 at 18:24
Tutte opzioni interessanti, ma direi che Edison è ferito.. da cosa??
01/02/2016 at 18:29
Sempre tempestiva Serena 🙂 Vedremo!!
01/02/2016 at 15:44
Davvero intrigante. Ti seguo subito.
01/02/2016 at 16:36
Grazie Gianluca!
30/01/2016 at 10:31
voto per la scomparsa di uno dei compagni. storia interessante, ti seguo!
29/01/2016 at 20:50
Nonostante sia in minoranza, ho votato affinché al loro risveglio trovino un ambiente completamente diverso.
Bel incipit, scritto magnificamente e con i personaggi ben delineati, seguo con molto piacere.
30/01/2016 at 09:41
Ti ringrazio Danio! E chissà che anche la tua opzione non entri a far parte del proseguimento della storia! 😉
29/01/2016 at 16:35
Un ottimo inizio il tuo. 😀 affrontare un racconto storico non è per niente cosa facile… 🙂
Io voto che scompare un esploratore. alla prossima. 😉
29/01/2016 at 18:16
Grazie! Davvero una scelta interessante la tua
29/01/2016 at 13:04
Bell’incipit, quante cose ci hai già detto su questi personaggi e sui loro caratteri così diversi. Hai saputo farlo con bravura, pochi elementi ma significativi.
Esploratori e avventura, ci sto e ti seguo 🙂
29/01/2016 at 13:43
Grazie Serena, molto gentile. Credo che nel corso della storia scoprirai – e scorprirò – ancora molto su di loro 🙂