Immortal Knight walking

Dove eravamo rimasti?

Come arriverà Kuro al castello? con Quetzal, ma con l'armatura crepata (100%)

Il Nero e il Blu

Per arrivare ai confini della realtà, Kuro ci mise molto tempo. Impiegò molto tempo e molte energie. Lui e Quetzal combatterono molte battaglia per arrivare al luogo designato dal Cavaliere del ghiaccio. Affrontarono difficoltà tali per cui Shiro in confronto poteva essere considerato un graffio. Incontrarono molte che gli aiutarono, chi per un motivo che per un altro, divennero anche loro compagni di viaggio. Nessuno per troppo tempo. Il viaggio era talmente duro che né maghi, né guerrieri né altri riuscirono a stare al fianco del cavaliere e del suo demone. Così alla fine rimaneva solo. Unico a camminare verso la fine. L’unico a camminare con un obbiettivo più grande di lui, salvare la sua Ao. Neanche un momento si fermò per chiedersi se ne valesse davvero la pena. Lui era certo che fosse così per quanti ostacoli dovesse superare. 

Così alla fine arrivò al castello. 

Il Cavaliere che lo raggiunse era molto diverso da quello che senza dire una parola aveva seguito la direzione datagli molti anni prima. L’armatura che lo ricopriva non era più lucida e splendente. Anzi ormai era rotta e scheggiata in molti punti. Non era più integro come una volta, ormai era un mosaico di “ferite” che gli ricordavano tutte le battaglie passate. L’ultima, un taglio perpendicolare sulla feritoia da cui ormai costantemente brillavano gli occhi rossi di Quetzal gli era stata inferta da Morte in persona. Rimane il fatto che ormai era davanti al castello dove gli era stato detto che viveva Ao.

L’unico problema , un enorme problema stava nel fatto che tra lui e il castello c’era un esercito. Non un esercito normale, un esercito di creature ghiacciate. Non sarebbe stato un grave problema. Di cavalieri ghiacciati nel corso del viaggio ne aveva sconfitti a bizzeffe. Il problema consisteva nel fatto che lì, in quella valle ogni creatura ghiacciata era una copia di un nemico sconfitto in precedenza. Dalla posizione sopraelevata poteva scorgere Darkcaster, Lee, Shiro , Tetzca e via dicendo. 

«Kuro, lo sai vero che questa probabilmente sarà l’ultima nostra battaglia assieme? Sarà difficile sopravvivere, ma farò il possibile per fare in modo che tu possa passare dall’altra volta. Una volta arrivato dall’altra parte ringrazia Ao per aver reso possibile il nostro incontro.» disse Quetzal nella testa di Kuro «Ora lasciami il controllo del tuo corpo, grazie a me avremmo una forza d’impatto maggiore.» Il cavaliere non disse niente e lasciò al compagno il controllo.

Fu così che il più forte trai Demoni spiccò un balzo e atterrò al centro dell’esercito nemico. Quello non era il momento di danzare, quello era il momento per massacrare. «Ora è il mio momento di farti vedere la mia danza del cigno» sussurrò il demone talmente piano che neanche Kuro all’interno della sua mente capì. Quetzal aveva ragione, quella sarebbe stata la sua ultima battaglia, ma sarebbe morto portandosi con sé nella tomba più nemici possibili…

Se qualcuno avesse potuto assistere a quello che avvenne quel giorno in quella valle non avrebbe potuto trovare le parole. Sta di fatto che alla fine Kuro era riuscito ad entrare nel castello. Lui da solo . Quetzal aveva ucciso praticamente chiunque lo avesse intralciato, ma alla fine era stato eliminato proprio da Morte e Kuro aveva dovuto finire il lavoro anche per lui. Tutto questo non senza un prezzo. Ora era da solo. Con la lama spezzata e senza altre seconde chance. Non ci sarebbe stato un altro demone a salvarlo e ora l’unica anima che lo legava all’armatura era la sua, ora al suo interno non c’era neanche l’oscurità.

Kuro guardò davanti a sé e vide altri cavalieri di ghiaccio. Sapeva che la battaglia non avrebbe mai avuto fine , ma si gettò lo stesso nella battaglia.

Kuro alla fine riesce ad arrivare all’ultimo piano. Davanti alla porta in cui dall’altra parte dovrebbe esserci Ao. Qua finisce la storia. Kuro ormai è arrivato lì con la sola forza di volontà a tenerlo in vita. Ormai gli rimane solo quello, ma sa che dall’altra parte ci sarà sempre qualcosa per cui lottare. Ormai è lì senza armi e con l’armatura ormai crepata completamente. Tira un enorme sospiro e con entrambe le mani apre la pesante porta che ha di fronte a sè.

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22 Commenti

  • Il racconto mi piace, però ti consiglio di fare attenzione all’impostazione generale: a tratti, la punteggiatura tende a prendere la sua strada e la narrazione (che già è abbastanza veloce) tende un po’ a perdersi. Che è un peccato, visto che l’idea è molto buona, e i personaggi hanno un gran potenziale.
    A parte questo, stai facendo un buon lavoro. Spero che i prossimi capitoli siano altrettanto ben fatti.

  • Molto avvincente questo combattimento! 🙂
    Per il prossimo episodio ho votato che il Banisher perforerà l’armatura e ci sarà un flashback. Magari si vedranno scene del passato di Kuro e si scoprirà qualcosa su di lui.
    C’è solo una cosa che ti volevo chiedere: non ho capito l’ultima frase “Prima di sparare Karter Lee gli occhi rossi”. Ho immaginato che ti fossi dimenticato un “vide” tra “Karter Lee” e “gli occhi rossi”, è corretto?
    Alla prossima!! Ciao 😀

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