Immortal Knight walking

La calma prima della tempesta

Il negozio era pulito come sempre. Tanti avventurieri passavano e sporcavano con i loro stupidi stivali, ma i peggiori erano quelli che venivano a comprare qualcosa. Erano pochi, sebbene il negozio fosse un emporio, ma rompiscatole. Quello appena “uscito di scena” ad esempio era proprio stupido.Voleva prendere delle cose a metà prezzo solo perché era “un capitano”. Cantius però non si era fatto scrupoli. “Puoi essere anche un re, ma le cose da Cantius o le paghi a prezzo pieno o muori”. Così era successo. La città quel giorno aveva perso Jax Mare, ma il negozio si era arricchito di nuovo equipaggiamento. Si potrebbe pensare che il “povero” commerciante avrebbe passato guai con la legge, ma non Cantius. Non Cantius il Diavolo che aveva interessi persino con il re della città e secondo alcuni persino l’imperatore aveva contratto un debito con lui. Tutto questo  lo rendeva intoccabile. Potresti uccidere quello con cui hai un debito, ma non se è grazie ai suoi servigi se riesci a tirare avanti un regno. Però persino Cantius aveva un cliente preferito. Questo cliente stava entrando proprio in quel momento nel negozio. «Kuro, hai ucciso gli insetti?». Adorava quell’ uomo. Sempre silenzioso. Non chiedeva mai niente in più di quello che serviva. Per esempio Jax Marie voleva un fucile a cinque canne a metà prezzo. Kuro avrebbe comprato quello a tre canne a prezzo pieno. Altra qualità di quel Cavaliere, molto più importante, stava nel fatto che poteva soddisfare qualsiasi richiesta che Cantius facesse. Per esempio sgominare quelle cento bande non sarebbe stata una impresa da tutti. A dirla tutta sotto richiesta del Diavolo molti avevano tentato e fallito miseramente. Però Kuro era su un altro piano.

«Come al solito non rispondi. Adoro le persone di poche parole. Cosa volevi tu ? Ah sì un “passaggio” per Shangri-La. Peccato che c’è un problema, non te lo posso dare. » Quello fu il primo momento della sua vita in cui Cantius ebbe davvero paura. Appena finì la frase , dall’armatura di Kuro, o meglio dai pochi “tagli” che essa aveva, iniziò ad uscire della materia oscura. Le pareti attorno a curo cominciarono a traballare incessantemente. Sembrava quasi che la stanza volesse scappare. Lo voleva anche Cantius. Lo voleva con tutto il suo cuore. Non sapeva  se aveva più paura dell’ oscurità che si mangiava la stanza o di quegli occhi rossi che sembrava volessero mangiarselo. Il commerciante si annotò mentalmente che se fosse sopravvissuto a quella giornata avrebbe dovuto decidere di comprare qualche munizione del Banisher. Ne aveva soltanto due. Se non fosse riuscito ad ammazzare Kuro, nel peggiore dei casi, sarebbe stato fottuto. Nell’esatto momento in cui stava per prendere l’arma da sotto il bancone Kuro si calmò e tutto l’ambiente ritornò normale. Cantius però aveva capito la lezione e iniziò a spremersi le meningi. Chi aveva preso il lascia passare? Ci pensò su qualche minuto. Sapeva di avere un po’ di tempo, qualcosa nell’atteggiamento del cavaliere gli faceva pensare che avesse capito che “stava” lavorando per lui. Dopo aver guardato negli archivi capì perché non si ricordava dove aveva messo il Tib… Perché era stato quel dannato Karter Lee! Ora era Kuro ad avere un problema. « Ehi cavaliere, ho scoperto dov’è finito il Tib, il lascia passare. Hai presente chi è Lee vero? Karter Lee il più grande cacciatore di taglie del regno. Sì si potrebbe dire che è un tuo collega. Un collega un po’ malvagio diciamo, infatti è lui in possesso del Tib. Lo so cosa starai pensando. Perché Cantius mi ha promesso una cosa che non può più darmi? Beh perché Cantius è stato truffato chiaramente. Karter Lee mi ha fregato e mi ha rubato il Tib. Quindi devi prenderlo da lui e io purtroppo non ti posso più aiutare…». Cantius non ebbe neanche il tempo di finire la frase che Kuro uscì dalla porta. Quello che vide il povero commerciante appena il Cavaliere si voltò gli rimase impresso nella memoria fino alla morte. Quello che vide fu la personificazione dell’odio e della rabbia. Kuro era furioso. Probabilmente di lì a qualche giorno avrebbe letto della morte di almeno uno dei due contendenti. Probabilmente se fosse morto Lee, il commerciante sarebbe riuscito ad accaparrarsi tutte le ricchezze di quell’uomo. Se fosse morto il Cavaliere invece Cantius avrebbe fatto il possibile per prendere quella spada nera. Come esperto intenditore lui sapeva di cosa era fatta quella spada. Il metallo di forgiatura era così raro che se non fosse riuscito a vendere l’arma sarebbe riuscito sicuramente a vendere almeno il materiale e a ricavarne così tanto  da vivere nella bambagia per il resto della vita. Quindi sarebbe stato meglio se a morire fosse stato Kuro. 

«Karter Lee, ti ho fatto un regalo. A questo indirizzo c’è un fucile a munizioni Banisher. Penso che tu sappia cosa fa. Fidati ti servirà. Al suo interno ci saranno due munizioni. Mi ricordo quello che mi hai fatto, ma mettiamola così, se riuscirai ad eliminare il cavaliere ti potrai tenere l’arma.»

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