Dove eravamo rimasti?
La fine dell’estate
Erano passati due mesi dall’omicidio di Enrico, agosto stava lasciando il posto a settembre e io stavo per prendermi una vacanza ritornando a casa dai miei. Gli articoli di giornale sul caso si erano sprecati. Chi più chi meno, giornalisti e intervistati avevano puntato il dito sull’università, sul comune, sulla direzione del museo e sulla facilità con cui i soldi passavano di mano in mano senza controllo.
La verità la sapevano in pochi, neppure io conoscevo tutte le sfaccettature della vicenda, ma avevo avuto la certezza che Enrico non si era venduto.
Ciò bastava.
Afferrai il giornale, abbandonato da Alessandra sul tavolo della cucina prima di uscire, e tra un sorso di caffè e un morso di brioche, trovai in prima pagina, quello che da ieri era “vox populi” in dipartimento.
Suicidio d’arte.
Il prof. Antonio Cozzorano si spara in testa con una pistola revolver da Reali Carabinieri Mod. 1861, usata per difendere prima il regno di Sardegna e in seguito il neonato Regno d’Italia, regolarmente detenuta.
Incapace di resistere agli attacchi legali, isolato da collaboratori e amici cede alla disperazione, lasciando alla famiglia solo poche righe, in cui si dice convinto che la verità verrà a galla e il suo nome verrà redento, perché estraneo ai fatti di cui viene accusato.
Seguiva una cronistoria del “caso”, comprensiva di foto, che partiva dall’assassinio di Enrico, per continuare con l’arresto di Cinzia e dei suoi complici, tre tombaroli che si occupavano di rifare e piazzare le opere d’arte. Erano gli uomini venuti a casa mia quella sera del primo appuntamento con Giovanni, i due saliti con lei e il loro amico che si spacciava per l’autista e l’aveva accompagnata a teatro.
Di lato, la foto di Fabio Castroianni, risvegliatosi dal coma pochi giorni dopo l’arresto di Cinzia. Ritrovatosi incapace di camminare, si era sentito in dovere di confessare tutto, non lesinando sui particolari e puntando il dito contro l’amica. Scorrevo con il dito le righe e distratta pensavo alle poche parole che Giovanni mi aveva riferito dopo gli interrogatori. “Resisi conto che Enrico aveva mangiato la foglia, gli avevano chiesto un incontro. All’appuntamento nel nuovo appartamento, era apparso chiaro a tutti e due che mentire non sarebbe servito, cosi dopo vari tentativi di corruzione, erano passati alle voci grosse, fino a che, pensando di mettere fine alla questione, Enrico aveva urlato: “non abbiamo altro da dirci, domani consegnerò le carte a chi di dovere, andatevene” e si era girato dando loro le spalle, di fronte alla finestra. Mossa rivelatasi fatale.”
Concentrandomi di nuovo, lessi le ultime righe; riportavano le accuse del prof. A. Cozzorano: falso in bilancio, associazione a delinquere finalizzata al traffico di opere d’arte e al riciclaggio di denaro.
La pagina si concludeva, chiarendo che le indagini ancora in corso, non si sarebbero interrotte nonostante lo spiacevole incidente.
Un amaro sorriso mi spuntò tra le labbra, mentre pensavo che la definizione “spiacevole incidente” mal si adattava a uno foro in faccia. Sospirando, chiusi il giornale e allungando le braccia sopra la testa mi stirai, la valigia era già pronta, non restava che infilarsi le infradito e andare a prendere l’autobus.
Sentii suonare il campanello e con mio grande disappunto, non potevo perdere tempo avevo i minuti contati, dovetti aprire. Mi sorprese vedere Giovanni infondo alle scale, sorridente e in borghese. Gli feci segno di salire e quando fu più vicino chiesi:
— Cosa ci fai qui?
— Ti accompagno a casa, ovvio no?
— Solo per essere precisi, tu sai dove abito io?
— Uhm… — fece finta di pensare, poi avvicinandosi poggiò le mani sui miei fianchi e mi sussurrò all’orecchio — a due isolati da casa mia.
Lo guardai sorridendo con i nasi che quasi si toccavano, lui continuò:
— Ho preso una settimana di licenza, vado a trovare i miei e qualche giorno al mare.
— Proprio nella settimana in cui parto io? — chiesi fintamente arrabbiata, staccandomi.
— La casualità della corretta informazione — aggiunse serio.
Proprio in quel momento la porta si aprì ed entrò Alessandra, scusandosi si dimostrò incapace di trattenere una risata e per riparare si nascose velocemente nella sua stanza uscendone pochi istanti dopo con uno scatolone tra le braccia.
— Fa’ buon viaggio, ci vediamo al tuo ritorno — disse con la faccia più innocente del mondo, strizzandomi l’occhio.
— Allora partiamo? — incalzò il mio amico.
— Quando torno la uccido — brontolai senza staccare gli occhi dalla porta già chiusa dell’appartamento.
Un colpetto di tosse mi fece voltare di nuovo verso Giovanni.
— Non credo sia questo il modo di esprimersi davanti a un esponente dell’Arma — aggiunse, fissandomi negli occhi.
Ricambiai lo sguardo e scoppiammo a ridere, un attimo dopo le sue labbra erano sulle mie e le sue mani percorrevano la mia schiena nuda facendo cadere a terra il vestito che indossavo, mentre i sentimenti nel mio cuore e i pensieri nella mia testa vorticavano facendo a pugni.
23/05/2016 at 17:40
Bel finale!! Brava!
Davvero molto bella questa storia! 😀
Spero tornerai presto con un nuovo racconto!
Alla prossima! 🙂
24/05/2016 at 07:24
Grazie…sono contenta che ti sia piaciuta.
A breve una nuova storia!
20/05/2016 at 21:35
E si è giunti al finale. Che dire, un racconto veramente bello. Grande stile, bella storia e ottimi personaggi. Non posso che farti i miei più sinceri complimenti 🙂
23/05/2016 at 08:01
Grazie mille…spero tu ci sia anche alla prossima storia.
18/05/2016 at 14:58
Chiusura degna degni altri capitoli.
Ti aspettiamo con un’altra storia. Ciao!
19/05/2016 at 08:43
Bene….fatica conclusa. Grazie per gli apprezzamenti.
Qualcosa mi sto già inventando, spero presto una nuova storia.
Alla prossima!
18/05/2016 at 14:15
Eccomi!
Bellissimo finale, un romantico quasi settembre . Ci voleva proprio. Brava e complimenti per tutto il racconto!
19/05/2016 at 08:42
Grazie ….un po’ di romanticismo ci sta … 🙂
Alla prossima storia! 😉
18/05/2016 at 11:31
Finale ottimo: gli ultimi chiarimenti hanno ricomposto i tasselli del puzzle; i cattivi sono stati puniti e la protagonista si è concessa una meritata vacanza con tanto di “amico” al seguito.
Complimenti MrsRiso, a presto.
18/05/2016 at 11:46
Sono contenta che ti sia piaciuto…spero ci sarai anche la prossima volta! 🙂
18/05/2016 at 09:57
Accidenti, la chiusa finale è da applausi. Bravissima.
18/05/2016 at 10:20
Se mi dici così divento tutta rossa. 😉
Grazie mille..
18/05/2016 at 10:27
Torna presto! 😉
17/05/2016 at 20:19
Ottima analisi finale, complimenti.
Però sono sincero, non mi aspettavo il carabiniere dongiovanni comparire alla fine 🙂
Brava e a presto 🙂
18/05/2016 at 07:34
grazie…dopo i morti serve un po’ di amore per avere fiducia nella vita
17/05/2016 at 19:31
Un bel espediente la spiegazione dei fatti attraverso il giornale. Forse è vero che più caratteri avrebbero aiutato, ma credo hai fatto un ottimo lavoro di sintesi e la storia non ne ha risentito.
Mi è piaciuto questo giallo “universitario”, brava.
17/05/2016 at 20:18
grazie per i complimenti, sono felice di aver soddisfatto le aspettative…
ti aspetto alla prossima!
17/05/2016 at 18:19
Mrs Riso, brava. Non c’è che dire. Una spiegazione semplice e lineare senza eccessi. Anche la chiusa, questa ragazza che tenta di riaffacciarsi alla vita con Giovanni, nonostante sentimenti e pensieri facciano a pugni. Beh, capita spesso. 🙂 Spero di rileggerti e spero non abbandonerai la piattaforma. 😀
17/05/2016 at 18:51
grazie per i complimenti, non abbandonerò la piattaforma e scriverò ancora.
Ho un po’ di idee vediamo quale mettere nero su bianco prima.
Spero che continuerai a leggermi! 😉
17/05/2016 at 17:42
Mrs Riso anche tu quanta fretta nel concludere.
Ma un carattere di scrittura più grande, no?? 🙂
Quindi il povero Enrico è stato attirato in un tranello e poi dopo il tentativo di corromperlo è stato ammazzato..
Ok Penso che questi tipi di gialli.. così per come lo hai strutturato, hanno bisogno molto più spazio.. E i 10 capitoli di Incipit sono strettini..
Rispetto ai primissimi capitoli si nota un certo cambiamento..
Tra il 9 e il 10 capitolo c’è una certa acellerezione.. nella narrazione..
Cmq complimenti per il gran lavoro.
17/05/2016 at 18:17
Grazie per i complementi. Sulla scrittura la prossima cercherò di scegliere meglio.
Scrivendo mi sono resa conta che i 50000 caratteri erano pochi, mi sono dovuta trattenere spesso durante la storia, ma sono arrivata alla fine…spero in maniera credibile.
Alla prossima storia…se vorrai! 🙂
17/05/2016 at 19:01
“”Alla prossima storia…se vorrai!””
Dipende da quello che scriverai. 😉
Adesso che ho concluso il mio racconto sono diventato uno famoso.. 🙂
Avrò pochissimo tempo da dedicare agli altri. 🙂
17/05/2016 at 20:19
Spero che un’infinitesimo del tuo tempo da vip, tu lo dedichi ai miei futuri scritti!!! 🙂
Grazie fin da adesso!
17/05/2016 at 21:09
Sappi sin da adesso, che da vip sarò snob, e soprattutto non sarò così tenero come adesso. 🙂
Per cui, considerati fortunata nell’avermi conosciuto. (adesso) 🙂
17/05/2016 at 14:57
Ciao!
Bel capitolo! 🙂 Mi è piaciuta molto la bottigliata in testa! XD
Voto che non servono spiegazioni e che è tutto chiaro. Per finire… decidi tu! 🙂
Bravissima! 🙂
Alla prossima!
17/05/2016 at 16:32
Grazie…l’idea della bottigliata in testa è stata una vostra decisione :-).
Ad essere franchi nella prima versione c’era una padellata, ma l’effetto finale non è cambiato. 🙂
A brevissimo l’ultimo passo.
Ciao
16/05/2016 at 18:45
Proviamo a fare una chiusa con una spiegazione…
molto convincente la tua scrittura e molto ben costruito questo giallo.
16/05/2016 at 20:02
grazie…concludere è in testa…..vediamo
16/05/2016 at 13:27
È tutto chiaro. Per finire… a te la scelta.
In certe occasioni torna utile avere un’amica munita di bottiglia 😉 Bel colpo di scena, complimenti.
16/05/2016 at 18:24
Si direi che le amiche servono sempre…sopratutto se ti metti nei guai!!! 😉
15/05/2016 at 15:12
Ti metto più o meno in parità, lo so’.
Ma perché finire proprio adesso? Un seguito ci potrebbe stare, ma dipende sempre dalla volontà dell’autore…complimenti 😉
16/05/2016 at 13:04
Chissà potrei anche soddisfare tutte e tre le richieste, lasciare qualcosa in sospeso per il futuro. Vediamo 😉
15/05/2016 at 10:51
Voto è tutto chiaro, la risposta è nel titolo del racconto.(credo 🙂 ).
Davvero un bel capitolo, il corriere fortunato, la “bottigliata”, il plico.
Brava!
16/05/2016 at 13:03
Grazie, si la risposta è nel titolo, ma qualcosina potrei aggiungerla, ma vediamo come vanno le scelte. 🙂
15/05/2016 at 08:55
Ciao Mrs!!! Finalmente. 🙂 🙂 🙂 In questo mondo di ladri, citando la canzone, il nostro “eroe” è stato Enrico… certo il suo è stato un epilogo triste, però ha avuto l’astuzia (?) di documentare tutto. Brava!!! Adesso un’ultima spiegazione. 😉
16/05/2016 at 09:02
Lo so sono in ritardo, ma non è colpa mia. Mi hanno obbligato a lavorare 🙂 🙂
Documentare tutto è fondamentale! Com’è fondamentale avere sempre più di una copia!! 🙂
Speriamo che alla fine tutto turni!!
11/05/2016 at 17:24
Voto bottiglia.
Ho già pregustato la brioche a l’arancia.
Bel finale di questo capitolo!
16/05/2016 at 08:30
Grazie per essere passato, spero che la storia ti sia piaciuta.
02/05/2016 at 19:13
Oh, non si può sempre mangiare, io voto scopa, decidi tu in che senso 😀 😀
Bella scena, la corsa in notturna, i ricordi d’infanzia, molto tenero.
Questa amicizia merita un approfondimento.
Ciao ciao
03/05/2016 at 08:03
Grazie per essere passata.
Spero prima della fine di riuscire ad approfondire un po’ i personaggi…
28/04/2016 at 17:59
Bottiglia…
Molto romantica e poetica la chiusa di questo episodio, intriso di riflessioni e emozioni contrastanti che hanno evidenziato il lato fragile della protagonista che finora è apparsa fino troppo controllata. BRAVA.
29/04/2016 at 08:16
Grazie, mi sentivo di chiudere così, con una piccola speranza per il futuro, non solo una dimostrazione di debolezza della protagonista.
Alla prossima 🙂
27/04/2016 at 23:55
Voto, oops bottiglia.
Bel capitolo, sempre precisa, concisa e raffinata. Rinnovo i complimenti e l’interesse per la storia.
28/04/2016 at 07:09
Grazie per il voto.
Alla prossima
27/04/2016 at 12:49
A due passi dalla fine, ma senza S6 non si arriva da nessuna parte. 🙂
Scherzi a parte, complimenti per il tuo giallo, anche se mi manca qualcosa di “fisico” su di lei.
Voto scopa., ciao
27/04/2016 at 15:13
Serve sempre una connessione con il mondo :-).
Sul fatto che sono un po’ a corto di caratterizzazioni e descrizione dei personaggi concordo con te, ma i caratteri mi vanno sempre stretti.
Non prometto, ma se posso rimedio.
Alla prossima.
26/04/2016 at 17:47
Eccomi! 🙂
Era da un po’ che volevo leggere la tua storia! Mi dispiace essere passata solo ora che è quasi terminata!
Il racconto mi piace tanto, così come il tuo stile scorrevole!
Ho letto i capitoli tutti d’un fiato! Perciò, che dire…bravissima e complimenti!
Voto bottiglia! A presto! 🙂
27/04/2016 at 09:55
Grazie per essere passata, non importa se prima o dopo, i complimenti sono molto apprezzati 🙂
Spero tu resti fino alla fine.
Alla prossima
26/04/2016 at 09:07
Una padella per cucinarci qualcosa o per arma va sempre bene, secondo me. 😉 Sono d’accordo con AmoMarta riesci ad essere molto introspettiva e a sfumare bene i sentimenti e le emozioni.
A presto. 😉
26/04/2016 at 13:02
Concordo sia sulla cucina che sull’arma 😉 !
Grazie per i complementi…investirò sui vostri consigli.
Alla prossima!
25/04/2016 at 19:46
Padella, senza un motivo preciso 🙂
La mia idea regge ancora, forse stavolta ho capito qualcosa 😀
Bella l’idea della corsa per fare il punto della situazione.
26/04/2016 at 06:21
Bene, forse hai capito chi è l’assassino :-)….
Ti confesso una cosa…anche a me piace padella…..ma siamo in minoranza!!
25/04/2016 at 18:13
Ciao. 🙂
Lo sai, analizzando con più attenzione i tuoi testi – mi riferisco anche alla tua fiaba Di Rosa in Rosa – mi sono resa conto che tu hai una buona capacità di trasmettere emozioni e scrivere introspezioni che sia l’autore – la voce narrante – sia i personaggi fanno nel corso delle loro avventure. I meccanismi che usi – quello fiabesco oppure in questo caso quello di un giallo con tanto di intrigo e scoperte – sono invece più fumosi, meno emotivi. In altre parole tu sei un’ottima autrice di sentimenti e ti manca solo un po’ di approfondimento per arrivare a ideare anche trame efficaci laddove alcuni espedienti narrativi che usi non sono ancora all’altezza delle meravigliose riflessioni “fuori azione” che fai.
Questo per dire che leggerti è sempre un piacere 😉
Bottiglia.
25/04/2016 at 18:39
Whaoo…grazie per i complimenti, mi fanno immenso piacere. Se vuoi, sarei felice di avere altri consigli su come migliorare i miei espedienti narrativi.
Grazie comunque per essere passata. 🙂
25/04/2016 at 18:42
Volentieri.
Alla fine della storia ti farò notare dove-come-quando-cosa
😉
25/04/2016 at 18:09
Direi bottiglia, senza motivazione particolare 🙂
Capitolo scorrevole e semplice alla lettura, non annoia e si legge molto velocemente, speravo di apprendere qualche info in più, ma non dubito che (a due capitoli dalla fine :D) chiarirai tutti i dettagli.
A presto!
25/04/2016 at 18:42
I dettagli alla prossima…non manca tanto.
25/04/2016 at 18:01
Dico bottiglia.
Di vino, d’acqua, di qualsiasi cosa, ma mi viene bottiglia 🙂
25/04/2016 at 18:43
Per il momento bottiglia è…ma vedremo.
Grazie alla prossima.
22/04/2016 at 15:55
Io sento un inconfondibile profumo d’arancia.
Ciao, arrivo un po’ tardi ma mi sono rimessa in pari, faticando un po’ perché sai, so’ ‘n po’ ciecata e quei caratteri microscopici mi hanno messo a dura prova. Il racconto mi piace è ben costruito e cattura. Ho solo un dubbio: ma lla scarpa del tuo profilo è quella che indossa l’amica pettegola col tacco 20?
😀 😀
22/04/2016 at 19:21
Benvenuta,
i caratteri sono un po’ piccoli è vero, ma è stato un errore iniziale che non ho più voluto correggere per coerenza di testo.
Non c’è attinenza tra il mio avatar e la segretaria con le scarpe alte, solo una passione sfrenata per questi oggetti che volevo riprodurre in un personaggio della storia.:-)
Grazie per i compllimenti, spero tu rimanga fino alla fine.
Alla prossima 🙂
19/04/2016 at 22:07
Dico bolle di sapone… magari s’innalzano tra le teche svuotate 😉
20/04/2016 at 06:52
Oramai le teche sono vuote e noi siamo furoi da teatro, ma bolle di sapone potrebbe essere un ottimo futuro… :-)!
Alla prossima!
18/04/2016 at 13:25
Profumo d’arancia, non so perché… sarà la primavera 🙂
O più semplicemente il finale mi ha spiazzata a tal punto da non sapere che pesci prendere 😉
Il giallo s’infittisce sempre più, complimenti!
Alla prossima.
19/04/2016 at 06:59
E profumo d’arancia sia, sono felice di averti spiazzato, spero che alla fine tutto torni.
Ti aspetto, per le ultime batutte
A presto
18/04/2016 at 09:46
Il finale di questo episodio mi ha spiazzato, e in positivo! Riesci a ricreare l’intreccio in grande stile! Voto dunque la prima opzione, sono molto curioso di proseguire 😉
18/04/2016 at 11:01
Bene, sono contenta di averti sorpreso, almeno il finale non è ovvio, ho ancora frecce al mio arco. 🙂
Sulla conclusione voi mi state spiazzando, ci sono opzioni a pari merito. 🙂
18/04/2016 at 09:16
Anche il tuo stile è molto interessante.
La conferenza stampa ben rappresentata come anche l’introduzione della teoria della vermce nera di Malacena e l’imput sullo sconosciuto che è con Cinzia.
Ancora complimenti 🙂
Voto per profumo d’arancia.
18/04/2016 at 10:45
Grazie, per i complimenti. Ricompongo il puzzle per chiudere, anche se vedo un po’ di indecisione sul futuro, tra stridio di freni e profumo d’arancia.
Magari potrei accomunare le cose.
17/04/2016 at 15:20
Stridio di freni 🙂
Bello quest’episodio, per certi versi mi è sembrato un misto tra Ian Caldwell e Dan Brown, con dialoghi e precisazioni tecniche ad effetto!
Mi piacerebbe vederlo sviluppato oltre il limite dei 5000 caratteri, in una versione più completa e senza limitazioni.
17/04/2016 at 16:50
Whaoo! Due grandi del thriller, magari avessi la lora capacità e perchè no la loro fortuna…
Ma io mi sento più un incrocio tra Miss Marple e Mrs magoo… :-)!
Sui 5000 concordo con te ….per certi versi sono un limite.
Ma da un altro lato sono uno stimolo ad andare al sodo senza tergiversare!! 🙂
17/04/2016 at 09:22
Molto interessante questo capitolo anche per le spiegazioni precise e puntuali. In effetti, il tuo prossimo capitolo è l’ottavo e ci ho fatto caso solo ora: siamo agli sgoccioli, ma ci hai condotto per mano senza quasi farcene accorgere. 🙂 Profumo d’arancia, mi piace! 😀
17/04/2016 at 16:46
Sono contenta di avervi condotto alla fine con facilità, seguendo il ritmo della storia.
Vediamo se sarà profumo d’arancia :-)!!
17/04/2016 at 08:52
Bolle di sapone, prima ci sono poi no, come i reperti nelle teche 😉
Mi sono fatto un’idea sul movente, chissà se le mie “celluline grigie” hanno fatto centro.
17/04/2016 at 16:44
Buona idea bolle di sapone, stintillanti e poco durature…
Continua a seguire la storia e vediamo se sei un novello Hercule Poirot.
17/04/2016 at 00:04
Stridio di freni. Stiamo arrivando al momento clou, nevvero? 😉
Ciao 🙂
17/04/2016 at 06:40
Si, è obbligo in un giallo finire ricomponendo il puzzle!
Speriamo di riuscirci. 🙂 !
Stridio di freni? Mah, che non sia succeso ancora qualcosa? 🙂
Speriamo di no 😉
16/04/2016 at 20:23
Profumo d’arancia.
Bel capitolo. Pieno di descrizioni affascinanti, dialoghi ben costruiti e riferimenti sempre interessanti (prima Eco, poi il popolo della Tuscia).
Ti rinnovo i complimenti per la scelta dei cognomi.
Il sito archeologico del Passatore mi fa venire in mente un bandito romagnolo, che si chiamava appunto il Passatore.
Tutto all’insegna dell’originalità
17/04/2016 at 06:38
Grazie per i complimenti, non sapevo del bandito romagnolo…mi documenterò, magari mi posso inventare una nuova storia visto che questa sta per finire.
Ti aspetto per la fine, buona domenica.
16/04/2016 at 20:08
Uhm…difficile da dire 🙂
Dico bolle di sapone, anche se ormai siamo in dirittura d’arrivo. Al prossimo, ciao…
16/04/2016 at 20:23
Già anche questa storia sta per finire…
Da una parte non vedo l’ora per provare a inventare qualcosa di nuovo e dall’altra vorrei che non finisse per scrivere ancora, magari migliorando delle parti grazie ai consigli di chi mi ha letto.
Bello bolle di sapone…impalpabili e trasparenti.
Alla prossima.
16/04/2016 at 10:22
Ho letto solo a sesto capitolo concluso, e devo dire che mi sembra un giallo scritto davvero molto bene, complimenti! 🙂
L’unica nota che ho da farti è proprio nel primo capitolo: cominci con un presente per poi cambiare nel passato remoto (che mantieni correttamente per tutto il resto del testo).
Sono curiosa di conoscere meglio Alessandra, ma anche un po’ gli altri personaggi: vorrei un pochino di introspezione psicologica, insomma, ma tu punti molto sull’azione e in un giallo è anche giusto 🙂
Mi piacciono anche i dialoghi, che sono realistici.
Brava brava, ho letto molto volentieri e aspetto il seguito!
16/04/2016 at 11:29
Grazie per i complimenti. Sui tempi hai proprio ragione, mi sono accorta anche io dell’errore. Penso che oramai mi terrò il passato remoto.
L’introspezione e i personaggi cercherò di migliorarli, anche se in pochi caratteri è difficile, ma spero di migliorare.
Presto il seguito.
16/04/2016 at 14:10
Il limite sono proprio questi 5000 caratteri, che ci stringono molto. Ovviamente, per far progredire la trama, devi tagliare un po’ di psicologia e continuare l’azione.
15/04/2016 at 19:02
Abilità narrativa indiscussa, già notata prima… e non posso che votare per Alessandra 😉
seguo ancora, ovvio.
16/04/2016 at 08:12
Grazie per i complimenti, sono contenta di averti a bordo! 🙂
10/04/2016 at 18:13
Con un cavaliere! 🙂
Che dire? Ho letto tutti e sei i capitoli in un fiato, sei riuscita a catapultarmi nel mondo che hai descritto senza annoiarmi un attimo. Scrivi benissimo, non c’è nulla di pesante o che possa annoiare, più legge più il lettore si fa tutt’uno con la tua protagonista, arrivando a pensare come lei!
Brava, molto brava!
Ti seguo 🙂
11/04/2016 at 09:09
Grazie per essere passato e per i tuoi complimenti. Spero di continuare a portarti nel mondo inventato della mie parole!!
Alla prossima.
08/04/2016 at 22:55
A quanto pare ci avviamo verso i primi indizi per la risoluzione del mistero della ” vernice nera di Malacena” e quindi notte a teatro ci sarebbe da scegliere con chi andare??
Opterei per Alessandra..
Il cavaliere, dal cuore impavido e dalla spada affilata – chi sarebbe Giovanni??
Notte Mrs Riso 🙂
09/04/2016 at 13:13
Povero Giovanni, diamogli un po’ di credibilità. Lui ce la mette tutta!!
Per quanto riguarda Alessandra, credo sia arrivato il suo momento.
Grazie per essere passato.
Alla prossima!!
04/04/2016 at 15:42
Alessandra… penso sia la scelta più consona alla situazione 🙂
Un giallo sempre più intricato ma parecchio entusiasmante, brava.
05/04/2016 at 14:14
Grazie per il tuo passaggio, è indubbiamente la scelta più votata…
Alla prossima.
02/04/2016 at 11:48
Hai frainteso! Anche perchè secondo me sei una specie di Agatha moderna
02/04/2016 at 11:45
Secondo me tu riesci a fare quello che vuoi!
02/04/2016 at 10:51
Mi dispiace romperti i pani nel paniere ma io voto il cavaliere! Brava, alla prossima
Ps Fantastico il riferimento a Umberto Eco.
02/04/2016 at 17:22
Ma nei panieri non ci stanno le uova? 🙂
Un cavaliere serve sempre, speriamo che sia prode 🙂
Mi sfugge il resto dei commenti, non ho capito cosa ho frainteso!
Ma la frase ” secondo me sei una specie di Agatha moderna” non sai quanto mi fa piacere, visto che ho imparato a leggere grazie a lei da allora non ho mai smesso di amarla e di rileggerla.
02/04/2016 at 10:04
Credo che avere un supporto in queste situazioni sia essenziale, quindi dico con Alessandra. La storia prosegue bene e liscia, a mio avviso…
02/04/2016 at 17:16
Anche secondo me un supporto è essenziale in certe situazioni….
Speriamo che tutto fili liscio fino alla fine 🙂
E non scappi l’assassino :-)!!!!
02/04/2016 at 08:46
Con Alessandra.
“con meno ghirigori sulle spalle” una bella definizione per i gradi.
02/04/2016 at 17:13
E’ da sempre la definizione che uso per i gradi, forse non è appropriata, ma rende perfettamente l’idea a chi come me ha difficoltà a distinguere le cariche! 🙂
02/04/2016 at 07:22
Direi con Alessandra, un’amica è sempre preziosa in questi momenti.
02/04/2016 at 08:36
Anche io la penso come te…con una buona amica, hai sempre un porto sicuro in cui rifugiarti.
Alla prossima
01/04/2016 at 22:03
Ho saltato un capitolo (non mi era arrivata la notifica) ma ho recuperato in tempo. Quindi a quanto pare abbiamo qualcuno che sta ammazzando tutte le persone importanti che hanno agito allo scavo. Uhm… ho ancora troppi pochi indizi per capirci qualcosa…
Io voto il cavaliere, se non altro per come l’hai scritto 😀
Ciao 🙂
02/04/2016 at 08:35
Non importa, la cosa importante è che sei tornata. Spero che continui a piacerti.
Le tue deduzioni fatte non sono male…vediamo!
Alla prossima 🙂
31/03/2016 at 19:47
Al museo… troveremo qualche indizio? Peccato che sono in minoranza 🙁
Un altro bel capitolo, brava.
Alla prossima.
01/04/2016 at 19:46
In effetti non è l’opzione di maggior successo. 🙂
Grazie dei complimenti.
Alla prossima
29/03/2016 at 09:21
In quale groviglio ci stai portando? 🙂 Andiamo al teatro….
29/03/2016 at 13:17
Speriamo di non aggrovigliare troppo..e sopratutto di trovare l’uscita. :-)!
28/03/2016 at 17:54
Sei davvero molto brava, finalmente qualcuno che usa un linguaggio colto e curato. Sei precisa. Anche i nomi assegnati ai personaggi sono originali. Fresco, pieno di belle descrizioni. Ne ho trovati pochi così. Io non sono nessuno per dirlo, però spesso ci becco: hai la stoffa e il giusto coraggio di esibire la tua originalità. Lo dico sinceramente. In attesa del prossimo episodio voto al teatro. Intrigante il teatro.
28/03/2016 at 21:24
Lusingata dai tuoi complimenti. Grazie infinite…
28/03/2016 at 09:18
A teatro, così giusto per svagarsi un po’ 🙂
Sempre più interessante questo giallo.
28/03/2016 at 11:56
Speriamo di continuare a interessare :-)!
A teatro…potremmo trovare qualcosa per ridere…è un buon passatempo!! 🙂
28/03/2016 at 07:01
E poi a casa.
Mi piace moltissimo.
Complimenti
28/03/2016 at 11:55
Grazie…sembra che casa sia la preferita 🙂
28/03/2016 at 05:48
Penso che dopo l’interrogatorio non abbia molta voglia di musei e teatri, diciamo che va a casa 🙂
Al prossimo, ciao.
28/03/2016 at 06:50
A me non dispiacerebbe svagarmi un po’ dopo essere stata messa sotto pressione.
Ma vediamo…infondo in questo posto il popolo è sovrano!!! 🙂
Se casa deve essere, casa sia 🙂
26/03/2016 at 15:00
Il tuo racconto mi ha colpito per la maturità del tuo stile di scrittura. Scrivi bene, mi piace come costruisci le frasi; ogni nome, ogni parola inserita nel testo sembra esser lì perché ha un funzione ben precisa, e questo lo apprezzo sempre tantissimo. Per quanto riguarda il contenuto, i gialli “universitari” a me intrigano perché permettono allo scrittore di inserire moltissimi colpi di scena e misteri. L’unico consiglio che mi sento di darti è di caratterizzare meglio i personaggi, soprattutto quelli che girano attorno alla protagonista; fai in modo che non siano solo un nome sul foglio, ma abbiano vita propria. Per il resto, continua così! 🙂
26/03/2016 at 22:32
Grazie infinite per aver letto la mia storia e per i tuoi complimenti. Cercherò di seguire il tuo consiglio e caratterizzare meglio i personaggi sperando che prendano vita, migliorando ulteriormente i miei racconti.
24/03/2016 at 10:09
Mi piacerebbe sapere qualcosa in più di questa Francesca, che la immagino gran gnokkolona. 🙂
Voto anche io per Irene.
Un saluto e buona Pasqua.
25/03/2016 at 11:49
Purtroppo in 50 mila caratteri c’è poco spazio per caratterizzare a pieno i personaggi. in futuro veedrò cosa si può fare. La cosa bella è che ognuno leggendo può immaginarsi ciò che vuole!!!
Grazie per il voto e Felice Pasqua anche a te.
23/03/2016 at 20:04
Irene.
Ma sono in minoranza.
Ottimo capitolo.
21/03/2016 at 14:13
Io voto Irene. Prima o poi Francesca dovrà affrontarla.
21/03/2016 at 15:17
Forse è possibile soddisfare entrambe le ipotesi….vediamo se riesco a salvare capra e cavoli.
Grazie e alla prossima :-)!
21/03/2016 at 10:05
No, no, assolutamente l’appuntato. 🙂 Massima curiosità, entriamo nel vivo. 🙂
21/03/2016 at 15:16
Siamo a metà della storia, non resta che far succedere qualcosa…spero di non deludere! 🙂
21/03/2016 at 09:21
Passatelli… l’appuntato 🙂
Forse Francesca riuscirà a sapere qualcos’altro sulle indagini.
21/03/2016 at 15:15
L’opzione più votata e concordo con te è il momento discoprire qualcos’altro sulle indagini.
Alla prossima
21/03/2016 at 01:06
Io voto Irene 🙂
Un capitolo che è una premessa 😉
Ciao 🙂
21/03/2016 at 15:13
Il meglio deve venire, oramai qualcosa deve essere scoperto.
20/03/2016 at 21:58
L’appuntato Passatelli, il nome è tutt un programma.
21/03/2016 at 15:12
Il nome è stat scelto per evocare il tipico appuntato da barzelletta dei carabinieri.
Vecchiotto, pelatino, cicciottello, non proprio una cima.
Alla prossima
20/03/2016 at 15:32
Era veramente l’appuntato Passatelli.
La sua relazione non poteva rimanere nascosta a lungo 🙂
ciao e al prossimo.
21/03/2016 at 15:13
Si, è il momento di mettere un po’ di carte in piazza.
18/03/2016 at 21:36
Ho recuperato i primi 3 episodi tutto d’un fiato! Veramente ben scritti, con una storia intrigante e un’ambientazione vivida seppur scritta con poche parole. Davvero complimenti 🙂
20/03/2016 at 09:25
Grazie per i complimenti…alla prossima.
18/03/2016 at 03:01
Voto Giovanni che s’incammina.
Brava! Scorrevole e piacevole. Riesci a creare l’intreccio con una semplicità disarmante.
20/03/2016 at 09:22
grazie….per il momento non è la più votata, ma vedremo
16/03/2016 at 13:16
Davvero un bel racconto il tuo, ti rinnovo i complimenti.:)
Pieno di descrizioni che rendono benissimo le scene e i luoghi.
E poi è molto attuale, per cui immagino i capitoli successivi: giallo/horror.
ps.- Opto sempre per l’invito a casa.:)
ps2.- Sei una scrittrice professionista.
16/03/2016 at 17:28
Grazie per i complimenti…non sono una scrittrice professionista, scrivo per hobby.
Dopo aver letto tantissimi libri, ho provato a scrivere qualcosa.
Credo che rimarrò sul giallo, forse qualche altro morto…:)
Alla prossima.
16/03/2016 at 00:15
Mentire completamente in un giallo? Non sia mai… Le mezze verità (o mezze bugie) rendono tutto più… Interessante.
16/03/2016 at 17:24
Vediamo se mezze verità o verità……grazie per il voto.
13/03/2016 at 14:57
Parole che si persero nella notte… so di essere in minoranza ma la frase mi piaceva troppo.
Un altro capitolo carico di suspense, la storia che s’intreccia sempre più. BRAVA.
14/03/2016 at 15:54
Essere in minoranza non importa, ciò che conta è dare il voto che si preferisce. Credo anche io che sia la frase migliore la più poetica.
Grazie e alla prossima
12/03/2016 at 10:13
Dico che lo invita a casa, può sfruttare l’ascendente che ha su di lui per farsi aiutare.
Bel giallo, sono curioso di sapere di più sull’omicidio e sul telefono scomparso.
12/03/2016 at 18:40
Per sapere di più…devi continuare a leggere 🙂
Grazie, per adesso…
11/03/2016 at 20:57
Un invito a casa…per scongiurare ogni dubbio.
12/03/2016 at 08:27
Opzioni di nuovo in parità…..vediamo se vota qualcun altro cambiando la classifica.
Comunque grazie per il voto ….alla prossima
11/03/2016 at 14:58
Bene, come già ti è stato detto, si entra nel vivo e noi siamo tutti in attesa!!! 😉 Io voto per poche frasi…
12/03/2016 at 08:26
Adesso si entra nel vivo speriamo bene.!!
Grazie e alla prossima
11/03/2016 at 00:57
Opterei per mezze verità: in fondo è la strada che ha preso dall’inizio 😉
Stiamo entrando nel vivo…
Ciao 🙂
11/03/2016 at 08:31
Si le mezze verità, non sono proprio bugie e non è neppure sbattere tutta la verità in faccia….:)
10/03/2016 at 22:33
Opto per l’invito a casa.. non si sa mai, da cosa nasce cosa. 🙂
Ti seguo. Mi piace questo giallo.
11/03/2016 at 08:32
grazie per il voto….salire in casa introdurrebbe tutta la verità…chissà se tutti sono pronti….:) Vediamo.
09/03/2016 at 09:22
Vincono i due sconosciuti.
Scusa se ti ho portato in parità.
Sono a bordo
10/03/2016 at 08:40
In effetti, adesso sono un po’ indecisa su come continuare….magari aspetto qualche giorno….
Benvenuto a bordo…..grazie e viaaaa!
04/03/2016 at 14:00
Da amante dei gialli,trovo questa storia davvero ben fatta! Seguo!
04/03/2016 at 20:18
grazie, spero di non deludere le aspettative.:)
02/03/2016 at 16:07
….e la casa era vuota. Bisogno di pensare, di piangere, di rimettersi, non servono altre persone 🙂
03/03/2016 at 09:41
Una cosa è certa…il seguito è veramente incerto, vediamo che sarà!!!…:)
02/03/2016 at 10:36
Ciao Mrs. Io direi che trova Alessandra con due sconosciuti… chi sono? C’entrano qualcosa con Enrico? Mettiamo un po’ di personaggi… 🙂
03/03/2016 at 09:40
Due sconosciuti…vediamo…:)
Alla prossima
02/03/2016 at 00:24
Inizio non male. Alessandra l’aspetta in salotto… e vediamo che succede 😉
Ciao 🙂
02/03/2016 at 06:41
Grazie, vediamo che succede…
Alla prossima 🙂
29/02/2016 at 10:00
Ciao, bell’inizio… La quiete prima della tempesta, no? 🙂 Mia e sua già te l’hanno fatto notare. Io voto “dove vuoi”, credo che in certe circostanze sia la classica risposta, poiché non si riesce a pensare, ma la mente è annebbiata e, quindi, ci si affida ad un’altra persona. 🙂
29/02/2016 at 12:39
Direi di si, la quiete prima della tempesta, anche se manca ancora qualche tassello, volendo fare qualche “rumors”, prima di partire con le cannonate vere e proprie.
Per mia e sua, ho chiarito sotto, farò del mio meglio per rimediare.
Alla prossima.
28/02/2016 at 08:42
Dove vuoi… è quello che risponderei io se fossi in stato di shock. Solo che nelle opzioni avresti dovuto scrivere “fu la mia risposta” e non la “sua” dal momento che è stata Alessandra a porre la domanda.
Incipit molto interessante, scritto benissimo e denso di atmosfera noir, complimenti. Seguo.
Alla prossima.
28/02/2016 at 09:58
Ho riletto la frase che indichi, ma la risposta è di Alessandra e la domanda della protagonista, forse non si capisce molto bene.
“— Adesso dove andiamo?— mi sentii chiedere” lo dice la protagonista e quel “mi sentii chiedere” dovrebbe essere in grado di mostrare lo stato d’animo scosso,talmente confuso da essere estraneo alle stesse parole che dice. Pensavo che la punteggiatura e l’impostazione del discorso diretto fossere capaci di rendere chiaro chi parlava a chi. Evidentemente non è così. La prossima volta cerchèrò di essere più precisa.
Grazie per i consiglio, ti aspetto ancora
Alla prossima
28/02/2016 at 10:08
Infatti mi è sembrato strano che fosse stata Alessandra a porre la domanda, visto che è stata proprio lei a tirar via l’amica. Credo che sia stato quel “Adesso” a confondermi, se avessi scritto solo: “dove andiamo” lo avrei inteso nel modo giusto. Ti ringrazio per il chiarimento e la prossima volta leggerò con più attenzione 😉 Ti rinnovo i complimenti, mi piace molto il tuo stile.
Ciao.
27/02/2016 at 21:52
Ciao 🙂
Buon inizio, classico di un giallo come si deve. Ho votato affinché Alessandra risponda “dove vuoi” mi sembra più appropriato.
seguo con interesse….
28/02/2016 at 09:52
Voglio scrivere un giallo classico, un po’ alla Agatha. Spero di riusciure e di non scadere nel banale. Spero nei commenti dei lettori, per restare in carreggiata.
Grazie per avermi letto e per gli aiuti.
A presto