Lettera di un abbozzo al suo scrittore ignoto

Dove eravamo rimasti?

Siamo ormai alla conclusione. C'è solo un modo in cui questa storia finirà, ma ecco che cosa voi potete scegliere di vedere: Il finale del racconto e una breve parte su C. che torna fuori dalla storia (53%)

Finale

Ed eccoci. Seduti ad un tavolo tra queste quattro pareti, di fronte alla terribile verità che gli eventi hanno portato a galla.

“Non c’è un altro modo, vero?”. La voce di N. risuona strana, quasi supplichevole. Non l’ho mai sentito così, nonostante le parole di disperazione che spesso ha pronunciato nella mia testa e davanti a me.

Lo guardo negli occhi azzurri che ho amato per centinaia di pagine e lascio che nei miei legga una risposta.

Anche G. la vede.

“Non puoi pensare sul serio di farlo”, dice. La sua voce non trema, ma è roca. Mi volto verso G. e continuo a rimanere nel mio ostinato silenzio.

“Oh, ma andiamo!”, sbotta G. “Lui è il tuo protagonista. Dove lo hai lasciato il lieto fine, eh?”.

Abbasso gli occhi con un misto di vergogna e indecisione, lasciando il fianco scoperto alle stoccate di G. “I tuoi lettori ti odieranno”, continua. “Non puoi far loro una cosa del genere, è assurda. Te ne rendi conto anche tu”.

Seduto di fronte a noi, N. tace pensieroso, con il volto contratto come se stesse combattendo una battaglia mentale contro il suo peggiore incubo. E forse è così.

“Diglielo anche tu, Nar”, lo interpella G., usando il diminutivo per la prima volta. “Dille che non può ucciderti”.

Ma il ragazzo non si muove, come se non avesse sentito, e non replica.

Seccata, G. comincia a far trasparire la propria paura. “Non lo fare”, mi dice di nuovo, e questa volta il suo tono ha un cedimento.

La comprendo perfettamente perché il dolore che prova adesso è identico al mio. Però non la posso accontentare.

G. lo capisce; il suo labbro inferiore trema appena, prima che sussurri: “Uccidi anche me”.

N. si alza in piedi e ci guarda, fissa le due sciocche ragazze che siamo, spostando lo sguardo lentamente. Capisco quello che ci vuole dire, con quegli occhi: sa di amare entrambe e che entrambe lo amiamo, a nostro modo.

Ma non solo. Vuole anche dire – a me e solo a me – che ha capito. Sa che non c’è altra soluzione, ma soprattutto sa e che non sto scegliendo io per lui. È lui stesso ad accettare, perché è senza dubbio abbastanza coraggioso ed altruista per farlo.

N. aggira il tavolo e si abbassa per portarsi all’altezza di G., ancora seduta, che non riesce a capacitarsi di quel che sta succedendo.

“Dopo tutto quello che abbiamo passato…”, comincia a dire, ma poi è costretta a fermarsi, sopraffatta.

“Abbiamo fatto le nostre scelte e siamo giunti qui”, le dice N. dolcemente, allungando le braccia per circondarla. Per proteggerla. Ha sempre voluto farlo e non ci è mai davvero riuscito. Forse questa è la sua ultima occasione per sistemare tutto, e non può lasciarsela sfuggire.

Guardo i miei personaggi parlare sommessamente tra loro e vedo addirittura G. ridere, ad un certo punto. La loro complicità va oltre l’immaginabile e, mi ritrovo a pensare, resisterà anche quando tutto sarà compiuto.

N. si allontana da lei e rivolge a me la sua attenzione. Leggo in lui una determinazione assoluta, che rende i suoi occhi ardenti e luminosi. Non è mai stato più bello né più vivo di così, proprio subito prima di morire.

Vorrei dirgli qualcosa, ma non riesco ad aprire bocca. Non importa: sono sicura che sappia tutto lo stesso. Tendo la mia mano verso di lui come ho fatto al mio arrivo; N. la prende e poi mi attira a sé, come se volesse prelevare da me un ultimo briciolo di forza e di coraggio. “Grazie”, mi sussurra nell’orecchio prima di sciogliere l’abbraccio. “Fa’ che sia come deve essere”.

Ci guarda ancora e il nostro animo scheggiato cristallizza questi pochi secondi rendendoli lunghi un’eternità. G. è in piedi, e aspetta, come me. Alla fine, N. si muove verso la porta.

“Io vado”, dice.

Poi, sono inchiostro, lacrime e sangue.

 

 

 

Riemergo dalle mie pagine ed è come se fossero trascorse delle vite intere, da quando vi sono entrata. Quello che avevo abbozzato nella mia mente è divenuto reale, ciò che mi era sembrato impalpabile quanto un sogno era vivido e concreto davanti ai miei occhi e sotto le mie mani. Tutto.

Anche la fine.

Capisco che, anche se io volessi, ormai non potrei più salvarlo, perché ha scelto. Questa consapevolezza è un coltello che si insinua nella carne, mentre muovo la penna per concludere il capitolo. 

Narwain parlò di nuovo, ancor più faticosamente, e le chiese: “Ricorda a Korim la sua promessa”.

Solo allora il suo corpo si afflosciò del tutto tra le braccia di Elinore e la ragazza non riuscì più a sorreggerlo. Lasciò che riposasse a terra, mentre lei si copriva gli occhi per non vedere e li trovava annegati di lacrime.

 

 

 

Sono passati due mesi, e ancora non ho potuto scrivere l’epilogo. Prima di mettere un ultimo punto alla sua storia, sto lasciando a G. un po’ di tempo. Ne sto lasciando anche a me, forse.

Devo riuscire a tradurre in parole quello che sento, ma so già come andrà: la risata che G. mi ha regalato prima della fine risuona ancora nelle mie orecchie e mi dice come finirà.

 

Ci sarà nuova speranza. Sarà d’autunno, e saranno insieme.

Due foglie ritardatarie si staccheranno da un ramo, per volteggiare serenamente nel cielo di Matar.

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200 Commenti

  • Stavo per iniziare a leggere il tuo racconto “in corso”, ma sono stato rapito dall’incipit di questo, che anche se terminato non vedo perché non meriti di essere letto. Mi è sembrata un’idea geniale vedere le cose da questa prospettiva. Ho letto solo il primo capitolo per ora ma continuerò sicuramente, commentando il finale. A presto 🙂

    • Idem come Mika: non mi hai abbandonata nemmeno per un capitolo e ti ringrazio tanto per il sostegno! 🙂 Mancheranno anche a me, ma forse mi deciderò finalmente a sistemare il libro di cui sono protagonisti, chissà.
      Spero di tornare presto, ma comunque non smetterò di leggere!

  • “Poi, sono inchiostro, lacrime e sangue.”

    In una frase sei riuscita a racchiudere tutto il senso del racconto, il dolore del distacco, le emozioni, il dover proseguire per quella via.
    Credo sia l’apice di tutto un episodio carico di momenti forti e commoventi.
    L’ho detto in passato e mi ripeto, sei una delle poche capaci di rendere al massimo ciò che provano i tuoi personaggi in quel momento, facendo provare quei sentimenti al lettore stesso.
    Adesso move your ass e scrivi ‘n’artra storia!! XD

    • E poi c’è crash, che legge in anteprima e poi commenta lo stesso. Grazie! 🙂
      Sto davvero malissimo, ma benissimo. Non devo più scrivere un capitolo a settimana, yuppeee! Mi mancheranno moltissimo tutti e tre, ma era anche ora 😀
      E adesso il mio ass se ne sta a riposo su una sedia per un po’ finché non avrò deciso se e che cosa scrivere!

  • Ciao 🙂
    Solo C, sarebbe bello leggere cosa prova alla fine di questa strana esperienza. Mi é piaciuto moltissimo il momento in cui si incontra con N, le mani intrecciate danno proprio l’idea del loro legame.
    Aspetto fremente il finale 😀

    • Grazie mille, volevo proprio far passare quell’idea. Un legame fortissimo, che va molto al di là di un minimo contatto fisico 🙂
      Spererei nella vittoria di un’altra opzione, ma vedremo. Scriverò in questi giorni, avrete l’episodio probabilmente prima del solito.
      A presto!

  • Solo C…
    Molto emozionante questo episodio, l’incontro/scontro tra autore e personaggi evidenzia la fragilità di quel confine tra realtà e fantasia che spesso uno scrittore è costretto a superare pur di rendere credibile la propria storia e, con essa, i personaggi che la animano. Ma a quale prezzo? Lascio che sia C a svelarlo 🙂
    Complimenti davvero.

  • Ciao Chiara,
    Sono imbarazzata, la tua bellissima storia, che ho letto di un fiato, parte da uno spunto quasi opposto al mio: io propongo ai lettori di ‘costruire’ la vita di un ‘abbozzo’… boh, comunque la tua idea è affascinante e ben sviluppata, mi è piaciuta e ti seguo.

    • Scusami rileggendo quello che ho scritto di getto lo cancellerei, non mi sono saputa esprimere, mi ha colpito il contrasto di idee, tutto qui, che poi non c’è neppure…
      Non ho pensato che avresti potuto fraintendermi o pensare a un commento strumentale.
      Chiedo scusa a te e ai tuoi lettori e rinnovo i complimenti.

      • Ma figurati, non c’è nessun problema! 🙂 Sono stata contenta di averti scoperta e di aver letto la tua storia (la descrizione della quale, tra l’altro, può davvero essere vista come l’idea della mia, al contrario). Non ho pensato assolutamente a un “commento strumentale” né ad altro, ma ripeto che sono felice che tu abbia voluto venire a leggermi, così ho potuto scoprirti a mia volta.

  • Ciao, ho scoperto con piacere la tua storia (purtroppo in ritardo per poterla seguire dall’inizio) grazie al tuo commento nella mia. Sei davvero molto brava, traspare la passione della scrittura e nel primo episodio mi sono davvero ritrovata nella descrizione che hai fatto del personaggio. Complimenti e in attesa dell’ultimo episodio, ti seguirò con piacere anche nelle prossime storie 🙂

  • Ho scoperto troppo tardi questa storia, avrei voluto partecipare anche agli altri episodi, e non solo al 9°. Peccato.
    Comunque fantastica ed originale l’idea. Scrittura “impressionante”, mi piace molto. Ho ammirato tantissimo i riferimenti che hai fatto negli episodi precedenti, con Pirandello, Calvino, Tolstoj, Joyce.

    Scelgo “Solo C. fuori dalla storia”. Complimenti ancora!

  • Scusami ci ho messo un po’, ma ce l’ho fatta… non credevo di aprire questa storia e di trovarla quasi conclusa, da una parte mi è dispiaciuto, dall’altra mi ha fatto piacere perchè ho potuto sfogliarla tutta senza attese. Non hai idea di quanto io capisca questo plot nel profondo…. avrei dato qualunque cosa per poter incontrare uno dei personaggi del mio ultimo romanzo…
    Solo C.
    per quel che vale, seguo.

    • Vale moltissimo, per me. Sapere che qualcuno non è stato spaventato dai 9 capitoli di seguito da leggere mi rende felice: significa che non sono così pesanti da far scappare via qualcuno! Sono anche felice di sapere che altri riescono a capire l’idea di fondo. In sintesi, il tuo commento mi ha fatto davvero piacere.
      Grazie di essere passata e di seguire la storia dei miei personaggi dai nomi puntati.

  • Veramente bellissimo questo capitolo! *w*
    Sei riuscita a descrivere le emozioni dei personaggi talmente bene che sembra di essere lì con loro! Bravissima! ^-^
    Per l’ultimo capitolo, vorrei vedere la fine del racconto e una breve parte su C.
    Non vedo l’ora di leggere il gran finale! 😀
    Alla prossima!!

    • Ciao Mika! 😀 Ti ringrazio tanto per tutto quanto: sei sempre stata presente per ogni capitolo e mi hai sempre incoraggiata. Peccato che siamo alla conclusione (e che conclusione! Come farò a scriverla?!).
      Ci leggiamo presto (vero? Perché tu scriverai presto un seguito, VERO?)! 🙂

      • Ahahah sì, sì, tranquilla! Sto rileggendo e correggendo il primo capitolo, quindi in questi giorni lo pubblico! 😉
        Prego, figurati! ^-^ La tua storia è veramente bella e, da scrittrice amatoriale, mi sono sentita molto vicina al personaggio di C.! Il tuo stile di scrittura è molto curato: sarebbe un peccato se altre tue storie non vedessero la luce a causa di un po’ di insicurezza (e te lo dice una che ogni volta che pubblica un capitolo pensa che sia una schifezza che nessuno leggerà!). Perciò continua così! Vai avanti per la tua strada e vedrai che verrà fuori un finale coi fiocchi! 😉
        Poi spero che tornerai con altre storie! 😀

        • Grazie, grazie sempre di più! Sono davvero felicissima che ti piaccia questo racconto 😀
          Sono come te: ogni volta penso che nessuno leggerà perché alla fine è solo un lungo delirio da scrittrice dilettante. Spero di riuscire a scrivere un finale almeno decente! :$
          Per il dopo e le altre storie, dovrò pensare bene a cosa voglio fare, ma tornerò sicuramente.

    • Ciao Red! Felice di vederti e felice di aver letto l’inizio della tua nuova parte 🙂
      In questa settimana elaborerò bene il tutto, ma il fatto che C. sia con loro in teoria non dovrebbe cambiare nulla, se non il suo modo di approcciarsi alla storia. Staremo a vedere dove mi porteranno!
      Grazie 😀

  • Finale, con breve parte di C. fuori dal racconto! 🙂
    Commovente, la scena in cui C. e N. incrociano gli sguardi, realizzando che sono entrambi nello stesso posto!
    Mi è piaciuta particolarmente la frase “Quando mi hai portato nel tuo mondo mi sono sentito strappare dal mio, come se l’anima mi fosse stata scucita dal corpo”, riesce a rendere l’idea di una cosa strappata a forza dal suo posto, hai scelto proprio la parola migliore per rendere quest’immagine, “scucita”!
    Bellissimo anche il modo in cui C. riesce a convincere G. a smettere di soffocarla e la sua lenta presa di coscienza… l’immagine di lei che si fa abbracciare ma rimane con la braccia lungo i fianchi poi è una perfetta dimostrazione di cosa G. prova per N. (a quanto ho capito, eh? :D): rabbia, ma anche.. non mi vengono le parole, la sensazione che nel profondo G. voglia bene a C., deve solo riuscire a superare la cortina di rabbia tutt’attorno 🙂
    Brava, aspetto il gran finale 😉

    • Che bello vedere sempre un tuo commento tra i primi 🙂 Dovresti essere a scrivere una storia sui würstel-zombie (!!), ma mi fa piacere che tu sia invece qui a leggere.
      La parola “scucita” in realtà non mi convinceva perché non dava tanto l’idea di una cosa strappata. È un termine troppo morbido, anche alla lettura, ma non sono riuscita a trovare di meglio.
      Beh… G. è innamoratissima di N. e N. è innamoratissimo di lei, che ci vuoi fare? Se non ci fosse stata lei, pur molto molto lontana, N. si sarebbe perso tra gli incubi.
      Spero anche io che G. la smetta di odiare C. così tanto, anche se il finale di certo non aiuterà, in questo senso. Spero che almeno, oltre le righe scritte, la perdoni!

      • Ahahah, sai che li ho mangiati a cena ieri sera e ho pensato proprio a quella storia? XD
        Si sta arricchendo di dettagli nella mia mente 😛
        A me piace invece come parola, anche se pensi sia morbida 🙂
        Il problema adesso è: cosa farà C. alla fine del decimo capitolo? Riuscirà a lasciarli andare e fargli vivere la propria vita, o non riuscirà a dir loro addio? 🙂
        Curiosità a milleeeee!

  • “Siamo uguali, io e te. Anche io vorrei uccidermi, se fossi al tuo posto. Sono qui, però. Se non vuoi il mio aiuto, stringi più forte, avanti, di più: tra poco riuscirai nel tuo intento.”
    Semplicemente straordinaria questa frase. Non c’è che dire, ma dal tuo modo di raccontare emerge una sensibilità rara. 🙂 Poi, sei un po’ come me, introspettiva e nostalgica… quindi, empatia perfetta. 🙂 Voto per un finale pulito. 🙂
    Brava, Chiara! 🙂

    • Ciao pink! Ti ringrazio davvero tantissimo per queste parole, mi fanno molto piacere 🙂 Sono contenta che ti sia piaciuta quella frase (tra l’altro, un po’ tagliuzzata per via dei 5000 caratteri), che ti piaccia il mio modo di narrare, che apprezzi la vena di introspezione che cerco di inserire.
      Grazie mille per tutto!

  • Ciao 🙂
    Seguo la storia dall’inizio e non posso non dirti che è un’idea geniale. La storia si legge in modo scorrevole e sembra di sentire sulla propria pelle le emozioni dei personaggi, soprattutto la scrittrice in cui penso ci possiamo riflettere un po’ tutti. Da quando leggo questo racconto non faccio che chiedermi se i miei personaggi sono soddisfatti della piega che prende la loro vita ahaha
    Voto un finale in tre, non vedo l’ora di leggere il prossimo episodio 😉

    • Allora bentornata, Pennachiara, anche se è la prima volta che vedo un tuo commento! 🙂 Grazie davvero per l’apprezzamento: dico che bisogna scrivere in primis per se stessi, ma se poi la mia storia piace sono molto più felice e soddisfatta. Soprattutto perché hai detto che l’idea ti ha un influenzata. Grazie grazie di avermelo scritto! 😀

  • Mi sono persa ben due capitolo che ho prontamente recuperato! Continuo a pensare che tu sia bravissima a descrivere sensazioni ed emozioni e ad ogni riga mi sembra di essere dentro alla storia. Ho amato la definizione che hai dato di racconto perché è così che la vedo anche io ed è il motivo per cui amo così tanto scrivere, ed è bello vedere qualcuno che condivide i miei stessi pensieri.
    Bravissima, complimenti davvero
    A presto

    • Ciao Anna (ho appena finito di leggere la tua storia, e ti meriti ancora un “bravissima”) 🙂
      Sto cercando di trasformare tutto quello che uno scrittore sente per i suoi personaggi in questo racconto. Non so quanto ci stia riuscendo, ma l’importante è mettersi in gioco, no?
      Grazie!

        • Dunque dunque. Certo che la vita delle persone è differente, perché la mia non è la tua, e quindi ciò che è strano per me può non esserlo per te. Anche se penso proprio ci siano situazioni e cose che non si può che definire “fuori dal comune” (dato che il “comune” è il medio tra tutte le vite differenti).
          Qui però stiamo parlando di genere fantasy, quindi di qualcosa che è già fuori dal comune di per sé (così come la tua fantascienza); ma la pura descrizione della vita di persone che vivono in quel mondo non è emozionante, non è leggibile: sarebbe come il resoconto di un antropologo, ma allora me ne leggo uno vero, e lascio perdere il fantasy.
          Perché il genere sopravviva, serve un’avventura 🙂

  • Ciao,

    Bella storia, originale e ben raccontata. E sì, ammetto che sei riuscita a sorprendermi. L’idea di base ricorda un po’ Cuore di Inchiostro, ma il taglio è decisamente personale, quasi filosofico: la storia invita il lettore ad interrogarsi e immagino che questo avvenga anche per chi tale storia la sta scrivendo, quindi ci vuole molta maestria per riuscire ad evitare di seguire il filo interminabile di domande e possibili risposte per focalizzare il racconto verso la direzione che hai deciso. Voto per l’attacco e sappi che in questo momento mi sto chiedendo se per caso io sono un personaggio di un tuo racconto!

    • Ciao JAW, benvenuto. Non ho mai letto i libri di Cuore d’Inchiostro, anche se ho visto il film e l’idea di fondo mi aveva affascinato senza via di scampo. Il racconto parte proprio dalle mie infinite domande, che credo siano quelle che (almeno una volta, a tempo perso) si pone ogni scrittore.
      La tua conclusione mi ha fatto sorridere, il che è sempre un bene per cominciare la giornata!
      Grazie mille del tuo commento, e alla prossima.

  • Mi piaciuta molto l’introspezione del personaggio scrittore che mette insieme tutti i pezzi. Il tentativo di entrare, invece, nel libro, secondo me non ha effetto e quindi C. svanisce.

    Ciao 🙂
    PS: sono rimasto “basito” quando ho capito cosa stava facendo C. 😉

  • Ma… ma… ma…
    Ho sentito la pelle d’oca sulla mia schiena (ho controllato, la porta era chiusa, non c’erano spifferi, quindi è stato merito tuo!!) quando ho capito cos’era successo alla fine dell’episodio. Chiedi se ci hai sorpreso? TOTALMENTE, e in senso positivissimo! Non me l’aspettavo assolutamente!
    Il capitolo è molto bello, un’introspezione per il 90% del tempo che non annoia mai, scorre fluida fino alla sorpresa finale.
    Dopo tanti pensieri, un po’ d’azione ci sta come il cacio sui maccheroni, vada per G. che attacca C. (non me ne volere XD)
    Brava, molto brava!

  • Sorprendici, anche se già lo stai facendo, e in bene 🙂
    I sentimenti dei personaggi continuano a trasparire dalle parole, riesci a riempire le tue righe facendo sì che il lettore entri empaticamente in contatto con i tuoi personaggi (oltre a G. parlo anche di C., che suppongo stia per Chiara, il tuo nome 🙂 ) in una maniera incredibile, specialmente perchè sono sensazioni che, pensandoci bene, prova qualsiasi scrittore quando fa morire il popolo della sua fantasia, riesci a toccarci in prima persona!
    Alla prossima 🙂

  • Personalmente, dopo un po’ avrei copiato tutto il racconto fino a prima del’inizio di questa storia (ovvero prima che N. scriva il suo primo messaggio) e bruciato il quadernetto sul quale C. stava scrivendo. O, quanto meno, lo avrei messo da parte.

  • Sorprendici!

    G. ha rinfacciato all’autrice la verità su come devono essere scritti i racconti: affinché sia avvincente e la gente si cali nei personaggi, essi devono soffrire, lottare e vincere. Ma la prima parola è quella che fa male a G.
    Ciò detto, anche se G. vuole farci credere di essere padrona della situazione e che l’autrice non serva, mi dispiace per lei, ma senza ciò che ha scritto l’autrice, lei semplicemente non esisterebbe!
    La disquisizione su quanto un personaggio “rimanga dell’autore” o “possa camminare sulle proprie gambe”, avrei delle opinioni ma non le scrivo qui (non ora, almeno).

    Il racconto è sempre più interessante ^_^

    Ciao 🙂

    • Bravo, esatto. Non esiste una storia senza sofferenze e traumi, perché nessuno legge della noiosa quotidianità senza problemi o avventure. Vorrei parlare anche di questo, infatti, e lo vedremo.
      Vedremo anche se le nostre opinioni coincidono 🙂 Grazie mille del commento mirato!

  • Chiedo scusa a tutti i lettori, perché il grassetto e il corsivo sembrano non amarsi per niente e quindi continuano a saltare, per quante volte io li controlli e li sistemi. Diventa un po’ difficile leggere un testo a tante voci, se non si capisce chi sta parlando.
    Le parti in grassetto (che purtroppo io non vedo come corsive, ma dovrebbero esserlo) sono le parole dei personaggi; le parti in discorso diretto (“…”) sono le parole dell’autrice; le parti virgolettate con l’apostrofo (‘…’) sono i pensieri dell’autrice.
    Perdonate questa confusione, che è dovuta in parte alla struttura della storia e in parte alle disfunzioni del sito 🙂

  • Ciao! 😀
    Finalmente sono riuscita a trovare il tempo per leggere la tua storia che, con questo titolo un po’ bizzarro, mi ha incuriosito fin dall’inizio. Ho letto tutti i capitoli d’un fiato! Sono davvero ben scritti e la storia è molto coinvolgente. Mi ritrovo tantissimo nella scrittrice, per questo mi piace davvero molto questa storia. Ho votato Astio.
    Alla prossima 😀

    • Ciao! 🙂 Grazie di aver letto e grazie per le tue parole. Penso che questa C. sia un po’ tutti quanti noi, visto che siamo riuniti qui e siamo accomunati dalla passione per la scrittura. Anche per questo motivo – per generalizzare la storia di individui singoli – i nomi sono puntati.
      A presto!

  • Ho letto la tua storia tutta d’un fiato e sono felice di averlo fatto. Mi ritrovo molto in quello che scrivi e in come lo scrivi. Ad ogni frase che leggo ho come la sensazione di essere io stessa in un libro e non è da tutti riuscire a creare questo contatto tra lettore e scrittore.
    Bravissima davvero!
    Alla prossima

  • Ciao, per il prossimo episodio voto Astio!
    Che dire? Bellissimo questo capitolo, con grande maestria riesci a far immergere il lettore nel mondo della scrittrice, facendo percepire la paura che prova, quando si rende conto del rischio che G. possa distruggere tutto!
    Complimenti!

  • Ohoh, meta-narrativa! Devo ammettere che qualche volta ci ho provato anche io, a sperimentare col rapporto autore-personaggio (anche se con approcci un po’ differenti dal tuo, e non troppo bene). Un tema così merita di essere seguito, specialmente se scritto bene.
    Voto per l’esperimento: direi che è il minimo, dato il tipo di racconto.
    Continua così.

    • Ciao, ResN91, ti do il benvenuto.
      Questo è il mio secondo esperimento di meta-narrativa (avevo scritto un lungo racconto in cui il personaggio parla proprio con la lettrice, fino a che il libro non finisce), e spero che sia almeno decente! Almeno che lo stile sia scorrevole e che il racconto non sia troppo pesante, ma nemmeno troppo leggero. Provo a impegnarmi, ma non è semplice, dato anche il poco tempo che posso dedicare alla scrittura.
      Spero che la tua opzione rimonti, perché per ora è in svantaggio.
      Ti ringrazio molto per essere passato, per il commento e perché hai deciso di seguire questo esperimento 🙂

  • Ciao, voto per qualche nuovo esperimento 🙂
    A quanto ho letto sotto, il nome del personaggio per quanto poco comune, è diventato comune 😀 Sicuri che non si sia lasciato scappare a qualche altro esperimento fuori controllo? 😀
    Aspetto il prossimo capitolo, sperando che N. si lasci un po’ andare e smetta di essere così.. serioso (ho controllato, serioso non è come “petaloso”, esiste!) 😀

  • Ciao! 🙂
    Stupendo anche questo capitolo!
    Narwain è un bellissimo nome!!! *w* (anche nella storia che sto scrivendo con Mika c’è un personaggio che si chiama così! Perciò mi piace ancora di più 😉 )
    Per il prossimo episodio voto che G. ignorerà la presenza della scrittrice! Sono curiosa di vedere come C. risolverà la situazione!
    A presto! 😀

  • Ciao! 😀
    Secondo me, G. tenterà di scrivere la propria storia, indipendentemente dal potere che C. ha su di lei. Ci starebbe che provasse a ribellarsi a chi l’ha creata! 😉 E poi potremmo scoprire più cose su di lei, C. stessa e N.!
    Bello anche questo capitolo! 😀
    Alla prossima!!!! ^-^

  • Il primo episodio mi ha dato i brividi, i pensieri e le emozioni del personaggio sono così tangibili…
    Mi sono un po’ rivisto nel ruolo dello scrittore, che considera importanti le sue creature fino a quando non si fa posto a nuovi personaggi… da pelle d’oca!

    La tua storia mi ricorda il film Inkheart, che ho sempre valutato come film meraviglioso, soprattutto per il desiderio di un autore di vivere nel mondo che ha creato.
    Complimenti anche per lo stile fluidissimo e dettagliato!
    Ti seguo e voto per far sì che personaggio ed autore scrivano insieme la storia

    • Ciao! Ti ringrazio per essere passato, per aver votato, ma soprattutto per il tuo commento così positivo, che mi ha davvero fatto molto piacere.
      Non ho mai letto i libri di Inkheart, ma mi hanno sempre incuriosita molto, mentre ho visto il film e in effetti ogni tanto penso proprio a Dita di Polvere 🙂
      Purtroppo non ha vinto la tua opzione, ma il capitolo che ho appena caricato in fondo sviluppa entrambe le opzioni più votate.
      Grazie davvero per tutto, e spero di riuscire a scrivere sempre decentemente per non far calare l’interesse 😀

    • Grazie per essere passata! Non conoscevo la trama di “Icaro involato”, e ora mi sono informata. Mi sembra molto interessante, e anche se l’idea non è esattamente la stessa ci sono punti d’incontro.
      Pubblicherò il nuovo capitolo nei prossimi giorni. Grazie ancora ☺

  • Eccomi! 😀
    Molto bello anche questo capitolo! 🙂
    Poter parlare con il proprio protagonista dev’essere un’esperienza bellissima e terrificante allo stesso tempo! (soprattutto se hai pianificato di fargli fare una brutta fine!)
    Voto che N. e C. si mettono d’accordo sullo sviluppo della storia…e, chissà, forse la loro collaborazione porterà ad un finale diverso!
    Bravissima come sempre! Alla prossima! 😀

  • La scelta è difficile… Sono molto indecisa… sarebbe bello farlo diventare un epistolario tra il personaggio e lo scrittore, ma sono anche curiosa riguardo alla storia di quest’ultimo… Quindi, che la storia dello scrittore abbia inizio! (forse) XD
    Alla prossima! 😀

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