Lui

Dove eravamo rimasti?

quindi ora: l'amore si mischia col sesso (50%)

stay.

In amore non si fanno paragoni.
Forse perché, e ne sono convinta, l’amore vero lo provi una volta sola.
Mi sono aggrappata con tutte le mie forze all’idea di poter stare bene tra le braccia di qualcuno.
Solo li.
Poi ho trovato chi mi ha insegnato ad abbracciare me stessa.
Mi sono permessa il perdono.
Il mio vecchio cognome non è che un tatuaggio, invisibile. Pronto a ricordarmi chi sono stata.
Sorrido, ora.
Ripenso a quella ragazzina, persa dentro gli occhi neri del maresciallo, per paura di perdersi dentro se stessa.
Mi sono amata.
L’ho fatto davvero.
Prima regalandomi oggetti, poi regalandomi la possibilità di sorridere.
Roberto, la sua divisa… tutto quell’anestetico mi stava portando alla vita del vegetale.

Mi godo l’alba dal primo piano di questo ospedale, dopo una lunga notte di lavoro.
Abbiamo avuto un decesso, ma qualcuno è riuscito anche a svegliarsi dal coma.
Per quanto difficile sia questo reparto, credo di potermi ambientare presto.

«Amore, com’è andata la notte?» mi chiede Tommaso, appena lo chiamo.
«Mi sto ambientando. Ma bene. Non vedo l’ora di tornare a casa.»
«Timbra e corri da me, ho voglia di stringerti.»
In macchina la radio suona un pezzo di Bob Dylan, per staccare dal peso della mia divisa è quello che ci vuole.
Parcheggio e salgo le scale del box. Il profumo di caffè mi pervade e il suo abbraccio da dietro mi sorprende, ancora.
«Sei a casa, finalmente.» sussurra al mio orecchio.
Mi sfila la giacca e mi stringe a sé.
«Un bel modo di accogliermi questo. Caffè e colazione. Se hai anche preparato la vasca hai intenzione di viziarmi. Non farmi abituare a questo, potrei non poterne più fare a meno.»
Mi bacia e la stanchezza si scioglie tra le sue braccia.
«Ho le forze a sufficienza per desiderarti, anche fisicamente. Ti ho pensato nel momento stesso in cui ho buttato a lavare la divisa.»
Non parla, cerca la mia pelle sotto la maglia larga.
Mi sento sudata, non certamente nelle condizioni di avere un rapporto. Ma le sue mani sembrano acqua su me.
Ogni molecola del mio corpo viene accuratamente ripulito dal suo modo dolcissimo di abbracciarmi.
«Tu desideri me. E io mi sento in grado di vincere qualsiasi cosa. Ti amo, donna. Come forse non ho mai amato niente, davvero.»
I vestiti cadono sul pavimento, e i nostri corpi diventano una fusione di sentimento e passione.
In poco tempo mi addormento.
C’è la zagara nei miei sogni, una bambina che corre e il mare siciliano.
Ricordi che si mischiano al desiderio di poter regalare un’infanzia felice a qualcuno, figlio di un amore pulito.
Quando mi sveglio è pomeriggio inoltrato.
Sono sola, mentre sul cuscino c’è un suo biglietto.
«Caffè rifatto. Lavatrice stesa. Le chiavi sai dove sono, esci. Oggi il FAI ha aperto le ville del Lario. Ci troviamo a Villa Balbianello.»
Sorrido.
È molto tempo che la voglio visitare.
In Star Wars Anakin e Padmé si sono sposati proprio li.
E io lo trovo il posto più bello di tutta Lenno.
«Ehi, mi sono appena svegliata. Abbi pazienza ancora una mezz’ora e arrivo.» gli dico, appena sento la sua voce al telefono.
«Ho tutta la giornata libera, non preoccuparti.» sorride, per poi chiedermi come sto.
«Felice, sai? Grazie per quello che fai.»

Quando lo raggiungo, mi accoglie con un abbraccio e il suo profumo dolce.
«Non è a Naboo, ma la pace è una condizione mentale. Sto così da tempo, anche grazie alla tua presenza.»
Prende la mia mano e m’invita a guardare il lago con lui.
«Sei speciale per me, Tom. E non perché non posso vivere senza te, ma solo perché so come si sta senza questo tuo modo di essere speciale.»
Mi bacia e mi prende per mano.
«Resterai?»
Annuisco. Perché la voce mi si blocca in gola.

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92 Commenti

  • Ma così giochi sporco uff!
    Non puoi tentarmi con rasoi e cucine… tu sai bene cosa immagina la mia mente se parli di due persone in cucina, per fortuna non c’era una birra nei paraggi!

    Mettiamo un bel po’ di pepe in questa storia, gli ingredienti ci sono tutti… adesso facci assaggiare un bel piatto prelibato! 😉
    <3

    • quale onoreeeeee l’unica signora dell’EROS di questo sito!!!!!
      signori, silenzio!!!!
      Grazie Mily, per me sarà un onore tornare a scrivere con e per te.
      (questa meravigliosa canzone me la tengo buona per la prossima!)

      • la mente correva più velocemente di quanto le dita riuscissero a cogliere… sì, un paio di volte mi sono chiesto quali fossero le parole che evidentemente mancavano.
        Anche se hai il dono di scrivere così di getto, dedicare poco tempo ad una veloce rilettura, sarebbe segno di maggior considerazione per i lettori che ti seguono… che comunque ti apprezzano e sono soddisfatti.
        Adesso vado a leggermi la seconda puntata.

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