Quando il suono sorpassa le parole

Dove eravamo rimasti?

Nel prossimo racconto ci sarà un breve salto temporale. Sta a voi decidere se: Nel passato, seguendo i ricordi di Clark. (75%)

Un forziere di famiglia

“Qualcuno vuole dirmi dove stiamo andando?” chiese Clark, mentre stavano camminando nel bosco. Marcus e Lucas camminavano davanti a lui, velocemente. “Ei!” li richiamò Clark, che si stava innervosendo. “Eddai, Clark! Lo scoprirai presto!” gli rispose finalmente Marcus. Clark non sapeva cosa aspettarsi: quella mattina i suoi amici si erano precipitati a casa sua svegliandolo di soprassalto, dicendogli che hanno trovato qualcosa nel bosco che lui doveva assolutamente vedere. “Ci siamo quasi!” disse Lucas. Con un braccio spostò i rami di un albero e sospirò. “Eccola!” esclamò e fece segno agli altri due di avvicinarsi. Clark, curioso, accorse al suo fianco e rimase stupito dalla meravigliosa cascata che vide davanti a se: “Che posto magnifico!” Marcus gli diede una gomitata e indicò la roccia dietro alla cascata: “Non è finita qua. Guarda lì dietro!” Clark guardò meglio e notò che dietro la cascata c’era una grotta nella roccia. “Una grotta! Scommetto che ci siete già entrati,” disse, sorridendo. Lucas sghignazzò: “Ma certo, amico mio! E non puoi immaginare cos’abbiamo trovato al suo interno! Seguitemi!”. Clark e Marcus lo seguirono: per arrivare alla grotta dovettero oltrepassare il fiume a piedi e scalare la parete di roccia. Appena furono arrivati, però, Clark capì che avevano ragione e che ne era valsa davvero la pena. La grotta non era particolarmente grande, ma al suo interno c’era qualcosa di davvero interessante.

“Ma è un forziere!” esclamò buttandosi a terra: non credeva ai suoi occhi. “Esattamente, Clark!” disse Marcus, ridendo. “Perché non l’avete ancora aperto?” gli chiese Clark, osservando il forziere da ogni parte. “Volevamo aprirlo con te,” disse Marcus. Clark lo guardò di sottecchi: “So che stai mentendo, Marcus!” “E va bene. Non ce l’abbiamo fatta. Il forziere sembra sigillato!” spiegò Marcus. Lucas si accovacciò vicino al forziere e proseguì la spiegazione: “Poi però abbiamo notato che qui c’è scritto il nome di tuo nonno, Clark, e così abbiamo pensato che tu forse conosci qualche trucco per aprirlo.” Clark non capiva: “Mio nonno? Cosa c’entra mio nonno con questo forziere?” “Non lo so; ma se non mi credi, controlla tu stesso!” gli rispose Lucas e gli indicò il nome inciso sul forziere. Era proprio vero, sul forziere c’era il nome di suo nonno, Claus Marlow, e Clark era sempre più confuso. “Mio nonno non mi ha mai parlato di una cosa simile. Mi raccontava sempre di come avesse trovato Weeping Willow Village e di come si sia stabilito qui con nonna Marie. Spesso mi diceva che qui ha trovato la felicità e che quando è entrato a far parte del consiglio si è finalmente sentito completo. Non mi ha mai detto nulla che riguardasse questo posto e questo forziere!” disse Clark, fissando il forziere. “Sei proprio sicuro?” gli chiese Marcus. Clark annuì, deciso. Seguì un attimo di silenzio: nessuno dei tre riusciva a saltarne fuori. Provarono a strattonare il forziere, a forzare la serratura, a praticare i loro incantesimi, ma niente da fare. Rimaneva sigillato.

Dopo un po’ di tempo, quasi persero la speranza. Clark si sentiva un po’ tradito: aveva sempre avuto un buon rapporto con suo nonno, aveva sempre pensato che fosse stato sincero con lui; in fondo era il suo unico nipote. Si ricordò di come passavano il tempo insieme, di come lui gli abbia insegnato a suonare il basso: era proprio con lui che Clark era riuscito a scoprire i suoi poteri. Poi la vecchiaia gli aveva fatto perdere la lucidità; ripeteva sempre le stesse cose e prima di morire inventava parole, continuando a ripeterle ancora e ancora, all’infinito, ma soprattutto..

“FLANGIDIUS!” esclamò Clark. “Sei impazzito?” rise Marcus, poggiando una mano sulla spalla dell’amico, che stava guardando il forziere con gli occhi sgranati. “Siamo stati qua dentro troppo a lungo, caro mio. Ormai ti stai addirittura inventando le parole!” disse Lucas, prendendo un po’ in giro Clark. “Smettetela! Guardate!” continuò Clark, spingendoli ad osservare il forziere, che inaspettatamente si stava aprendo, molto lentamente.

I ragazzi erano così stupiti, che trattennero anche il fiato. Una volta che il forziere fu aperto gli si avvicinarono e curiosamente guardarono al suo interno.

“Ma è un libro!” disse Lucas. Nella sua voce si sentiva una lieve nota di delusione. Clark prese il libro tra le mani e scorse le sue innumerevoli pagine. Nel suo interno c’erano incantesimi vari, note, scritte da suo nonno e una serie di cartine, che non aveva mai visto.

“Mondo dei Draghi.. Regno delle Streghe.. Il Ponte delle Sirene.. Mondo Reale.. Weeping Willow Village.. Regno delle fate.. e.. guardate qui! Regno negli Abissi!” lesse Clark, con gli occhi sgranati dallo stupore al punto che gli sembrava quasi fuoriuscissero dalle orbite.

“A me sembra solo un libro pieno di menzogne,” disse Lucas.

Marcus zittì il compagno. “Oh, no. Ragazzi, io so che cos’è. Questo è il libro di cui parlano le leggende. Questo, amici miei, è il libro che ci porterà a governare i 7 mondi.

Adesso la storia proseguirà:

  • Facendo un altro salto nel passato - alla scoperta della storia del nonno di Clark (0%)
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  • Tornando al presente - con Aileen, Clark e il Cavaliere con il drago (50%)
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  • Ancora nel passato - il dialogo tra i tre ragazzi continua (50%)
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89 Commenti

    • Grazie mille TiaShe!! 🙂 Sei sempre stata gentilissima e non ti sei persa neanche un capitolo, perciò ti ringrazio davvero tantissimo!! 😀
      Sono felice che ti sia piaciuta quella scena, è anche una delle mie preferite 😉
      Quando avrò un po’ più di tempo (dopo gli esami hihi) scriverò un nuovo racconto! 🙂
      Alla prossima 🙂

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