Quello che mi porto dentro

Prologo

A volte ti senti così sbagliata.

Menti a tutti, soprattutto a te stessa. Ti senti sola, vorresti sbraitare.

A cosa servirebbe?

Ti fermi e ti rispondi da sola: a niente.

Ti nascondi.

Dagli sguardi indiscreti della gente, dalla tua famiglia.

Indossi magliette larghe, corsetti ortopedici, tute.

Cerchi di coprire quella che credi una mancanza, una colpa.

Hai commesso solo un errore mia cara: ti sei innamorata.

Hai creduto a un sacco di cretinate, poi quando sono arrivate le responsabilità tutto è crollato.

Già dal primo giorno di ritardo, l’ho sapevi.

Lui è scappato…

ti ha abbandonato,  incinta di suo figlio.

Stringi forte gli occhi, speri che presto il sangue scorra ma non c’è.

Ti chiudi a chiave e piangi.

Singhiozzi perché ti senti stupida.

Non sai cosa fare, non sai realmente se vuoi o meno questo bambino.

Se pensi di mollare… Frenati non farlo! Non sei sola.

Tra meno di nove mesi, avrai quel neonato tra le braccia.

Ci sarà lui a riempirti le giornate.

E quando ti sorriderà

Quello sarà Amore a prima vista.

 

Cominciavo ad agitarmi, possibile che nessuno capisse il mio stato d’animo? Davvero era così facile nascondere alla mia famiglia cosa mi stava succedendo? Camminavo avanti e indietro per la stanza in attesa di un segno. Perché quel maledetto sangue tardava a scorrere? Il mio corpo conosceva la risposta, ma la mia mente si rifiutava di accettarla: ero incinta. Corsi in bagno e tremolante per l’ennesima volta mi abbassai gli slip. Niente erano ancora candidi e freschi di bucato. Avrei dovuto trovare il coraggio di andare dal medico per un controllo, ma non ci riuscivo. Temevo la reazione dei miei, quella di Cristian e della sua famiglia. Com’era possibile? Provavamo da dodici mesi ad avere un figlio e ora che tutto andava a rotoli, stava accadendo? No, era un incubo! All’improvviso una fitta mi colpì al basso ventre: avevo paura.

Non stava succedendo a me. Io che da bambina avevo sempre sognato l’abito bianco! Ora mi ritrovavo a nascondere un segreto troppo grande. Perché un bacio non mi bastava più?

Desideravo uno sfregarsi di corpi inebriati d’amore e l’idea di una famiglia tutta mia. Credevo che un figlio avrebbe sanato tutte le nostre divergenze, invece adesso pregavo Dio: ti prego, non ascoltarmi! Mi sentivo ancora così fragile e inesperta. Come avrei potuto crescere un bambino? Mille dubbi aleggiavano nella mia testa e mentre i raggi del sole mi baciavano il viso. Cercavo di nascondermi tra le lenzuola. Sentivo che mi stava sfuggendo tutto di mano: presto sarei crollata!

Come l’avrei detto ai miei? Con quale coraggio gli avevo fatto un simile affronto?

Non avevo la forza di rispondere, le parole mi stringevano la gola. Istintivamente mi accarezzai il ventre e mentre una lacrima solitaria mi rigò il viso.

<<Perdonami!>> mi scusai con quella creatura che non aveva nessuna colpa ma solo il diritto di vivere.

Mi ero chiesta spesso cosa si è disposti a fare per amore. Non parlavo di quello di una coppia, poiché a volte si logora nel tempo, obbligandoli a restare insieme più per abitudine e non per altro. Mi riferivo a quel sentimento vero e viscerale che si prova solo per il sangue del tuo sangue: un figlio. L’unico uomo o donna che amerai davvero per tutta la vita.

Come ci ero finita in quella situazione? Una sola risposta: ero una stupida! Avevo così paura di restare da sola che mi ero accontentata di un surrogato di rapporto pur di continuare a vivere. Eppure anni prima non ero così, Antonio mi aveva resa una persona migliore, Cristian mi aveva trasformato in una donna arida. Apatica e senza emozioni, mi trascinavo come uno zombie nell’attesa che un’altra giornata giungesse al termine. Cosa mi aveva separato dal primo? Cosa mi legava al secondo? Com’ero riuscita a complicarmi l’esistenza in così poco tempo? Troppe domande, zero risposte. Mi sembrava d’impazzire! 

Cos'è successo a Celeste?

  • Celeste affronta Cristian ma quest ultimo la lascia e inizia una storia di sesso con Antonio (0%)
    0
  • Celeste affronta i suoi (0%)
    0
  • Celeste inizia il suo racconto spiegando chi è e come ha conosciuto Antonio (100%)
    100
Loading ... Loading ...
Categorie

Lascia un commento

16 Commenti

  • Ho votato rapporto serio, morboso e pieno di ombre. Le scene di sesso sono fantastiche, spinte all’estremo ma vissute e narrate con un gusto tutto femminile che non riuscirei a imitare. E anche quando non fa sesso la ragazza irradia sensualità da tutti i pori. Ma sinceramente la trama non mi prende, intendo proprio come genere: mi sembra un “rosa” con tanto tanto sesso.
    Se dovessi indicare la principale differenza tra il tuo racconto e il mio, direi che nel mio il desiderio sessuale è il protagonista (almeno per ora), pur essendoci coprotagonisti importanti, mentre nel tuo il sesso è un coprotagonista importante, ma il punto focale è la storia d’amore. Ciao

  • Ciao Eleanor, voto ancora Antonio, voglio vedere come reagisce lei.
    Riporto alcune tue frasi molto belle:

    Da quella sera evitai Antonio come la peste. Le sue parole offensive erano penetrate nella mia anima, scavando una voragine. Ma non mi sarei abbattuta a causa sua, avevo deciso di prendere la vita di petto, questi erano imprevisti che ti aiutavano a crescere. –

    Per una volta che decidevo di impegnarmi corpo e anima avevo ricevuto quella
    cantonata. – Quant’è vero!

    Pochi attimi dopo eravamo avvinghiati giù al molo. C’eravamo nascosti in una cabina e li avevamo dato inizio a una travolgente danza fatta di gemiti e di sospiri. Le sue mani scoprivano il mio corpo eccitato con maestria, le sue dita scivolarono nella mia intimità già eccitata costringendomi a inarcare la schiena per amplificare quel piacere che mi stava regalando – Che bella descrizione!
    Non lo sapevo ma sospirai pensando che per un po’ di tempo avrei avuto molti ricordi su cui fantasticare per appagare i miei sensi. – Bel finale e bell’inizio.
    Reale, sincero e travolgente. Brava.

  • Ciao, non male come incipit.

    Solitamente le storie erotiche partono in maniera differente, mentre la tua decisione di partire con la protagonista già incinta mi piace molto.

    Ho trovato particolarmente azzeccate anche le emozioni psicologiche della ragazza, hai delineato molto bene le varie ansie/paura della protagonista, per cui…

    Seguo!

  • Questo sito usa i cookies per migliorare l'esperienza utente. Cliccando su Accetto acconsenti all'utilizzo di cookie tecnici e obbligatori e all'invio di statistiche anonime sull'uso del sito maggiori informazioni

    Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

    Chiudi