Quello che mi porto dentro

Dove eravamo rimasti?

Cosa succederà tra Antonio e Celeste? si finge esperta e presa dalla curiosità ci va a letto (50%)

Il primo appuntamento

«Pronto?» mi affrettai a rispondere con il fiatone.
«Ehilà Celestina, come stai?»
Appena il mio cuore registrò il proprietario di quella voce, per un istante smise di battere.
«Bene. Ciao Tonio» sospirai arrossendo come una bambina, per fortuna non poteva vedermi!
«Hai da fare stasera?»
«Stai sfidando la sorte? Vedi che il fucile di tuo nonno buon’anima non perdona!» lo presi in giro di gusto.
«Adoro andare contro le regole. Alle venti nel giardino di Piazza Indipendenza. A stasera Celestina!»
« A più tardi stupido!»
Ero agitatissima! Per anni avevo sognato quel momento. Mi ero agghindata per bene, sembravo quasi dover sfilare sul red carpet, l’avrei fatto impazzire, dimostrandogli che non ero più una bambina.
Arrivai con dieci minuti di ritardo – una signora si fa sempre aspettare! – i suoi occhi subito guizzarono maliziosi sul mio corpo.
«Buonasera, mia cara Celestina. Non hai freddo?» sussurrò sensuale al mio orecchio mentre indugiava a baciarmi le guance.
Un brivido di eccitazione mi percosse lungo la schiena, volevo osare. «No eppure se fosse, sono sicura che tu possa riscaldarmi a dovere!» mormorai leccandomi le labbra.
Modalità “ragazza cattiva” on.
Il mio gesto sembrò attirare subito la sua attenzione. Le sue mani scivolarono agili sul mio fondoschiena e mi attirò a sé. Il suo desiderio era così evidente che non riuscii a non sorridere. Finalmente avrei soddisfatto quello strano languore che da giorni divampava tra le mie cosce al solo pensiero di Antonio. «Oh Celestina… non vorrai finire nelle grinfie del lupo?» boccheggiò accarezzandomi l’incavo del collo con un dito fino a sfiorare il solco tra i seni.
Mi portai il suo dito tra le labbra e mordendolo risposi: «Sei sicuro di essere tu il lupo?»
Le mie avances avevano funzionato, mezzora dopo eravamo nel suo appartamento in via Matteo Bonello. Non mi diede il tempo nemmeno di sfilarmi il cappotto che subito me lo ritrovai addosso. Le sue mani correvano veloci sulla mia pelle mentre i vestiti volavano via uno dopo l’altro tutti al pavimento. Ansimai, non ero pratica ma il desiderio stava guidando ogni mio gesto. Mi sarei dimostrata “esperta” e tutto sarebbe stato perfetto.
«Oh sì!» sussurrò preso dal piacere mentre le mie mani tastavano la sua erezione. Non era la prima volta che vedevo un membro ma non avevo mai sentito né il desiderio di assaggiarlo né quello di averlo dentro di me.
Poggiai le labbra sulla cappella e iniziai a lavorarlo di lingua. Il suo sapore era forte, virile: da vero uomo!
La mia amica Carmela mi ripeteva sempre: «Gli uomini amano farselo succhiare. Non sei capace? Fingi di mangiare un gelato, vedrai come impazziranno!»
A quel ricordo non riuscii a non sorridere, Antonio sembrò notarlo e affondando di più nella mia bocca delirò: «Ti piace farmi impazzire, vero?»
Sì, mi piaceva. Vedere i suoi occhi offuscati dalla passione mentre eccitato si mordeva le labbra a ogni mio movimento era una vera visione. Lasciai per un attimo la sua erezione e gli baciai la gola ispida di barba, non riuscivo a capire perchè mi sentivo così attratta da lui, perchè avevo bisogno di sentirlo dentro. ‹‹Ti voglio, ora!›› esclamai baciandolo di nuovo e mettendomi cavalcioni su di lui.
Vidi i suoi occhi brillare di malizia e con un colpo di reni ribaltò la situazione. Le sue mani corsero frenetiche sulla mia pelle, le sue dita scivolarono nelle mia carne, fino al centro della mia femminilità a strapparmi un gemito. ‹‹Oh mio Dio!››
Si aggrappò alle mie mani e puntellandosi su i gomiti affondo in me rabbioso come un animale. Un colpo, due, tre… a ogni spinta sentivo le viscere andare a fuoco, ero eccitata ma questo non mi aveva impedito di provare dolore. Cercai di cacciare indietro le lacrime che dispettose volevano scivolare via dall’angolo dei mie occhi. Cosa mi stava succedendo?Antonio proseguì ad amarmi, era passionale, energico ed io mi sentivo come creta tra le sue mani. Dopo un po’ il dolore era finalmente diminuito ed io cominciai a godere di quella folle danza che tutti bramavano eseguire.
‹‹Oh sì, Celestina!›› gridò infine raggiungendo l’apice.
Nell’euforia mi spruzzzò il suo seme addosso, un po’ disgustata mi pulii con dei fazzoleti mentre lui si alzava per andarsi a fare una doccia. Appena i nostri occhi si incrociarono però notai il suo sguardo smarrito. Si guardò prima le parti intime, poi il letto e iniziò a urlare: ‹‹Cosa significa? Avevi le tue cose e non mi hai avvisato? Guarda che macello hai combinato›› esclamò indicando il sangue.
‹‹Non sono le mie cose›› sussurai mentre mi rivestivo in fretta.
Notai la sua espressione cambiare un milione di volte in pochi secondi. ‹‹Tu eri vergine? Perché non me l’hai detto? Credevo avessi avuto già esperienze!›› mormorò stringendosi i capelli tra le dita. ‹‹Mi stai prendendo in giro. Ti sei dimostrata troppo esperta per essere illibata. Non ci provare Celestina, io non voglio rogne!›› urlò adirato battendo la porta del bagno mettendo fine così alla nostra discussione.
‹‹No, sei stato il primo!›› esclamai scappando di corsa

Cosa succederà adesso?

  • Celestina eviterà Antonio e conoscerà un nuovo ragazzo. (50%)
    50
  • Antonio approfitterà dei sentimenti di Celestina (25%)
    25
  • Antonio non vorrà più vedere Celestina (25%)
    25
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16 Commenti

  • Ho votato rapporto serio, morboso e pieno di ombre. Le scene di sesso sono fantastiche, spinte all’estremo ma vissute e narrate con un gusto tutto femminile che non riuscirei a imitare. E anche quando non fa sesso la ragazza irradia sensualità da tutti i pori. Ma sinceramente la trama non mi prende, intendo proprio come genere: mi sembra un “rosa” con tanto tanto sesso.
    Se dovessi indicare la principale differenza tra il tuo racconto e il mio, direi che nel mio il desiderio sessuale è il protagonista (almeno per ora), pur essendoci coprotagonisti importanti, mentre nel tuo il sesso è un coprotagonista importante, ma il punto focale è la storia d’amore. Ciao

  • Ciao Eleanor, voto ancora Antonio, voglio vedere come reagisce lei.
    Riporto alcune tue frasi molto belle:

    Da quella sera evitai Antonio come la peste. Le sue parole offensive erano penetrate nella mia anima, scavando una voragine. Ma non mi sarei abbattuta a causa sua, avevo deciso di prendere la vita di petto, questi erano imprevisti che ti aiutavano a crescere. –

    Per una volta che decidevo di impegnarmi corpo e anima avevo ricevuto quella
    cantonata. – Quant’è vero!

    Pochi attimi dopo eravamo avvinghiati giù al molo. C’eravamo nascosti in una cabina e li avevamo dato inizio a una travolgente danza fatta di gemiti e di sospiri. Le sue mani scoprivano il mio corpo eccitato con maestria, le sue dita scivolarono nella mia intimità già eccitata costringendomi a inarcare la schiena per amplificare quel piacere che mi stava regalando – Che bella descrizione!
    Non lo sapevo ma sospirai pensando che per un po’ di tempo avrei avuto molti ricordi su cui fantasticare per appagare i miei sensi. – Bel finale e bell’inizio.
    Reale, sincero e travolgente. Brava.

  • Ciao, non male come incipit.

    Solitamente le storie erotiche partono in maniera differente, mentre la tua decisione di partire con la protagonista già incinta mi piace molto.

    Ho trovato particolarmente azzeccate anche le emozioni psicologiche della ragazza, hai delineato molto bene le varie ansie/paura della protagonista, per cui…

    Seguo!

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