Dove eravamo rimasti?
In viaggio verso il Messico, per lo scambio.
Quando Louis fu fatto salire sull’auto di Manuel e dei suoi sgherri, albeggiava appena. Il ragazzo che gli faceva la guardia il giorno prima nella camera del Motel, lo accompagnò all’auto dopo avergli legato le mani dietro la schiena con delle manette mezze arrugginite. Quandò lo fece entrare su uno dei sedili posteriori l’auto era vuota. Poco dopo salirono due energumeni davanti, uno dietro al centro, e al lato opposto a quello di Louis… Miguel.
– E tu che cazzo ci fai qua? Gli chiese stupito.
– Secondo te? Sono venuto a farmi un giro. E’ da tanto che volevo vedere il Messico e poi ti pare che lascio il mio amichetto da solo!? Ridacchiò così forte che quello nel mezzo gli frustò la bocca col dorso della mano enorme. – Tu sei vivo per miracolo! Farai meglio a stare zitto durante il viaggio.
Il viaggio fu lungo e caldo. Solo una volta il tizio al centro diede ai due ai suoi lati qualcosa da bere. Verso le due del pomeriggio, arrivati a città del Guatemala, fecero una sosta per bene, perché Miguel continuava a lamentarsi.
– Io ho fame e devo pisciare, cazzo. Fece stanco e provocatorio Miguel.
L’auto si fermò in una piazzola con un bar malandato. – Va bene, vi libero solo per cinque minuti ma se fate cazzate vi sparo. Il tempo di un boccone e per il cesso! Mentre i tre li controllavano a vista con le pistole alla mano, Louis si diresse di corsa con Miguel verso il bancone del bar; ordinarono due panini, che trangugiarono affamati, e poi si diressero al bagno. Non c’era pericolo che fuggissero: c’era solo una finestra mezza rotta posta in alto accanto agli orinatoi.
– Senti Louis, ma dov’è il pacco che ti ha dato Maria?
– In un posto sicuro, non ti preoccupare. E’ lei, che ora non si trova. Disse preoccupato. – Ho paura che questi figli di puttana me la fanno fuori.
– Ma no. Comunque forse faresti bene a dirmi dove hai messo il pacco. Se ti ammazzano nessun’altro sa dov’è.
– A me non mi ammazza nessuno.
– Volete muovervi, cazzo? Urlò da fuori l’energumeno che sedeva tra i due in auto.
– E comunque è a casa di Manolito, lui è l’unico pulito tra tutti quelli che conosco.
– Manolito?! Ma se è controllato dalla polizia. Sei un coglione!
– Miguel non mi contraddire, ti dico che è sicuro. Sta’ zitto. Rispose mentre uscivano dal bagno.
– Miguel di qua, Miguel di là. Io sono solo il coglione che deve stare zitto e tu sei il figo, quello tutta testa, quello tosto. Io non capisco un cazzo. E’ questo che hai sempre pensato di me, eh? Si mise a urlare, e poi lo spinse fino a farlo cadere. Allora l’energumeno lo prese per la maglia e lo sbattè contro la porta del locale: – Smetti di fare casino o giuro che ti ammazzo. Intimò. – Sì, dai ammazzami, che cazzo mi frega! Voi siete solo i leccaculo di Manuel. Quello sta fottendo anche voi. Quando avrà preso i soldi, se li terrà tutti per lui e vi farà saltare la testa.- Finiscila coglione! Guarda che ti sparo. Miguel ridendo, gli si avvicinò e fece il gesto della pistola con le dita, alla tempia del più grosso.
– Miguel! Che cazzo fai, smettila. Ordinò Louis.
– Dai ciccione, fammi vedere chi sei! Si sentì uno sparo roco, e Miguel si aggrappò al corpo pingue del ragazzone prima di scivolare a terra.
– Ma che cazzo hai fatto? Urlò uno dei due che stavano davanti. – Dai saliamo in auto. Se la polizia ci insegue, Manuel ci taglia la gola a tutti e tre. Louis rimase a bocca aperta e una lacrima gli rigò il viso mentre uno lo riammanettava e lo faceva salire velocemente in auto. Miguel restò a terra nella polvere.
A notte fonda arrivarono a Villahermosa. Lasciata la strada principale l’auto si inerpicò per una stradina sterrata in salita. C’era la luna. Louis guardava fuori, imbambolato, e pensava che quel paesaggio era di una bellezza disarmante.
Dopo una decina di minuti l’auto si fermò con i fari accesi davanti al cancello di una villetta e tutti scesero. La casa si intravedeva dalla stradina, e un parco antistante era illuminato da piccoli e bassi lampioni. Si sentirono dei cani abbaiare. Tutt’intorno buio e stelle. Arrivò, avvertito dai cani, ad aprire il cancello un tipo alto, vestito bene, che fumava un sigaro. Doveva essere Carlos.
Louis deglutì mentre fissava la collana che risuonava con un fastidioso tintinnio sul suo petto.
– Prego, entrate pure, amici. Fece spavaldo e con le braccia aperte.
– Entra il ragazzo, noi aspettiamo qua fuori. Rispose quello che guidava. E spinsero avanti Louis dopo avergli tolto le manette e avergli dato una borsa da tennis piena di roba.
– Bene, allora vieni, ragazzo. Prima dello scambio, la dobbiamo sentire, questa roba. Sentire se è buona o se ci avete fatto un brutto scherzetto come l’ultima volta.
E, prendendo il ragazzo sotto braccio, si incamminarono per il vialetto, mentre Louis stringeva stretta sotto l’altro braccio la borsa, e i tre della sua auto tenevano le dita pronte sulle pistole…
Lo scambio avviene come concordato?
- Quello che c'è dentro la borsa è una fregatura. (67%)
- Il momento dello scambio nella villa rivela elementi nuovi ed inquietanti. (0%)
- Lo scambio viene effettuato con successo. (33%)

25/04/2016 at 07:53
Ciao
Letto tutto adesso.
Mi è piaciuto! Moltissimo l’inizio, poi ho avuto come l’impressione che nonostante le sparatorie la storia procedesse con meno ‘convinzione’.
Ti voglio rileggere!
Ciao Ciao
25/04/2016 at 22:47
Trovi? Ci rifletterò. In effetti, comunque, lo stopparsi e vedere cosa vota chi legge, obbliga spesso a rivedere i piani, e non sempre tutto riesce con convinzione assoluta 🙂 a presto!
25/04/2016 at 07:38
Bel finale, come tutto il resto, d’altra parte.
Brava e complimenti, hai condotto con maestria un un cortissimo e denso ‘action tale’. Sono curioso di vedere come affronterà la prossima sfida. A presto!
25/04/2016 at 07:48
* Affronterai
25/04/2016 at 22:46
Grazie mille. Non è il mio genere. Ho provato così. Prossimamente volevo provare tutt’altra strada, che so… eros, horror, fantascienza… Non so 🙂
24/04/2016 at 10:19
Bellissimo finale, è stato come vederlo, brava!
Hai mostrato una scena caotica senza farmi perdere nessun pezzo.
Concordo io stavolta con Danio, davvero bella quella frase.
25/04/2016 at 22:45
Grazie anche a te! Sono contenta che la scena si sia riuscita a seguire nei vari passaggi. 🙂
24/04/2016 at 05:40
“Poi gli tamponò le ferite e uscirono dal locale, pieno di clienti, ma deserto.”
bellissimo 🙂
finale davvero spumeggiante, complimenti e al prossimo 🙂
25/04/2016 at 22:43
Grazie 😛 A poi!
21/04/2016 at 17:12
Voto Maria, ci pensano sempre le donne.
Brava, purtroppo sono giunta qua proprio sugli ultimi capitoli.
23/04/2016 at 17:00
Grazie! Ho avuto un po’ da fare. Oggi ci lavoro 🙂
16/04/2016 at 13:35
Maria salva la situazione. Adrenalina a mille! Complimenti
16/04/2016 at 13:45
Grazie, a presto 🙂
15/04/2016 at 14:34
Concordo con Gabriele, sarebbe un finale veramente interessante, ciao 🙂
15/04/2016 at 21:05
E allora mi impegnerò per riuscirci! 🙂
15/04/2016 at 07:56
Maria, sarebbe interessante se in mezzo a tutti quei “gangaster” a risolvere la situazione fosse una donna.
15/04/2016 at 21:05
Ci provo! 🙂
08/04/2016 at 17:11
Carlos trova Manuel che…
La tecnica del “show, don’t tell” sai applicarla molto bene, aiutando il lettore a calarsi totalmente nella storia e viverne le vicende accanto ai protagonisti. Complimenti.
08/04/2016 at 21:45
Grazie! Allora il corso di scrittura creativa e di sceneggiatura appena terminati devono essere serviti a migliorarmi in questo senso. A presto! 😉
08/04/2016 at 15:56
Carlos trova Manuel!
E avanti così, complimenti 🙂
08/04/2016 at 21:44
Grazie 🙂
08/04/2016 at 11:14
Voto: Carlos trova Manuel. Ho apprezzato molto l’originalità della storia, la stesura e la costruzione dei dialoghi, cosa che solitamente io sostituisco con descrizioni!
08/04/2016 at 14:28
Grazie, sono contenta dei tuoi apprezzamenti. A presto!
08/04/2016 at 08:43
Ciao,
Vai veloce, ti perdo un’attimo di vista e la storia è quasi finita!
Colpa mia che non ti seguivo, ho rimediato.
Voto che Carlos trova Manuel che trova Louis che ha trovato Maria eccetera, mi aspetto un bello stallo alla messicana stile Tarantino e pure Maria DEVE avere la pistola!
Cerco di leggere molto, forse pure troppo, qua dentro e i confronti sono inevitabili: trovo che la tua storia sia molto più meritevole di un pubblico di tante altre. Lo ripeto, ben strutturata, ben scritta, scorrevole, succede qualcosa (e non è scontato in 50mila caratteri!) e di certo gli ‘incipoints’ non rendono il dovuto merito alla tua bravura.
A presto per il gran finale!
08/04/2016 at 14:32
Grazie mille dell’apprezzamento. 🙂 Alla fine non tutte le storie più seguite sono oggettivamente le migliori, stilisticamente e contenutisticamente parlando; l’ho pensato anche io, girovagando qua dentro: ho trovato storie scritte davvero male ma con ampio seguito e viceversa. C’est la vie!
Vedremo che si può fare per Maria e la pistola. Ci si può riuscire!
A presto per le ultime due piccole puntate.
A dire il vero non so ancora come finirà la storia. Sul serio! 😀
08/04/2016 at 08:04
Tutti trovano tutti, una bella reunion 🙂
08/04/2016 at 14:28
E’ un’idea non male 😉
30/03/2016 at 20:04
Ancora Carlos e i suoi, una sparatoria tra gang non sarebbe male.
30/03/2016 at 19:38
Maria e Louis vanno a prendere la cassetta coi diamanti.
Ciao, al prossimo 😉
30/03/2016 at 14:08
Cassetta coi diamanti!
24/03/2016 at 08:56
Storia interessante e scritta bene, ma che te lo dico a fare sei un’insegnante di lettere 😉
Mi ha ricordato un bel film che raccontava tematiche simili, “City of God”.
Voto gli uomini di Carlos fanno irruzione.
24/03/2016 at 11:50
Grazie! Non conosco il film che citi. Do subito un’occhiata al trailer e trama. 🙂
22/03/2016 at 20:52
Cosa diavolo apre la chiave che c’è nella scatola di Maria?
Bellissimo, avanti così 😉
23/03/2016 at 17:09
Lo scopriremo…
22/03/2016 at 18:37
Ciao,
Voto la terza opzione perché penso che la terza si realizzerà a prescindere, prima o poi.
Confermo il mio commento precedente, hai le idee molto chiare quando scrivi.
23/03/2016 at 17:10
In effetti non sbagli! 🙂 Grazie per la fiducia!
15/03/2016 at 23:39
Ciao,
Storia trascinante e piena di azione, godibilissima.
Ho apprezzato soprattutto il pestaggio iniziale, ti fa vivere in prima persona l’incertezza e la paura del protagonista. Ma a proposito di questo un dubbio mi rimane: Louis viene pestato a sangue, il naso ‘è andato’, ‘qualcosa gli si spezza dentro’ e subito dopo lo troviamo pimpante e in salute, Carlos – piuttosto che chiedergli chi l’ha gonfiato come un panzerotto – osserva quanto è carino, lui scappa via correndo inseguito da due dobermann, si arrampica su un’inferriata eccetera… Ecco, mi sembra un po’ come quando Robinson Crusoe, nudo, raggiunge il relitto della nave e si riempe le tasche di cose utili. Non volermene, l’ho notato e mi chiedo se semplicemente mi è sfuggito qualcosa.
Con stima
16/03/2016 at 17:54
Grazie del passaggio.
Acuta osservazione. Già un altro utente aveva rilevato che non potesse partire il giorno dopo in quelle condizioni, fino a prova contraria. Comunque il viaggio, quasi sempre seduto in auto, porta via più o meno un’altra giornata e lui fondamentalmente se ne sta seduto. 🙂
Quando corre scappando via dai cani è più un istinto di sopravvivenza per non essere sbranato, ma è ancora malconcio, certo.
Sicuramente rivedendolo (perché potrebbe venir pubblicato in una piccola collana) aggiusterò i tempi di ripresa e lo farò riposare qualche giorno in più! 😉
16/03/2016 at 18:28
Sì, scusa, non volevo essere pedante, ho il brutto vizio di commentare PRIMA di aver letto i commenti precedenti. A presto
21/03/2016 at 13:58
Figurati! 🙂
15/03/2016 at 14:01
Diciamo che si perde.
Ottimo capitolo davvero adrenalitico, al prossimo 🙂
15/03/2016 at 15:57
Grazie. Al prossimo capitolo!
23/03/2016 at 17:09
🙂
11/03/2016 at 12:37
Sono arrivata un po’ dopo l’inizio, visto che la storia è già al quarto capitolo. Forse non mi aspettavo così tanta violenza nel linguaggio e nei fatti, ma di certo il tutto rispecchia una realtà che, purtroppo, è così. Sono curiosa di sapere come si svolgerà il seguito.
11/03/2016 at 23:01
Ok. Lascia una preferenza tra le tre opzioni alla fine del quarto capitolo se ti va di contribuire al prosieguo e grazie per la visita. 🙂
02/03/2016 at 16:17
Diciamo che é una fregatura è che ora sono cazzi acidi 😉
02/03/2016 at 16:22
ok, allora vota (alla fine del 4° episodio) la casella relativa alla scelta numero 3 🙂
02/03/2016 at 15:36
fila tutto liscio, merito di Louis
02/03/2016 at 16:21
vota la voce che t’ispira per il proseguimento! 🙂
23/02/2016 at 20:55
Arrivano in orario a Villahermosa ma lo scambio è più pericoloso e faticoso del previsto.
23/02/2016 at 20:20
è un po’ massacrato per nuove avventure, va bene che ha 17 anni e il fisico, ma non sarà mica Superman, vero?
23/02/2016 at 22:45
Beh alla fine ne ha solo prese di santa ragione e deve fare da tramite in un traffico di droga. Non mi sembra molto irreale rispetto a quello che capita ogni giorno in certe zone del mondo. Mai letto niente della Mara Salvatrucha? Prova a vedere 🙂
24/02/2016 at 00:53
“Gli usciva del sangue dalla bocca, dal naso e da sopra l’occhio. Sentì il sangue andargli di traverso nella gola. Dieci. Ancora colpi. Sentì rompersi qualcosa dentro. Il naso era già andato. ” Muy cariñoso… dimmi almeno che son passati un paio di giorni dall’iniziazione o che quel qualcosa dentro che si era rotto era solamente un dente. ¡Hasta pronto!
24/02/2016 at 08:01
Beh con un pugno bello grosso al naso, lo si può rompere ed avere sangue in gola; con una botta sferrata con oggetto appunito, si può sanguinare sopra un occhio: è facile che lì sopra si laceri essendoci le ossa della fronte appena sotto la pelle; se uno infine si prende un colpo alla cassa toracica, si può rompere, o forse meglio crinare, una costola senza che si sia (solo per questo) in pericolo di vita (pensa ai massaggi cardiaci!). Ma perché questo accanimento perfezionistico?! 🙂
24/02/2016 at 11:59
Proprio perché hai ambientato la storia in una realtà concreta e poi perché son tornato su TheIncipit dopo tre anni solo per seguire il tuo racconto. Questa è una piattaforma abbastanza allergica alle critiche (come quasi tutte d’altronde), ma per quel poco che ti conosco, o quantomeno ricordo, penso di potermi esprimere sinceramente con te. E, in ultimo, perché di mio, quando si tratta di scrittura, sono un precisino rompipalle. (Almeno un difettuccio concedimelo!)
Ciao.
24/02/2016 at 12:22
Ok, però è tutto verosimile, ammettilo! Grazie per seguire il racconto allora. 🙂 Espresso la preferenza sul prosieguo? In caso negativo: vai! A poi!
24/02/2016 at 14:27
Sì, lo è. Già votato!
15/02/2016 at 10:08
prendono Luis. 😉
15/02/2016 at 16:50
😉
13/02/2016 at 22:56
Tornano e lo trovano ancora vivo.
14/02/2016 at 01:41
Quindi la uno… 🙂
10/02/2016 at 18:21
Voto la meno probabile perchè sono curiosa di vedere come proseguirebbe la storia 😛
11/02/2016 at 16:48
😛
09/02/2016 at 10:02
Ciao Papilla, il tuo è un buon incipit… Le opzioni sono un tantino “esagerate”, per le stesse considerazioni che ti ha fatto Danio… 🙂 Quindi, Mara-13 e cominciamo l’opera! 😀
09/02/2016 at 12:16
Sì questo inizio era un po’ direzionato 🙂
Le prossime scelte saranno eque. Promesso!
08/02/2016 at 18:16
Una settimana mi sembra troppo, e far morire d’infarto il protagonista(credo) non mi sembra proprio il caso, per cui….
Arrivano quelli della Mara-13 per la prima prova da superare.
seguo, ciao…
08/02/2016 at 18:33
Eh, in effetti… 😉
08/02/2016 at 18:09
Intrigante. Sono curioso di conoscere la prima prova da superare. Ti seguo 🙂
08/02/2016 at 18:34
Bene. 🙂