Dove eravamo rimasti?
Chi si rivede!
– Non è sicuro! Disse Louis, scuotendola per le spalle.
– Non posso andarmene senza salutare mia madre e la mie sorelle! E lo guardò supplicante.
– Giusto due minuti. Poi spariremo da questo schifo per sempre. Faremo venire anche loro, dopo.
Così salirono sull’auto di Ramon e si diressero alla baracca di Maria. Lei entrò, mentre Louis stava fuori a controllare che nessuno li avesse seguiti.
La madre e le sorella di Maria uscirono tutte insieme per salutarli ed abbracciare anche Louis.
– State attenti, disse la madre. E fatemi sapere al più presto dove siete. Aggiunse. Louis prese la mano della madre: – Certo. Voi tenete questo, ma mi raccomando: fatevi aiutare da Ramon per venderlo. Non andate da nessun altro, soprattutto non andate alla Polizia. Capito? Loro annuirono. – E adesso rientrate. E’ pericoloso.
I due salirono in auto, mentre Maria piangeva sommessamente. Il sole era alto e faceva già molto caldo.
Mentre percorrevano la strada principale, appena fuori dalla città, Louis fece una smorfia, guardando nello specchietto retrovisore: – Cazzo! Non è possibile…
– E’ Manuel? Fece Maria, terrorizzata.
– Credo di sì.
Louis accelerò e gli altri si avvicinarono. Partirono alcuni colpi di pistola che colpirono l’auto di Louis alla carrozzeria. Uno ruppe il vetro posteriore. Allora Louis fece alcune manovre azzardate, imboccando all’ultimo secondo una strada sterrata laterale che scendeva ripidamente. Gli inseguitori, su un’auto più potente ma più ingombrante, li seguivano ostinati.
La strada si faceva sempre più sconnessa e ciottoli e terra schizzavano ai lati delle gomme usurate dell’auto di Louis. L’altra teneva meglio la strada, ma nelle curve e sui dossi arrancava un po’. Dopo una decina di minuti si ritrovarono davanti un vecchio ponte malmesso.
– Non ci passo da tanto ed è solo per chi va a piedi. Speriamo bene! Gridò Louis.
L’auto passò veloce sopra il ponticello che sovrastava un piccolo rio e scricchiolò pesantemente al suo passaggio.
Manuel arrivò a tutto gas e quando aveva quasi oltrepassato il ponticello, in un attimo le assi dell’ultimo tratto si ruppero: l’auto allora si accasciò all’indietro perché, anche se il ponte era di poco sopraelevato, le ruote posteriori stavano rovinando in acqua.
Louis e Maria si guardarono indietro e filarono via veloci come il vento, mentre gli uomini di Manuel erano scesi per spingere fuori l’auto dall’impasse e ripartire.
Il piccolo vantaggio permise a Louis di seminarli e tornare sulla strada principale.
L’alta velocità e le buche avevano però messo a dura prova l’auto già malmessa.
– Mi sa che una ruota sta pera andarsene al diavolo!
Mentre Louis diceva così, la ruota posteriore sinistra cominciò a traballare fino a staccarsi dall’asse e caracollò via. Louis frenò d’istinto cercando di governare, come potè, l’auto. Si fermarono sul ciglio della strada, giusto in tempo per non schiantarsi contro un alto albero.
– Cazzo! Non c’è la ruota di scorta. Sbraitò stizzito Louis, dopo aver aperto il bagagliaio dell’auto surriscaldata. – Dai, andiamo a piedi. – A piedi?! Ma qui non c’è nulla! – Sì, fidati, non lontano c’è un villaggio e prima una piccolissima stazione di servizio.
Louis prese la borsa con i soldi dal sedile posteriore; controllò che il sacchetto di diamanti fosse nella tasca dei jeans e prese Maria per mano con foga: – Andiamo. Quelli ci raggiungeranno presto. Tieni queste banconote. Nel caso dovessimo separarci.
Dopo un quarto circa di cammino si fermarono alla stazione di benzina. Entrarono. – C’è un telefono, qua? – Sì, là dietro. Cosa vi posso servire? … Il telefono ed il bagno sono per i clienti.
– Non c’è problema. E appoggiò nervoso una banconota sul banco. – Hai anche qualcosa da mangiare? – Certo, amico! Quello che vuoi! E gli mostrò con un cenno del capo il piccolo frigo in fondo alla saletta. – Prima devo fare una chiamata.
– Ramon! Sì, siamo vivi, ma nell’auto non c’è la ruota di scorta; abbiamo perso una gomma. Ho bisogno che ci raggiungi al più presto con qualcuno e due auto. O siamo fottuti… Ok, siamo sulla strada tra Santa Ana e Jutiapa. Fai presto… per favore.
I due si sedettero e mangiaronopupusasechicarròn, e bevettero duelicuadosa base di frutta.
Maria si alzò per andare in bagno, mentre Louis controllava sullo stipite del bar, al riparo dal sole cocente. – Eh, qua di corriere non ne passano. Ridacchiò il vecchio.
Maria uscì dal bagno e si lavò il viso. Poi, mentre si guardava allo specchio sentì dei forti rumori, come di qualcuno che cadeva e poi degli spari. Si coprì le orecchie con le mani. Guardò nella sala senza farsi vedere: il barista era steso a terra con Manuel che ancora gli puntava la pistola e due stavano tenendo Louis per le braccia. Lei istintivamente si ritrasse. Si nascose in una stanza comunicante col bagno e si guardò attorno. Sul tavolo c’era una pistola. La afferrò e si rannicchiò tremando. Intanto sentì altre auto arrivare al locale, mentre Manuel imprecava e continuava a chiedere a Louis dove fossero i diamanti…
La resa dei conti!
- Louis viene ferito a morte. (0%)
- Louis è davvero nei guai tra Carlos e Manuel, e Maria incredibilmente salva la situazione. (100%)
- Manuel e i suoi scappano quando arriva Carlos. (0%)

25/04/2016 at 07:53
Ciao
Letto tutto adesso.
Mi è piaciuto! Moltissimo l’inizio, poi ho avuto come l’impressione che nonostante le sparatorie la storia procedesse con meno ‘convinzione’.
Ti voglio rileggere!
Ciao Ciao
25/04/2016 at 22:47
Trovi? Ci rifletterò. In effetti, comunque, lo stopparsi e vedere cosa vota chi legge, obbliga spesso a rivedere i piani, e non sempre tutto riesce con convinzione assoluta 🙂 a presto!
25/04/2016 at 07:38
Bel finale, come tutto il resto, d’altra parte.
Brava e complimenti, hai condotto con maestria un un cortissimo e denso ‘action tale’. Sono curioso di vedere come affronterà la prossima sfida. A presto!
25/04/2016 at 07:48
* Affronterai
25/04/2016 at 22:46
Grazie mille. Non è il mio genere. Ho provato così. Prossimamente volevo provare tutt’altra strada, che so… eros, horror, fantascienza… Non so 🙂
24/04/2016 at 10:19
Bellissimo finale, è stato come vederlo, brava!
Hai mostrato una scena caotica senza farmi perdere nessun pezzo.
Concordo io stavolta con Danio, davvero bella quella frase.
25/04/2016 at 22:45
Grazie anche a te! Sono contenta che la scena si sia riuscita a seguire nei vari passaggi. 🙂
24/04/2016 at 05:40
“Poi gli tamponò le ferite e uscirono dal locale, pieno di clienti, ma deserto.”
bellissimo 🙂
finale davvero spumeggiante, complimenti e al prossimo 🙂
25/04/2016 at 22:43
Grazie 😛 A poi!
21/04/2016 at 17:12
Voto Maria, ci pensano sempre le donne.
Brava, purtroppo sono giunta qua proprio sugli ultimi capitoli.
23/04/2016 at 17:00
Grazie! Ho avuto un po’ da fare. Oggi ci lavoro 🙂
16/04/2016 at 13:35
Maria salva la situazione. Adrenalina a mille! Complimenti
16/04/2016 at 13:45
Grazie, a presto 🙂
15/04/2016 at 14:34
Concordo con Gabriele, sarebbe un finale veramente interessante, ciao 🙂
15/04/2016 at 21:05
E allora mi impegnerò per riuscirci! 🙂
15/04/2016 at 07:56
Maria, sarebbe interessante se in mezzo a tutti quei “gangaster” a risolvere la situazione fosse una donna.
15/04/2016 at 21:05
Ci provo! 🙂
08/04/2016 at 17:11
Carlos trova Manuel che…
La tecnica del “show, don’t tell” sai applicarla molto bene, aiutando il lettore a calarsi totalmente nella storia e viverne le vicende accanto ai protagonisti. Complimenti.
08/04/2016 at 21:45
Grazie! Allora il corso di scrittura creativa e di sceneggiatura appena terminati devono essere serviti a migliorarmi in questo senso. A presto! 😉
08/04/2016 at 15:56
Carlos trova Manuel!
E avanti così, complimenti 🙂
08/04/2016 at 21:44
Grazie 🙂
08/04/2016 at 11:14
Voto: Carlos trova Manuel. Ho apprezzato molto l’originalità della storia, la stesura e la costruzione dei dialoghi, cosa che solitamente io sostituisco con descrizioni!
08/04/2016 at 14:28
Grazie, sono contenta dei tuoi apprezzamenti. A presto!
08/04/2016 at 08:43
Ciao,
Vai veloce, ti perdo un’attimo di vista e la storia è quasi finita!
Colpa mia che non ti seguivo, ho rimediato.
Voto che Carlos trova Manuel che trova Louis che ha trovato Maria eccetera, mi aspetto un bello stallo alla messicana stile Tarantino e pure Maria DEVE avere la pistola!
Cerco di leggere molto, forse pure troppo, qua dentro e i confronti sono inevitabili: trovo che la tua storia sia molto più meritevole di un pubblico di tante altre. Lo ripeto, ben strutturata, ben scritta, scorrevole, succede qualcosa (e non è scontato in 50mila caratteri!) e di certo gli ‘incipoints’ non rendono il dovuto merito alla tua bravura.
A presto per il gran finale!
08/04/2016 at 14:32
Grazie mille dell’apprezzamento. 🙂 Alla fine non tutte le storie più seguite sono oggettivamente le migliori, stilisticamente e contenutisticamente parlando; l’ho pensato anche io, girovagando qua dentro: ho trovato storie scritte davvero male ma con ampio seguito e viceversa. C’est la vie!
Vedremo che si può fare per Maria e la pistola. Ci si può riuscire!
A presto per le ultime due piccole puntate.
A dire il vero non so ancora come finirà la storia. Sul serio! 😀
08/04/2016 at 08:04
Tutti trovano tutti, una bella reunion 🙂
08/04/2016 at 14:28
E’ un’idea non male 😉
30/03/2016 at 20:04
Ancora Carlos e i suoi, una sparatoria tra gang non sarebbe male.
30/03/2016 at 19:38
Maria e Louis vanno a prendere la cassetta coi diamanti.
Ciao, al prossimo 😉
30/03/2016 at 14:08
Cassetta coi diamanti!
24/03/2016 at 08:56
Storia interessante e scritta bene, ma che te lo dico a fare sei un’insegnante di lettere 😉
Mi ha ricordato un bel film che raccontava tematiche simili, “City of God”.
Voto gli uomini di Carlos fanno irruzione.
24/03/2016 at 11:50
Grazie! Non conosco il film che citi. Do subito un’occhiata al trailer e trama. 🙂
22/03/2016 at 20:52
Cosa diavolo apre la chiave che c’è nella scatola di Maria?
Bellissimo, avanti così 😉
23/03/2016 at 17:09
Lo scopriremo…
22/03/2016 at 18:37
Ciao,
Voto la terza opzione perché penso che la terza si realizzerà a prescindere, prima o poi.
Confermo il mio commento precedente, hai le idee molto chiare quando scrivi.
23/03/2016 at 17:10
In effetti non sbagli! 🙂 Grazie per la fiducia!
15/03/2016 at 23:39
Ciao,
Storia trascinante e piena di azione, godibilissima.
Ho apprezzato soprattutto il pestaggio iniziale, ti fa vivere in prima persona l’incertezza e la paura del protagonista. Ma a proposito di questo un dubbio mi rimane: Louis viene pestato a sangue, il naso ‘è andato’, ‘qualcosa gli si spezza dentro’ e subito dopo lo troviamo pimpante e in salute, Carlos – piuttosto che chiedergli chi l’ha gonfiato come un panzerotto – osserva quanto è carino, lui scappa via correndo inseguito da due dobermann, si arrampica su un’inferriata eccetera… Ecco, mi sembra un po’ come quando Robinson Crusoe, nudo, raggiunge il relitto della nave e si riempe le tasche di cose utili. Non volermene, l’ho notato e mi chiedo se semplicemente mi è sfuggito qualcosa.
Con stima
16/03/2016 at 17:54
Grazie del passaggio.
Acuta osservazione. Già un altro utente aveva rilevato che non potesse partire il giorno dopo in quelle condizioni, fino a prova contraria. Comunque il viaggio, quasi sempre seduto in auto, porta via più o meno un’altra giornata e lui fondamentalmente se ne sta seduto. 🙂
Quando corre scappando via dai cani è più un istinto di sopravvivenza per non essere sbranato, ma è ancora malconcio, certo.
Sicuramente rivedendolo (perché potrebbe venir pubblicato in una piccola collana) aggiusterò i tempi di ripresa e lo farò riposare qualche giorno in più! 😉
16/03/2016 at 18:28
Sì, scusa, non volevo essere pedante, ho il brutto vizio di commentare PRIMA di aver letto i commenti precedenti. A presto
21/03/2016 at 13:58
Figurati! 🙂
15/03/2016 at 14:01
Diciamo che si perde.
Ottimo capitolo davvero adrenalitico, al prossimo 🙂
15/03/2016 at 15:57
Grazie. Al prossimo capitolo!
23/03/2016 at 17:09
🙂
11/03/2016 at 12:37
Sono arrivata un po’ dopo l’inizio, visto che la storia è già al quarto capitolo. Forse non mi aspettavo così tanta violenza nel linguaggio e nei fatti, ma di certo il tutto rispecchia una realtà che, purtroppo, è così. Sono curiosa di sapere come si svolgerà il seguito.
11/03/2016 at 23:01
Ok. Lascia una preferenza tra le tre opzioni alla fine del quarto capitolo se ti va di contribuire al prosieguo e grazie per la visita. 🙂
02/03/2016 at 16:17
Diciamo che é una fregatura è che ora sono cazzi acidi 😉
02/03/2016 at 16:22
ok, allora vota (alla fine del 4° episodio) la casella relativa alla scelta numero 3 🙂
02/03/2016 at 15:36
fila tutto liscio, merito di Louis
02/03/2016 at 16:21
vota la voce che t’ispira per il proseguimento! 🙂
23/02/2016 at 20:55
Arrivano in orario a Villahermosa ma lo scambio è più pericoloso e faticoso del previsto.
23/02/2016 at 20:20
è un po’ massacrato per nuove avventure, va bene che ha 17 anni e il fisico, ma non sarà mica Superman, vero?
23/02/2016 at 22:45
Beh alla fine ne ha solo prese di santa ragione e deve fare da tramite in un traffico di droga. Non mi sembra molto irreale rispetto a quello che capita ogni giorno in certe zone del mondo. Mai letto niente della Mara Salvatrucha? Prova a vedere 🙂
24/02/2016 at 00:53
“Gli usciva del sangue dalla bocca, dal naso e da sopra l’occhio. Sentì il sangue andargli di traverso nella gola. Dieci. Ancora colpi. Sentì rompersi qualcosa dentro. Il naso era già andato. ” Muy cariñoso… dimmi almeno che son passati un paio di giorni dall’iniziazione o che quel qualcosa dentro che si era rotto era solamente un dente. ¡Hasta pronto!
24/02/2016 at 08:01
Beh con un pugno bello grosso al naso, lo si può rompere ed avere sangue in gola; con una botta sferrata con oggetto appunito, si può sanguinare sopra un occhio: è facile che lì sopra si laceri essendoci le ossa della fronte appena sotto la pelle; se uno infine si prende un colpo alla cassa toracica, si può rompere, o forse meglio crinare, una costola senza che si sia (solo per questo) in pericolo di vita (pensa ai massaggi cardiaci!). Ma perché questo accanimento perfezionistico?! 🙂
24/02/2016 at 11:59
Proprio perché hai ambientato la storia in una realtà concreta e poi perché son tornato su TheIncipit dopo tre anni solo per seguire il tuo racconto. Questa è una piattaforma abbastanza allergica alle critiche (come quasi tutte d’altronde), ma per quel poco che ti conosco, o quantomeno ricordo, penso di potermi esprimere sinceramente con te. E, in ultimo, perché di mio, quando si tratta di scrittura, sono un precisino rompipalle. (Almeno un difettuccio concedimelo!)
Ciao.
24/02/2016 at 12:22
Ok, però è tutto verosimile, ammettilo! Grazie per seguire il racconto allora. 🙂 Espresso la preferenza sul prosieguo? In caso negativo: vai! A poi!
24/02/2016 at 14:27
Sì, lo è. Già votato!
15/02/2016 at 10:08
prendono Luis. 😉
15/02/2016 at 16:50
😉
13/02/2016 at 22:56
Tornano e lo trovano ancora vivo.
14/02/2016 at 01:41
Quindi la uno… 🙂
10/02/2016 at 18:21
Voto la meno probabile perchè sono curiosa di vedere come proseguirebbe la storia 😛
11/02/2016 at 16:48
😛
09/02/2016 at 10:02
Ciao Papilla, il tuo è un buon incipit… Le opzioni sono un tantino “esagerate”, per le stesse considerazioni che ti ha fatto Danio… 🙂 Quindi, Mara-13 e cominciamo l’opera! 😀
09/02/2016 at 12:16
Sì questo inizio era un po’ direzionato 🙂
Le prossime scelte saranno eque. Promesso!
08/02/2016 at 18:16
Una settimana mi sembra troppo, e far morire d’infarto il protagonista(credo) non mi sembra proprio il caso, per cui….
Arrivano quelli della Mara-13 per la prima prova da superare.
seguo, ciao…
08/02/2016 at 18:33
Eh, in effetti… 😉
08/02/2016 at 18:09
Intrigante. Sono curioso di conoscere la prima prova da superare. Ti seguo 🙂
08/02/2016 at 18:34
Bene. 🙂