L’autunno rosso

Dove eravamo rimasti?

Arrivati al monastero,il cavaliere ha nascosto il volto e fatto un cenno al priore.Chi è davvero questo misterioso cavaliere? Qualcuno di importante (50%)

La rete del mistero

…un monaco paonazzo e grossolano gli si avvicino con aria minacciosa,stringendo un mestolo-“Ragazzino,non ho alcuna intenzione di assistere nuovamente, al furto dei miei migliori ortaggi come la scorsa settimana!Quindi faresti meglio ad andar via!”

-“Ma fratello,non vedete che il poverino è affamato?”Esclamò un altro monaco,che Carlo non aveva visto inizialmente pochè sedeva nell’ombra..

“Ci risiamo Gregore,sempre a proteggere e accudire bestioline affamate dalla strada!Quando avrà fine tutto ciò!”E sospirando porse a Carlo una ciotolina colma di stufato.”Su,mangia,e adesso racconta la tua storia,sei uno di quei ladruncoli affamati o un ragazzino desideroso di prendere i voti per non essere di peso alla propria famiglia?”

Carlo,offeso dalle parole del padre esclamò “Nessuno dei due,signore.!Sono lo scudiere di un ricco cavaliere diretto alla residenza reale e potete anche tenervelo il vostro stufato!Non sono venuto ad elemosinare niente,ma sappiate che sono qui solo per ordine del mio padrone!”

Forse si era spinto oltre,infatti egli non era mai stato nominato scudiero,nè tantomeno era certo dell’identità del suo compagno,perciò quando il cuoco cambiò argomento,ne fu sollevato”Che caratterino,bene allora ogni scudiero che si rispetti ha bisogno di mangiare,e in questo caso,essendo magrolino,ne hai un gran bisogno!Porti notizie da fuori,ragazzo?”

“In verità,ho trascorso quest’oggi nel bosco e..”

Ehi ragazzino,seguimi,ti porterò al tuo alloggio,il tuo..”padrone” mi ha raccontato tutto,e scommetto che non desideri nient’altro di una branda comoda e una bella dormita!”Disse il Priore che era comparso improvvisamente sulla porta.”Avanti,sbrigati!Vi porterò un pasto caldo,nelle vostre camere,lascia stare quella brodaglia,che non è niente altro che un esperimento del nostro padre cuoco!

E Carlo,di malavoglia poggio la ciotola sul tavolino,sorridendo rassegnato al cuoco,seguì il Priore attraverso i cupi corridoi e le strette scalinate,fino a raggiungere una stanzetta, che dalla forma circolare doveva trovarsi in una sorta di torretta.Il padre sulla soglia della porta,gli fece cenno di entrare e si allontanò.Carlo senza esitazione,entrò nella camera,dove trovò il cavaliere,disteso su un bel letto a baldacchino,e un giaciglio ai piedi del letto per sè.

“Sei arrivato dunque,pensavo che il cuoco non ti avrebbe piu lasciato andare!” sorrise il cavaliere “Ma non mi hai ancora detto come ti chiami ragazzo, e in verità io penso che non abbiamo mai avuto il tempo di parlare, e desidero scusarmi,per questo mio comportamento”

“Io..Io in verità signore la capisco,prima di tutto,perchè i cavalieri non dovrebbero confessare i loro affari a giovani garzoni o contadini, e poi perchè lei era ferito,e dolorante, e ..”

-“Cavaliere..”sorrise il giovane “Quindi sei anche tu dell’opinione che qualcuno,solo perchè indossa vestiti pregiati e cavalca nella foresta portando un sigillo regale,non debba parlare con qualcuno di un ceto inferiore!Mi consideri una sorta di divinità,o cosa? E non lo sono,come te l’ho dimostrato nella foresta..ora dimmi,prima,quando mi hai trovato,mi hai trovato simile ad un Dio,mentre agonizzavo nell’ombra?”

E Carlo,che non si aspettava questa risposta esclamò” Io..in verità non ho mai rivolto la parola a nessuno di loro,ne i cavalieri di passaggio si sono fermati a scambiarne qualcuna con questo umile garzone,ma essi ne avevano solo di disprezzo nei miei confronti,perciò non mi sono mai azzardato a pensare che qualcuno come me,e qualcuno come voi,potessero cavalcare insieme o condividere la stessa stanza!E signore,se lo volete sapere, no, non mi siete sembrato affatto una dio,bensì vi guardavo con pena e pietà non appena vi ho trovato!.

Colpito da quelle parole pungenti il cavaliere rispose “Non mi avete ancora detto come vi chiamate.” “Io,sono Carlo.” “Carlo..è anche il nome di mio fratello” e il cavaliere diventò improvvisamente silenzioso e pensieroso, e mentre Carlo temeva di aver fatto qualcosa di sbagliato, entrò il padre priore,portando un vassoio colmo di minestre e stufati.”Come vi avevo promesso,ecco qui il vostro pasto,e se desiderate qualsiesi cosa non esitate a chiamarmi,mio signore.”E reverentemente,il priore uscì.

Anche mentre mangiavano,il cavaliere non proferì parola,e dopo aver terminato il suo pasto e lasciata la ciotola sul vassoio si coricò nel letto.Carlo,si sentiva confuso per la strano atteggiamento e pensava di aver offeso il suo compagno o avergli rimembrato qualcosa che forse egli desiderava tener sepolto nella memoria.In ogni caso,passavano le ore,e Carlo doveva andar via,perciò,dopo aver osservato che il respiro del cavaliere diventava sempre piu calmo e regolare si alzò dal letto e si avviò verso la porta.Ma non aveva fatto i conti,con le porte scricchiolanti del monastero,che svegliarono il cavaliere. “Dove stai andando?”Chiese allarmato..

Come reagirà Carlo?

  • Aggredisce il cavaliere (0%)
    0
  • Inventa una scusa (67%)
    67
  • Scappa rapidamente (33%)
    33
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34 Commenti

  • Qualcosa di assolutamente imprevisto sconvolge la notte. Se lo metti è assolutamente da votare! Anche se ti scombussolerà le cose, visto che mancano due capitoli alla fine.
    È una mia impressione od il tono è diverso da quello degli altri episodi?

    Ciao 🙂

  • Non mi sono arrivate le notifiche e così mi sono perso dei capitoli. Uffi!

    Voto che cercherà una scusa: mi sembra il tipo 🙂

    C’è stato qualche problema in alcune frasi (a volte non si capiva chi stava parlando) ma per il resto scorre bene.

    Ciao 🙂

  • Un racconto dai toni particolari. Ci sono alcune debolezze qua e là (sopratutto, ti consiglio di fare attenzione alla formattazione del testo, che a tratti tende a diventare confuso per la mancanza di spazi), ma tutto sommato il nocciolo è molto buono.
    Ricorda che i dialoghi sarebbe sempre meglio metterli tra caporali, cioè le virgolette “basse” («esempio»). Puoi inserirle digitando ALT+174 e ALT+175 sul tastierino numerico.
    Comunque, senza volerlo mi sono schierato con la massa ed ho votato per il fuggitivo. Si vede che qui dentro la pensiamo tutti circa allo stesso modo. In ogni caso, stai facendo un buon lavoro: aspetto il prossimo episodio.

  • Ciao,

    Ho votato la misteriosa meta.
    TI hanno già dato dei consigli molto validi, io ne aggiungerei uno, ma probabilmente è solo una mia idiosincrasia: trovo un po’ pesante che la prima lettera della frase non sia spaziata dalla punteggiatura precedente, immagino che lo faccia per risparmiare caratteri, ma quanti ne guadagni? un centinaio? Ecco, fai conto che dall’inizio di questo commento fino ad ‘aggiungerei’ sono 103 caratteri. Ne vale la pena?
    La storia è carina e vorrei con tutto il cuore che il misterioso cavaliere si rivelasse un… no beh, non lo posso scrivere, hai visto mai che è davvero così e ti rovino il racconto. Sono curioso della direzione che deciderai insieme ai lettori.

  • Ciao Book! Innanzitutto, ma quanto corri? :-O Dacci il tempo di leggere eheheheh. Uno due capitoli a settimana è il giusto compromesso. La storia è carina, l’ambientazione ben descritta, cura solo lo spazio e la punteggiatura. Non si può finire il capitolo senza un punto. 😉 Voto che Carlo scorta il cavaliere.

  • Eccomi! 🙂
    Ho letto i tre capitoli e devo dire che la tua storia è molto carina 🙂
    Ho votato che Carlo scorta il cavaliere alla sua misteriosa meta, così forse riusciamo a scoprire qualcosa su di lui 😉
    Sono d’accordo con SilentiUmbra e condivido i preziosi consigli che ti ha dato ^-^ Inoltre, ho notato che hai iniziato la storia solo tre giorni fa. Ti consiglio di aspettare qualche giorno tra un capitolo e l’altro, così dai tempo agli altri di leggere e commentare 😉 Poi scegli tu quello che preferisci ^^ Alla prossima!!! 😀

  • Aloha 🙂

    Allora, bel capitolo però vorrei soffermarmi su un paio di aspetti sul testo, quello che scrivo non devi prenderle come critiche ma come semplici consigli fra scrittori 🙂

    Allor la prima cosa che vorrei consigliarti è quella di evitare di ripetere troppe volte “ella” . Il termine stesso, nella scrittura moderna, è poco sfruttato e suona poco bene, se ripetuto troppe volte diventa un po’ pesante :p

    Prova ad usare altri sinonimi tipo la ragazza, la sua amata ecc.

    Il secondo consiglio che mi viene da darti è quello di provare a sperimentare la formattazione.

    Noto infatti che tu tendi a creare dei “muri” di testo, senza separare le righe e i pensieri fra loro. È normalissimo, anche io facevo lo stesso errore, dopotutto 5000 caratteri sembrano pochi all’inizio ma poi pesano parecchio all’interno del racconto: )

    Per cui, prova a spaziare ogni tanto i vari segmenti del racconto, così facendo dovresti ottenere un testo più leggibile e godibile.

    Di contro, rinnovo ancora i complimenti per quello che scrivi e per lo stile, mi piace davvero molto il tessere della trama ma ancor più le emozioni che scorrono fra i due protagonisti, si riesce a notare il sottile da resistente filo dell’amore che inizia ad intrecciarsi e a tessersi.

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