Musica e libertà
Nessuno di noi nasce realmente libero. Non è prerogativa umana decidere dove e in quali condizioni venire al mondo e, poi, crescere. Chiamatela fortuna, chiamatelo caso o, addirittura, progetto divino. Qualsiasi concetto sceglierete, la sostanza rimarrà intatta. La libertà non è per tutti e, spesso, non è nemmeno gratis. Ma c’è chi, nonostante la strada per raggiungerla sia piena di buche, burroni e pericolose curve a gomito, non solo trova il modo di conquistarla, ma anche di portarla dentro di se e non lasciarla più andare.
Questa, è la storia di Hosho, nato 15 anni fa a Dhuluma, un piccolo villaggio a pochi chilometri dalla grande città.
Ma prima di cominciare, permettetemi ancora una paio di precisazioni. Ogni riferimento a fatti e/o persone realmente esistite – o esistenti – sarà del tutto casuale. Una casualità che, molto probabilmente, renderà la vicenda più realistica del previsto. E tale veridicità – per questo mi scuso fin dall’inizio – sfuggirà inesorabilmente dalle mani di quest’umile narratore che niente sarà, per l’intera vicenda, se non un semplice e oggettivo intermediario. Fatte tali premesse, non mi resta quindi che eclissarmi, al totale servizio della storia e del suo protagonista e augurarvi una buona lettura.
Cominciamo.
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Nonostante sia nel pieno della sua adolescenza, la sensibilità di Hosho va ben oltre quella dei suoi coetanei. A Dhuluma si conoscono tutti, ma il regime totalitario che da anni perdura nell’intera regione ha instaurato un clima di terrore che non permette a nessuno di andare oltre il mero rapporto di facciata. Diffidare di tutto e tutti, pesare le proprie parole e non ficcare il naso nelle questione altrui.
A Dhuluma, il concetto di amicizia non è ammesso.
La capanna dove vivono Hosho e la sua famiglia si mimetizza perfettamente in mezzo a tutte le altre, costituite da una struttura portante in mattoni e un tetto di fango e paglia. A renderla unica, un piccolo particolare. Appeso alla porta d’ingresso si trova un sonaglio fatto di zucca e canna d’India, posizionato al centro non solo in veste di campanello, ma anche di porta fortuna verso l’intero nucleo familiare. Quel primitivo strumento musicale, infatti, porta lo stesso nome del ragazzo.
«Il sui pianto è fastidioso come il suono ripetuto e graffiante di un sonaglio – aveva detto il padre al suo primo incontro con il figlio appena venuto alla vita – Lo chiameremo Hosho!». Ancora oggi, l’uomo ama raccontare quella storia ogni qualvolta se ne presenti l’occasione. Uno dei pochi momenti in cui Hosho vede il padre abbandonarsi ad un sorriso spontaneo, quasi liberatorio. A parere del ragazzo, infatti, il suo atteggiamento apparentemente austero non è altro che la conseguenza dell’importanza del suo ruolo politico che, di fatto, gli impedisce la totale espressione di se stesso. Ma Hosho è diverso. Lui non sacrificherà mai la propria libertà, i propri valori morali, in nome di un ideale nel quale non riesce a specchiarsi.
Da circa un anno, l’importanza istituzionale rappresentata dal padre ha permesso a tutta la famiglia di giovare di un minimo di modernità, un neo tecnologico impresso nella più totale ruralità. Un computer portatile, vecchio di cinque anni ma ben funzionante, occupa ora una buona parte della minuscola stanza da letto di Hosho, posizionato sopra un tavolino in legno, anche quello parte del pacchetto regalo recapitato alla famiglia da parte di un diplomatico affine al regime. Data l’arretratezza della rete internet, però, lo strumento può essere utilizzato una sola volta al giorno, il momento della giornata preferito da Hosho. La sera. Le giornate a Dhuluma trascorrono infatti lente, sciape, come una tela monocromatica incapace di creare sfumature. Il pensiero del ritorno a casa occupa la mente di Hosho per tutto il giorno, e ad ogni minuto lasciato al passato la sua felicità aumenta in maniera incontrollabile.
“Per quale motivo?”, vi chiederete voi. Quale segreto si nasconde dietro un semplice dispositivo elettronico, capace di rendere la vita di un adolescente migliore di quello che la realtà in cui è stato arbitrariamente catapultato gli offre?
La musica.
Ogni sera, Hosho naviga su Youtube alla ricerca di un artista, una canzone, una melodia in grado di distoglierlo pienamente dai problemi che incombono sulla sua terra.
Ogni sera, Hosho si abbandona alla musica, trascinato da strumenti e voci di ogni genere in mondi lontani e migliori dal suo.
Ogni sera, Hosho chiude gli occhi e comincia a viaggiare dove solo lui può, una canzone a fare da colonna sonora e un film creato interamente dalla sua immaginazione, di cui detiene il titolo di unico regista.
Quale sarà la colonna sonora del primo "viaggio" di Hosho? A voi la scelta dell'artista.
- Queen (56%)
- Led Zeppelin (22%)
- Michael Jackson (22%)

07/05/2016 at 10:56
Mi sono perso proprio in dirittura d’arrivo.
Leggo solo ora la conclusione.
Hai mantenuto la vena profondamente poetica, hai scritto un racconto certamente particolare, quasi un’opera multimediale. Molto profondo il finale, mi ha costretto a riflettere sull’universalità della musica, più diretta e coinvolgente delle arti figurative, ad esempio. Ma per distinguermi un po’ dal coro unanime di elogi che pure meriti, vorrei infine farti un piccolo appunto/domanda: come mai hai scelto il genere fantascienza? In fin dei conti capisco che il tuo Hosho ha in un certo senso un potere ‘cosmico’, però mi pare un po’ poco per definire questo un racconto di fantascienza. Tra l’altro penso che il genere l’abbia penalizzato un po’, probabilmente avresti avuto più visibilità scegliendo avventura o forse anche fantasy. Te lo scrivo perché da lobotomizzato, ho passato i primi 5 capitoli ad aspettare che ci fosse una ‘svolta’ che ci catapultasse in un mondo futuro. Beh, mi dirai giustamente che è proprio quello che ha fatto Hosho.
Ok, ora ho capito!
Ciao e bravo
07/05/2016 at 17:19
Caro Jaw,
parto col dirti che sono contento di leggere un tuo commento anche per il finale della storia. Nel suo corso, infatti, ho imparato ad apprezzare il tuo modo di analizzare le storie che leggi e non ti nascondo che il tuo, è stato uno dei commenti che aspettando con più “ansia”. Nel ringraziarti quindi per i tuoi complimenti, assolutamente di valore, risponderò al tuo appunto/domanda con la stessa sincerità che ti contraddistingue. Onestamente, quando sono partito con questa storia non avrei mai immaginato che si sviluppasse e che si concludesse in questo modo. La scelta del genere “fantascienza” è stata dovuta al fatto che l’unica certezza che avevo per questo racconto era, proprio come dicevi tu, quella di catapultare tutti (Hosho, i terrestri e voi lettori…ma si dai, anche me!!) in un mondo futuro, nuovo. Detto ciò, col senno di poi sono d’accordo con te sul fatto che forse “avventura” sarebbe stato il più azzeccato, ma al momento dell’incipit mi sono fatto guidare dall’istinto, essendo indeciso su quale scegliere. Sono dell’idea infatti che, forse, l’unico modo per non “sbagliare, sia scegliere il genere di un racconto/romanzo solo una volta terminato, perché sai sempre da dove parti ma mai dove ti porta! Detto questo, grazie davvero di cuore per il tuo seguito ed ogni tuo commento. Ci ritroviamo presto, spero, con un nuovo racconto.
01/05/2016 at 15:52
Finalmente sono riuscita a leggere questo decimo capitolo.
Veramente, veramente bello! Bravo!
Capitoli emozionanti, belle canzoni, parole stupende! Ho amato questa storia e Hosho dall’inizio alla fine!
Spero che tornerai presto con un nuovo racconto! 😉
Ancora complimenti! Alla prossima! 🙂
01/05/2016 at 20:12
Tornerò prestissimo, perchè come ho già detto tante volte la scrittura e le parole come le tue sono il mio nutrimento! Perciò, al prossimo racconto! Grazie TiaShe!
01/05/2016 at 13:03
“E se crediamo che non ci sia posto per noi in questo mondo l’unica cosa da fare è crearselo”.E se il mondo non ci piace cambiarlo. Grazie Osho. E grazie a te per questo vibrante viaggio musicale. Arileggerti a presto. Ciao
01/05/2016 at 20:06
Grazie a te per avermi accompagnato costantemente in questo viaggio! Alla prossima storia!!
30/04/2016 at 05:26
Una carrellata di grandi artisti diretti magnificamente da Hosho.
Complimenti davvero, ragazzo, non smettere mai di scrivere, perché lo fai maledettamente bene 😉
30/04/2016 at 08:50
La scrittura, per me, è una fantastica droga, perciò non smetterò mai. Se poi i riscontri sono questi, non posso fare altro che nutrirmi voracemente delle vostre parole e continuare a produrre parole e pensieri! Ti ringrazio molto, Danio. Alla prossima!
29/04/2016 at 22:02
Finale al cardiopalma. Complimenti.
Spero di poter leggere ancora qualcosa di tuo, sai emozionare e lo fai con la genuinità della schiettezza, senza troppo dimostrare e sempre in equilibrio tra vero e verità.
30/04/2016 at 08:48
Bellissime parole, cara AmoMarta!
Tornerò presto con una nuova storia 😀 Grazie per il seguito costante e alla prossima storia!
29/04/2016 at 18:14
una sola parola per il tuo finale: EMOZIONANTE. I miei sinceri complimenti per il messaggio che ci hai regalato e lasciato. 🙂 😀
29/04/2016 at 19:52
Grazie piiiink! Gentilissima come sempre 😀
24/04/2016 at 09:44
Chissà cosa riserverai per il finale. Coldplay.
23/04/2016 at 22:31
Ciao,
Coldplay.
La tua avventura poetico/multimediale è quasi alla fine, sono molto curioso di vedere come la chiuderai.
A presto
23/04/2016 at 16:13
Coldplay…
Bellissima riflessione sul cambiamento anche con l’aiuto della prosa mai casuale, sempre centrata con la tematica di plot. Bravissimo.
23/04/2016 at 17:47
Grazie mille AmoMarta! Sarà una lotta serrata per la colonna sonora finale 😀
23/04/2016 at 13:43
Sarà il mio lato “all’antica”, ma secondo me la colonne sonora ideale di questa rinascita del mondo è “What a Wonderful World” nella versione originale di Satchmo.
Vorrei avere la fiducia di Hosho nell’umanità e nei suoi giovani!
23/04/2016 at 17:46
Cara befana profana,
in realtà vorrei avere anch’io la sua fiducia. Ma mi sta insegnando molto e spero di riuscire ad essere come lui, un giorno. Parlando della proposta musicale, molto bella anche la tua. Mi state mettendo tutti in difficoltà! 😛
23/04/2016 at 12:19
Mi dispiace ripetermi, ma per me Freddy Mercury è unico.
Bello, bel episodio a volte emozionante, bravo davvero 😉
23/04/2016 at 12:38
Ti ringrazio Danio! Per quanto riguarda Freddy e i Queen, credo che per loro ripetersi non sia mai abbastanza 😉
23/04/2016 at 11:56
Bello, bello!!! *__* Bravissimo!
Capitolo emozionante!
Per il gran finale propongo i Nightwish (Endless forms most beautiful/Shudder before the beautiful/Stargazers – so che sono tre brani, ma non sapevo quale scegliere perché mi piacciono tutti 😛 )
A presto! 😉
23/04/2016 at 12:37
Ciao TiaShe! Bellissima l’idea dei Nightwish, gruppo che non ascolto da un po’ ma la cui musica – soprattutto i primi album – apprezzo molto! Titoli segnati! A presto, con l’ultimo episodio! 😀
23/04/2016 at 11:39
D’istinto mi viene Balliamo sul mondo di Liga. 😉 Sempre bravo e intenso…
23/04/2016 at 11:45
Grazie Pinkerella! Scelta molto interessante la tua 🙂 😉
18/04/2016 at 20:04
Michael Jackson!
17/04/2016 at 09:35
Ciao Mattia,
Molto originale, molto poetico, ripercorri a suon di musica un rapporto familiare rendendolo universale. Vasco Rossi andrà bene, è più facile fare poesia nella propria lingua.
17/04/2016 at 10:35
Ciao Moneta!
Grazie per aver letto e commentato, nonché per aver votato la tua scelta musicale! Alla prossima!!
16/04/2016 at 19:12
*-* ovviamente voto Scorpions!!! *-* Grazie!!! 😀
Molto bello anche questo capitolo!
La frase che mi è piaciuta di più: “Accettarsi significa prima di tutto conoscersi a fondo, prendere atto di pregi e difetti e accoglierli entrambi, l’unica vera strada per poter ambire al miglioramento di noi stessi.”
Bravo! Alla prossima! 😉
16/04/2016 at 19:38
Ne approfitto per ringraziarti nuovamente del suggerimento, davvero molto suggestivo e azzeccato! Se dovesse rimanere così ed essere il prossimo brano utilizzato, farò di tutto per non deluderti! 😛
16/04/2016 at 18:37
Wind of Change of course. Sempre terribilmente poetico e profondo questo tuo racconto.
16/04/2016 at 19:36
😀 la scelta che sta andando per la maggiore! Ti ringrazio. Al prossimo viaggio musicale! 😉
16/04/2016 at 15:15
Vasco, non potrei dire diversamente. Anche perché ci avviamo al cambiamento. Nulla da dire sulla struttura narrativa – che dai l’idea di aver studiato – e sul linguaggio – e anche qui dai l’idea di essere uno che legge, il ché non è da tutti, purtroppo- . Notevole.
Anche se in ritardo, seguo.
16/04/2016 at 19:35
Ciao AmoMarta!
Bellissimo sapere che tramite una mia passione, la scrittura, traspare un altro mio grande amore – la lettura! Sei la prima che mi fa questa affermazione e la apprezzo davvero molto. Al prossimo episodio allora. Grazie per aver scelto di seguire la storia! 😀
16/04/2016 at 15:06
Ringrazio anch’io TiaShe!
Skorpions tutta la vita!
16/04/2016 at 19:31
Al momento la tua scelta è nettamente la preferita e TiaShe sta avendo ragione! Grazie per il continuo seguito! A presto!
16/04/2016 at 15:03
Pura poesia la tua scrittura. 🙂 Inoltre, bella anche la parte sull’accettazione di sé. 🙂 Complimenti. 🙂 Voto Scorpions.
16/04/2016 at 19:29
Ottima scelta gli Scorpions! Non so come si concluderà la votazione, ma sicuramente sono azzeccati per il prossimo episodio! Grazie, alla prossima 😉
15/04/2016 at 10:55
Continua ad essere un racconto molto intenso. Voto per gli anni ’80. 😉
13/04/2016 at 18:31
Fin qui una lettura fluida e intensa. Riconfermi le tue abilità narrative già ampiamente dimostrate con Lemures. Leggerti è un piacere.
13/04/2016 at 20:20
😀 questi commenti sono il mio nutrimento! Grazie Alessandra, veramente, col cuore!!
12/04/2016 at 13:30
Pura poesia la parte sulla donna nutrice dell’umanità. Bravo Mattia, spicchi per originalità e sensibilità. Voto gli anno ’80. 😉 a presto
12/04/2016 at 16:16
Wow. Bellissime parole! Grazie di cuore pinkerella 😉
11/04/2016 at 22:52
Anni ’90. Una canzone che mi piace particolarmente è “Wind of Change” degli Scorpions!
Bellissimo! Mi è piaciuto molto anche questo capitolo!
Alla prossima! 😉
12/04/2016 at 10:03
Grazie mille Tia! Bellissimo suggerimento il tuo. E’ un gran pezzo quello che hai citato!!
Alla prossima!!
11/04/2016 at 21:08
Anni ’80, nessuna preferenza. Trovo eccezionale la frase “È sempre stata speciale sua mamma, l’ha sempre saputo”, il capovolgimento struggente dell’amore materno. Mi ha fatto pensare.
12/04/2016 at 10:03
Ti ringrazio Jaw! Quando la mia scrittura fa riflettere, non posso dire di sentirmi arrivato, ma realizzato si 😀
11/04/2016 at 20:14
Anni 90. Nirvana o Red Hot Chili Peppers. Questo capitolo è bellissimo.
11/04/2016 at 20:29
Grazieeeeee! Belle anche le tue proposte. Terrò sicuramente da conto 😉
11/04/2016 at 19:36
Anni 80, la mia epoca. Zeppa di geni e di meteore. Nominarne una sarebbe superfluo, ma confido nella tua fantasia 🙂
11/04/2016 at 19:52
Ottima scelta. Adoro gli anni ’80! Grazie Danio!!
07/04/2016 at 14:26
Ogni volta un capitolo eccellente.
Metallica.
08/04/2016 at 14:49
E tu, ogni volta gentile!!! Grazie Guy 😀
06/04/2016 at 10:11
Elvis!
Storia davvero singolare e unica, spicca per originalità e dolcezza. Bravo 🙂
06/04/2016 at 11:17
Grazieeeee! Gentilissima Serena, fin troppo! 😛
06/04/2016 at 09:14
Caro Mattia, mi piace essere ripetitiva con te… La “mission” di Hosho è dura e difficile, ma con l’aiuto musicale riuscirà a scalfire i nostri cuori impietriti? La pioggia della vergogna. La chiusa è stata meravigliosa. 🙂
Guns N’ Roses.
06/04/2016 at 09:50
Grazie Pinkerella! Guns: ottima scelta! Melodie importanti e testi molto ispiratori…staremo a vedere! 😀
05/04/2016 at 22:53
Ciao,
Vai avanti spedito, vedo, e trovi tempo e modo di interagire proficuamente con i lettori.
Per la prossima scelgo Metallica, quei ‘cattivoni’ capaci di ottima musica, oserei dire molto intima e addirittura a tratti romantica. La tua storia ha un’atmosfera decisamente particolare, e credo di aver capito cosa mi ricorda: il tuo Hosho è un Piccolo Principe, una creatura naturalmente poetica che spera di usare la poesia per migliorare il proprio mondo.
06/04/2016 at 09:48
Caro Jaw, quando ci ho pensato non era nella mia testa, ma ammetto di aver pensato anch’io, ad un certo punto, al personaggio creato da Saint Exupery! Per quanto riguarda la scelta musicale sono d’accordo con te per quanto riguarda i Metallica. Cattivoni ma a tratti romantici: verissimo!
05/04/2016 at 21:19
Scelta difficile! Belli anche i Metallica, ma voto Guns N’ Roses!
06/04/2016 at 09:45
Una bella sfida a questo giro! Vedremo chi avrà la meglio e chi farà da ispirazione ad Hosho la prossima volta…grazie per il seguito costante!!
05/04/2016 at 20:09
Guns N’ Roses….
Spero di avere la meglio stavolta 😉
06/04/2016 at 09:45
Al momento, pare di si…in bocca al lupo Danio! 😛
04/04/2016 at 16:39
sono arrivata a metà storia, però non mi perderò neanche una virgola d’ora in poi… Complimenti, la tua è un’idea bellissima! 🙂
04/04/2016 at 16:53
Davvero gentile da parte tua! Contento che tu stia apprezzando…spero che il tuo giudizio non cambi fino alla fine 😀
01/04/2016 at 11:31
per me: Rolling! Bravo…
31/03/2016 at 19:15
Non ho dubbi…le pietre rotolanti!
31/03/2016 at 18:39
Bellissimo! Concordo con Pinkerella: la parte finale è spettacolare!
Ovviamente, per il prossimo capitolo voto i miei amati Iron Maiden!!! 😀
A presto!!!
31/03/2016 at 10:09
Guarda la parte finale è spettacolare… Hosho sa che nel mondo regna sovrana la disuguaglianza, però lui crede di possedere l’arma per combattere tutto ciò. Ed è felice. Diciamo che io vi colgo questo messaggio odierno: ognuno nel proprio piccolo può trovare una piccola arma per migliorare il mondo. 🙂 I miei omaggi.
Janis. 😉
31/03/2016 at 10:59
Cara pinkerella, DICIAMO che hai colto nel segno 😀
30/03/2016 at 23:34
Ah, beh, che omaggio! Ribadisco Like a rolling stone, per il momento in netta minoranza. Trovo molto interessante e un po’ invidio la tua capacità di tenere alta l’attenzione ad ogni episodio, tra l’altro mantenendo uno stile molto personale.
31/03/2016 at 07:41
Un bellissimo complimento Jaw. Soprattutto perché per me la scrittura è un fattore molto personale, è un aspetto intimo della mia personalità, fa parte di me. E parlando di attenzione, spero di riuscire a mantenerla alta fino all’ultimo episodio 🙂 Grazie, alla prossima!
30/03/2016 at 20:59
Mi scelgo da sola… Janis!
Ottimo capitolo descrittivo 🙂
30/03/2016 at 20:52
Janis,la mia Janis!
29/03/2016 at 09:16
Io dico Bowie. Uff, devo sempre dire che ogni capitolo è un regalo di emozioni???? 🙂
Questa crescita intimista di Hosho l’abbiamo vissuta con lui, ora è giunto il momento che “spicchi il volo”!
A presto!!! 🙂
29/03/2016 at 12:35
Si si, dillo! Quando si tratta di complimenti le ripetizioni non mi infastidiscono 😛
A presto!!
26/03/2016 at 23:45
Non ho resistito, anche se di solito bisso le proposte di questo genere…
Regalo! Io propongo Janis Joplin, Piece of my heart
26/03/2016 at 18:49
Bell’episodio, la vena poetica non si esaurisce. Mi è piaciuta la narrazione delicata, anche se avrei speso giusto due parole in più per descrivere la stanza, così com’è non è chiaro se è dipinta con le costellazioni, se è uno ‘stargate’ aperto sullo spazio o cos’altro. Ma vabbé, in effetti anche il vecchio che si dissolve lascia aperte mille (?) interpretazioni, dall’ascesa zen (vedi Kung Fu panda!) al teletrasporto 🙂
Approfitto del regalo e dico Like a Rolling Stone (ma nella versione cantata dai Rolling Stones): del resto, cos’è questa nostra Terra se non un pianeta che rotola nel buio?
26/03/2016 at 18:52
(pietra che rotola nel buio, non pianeta!)
27/03/2016 at 09:51
JAw, i tuoi commenti sono sempre puntuali ed interessanti! Per quanto riguarda tutti i tuoi dubbi, più che leciti, sono sicuro che verranno man mano chiarito dal corso degli eventi 🙂 Grazie anche per il suggerimento musicale e a presto!
26/03/2016 at 16:58
Ottimo episodio, scritto con la dovuta delicatezza 🙂
Per il prossimo ho votato per il regalo(grazie) e mi piacerebbe Somebody To Love, dei mitici Queen 😉
26/03/2016 at 17:54
Grazie mille Danilo! Per quanto riguarda Somebody to love, non potrò accontentarti per il semplice fatto di averla già utilizzata nel secondo episodio! 😛 Perciò, hai diritto ad un altro titolo! 😀
26/03/2016 at 19:52
ops…non ricordavo 🙁
mi piacerebbe anche Bohemian Rhapsody sempre dei Queen 😉
26/03/2016 at 15:25
Emozionante! Bravo! 🙂
Bella la frase “Volerà lì in alto, raggiungerà quel piccolo corpo celeste messo in disparte dal mondo intero e lo farà tornare grande”! 🙂
Per il prossimo capitolo, voto il regalo e propongo gli Iron Maiden (non sarebbe male”The thin line between love and hate” ) 😀
A presto!
26/03/2016 at 17:52
Grazieeeee! E la soluzione Iron Maiden non mi spiace affatto. Sicuramente ne terrò MOLTO conto per i prossimi episodi!
26/03/2016 at 15:23
Bé, se deve issarsi in cielo, anche solo metaforicamente, chi meglio dell’immenso Bowie? “There’s a Star Man walking in the Sky…”
26/03/2016 at 17:51
Perchè no….sarebbe una strada più che corretta da percorrere! Si vedrà 😀
22/03/2016 at 20:45
Zucchero.
Altri sono melensi e ripetitivi, parere personale 🙂
21/03/2016 at 20:42
Molto poetico e introspettivo, anche se il genere scelto ancora non si è palesato… A questo proposito penso che Hosho crescerà in fretta, mi sbaglio?
Scelgo Ligabue, perché se parliamo di musica italiana Zucchero non mi sembra il tipico rappresentante, lo vedo più come un clone di artisti/generi stranieri; Jovanotti al contrario sogna di essere Il rappresentante del cantautorato italiano contemporaneo, mi pare che un po’ si sopravvaluti. Ligabue è un operaio della canzone, non si monta la testa, ha uno stile piuttosto personale. Aspetto lapidazioni e chiarisco che li ritengo comunque validi tutti e tre.
22/03/2016 at 10:00
Non mi sbilancio sul giudizio degli artisti, per il semplice fatto che credo che ognuno abbia le proprie idee e, la tua, è certamente valida e credo nessuno ti lapiderà! 😛 Detto ciò, credo proprio di si…a breve Hosho potrebbe prendere una decisione importante. Staremo a vedere!
21/03/2016 at 17:59
Bravo! Bello anche questo capitolo!
Voto Ligabue! 😀
Alla prossima!
21/03/2016 at 17:06
Complimenti una bella idea e la stai strutturando magnificamente. Ligabue dico e ti seguo.
21/03/2016 at 17:35
Ti ringrazio Guy!! Spero ti mantenere alto il tuo interesse e non deluderti. Al prossimo viaggio musicale 🙂
21/03/2016 at 15:31
E’ stato semplicemente superbo questo capitolo… ci poni dinanzi ad un crescendo di emozioni intense … il passaggio di Hosho dalla favola alla realtà è stato particolarmente duro… chissà quale significato assumerà per la sua crescita. 🙂
Liga! Bravissimo Mattia!!!
21/03/2016 at 17:32
Grazieeeee! Bellissime parole. E al momento
la tua scelta è in vantaggio…vedremo 😉
21/03/2016 at 14:28
Diciamo Zucchero.
Questo racconto è particolare perché assomiglia ad un flusso di pensieri ed emozioni. Si libra e trema nell’aria, lo noti e lo segui, non sapendo dove ti porterà.
21/03/2016 at 17:31
Credo che non sapere dove porti – nemmeno io lo so ancora – sia la parte che mi tiene più attaccato a questa storia. Grazie di tutto Serena, sempre magnanima nei tuoi commenti 😀
17/03/2016 at 16:21
Bel capitolo, voto i Coldplay per il prossimo!
Mi piace, come ti dissi la scorsa volta, il modo in cui fai… si può definire meta-scrittura, come il meta-teatro? 🙂
Magari usa il corsivo quando separi narrazione da narratore che si rivolge ai lettori 🙂
Complimenti!
18/03/2016 at 00:03
Meta-scrittura mi piace davvero molto! Grazie per tutto lu…soprattutto per il consiglio! 😉
16/03/2016 at 17:23
Bravissimo! Hai descritto molto bene le sensazioni e le emozioni provate da Hosho!
Per il prossimo episodio voto il caro John!
A presto! 😉
16/03/2016 at 20:47
Grazie mille, ancora una volta! Alla prossima 😀
16/03/2016 at 10:55
Applausi. Emozioni intense ben descritte… Le viviamo insieme ad Hosho. 🙂
Storia: John!
16/03/2016 at 12:21
Le tue parole mi rendono felice. Il mio obbiettivo è proprio quello di farvi sentire come se foste Hosho. Spero di riuscirci fino alla fine 😀 Grazie e a presto!
16/03/2016 at 10:31
Senza dubbio la mia preferita: Amy!
16/03/2016 at 06:00
azzarola! hai citato tre “mostri” della musica, come si fa a scegliere?
coldplay, questa volta, anche se Amy ha lasciato un segno e Lennon ha segnato la storia 🙂
sul capitolo: ben scritto e piacevole da leggere. hai saputo ben ricreare l’emozione provata da Hosho, e non è poco.
avanti così…ciao…
16/03/2016 at 08:07
Mi rendo conto conto di essere stato un po’ cattivo, infatti, e di avervi messi in difficoltà nella scelta 😛 Prometto che mi farò perdonare riproponendone qualcuno 😉 Sul capitolo: mi fa piacere che ti siano arrivate le emozioni di Hosho! A presto
14/03/2016 at 23:09
Un bel mix, c’è dentro un po’ di tutto. Mi piace il tuo incipit perchè punta più sulla descrizione che sui dialoghi. Buona la scelta del nome. Scelgo, naturalmente, Led Zeppelin!
15/03/2016 at 10:34
Benvenuta alessandra e grazie per esserci! Spero di catturare la tua attenzione anche negli episodi successivi…a presto! 🙂
14/03/2016 at 15:34
Veramente molto bello questo Incipit!
Il tuo stile mi piace, perciò ti seguo volentieri! 😀
Amo la musica e le opzioni che hai proposto mi piacciono tutte!
Alla fine ho votato i Queen! 😀
Alla prossima!!!
14/03/2016 at 16:35
Grazie mille Tia ( che tra le altre cose, è l’abbreviativo del mio nome 😛 )!!
Ti ringrazio per aver votato ed aver scelto di seguire la mia storia…alla prossima!!
13/03/2016 at 11:15
Ciao Mattia! Hai scelto un genere che non mi appassiona particolarmente, però sono sicura che la tua capacità di narrazione mi farà amare la storia dalla prima riga. Tocchi un tema delicato, i cui confini sono labili, le cui caratteristiche sfuggono ad una classificazione, i cui limiti sono valicabili e imprecisi. La libertà agognata, ma che, poi, per ognuno, assume un significato squisitamente personale. Va bene, sto facendo il “papiello”! 😀 😀 Quindi, facciamo questo viaggio con Hosho e vediamo cosa verrà fuori per lui! 😉 Dico Queen, perché non essendo un’appassionata di musica, delle altre due opzioni ho pochissima conoscenza. Ahimè! 😉
13/03/2016 at 19:47
Ben ritrovata! Data la tua poca passione per il genere, non mi resta che cogliere la sfida e mettercela tutta per portarla a compimento da vincitore! 🙂 Buon viaggio!
13/03/2016 at 10:56
Scelgo Michael Jackson 🙂
Sei partito molto bene, mi è piaciuta la scelta iniziale, mi sono immaginato di essere in un teatro, con la voce narrante che ci introduce i fatti per poi lasciare libertà agli attori di portare a compimento lo spettacolo.
Il resto del capitolo è scritto molto bene, fattelo dire da uno che ama le lunghe descrizioni e i pochi dialoghi 🙂
Ti seguo!
13/03/2016 at 19:46
Gentilissimo e grazie per i tuoi riscontri positivi. A questo punto, non posso fare altro che mettercela tutta per riuscire a tenerti incollato alla storia fino alla fine! Buona lettura e benvenuto! 😉
13/03/2016 at 07:39
Mi piace l’incipit e seguo volentieri.
Data la mia età, non ho potuto fare a meno di votare per i Queen, immortali 🙂
ciao…
13/03/2016 at 09:30
Ci si ritrova per una nuova avventura Danio! I Queen sono una di quella realtà musicali che non hanno età. Come hai detto tu, sono immortali. Perciò, vedremo che emozioni susciteranno in Hosho se la scelta finale dovesse ricadere su di loro 😀 A presto!
13/03/2016 at 02:26
Voto queen perché sono una malinconica,come il tuo Osho, mi sembra di capire 🙂
13/03/2016 at 09:27
Con i Queen non si sbaglia mai! Ottima scelta 🙂
13/03/2016 at 02:26
Voto queen perché sono una malinconica,come il tuo Osho, mi sembra di capire 🙂
12/03/2016 at 18:44
Micheal Jackson!
Ciao Mattia, eccomi per la tua nuova storia che sembra accattivante e curiosa… stiamo a vedere!
12/03/2016 at 19:15
Ben tornata Serena! Buona lettura e grazie per esserci di nuovo! 😀
12/03/2016 at 18:19
Ciao, incipit interessante anche per quello che non scrivi ancora: l’ambientazione parrebbe contemporanea ma se il center che scegli è fantascienza c’è sicuramente dell’altro che riservi al seguito. Mi hai incuriosito.
Voto Led Zeppelin, c’è bisogno di un perché?
12/03/2016 at 18:45
Benvenuto Jaw!
Ovviamente la scelta non necessita di motivazione, ma se vuoi farlo sarò ben contento di leggerla 🙂 Altrimenti, al prossimo episodio!