Moneta
Salta, corri, prendi, lancia!
Seduta all’ombra dell’ulivo secolare sulla cima della collina, Moneta osservava il mare lontano frangere pennellate di schiuma bianca sulla spiaggia dorata.
Il frinire continuo delle cicale si sovrapponeva al fruscio del grano agitato dal vento. L’aria era surriscaldata dall’implacabile… dall’implacabile…
Oh, insomma, faceva caldo, un caldo da schiantare, Moneta non avrebbe saputo come descrivere altrimenti quella sensazione spaventosa. Del resto era piuttosto naturale, da quelle parti, nelle sere di Agosto. Per dirla tutta, all’ombra dell’ulivo eccetera il caldo sarebbe stato pure sopportabile, non fosse per quel bordello indecente delle odiose cicale, le pareva quasi di avercene uno sciame nel cervello, a rosicchiarle il corpo scalcagnato, no, cingolato, no meglio la prima, non sarà giusto ma rende, ecco, vedi in che stato mi hanno ridotto?
Come era una balla pure che sentisse il fruscio delle spighe scompigliate dal vento, come sarebbe stato possibile con quel baccano idiota? Il Maestrale, canonicamente impetuoso, questa volta non portava la solita frescura, al contrario, ti prendeva a sberle roventi ai sessanta orari.
Eppure era tornata lì, perché quel luogo era pieno di ricordi meravigliosi e avrebbe voluto andarsene oggi portandosene dietro un altro.
Chissà perché i ricordi sono sempre meravigliosi o terribili.
Lei era stata costretta a comunicargli la Sentenza, quella con la S maiuscola, e qualche giorno dopo il padre aveva voluto parlarle:
“Quando succederà” le disse “io sarò solo un mucchietto di cenere, ma non sarò quel mucchietto di cenere”. Lei non riuscì a trattenere una risata, davanti a quella manifestazione della solita schizofrenia umoristica paterna. Aveva cercato di spiegarsi:
“Io non sarò più lì, ma non voglio che l’ultimo ricordo che avrai di me sia di un uomo ridotto ad una larva che non può più neppure comunicarti quanto ti ama. Te lo immagini? Sai quanto è difficile comunicare con gli occhi?” prese a fare l’occhiolino compitando “M-O-N-E-T-A-N-O-N-P-I-A-N-… ecco vedi, alla terza parola sono bello che schiattato.” concluse sorridendo. Sembrò farsi serio per un attimo “All’inizio avrai bisogno di credere che io ci sia ancora, in un oggetto, in qualcosa che è rimasto di me, non per sempre, solo per qualche tempo, fino a che troverai il modo di buttarmi via”. Disse esattamente così.
“Che cretino!” lo rimproverò Moneta spingendogli debolmente una spalla. “Uno normale avrebbe detto qualcosa del tipo lasciarmi andare”
“Ok” annuì lui “Come preferisci, dimenticarmi per sempre…”
“Daaai!”
“Quello che voglio è che tu mi porti in un posto che tu hai amato, e che infine mi… va bene, va bene! mi lasci andare, ok? Voglio che quell’ultimo viaggio insieme sia per te un ricordo meraviglioso, che conserverai per sempre”. Aveva detto proprio meraviglioso, lui, allergico alla retorica, non aveva detto ‘un ricordo in cui ci saranno degli insetti caciaroni, un reggiseno sudato, le macchie indelebili di olio d’oliva rancido sulle chiappe dei pantaloni’. Il ricordo doveva essere meraviglioso. Confidò nel fatto che gli anni avrebbero cancellato quegli insignificanti elementi di disturbo, in fondo, pensò, è sempre così, il ricordo diventa meraviglioso solo in post-produzione, qualche volta ci vogliono anni.
Salta, corri, prendi, lancia!
Che poi a pensarci bene era proprio un gioco idiota: una volta saltando dal ramo basso dell’ulivo Sara si era storta una caviglia, un’altra volta non aveva vinto lei solo perché (come si chiamava? Quello piccolino tutto storto, quello che aveva giocato con loro solo quella volta… boh, non lo so) si era messo tra la lancia e il bersaglio sulla balla di fieno. Due settimane di punizione, per un graffietto giusto sotto un’occhio, proibizione assoluta di tornare a fare quel gioco assurdamente pericoloso. Certo, certo. Ovviamente continuarono. Ma più che i momenti di gioco, quelli che infine l’avevano convinta a scegliere quel posto, Moneta realizzò solo ora che ciò di cui sentiva veramente la mancanza erano i momenti di pausa. Quando i presenti aspettavano pieni di febbrile entusiasmo che ci fossero tutti prima di cominciare qualunque attività, o quando proprio non avevano voglia di fare nulla e allora, chi arrampicato sull’albero, chi ai suoi piedi, dissertavano di vera filosofia infantile, parlavano di tutto e tutto era interessante e tutti ascoltavano l’opinione di tutti. Era stato bello. Era diventato meraviglioso.
Aprì il piccolo contenitore che aveva a fianco, si tirò in piedi e lo tenne con due mani, aspettando il momento giusto, non sapendo come lo avrebbe riconosciuto. Fu facile: per un istante il frinire di miliardi di stronze si interruppe bruscamente. In quel preciso istante Moneta lanciò in aria il contenuto dell’urna. Una folata di Maestrale più forte delle altre (o almeno lei così lo avrebbe ricordato) catturò le ceneri espandendole in una nuvola bianca che parve fermarsi un attimo sopra di lei per poi dissolversi veloce nell’aria.
Ciao, papà.
La prima scelta. Dove e quando si svolge la storia?
- In qualche era (specificare quale) in un universo distopico (visto che questa parola va di moda mi sembrava giusto utilizzarla). (8%)
- Nel futuro. Potete specificare l'anno esatto (eh eh) e soprattutto il pianeta. (8%)
- Qui, adesso. Sono gradite indicazioni geografiche specifiche (Frittole, Bagdad, Washington eccetera) (83%)

07/07/2016 at 23:13
Moneta, è stato bello leggere questa storia. A tratti mi sono persa nei meandri della tua ironia, fatta di metafore ricercate e scene che lasciano ampio spazio di immaginazione alla mia mente viaggiatrice e al tempo stesso mi sono anche divertita a scavare tra i fronzoli e cercare il senso, la trama della storia. Trovo esilarante il tuo modo di scrivere anche se un tantino troppo -licenza poetica- sconclusionato ma sono certa che un grande talento come te saprà, col tempo, far confluire tutti i nodi al pettine.
07/05/2017 at 09:56
Ciao, Trix. Leggo solo ora, per caso, il tuo commento.
Ho ben poco da scrivere, a distanza di tanto tempo.
Continuo però a chiedermi dove tu sia finita e spero, uno di questi mesi, di avere… ancora… tue notizie.
Ciao!
30/06/2016 at 10:22
Ciao Moneta… è finito e non ho le idee del tutto chiare sul racconto, però è stato bello leggere qualcosa di diverso con uno stile ermetico e particolare. A volte è stato difficile seguire, ma è stato sempre divertente perché sei originale. e poi il “bello” di TI è proprio sperimentare, mettersi alla prova e in fondo in fondo un po’ giocare.
Sarebbe bello leggerti in qualcosa di diverso. Spero pubblicherai ancora. 🙂
07/05/2017 at 09:47
Ciao pink,
A distanza di tanto tempo mi accorgo del tuo commento a chi non avevo risposto. Ti chiedo scusa e ti ringrazio. È vero, questo era un esperimento, una prova un po’ estrema. Mi è piaciuto molto scriverlo e per quanto riguarda l’ermeticità, non dico che l’ho ricercata, ma dico che non mi dispiace affatto. Che diamine, che si arrovelli un po’ anche il lettore, ogni tanto! O devo essere solo io che leggo, limo, rileggo allo sfinimento?
Nel frattempo ho scritto altre storie. Ora non penso che con questo nick scriverò più, se leggi la biografia capisci. Tu? Hai intenzione di tornare?
Ciao, spero la presente ti arrivi.
29/06/2016 at 12:20
Credo di averti detto più volte quello che penso, ma riassumerò. Ho apprezzato in diversi punti la tua scrittura e il tuo stile, a tratti molto ironico e divertente, ma sono anche convinta che la trama sia risultata di difficile comprensione ai più. “I più” sono una categoria da non disprezzare, e tuttavia è con timore che sostengo di farne parte. Non sono riuscita a capire davvero il tuo racconto.
Hai giocato per 10 capitoli con l’originalità e la creatività, e hai giocato bene, ma forse in modo un po’ troppo ricercato e troppo originale. Se poi si può essere “troppo” originali. Credo che questo fosse un esperimento e che, forse, all’inizio nemmeno tu sapevi dove saresti andata a parare. È così?
Verrò a leggere volentieri il tuo prossimo racconto ma, devo ammettere, più volentieri leggerò uno stile diverso, meno artefatto e più fresco.
29/06/2016 at 15:20
Ciao Chiara,
Ti ringrazio molto, sei stata ‘chiarissima’ e sincera!
Hai certamente ragione, i dieci capitoli non sono un esempio di chiarezza, diciamo che posso a buon diritto essere tacciata di ‘snobismo’ per lo stile a tratti ermetico. Però voglio chiarire che non disprezzo affatto la categoria de ‘I Più’, in realtà in questa sede li ho voluti ignorare per scrivere qualcosa che mi divertisse.
Mi permetti tra l’altro di chiarire definitivamente un punto: è assolutamente vero che non avessi la più pallida idea di dove sarei andata a parare. Sembrerà stano, visto che ho dato al racconto un titolo che è poi diventato il nome della creatura protagonista. Però all’inizio c’era solo quel nome e non era affatto sicuro né che si concretizzasse in un animale reale, né avevo in mente alcun dettaglio di una trama che ho veramente dovuto inventare in base alle vostre indicazioni. Mai avrei pensato che avrebbe vinto l’opzione ‘Giallo’, mi sono dovuta adeguare come potevo, ma è evidente, come ha scritto qualcuno di voi, che più che la trama, almeno fino al capitolo sei o sette, scintillano dei cameo che vogliono avere vita propria, si autosostengono altezzosi su un’impalcatura di costrutti fatti per lasciare stupiti. Una sorta di onanismo verbale il mio. E come l’onanismo, per quanto un po’ me ne vergogni, mi è piaciuto farlo!
Grazie, grazie mille! Tutto sommato penso che farò come speri, ossia cambierò stile per il prossimo.
Ciao ciao alla prossima
30/06/2016 at 07:23
Può essere un divertente esperimento cominciare una storia senza sapere dove finirà 🙂 D’altra parte, nella descrizione stessa della storia, che avevo letto all’inizio e mi aveva incuriosito, chiarificavi proprio che saremmo stati noi con i nostri voti a far prendere una direzione al racconto. Ho capito che hai voluto giocare e sorprendere te stessa quanto e più di noi, e continuo a ripetere che scrivi bene perché questa è una verità inconfutabile. Non apprezzo particolarmente “l’onanismo verbale”, ma pace!
Se anche scrivessi di nuovo un racconto così, penso proprio che lo leggerò lo stesso perché non me lo perderei mai.
A prestissimo, spero!
29/06/2016 at 01:05
Moneta! Funambolica equilibrista e giocoliera. Hai tinto tutto il racconto di colori strepitosi passando da attimi di paura a misteriosi enigmi ondeggiando su eccitanti ancheggiamenti fino planare su delicate e tenere carezze. Una critica al racconto? Mi è piaciuto un sacco, effervescente come il personaggio di Moneta e del defunto e fiabesco padre, affiancata da un goffo e impacciato amante (ma parlo solo per invidia, a me moneta piace un sacco) in una storia da montagne russe al cardiopalmo. L’unica pecca che trovo? A parte il sottile filo che lega Moneta al padre mi aspettavo una morale più consistente ma… lo sai, sono io che vivo nel mondo delle favole! 😉 Non vedo l’ora di leggerti di nuovo.
29/06/2016 at 15:04
Ah Francesco, grazie infinite!
Ma sappi che con me giochi a carte scoperte: io adoro il Lupo e so che tu lo conosci e lo apprezzi. Se nella mia immodestia ho provato in un certo senso ad imitarlo, era immaginabile che qualcuno dei lupacchiotti apprezzasse questo stile. O forse mi sbaglio e addirittura adesso che leggi ti stai chiedendo ‘ma che c’entra ciò che ha scritto con Benni????’ e sei addirittura scandalizzato che io abbia osato paragonare le due scemenzine che ho scritto con qualcosa di suo. Non lo so. Sappi comunque che mi dai una soddisfazione enorme e quando mi fanno i complimenti io provo imbarazzo e rispondo un po’ impacciata e… oh, insomma, grazie e scappo via per non mostrarti le mie guance arrossate.
Ciao Ciao, spero a prestissimo!
28/06/2016 at 20:54
L’idea che ho avuto per tutto il racconto è che tu sappia scrivere molto bene e che questo era un esperimento, un esercizio di scrittura creativa. L’unica critica che mi sento di fare, da lettore, è che uno stile come il tuo, ricco di metafore, con parole ricercate, inevitabilmente schiaccia storia e personaggi ( sarebbe perfetto per un racconto satirico).
Sono davvero curioso di leggere cosa scriverai dopo, non mi stupirei se cambiassi totalmente genere e stile 😉
29/06/2016 at 14:59
Ciao Gabriele,
Grazie mille per i complimenti.
Il racconto in un certo senso era un esperimento, ma sarei immodesta se ti lasciassi pensare che io abbia detto ‘ok, adesso mi prendo due minuti per tirare giù due cosettine per theincipit, giusto per vedere che effetto fa’. No, ci ho lavorato, pure troppo, quindi se è stato un esperimento, questo esperimento mi ha impegnato parecchio!
Penso che tu abbia ragione anche sul secondo punto: è vero, i personaggi fanno da comparse alla narrazione. A mia discolpa non posso dire nulla! È una cosa che mi sembrava carina e divertente e l’ho voluta fare. Da molti (di voi otto lettori!) è stata accolta bene, da altri meno. Rimane il fatto che se usassi questo ‘stile’ su qualcosa di più lungo e strutturato se ne manifesterebbero immediatamente i limiti intrinseci. Non so se rifarò qualcosa di simile, ma non lo rinnego affatto!
È come quando giochi a Master Mind: qualche volta hai più informazioni cambiando tutti i chiodini. Penso che per il prossimo racconto farò così: cambierò tutto, così mi potrete fare correzioni diverse!
Ciao ciao, grazie di avermi seguito fin qui!
A presto!
28/06/2016 at 16:44
E così hai portato a termine questo strano racconto. Vebbè, adesso smettila di giocare, trova una tua cifra distintiva e ripagaci con una nuova moneta. Le idee ci sono (anche troppe). Lo stile è fresco e gradevole, molto spontaneo (anche troppo).
Insomma, come capita a molti, il tuo problema è togliere, non aggiungere. Manca un po’ di tecnica: leggi qualche testo sulla scrittura creativa, uno qualunque, tanto dicono più o meno tutti le stesse cose… Le idee non ti mancano, basta mettere un po’ d’ordine. E magari queste cose le sai già e ti sei presa una vacanza: è questo il dubbio che ho avuto fin dall’inizio.
29/06/2016 at 14:48
Ciao Napo,
Non so se sono più contenta della tua critica o lusingata dal tuo dubbio.
Il racconto nasce come una ‘vacanza’: l’idea iniziale, non rispettata del tutto, era proprio metterlo in mano il più possibile ai lettori. Sfortunatamente già al terzo capitolo non sapevo più bene cosa chiedere per rendere il lettore davvero protagonista dello sviluppo.
Il tuo commento è per me uno sprone a mostrarti che sono capace di fare molto meglio.
Voglio convincermi che tu abbia ragione, ossia che questo racconto, che mi è piaciuto tantissimo scrivere, sia stato solo un giochetto, una partita a dama giocata distrattamente da una maestra di scacchi. Spero di stupirti!
Ciao ciao, alla prossima!
28/06/2016 at 11:28
Dal momento che chiedi una critica costruttiva e che la storia ora è completa e la si può osservare a distanza per prenderle le misure – passami la metafora – e analizzarla nell’essenziale, ti farò una ridottissima ( non siamo a casa nostra) critica costruttiva, e evito di starti a fare l’applauso che poco ti porterebbe guadagno nel mondo editoriale.
Partiamo dal fatto che tu hai un problema che va risolto: il linguaggio ricercato e originale che affascina e acceca facendo da specchietto per allodole – ecco il secondo problema – per la trama; una trama che non costruisci dalle fondamenta, che emerge essere frutto di ispirazione vaga per poi plasmarsi stradafacendo ma per questo mantiene pecche evidenti come scene slegate e – non meno importante – troppi obiettivi di serie. Fai poi un errore che è tipico dell’emergente: usi l’introspezione per caratterizzare il personaggio. A me rimproverarono proprio questo: troppa azione – mi dissero – poca introspezione. E io che non potevo mettere su un corso di scrittura creativa per chi si lamentava, ho sorvolato. Ma a te spiego perchè quella critica è sbagliata e lo sbaglio lo fai anche tu: un personaggio si caratterizza attraverso l’azione, non con il dialogo interiore. La narrazione che racconta un pensiero è un espediente dilettantesco. L’azione lo esprime e lo mostra, l’azione racconta da sola qual è l’obiettivo – la missione – dei personaggi, senza che questi si mettano a pensare. L’azione porta avanti la storia e lega gli ingredienti della trama, per questo si chiama trama perchè è concatenata come le trame della lana quando si fa la maglia.
Per farla breve hai bisogno di fare una sapiente scaletta e decidere in anticipo cosa racconterai per evitare di tirar fuori dal cappello il coniglio nelle ultime battute: Che tutto fan quadrar sol perchè lo specchietto ha luccicato.
Per intenderci: hai potenziale, ti leggerei altre mille volte, non sprecarlo.
29/06/2016 at 14:37
Ciao AmoMarta,
Sono contentissima di leggere la tua analisi dettagliata e precisa.
Alcuni punti non sono una novità, nel senso che già mi erano state dette certe cose e ne sono cosciente. Riguardo alla necessità di evitare che il pensiero racconti la narrazione, ti confesso che è un punto che tendo a sottovalutare, o forse valuto male le situazioni in cui questo può essere funzionale, corretto o almeno tollerabile. Ci starò molto più attenta.
Ho potenziale? Ma grazie, grazie davvero, di per sé questa è una notizia e un grosso complimento.
Lo sprecherò? Probabile 😀
Ciao ciao, grazie mille di avermi seguito fin qui e di avermi voluto dedicare ancora qualche minuto, per me è stato davvero prezioso. A presto!
28/06/2016 at 10:43
“Troppo particolare questo racconto, mi piace. Mi piace soprattutto la “dinamicità” con la quale hai impostato il tutto.[…]”
Sono andato a scovare il primo messaggio che ho lasciato sotto il tuo racconto per farti capire come sia stato positivo il mio giudizio (e la mia considerazione) sulla storia che hai scritto. E lo è stata, appunto, sin dall’inizio.
Degna conclusione di un racconto scritto bene, ma proprio bene.
Mi vengono in mente 3 parole per questa “Attu Marro’j – Dove tutto ha avuto inizio”:
-dinamicità
-originalità
-sottovalutazione (sì, a mio avviso non è stata considerata e valutata come doveva e come meritava. Ovviamente è un mio parere personale.)
Spero di rileggerti presto, molto presto. Alla prossima, Moneta.
29/06/2016 at 14:27
Ciao Jay,
Sono onorata di ricevere un commento simile! A tuoi commenti precedenti avevo risposto che forse mi sopravvaluti e non voglio ripeterlo qui. Preferisco fare una considerazione forse meno ‘modesta’ e forse più vera: avendolo scritto, sono cosciente dei limiti del racconto, per cui ogni volta che ricevo un elogio un po’ mi imbarazzo. Però ci penso e mi dico: ok, anche a me capita di leggere racconti nei quali individuo qualche errore di forma, qualcosa di poco convincente, magari parti poco chiare, troppo ‘allegoriche’. Eppure, il mio giudizio di fondo rimane entusiasta. Perché? Ma semplicemente perché quel racconto risponde al mio gusto personale, ‘è in risonanza con me’. Ecco, accolgo il tuo bellissimo complimento come una testimonianza del fatto che ti abbia fatto ‘risonare’, premendo i pulsanti giusti!
Grazie mille insomma, spero di tornare prestissimo!
E spero che risonerai anche col prossimo mio racconto! 😀
Ciao Ciao!
28/06/2016 at 07:00
Buongiorno Moneta
“tre microesopi: più neri che marron, come lui, consumavano il primo pasto in un tripudio di 18 zampette massaggianti.” Questa è solo un esempio delle tante frasi che mi hanno colpito nel tuo racconto.
Ho apprezzato la tua capacità di raccontare pensieri/gesti/situazioni di per sé semplici, in modo originale e usando anche un’ironia garbata e intelligente.
Mi farebbe piacere rileggerti ancora.
A presto
Ciao ciao
🙂 🙂
29/06/2016 at 14:18
Ciao maria,
E a me farebbe piacere essere riletta da te! Grazie per i complimenti e per avermi seguito fin qui, per me è prezioso.
A prestissimo!
Ciao Ciao!
27/06/2016 at 20:08
Se tu ti sei divertita a scriverla, io mi sono divertita a leggerla… hai uno stile particolarissimo che, di per sé, è una garanzia per qualunque storia tu scriva, il tuo è un estro che va coltivato… Non ci abbandonare 😉
29/06/2016 at 14:16
Se mi avessero chiesto di riassumere con una frase il commento che mi sarebbe piaciuto leggere questa frase sarebbe stata quella che usi. Sono contenta, veramente, ho giocato con voi ed è stato divertente. Certo, io, qui da me, ho portato la palla e ho fatto spesso di testa mia, ma sapere che questa ‘partita’ è piaciuta anche a qualcun’altra mi fa molto piacere.
Grazie mille! Non vi abbandono, non ci penso proprio, ho bisogno però di pensare bene al tono del prossimo racconto.
Ciao ciao a presto!
27/06/2016 at 19:38
Eccomi qua,io purtroppo ho cominciato a leggerlo forse dal quarto o quinto capitolo,e ti assicuro che non è come seguirlo dal primo, In ogni caso mi sembri veramente una brava scrittice,che da del tu alla grammatica e alla scelta delle parole,quando non entri troppo nel dialetto eheheheh . ESOPILOGO,poi,è stato il tocco dell’artista.Adesso aspetto il prossimo,e stavolta comincerò dal primo capitolo.
A presto e un caro saluto
29/06/2016 at 14:13
Ciao ivano,
Grazie mille, sei gentilissimo.
Ah ah, sì, Esopilogo mi divertiva parecchio, semplice ma carino. Non so però se ha un po’ oscurato le righe della filastrocca che avrebbero voluto far capire che Esopo è correlato a ‘esapodo’, come le zampe anteriori. Ma vabbé, che importa.
Grazie di tutto, dei commenti, dei complimenti, di avermi letto assiduamente.
Ciao Ciao a presto!
27/06/2016 at 18:47
Clap! Clap! Clap!
Certo che dal niente a far riquadrare tutto è un’impresa titanica e tu ci sei riuscita. Congratulazioni. Il finale è bello e commovente.
Una sola domanda: ma quanto è grande questo gatto: dal capitolo precedente sembrava poco più piccolo di un leone, mentre dall’ultimo sembra poco più grande di un gatto normale.
Ciao 🙂
29/06/2016 at 14:09
Grazie Red, felicissima che ti sia piaciuto!
L’idea che avevo in mente è che il gatto fosse più o meno delle dimensioni di una lince, ma sono stata effettivamente molto vaga e un po’ contraddittoria. O magari, essendo una creatura a suo modo magica, è in grado di mutare dimensione 😀
Grazie tantissimo di avermi seguito fin qui
A prestissimo, dalle tue parti!
27/06/2016 at 17:37
Bellissimo! Questa è la prima parola che mi viene in mente pensando al tuo racconto.
Ironico e misterioso, emozionante e mai banale.
Ho amato ogni capitolo, ho adorato Moneta e l’intreccio che sei riuscita a creare.
Il mio grande amore però rimane Mondo! Ah! Che uomo! XD Come economista, ho apprezzato molto il suo spirito imprenditoriale! 😀
Spero che tornerai presto con un nuovo racconto!
Ancora complimenti! 😀
29/06/2016 at 13:06
Grazie mille Tia, sono onorata e contenta che ti sia piaciuto. Per me è importantissimo ciò che scrivi, mi serve anche per tarare il parere di altri che esprimono osservazioni dubbi e critiche. Cerco di spiegarmi: sono convinta che la maggior parte delle osservazioni che mi fanno siano condivisibili, sono osservazioni di forma e di tecnica di scrittura, di regole che non ho rispettato, di chiarezza, per usare un eufemismo, migliorabile. Ero cosciente di aver violato parte di queste regole, ma mi piaceva provare a scrivere in un certo modo e se a qualcuno è veramente piaciuto vuol dire che tutto sommato qualche forzatura a qualche regola ci può anche stare.
Non aiuterà ad avere un ‘vasto pubblico’ ma pazienza, l’importante qui sopra è divertirsi scrivendo.
Penso comunque che questo racconto rimarrà un esperimento estremo.
Ciao ciao e grazie mille di nuovo.
27/06/2016 at 16:31
Se potessi sentirmi applaudirei. Finale riuscitissimo. Io ho già riso al titolo.
In questa chiusura c’è tutto: la spiegazione del mistero, la presenza del padre che se ne è andato ma ha comunque lasciato la sua impronta di affetto, cura verso gli altri (persino di una gatta randagia e ustionata) e di giocosa caccia al tesoro; lo spirito imprenditoriale di Mondo e quello più razionale e diffidente di Moneta. Persino i doppisensi del maresciallo “guardone per dovere”, nonché l’uranio col mutageno e i gatti a sei zampe. Io sono ammirativa, soddisfatta e divertita. Mi spiace, Moneta, ma stavolta non trovo proprio critiche da fare, so che i complimenti ti infastidiscono, ma trovo solo quelli 😉
Spero davvero di rileggerti presto
29/06/2016 at 12:59
Ciao befana.
Ma scherzi? Sono contentissima del tuo commento, ‘anche’ se non mi fai critiche.
Ci mancherebbe, ti ringrazio tantissimo e sono onorata!
Il fatto che io abbia sottolineato spesso che ‘voglio le critiche’ è perché voi vi sentiate il più liberi possibile di dirmi ciò che pensate. Se so di avervi dato questa libertà, i complimenti mi sembrano ancora più preziosi. Quindi grazie veramente, grazie di cuore, grazie di tutto, sono veramente contenta che ti sia piaciuto ciò che ho scritto.
E quando non ci sono complimenti ma critiche, sono contenta di poterle esaminare e riflettere su di esse, se lo ritengo opportuno di farle mie per cercare di migliorarmi. Una persona a me molto vicina mi ha detto qualche giorno fa: ‘Io non perdo mai. O vinco o imparo.’ Ecco, grazie a te, mi sento un po’ vittoriosa!
Ciao ciao a prestissimo!
27/06/2016 at 15:29
Dunque è finita.
Mi sono presa qualche giorno in più perché volevo pensare bene a un finale soddisfacente. Spero che non vi deluda.
Sappiate che mi sono veramente divertita a scrivere questo racconto.
Vi ringrazio tutti per avermi seguito fin qui.
Vi ringrazio per i commenti, i complimenti.
Grazie per le critiche che ho cercato di recepire.
Grazie per la gentilezza e il garbo con cui le avete espresse. Vorrei anche dirvi, sinceramente, non mettetevi troppi problemi, con me: preferisco di gran lunga una critica aspra a un silenzio da interpretare.
A proposito: grazie anche a chi ha letto senza commentare. Non siete tanti, lo so, ma siete per me ‘oggetti misteriosi’ che mi piacerebbe conoscere.
Per questo chiedo a tutti, come ultimo sforzo, un commento complessivo sul racconto.
Sono veramente curiosa di sapere cosa ne pensate.
A me, nel complesso, è piaciuto, ma sono di parte 😀
A prestissimo, spero!
Ciao Ciao
24/06/2016 at 23:14
Voto per far passare il resto della vita coccolato,non dovrebbe essere una pensione malvagia,cosa che non dispiacerebbe anche per me,qundo sarà il tempo.
E ora ci avvviciniamo aal fine,complimenti e buon fine settimana
27/06/2016 at 15:33
Uhm, non so, l’opzione che hai scelto non ha vinto, forse in molti ritengono la pensione pura fantascienza e saremmo andati fuori tema 😀
Grazie dei complimenti e di esserci!
Spero di avere un tuo commento finale!
Ciao Ciao
22/06/2016 at 17:22
Esopo in realtà è una femmina, o forse è ermafrodito. Fatto sta che è prossimo o prossima al parto (e con questo voto è al 71%) 🙂
Ci sono delle parti che mi divertono da morire, altre che mi piacciono sia per come sono scritte – chiaramente e come sai, molto bene – sia per quello che dicono ma, in generale, questa storia non mi è mai risultata del tutto chiara. Scopriremo qualcosa alla fine, spero.
A presto!
27/06/2016 at 15:31
Ciao Chiara,
Ti rispondo in ritardissimo, ho trascurato molto l’interazione per terminare finalmente il decimo. Potrai vedere se risponde ai tuoi dubbi. Io spero di sì!
Fammi sapere!
Ciao Ciao
21/06/2016 at 00:06
Esopo è prossima al parto…
Bellissimo! Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo… Adoro il tuo stile!
22/06/2016 at 14:07
Ciao Norah, benvenuta!
Grazie tantissimo per i complimenti, sono contenta che ti piaccia.
Abbiamo almeno una cosa in comune: cerchiamo un animale sfuggente. Io l’ho già trovato, aspetto di scoprire il tuo… ho l’impressione che possa avere dei punti in comune anche col ‘mio’ Mondo Casti.
Ciao ciao e grazie di esserci.
19/06/2016 at 22:48
Esopo è prossimo/a al parto!
Meraviglioso anche questo capitolo!
Inutile dire che ho riso tantissimo quando ho immaginato Mondo in posa Neanderthal! XD
Sono curiosissima di leggere il gran finale.
Alla prossima! 😀
22/06/2016 at 13:55
Nella versione originale più che Neanderthal era Erectus, ma visto quanto i due avevano appena vissuto mi sono convinta che fosse un pleonasmo da evitare!! 😀 😀
Grazie di cuore per i complimenti!
Ciao Ciao
19/06/2016 at 19:34
Non ho resistito e ho votato, anche se in minoranza, i genetisti gentili 🙂
Geniale l’idea degli elastici!
Forse te l’ho già detto, mi piace molto come leghi i vari temi, accennadoli qua e là come se fossero delle semplici digressioni.
22/06/2016 at 13:53
Ciao Gabriele, grazie mille dei complimenti, lusingata.
L’idea degli elastici è vita vissuta! 😀 😀
Ciao Ciao, grazie per esserci sempre
19/06/2016 at 13:54
Esopo in realtà è una femmina, o forse è ermafrodito. Fatto sta che è prossimo o prossima al parto.
Non posso che confermare ciò che ho detto fino ad ora, hai del talento, questo è indiscusso.
19/06/2016 at 18:52
In buona sostanza un plebiscito 😀
Ciao sandro,
Avete avuto paura che lasciassi morire Esopo senza eredi? Non era mica detto!
Ora dovrò barcamenarmi un po’ per spiegare perché una signorina ha un nome così maschile. Grazie, grazie, grazie per i tuoi complimenti!
Ciao Ciao
19/06/2016 at 10:11
Ciao!
no saprei come descrivere quest’ultima parte, se non magistrale. Sembra la facciata di un palazzo dove l’artista si sia messo a scolpire piccole statuette, scanalature etc. Molto bello =) aspetto il finale
19/06/2016 at 18:49
Ciao Luca,
Grazie, sono veramente contenta che ti sia piaciuto!
A presto per il finale, c’è aria di ultimo giorno di scuola, tutti i compagni di classe stanno finendo e io sono una delle ultime!
Ciao Ciao presto!
18/06/2016 at 18:03
Esopo è prossima al parto…
Intrigante la piega che ha preso la vicenda, spero che il monologo di Sofia con il gatto valga come prova per inchiodare il “porco” 😉
Brava.
19/06/2016 at 18:47
Ah Ah, scopriremo che i carabinieri hanno intercettazioni e filmati di quei minuti. Potrebbero essere imbarazzanti per qualcuno! 😀
Grazie di esserci e del commento!
Ciao Ciao
18/06/2016 at 17:19
Esegue l’ordine dei militari perchè essendo prossima al parto non vuole rischiare….
Non avrei mai detto che “il tizio in bicicletta appena sopraggiunto” fosse una tizia e fosse Sofia… non l’ho capito immediatamente
…e non immaginavo Moneta così avvenente. Mi piace, però.
Ma detto questo mi fa piacere averli visti – lei e Mondo – con occhi esterni. Sebbene, un po’ te lo rimprovero – i pensieri fuori campo, insomma il punto di vista di Sofia, possedeva la stessa ironia tagliente ed esuberanaza intelligente di quello che di solito ci fornisce Moneta. Segno che a parlare non era Sofia ma l’autrice… Però a me piace molto il tuo modo di raccontare.
19/06/2016 at 09:41
Ciao AmoMarta
Sì, in effetti la voce narrante è sempre la stessa. La possiamo immaginare come una piccola forficula spiritosa che di volta in volta salta da una testa all’altra, entrando nel cervello di ciascuno dei protagonisti, rubandone pensieri e sensazioni ma raccontandoli sempre col suo solito tono. A dirti la verità mi ha un meravigliato che nessuno me lo facesse notare quando ho cambiato il pdv su Mondo.
Grazie di esserci e del commento!
Ah, a proposito, te l’ho promesso quindi vorrei spendere due parole per chiarire un minimo l’episodio sette, quello che hai trovato troppo allegorico: mi premeva porre un pesante accento sui denti, perché come vedi ora sarebbero stati fondamentali nel prosieguo. Volevo enfatizzare l’apparecchio di Sofia senza però che avesse l’attenzione direttamente puntata addosso perché rischiavo di rovinare la sorpresa. Sorpresa che, nel tuo caso, mi scrivi che c’è stata. Certo, sarei comunque potuta essere più chiara, ma sai, in fondo cercavo di ‘nascondere’ qualcosa.
Ciao ciao a presto!
18/06/2016 at 14:06
“Esopo in realtà è una femmina, o forse è ermafrodito. Fatto sta che è prossimo o prossima al parto”. Questo il mio voto.
Episodio divertente, scritto molto bene (ma questo non è una novità).
Non so se ti ho già fatto presente questa cosa: hai creato con questo racconto un mix interessante di generi. In uno dei primi episodi hai lasciato a noi lettori la possibilità di scegliere un genere, però pur prediligendo uno (risultato della scelta) hai mostrato un’impressionante capacità di dominare i vari “fronti”. Se penso al tocco erotico del precedente (anche se minimo), alle sfumature divertenti (non solo in questo capitolo), al “giallo” perennemente presente, all’avventura con la quale è stata “etichettata” la storia.
Abbastanza sottovalutata questa cosa, sicuramente anche da me (almeno fino a questo momento). Davvero impressionante. Brava.
19/06/2016 at 09:33
Ciao Jay,
Sono lusingata dal tuo commento e non so veramente cosa risponderti se non grazie!
Non sono le parole che userei per me stessa e per come scrivo, quindi puoi immaginare il piacere che mi fanno! Mi rendi contenta e soddisfatta e di certo basterebbero questi tuoi complimenti da soli per ripagarmi della fatica che faccio ad ogni episodio.
Quindi, semplicemente, grazie!
Ciao Ciao a presto!
18/06/2016 at 09:49
Episodio molto bello!!! Brava Moneta… travolgente, sì! Ora, non che io sia una brutta strega senza cuore, ma voto che il cuore sta cedendo e mi aspetto un finale coi fiocchi!
19/06/2016 at 09:27
Ciao Pink, grazie mille!
Ti confesso che era l’opzione che ritenevo più lineare… proprio per questo è in netta minoranza! 😀
Oddio, finale coi fiocchi non so! Ve lo aspettate in tanti, ma io avevo in mente un tranquillo epilogo… spero di non deludervi troppo!
Ciao ciao e grazie di esserci!
18/06/2016 at 08:31
Essendo un’ammiratrice incondizionata del genere felino, stavo cliccando direttamente sul visse felice e coccolato, ma poi ho visto l’opzione “sta per partorire”, che riserva risvolti molteplici ed esplicherebbe il fatto che non accenni a muoversi.
Bellissimo, Moneta, ho adorato dalla prima all”ultimatum riga. E la soluzione dei misteri è deliziosa.
Menzione speciale per la sottrazione di elastici odontoiatrici ad uso treccine.
Applausi
P.S. Dopo tutto, questa candidatura al Nobel, perchè no….:-)
19/06/2016 at 09:25
Ah ah, con tutti questi complimenti rischi di istrumparmi a terra!
Grazie, grazie, non so che dire.
Mi sa proprio che vedremo altri micetti speciali in paese!
Grazie mille per commento e complimenti: mi danno una soddisfazione che se fossi davvero una che può ambire al Nobel riuscirei ad esprimere a parole! 😀 😀
Ciao Ciao
18/06/2016 at 07:35
Ancora un episodio davvero travolgente. La facilità con cui “giochi” con le parole è notevole. Le righe che hai dedicato al gatto (perché è un gatto non una gatta giusto? Esopo…) valgono tutto il resto.
Anche se mi dispiace (io amo i gatti), voto che il cuore ecc… perché so che, se vincerà questa opzione, non sarai per niente banale.
salutoni
🙂
19/06/2016 at 09:21
Ciao maria, grazie per voto commento e complimenti che rischiano di travolgere me!
È un gatto o una gatta? Di certo chi l’ha battezzato pensava fosse maschio, quindi qualcosa che lo fa sospettare deve pur averlo da qualche parte. Del resto vedo che è in grande vantaggio l’opzione che lo/la vede prossimo/a al parto, messa quasi per gioco. Quindi mi sa che oltre quello che si vede c’è anche qualcosa che a Cenzo è sfuggito!
Ciao Ciao a presto!
18/06/2016 at 07:09
Fantastica e comica. Per il primo che mi dà sui nervi voglio usare “rambetto obeso”: che dici? Veramente precise le descrizioni e brava ad inserire tutti quei dettagli. Un saluto.
19/06/2016 at 09:18
Ciao manu, grazie.
Rambetto obeso è carino, è vero e non sono sicura di non averlo sentito da qualche parte. Fa più effetto se il destinatario dell’epiteto non è molto alto ed è pingue 😀
Grazie mille di esserci e per i complimenti!
Ciao ciao
17/06/2016 at 23:50
Partorirà! Becca, incarta e porta a casa! 😛 😉
La prima opzione mi sembrava troppo crudele, la seconda troppa fantastica per una storia classificata come Avventura, la terza la più incasinata e la più corretta 😉
Ora io mi chiedo: come farai a sistemare tutto l’ambaradam in un solo capitolo? 😉
Ciao 🙂
19/06/2016 at 09:16
Ciao Red,
Ah Ah, forse è vero: la seconda è troppo fantastica!
Ed è anche vero che quella che hai scelto rischia di farmi consumare un sacco di caratteri. No, non so proprio come farò!
Grazie mille per voto e commento!
Ciao Ciao
14/06/2016 at 10:20
La persona in bicicletta.
Moneta, sei incredibile! Episodio bellissimo, mi è piaciuto tutto, dalla visione stile Alice e Stregatto malefico, all’esplorazione della via lattea. Stupenda!
16/06/2016 at 15:47
Grazie Trix, sono molto contenta.
Per me è stato un faticoso piacere scriverlo, se ho riscontri sono appagata!
Ciao Ciao
13/06/2016 at 21:04
Sei matta.
Amo la follia.
Eppure, in fondo, sono tradizionalista.
16/06/2016 at 15:46
Testa mia!
Fallo o malìa?
Sondo pure intera lista fondi zio Napo…
Grazie per l’ispirazione, a te tradurla in prosa
12/06/2016 at 15:34
Complimenti! Sempre più avvincente. Un premio al merito per la strabiliante descrizione astrofisica dell’Amplexus. Geniale 🙂
16/06/2016 at 14:53
Grazie Cate e benvenuta dalle mie parti.
Sono contenta che ti piaccia, arrivi giusto in tempo per i botti finali.
Casti, questa volta!
Ciao Ciao!
16/06/2016 at 16:24
Ciao e grazie a te! 🙂 In realtà ti seguo da un po’, ma nonostante io abbia sempre votato, mi sono resa conto di non averti mai scritto! Eppure avrei voluto e dovuto farlo. 😉 In ogni caso brava, sia per la fantasia, che per la scrittura, che per la storia in sé! Sei sempre piena di risorse.
11/06/2016 at 10:50
Ciao!
nonostante l’apparente citazione di alice nel paese delle meraviglie e lo stregatto questo racconto ha saputo stupirmi. Punto sul passante in bicicletta, w la bici =)
11/06/2016 at 19:48
Ciao Luca,
Beh, diciamo che per le prime righe ho ricevuto una diffida dalla Disney a cancellare il contenuto o citarne la fonte 😀
Contenta e anche un po’ incredula di essere riuscita a stupirti.
Viva sempre la bici, oggi poi, ne avremmo bisogno più che mai!
Ciao ciao e grazie di esserci.
11/06/2016 at 08:51
La persona che è arrivata in bicicletta…
“Il dito puntato di zia Sam indicava imperioso un volontario che si mostrò entusiasta di scattare sull’attenti”, sei un mostro di bravura nel dar vita a metafore così originali.
Bravissima!
11/06/2016 at 19:45
Grazie Anna, tu sei un mostro di carineria!
Sono contenta che sia qui e lusingata dai tuoi complimenti
Ciao ciao
11/06/2016 at 00:10
Mamma mia quanti episodi mi sono perso… Peccato, ma li ho divorati tutti insieme! E ti confesso che provo una certa invidia nei confronti di Mondo!!! Moneta è proprio una tipa tosta e la storia è davvero intrigante, probabilmente per le tue capacità di racconto e la tua fervida fantasia… Bravissima!
Ed ora vediamo come te la cavi raccontando dal punto di vista della creatura!!!
11/06/2016 at 19:43
Grazie Francesco, per i complimenti e per la scelta.
Piacerebbe anche a me la creatura, in effetti l’idea di questa opzione mi è venuta in mente solo dopo aver buttato giù un canovaccio piuttosto dettagliato del capitolo nove dove ho utilizzato il solito pdv di Moneta. Quindi se vince l’opzione lo devo riscrivere completamente. Lavoro in più ma mi piacerebbe…
Grazie mille di esserci
Ciao ciao
10/06/2016 at 22:42
Primo applauso per la “via lattea e le sue costellazioni” 😀
Secondo applauso per lo Stregatto che diviene l’Attu Marro’j e riesce pure a dare della “cvetina” 😀
Terzo applauso per la storia che è interessante e divertente.
Io questa volta voto la creatura misteriosa, proprio perché è misteriosa 😉
Ciao 🙂
PS: leggendo i commenti mi sono accorto che ci sono dei rimandi di cui non mi sono accorto; mi starò perdendo parte del divertimento? 😉
11/06/2016 at 19:38
Grazie Red, grazie mille!
Se intendi ciò che ho linkato qui sotto, sono solo degli articoli che documentano la forma dei pozzi sacri, ma in effetti basta che cerchi una pianta su google e appare chiaro che non sono altro che genitali femminili.
Ad ogni modo:
http://www.nuorooggi.it/n_archivio/articolo_detail.asp?CODICE=340
Puoi anche giudicare tu da questa immagine (ne trovi mille simili): http://www.nurnet.it/it/738/pozzi_e_fonti_sacre.html
Se poi vuoi vedere qualcosa di veramente unico, cerca Gremanu Madau: http://www.visitfonni.com/gremanu/
Quest’ultimo è al momento unico nel suo genere. Dimmi cosa ti sembra e sappi che a fior fiori di studiosi non sembra quello che indubbiamente è.
Ciao ciao
10/06/2016 at 20:44
Una creatura misteriosa.
Miaoneta. Fantastico il modo di parlare del gatto.
Hai delle grandi capacità in campo di scrittura, ne sono convinto. Ancora brava e altro bel capitolo.
11/06/2016 at 19:32
Ciao sandro,
Non credo che esista complimento migliore del tuo e vorrei sinceramente che tu avessi ragione 😀
Però, non so, ci sono così tante variabili, tu non sai quante ore io perda in ogni capitolo, quanto tempo ci dedichi, manco fosse un lavoro… Insomma, qualche volta mi sento come quel ciclista della domenica che per fare bella figura con gli amici si piglia una bomba di doping.
Grazie mille dei complimenti e di essere qui!
Ciao ciao
10/06/2016 at 20:00
Mi è piaciuto molto,sei brava,anche se per me piuttosto difficile,a volte devo rileggere,però è bello così.
Voto per la persona appena arrivata,chissà se aveva assistito,magari è un guardone.
Ciao e a presto
11/06/2016 at 19:24
Ciao ivano, grazie veramente!
Per quanto riguarda la ‘rilettura’, da una parte mi spiace non essere immediata come vorrei, ma dall’altra mi piace… Scusa, non prendo in giro, provo a spiegarmi: con alcuni autori mi capita di leggere dei loro periodi di cui in prima lettura capisco il senso generale, o magari neanche quello. Allora rileggo con più attenzione, individuo sfumature, allusioni, magari assonanze e musicalità che non avevo apprezzato. A me piace questo tipo di lettura, diventa una specie di gioco. Certo, è questione di gusti e non pretendo di avvicinarmi a certi effetti che ho potuto apprezzare leggendo autori affermati. Però ci provo, perché in fin dei conti mi piace scrivere così.
Grazie mille di essere qui!
Ciao ciao
10/06/2016 at 16:54
“Una creatura misteriosa” è il mio voto.
La metafora finale è stata eccezionale. Complimenti per l’episodio.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo, voglio vedere cosa ti inventi con questo questo nuovo punto di vista.
11/06/2016 at 19:14
Ciao Jay, grazie mille!
Non so proprio cosa inventarmi! Ah ah, il bello è questo. So cosa scrivere, ma non come scriverlo. Boh, vedremo, spero di non deluderMi!
Ciao ciao e grazie di esserci
10/06/2016 at 16:37
Non so ancora dove vuoi andare a parare, ma sbaglio o a quel gatto manca qualche coda? 😉
Le metafore dell’Amplexus sono eccezionali!
Voto per la creatura anche se in minoranza, ero curioso di vedere cosa ti saresti inventata.
Bellissimo capitolo!
11/06/2016 at 19:13
Ciao Gabriele, grazie per i complimenti.
Sì, le code mancano, si capirà perché…
Piacerebbe anche a me la creatura (mi sbilancio, tanto hanno votato praticamente tutti i miei 0,012mila lettori), e sarebbe anche il più complesso da scrivere.
Ciao ciao, grazie di esserci!
10/06/2016 at 13:47
Alice e lo stregatto e un amplesso astronomico… Proprio brava, particolare e fantasiosa. La bici direi…
11/06/2016 at 19:10
Grazie manu! State scegliendo in massa la bicicletta. Ma a pedalare sarò io 😀
Grazie di esserci
Ciao ciao
10/06/2016 at 11:31
Ciao Moneta. Molto bella la seconda parte, poi sul finale un’esplosione. Complimenti. 😉 Ehm , non saprei dire quale opzione possa essere per te più “comoda”, diciamo così… dico bicicletta.
11/06/2016 at 19:09
Grazie Pink!
Non preoccuparti per l’opzione più comoda, ero quasi sicura che non sarebbe passata e allo stato non vedo ribaltoni possibili. Ho buttato giù un canovaccio dettagliato degli ultimi 2 capitoli per essere sicura di riuscire ad avere spazio. mi sa che il nono me lo sono giocato, lo devo riscrivere. Ma ti dico la verità: lidea della domanda mi è venuta perché volevo proprio cambiar punto di vista, quindi neanche io avrei scelto l’opzione più comoda.
Grazie di esserci!
Ciao ciao
10/06/2016 at 10:46
Ciao Moneta!
Ma come fai?? Questi episodi sono uno più bello dell’altro!! Ahahah XD
Capitolo meraviglioso!
Per il prossimo, voto la persona che è arrivata in bicicletta! Sono curiosa!
A presto! 😉
11/06/2016 at 19:03
Grazie Tia, troppo buona!
Felice se ti ho portato un po’ di allegria,
Grazie di esserci!
Ciao ciao
10/06/2016 at 09:27
Ciao Moneta.
Credo sarebbe interessante entrare nella mente della persona appena sopraggiunta in bicicletta, anche perchè vorrei che qualcuno osservasse per me Moneta e Mondo dal di fuori per vederli inquadrati a totale, in un bel piano sequenza, per vederli insieme insomma… non sempre in campo e controcampo a mezzo busto…. Mi è piaciuto molto questo episodio, mi sono piaciute le rivelazioni, gli atteggiamenti, l’osservazione delle stelle e un amplesso sottointeso e mai esplicito… soprattutto mi è piaciuto il sogno di Moneta all’inizio… in cui ho visto Alice incontrare lo stregatto…
https://www.youtube.com/watch?v=eAZ94A4CEWo
11/06/2016 at 11:11
Ciao, grazie!
Sì, qualche analogia con Alice c’era 😀
Sono contenta che ti piaccia, provo sempre a seguire i vostri e i tuoi suggerimenti, se questo ti suona meglio del precedente mi fa piacere.
Ciao a presto
10/06/2016 at 09:18
Mi è piaciuta moltissimo la visione (già parecchio mistica per la mia filosofia gnostica) di Moneta/Alice-StregattoMammone. E ho scoperto che mamme sarde ed emiliane si assomigliano molto in cucina.
Confesso aver dovuto cercarev inflativo sul treccani, ma non ho comunque capito l’allusione sessuo/astronomica/economica. E sarò proprio tonta ma non ho capito cosa vuol farle capire il gatto. Quindi un vero giallo, fino alla fine, per me.
Io voglio la soluzione (o quasi) dal pdv del tizio in bici.
Ciao ciao
11/06/2016 at 11:06
Confesso di aver verificato solo ora che la parola inflativo ha una sola t. In molti libri e pubblicazioni è con due. Qui si riferisce alla fase più violenta dell’espansione iniziale dell’universo… appena finita…
Ciao!
Mi sa che le mamme differiscono di poco, a prescindere da latitudine e longitudine.
Se non hai capito meglio, vuol dire che forse non è così banale
Grazie di esserci!
Ciao ciao
11/06/2016 at 11:26
è che il Treccani lega l’aggettivo, con una o due t non importa, al concetto economico di inflazione: non capivo il riferimento. Il parallelo esplosione dell’universo mi è più chiaro, quasi turgido. Ah ah
Direi che nulla è banale, in ciò che scrivi. Vado a mangiare, ciao
10/06/2016 at 09:09
Ciao Moneta
la parte del gatto non l’ho capita bene (ma forse stamane sono io lenta di comprendonio).
avanti con il punto di vista della persona che arriva in bici.
🙂
11/06/2016 at 11:00
Ciao Maria,
Se intendi che non hai capito cosa vuole suggerire, lo spiegherò bene nel prossimo, per il momento procedo a piccoli passi per non svelare tutto subito
Grazie di esserci!
Ciao ciao
05/06/2016 at 16:15
Il modo inseguire le idee accennandole e riprendendole più avanti (carota-mistress zanne-apparecchio), sono tra le cose che preferisco del tuo stile.
L’unica parte che ho dovuto rileggere due volte è stata la telefonata della madre, la prima volta mi sembrava senza senso 🙂
“Lei ebbe una fuggevole immagine di lui carponi, sellato, mentre gli dava una… carota? Uhm, doveva lavorarci.” Jackpot!
06/06/2016 at 17:26
Ciao Gabriele, grazie mille!
Una telefonata simile, nella realtà, ottiene invariabilmente come risposta ‘Eh???’, al che l’interlocutrice la ripete esattamente uguale e tu cerchi di afferrare qualche scampolo, come si fa quando ti parlano in una lingua straniera che dovresti conoscere. Beh, vedi, in questo caso mi aspettavo che fosse necessario rileggerla e faceva parte del gioco.
Sono più preoccupata quando mi dite che altre frasi ‘barocche’ sono incomprensibili, ma per fortuna – sei carinissimo – non è il tuo caso.
Grazie ancora!
P.S.: il meccanismo dei ‘richiami’, che hai colto benissimo, in questo capitolo nasconde un trucco che scopriremo presto!
04/06/2016 at 13:10
Reticente. LE due scene di questo racconto sono raccontate magistralmente, l’unico appunto può essere fatto a THE Incipit stesso che ti ha costretto achiudere in maniera molto briìusca tra una scena e la’ltrae a non farti continuare la seconda scena. CErto questo secondo fatto mi ha reso estremamente curioso sul come la storia continuerà =)
06/06/2016 at 16:53
Ciao Luca!
Esagerato!! Grazie!
L’inizio del capitolo è tutto merito delle tue lacrime di drago, o Dragon Tears, se preferisci, mi hai dato l’ispirazione e mi è piaciuto svilupparla. Adesso ho un po’ di paura che il finale possa deluderti… Farò del mio meglio!
Grazie ancora
Ciao ciao
06/06/2016 at 20:14
Ti rivelo un segreto. La cosa più deludente che ho mai letto in vita mia è stata una prefazione alle metamorfosi di Kafka, libro poi edito in quella versione da “La Repubblica”, in cui alla terza riga il giornalista di turno, con nonchalance, diceva ” Tanto tutti oramai sappiamo che alla fine Samsa muore”, spoilerando la fine del libro nell’introduzione. Spero che questa storiella allegra possa darti power per la nuova puntata. In boccca al lupo
03/06/2016 at 11:24
Pensa che in qualche modo vogliano tirarla in ballo in quella storia di morti sospette e omicidi e diventa reticente.
Non ci posso credere, tu sei una persona poliedrica dalle mille sorprese. Ma conosci i Venus in Furs? E vai…
Ci metti dentro di tutto nel tuo racconto, il che lo rende moderno e antico al contempo, e sopratutto completo. Lo apprezzo molto. Sei davvero in gamba.
03/06/2016 at 16:59
Oddio sandro, quando ho letto il tuo commento ho pensato ‘Oooh. Finalmente qualcuno che ha notato Venus in Furs!’. Poi ho visto l’articolo davanti a Venus, ho cercato, ho visto che è un gruppo musicale che però, mi spiace, non conosco. Mi riferivo alla canzone dei Velvet Underground, io la trovo magnifica, non so neppure dirti perché.
Grazie mille per i complimenti,
Ciao ciao
02/06/2016 at 16:57
Mi sono unita inconsapevolmente alla massa, votando per la reticenza. In fondo, nessuno vuole guai. O forse sì?
La parte che ho preferito è stata quella della telefonata. Mi spiazzi spesso, invece, con gli altri dialoghi, specialmente quelli tra Moneta e Mondo. Penso di dover rileggere tutti gli episodi con grandissima attenzione, per cogliere tutto quello che vuoi dire e che invece mi sfugge (sarò stupida!), e appena avrò tempo lo farò.
03/06/2016 at 16:56
Ahi, e quattro! Faccio casino, eh?
Penso che il problema, come ho scritto sotto, sia il fatto che io rileggo troppe volte, per cui anche le parti più criptiche mi sembrano ovvie e lampanti.
Ci devo fare attenzione, pardon!
Grazie mille di esserci e del commento!
Ciao ciao
02/06/2016 at 16:15
Voto: “Pensa che in qualche modo vogliano tirarla in ballo in quella storia di morti sospette e omicidi e diventa reticente”.
Ciao!
Ottimo capitolo! Piacevole, scorrevole e sempre divertente.
Fantastica la telefonata della mamma di Mondo! XD
Ora vediamo cosa “nasconde” Pina XD
Alla prossima!!! ^__^
03/06/2016 at 16:53
Ciao Tia,
Grazie per i complimenti, la telefonata ‘fa ridere perché è vera’ ossia rispecchia un certo atteggiamento e un certo modo di parlare che ho visto mille volte. Ha fatto ridere anche me scriverlo, mi ha anche dato modo di sperimentare la punteggiatura stile ‘Saramago’ che per quanto mi riguarda è ottima, sì, ma in contesto umoristico! Che palla L’uomo duplicato, lo uso quando non riesco a prendere sonno: 12 secondi netti e sono stesa. Parere personale, ovviamente.
Grazie ancora di esserci
Ciao ciao
02/06/2016 at 10:26
Ho votato per “Pensa che vogliono tirarla in ballo…e diventa reticente”. Il fatto che nel prossimo capitolo si parlerà anche (e soprattutto?) di Pina – visto le tre opzioni – mi fa pensare un qualche coinvolgimento, seppur minimo. Ma forse è solo un’impressione sbagliata.
03/06/2016 at 16:49
Ciao Jay,
Il motivo delle scelte è più banale: ormai non posso creare troppe oscillazioni alla storia perché non riuscirei a portarla alla fine. Gioco su alcuni aspetti che mi permettono di mantenere una certa libertà di sviluppare il plot. Non so neanche io se Pina è coinvolta.
Grazie mille per voto e commento.
Ciao ciao
02/06/2016 at 10:12
La Pinuzza diventa reticente… Forte, Moneta, avanti così. 🙂 Leggero, spassoso e un po’ allegorico, ottimo dosaggio per un’ottima ricetta. 😉
03/06/2016 at 16:47
Pinuzza… Da quelle parti va molto Pinuccia, e in effetti quando l’ho battezzata proprio a una Pinuccia pensavo.
Graize per i complimenti, ti confesso che anche secondo me è abbastanza equilibrato, però in più di qualcuno ho suscitato qualche perplessità, sto cercando di capire bene cosa c’è di più difficile da digerire rispetto ad altri capitoli certamente più impreganti di postille, parentesi, allegorie eccetera.
Grazie di esserci!
Ciao ciao
02/06/2016 at 09:35
Voto Si spaventa. Mi basiscono i dialoghi un po’ logici (sul finale), un po’ assurdi (“sarò il tuo servo, dominatrice” etc.). Però apprezzo sempre le espressioni strano/ricercate come “intermediario di vetro”…ciao.
03/06/2016 at 16:43
Ciao manumetro,
Grazie per l’apprezzamento condizionato, sei già la terza che mi segnala gentilmente che la mia prosa potrebbe essere un po’ più lineare.
Ne devo tenere conto.
Grazie di esserci e per il commento
Ciao ciao
08/06/2016 at 20:28
Non era condizionato… Perdonami. Era solo una segnalazione molto personale, ognuno ha la sua modalità di espressione. A presto!
08/06/2016 at 20:43
Ma scherzi? Non chiedo altro che siate sinceri, ho bisogno assoluto di sapere cosa pensate. Quindi apprezzo qualunque commento e ascolto qualunque critica. Cerco di utilizzarle per migliorarmi e con questa parola non intendo ‘cerco di piacere a tutti’, semplicemente cerco di capire cosa funziona nel mio ‘protocollo di comunicazione’ e cosa funziona meno o per nulla. Nello specifico, continuo a pensare che questo capitolo non sia più barocco degli altri, ma se è percepito come tale da una parte di voi mi sarebbe utile capire perché. Scusa tu se mi sono espressa male, la tua opinione è per me preziosa e la ascolto comunque. Beh, non sentirti speciale però, cerco di fare lo stesso con chiunque spenda il suo tempo per commentare.
Grazie di nuovo!
Ciao ciao
08/06/2016 at 20:46
Certo che mi sento speciale! Come i saldi!! : – )
01/06/2016 at 22:18
Come immaginavo quando narra Moneta ci si sganascia dalle risate 😀
Il capitolo è interessante ma alle conclusioni non si è ancora giunto (non ho ancora capito dove vuole andare a parare Moneta), quindi voto che Pina diventi reticente; tuttavia farei una reticenza “gentile”, del tipo: “Ma sì che avete perfettamente ragione (bisogna sempre assecondare i pazzi)”, “Sarei anche interessata ma ho taaante cose da fare (del tipo buttarvi fuori di casa e mettermi a guardare la TV)” 😉
Ciao 🙂
03/06/2016 at 16:41
Ah ah, ho l’impressione che nessuno abbia capito dove voglia andare a parare, compresa lei. Il prossimo capitolo tuttavia dovrebbe chiarire molte cose, dovrebbe finalmente permettere di chiamare questa avventura ‘giallo’. Un po’ scalcagnato e spero non troppo banale, ma giallo.
Grazie mille, e mi piace il suggerimento della reticenza ‘gentile’
Ciao ciao a presto
01/06/2016 at 21:57
Ciao,stavolta me lo sono dovuto leggere due volte,e con attenzione. Voto per la reticenza.
Brava e a presto
03/06/2016 at 16:38
Ciao Ivano,
Sai, mentre scrivo, leggo e rileggo mille volte. Il risultato è che per me è tutto chiarissimo, ma immagino che il lettore incontri più di una difficoltà.
Grazie mille di esserci sempre e di commentare, per me è utile e importante.
Ciao ciao
01/06/2016 at 20:42
Diveta reticente…
Baluginò? ( sì, lo so cosa significa, ma non cosa c’entra esattamente) ; geneticamente opportuno? ; zanne anarchiche? ; centurie equine dopate ad ottani? ; reinvestito in sgama?
Ho come l’impressione che tu sia tornata all’allegorico spinto e che abbia pretesa di essere letta solo da persone intelligenti. Quando capita una stolta come me costretta a rileggere e porsi domande, la penalizzi. Pazienza, dovevo prendere più laureee, lo dicevo… ma in famiglia servivano soldi e così…
Eh… sei un talento, Moneta. Niente cozze, sono ostriche. 😉
01/06/2016 at 21:19
Ciao amo’
Baluginò perché si vede per un attimo, il tempo del timido sorriso.
Reinvestito in SGAMA non è, come le due precedenti che citi, una spocchiosa frase barocca, è semplicemente un’affermazione: Mondo ha investito i soldi della vendita della bevanda nel progetto Sistema Guida Autonoma Mezzi Agricoli, citato con acronimo e per esteso nel paragrafo precedente. Questa volta non sono d’accordo con te sull’eccesso di allegorie, ma non posso ancora spiegarmi bene, mi metto un appunto e chiarirò alla fine il senso di questo capitolo.
Ciao ciao e grazie per i complimenti immeritati.
01/06/2016 at 18:10
Sei sempre forte.
Avanti con Pina che diventa reticente.
🙂
01/06/2016 at 19:22
Chissà, magari ha qualcosa da nascondere. Ma cosa?
Grazie di esserci, ciao ciao!
01/06/2016 at 18:05
L’ouverture del capitolo è assolutamente geniale. Dovresti brevettarle le invenzioni di Mondo: SGAMA e Proccarrubiu. Potresti fare fortuna!
A mio parere questa volta hai trovato il perfetto connubio di progressione della trama (à punto e croce se la preferisci), voli pindarici e dialoghi con gli oggetti.
Mi sento buona stasera, ho votato che li pensa traumatizzati e il tratta con gentilezza.
Ma lo risolviamo il mistero entre il cap.10?
01/06/2016 at 19:26
Ciao befana, grazie, non merito tanti complimenti!
Ammetto comunque che sono soddisfatta da questo capitolo, anche se ho dovuto tenere fuori alcune cose. Sì, risolveremo il mistero entro il cap.10, se al cap.1 non lo avrei detto con certezza, ora ne sono sicura. Si tratta di capire quanto riuscirò a ‘giocare’ ancora con le parole. Ma ho le idee piuttosto chiare e 3 capitoli dovrebbero essere più che sufficienti per consentirmi una progressione della trama non troppo arida.
Ciao Ciao, grazie di esserci!
01/06/2016 at 17:46
Diventa reticente… in qualche modo vogliono tirarla in ballo 😉
Il titolo è simpatico, il capitolo straordinario e M&M sono ad un passo dal far slittare la storia nel genere “eros”.
Mi sorprendi ogni volta, bravissima!
01/06/2016 at 19:21
Grazie Anna, grazie di cuore.
Il capitolo è rimasto solo allusivo per via del pareggio delle opzioni, alla fine il 50% di M&M che si scambiano umori mi ha convinto a pensare a un modo per rispettare l’opzione giocando un po’ con l’interpretazione.
Ciao Ciao e grazie di esserci!
01/06/2016 at 14:10
Ovviamente Moneta! Ci mancherebbe altro. Ancora brava!
01/06/2016 at 19:19
Grazie Sandro,
Mi hai fatto pareggiare due opzioni incompatibili! Non avevo pensato a questa possibilità. Boh, alla fine, essendo 50-50, non potevo escludere Mondo, per cui ho sfumato la seconda opzione. Spero di non averti deluso.
Ciao Ciao
31/05/2016 at 16:07
Ma la M bionda è più avanti in quanto bionda o in quanto donna? Scherzo !!! I cefali mi hanno fatto troppo ridere. Moneta di certo.
01/06/2016 at 19:17
Ciao manumetro,
Scusa se ti rispondo in ritardo ma nel frattempo stavo scrivendo il settimo, sta diventando una tradizione rispondere in ritardo. Contenta di averti fatto ridere.
La M bionda è più sveglia in certe situazioni, anche l’M brizzolato ha dimostrato di avere nuca. Solo, ecco, è un po ‘nerd’.
Hai scelto Solo Moneta, ma l’opzione era in pareggio con ‘entrambi che si scambiano umori strani’, quindi visto che le due opzioni erano incompatibili ho scelto Moneta come narrante e ho fatto virare gli ‘umori’ verso qualcosa di relativamente casto.
Ciao Ciao, grazie di esserci!
29/05/2016 at 18:47
Ma chi sei tu? Un ennesimo fake dell’ennesimo scrittore che ho incontrato sull’ennesimo sito. Hai qualcosa di familiarmente strano o – se preferisci – di stranamente familiare.
Mondo e Moneta.
29/05/2016 at 20:49
Beh, fake significa falso, quindi se ti riferisci al mio nick non posso che darti ragione: Moneta non è il mio nome di battesimo. Penso però di poter escludere con una buona dose di certezza che ci siamo mai incrociati prima di qualche settimana fa, nei commenti alla stessa simpatica storia di Kamel. Però non ne posso essere sicura, perché io il tuo vero nome non lo so, a meno che di cognome tu non faccia Orsocapo.
Strano però che trovi in me qualcosa di familiare, pensavo di essere unica al mondo!
A questo punto, sarei curiosa di sapere qual’è il nome del mio clone.
Ciao, grazie di esserci!
27/05/2016 at 11:33
di una genialità impressionante, di una fantasia incredibile perché lo leghi al genere avventura… Mondo e Moneta, mi piace!
28/05/2016 at 17:59
Eeeh, pink, grazie, tu esageri!
Ribadisco che un genio della scrittura è chi riesce a vendere più di cento copie del suo romanzo ad amici e parenti… e non è il mio caso. Anzi, se devo essere sincera, ho provato in alcune occasioni a far leggere qualcosa ad amici e parenti stretti, ma stretti stretti, eh?… non ci sono riuscita!
Ah Ah
Grazie mille per i complimenti e per esserci.
P.S.: però non ho mica capito il ‘…perché lo leghi al genere avventura…’
27/05/2016 at 10:59
Mondo e Moneta che indagano.
Particolarissimo il tuo racconto, che fantasia!
28/05/2016 at 17:56
Ciao Giorgia, benvenuta e grazie!
Non entro nel merito della mia fantasia, ti dico solo che quando scrivo una frase che mi suona particolarmente bene mi domando dove l’ho letta. Ad esempio, sono ancora in crisi per ‘pornesco’: ma l’avrò letto da qualche parte? Lo so che non è niente di che, ma mi deluderebbe averlo letto e essermelo dimenticato. Che fiducia in me stessa eh?
Ah Ah, grazie ancora per i complimenti
Ciao Ciao
26/05/2016 at 23:33
Ci sono sempre un sacco di frasi che mi colpiscono e che trovo geniali!
Solo Moneta… What else!?
28/05/2016 at 17:50
Troppo buono, Gabriele!
Geniale è chi scrive libri banali in italiano approssimativo e riesce a venderli!
No, non sono io quella! 😀 😀
Ciao Ciao e grazie ancora
26/05/2016 at 19:22
Solo Moneta…
Mondo è il protagonista di questo episodio pieno di humour che alla fine ha ripreso la connotazione di un’avventura. Un’avventura davvero molto singolare ma molto intrigante. Brava Moneta.
28/05/2016 at 17:48
Ciao Anna, grazie!
In realtà vuole continuare ad essere un giallo, per quanto piuttosto semplice.
Il succo arriverà nel prossimo capitolo, per il momento abbiamo solo capito che Moneta crede di aver trovato un indizio.
Ciao ciao e grazie di esserci
26/05/2016 at 17:36
Bella la parentesi su Mondo ma passiamo a Moneta.
“e guardò i suoi meravigliosi occhi verdi screziati di grigio e ci vide un mare smeraldo solcato dai cefali…” questa mi ha fatto sbellicare e anche quella sui pozzi sacri! Brava, Moneta.
28/05/2016 at 17:46
Trigrazie, Trix, sono contenta.
Per ‘quella sui pozzi sacri’ ti riferisci alla domanda? Perché, per quanto controversa, è una interpretazione che non mi sono inventata. Siccome a me pare lampante e mi fa uscire di testa che la cosa non venga approfondita seriamente, ti riporto i tre link che ho già dato a befana:
http://www.nuorooggi.it/n_archivio/articolo_detail.asp?CODICE=340
In realtà è Puoi anche giudicare tu da questa immagine (ne trovi mille simili): http://www.nurnet.it/it/738/pozzi_e_fonti_sacre.html
Se poi vuoi vedere qualcosa di veramente unico, cerca Gremanu Madau: http://www.visitfonni.com/gremanu/
E dimmi cosa ti sembra. 🙂
Ciao Ciao e grazie di esserci
26/05/2016 at 14:25
Mi è Piaciuto anche questo episodio, ironico al punto giusto.
Voto Moneta, lei è un personaggio sicuramente interessante.
Ciao
🙂
28/05/2016 at 17:40
Grazie dei complimenti, maria.
Che io abbia finalmente trovato la ‘giusta dose di ironia?’
Boh, cammino su un filo che oscilla ad ogni passo.
Grazie di esserci!
Ciao Ciao
26/05/2016 at 13:47
Scambiano liquidi, non corporei ma lacrime di drago. Se scegli questa opzione sono curioso di vedere cosa viene fuori =)
28/05/2016 at 17:36
Ahi! Al momento l’opzione è in vantaggio, e sei l’unico che ha proposto un liquido, quindi a rigore c’è il rischio che queste lacrime debbano apparire. Non lo escludo, sarebbe interessante inventarsi qualcosa… ma ti faccio notare che la domanda parla di ‘scambio di liquidi corporei’ e prosegue con ‘a mia scelta’ OPPURE ‘a vostra’.
Ah Ah, comunque cercherò di accettare la sfida, tranquillo.
Ciao Ciao, grazie e benvenuto
29/05/2016 at 00:26
Piacere tutto mio =)
26/05/2016 at 12:12
Io voto M&M che indagano!
Bravissima! Sono morta dal ridere all’inizio: “…Mondo guardava in cagnesco Tano, barista omonimo; questi guardava in pornesco Moneta, la quale cercava di parlare con Mondo al suo fianco, probabilmente guardandolo (non poteva esserne sicuro, lui fissava Tano!) chiudendo così il cerchio.” Fantastica! 😀
Alla prossima! 🙂
28/05/2016 at 17:31
Grazie grazie, Tia, sono contenta se ti ho trasmesso un po’ di buonumore!
Ciao Ciao
26/05/2016 at 11:32
Ciao, cara. Io dico solo Moneta. E’ di lei che mi interessa più di tutto il resto. L’episodio possiede molta forza e Mondo è un personaggio affascinante davvero. La tua scrittura resta sempre una perla rara.
28/05/2016 at 17:30
Ciao AmoMarta,
Grazie per la perla ma mi sovviene un dubbio: le perle si formano anche dentro le cozze? 😀
Ciao Ciao e grazie di esserci
26/05/2016 at 08:11
Ho votato per “Mondo e Moneta che indagano”. Non vorrei che si separassero proprio ora, vediamo poi a chi si rivolge Moneta per l’analisi del fango.
Bello l’ingresso di questo pozzo di Tattinu.
26/05/2016 at 09:51
Wow, Jay, lettore attento!
O era troppo semplice l’indizio?
Ho linkato un pozzo ‘normale’ e non quello solito di Santa Cristina perché quest’ultimo è così perfetto che chi non lo conosce avrebbe creduto a uno scherzo:
http://www.visitfonni.com/gremanu/
Ciao ciao e grazie di esserci!
26/05/2016 at 08:08
Io direi di tornare a Moneta così ci spiega. Lo scambio di umori corporel io lo farei anelare ancora un po’.
Ma Hai tolto tutti i voli pindarici perché era il POV di Mondo, non perché toi abbiamo detto di andarci piano, vero? Perché toglierli tutti tutti è troppo.
Ma è vera sta cosa dei pozzi? Sarà légata al concetto di Madre Terra?
26/05/2016 at 09:04
Ciao befana,
Un po’ e un po’, ma sono contenta se avete notato differenze tra le due narrazioni, a me pareva che ragionassero praticamente allo stesso modo!
Allora, per la storia dei pozzi ti riporto questo articolo:
http://www.nuorooggi.it/n_archivio/articolo_detail.asp?CODICE=340
In realtà è un’opinione controversa, ma giudica tu da questa immagine (ne trovi mille simili):
http://www.nurnet.it/it/738/pozzi_e_fonti_sacre.html
Se poi vuoi vedere qualcosa di veramente unico, cerca Gremanu Madau:
http://www.visitfonni.com/gremanu/
E dimmi cosa ti sembra 😀 😀
Tieni anche presente, che molti avversano l’ipotesi che sia quel che sembra.
Chissà che messaggio hanno voluto trasmettere i nuragici???
Ciao Ciao e grazie mille
25/05/2016 at 23:56
Moneta, Moneta: quando lei narra è più divertente 😀
Non ho capito esattamente cos’ha scoperto… Avrò sonno pure io 😛
Ciao 🙂
PS: il “triangolo” all’inzio del capitolo, comunque, mi ha fatto sbellicare 😀
26/05/2016 at 08:57
Ciao Red,
Sei un fulmine!
No, non è il sonno, ho lasciato un po’ di sus-panz, sottopancia, insomma: è pur sempre un giallo, gli indizi non devono essere troppo troppo evidenti.
Grazie di esserci e dei complimenti
Ciao Ciao
25/05/2016 at 09:11
Wow. Dai la sensazione di una che ha letto biblioteche intere… Mi piace. Non ho trovato parole buttate a caso. Lo apprezzo quando ci sono descrizioni e figure da comporre e scomporre. Sto qui. Io voto Mondo e non credo tu abbia bisogno di suggerimenti di parole (e poi qualcuno potrebbe considerarla un’operazione a premi!). A presto.
26/05/2016 at 08:54
Ah, ora che ho finalmente partorito il sesto, posso dedicarmi a voi cari otto bellissimi lettori.
Ciao manumetro, benvenuta e scusa il ritardo nella risposta, è stato un parto difficile.
Ti ringrazio, sei troppo buona e mi sopravvaluti.
Ah, scusa, qui ti dò ‘della lei’, se preferisci il neutro non hai che da chiederlo.
Ciao Ciao a presto!
26/05/2016 at 09:13
Non mi è chiaro se mi stai prendendo in giro… Non sono suscettibile comunque. Non molto. Anzi, non commento più, leggo silenziosamente ecco!
26/05/2016 at 09:21
Oooops, scusa se mi sono espressa male!
Assolutamente nessuna presa in giro! Ho appena letto i commenti alla tua storia, lo scambio con befana profana. Non dai informazioni di genere e mi pareva volessi giocare con questa ambiguità. Scusa, assolutamente alcun intento ironico. Se è per quello, ho anche tralasciato di scrivere che vedo molti punti in comune tra il tuo modo di scrivere e il mio. Ti prego, non limitare i commenti per questo, a me piace molto interagire. Anche se qualche volta, evidentemente, interagisco male. 🙁
Ciao Ciao!
26/05/2016 at 10:08
Ma dai… Stai Tranquilla! Vivo e scrivo in tono semiserio/ironico/polemico/anti-romantico! E’ il mio stile… Ricordati che pubblico nella sezione Humor ! Buona giornata.
24/05/2016 at 10:55
Ciao!
Io voto Mondo! Mi pare interessante!
Bellissimo capitolo! XD Non c’è molto da dire, sei proprio brava! ^^
Alla prossima! 🙂
26/05/2016 at 08:48
Ciao Tia,
Grazie!
Ho fatto un po’ la muffa con le risposte, e quella al tuo bel commento arriva in coincidenza con il nuovo capitolo (che poi è il motivo per cui non trovavo abbastanza tempo per rispondere!) Grazie mille, lo sai che penso che sia brava anche tu, si?
Ciao Ciao
21/05/2016 at 22:02
Voto Mondo, fosse anche solo per come hai descritto la suaascesa al paradiso durante la visione del mappamondo di Moneta.
Hai molto limato la tua vena ironica rispetto agli episodi precedenti, seguendo i sapienti consigli dei lettori e devo dire che funziona. Non è troppo e nemmeno troppo poco. E complimenti per le domande di fine episodio, vorrei avere la tua stessa fantasia a porle!
22/05/2016 at 14:59
Ciao Trix,
Grazie dei complimenti che giustamente devo condividere con voi che gentilmente interagite dandomi un mucchio di suggerimenti e feedback interessanti.
Ammappa! Un’altra per Mondo! Mi dovrò calare presto nei suoi panni. Uuhm!
Ciao Ciao
19/05/2016 at 19:39
Ciao! Dunque, Priamo non me l’aspettavo. Per un momento ho pensato fosse una statua prima di capire che era un cadavere…
Quando arrivano alla mansarda, chi è il primo che parla? Mondo o Moneta?
Lo stile continua a piacermi, meno matto e comico rispetto ai primi capitoli, ma sempre fresco e divertente ^_^
Per le opzioni metto quella delle parole perché mi piace e come parole scelgo moneta (con la minuscola) 😉
Ciao 🙂
19/05/2016 at 22:51
Allora, la prima frase del capitolo la dice Moneta, la seconda, che sarebbe la prima quando arrivano sul pianerottolo della mansarda (cuss’egua) la dice Mondo. Fai molto bene a farmi notare le ambiguità, trovo il ‘disse Tizio, disse Caio’ ma è chiaro che bisogna comunque far capire bene chi dice cosa. In realtà l’idea era che ciò che dicevano, unito alla descrizione della situazione, fosse sufficiente a far capire chi parlava. A posteriori, ovviamente… e non nel senso di blue jeans ipnotici 😀
Ah, la tua parola è facile, era quasi già prevista, sei un buono!
Grazie tantissimo di voto, commento e complimenti.
Ciao ciao
19/05/2016 at 22:52
Ho perso un pezzo: trovo *pesante* il disse tizio disse caio
19/05/2016 at 14:13
Cambiamo registro: Mondo!!! 😉 Ciao Moneta.
19/05/2016 at 22:42
Molte di voi ragazze lo state scegliendo. Chissà come sarà mettersi nei panni di un fustacchione 😀
Grazie di esserci!
Ciao ciao
19/05/2016 at 12:06
Mondo… vorrei conoscere il suo punto di vista, mi sembra che l’attrazione tra i due sia reciproca 😉
“Omise giusto alcune considerazioni antropologiche sul suo accompagnatore” molto simpatica, mi hai strappato un sorriso.
Grazie 🙂 e complimenti ancora per stile e intreccio.
19/05/2016 at 22:39
Beh, Mondo ha avuto modo di conoscerla sotto un altro punto di vista 😀
Ciao Anna e grazie per voto e complimenti. Grazie a te, scherzi?? Felice di strappare sorrisi, ne vado pazza!
Ciao ciao
19/05/2016 at 08:53
“Mondo la guardò tipo chedici, lei ammiccò tipo fidati”.
“Nonostante il pallore cadaverico manteneva un’espressione corrucciata e marziale, gli occhi spalancati e spenti. Il mento glabro e puntuto proclamava al mondo un possente Menefrego, foss’anche della Morte”.
Queste frasi sono sempre quelle che preferisco, che caratterizzano il tuo stile. Mi piacciono molto 🙂
Propongo un cambio di punto di vista, Mondo sarà interessante.
19/05/2016 at 11:58
Ciao Chiara, grazie!
A me piace scriverle e sì, vorrei che mi ‘caratterizzassero’ in un certo senso. Solo che mi rendo conto che spesso, obiettivamente, non sono particolarmente scorrevoli e chiare. Ci sto lavorando e mi state aiutando!
Ciao Ciao
19/05/2016 at 08:51
Un altro episodio molto piacevole.
“L’importanza di chiamarsi Mondo”…ah ah…
Avanti con il cambio di punto di vista!
ciao
🙂
19/05/2016 at 11:53
Già, su nome e cognome del superfusto mi aspettavo più commenti. Tra l’altro sarebbe un ottimo titolo per il prossimo capitolo, non fosse che l’ho un po’ bruciato col titolo del terzo.
Ciao ciao e grazie per voto e commento.
18/05/2016 at 19:58
Il mio capitolo preferito… per adesso. Non copio\incollo le frasi che mi sono piaciute perché sono tante. 🙂
Per me hai raggiunto il giusto mezzo, anche se credo che con più caratteri il “bilanciamento” sarebbe migliore.
Propongo una parola, ma sei brava e l’opzione è in svantaggio, quindi sarò cattivo…
“Tachione” 😀
19/05/2016 at 11:50
Wow, grazie!
Anche per il ‘per adesso’ che mi carica di responsabilità per gli episodi futuri.
Se vince l’opzione ‘parole’ penso che scopriremo che Mondo è laureato in fisica! 😀 😀
Ciao Ciao
18/05/2016 at 14:55
Facciamo che proponiamo una parola nei commenti e se vince questa opzione tutte le parole proposte saranno presenti nel prossimo capitolo.
Propongo la parola rivincita.
Riporto una tua frase da oscar:al nono aveva raggiunto il Nirvana.
Bello anche questo capitolo, bello carico.
Solo una cosa, la parola ripetuta l’ha messa in grassetto apposta?
18/05/2016 at 16:34
Ciao Sandro,
Grazie per voto e complimenti!
Uhm, rivincita… meno male, non mi sembra ‘cattiva’ come parola.
Sì, ho messo apposta il grassetto per sottilineare l’aspetto che i due ritengono importante: Mondo non può credere che in un certo senso Moneta pensi che la nonna si sia appropriata di un oggetto non suo, lo ritiene un po’ offensivo e se vincerà l’opzione del suo POV lo spiegherà. Moneta vuole disinnescarlo spiegando che in realtà l’unica cosa che intendeva dire è che Millana non ha mentito quando ha detto che era di suo padre.
Per questo stesso motivo ho voluto usare per entrambi la stessa parola, mi sembrava interessante il parallelismo dialettico a cui corrisponde una divergenza di pensieri.
Ciao ciao e grazie di esserci!
18/05/2016 at 10:36
Ciao, Moneta.
Mi piace l’idea di entrare nel pov di Mondo che è un gran bel personaggio molto ben caratterizzato. Ti rimprovero solo un dettaglio, perchè il resto era impeccabile, “le schiere” di carabinieri del RIS a studiare la stratigrafia…. schiere? Mai stata in un centro della scientifica? eheheheh, io sì…. e… beh… vabbé ma che importa, l’episodio fila che è una meraviglia. ovvio che non avrei mai scelto l’opzione ti leggo perchè tu mi leggi, dato che non lo fai da un pezzo ma io non smetterò comunque di seguirti 😉 e mai ti avrei suggerito una parola… poiché tu di parole ne hai già abbastanza. 😉
Come procede 70 acrilico?
18/05/2016 at 14:33
Vabbé, per schiere intendevo due. Non sai che in Sardegna quando qualcuno dice ‘un paio’ gli si chiede spesso, scherzando ma non troppo, ‘ma un paio due o un paio alla sarda?’ che può praticamente significare qualsiasi numero. C’è questa ambiguità del termine ereditata dal dialetto, immagino. Io ho fatto il contrario, diciamo ‘una schiera alla Moneta’ 😀
So di trascurare molti qui dentro, sono molte le storie che voglio seguire e il tempo è poco. Me ne dispiace, quando posso cerco di rimediare!
70 acrilico eccetera è finito
…
Mi ha ricordato tantissimo Le Onde del Destino di Lars von Trier.
Però io odio profondamente il regista e visceralmente quel film.
Il libro ha una prosa veramente notevole e innovativa, ma questa lettrice ha scoperto che a storie simili preferisce le storie ‘da tappetino del bagno’, come dice Camelia.
Insomma, è una scrittrice validissima, la ammiro: l’inventiva, l’originalità dei temi, l’intelligenza. Ma non vibro con lei, non trovo niente di costruttivo per me nello scandagliare certi aspetti dell’animo umano in questo modo.
E’ assolutamente un mio limite, questo deve essere chiaro. La protagonista del film di von Trier (ah, von Trier, ma non era von Braun? direbbe Mondo) praticamente si offre in sacrificio per salvare l’uomo che ama, e tutti pensano che sia pazza ma lei continua, e muore in modo orrendo. Alla fine ha ragione lei perché il suo dio ha preteso quel sacrificio e solo dopo quelle turpitudini salva il suo uomo. Ecco, qui il finale è diverso ma non meno amaro: Camelia attraverso la propria umiliazione arriva indirettamente a risvegliare la madre, anche se poi la ripiomba egoisticamente nell’incubo.
Da assolutamente non religiosa, sia chiaro, per me questa è pornografia, nel senso etimologico del termine, nel senso di qualcosa che a me (a me,non al resto del mondo) non deve essere mostrato.
Ben vengano le storie tappetino del cesso!
Ciao Ciao e grazie di esserci!
18/05/2016 at 14:45
Bene, Moneta. Ti dico che non potrei essere più d’accordo. Ho amato lo stile ricercato e l’indagine mirata fatta sembrare un talento casuale che la scrittrice ha usato nel suo romanzo e ho trovato in te delle analogie in tal senso, ma a parte ciò la penso esattamente come te. Per questo scrivo da tappetino, io, per questo. 😉
18/05/2016 at 09:35
Salve moneta.
Ammetto che ho dovuto rileggere il capitolo 2 o 3 volte… ma questo è un limite.
Lo stile un pò “ricercato” mi mette un pò in difficoltà.
Quel “emisferi color blu di Genova” c’ho messo un bel pò a capire che potevano essere dei jans. 🙂
Divertente anche il passaggio col ritrovamento e la scritta illegibile, e la giusta correzione di Moneta.
Mentre poi col ritrovamento del mezzobusto pingue ti sei lanciata nuovamente con il tuo stile… calcando la mano… birbantella Monetina 🙂
Ad ogni modo. Complimenti come sempre.
Voto la prima opzioneper cui mi inventerei un’antrata in scena di un nuovo personaggio. 😉
18/05/2016 at 09:36
PAdron sopra la frase corretta è: “ma questo è un Mio limite.”
18/05/2016 at 14:12
Ah ah Alex, sei sempre molto carino, grazie!
Sì, entrerà un nuovo personaggio importante, ma non so bene quando.
Ciao Ciao e grazie di esserci
18/05/2016 at 08:31
Ti do carta bianca anche io, massima libertà per te: stupiscici ancora perchè ne sei davvero capace. Non mi aspettavo “questo” finale, sembrava tutto così tranquillo fino al ritrovamento.
18/05/2016 at 14:10
Ciao Jay,
Grazie moltissimo di commento e complimenti. Per il finale: beh, alla fine è pur sempre un giallo, una morte certamente violenta era necessaria 😀
Ciao Ciao
18/05/2016 at 08:06
Ma cosa direbbe Freud di questo autocompiacimento per il proprio fondoschiena?!
No, scherzo. Il capitolo mi è piaciuto, forse meno, del precedente, ci sono di nuovo un sacco di osservazioni/immagini variopinte, molto piacevoli certo, ma che un po’ mi fanno divagare l’attenzione dal fio della storia.
La scelta non è facile (quella di mettere tute le parole possibili scelte dai lettori nel prossimo capitolo è da pazzi!), a me piacerebbe il punto di vista di Mondo, l’hai già abbozzato in inizio di capitolo. Ma, essendo la TUA vita, puoi raccontarla dal punto di vista di un altro? ;-p
Ciao, Moneta, e continua così
18/05/2016 at 08:22
Ciao befana,
Grazie mille del commento. Riguardo al fondoschiena, beh, è cominciata la danza di seduzione, anche se lui se ne è accorto in ritardo, anzi, non ancora. Apprezzo molto l’osservazione sullo stile e ti devo dire che pensavo di essermi contenuta rispetto al terzo capitolo, lo terrò presente.
La scelta delle parole non è poi così da pazzi, nel senso che una maggioranza la raggiungo con (al massimo) 5, 6 voti. Se proprio dovessi scatenare un putiferio di commenti fai 7 voti e di conseguenza 7 parole. Anche in questo caso potrebbero non essere troppe e sarebbe una sfida interessante.
Sul pdv, quello che osservi non è sbagliato, diciamo che con il ‘voltandosi frequentemente’ ho provato a convincer(mi) che è comunque Moneta che vedendo l’espressione ebete di Mondo immagina le sue impressioni. Ed è vero che ho avuto da qui l’idea della domanda.
Ciao ciao e grazie di esserci
18/05/2016 at 17:54
No, aspetta, certo che rispetto ai primi tre capitoli i voli con la fantasia sono molto più sobri e limitati; ma secondo me nella descrizione della soffitta, il placcaggio da rugby, la descrizione dei disegni e dello”stil” paterno, la scoperta del povero Priamo, ci sono una serie di periodi lunghi, “attorcigliati”, e pieni di immagini molto fantasiose e visive, che a volte non si capisce subito il nocciolo della questione, non ad una prima lettura.
E non a tutti piace dover leggere due volte per capire.
A me personalmente non disturba, ma ti assicuro, dopo decenni di esperienza nei miei panni, io non somiglio alla maggioranza!! 😉
P.S Ho adorato l’emulsione di luci e ombre, bellissima espressione, non mi sarebbe mai venuta in mente. Rischi di diventare uno dei miei idoli
19/05/2016 at 11:46
Grazie anche per aver chiarito così dettagliatamente cosa intendevi, in effetti non avevo ben compreso: tendevo a fare un tutt’uno di divagazioni e periodi arzigogolati.
Sei preziosa.
Ciao Ciao
18/05/2016 at 07:44
Nonostante i tuoi ricami tra il barocco e il comico che mi fanno sentire sulle montagne russe non riesco a scollarmi dal tuo stile. Un po’ come Mondo dagli emisferi in blue jeans.
Hai carta bianca: sono qui perché mi fa impazzire quello che stai scrivendo! E questa Moneta è sempre più intrigante… inventati qualcosa e continua a stupirmi.
😉
18/05/2016 at 08:30
Grazie Francesco, sono contenta che ti piaccia. Sei, siete, pochi lettori ma buoni, mi piace interagire un po’, stuzzicarvi… ovviamente perché dall’alto dell’imponente montagna della mia insicurezza spero di avere da voi conferme. Uhm, insicurezza o vanità? 😀
Ti ringrazio veramente per il tuo continuo sostegno
Ciao Ciao
17/05/2016 at 08:42
Ciao Moneta
ho letto i quattro episodi di seguito, e mi sono piaciuti molto.
Tre aspetti mi hanno colpito:
la padronanza del vocabolario – la parola, l’aggettivo giusto al posto e al momento giusto, per dare espressività a quanto descritto, in modo non banale;
l’intelligente e sottile ironia;
la caratterizzazione “fresca” dei personaggi attraverso alcuni dettagli: fisico, gesti, parole dialettali, atteggiamento.
Avanti con la soffitta sottosopra.
🙂
17/05/2016 at 13:45
Ciao Maria,
Grazie dei tanti complimenti, sono molto felice che ti sia piaciuto!
E’ faticoso. E divertente. E faticoso! Mi sembra che ogni nuovo capitolo mi prenda più tempo, però è uno sforzo che sento ripagato quando leggo commenti come il tuo.
Grazie di esserci!
Ciao Ciao
16/05/2016 at 11:37
A quanto pare il tuo esperimento ha funzionato,non vedo l’ora di leggere il seguito
16/05/2016 at 11:34
Non so perchè il mio commento non é apparso…
Comunque ti volevo dire che il tuo stile è davvero incredibile,è molto bello il fatto che fai scegliere tutto ai tuoi lettori,è la prima volta che vedo un racconto del genere (in senso positivo) . I personaggi e la storia sono ben definiti .complimenti,tu hai talento,continua a coltivarlo. 🙂
16/05/2016 at 11:38
Grazie Sissi, troppo buona!
Stanno facendo un po’ di casino con i commenti, in questi giorni. A me ne sono spariti un paio! La storia nasce proprio con la speranza di far decidere il più possibile ai lettori, anche se ti confesso che adesso sono un po’ in difficoltà e non so bene che domande inventarmi… 😀
Grazie mille per voto e commento.
Ciao Ciao
16/05/2016 at 08:55
La soffitta sottosopra.
Capitolo impeccabile, compresi gli addominali di Mondo! A presto.
16/05/2016 at 15:51
Grazie, sempre carina.
Spero anch’io a presto, sto lavorando sull’opzione nettamente più votata che purtroppo non è la tua. E visto che i 5 voti necessari a ribaltare la situazione non sono molto probabili…
Ciao Ciao
15/05/2016 at 14:50
Un indizio lasciato dal padre è adattissimo per il giallo.
Anche se io preferivo lo stile precedente, è evidente che per un giallo, forse, è meglio questo che aiuta a capire le situazioni.
Ciao 🙂
16/05/2016 at 08:54
Oh che bello, grazie Red! L’unanimità mi fa sempre un po’ paura e sapere che qualcuno ‘rimpiange’ lo ‘stille’ precedente mi conforta. Ti dico la verità: per me è bello scrivere in quel modo, mi diverte, ma al tempo stesso è anche molto difficile, non sono sicura di quanti siano in grado di seguirmi e non è adatto a sviluppi così brevi. Ma non c’è solo TI , per fortuna.
Grazie per voto e commento!
Ciao Ciao
14/05/2016 at 11:11
14/05/2016 at 14:07
Beh, cosa posso rispondere? Spero che l’averti lasciato senza parole sia un buon segno!
Ah Ah, benvenuta!
13/05/2016 at 10:50
Ovviamente ho votato ” un indizio lasciato dal padre”
Sorprendente scoprire il titolo della storia,non l’avrei mai detto. Non avrei mai detto nemmeno fosse dialetto sardo. Non vedo l’ora di leggere i nuovi sviluppi.
Possiedi un vocabolario veramente caleidoscopico, noto un’impressionante attenzione per la descrizione dei dettagli, gli aggettivi usati minuziosamente per non risultare ripetitiva, la fantasia nei nomi dei personaggi ( che non è da poco).
Questa storia mi fa ben sperare, terrò sicuramente d’occhio il tuo profilo.
Aggiorna al più presto per favore!
14/05/2016 at 14:25
Ciao An,
Sei veramente gentile per una che porta il tuo nome! 😀
Grazie mille per i tanti complimenti, cerco di fare del mio meglio, quando qualcuno fa certe osservazioni sono contenta. Cerco di aggiornare con cadenza quasi settimanale, quindi in teoria nei prossimi giorni. Grazie di esserci, spero di riuscire a mantenere vivo il tuo interesse.
Ciao Ciao
12/05/2016 at 14:54
la soffitta sottosopra.
Quindi “Su attu marro’j” è un gattone porta sfiga?
“Gli addominali disegnavano una freccia che divagava in basso. Moneta non ci cascò.”
Però questa ce la spieghi! 🙂
Chissà dove ci condurrai. Ancora complimenti per il bel racconto.
12/05/2016 at 15:29
Ciao Alex,
Grazie per i complimenti e per essere qui.
In due parole, più che portare sfiga, attu marro’j si nutre del terrore dei bimbi. Un po’ come il pagliaccio di It ma più tipo i mostri di Monsters&Co 😀
Eh eh, ricordo ancora quegli addominali, con i ‘lateraloni’ che si restringevano dall’alto in basso a formare quasi la punta di una bitorzoluta freccia che pareva indicare qualcosa un po’ più in basso… insomma, quei turgidi muscoli non erano d’accordo che io ascoltassi Mondo, volevano proprio farmi divagare, condurmi verso un altro lido nel quale, una volta approdata con lo sguardo, difficilmente avrei prestato attenzione alle parole del vichingo…
Ciao Ciao
12/05/2016 at 16:30
🙂 La mia era una domanda un pò maliziosa, un pò provocatoria e un pò “sfruculiatrice” per come diciamo qui noi..
Cui hai risposto in maniera eccellente.
Vedo che i lidi ricorrono spesso a tentazioni. 🙂
11/05/2016 at 16:27
Sei proprio brava monetina.
Ho bevuto il capitolo tutto d’un fiato e la moneta del racconto mi piace un sacco.
Vediamo dove ci porta questo babau autoctono e quale indizio ci lascia il defunto padre.
11/05/2016 at 22:40
Grazie Francesco, mi fai emozionare anche quando sei tu a venirmi a trovare a ‘casa’ 😀
Abbiamo almeno una cosa in comune: i gatti! E sia i tuoi che il mio ‘trattano’ emozioni
Ciao ciao
10/05/2016 at 17:35
Indizio.
Trovo il capitolo più equlibrato, è uno stile che mi piace di più; ma anche quello “barocco” dei primi capitoli aveva un suo perché; penso dipenda da quello che vuoi raccontare 😉
10/05/2016 at 19:39
Ciao Gabriele,
Grazie davvero.
Stile barocco… mi piace e mi pare calzante!
Felice che ti sia piaciuto e che sia ripassato
Ciao ciao
10/05/2016 at 09:50
Si sente il cambio di registro. O meglio, si legge, pardon. 😉 Io dico un indizio, certo siamo nel genere avventura che si sta mescolando col giallo (come ci chiedesti), non oso immaginare il seguito. 🙂 Ti devo dire che la modifica m’è piaciuta, prima mi perdevo un po’, sicuramente dovuta alla mia innata tendenza alla distrazione. 🙂 Detto ciò, considero decisamente affascinante il tuo modo di narrare. 🙂
Ora, son pure convinta di aver fatto un commento confusionario ahahhahah!
10/05/2016 at 14:08
Ciao Pink,
Grazie per tutto: voto, riscontro, riscontro positivo: sono contenta che ti sia piaciuta la modifica. Anch’io sono tutto sommato soddisfatta di quello che ho scritto e anch’io lo trovo più facile da seguire! ‘Affascinante’ mi scombussola un po’, ma grazie, grazie e grazie!
Ciao Ciao
10/05/2016 at 08:43
Sappi che mi hai steso con la descrizione del superfusto (che peraltro mi ha ricordato l’espressione “megafusto” del cartone di Hercules) e con le allusioni divertenti.
Non sono sarda e quindi non avevo assolutamente capito il significato del titolo della storia, attu marro’j. È stato interessante scoprirlo e sono molto curiosa, adesso 🙂 Ma è davvero uno “spauracchio tradizionale” o l’hai inventato?
Ho votato per la soffitta sottosopra, ma sono in minoranza. Vedremo!
10/05/2016 at 09:30
Ciao Chiara,
Grazie per il commento, per i complimenti e, semplicemente, per essere qui.
Ho cercato di riportare il suono della parola, non rispettando le complicatissime regole di trascrizione del sardo che non conosco affatto. Questo per dirti che pure i sardi avrebbero qualche difficoltà ad elaborare la traduzione. Non è facile rispondere alla tua domanda: diciamo che esattamente con questo suono lo conoscevano alcuni fratellini ora anziani, spesso terrorizzati da strani feticci che comparivano dai buchi delle assi sul soffitto quando, da bambini, non volevano dormire. Però la traduzione sarebbe appunto ‘gatto marrone’ e non sono in grado di dirti se fosse questo il nome con cui tutti i bimbi del paese lo conoscevano, oppure se loro o i loro genitori avevano compreso e tradotto male il classico ‘gatto mammone’. Nel racconto forzo un po’, mischiando le cose, mantenendo il suono sbagliato con la traduzione/etimologia probabilmente giusta.
Ciao Ciao e grazie di nuovo.
10/05/2016 at 08:31
La soffitta sottosopra.
Hai uno stile diverso da tutti gli altri, sei molto brava e ricca di sense of humor.
Brava, complimenti.
10/05/2016 at 10:06
Ciao sandro, grazie.
Penso che quello che mi hai fatto sia uno dei migliori complimenti che posso chiedere,
Grazie di tutto
10/05/2016 at 00:08
Ciao!
Anch’io voto indizio!
““Tutt’altro” rispose Moneta per fortuna omettendo il resto: Tutt’altro che Casti pensieri mi causi, o superfusto.” Meravigliosa! XD Ahahah XD
Continuo ad apprezzare il tuo stile e leggere i tuoi capitoli è piacevole e mai pesante.
Brava (sono ripetitiva, lo so XD).
Alla prossima! 😉
10/05/2016 at 09:52
Grazie TIa, veramente carina!
Mi fa piacere suscitare qualche emozioni, se poi è l’ilarità, che è una delle più difficili, mi si tinge di rosa la giornata 😀
Grazie di esserci!
Ciao Ciao
09/05/2016 at 21:12
Indizio.
Con questo capitolo confermi la tua bravura e la tua penna (o mouse) magica.
Me lo sono bevuto come una limonata! Brava.
09/05/2016 at 22:55
Ciao Alessandra, grazie, troppo buona!
In effetti ormai la penna la uso ben poco, e onestamente la versatilità di scrittura che hai con computer o tablet è un grandissimo progresso a cui non sarebbe facile rinunciare. Felicissima che sia di nuovo qui è che ti sia piaciuto il capitolo!
Ciao ciao!
09/05/2016 at 22:57
Ecco, magari farei a meno dei correttori: ovviamente ‘e’ mi fa uscire di testa vederlo scritto sbagliato!
09/05/2016 at 19:31
Soffitta…
molto vivido, questo episodio. Sì, hai sostanzialmente deviato il modo di raccontare… ma, leggendoti mi chiedevo, rischiando di apparire indiscreta, non hai meno di vent’anni, vero?
09/05/2016 at 21:33
Ciao AmoMarta,
Felice che trovi cambiamenti, ho provato veramente ad ascoltarvi. Deviato tipo ‘hai preso la svolta giusta’ o tipo ‘hai imboccato contromano il viadotto autostradale’? Perché c’è differenza 😀
Alla seconda domanda non posso rispondere, te la rigiro: pensi che sia un ingenuo Cappuccetto Rosso che fin qui ha scritto fan fiction sugli 1 Direction e ora prova a fare ascoltare ai grandi le sue fantasie adolescenziali?
O forse sono un vecchio Lupo non troppo cattivo che cerca nuovi stimoli su questa piattaforma?
Magari sarà la prossima domanda che farò a voi lettori.
Insomma, decidi tu, nasco qui per questo.
09/05/2016 at 21:37
“Deviato” tipo: ok, più lineare, meno allegorico ma sempre non del tutto nelle mie corde. Tuttavia, come dicevo a qualcuno e come ripeto sempre: il lettore non è come il cliente, non ha sempre ragione. E per cui…
In quanto alla tua identità, beh… la foto sembra di una “bimba” ma la scrittura non mente, è matura, molto matura. Potresti essere altro o potresti essere davvero un piccolo genietto. A te la scelta etica di mostrare o meno l’autrice oltre che l’opera. 😉
09/05/2016 at 18:57
Io ho votato per l’indizio.
Gran bel capitolo, ho apprezzato soprattutto la prima parte. In generale penso che sia molto studiato, complimenti.
Mi sa che tra Raimondo e Moneta..
09/05/2016 at 21:22
Ciao Jay,
Mi piacerebbe dire che è scritto di getto, ma proprio non ne sono capace. Scrivo, rileggo, riscrivo allo sfinimento. Quando sono sfinita pubblico. E dopo trovo sempre qualcosa che mi piace poco!
Grazie per il voto e il commento, sono felice che ti sia piaciuto.
Ciao ciao, grazie di esserci!
09/05/2016 at 18:24
J’adore! Continuiamo a leggere le impressioni e i pensieri di Moneta, si sorride e si “entra” nell’atmosfera, ma non ci si perde più in 1000 dettagli e la storia, o almeno, la conoscenza di cosa è successo, procede. Io dico che bussa qualcuno. E peccato per Moneta che non sarà più sola con gli addominali del vichingo sardo! 😉
09/05/2016 at 21:16
Ciao befana, grazie per voto e commento!
Mondo è proprio un figo e Moneta lo DEVE conoscere meglio!
Sono molto felice che tu abbia gradito la correzione di rotta.
Ciao ciao
09/05/2016 at 17:57
Indizio…
Simpatico questo incontro… pre-amoroso? Sarebbe molto romantico se quest’avventura sfociasse in un rosa 😉
La trama penso risponda maggiormente alle richieste di noi lettori ma sono molto contenta che lo “stile Moneta” sia rimasto intatto. BRAVA.
09/05/2016 at 21:11
Ciao Anna,
Grazie veramente per il commento, mi fa piacere che si noti una ‘continuità nel cambiamento’ e sono contenta che ti piaccia il capitolo. Per le tinte rosa… beh, si è notata una certa attrazione erotica? Non è detto che diventerà proprio amore ma…
Ciao e grazie di esserci!
09/05/2016 at 14:59
La discussione precedente è stata proficua, ho provato a correggere il tiro seguendo le vostre indicazioni e ora sono curiosa di sapere cosa ne pensate.
Ogni commento e critica è benvenuto.
Ma proprio ‘ogni’, eh?
Ciao Ciao
05/05/2016 at 21:46
Mi permetto di citarti: “Il suo Sigrazie fu il segnale che la piccola grassoccia mano di Tzia Millana aspettava per rovesciare un ettolitro di nera sostanza caustica dentro una tazzina che parve ribellarsi tintinnando nel piattino di ordinanza.” E solo per questa frase meriti il nobel.
Mi prendo una seconda permissione *questa parola esiste, lo giuro* e ti do un piccolo feedback contravvenendo alla scelta della votazione. La tua scrittura e il tuo stile mi hanno conquistata e, tuttavia, a volte mi accade di perdere il filo. Fornisci tantissimi particolari, divertenti, brillanti e calzanti ma io, che ho la facile propensione alla distrazione, spesso vi resto invischiata e fatico a ritornare al filo logico del discorso. Però, tranquilla, lo smarrimento dura poco, ed è ben poca cosa rispetto a quanto trovo piacevole leggerti. Alla prossima!
06/05/2016 at 09:16
Ciao Trix,
Trigrazie (questa parola non esiste, lo giuro) per voto reale, voto virtuale e commento.
Apprezzo moltissimo i complimenti, mi scapperebbe un flebile ‘ma sei seria? ma davvero davvero?’ ma no, che diamine, arrossisco e incasso!
Apprezzo moltissimo anche l’osservazione. Ce ne sono tante qua sotto e sono proprio quello di cui ho bisogno, oltre al massaggio dell’ego 😀 :-D. L’unica problema è che non so bene quando riuscirò a partorire il prossimo capitolo, perché vorrei cercare di studiarlo veramente molto bene per venire incontro ai vostri appunti pur mantenendo un ‘prodotto’ che mi diverta.
Ciao Ciao
04/05/2016 at 09:41
Ti proporrei volentieri per il Nobel se ne avessi le competenze, qui mi limito a proporre una maggiore attenzione sulla storia e sul ruolo che ha in essa Moneta. Detto questo, ti faccio i miei complimenti per il tuo stile 🙂
04/05/2016 at 11:56
Ciao Anna,
Grazie per il commento e i complimenti.
Sì, basta divagazioni inutili, basta oggetti che parlano, mica siete qui per guardare La Bella e la Bestia di Disney. Questo, mi avete detto, è un giallo, onoriamolo! Ho impiegato 5mila caratteri per farvi sapere che due bevono un caffé guardando un oggetto equivoco mentre qualcuna è appena morta, adesso vediamo se Moneta ha voglia di darsi una mossa e indagare.
Ho qualche idea, ma sarà una bella sfida cercare di sfoltire le cose inutili mantenendo qualcosa che somigli allo ‘stile’ dei primi capitoli,
Ciao ciao e grazie di esserci!
03/05/2016 at 17:17
Dopo aver letto il terzo episodio ero in procinto di scrivere qualcosa riguardo la mia votazione, ma mi sono battuto nei commenti degli altri utenti, e devo dire di essere piacevolmente sorpreso da quello che hai “creato”. Si perchè è venuta fuori una discussione costruttiva, con tanti spunti interessanti e, da questo punto di vista, ti devi ritenere molto soddisfatta. Al di là della bellezza della storia mi piace ciò che è nato, con i vari commenti, grazie alle 3 opzioni che hai posto a conclusione dell’episodio.
Detto questo, ho votato per “Proponete voi..”: vorrei giusto un po’ più di chiarezza, anche se forse dipende più da me lettore questa cosa.
Comunque sei molto brava, la storia è particolare, hai un grande seguito di lettori, hai idee interessanti: continua così. 🙂
03/05/2016 at 19:19
Ciao Jay,
Ti ringrazio molto per il commento lusinghiero, probabilmente sopravvaluti il mio ruolo. Al massimo, catalizzo un po’ 😀
Sì, per il momento sono soddisfatta di cosa sta venendo fuori, ma ti confesso che paradossalmente la paura di non riuscire a non rispondere alle aspettative aumenta ad ogni capitolo. Il fatto è che fino a che tutti ti dicono che va tutto bene tu dici ‘Ok, allora il prossimo capitolo se metto una riga fuori posto li deludo, penseranno che potevo fare meglio, chissà cosa si aspettano!’ Stress da psicopatica! Quindi, tanto vale mettere subito le cose in chiaro per non prendermi troppo sul serio: contenta se qualcosa vi piace, ma ditemi soprattutto cosa non vi piace…
Così quelli a cui non piacerà il prossimo capitolo daranno la colpa ai lettori che hanno votato ‘meno dialetto’, o ‘più dialoghi’ oppure, che ne so, ‘più chiarezza’
😀 😀 😀
Ciao ciao e grazie di nuovo
04/05/2016 at 07:22
*imbattuto no battuto
Ritornando in tema: non sono io che ti sopravvaluto, sei tu che ti sottovaluti. Già il fatto che ti concentri anche su quello che non può piacere al lettore, denota una voglia di migliorarsi e migliorare la propria scrittura (se ce n’è bisogno). Cosa che per esempio io non ho, e che forse dovrei iniziare a considerare. 🙂
03/05/2016 at 16:43
Mizzicaa non immaginavo di scatenare tutto questo dibattito. 🙂
Chiedo scusa ad entrambe – compreso autori e lettori di Incipit.
03/05/2016 at 12:17
Ciao, se posso permettermi.. vorrei dirti bravissima!
Mi piace moltissimo il tuo modo di raccontare, e per come riesci a infondere “semplicità” nelle tue descrizioni.
Non sono d’accordo con il commento di AmoMarta.
Se Incipit è un gioco, il gioco deve valere per tutti e non solamente per chi si esibisce in stili frenetici e incalzanti.
Per cui, se scrivere è espressione e libertà dell’artista, tale deve rimanere al di la dei 10 capitoli.
Alla prossima… Voto per il Nobel, ovvio 🙂
03/05/2016 at 14:16
Chiedo scusa se mi intrometto, ma dato che sono stata nominata qui sopra da Alex, vorrei puntualizzare due cose:
uno:
la scrittura è libera e questo è un gioco, certo. Lo sappiamo. Ma è stata l’autrice a farci la domanda provocatoria, e si doveva rispondere con un commento e un voto. Non è che io sono arrivata e l’ho redarguita di mia iniziativa così, perchè mi è scivolata la tastiera sul piede.
due:
qui non c’è un dibattito in cui uno è d’accordo con l’altro o meno, fino a criticarlo e definirlo esibizionista o simili…, qui c’è che ognuno esprime il suo parere/voto alla domanda dell’autore. E io ho espresso il mio. Come tutti hanno espresso il proprio. Anch’io non sono d’accordo col parere di molti, ma non è necessario puntualizzarlo, dato che qui non conta cosa penso io ma dare una risposta alla domanda che chiude l’episodio e che l’autrice ha posto a tutti noi.
Se poi vogliamo aprire un dibattito, bene. Magari non qui sopra. 😉
Scusa Moneta per l’intrusione…
03/05/2016 at 15:06
Ciao,
Scusatemi voi se in qualche modo ho favorito questa incomprensione, non era certo mia intenzione. Penso che il problema di fondo sia che stiamo comunicando utilizzando tastiera e parole scritte, elidendo un fiume di informazioni che gesti, intonazione eccetera ci permetterebbero di percepire. AmoMarta hai assolutamente ragione quando scrivi che io ho voluto proprio questo tipo di contraddittorio, anche ‘forte’, ma se avessi valutato che avrei potuto scaldare gli animi non l’avrei mai fatto. Ti dico ciò che ho capito io: penso che Alex intendesse che tutto sommato un autore può anche decidere di non considerare importante il limite dei 10 capitoli, dilatando la sua storia ben oltre. Qui lo fanno in tanti e onestamente l’ho considerato anch’io (una parte del titolo del mio racconto è proprio un ammiccamento a questa possibilità 😉 ). Quindi ho interpretato ‘esibirsi’ semplicemente come un ‘prodursi’ e nulla più.
Io ringrazio comunque entrambi, perché esprimete punti di vista diversi e vi assicuro che quanto avete scritto mi sarà utile. Se poi non troviamo un punto di contatto, possiamo fare come farebbero Tzia Millana e Tziu Totori: a testate fino a che uno solo rimane in piedi 😀
(No no per carità scherzo! Ci sono già troppi luoghi comuni sui sardi!)
Ciao Ciao
03/05/2016 at 15:18
Perdona la stoltezza degli autori, Moneta, la mia prima di tutti 😉
In ogni caso “ritmo frenetico e incalzante” è il modo in cui Alex definisce la mia scrittura. E io lo ritengo un complimento, perchè è il mio modo personale di scrivere. E quando uno ha un modo personale di scrivere significa che scrive. Poi certo può non piacere, ma diosanto è nella natura umana scegliere qualcosa piuttosto che qualcos’altro! 😉 Però contestualizzare questo mio ritmo frenetico e incalzante in mezzo a una critica e addirittura dichiararla col termine: esibire, … dai! Insomma io non mi esibisco, io scrivo. Non sto al circo a fare salti dal trapezio. E il ritmo sarà pure incalzante ma dietro c’è uno studio lungo e intenso. E quello che un buon lettore coglie è innanzitutto la chiarezza. Hai capito tutto? non hai dubbi? allora va bene. Spesso leggiamo cose che facciamo fatica anche solo a pronunciare, figuriamoci a visualizzare!
Non stiamo qui a dissertare perchè saremmo sciocchi e io per prima sarei ridicola. La chiudiamo qui, tu sei troppo dolce per fare da arbitro 😉
Un abbraccio.
03/05/2016 at 15:09
Grazie Alex, sei fin troppo buono e io sono lusingata.
Come ho scritto anche qui di seguito, una parte del titolo è appunto un ammiccamento alla possibilità che la storia non termini con questi 10 capitoli, anche se onestamente mi piacerebbe condurla subito in porto.
Ciao Ciao a presto!
03/05/2016 at 08:01
Ho trovato perfetto l’inizio di questo capitolo e, poi, le osservazioni qua e là sulla povera tazzina piena di “caffè”.
“Capitolò al terzo Loprendilcaffè, realizzando che non era affatto una domanda, era la constatazione del suo ineluttabile destino.Il suo Sigrazie fu il segnale che la piccola grassoccia mano di Tzia Millana aspettava per rovesciare un ettolitro di nera sostanza caustica dentro una tazzina che parve ribellarsi tintinnando nel piattino di ordinanza”. Sì, proprio bello! 😀
Che cosa cambierei? Beh, intanto non sta certo a noi dirtelo: se tu non sei soddisfatta del tuo stile, cambia tu quel che vuoi. Noi al massimo possiamo darti dei consigli, ma siamo tutti dilettanti.
Personalmente, avevo trovato un po’ difficile seguire i primi due capitoli, ma poi tu mi hai spiegato tutto e ora sono a posto. D’altra parte, è una storia nata come molto particolare, e penso che si tratti di un tuo personale esperimento. Quindi, insomma… Sperimenta tu!
03/05/2016 at 08:23
Ciao Chiara,
Grazie moltissimo per il ricco commento e per i complimenti.
Hai ragione, se decidete voi, io che ci sto a fare?? 😀
Sì, questa storia è un esperimento, sono curiosa di capire quanto riuscirò ad adattarmi ai ‘gusti del pubblico’ e se lo posso fare scrivendo comunque qualcosa che mi piace. In realtà, come forse si è capito, sono già in crisi, ma sto imparando molto.
Grazie di essere passata!
Ciao Ciao
02/05/2016 at 19:33
“Capitolò al terzo Loprendilcaffè, realizzando che non era affatto una domanda, era la constatazione del suo ineluttabile destino”. Come ti/la capisco! 🙂
Scelgo proporre, e propongo di eliminare qualche riflessione, a favore della storia. Mi spiego meglio, credo che l’io narrante rubi la scena, e non importa quello che succede, perché la parte interessante è quella lessicale. In questo episodio, senza una scrittura così ricercata, sono due che bevono il caffè.(esagero)
Ma è solo un’opinione, non ho la competenza per altro. 😉
02/05/2016 at 19:54
No no, secondo me non stai neanche esagerando, sono d’accordo con te. Diciamo che in parte è un esperimento di cui spero di non dovermi pentire (ho usato onanisticamente 5000 caratteri, rubando spazio al resto). Mi fanno molto piacere e mi sono utili tutte le vostre osservazioni. E anche i complimenti, ovviamente!
Nel prossimo cap. Ci sarà più azione, anche perché meno sarebbe difficile 😀
Ciao ciao, grazie per esserci!
02/05/2016 at 16:24
Ciao! ^-^
Voto meno fregnacce dialettali! XD Capitolo divertente, soprattutto il pezzo del calamaro gigante! XD Il tuo stile mi piace molto.
A presto! 🙂
02/05/2016 at 18:46
E meno fregnacce siano!
Grazie di esser tornata e dei complimenti, mi fanno veramente piacere.
Ciao ciao
02/05/2016 at 13:55
Ciao Moneta,
ecco scelgo di proporre…
se da una parte la tua scrittura – come ti ho già fatto notare – dimostra personalità e questo è un pregio, dall’altra – e lo si nota molto in questo terzo episodio – diventa eccessivamente allegorica anche quando dovrebbe asciugarsi e mostrare risolutezza. Sempre tenendo presente il contesto in cui ci troviamo – un racconto breve e non un poema o una poesia per versetti – avrebbe bisogno di diventare concreta a un certo punto e le tazzine o il sacramento di vapori dovrebbero tradursi in modo razionale. Abbiamo bisogno di leggere con gli occhi del protagonista e dubito che il suo pensiero possa essere costantemente allegorico. Avrà pure un attimo di lucidità… 😉
Il Nobel? Beh…
02/05/2016 at 14:33
Ciao AmoMarta,
Mi fa veramente molto piacere leggere le tue parole. Vorrei scriverti che in questo terzo capitolo ho cercato di enfatizzare quello che mi sembrava piacesse degli altri due per cercare di capire qual’era il limite da non oltrepassare. In parte è veramente così, in parte è semplicemente un limite della mia scrittura. Per quanto riguarda la lucidità, essendo Moneta la mia alter ego, non posso garantitrti che ne abbia molti attimi, ma se ti chiedi se pensa davvero di meritare il Nobel, beh, no, tranquilla. Però sa che qualche volta deve stuzzicare e disturbare qualcuno dei lettori perché i commenti vadano oltre i gratuiti bravissima, perfetto, tutto divertente, mi ricordi una geniale eccetera 😉
Grazie di nuovo, cercherò di applicare i tuoi consigli.
A proposito di consigli: sono lenta a leggere come a scrivere, il libro della Di Grado è a metà, ma posso dire che mi sta piacendo parecchio.
Ciao Ciao
02/05/2016 at 20:59
Per la Di Grado, mi fa piacere. Credo sia un buon libro per acquisire alcune importanti lezioni narrative. Per quanto riguarda quelli che hai definito “commenti gratuiti” direi che sbagli. Non c’è bisogno di provocare nessuno, i lettori sono sempre onesti. A onor del vero “dal modo in cui passano” si capisce se la tua storia piace . Votano e basta? Dicono bello brava ciao, perdono almeno tre righe a dirti qualcosa citarti o spiegarti cosa li ha colpiti? Non è difficile capire se ti stanno leggendo davvero, non c’è bisogno di svegliare il cane che dorme. Anche perchè qui siamo tutti in barca e non vorremmo mai tirare i remi 😉
Impariamo leggendo gli altri, per questo leggiamo. La lettura è l’unico vero strumento valido per imparare a scrivere. Sono certa che lo sai bene, traspare la tua dedizione 😉 Baci
02/05/2016 at 21:41
Sì, forse hai ragione, ma continuo a pensare che sia più facile valutare ciò che ti scrivono se capisci che chi te li fa non ha troppi riguardi o timori di farti male. Penso che sia assimilabile a un disturbo oppositivo provocatorio 🙂 🙂
Sia chiaro che con gratuiti intendo ‘non impegnativi’, quelli che non costa niente fare e che fanno felice chi li riceve.
A me capita di essere un po’ larga di giudizio, quando mi piace qualcosa e voglio incoraggiare l’autore nonostante non proprio tutto mi abbia convinto. Magari, evito iperboli, questo sì. Penso che anche altri possano avere il mio atteggiamento prudente, ecco tutto.
Ciao ciao, scusa il papiro e grazie ancora
02/05/2016 at 09:34
Io adoro il tuo stile, bé forse non fino a proporti per il Nobel, aspettiamo almeno il tuo terzo romanzo per quello, hihihi.
Se proprio vuoi un appunto, io ridurrei leggermente lo spazio ai commenti tra sé e sé di Moneta, i dialoghi immaginari con tazzine ed altri oggetti. Sono carini e ci stanno, ma secondo me quando ce ne sono troppi si finisce per perdere il filo dell’azione.
Sennò vedi te, sei tu la candidata al Nobel. E manco un goccio di mirto sta ragazza, acciderbola!, 😉
02/05/2016 at 14:20
Ciao befana,
Grazie moltissimo per commento e critica. In effetti ho avuto l’impressione di esagerare, è per questo che ho chiesto a voi un parere proprio sull’aspetto stilistico. E le osservazioni e critiche utili stanno arrivando! Sono contenta!
Ciao Ciao
02/05/2016 at 09:11
Ciao,bene,ci avviciniamo al mistero,e questo mi piace,voto per i dialoghi,come già detto nel precedente commento, per il dialetto può andare, visto dove si svolge e con quei personaggi, basta che trovi il modo per far capire a tutti, senza fare una traduzione pura e semplice.
Brava
02/05/2016 at 14:14
Ciao ivano, due volte grazie, anche perché in fondo mi hai suggerito tu di porre questa opzione. Per lil dialetto sei in minoranza, ma in fondo mi pare di capire che anche la vorresti un po’ ridimensionato. Terrò certamente conto dei tuoi consigli.
Ciao Ciao
02/05/2016 at 08:28
Il Nobel ci sta tutto, perché sei originale simpatica creativa, però….. Ed ecco che arriva il però!!! 😀 Voto meno fregnacce dialettali.
02/05/2016 at 14:12
Arrori, giai in dusu no’ bolinti prusu chi deu scria in limba! 😀 😀
Ah ah, grazie, immaginavo che l’ostentazione stufasse in fretta, messaggio ricevuto!
Grazie mille per voto e commento!
Ciao Ciao
01/05/2016 at 23:48
Meno fregnacce dialettali: non so cosa ti fumi ma Camilleri ne fuma comunque di più ed è più bravo di te .
Sei un vulcano, hai una creatività da spaccare le pietre. Brava!
02/05/2016 at 14:10
CIao alessandra,
Ok, quindi qualcosa le devo cambiare!! Grazie per il voto e i complimenti, terrò certamente conto dell’indicazione.
Ciao Ciao
01/05/2016 at 23:43
Non cambiare nulla perché il racconto va benissimo così ^_^ Ed il Nobel della Letteratura è già tuo per la simpatia con cui riesci a costruire personaggi e situazioni.
Vediamo dove ci porti questa volta.
Ciao 🙂
02/05/2016 at 14:09
Grazie Red, grazie, non sono sicura di meritare il Nobel ma mi fa piacere se qualcosa che scrivo trasmette emozioni, la simpatia, poi è una delle più difficili.
Ciao Ciao
01/05/2016 at 23:35
Io resto qui e ti leggo, così come sei.
Nobel assicurato e non voglio porre limiti alla tua fantasia, non so cosa fumi ma ne voglio pure io!!! 😉
02/05/2016 at 14:07
Ah ah, grazie, troppo buono, detto poi da uno che di fantasia ne dimostra parecchia mi fa un po’ arrossire.
Ciao Ciao
30/04/2016 at 21:58
Mi piace moltissimo l’idea di coinvolgere il lettore in prima persona. Personalmente ho fatto un po’ di fatica a stare dietro alla tua mirabolante parlantina, nel primo capitolo, ma sara’ stata la stanchezza di una giornata di lavoro. Ad ogni modo, suggerisco una cugina streghetta (banale?) o che abbia a che fare con la cartomanzia. Dovrebbe avere qualcosa di Luna Lovegood.
01/05/2016 at 09:20
Ciao Gianluca, felice che sia passato!
Suggerisci una jana, una fata piccolina e tutta rughe…
O una bruscia, che esiste ancora e nella realtà è una laida profittatrice di anime fragili.
Sempre grassa, perché il lavoro non le manca.
Tra le due, direi che Luna somiglia più alla prima, almeno caretterialmente.
Grazie, grazie davvero, mi stai dando degli spunti e in qualche modo ne troverai traccia.
Ciao Ciao
30/04/2016 at 19:07
Ciao,voto per una virata al Giallo, o all’Avventura, lo scopriremo in seguito. Io amo molto i dialoghi, e spero ne inserirai di più.
Buona domenica
01/05/2016 at 09:12
Ciao ivano, benvenuto
Siete in molti a volere il Giallo, penso che sarai accontentato.
Riguardo ai dialoghi, potrebbe essere un’idea per la prossima domanda ‘preferite: dialoghi, monologhi, sguardi che parlano?’ Ah ah, no, forse non sono pronta per questo.
A presto!
30/04/2016 at 14:21
Divertente, davvero divertente.
Chissà come viene davvero in sardo fish&chips…
Mi piace il tuo essere ironica, un po’ bimba spensierata di otto anni un po’ padre estinto e schizofrenico, un po’ vecchietto ignifugo.
Voto per l’avventura emozionale che mi ispira sempre un sacco.
01/05/2016 at 09:09
Ciao Francesco, benvenuto!
Grazie per il commento, l’avventura delle emozioni sarebbe… emozionante! Al momento mi pare che stia vincendo con percentuali schiaccianti il Giallo. Vabbé, sempre emozioni sono!
Ciao Ciao
29/04/2016 at 16:21
Io propendo per l’humour, mi sembra che il tuo linguaggio sia adatto a questo genere.
Sei sarda? 🙂 anch’io.
Storia originale, ti seguo.
29/04/2016 at 19:56
Ciao Giorgia,
Benvenuta e grazie per il commento. Riguardo alla tua domanda, diciamo che ho la fortuna di conoscere bene qualcuno che conosce bene quella Terra. E l’ulteriore fortuna che alcuni lettori abbiamo proposto proprio la Sardegna come ambientazione della storia.
Ciao ciao a presto!
27/04/2016 at 17:26
Giallo per me, grazie.
Adoro il tuo stile, Moneta. Quando leggo mi sembra di ascoltare quel genere di persona che riesce sempre a inserire nel discorso ogni genere di divagazione per poi riprendere il filo e terminare lasciando l’interlocutore a bocca aperta. E funziona. Ci sono anch’io, con Moneta.
A presto!
28/04/2016 at 16:11
Grazie Trix, grazie di cuore. Non ho mai pensato di avere uno ‘stile’, ma forse è proprio quanto scrivi: a chi legge sembra impossibile che quelle pennellate incoerenti, guardate da lontano, disegnino qualcosa di riconoscibile.
Anche a me!
Hai scelto giallo e a questo punto penso che giallo sarà.
Ciao Ciao
27/04/2016 at 12:32
Fantastico!
Appena iniziato a leggere le primissime righe del primo capitolo non mi son più fermato.. Fantastico il secondo capitolo..
Come mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai “piazzato” nel secondo capitolo il :Salta, corri, prendi, lancia!
Sono sicuro che saprai condurre ancora meglio i prossimi capitoli.
Che dire, complimenti.
Seguo e voto una persona, donna.
28/04/2016 at 16:00
Grazie, grazie, grazie,
Sono verametnte contenta di averti suscitato emozioni, ogni volta mi pare quasi impossibile riuscirci! Mi carichi di una responsabilità che spero di essere in grado di reggere nei prossimi capitoli.
Ciao Ciao a presto!!!
23/04/2016 at 08:06
Mi limiterò a decorare 😉
Bello, mi piace il tuo modo di scrivere, lo trovato “ricercato” ma con una nota di “non prendiamoci troppo sul serio” che gradisco molto.
“Tuidsé! Savillé! Fish&Chips?”
“???” Le sembrava improbabile che il vecchio le stesse chiedendo informazioni gastronomiche.
Oddio un ictus, ed è tutta colpa mia!”
“uomo ignifugo” molto divertente! 🙂
Seguo
23/04/2016 at 08:08
* l’ho trovato
23/04/2016 at 16:20
Decora, decora, mica mi offendo!! 😀 😀
Grazie mille, sei carinissimo!
Riguardo alla tua correzione: i correttori dei vari smartphone/tablet e affini stanno seriamente minando l’esistenza della grammatica. Forse è un progetto studiato, uno scenario da 1984 per toglierci prima le parole poi i pensieri!
A me i correttone introducono almeno un’errore in ogniqualvolta commentò chef faccio! 🙂 🙂 🙂
22/04/2016 at 10:42
Ciao!
Sei veramente molto brava!
Voto che troverà un oggetto o una persona particolare, che porterà verso il genere “avventura”!
Alla prossima!
22/04/2016 at 16:26
Ciao Tia,
Grazie! Accetto i complimenti col tenue sorriso e il vago senso di colpa di chi sa che se vai a cercare il pelo nell’uovo trovi la basetta di un tirannosauro immersa nel tuorlo.
Felice che tu sia qui, spero che vorrai accompagnarmi ancora.
Ciao Ciao
22/04/2016 at 10:05
Ciao, ho scelto Un oggetto o una persona particolare/misteriosa/fatevoi che ci porterà verso il genere Avventura (anche dei sentimenti!) o Giallo
Secondo me troverà un oggetto che il padre ha donato al vecchio, qualcosa che non si aspettasse potesse possedere mai!
Allora, il primo capitolo parte subito bene, molto musicale, in particolar modo all’inizio, e divertente quando discuti con il lettore o metti quel tocco umoristico (ho riso un sacco quando parla del computare “moneta non piangere” con l’occhiolino)!
Sai inoltre (nel secondo capitolo) come far commuovere il lettore pur mantenendo un tono umoristico (la parte del lancio dell’urna e dei pensieri rivolti al padre)!
Infine, molto piacevoli le varie descrizioni e il tuo stile di scrittura in generale!
Ovviamente ti seguo!
22/04/2016 at 16:23
Ciao lucrash, grazie per la critica puntuale e dettagliata, troppo buono davvero.
Eh, sì, mi pare che ormai ci siano pochi dubbi che questa sarà un’avventura o un giallo.
Felice che sia qui e di essere stata letta con piacere.
Ciao Ciao!
22/04/2016 at 07:31
Da appassionata di giallo non posso esimermi….
Ero incuriosita dal titolo (che mica ho capito bene ancora :P) e sono venuta a sbirciare. Mi piace il linguaggio schietto che hai, vediamo dove finirà questa storia così particolare! Ti seguo 🙂
22/04/2016 at 16:01
Uah ah, un’altra per il giallo, mi sa che comincio a scrivere il terzo capitolo!
Il titolo non so bene quando si capirà, ma ti prometto che in qualche modo sarà giustificato. Linguaggio schietto qualche volta significa scrivere mille volte una frase piena di espressioni retoriche per poi chiedersi ‘ma cosa voglio scrivere? questo? allora perché non lo scrivo?’. Si fa quel che si può.
Grazie
Ciao Ciao
21/04/2016 at 14:52
Destabilizzante far decidere a noi… ti sfido su un giallo.
(inutile dirti che la lettura è ancora notevole)
Ah, quando finisci il romanzo della Di Grado, mi fai sapere cosa te ne pare?
Ciao
21/04/2016 at 20:16
Ahi, quando ho visto che almeno in 2 indicate il giallo ho fatto una corsetta per non pensare al guaio in cui mi stavo cacciando… Non ci crederai, ho visto la luce!! Adesso quasi spero che vinca!
Vedremo, Grazie, Troppo buona, Ciao Ciao
😀 😀
Scusa la stupidera, è colpa della dopamina
21/04/2016 at 09:07
Troppo particolare questo racconto, mi piace. Mi piace soprattutto la “dinamicità” con la quale hai impostato il tutto. Sono curioso di vedere la direzione che prenderà, e voglio contribuire ad una svolta “humor” votando per “Un oscuro oggetto o persona dalle bizzarre proprietà/doti”.
21/04/2016 at 20:01
Ciao Jay, grazie di esserci e per il commento.
Sei buono, rispetto ad altri, tutto sommato humour non è così lontano dall’impostazione iniziale. Per il momento parrebbe in vantaggio il giallo, ma devo fare bene i conti.
Ciao ciao a presto
20/04/2016 at 15:25
Voto invece “un oggetto o una persona particolare/misteriosa”, e propendo per un giallo, che mi sembra star bene con tutto il resto 🙂
Non mi sembra il caso di votare eros per una bambina di 8 anni, né romantico. Insomma, stiamo calmi! Va bene un argomento originale, ma un minimo di verosimiglianza ci vuole lo stesso. Non concordo con alessandra1, in sintesi.
Ma, alla fine, a te la scelta, ovviamente!
20/04/2016 at 15:43
Ciao Chiara, grazie per il voto.
In realtà il tuo commento dice un po’ di più di quanto – forse – intendessi: non sono riuscita a far capire bene che la ‘Moneta di 8 anni’ è la ragazza orfana che decide, per ‘costruirsi’ un ricordo meraviglioso in onore del padre appena morto, di rievocare i suoi giochi da bambina. ‘Rinsavisce’ solo dopo il quasi omicidio colposo del vecchio.
Anche il mio umorismo cinico (ma romantico, accidenti!) ha un limite e ti assicuro che non riuscirei a farne su un argomento simile. Come ti posso assicurare che il tuo commento mi è stato utile!
Ciao ciao, ci si rivede!
20/04/2016 at 10:35
Insisto con l’avventura dei sentimenti… persona particolare. Particolare come il tuo stile, come l”incipit del tuo racconto e come l’intreccio della tua storia che non so dove ci porterà e, per questo, seguo curiosa 🙂
A presto.
20/04/2016 at 16:02
Ci credi? Seguo curiosa anch’io! Grazie di esserci!
Ciao Ciao
20/04/2016 at 08:51
Direi una vecchia amica del padre che cela un qualche segreto che ha a che fare proprio con… Il resto lo lascio a te. Bravissima. Azione e descrizioni perfettamente calibrate. Immagini sempre efficaci, ironia… C’è tutto quello che serve per un buon racconto. Manca solo il genere. E credo che sia ora di fare una scelta…
20/04/2016 at 16:01
Grazie grazie, troppo buono,
Sono curiosa anch’io di conoscere il genere vincitorei, speriamo di riuscire a padroneggiarlo.
Ciao ciao a presto
19/04/2016 at 21:32
Un uomo per cui Moneta troverà attrazione erotica. Mi hai dato un’idea: un anziano. Ah ah. Uno strano intrigo-attrazione psicologico sessuale.
Rinnovo i complimenti degli altri.
A me sono piaciute moltissimo le descrizioni dei luoghi e la fantasia.
Vai avanti, ti si legge davvero con piacere.
19/04/2016 at 22:04
Ah ah, grazie, sono veramente contenta, pure troppo! Non so se riuscirei a gestire un torbido intreccio del tipo che proponi, ma di certo ci sarebbero un sacco di spunti esilaranti! 😀
Ciao ciao!
19/04/2016 at 20:49
Un oggetto dalle strane proprietà: un Fantasy/Humor ci sta bene, anche perché di Humor qui ne è pieno 😀
Ciao 🙂
PS: complimenti per questo capitolo: molto vivido.
19/04/2016 at 21:59
Grazie grazie, Red, felice che ti sia piaciuto e di ritrovarti. Sono curiosa di sapere dove finirà questo racconto. Per il momento, provo a divertirmi.
19/04/2016 at 19:27
Beddissimu.. No, avesse vinto la Provenza, che è casa mia da parecchi anni ormai, avrei improvvisato un paio di parole in “prouvençau” ma di sardo proprio non so una cippa!
Il tuo stile è spassosissimo, le tue immagini vivissime e le scene son rese benissimo. Però non so proprio dove andrà a parare il tuo racconto.
Ho scelto l’oggetto/persona oscuro, non perché io voglia un fantasy ma perchè sono per tutto ciò che è bizzarro: anche le proprietà…
Ciao, e bravò.
19/04/2016 at 21:49
Grazie, grazie a ancora, sono emozionata.
Devo confessare che la Provenza come scelta singola era 3 a 2 con la Sardegna (anche se un voto era per una Provenza distopica) poi ho voluto fare la media degli altri voti che indicavano chi la Puglia, chi genericamente il Sud Italia o la Grecia e ho voluto accontentare un po’ tutti. E me, visto che ho colto al volo la possibilità di sfruttare una consulenza linguistica!
Ciao ciao
19/04/2016 at 18:50
Moneta, tu non è che possiedi gli ingredienti giusti…. tu ne tieni in abbondanza. 😀 Ero indecisa tra Eros e Avventura, alla fine ho optato per il ritrovamento di un oggetto che sono certa procurerà emozioni forti a Moneta. 🙂
19/04/2016 at 21:36
Grazie Pinkerella, lieta che sia tornata. Grazie ancora! Oddio, scritto così, l’oggetto in questione potrebbe a buon diritto farci approdare a un lido bollente, seppur solitario! 😀 😀
19/04/2016 at 10:02
Il tuo incipit – riletto tre volte – mi ha ricordato la scrittura geniale di una giovanissima emergente – ora un po’ cresciuta ma giovanissima lo era quando è emersa – che si chiama Viola Di Grado con Trenta Lana Settanta Acrilico, un romanzo con una impronta simile a quella che hai impresso tu nelle prime righe. Leggila, se ti capita, io l’ho adorata.
Qui e ora.
19/04/2016 at 11:00
Ciao,
Io non so veramente cosa dire se non grazie. Sono mediamente cialtrona e quindi non deve stupirti se ti confesso che non conoscevo questa autrice, ma ho appena scaricato il libro che indichi (assolutamente comprato, intendiamoci!) e lo leggerò con molta curiosità.
Grazie per voto, suggerimento e commento!
Ciao Ciao
18/04/2016 at 14:49
Qui, adesso… l’avventura dei sentimenti è quella che preferisco, magari se ambientata dalle mie parti, nel caldo e assolato Sud, dove le cicale intonano un motivetto incessante insieme agli amici grilli 😉
Ottimo incipit, seguo volentieri 🙂
17/04/2016 at 21:26
Facciamo un luogo mediterraneo, tipo civiltà minoica?
Una volta lessi un libro che cominciava con una scena in cui c’era una ragazza seduta sotto un sicomoro.
L’autrice era la Zimmer Bradley.
Tu qui riporti quell’atmosfera mediterranea, inoltre affronti i luoghi comuni in modo consapevole.
Non saprei cosa correggerti se non dirti mi piace
17/04/2016 at 23:24
Grazie, lusingata!
Minoico inteso come Creta o giù di lì nel presente? O un minoico distopico?? 😀
O forse, viste le affinità genetiche scoperte tra i micenei e i sardi, potresti accettare anche la Sardegna (mi sto innamorando di questa possibilità!)??
18/04/2016 at 04:29
La Corsica potrebbe essere un compromesso tra Sardegna e Provenza 😛
17/04/2016 at 21:03
Molto, molto bene… Uno dei migliori incipit che mi capita di leggere da un po’ di tempo a questa parte. Inizio intelligente, infarcito di stereotipi letterari che ti diverti subito, o quasi, a ‘smontare’ (giusto in tempo per evitare che il lettore medio-colto con la puzza sotto il naso abbandoni la lettura). Anche la chiusa devo dire mi è piaciuta molto, belle immagini, evocative, poetiche… Frase migliore: il ricordo diventa meraviglioso solo in post-produzione. Provo a seguiti (ho pochissimo tempo in questo periodo purtroppo). Per me è qui, adesso… Non chiedermi perché ma a me è venuto da pensare alla Puglia…
17/04/2016 at 23:16
Beh, dopo un commento simile dovevo leggere il tuo bel giallo. Ho finito adesso e devo dire che vedendo come scrivi apprezzo ancora di più il tuo commento. Grazie, spero di meritare tanta fiducia.
A presto!
18/04/2016 at 06:54
Ti ringrazio per aver ricambiato… E se vuoi commenta pure (le critiche sono ben accette anche dalle mie parti).
17/04/2016 at 19:45
Qui, adesso. Ma qui dove? Si intende la Terra? In questo caso, va bene la Provenza, visto che è già stata proposta.
Il “qui”, però, è relativo: il tuo “qui” non è il mio “qui”. E allora perché non un mondo parallelo? (Sto sparando davvero quello che mi viene in mente, cestina pure tutto quanto!). Un mondo parallelo.
🙂
Ciao!
18/04/2016 at 11:39
Ciao Chiara, mannaggia con te faccio solo brutte figure, non ti ho ancora risposto!
Hai beccato in pieno il senso del ‘qui’: questo mondo o qualche altro?
Qundi: vai di Provenza Distopica!
Ciao Ciao
17/04/2016 at 14:15
Boh! Vediamo dove porta.
Nel futuro (ho voglia di fantascienza), anno 3016 ( 😛 ), pianeta… boh! Facciamo Marte che va di moda?
Ciao 🙂
17/04/2016 at 14:26
Eh ma tu sei di parte, mi sa! Rimango neutrale, sei sotto di 3, ma se vinci tu vuol dire che avrò almeno altri 4 voti!! Grazie di tutto!
17/04/2016 at 11:21
Ciao!
Incipit interessante! Il tuo stile mi piace molto!
Copio Pink e dico “qui, adesso… in Provenza!” 😉
Alla prossima! 😉
17/04/2016 at 09:38
Ciao! La chiusa è molto poetica e l’incipit incuriosisce… che storia plasmerai?
Comunque, assolutamente qui! Niente fantascienza, per favore. 😀 😀 Dove? Provenza, magari…
Però m’accontento pure della Sardegna. 😉
17/04/2016 at 09:44
Ciao pinkerella,
Che piacere il tuo commento, mi hai battuta sul tempo! Sto leggendo la tua storia in corso! Non so davvero dove andremo a finire, per questo ho messo pure fantascienza. Escludo solo horror (non mi va) e storico. Eros? Boh, perché no, è pieno di cliché ridicoli.
🙂 🙂
17/04/2016 at 02:22
Qui adesso, e nello specifico per me siamo in Sardegna. Magari in provincia di Sassari. Bella l’idea di far scegliere i lettori fin dal genere e ambientazione 🙂
17/04/2016 at 08:51
Ciao,
Ma… non ci siamo già visti? (battutone!)
Eh sì, la Sardegna è un’ottima opzione: maestrale, ulivi, agosto torrido. Sempre che la maggioranza non proponga la Finlandia, allora virerò nel puro fantasy.
Grazie per la visita!
16/04/2016 at 22:31
Mi piace il tuo incipit. Io dico qui ora, all’ombra di quello stesso ulivo? Cosa fa dopo aver visto le ceneri sparire nel vento?
17/04/2016 at 08:49
Cia’ befa’ 😉 😉
Ringrazio e arrossisco. Semplice e bella idea, il vantaggio delle opzioni è che alla fine mi vincolerà ‘solo’ sul periodo storico, a meno che due di voi non scelgano lo stesso posto.
Ciao ciao
16/04/2016 at 21:57
Qui adesso. In Grecia, sì, ho voglia di Grecia.
Fu facile: per un istante il frinire di miliardi di stronze – No dai poverine, sì, sono un po’ dispettose.
..catturò le ceneri espandendole in una nuvola bianca che parve fermarsi un attimo sopra di lei per poi dissolversi veloce nell’aria. Mi piace molto questa frase.
17/04/2016 at 08:45
Grazie alessandra 😉
Sì, non ce l’ho con le cicale… avevo esaurito i sinonimi!
Contenta del tuo complimento, si fa quel che si può!
Ciao ciao e grazie per la visita!