Il Grande Incipit vi guarda

Dove eravamo rimasti?

È giusto che Io mi riveli? Sì. (100%)

1x00

«Mi devi assolutamente aiutare, ho fatto un casino.»
«Cosa hai combinato?»
«Mi ha lasciato! Marta mi ha lasciato! Le hanno detto di avermi visto con un’altra! Perderò anche il lavoro, ne sono sicuro! Lavoro nella sua agenzia, appena può mi caccerà..e come farò?»
«Calmati Carlo! Ma veramente l’hai tradita? E con chi?»
«Devi aiutarmi! Inventati qualcosa! Si l’ho tradita, ma è stata una storiella..nata e finita subito. Non..la conosci, ma non è importante questo. Non posso perdere..il lavoro! Aiutami!»
«Ma quindi non ti ha visto lei con quest’altra ragazza?»
«No non penso proprio! Siamo stati attenti, è quasi impossib-»
«Se sei così sicuro, se sei convinto di essere stato attento, recati da lei e cerca di scoprire come ha fatto a saperlo.»
«Devo assolutamente lavorare! Come faccio senza lavoro?!»

E chi se lo sarebbe mai aspettato. Carlo che tradisce Marta. Il bello è che a lui frega poco di questa cosa, vuole solo evitare di perdere il lavoro: ma è ovvio che lo caccerà, è il dipendente della sua ex. Ex che lui ha tradito, quindi è giustificata. Devo inventarmi qualcosa. Potrei inserire la sua storia in un racconto online. Potrei essere l’autore della sua vita per qualche settimana. È surreale ma potrebbe funzionare: qualcuno osserva lui e i suoi amici, questo qualcuno trascrive tutto quello che gli capita, e sempre questo qualcuno è capace di leggere i suoi pensieri. E questo sarò io. Ad un certo punto potrei creare un capitolo in cui il mio protagonista penserà intensamente alla sua lei, a Marta: e io riporterò il suo pensiero, un pensiero che sarà condito dalla presenza costante di lei, dall’amore. Sì, l’amore del mio protagonista Carlo per la sua bella Marta. Poi toccherà a Carlo però: dovrà fare in modo di far leggere il tutto a Marta, in modo che lei capirà quanto l’ama, quanto non può fare a meno di lei. E se riuscirò a convincerla, potrà perdonarlo, e magari riassumerlo. “The Incipit”. Sì, userò questo sito: mi farò guidare dai lettori, o meglio, Carlo sarà guidato dai lettori. Saranno loro a decidere i suoi movimenti, saranno loro a decidere cosa farà. Lo aiuteranno, ne sono certo. Dovrò fare in modo che si crei empatia, dovrò rendere il mio protagonista una persona buona. Così lo aiuteranno. Non parlerò del tradimento, Carlo sarà innocente fino alla fine. Se è stato veramente attento, qualcuno allora starà mentendo. Qualcuno avrà riferito a Marta questa cosa: e sarà il cattivo di turno, inserirò anche lui nella mia storia. Voglio divertirmi: sarò presente anche io. Devo capire come: o sarò l’imbranato di turno, che magari se ne frega di questa situazione surreale e cercherà solo di aiutare Carlo, oppure sarò l’ansioso, quello perennemente preoccupato di essere spiato. Avrò a disposizione un massimo di 10 capitoli, di 10 episodi: se la situazione riuscirà a risolversi prima, interromperò il racconto e non arriverò al 10°. Non finirà però con questa storia. Il racconto finirà con un episodio che anticipi la storia, e in questo io spiegherò il motivo che mi ha portato, che ha portato l’autore a scrivere: aiutare semplicemente un amico. Non dirò di più. E non mi rivelerò. Anzi forse lo farò, ma solo se ci sarà qualcosa di spiacevole. Oppure solo se non si riuscirà a risolvere questa questione di Carlo e del suo tradimento. Scriverò tutto io, inventerò io suoi pensieri: dovrò solo farmi rivelare qualche dettaglio della storia con Marta, in modo da renderla credibile e inserirla nell’episodio clou. L’episodio che annuncerà il suo amore per Marta. Dovrà essere anche bravo e preciso Carlo: dovrà riferirmi di quello che dirà, di quello che gli diranno. Così metterò tutto nei dialoghi, quasi come se l’autore stesse davvero seguendo il suo protagonista. Quasi come se l’autore lo spiasse veramente. Che grande idea che ho avuto. Sarà bello. “The Incipit” aiuterà il protagonista della mia storia: lo aiuterà a riconquistare Marta e lo aiuterà a non perdere il lavoro.

***

Dallo smartphone di Carlo:

Non la potevi passare liscia, infame! Hai visto il regalino che il tuo autore ha fatto? Ho chiuso la storia riportando nel nono episodio il messaggio che S. ti ha inviato. Spero che qualcuno leggerà anche questo episodio 0, con la relativa chiusa: non volevo rivelare in questo ep il vero motivo, doveva essere diverso. Ma ho cambiato, ho riportato anche la chiamata, ho riportato tutto perché sei un bastardo. L’incontro con Spaghetto è stato decisivo, si è lasciato sfuggire quella “rossa” e ho capito. Ma ho fatto finta di niente, ho continuato a scrivere la tua storia come se non fosse successo nulla. Poi ho verificato e sono arrivato anche al messaggio di mia sorella. E così è nato il finale dell’1×09, e così è nato questo 1×00, così diverso dal mio progetto iniziale: sarebbe stato solo un trionfo, un’esaltazione della nostra amicizia. Ma le cose cambiano, mio caro personaggio.
Il tuo autore, il tuo ex amico Ettore.

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122 Commenti

  • Ok, gli episodi 9 e 10 certificano ufficialmente il tuo genio. Io sono un po’ limitato e mi è rimasta almeno una domanda: 🙂

    “Gli eventi narrati in quest’ultimo episodio NON sono frutto della fantasia dell’autore” (1×09)
    A chi è indirizzata questa premessa? A noi o a Marta? O devo pensare che Marta sia una di noi e che quindi tu sia davvero Ettore? 🙂

    ma poi… così incazzato perché ha avuto una storiella con tua sorella che tra l’altro è stata lei a troncare? Al personaggio della mia storia non avrebbe fatto né caldo né freddo, decisamente 😀

    E comunque voglio uno spin off con protagonista Dwight 😀

    • Ciao dejavu, la frase inserita ad inizio episodio è semplicemente uno scherzo dell’autore, utilizzata anche prima. Non c’è un reale motivo.
      Per quanto riguarda l’incazzatura, tieni conto che Ettore ha aiutato Carlo non sapendo che il nostro personaggio se la faceva (passami l’espressione) proprio con la sorella, quindi ci può stare.
      Sai che ci avevo pensato a qualcosa su Dwight? Vedremo, anche se non è facile (ri)cimentarsi in questo genere.
      Grazie per aver commentato dejavu. A presto con la tua storia.

  • Ecco quest’ultima spiega mi mancava! Comunque non se l’è sudata neanche un minimo la riassunzione! Certo che… C’era una volta “bella fra”, poi diventato “ciao zio”, infine inglesizzato in “man e bro”… Ci stava tutto coi coi tuoi personaggi!! Divertente. Ciao.

  • Ovviamente è giusto che ti riveli.
    Ho trovato la storia originale e ben scritta, mi fa impazzire il garbuglio della trama, con i protagonisti del racconto che quasi dubitano della propria realtà, la talpa nell’ombra di cui non si capisce la natura (è un dio? è un uomo? è Dwight? ). Bello.
    Ok, ok, so che stai storcendo il naso e so che sei uno razionale, altrimenti non avresti fatto il commento sul fango nel mio racconto. So anch’io che l’opzione Carlo è l’unica che fa quadrare tutto (cosa non ci si inventa per coprire una scappatella!), ma visto che mi hai stupito finora lo farai ancora. O no? 😀
    Ciao Ciao

  • “Penultimo episodio”. Ma come? Non ne mancano altri due? È una svista o un indizio per qualcosa (di cui non ho idea)?
    Nonostante ormai Dwight non sia più una sorpresa per come parla e come è fatto, resta l’Elemento comico per eccellenza 😀
    Voto perché Carlo si stacchi un po’, qualcosa riuscirà a trovare lo stesso. Tanto ormai si sa che è sotto la protezione del boss, perciò… 😉

  • Carlo invita gli amici a leggere, che diamine, sono incipoints in più!! 😀 😀
    Ah ah, prosegue sempre più contorta. Per quanto descrivi eterea la tua Marta all’inizio sembrerebbe quasi che sia lei un personaggio di TI proiettato nella vera realtà che poi tu riproietti su TI… che casino!
    Ciao Ciao

  • “prima che potesse dirmi qualcosa le dissi che ero lì per farle ombra, per evitare che il sole potesse farle male”. Non male come frase da rimorchio XD

    Mi è venuto in mente un parallelo che forse non ti farà piacere: per certi versi questa storia è analoga a Gossip Girl, tutti a chiedersi chi sia a spiattellare i fatti loro, ahahaha 😛

  • Sì, operazione spaghetto subito. Il tono generale mi ricorda una puntata dei Simpson’s in cui Homer riveste il ruolo di Hitchcock che presenta the Twilight Zone… ‘Buonaseera, sottoposto alla vostra attenzione Dwight, un giovane scapestrato all’apparenza normale, che ancora non sa…’
    Quando ti ho lasciato non avevo idea che la storia avrebbe preso questa piega che mi intriga parecchio. In 10 giorni hai scritto altri 3 capitoli, ammazza!
    Bella idea, storia scritta bene, spunti geniali, per il momento ti seguo per tenerti d’occhio.
    Solo perché mi pare di capire che apprezzi, e perché sono una rompipalle, occhio ad alcune cose tipo ‘di questo ce NE’ in luogo di un più corretto ‘di questo ci’ e il sì affermativo scritto… scritto ‘sì’. Vedi a cosa mi devo appigliare se voglio farti qualche critica?? 😀
    Ciao ciao a presto

  • Mi spezzano questi tre, veramente! 😀 L’ho già detto sempre ma ripeto: se l’idea di base era di per sé geniale, riesci a svilupparla in modo divertente e mai noioso.
    Voto per una digressione, perché siamo al capitolo 5 e hai tempo di farne una, prima di continuare e arrivare alla conclusione.

  • Hah, il metaracconto: un sempreverde della narrativa comica. Inutile dire che hai catturato la mia attenzione già con questo. I tuoi personaggi, poi, mi hanno dato il colpo di grazia: Dwight in particolare mi ricorda una di quelle macchiette da manga per ragazzi (che, te lo dico a scanso di equivoci, è un complimento, dato il genere).
    Penso proprio che ti leggerò: ti seguo e voto per il “fai come vuoi”, solo perché mi garba. xD

  • Va da Massimo, secondo me.
    È geniale, te l’avevo già detto? È veramente bella l’idea, nonché esilarante in alcuni punti. Questo Ettore mi ha fatto morir dal ridere 😀
    Nella situazione, penserei che sia impazzito e me ne andrei per la mia strada (cioè, appunto, a scoprire quel che Dwi… Massimo sa di Marta).

  • Ciao,
    Carlo contatta immediatamente i suoi amici, altrimenti come faresti ad inserirli nel racconto? 😀
    Riguardo alle tue 6 semplici parole: non so cosa voglia dire ‘saper scrivere’ ma nel mio caso ho capito che l’unico modo che ho per scrivere è fregarmene, uscire dalla gabbia di stili e teorie e stare a vedere dove vado a finire se sciolgo le briglie alla penna, pardon, tastiera. Non sarà chissà che ma mi vengon fuori ‘robe’ certamente più decenti.

    • Ciao e grazie per essere passata. 🙂
      Vediamo come si mettono le votazioni, ma in un modo o nell’altro riuscirò ad inserirli.

      Per quanto riguarda la frase che ho nella “bio”: è una semi-citazione storpiata (ed ironica) dei Simpson.
      È vero comunque quello che dici, è giusto. Personalmente sto adottando un stile in linea con il genere che ho scelto, e non ti nascondo la “fatica”.
      Però la penso come te: scrivere senza questa gabbia, senza questi dettami può portare forse anche a qualcosa di meglio.

  • Niente… dopo tutto quello che gli è capitato, forse è meglio attendere gli eventi 🙂
    “Fregandosene di tutti… è libero” è un pensiero che fa riflettere, non è facile evadere dalle sbarre dei pregiudizi e vivere come se quello che pensano gli altri non ci interessasse davvero.
    Alla prossima.

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