La Principessa senza tette ed il principe Smosciarello

Dove eravamo rimasti?

Povera Principessina... cosa accadrà ora? Si ammala di depressione (56%)

Cosa potrebbe andare storto?

Di solito quando nelle fiabe c’è uno stacco temporale accade sempre qualcosa di importante… nel nostro caso no: la cess… ehm… la principessina era caduta vittima del peggiore degli incantesimi: la depressione! Dopo gli avvenimenti che vi ho narrato la scorsa volta, il principe era scappato in un reame lontano e si era aperto un canale YouTube ed ora passa le giornate a caricare video (di dubbio gusto). 

Alla principessina, invece, ancora una volta il destino aveva riservato un tiro mancino… e magari fosse stato Zampaglione… no, peggio: a causa della depressione, suo padre l’aveva rinchiusa in una torre lontana da ogni terra conosciuta. In realtà aveva provato a curarla ma in questo nostro regno di fiaba, ahimè, non esistevano nè psicologi ne Prozac dunque la principessina era destinata a rimanere in quello stato. 

In realtà c’era una soluzione… e come accade in ogni favola, a suggerirla era stata la fata madrina. Posso anche sorvolare perchè tanto già sapete di che si tratta… è un vecchio clichè delle fiabe… uno sdolcinato vecchio clichè delle fiabe: il vero amore.

Bhe, nel caso di Aurora o di Biancaneve era facile, essendo loro delle grandissime gnocc… ehm… belle ragazze… ma nel caso della nostra principessina la situazione era diversa: chi avrebbe mai potuto voler dare un bacio ad un… ehm… tipo come lei? 

La  principessina, intanto, continuava ad essere viva come una scamorza affumicata: pallida e puzzolente… era rinchiusa nella prigione più terribile di tutte: sè stessa! Le sue amiche avevano provato a tirarla su di morale, portandola a fare un giro nella fabbrica di Willy Wonka o ad un concerto del Pifferaio di Hamelin… niente… nemmeno gli abbordaggi occasionali in discoteca riuscivano a spronarla… niente  da fare: era imprigionata in una prigione impossibile da espropriare!

Ecco, ora arriva un altro clichè delle fiabe: ricordate quando ho detto che non c’era nessuno disposto a dare un bacio alla principessina? Bhe… in realtà in un reame lontano lontano c’era un principe disposto ad amare una tipa  del suo calibro, un principe non proprio uguale agli altri principi di fiaba, un principe che aveva un… ehm… diciamo che aveva un “difetto funzionale”… non vi dirò di che difetto si tratta ma vi basti sapere che il soprannome del principe era “Smosciarello”… vi prego non fatemi domande, ho promesso al principe che avrei mantenuto il suo segreto intimo!

Cara principessa, tu ancora non lo sai ma… ma la guarigione è vicina: devi solo attendere il tuo principe… speriamo solo che non si perda… sarebbe un disastro… ma questa è una fiaba: cosa potrebbe andare storto? 

...Ma questa è una fiaba: cosa potrebbe andare storto? Già... cosa?

  • Qualcuno ruba il cavallo del principe Smosciarello (30%)
    30
  • La strega che ha lanciato l'incantesimo della bruttezza ci mette lo zampino... (10%)
    10
  • Il Tom Tom del principe si guasta... (60%)
    60
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68 Commenti

    • Ciao!
      Purtroppo (purtroppo?) è una caratteristica che appartiene al mio stile. Mi piace mettere i punti di sospensione perchè contribuiscono a dare un’atmosfera di incertezza e sospensione, di indecisione e di indefinitezza. Capisco che forse possono disturbare il lettore… cercherò di ridimensionarli 😉

      ps. maggiore è la serietà degli argomenti maggiore sarà la “degenerazione” dell’umorismo 😛 il meglio deve ancora venire (spero ahhahahaha)

  • Ciao Federico,
    Il primo capitolo della tua storia sembra il primo capitolo della fiaba che sto scrivendo adesso (strano eh?), ma poi entrambi abbiamo deviato verso strade meno battute.
    In ogni caso, questo tuo racconto è dissacrante… Cominciando dal titolo (ci vuole coraggio per presentare un racconto con un titolo così provocante), hai uno stile che definirei privo di pudore. Stai ironizzando sia sulle classiche fiabe tradizionali che sui temi più attuali… Le notifiche su Facebook sono da applausi 😀
    Seguo il racconto ovviamente 🙂 occhio solo a qualche calo di forma qua e là 😉
    Saluti! 🙂

  • è proprio vero che sono tempi duri per tutti, per principesse e principi compresi! La tua storia è divertente e tremendamente… attuale 🙂 Battute a parte, il tuo incipit mi è piaciuto molto. Sei ironico, riesci a infondere un bel ritmo al tuo racconto che non annoia mai. A mio parere, la forza della tua storia risiede nella tua capacità di costruire un mondo favolistico che però è tremendamente reale. Tutti noi, in un modo o nell’altro, ci rivediamo almeno in parte nel tuo principe e nella tua principessa.
    Ciò a cui devi fare attenzione, però, è il tuo stile – non scrivi male, ma sono certa che potresti scrivere meglio se badassi di più alla forma.
    A parte questo, attendo i prossimi episodi! 🙂

    • Ciao! Ti ringrazio molto! Non sono un tipo polemico, tendo sempre ad evitare lo scontro… ma non per questo rinuncio alle mie idee…preferisco camuffarle, renderle invisibili, ma comunque presenti, un pò come il metano… inodore ed incolore… ma se ci avvicini una fiamma…bOOOm 😛 Sono contento di essere riuscito a trasmettere questa mia caratteristica nel racconto, e ringrazio te per averla colta 🙂 alla prossima!

  • Assolutamente da Tony!
    Forse a 18 anni uno smette di scrivere in quel modo allucinante (e dire che l’ho usato anche io per un atroce anno della mia vita, ma forse a 12-13 anni), però in questo modo rendi perfettamente l’idea 🙂
    Ironiche critiche velate, con un abbondante dose di risate. Mi sembra una buona ricetta 😀

  • Vanno da Tony, mi pare il più adatto.
    Ciao, avrei voluto leggerti dal primo capitolo ma non ti trovavo, ti avevo visto passare qua in giro, che figo che sei!, ho chiesto alla mia amica che ha detto che ti chiamavi tipo Abbronza e qualcos’altro e niente, ti ho cercato per giorni oh! 😀
    Molto divertente la tua storia. Di principesse così è pieno il mondo, e non hanno bisogno di incantesimi per complicarsi la vita. Mi ricordi un Benni di qualche anno fa, i racconti da Bar Sport, stessa atmosfera finto fiabesca/’molto reale ma raccontata con ironia surreale.
    Senti, ma e te cosa ti piace? Sei uno tipo che legge Proust o ti accontenti della parabola zen di Rambo 2? Comunque, ti metto un ‘Mi piace’, e penso che tornerò qui più volte al giorno per lasciarti un commento chilometrico. Ma davvero finora non mi hai notato? Possibile???

    Ciao ciao (si scherza, eh? non sono del tutto pazza)

    • Ciao, mi diverte rispondere ai messaggi chilometrici!
      Bhe, per dare del figo a me ce ne vuole ahhahaha consiglio una pulizia delle lenti 😛 E noto anche con piacere che hai messo in pratica la stessa ricerca che ha fatto la mia principessa ahhahahaha xD Scherzi a parte, ti ringrazio che la storia ti stia piacendo, sto cercando di inserire (camuffati dall’ironia, a volte rozza a volte più British) elementi di “critica sociale” o comunque di riflessione, come quello dell’accettazione sociale basata sull’apparenza, la centralità dei social nel mondo attuale ed il bullismo virtuale, accompagnando il tutto, ovviamente, con il tema della ricerca del vero amore, immancabile in una fiaba, anche se ironica come questa.
      Non sono mai stato appassionato di Benni, ma ora che mi hai detto che l’atmosfera è più o meno la stessa cercherò di recuperare, almeno Bar Sport, magari mi ispira! 🙂
      Per quanto riguarda me… non ho mai visto Rambo, non apprezzo la violenza gratuita… comunque non disdegno nè Proust (confesso che uno dei miei sogni nel cassetto è leggere la “recherche”… ma non credo che basti una vita >.< ) nè la parabola italiota di Fantozzi 😛 Cerco di interessarmi a tutto, ogni cosa, in fondo, è fonte d'ispirazione!
      Per quanto riguarda te, no non ti ho mai notato, mea culpa 😛 Ma ad essere sincero non passo molto tempo su TheIncipit, a parte il tempo di pubblicare e leggere i commenti! Leggo poche storie… e poi non ho il tempo materiale per farlo ahahahahah fra preparazione della sessione estiva, occupazioni varie e vita sociale devo ringraziare il cielo se ancora posso respirare ahahahhaha!

      Bhe, grazie per essere passata!
      Un saluto a te ed all'amica che ti ha aiutata nella ricerca xD

    • Ogni racconto, romanzo,poesia, canzone, film, è come il mare: puoi semplicemente passeggiare sulla spiaggia, limitandoti a guardarlo oppure fare un bagno, e rimanere semplicemente sulla superficie, oppure puoi andare in fondo… così con un racconto: ci si può fermare alla superficie (l’ironia, le immagini buffe, le parole ecc..) oppure immergersi nel profondo e cogliere gli elementi più essenziali… Sono contento che tu abbia, o che stia cogliendo, queste “critiche velate non troppo velate” 🙂

      Più andiamo avanti e più ci sarà la possibilità di immergersi in questo racconto, per riuscir meglio a comprendere se stessi ed il mondo!

      Ti ringrazio per essere passata!

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