Dove eravamo rimasti?
JUNK FOOD A CHILOMETRO ZERO
-La guida Crowded Planet non si sbagliava!
-Già, proprio pittoresco! E quel Cheng!?
Hitomi ascoltò la conversazione dei due seduti dietro lei ed Emily; il divisorio in vetro che si ergeva come difensore della privacy tra un tavolo e l’altro, non l’aveva protetta da quelle stronzate.
“Coloni” pensò la ragazza concedendosi un lungo sorso di O’Range.
Si concentrò sulla bambina che aveva di fronte; sorrise, vedendola aggrappata a quel frappè grande quanto lei.
-Ti piace?
-E’ superbuono!- rispose Emily, riprendendo immediatamente a succhiare il denso nettare bluastro dalla cannuccia bianca e rossa.
-Come hai conosciuto Gabe?
-Mi ha salvata da un uomo cattivo, se non ci fosse stato lui…
-Adesso sei al sicuro- la confortò Hitomi; si sporse in avanti appoggiando le mani su quelle di lei, che avevano mollato la presa fino ad allora salda sul grande bicchiere, domandò:
-E i tuoi genitori dove sono?
***
Gabe prese il peluche rosa a forma di iguana, indugiando sulla porta della minuscola stanza; gli sarebbe mancata, la tana si era trasformata in casa con l’arrivo di Emily.
Consegnò Timmy a Malcom, in attesa fuori dalla camera all’ultimo piano,
-È il suo preferito, sono sicuro che le manca.
Il detective annuì,
-Lo so che hai deciso, ma ho un amico genetista, forse lui…- disse lasciando la frase in sospeso.
-Non capisci, ogni volta che mangia diventa più forte. Questo corpo è più suo che mio ormai.
-E se non lo facessi?- chiese Malcom camminando avanti e indietro di fronte alla grande finestra, che recava ancora impressa la silhouette del mastino.
-Non ti hanno assunto per fermarmi? Devi farlo, o le mie prossime vittime sporcheranno le tue di mani.
-E cosa mi dici di Emily? La vuoi abbandonare anche tu? Quella bambina ti adora, è riuscita a calmare il mastino e farti tornare.
-Quello è stato un miracolo… l’eccezione che conferma la regola. Inoltre la Hynomi manderà qualcun’altro per catturarmi, non rinunceranno al loro esperimento dopo i crediti spesi. Tutti quelli vicino a me sono in pericolo.
-Ma…
-È l’unico modo- disse Gabe dandogli le spalle.
Si mise in ginocchio, annusando l’odore di New Pretoria che penetrava dallo squarcio nella finestra; sembrava passata un’eternità da quel salto. Nell’angolo di cortile che riusciva a vedere, le ombre litigavano con gli ultimi raggi di sole.
-Te lo ripeto, ho un amico…
-Fallo!
Il detective premette la pistola del cacciatore contro la nuca di Gabe:
-Riposa in pace fratello.
L’eco dello sparo corse fuori, verso la città.
***
Hitomi osservava Malcom inginocchiato davanti ad Emily. La porta a vetri dell’Asian Sound creava l’effetto sfumato e monocromo dei film in bianco e nero. Dall’interno non poteva sentire le loro voci, ma sapeva le avrebbe detto di Gabe.
Vide Emily lanciarsi contro Malcom e prendere a pugni il petto di lui, che in risposta la abbracciò forte.
Se avesse dovuto descrivere con un’immagine Malcom, sarebbe stata quella. Il suo detective preferito era così, sempre pronto a fare scelte difficili, sempre pronto a caricarsi il dolore degli altri. Non aveva ancora capito se per altruismo o perché pensasse di meritarselo.
***
Seduto sulla scala anti-incendio dei Mitton’s Apartments il detective cercava di rilassarsi, sperando che il THCs facesse effetto velocemente, allontanandolo dai suoi pensieri.
La brace del sigaro si illuminò ancora di un rosso intenso, in competizione con le luci colorate del Fun Districit riflesse sulla cupola, e la bocca si riempì del sapore caramellato del Kiff. Soffiò fuori un fumo denso e bianco sperando che i sensi di colpa lo seguissero.
-Ecco dov’eri!- esclamò Hitomi sporgendosi fuori dalla finestra.
Malcom scacciò il fumo intorno a lui come un teenager beccato dai genitori.
La ragazza lo raggiunse,
-Non preoccuparti, non lo dico a papà- scherzò sedendoglisi accanto.
-Emy? Come sta?- domandò il detective.
-Dorme. Tu cos’hai invece? Ce la siamo cavata anche questa volta, oltre ad aver risolto il caso.
-Pensavo alle scelte sbagliate.
-Quali?
Lui la guardò aggrottando la fronte,
-Liberare il mastino che ci ha quasi ucciso, sparare all’unica persona che era rimasta a Emy… scegli tu.
-Emily ha una mamma. Da come ne parla sono sicura che le manca, e noi la troveremo…- disse Hitomi strizzandogli l’occhio.
Malcom sorrise mentre lei continuava la lezione,
-…e poi il mastino si sarebbe liberato comunque, la sua forza era incredibile… te lo posso garantire!- concluse massaggiandosi il collo.
-Vedi sempre il bicchiere mezzo pieno eh?!- esclamò lui.
-Lo sai qual è il problema dei pessimisti? Non accettano che la realtà li smentisca. Seguimi!- ordinò Hitomi alzandosi.
Salirono le scale fino all’appartamento di Jenny, e rimasero ad ammirare l’immagine incorniciata dalla finestra.
JJ si era assopita con la schiena appoggiata alla testiera del letto mentre Emy le dormiva in grembo, illuminate solo dalla fioca luce ambrata della piccola abat-jour sul comodino; accanto ad essa, Timmy, vegliava su entrambe.
23/06/2016 at 11:15
Se uno legge le ultime righe potrebbe pensare a un romanzo rosa. Il racconto è virato sul finale all’ottimismo e alla dolcezza.
Bravo, dimostrazione di grande abilità a mio avviso.
Spero di rileggerti presto
25/06/2016 at 08:47
Le votazioni si sono orientate verso quel tipo di finale, anche se non nascondo che personalmente avrei preferito qualcosa di meno zuccheroso.
“Grande abilità” troppo buona, grazie Mrs Riso.
22/06/2016 at 11:25
Grande finale, sei un sentimentale!
Anche io mi sono affezionato ai tuoi personaggi ma vorrei vederti affrontare qualcosa di completamente diverso. Magari come intermezzo.
A prescindere da cosa sceglierai, spero di rileggerti presto.
25/06/2016 at 08:43
I miracoli o si fanno bene o non si fanno!
Grazie Jaw.
18/06/2016 at 20:04
Oddio, finale da lacrimoni!
Ciao Gabriele, complimenti veramente! I tuoi personaggi così umani e buoni mi infondono serenità e ottimismo. A proposito, questa me la segno:
“Lo sai qual è il problema dei pessimisti? Non accettano che la realtà li smentisca”
e cercherò di ricordarla la prossima volta che non vedrò il bicchiere mezzo pieno.
Prevedo che succederà tra pochi minuti al massimo.
Sai chi mi ricorda il tuo Malcom, soprattutto in questo racconto in cui c’è un ‘mostro’ come protagonista? Dylan Dog, una crosta cinica che protegge un ripieno morbidissimo.
Sì, molto fumettistico. Bello. Non so se continuerai con New Pretoria, io sono anche curiosa di vedere come affronti nuove sfide, anche se un quel caso avrei un po’ di nostalgia per i tuoi protagonisti.
Ciao Ciao a prestissimo!
19/06/2016 at 20:07
“Prevedo che succederà tra pochi minuti al massimo”, non sei la sola 😉
C’è una mensola che mostra la mia dedizione da ragazzino a Dylan Dog, giusto per dire quanto mi faccia piacere il paragone 😉
Grazie mille dei complimenti Moneta!
18/06/2016 at 10:53
Bel finale!
Mi dispiace per la morte di Gabe.. ma penso sia stata la scelta giusta. Davvero bella questa storia, molto originale. Bravo! 😀
Spero che tornerai presto con una nuova storia!
18/06/2016 at 18:17
La farfalla del caso doveva fermarsi da qualche parte. 🙂
Grazie Ivana!
15/06/2016 at 16:48
Concordo con molti altri, mi è dispiaciuto per la morte di Gabe, ma tu hai saputo descrivere il tutto con maestria.
Fammi e facci sapere quando tornerai su questi schermi, io ci sarò 😉
15/06/2016 at 21:21
Addirittura “con maestria” , grazie Danio!
Per il prossimo racconto ho un dubbio, come te credo, se continuare il “filone” o buttarmi su qualcos’altro.
15/06/2016 at 16:02
Quando inizierai la prossima storia? usa il libro per scriverla… sarà un capolavoro.
Ti fanno arrossire i complimenti?
Io te ne faccio uno, ma più che un complimento è un’opinione:
sei uno dei migliori in assoluto.
15/06/2016 at 16:08
Così non vale! 🙂
Grazie per il supporto… costante 😉
15/06/2016 at 08:05
“Il suo detective preferito era così, sempre pronto a fare scelte difficili, sempre pronto a caricarsi il dolore degli altri. Non aveva ancora capito se per altruismo o perché pensasse di meritarselo”, questa frase descrive Malcom, ma anche gli altri tuoi personaggi. E buona parte dei personaggi letterari che amo ( e forse anche delle persone vere). Così, piccolo appunto personale.
Chiusura gentile e rasserenante in questa cupola oscura e intrisa di malvagità.
Gabe non aveva scelta, ma io l’avrei soppresso in modo più indolore (forse una puntura dal veterinario sarebbe stata offensiva, 😉 ma non so, barbiturici..)
Direi che New Pretoria è ancora tutta da esplorare, come il passato di Hit.
Mi è piaciuto molto questo racconto
15/06/2016 at 16:02
“E buona parte dei personaggi letterari che amo ( e forse anche delle persone vere).” siamo in due 😉
Per quanto riguarda Gabe e la sua fine… il problema era portarcelo dal veterinario, fa sempre delle storie! 🙂
L’idea di quella scena era di ribaltare una tipica posa “da esezcuzione”, che è sempre negativa, usandola per un atto di compassione, “un’eutanasia”.
Grazie di cuore Marie
15/06/2016 at 05:41
Per quanto mi sia dispiaciuta la morte di Gabe, penso fosse l’unica scelta possibile. Le scelte lasciano sempre un dubbio nella testa di chi le compie: ho fatto la cosa giusta? In questo caso, però, Malcolm si è limitato a eseguire una scelta compiuta da Gabe, ma il suo male di vivere, il suo perenne pessimismo lo porta a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Per un detective uccidere fa parte del mestiere, ma penso che non si è mai del tutto pronti ad eliminare qualcuno che, prima che a se stesso, pensa al bene di chi gli è accanto.
C’è molta più umanità in questo racconto ambientato in una realtà distopica di quanta c’è ne sia in quella in cui viviamo. Questa volta il plauso lo faccio io a te. Complimenti.
15/06/2016 at 15:54
Credo che Malcom non si sia limitato a seguire, per usare una metafora: “ha deciso di portare quella croce”, per i motivi detti da Hitomi poco dopo. Come dire, Gabe ha si deciso, ma qualcuno doveva prendersi la responsabilità del gesto.
“C’è molta più umanità in questo racconto ambientato in una realtà distopica di quanta c’è ne sia in quella in cui viviamo.” concediamocelo… almeno in un racconto 😉
Grazie di esserci Anna.
14/06/2016 at 23:12
Commento sul capitolo: mi è dispiaciuto per Gabe; è vero che Emily ha una famiglia, però mi è dispiaciuto anche per lei.
Invece è stato molto delicato il finale con Jenny, Emily e Timmy: molto poetico ed adatto a chiudere questo altro capitolo di New Pretoria 😉 In mezzo al marciume c’è sempre del bene che si nasconde 😉
Commento sulla storia: hai una scrittura molto vivida che riesce immediatamente a far immaginare ed immedesimare su quello che scrivi; ne è la conferma proprio Emily, personaggio totalmente secondario, ma descritto così bene che a furor di popolo abbiamo voluto approfondire e rendere importante. Stessa cosa stava capitando con Jenny, anche se poi è stata messa un po’ da parte perché non era al centro della storia (leggi Gabe) a differenza di Emily. Ed, a differenza di altri autori, cerchi di seguire i desideri di chi ti segue (altri avrebbero ucciso Emily per evitare che divenisse importante).
La tua scrittua è fiera e delicata al tempo stesso: avresti potuto fare sfracelli in questa storia, invece sei riuscito a rendere emozionante e delicata al tempo stesso lo svolgersi degli eventi.
Non so come fai a caratterizzare così bene i personaggi in poche battute ed un po’ ti invidio 😛
L’unico limite che ho trovato nei tuoi racconti è che sembra che i dieci capitoli ti stiano un po’ stretti: ne avresti bisogno di uno o due in più per mettere insieme un finale non accelerato.
Continua così che continuo a seguirti ^_^
Ciao 🙂
15/06/2016 at 15:49
Che dirti Red… grazie mille davvero! Non so mai come rispondere a commenti del genere.
Hai centrato il punto, Emily serviva per mostrare il dualismo Gabe/mastino, ma poi… Non mi dispiace, sia Emily che Gabe e anche Jenny, parlano con sfumature diverse di cosa vuol dire famiglia, quindi tutto sommato la storia mantiene una certa “organicità”.
Ti ringrazio per aver sottolineato come unico difetto: “stare nei 10 cap”, ce ne sono molti altri
15/06/2016 at 23:37
A questo punto puoi anche dirmelo: avevi intenzione di uccidere Gabe fin dall’inizio oppure, se avessi avuto più spazio, avresti architettato qualcos’altro (od avresti fatto scegliere a noi lettori)?
La risposta “non lo so” è accettabilissima 😉
Ciao 🙂
16/06/2016 at 07:34
Se avesse vinto la votazione Gabe invece di Emily, le opzioni: “vita”, “morte” e “miracoli” sarebbero rimaste, a quel punto mi sarei inventato qualcosa:), magari con l’aiuto del genetista amico di Malcom 😉
Comunque… sì, avevo intenzione di ucciderlo dall’inizio 🙂
14/06/2016 at 11:17
No, no, aspetta, devo scegliere cronut (appena cercato su wikipedia) e non posso che immaginare quanto potrebbero piacere a Homer… ah, no, il tuo Peter è Griffin. Beh, penso che piacciano anche a lui.
‘Lei riaprì gli occhi, specchiandosi in un azzurro familiare.’, non è che adesso pure la bimba mostra una fila di zanne e comincia a sbocconcellare qualcuno?
Ciao a presto!
14/06/2016 at 20:09
Sei arrivato in tempo per il finale!
Grazie di essere passato Jaw.
12/06/2016 at 19:42
Comfort food!
Bellissimo questo capitolo! Assolutamente avvincente!!
Ho temuto per un momento che il mastino volesse far male ad Emily… ma per fortuna non è stato così 🙂
Bravo, hai scritto davvero bene!!
A presto! Non vedo l’ora di leggere il finale!
13/06/2016 at 15:34
Emily ha fatto il miracolo… non farsi sbranare dal mastino! 😉
Grazie davvero Ivana, troppo gentile, spero che il finale non deluda.
11/06/2016 at 12:51
Storia davvero avvincente, una di quelle dalle quali non ti stacchi nemmeno se vuoi, peccato essere arrivato solo alla fine. Per il finale credo che, qualunque opzione sceglieremo, tu ci proporrai il medesimo racconto ( fatto col quale sono d’accordissimo). eh niente, spero che la fine sia avvincente come tutto il racconto
11/06/2016 at 19:58
Benvenuto Luca, grazie per i complimenti!
Non sempre credo di riuscire a creare la giusta tensione narrativa e sapere che ti “tiene incollato” è una bella soddisfazione.
10/06/2016 at 16:15
Ma naturalmente il preferito dall’autore!
Credo che sia la soluzione migliore, Gabriele, ti aspetto per il gran finale 😉
10/06/2016 at 17:23
A questo punto vince l’opzione scegli tu che manco De luca a Salerno 😀
Grazie Danio!
10/06/2016 at 14:44
il preferito dall’autore, te lo meriti.
Come si meritava quella fine Hunter. Solo che… un theremin non prevede il contatto tra esecutore e strumento, mentre in questo caso mi pare di avere intuito che Gabe tutto sommato lambiva a quattro palmenti lo strumento Hunter. Struggente Peter13, bisognerebbe confortarlo spiegandogli che non nasciamo con un’anima, ce la conquistiamo giorno per giorno facendo del bene.
Quindi la cucciola Emy ha trovato un parente?
Ciao Ciao
10/06/2016 at 17:18
L’analogia di Malcom era con i suoni prodotti da un theremin, che a volte sembrano delle voci. Anche perché il detective lo sente ma non lo vede.
“Lo suonava come un contrabbasso” sarebbe stato più divertente… ma forse avrebbe ucciso un filo la tensione 🙂
“Quindi la cucciola Emy ha trovato un parente?”
Nessuno parente, solo che ora per lei, Gabe è la cosa più simile a una famiglia che le rimane.
Grazie Moneta, anche per avermi insegnato “a quattro palmenti”.
10/06/2016 at 10:49
Sarebbe un sauté di frutti di mare, il mio preferito… 😉
Cruento e adrenalinico al tempo stesso, questo episodio. Ma davvero non immagino la fine, nonostante il mio contributo culinario… 😉
10/06/2016 at 17:09
Non male… e un contributo fondamentale! 😉
Davvero non ti immagini il finale? Ma ovvio: una tartare di carne! Ah no quella l’ha già fatta il mastino 🙂
Grazie per il supporto AmoMarta
10/06/2016 at 08:18
Non ho capito nulla delle altre 2 opzioni, dunque il tuo preferito. 😉
Viva Peter 13, mai credere a chi ti dice che non hai un’anima!
Il capitolo è riuscito, emozionante, bella tensione, però, io personalmente lo avrei spezzato meno: cioè, ho capito che volevi dare il senso della contemporaneità delle azioni, ma secondo me seguire più a lungo un personaggio, fino alla fine dell’azione, poi ritornare sugli altri avrebbe dato un effetto meno frammentato.
O forse sono io che sono troppo drogata a G.R. R. Martin e al suo seguire un personaggio per un libro intero e poi risalire la corrente del tempo per dirti ciò che facevano gli altri personaggi in quel lasso di tempo. E, sèi, mi rendo conto che tra una saga-fiume come le Cronache del ghiaccio e del fuoco e un racconto di 50000 caratteri c’è differenza! XD
P.S Pensi che non avrei dovuto mettere il nome nel profilo? potrei avere ripercussioni a causa dell’effetto farfalla? 😉
10/06/2016 at 17:04
Non avevo pensato a seguire un personaggio e “tornare indietro”, ma non saprei nemmeno come farlo, al di là dei caratteri. Non ho letto Martin, ho visto la serie( e chi dice che sono meglio i libri non ha visto Emilia Clarke 🙂 )
Quando penso al fantasy, penso a questa battuta di Luttazzi:
“Il Signore degli Anelli è di una noia mortale. Ad un certo punto c’è un paragrafo lungo 10 pagine. Un solo paragrafo lungo 10 pagine! Una descrizione interminabile. Dopo 3 pagine sono esploso:- Basta, descrivere questo pomello!-” 😀
P.s.
Hai fatto bene a mettere il nome, così posso scrivere: Grazie Marezia, e suona decisamente meglio 😉
10/06/2016 at 18:45
I libri sono immensamente meglio che la serie. (E Emilia Clark con capelli d’argento e occhi viola non sarebbe poi brutta), temo solo che Martin non li finisca mai.
Vedo che il fantasy ti fa l’effetto che mi fanno Asimov e K.Dick, ognuno ha i propri gusti.
Peccato che io non rivolga la parola a chi non ama Tolkien.
Quindi, addio. Ah Ah Ah
P.S. Credo che Luttazzi non abbia mai letto Huysmans, quelle sì che sono pagine di descrizioni insostenibili.
10/06/2016 at 20:01
Sapevo che toccare Tolkien mi avrebbe messo nei guai! 😀 Ma il mutismo selettivo mi sembra eccesivo 🙂
P.s.
Mi sovvengono altre caratteristiche della cara Emilia, ammetto che il colore degli occhi mi era sfuggito. 🙂
10/06/2016 at 07:11
Voto il preferito dell’autore per scoprire qualcosa di chi scrive ;-), che vada oltre le storie!
La vicenda è stata interessante, concordo con Anna, ho provato le stesse sensazioni da film, il tuo modo di scrivere è molto vicino alle sceneggiature, fa “vedere” ciò che racconti.
Bravo, ultimo sforzo e poi… :-)!
10/06/2016 at 16:54
“Voto il preferito dell’autore per scoprire qualcosa di chi scrive 😉 , che vada oltre le storie!” Credo di aver già detto tanto di me in questo racconto 😉 Poi lo sai come sono gli scrittori, brutta gente! 😀
Grazie mille!
P.s.
Ti confesso che quel “e poi..” mi ha messo un po’ di agitazione 🙂
11/06/2016 at 10:10
..e poi si vdrà ciò che il futuro ci porterà!! 😉
Magari un’altra storia? 😀
10/06/2016 at 05:25
Dal momento che sarai tu a scrivere il finale… il preferito dall’autore 😉
Mi è sembrato di stare al cinema e guardare un capolavoro, uno di quelli sulla realtà distopica, dal futuro incerto, popolato da esseri mutati in lotta contro gli umani, uno di quelli alla Blade Runner per intenderci 😉
Non so cos’altro aggiungere, sei così bravo che non riesco neanche a commentarti.
10/06/2016 at 16:49
Strano che citi Blade Runner 😉
“Non so cos’altro aggiungere, sei così bravo che non riesco neanche a commentarti.”
Sono io che rimango senza parole davanti a commenti del genere!
Grazie di esserci Anna.
09/06/2016 at 21:59
Questa volta ti lascio piena libertà scegliendo “il preferito dell’autore”.
Ho adorato questo capitolo: anche se la mia attenzione è sempre stata su Emily (divenuta importante a furor di popolo), i nostri due protagonisti (bellissimi) e Gabe (che è il centro della storia), ho sempre sperato che Peter13 facesse qualcosa di diverso dal “morire e basta”. Ti adoro ^_^
Dopo il decimo capitolo, ti farò un commento(ne) sull’intera storia e sulle tue capacità di scrittore (quelle che io sto notando, ovviamente).
Ciao 🙂
10/06/2016 at 16:43
Attendo con ansia il commentone e intanto ti ringrazio dei complimenti.
Peter13 era nato per stemperare il clima con delle battute, poi alla fine non ho resistito alla riflessione su clone e anima, ed è diventato il più interessante dal punto di vista morale.
Ciao
08/06/2016 at 17:33
Eccomi sul finale, mi piace il tuo modo di scrivere. Le parole sono macigni descrivono scene forti. Mi piaciono molto le caratterizzazioni dei personaggi, con poche parole fai un “disegno” anche di un attore minore.
La fantasia non ti manca e sei capace di rendere credibile un mondo fantastico, non c’è nulla nelle scene che faccia storcere il naso.
Voto Miracoli e spero di esserci per gli ultimi due capitoli!! Io mi tengo forte!! 😉
La frase che più mi ha fatto ridere è quest’ultima:
“Uccidere qualcuno che non conosci è come fare sesso con il preservativo; preferiresti senza, ma se è l’unico modo… ehi! Una scopata è sempre una scopata.”
Innegabile rapporto tra vita/morte!!! 😉
09/06/2016 at 19:47
Quella frase mi è piaciuta così tanto che l’ho cercata su google, per vedere se non l’avessi letta da qualche parte e poi dimenticata.
Fai bene a tenerti forte, il prossimo capitolo sarà movimentato! (c’è sempre confusione quando accade un miracolo 🙂 )
Grazie Mrs,Riso!
07/06/2016 at 09:03
Morte no, perché poi magari muore qualcuno che non voglio.
Vita no perché magari rimane vivo qualcuno che non lo merita.
Scelgo Miracoli e speriamo bene.
Quando ho letto ‘PE 38’ ho pensato che volessero seccare Gabe, ma evidentemente la E non era lì per caso.
Ciao a presto!
07/06/2016 at 19:42
Il nome doveva essere P-38E, ma è stato bocciato dal “focus group” ed è diventato PE-38 😀
Ormai è sicuro, vedremo dei miracoli! Magari una statua che ride 🙂
Grazie Jaw.
06/06/2016 at 08:42
Io scelgo i miracoli, perché, almeno per Gabe, solo quelli potrebbero aiutare. E per le ali della farfalla, avvenga quel che deve avvenire.
A me Peter 13 piace.
06/06/2016 at 18:25
Finalmente anche Peter13 ha una fan! 🙂
Grazie Maré, pensavo scherzassi sul fatto di aggiungere il nome nella biografia 😉
05/06/2016 at 21:23
Vita.
Voglio raccontarti un aneddoto, Gabriele. Me lo hai fatto tornare quando ho iniziato a leggere questo episodio e Hunter abbassa il binocolo e dice: “Maledizione!” …
Maledizione è una traduzione che diamo in Italia al “damned” inglese, pronunciato spessissimo dagli attori americani, che in realtà sta per “dannato!” ; ora, in entrambi i casi la nostra è una traduzione sbagliata perchè la nostra lingua non prevede questa imprecazione. Nessuno di noi si trova per strada aggredito e urla: “Dannato!” oppure “Maledizione!”. Così un giorno in sala doppiaggio, durante il doppiaggio di un anello da un film canadese, l’attore italiano che stava doppiando si trova a dover dire ennesimamente: maledizione!, e si ferma, si gira e mi guarda, poi dice: posso dire cazzo? … “Ma che cazzo!”, non “maledizone!” ahahaha, aveva ragione, qui diciamo così. Ma quando lo leggo nei racconti mi torna sempre in mente quella scena. Perchè in fondo anche noi scrittori scriviamo “Maledizione” ma nella vita diciamo altro… !
Ho divagato, perdonami. L’episodio mi è piaciuto molto, al di là delle dissertazioni extra-storia! 😉
06/06/2016 at 18:18
Sai che alla fine non ho capito se quel “maledizione” è giusto? 🙂
Comunque hai fatto centro, l’imprecazione di Hunter era un “Damned” 😉
06/06/2016 at 18:21
E mi ha tagliato il commento…
Dicevo che forse facevo bene a lasciarlo in inglese come la frase sui limoni e mi toglievo il problema.
Grazie AmoMarta!
05/06/2016 at 19:34
Diciamo miracoli e speriamo…
Ottima tensione, complimenti 😉
06/06/2016 at 18:15
Miracoli non è male, forse sono quelli che contrastano l’effetto farfalla. 😉
Grazie Danio.
05/06/2016 at 18:59
Vita… lasciando che si abbatta su di me anche la furia di un uragano 😉
Simpatico il richiamo alla strana coppia, il precisino sarebbe Malcom?
Bella suspense, bravo.
06/06/2016 at 18:14
Sai che non aveva pensato alla “strana coppia”(decisamente Malcom il precisino comunque), la citazione voluta era quella nel titolo 😉
Grazie Anna… se vuoi hai diritto a spoilerare il finale, me lo merito 🙂
05/06/2016 at 17:01
Io voto Miracoli e me ne fotto dell’effetto farfalla 😛
Scena ad alto pathos, i miei complienti ^_^
Ciao 🙂
06/06/2016 at 18:10
Un “me ne fotto” è sempre meglio di un “me ne frego” 😀
Ciao e grazie dei complimenti.
31/05/2016 at 19:02
Peter13.
Peter è l’unico personaggio che non mi ha mai convinto e anche se ha già una fine praticamente prescritta.. chissà cosa gli succederà.
Mi dispiace di non essere riuscita a leggere l’altro capitolo subito, ma ero senza connessione -.- haha
Belli entrambi i capitoli comunque! 🙂
01/06/2016 at 07:56
“ma ero senza connessione”, strano perché in Italia abbiamo la miglior copertura d’ Europa 🙂 😀
Infatti non è così scontato il finale per Peter13 😉
Ciao e grazie della lettura.
01/06/2016 at 13:33
Probabilmente abito nell’unico paese ancora senza ADSL qui in Italia 😛 hahaha
29/05/2016 at 19:03
Emily…
“Il domani era un miraggio che li guidava attraverso un oggi ondulato e impalpabile”, molto bella.
29/05/2016 at 22:34
È la frase che preferisco anch’io 😉
Grazie Anna!
P.S. Sono tornati i protagonisti? Sono curioso, perché ho cambiato la scena di Emily pensando al tuo commento dell’altra volta. Ho preferito saltare l’interrogatorio e concentrarmi sui pensieri di lei.
30/05/2016 at 05:21
Sono tornati eccome! Hai usato delle metafore molto forti: da quella di Emily legata come un capretto a quella di Hunter che si picchietta la lunga lama sulla punta del naso (e dimostra che razza di mostro sia.)
Ciao.
29/05/2016 at 12:28
A questo punto voto anch’io Emily perché mi sono affezionato al personaggio 🙂
Non so come ci riesci, ma il capitolo è estremamente vivido: pur senza molte descrizioni riesci a farmi sentire disgustato da Hunter, preoccupato per Emily, incuriosito da Jenny, entusiasta per Hitomi. Gabe non so ancora inquadrarla, ma credo sia fatto apposta 😉
Ciao 🙂
PS: nessun commento su Malcom perché in questo capitolo, di fatto, non c’è 😉
29/05/2016 at 12:38
Malcom da spazio a Hit, e Gabe (che è un maschio, ma anche femmina va bene) sta scomparendo inghiottito dal mastino per questo è difficile vederlo. 😉
L’obbiettivo del capitolo era proprio un’altalena di emozioni.
Grazie del commento!
29/05/2016 at 10:23
Sai a cosa mi ha fatto pensare questo capitolo? a Sin City (versione film, confesso di essere una grande incolta livello fumetti e romanzi grafici): tutti questi personaggi sullo sfondo di una città impietosa, o forse sono loro lo sfondo e la città la protagonista?
trovo molto bello questo concetto di JJ e X che da anni vivono come una coppia innamorata, senza progetti e senza nemmeno dirselo. Mi piace molto, forse anche perché quei film in bianco e nero che tutti conoscono e nessuno ha mai visto, io li ho visti quasi tutti. (Non ho 80 anni: ero solo una patita di film in bianco e nero fin da piccola!!)
Era difficile sceglier un’opzione stavolta. Ho scelto Emily perché è in una brutta situazione, speriamo di togliercela!
29/05/2016 at 10:52
Wow! Addirittura Sin city, ma grazie! Frank Miller è un altro artista che adoro, anche per il suo lavoro su batman(quello di Nolan al cinema).
L’idea della città come protagonista c’era da subito e i personaggi che piacciono a Miller sono quelli che adoro anch’io quindi qualche somiglianza c’è di sicuro, ma non avevo mai fatto questo parallelismo.
Il film in bianco e nero a cui pensavo era “Casablanca”, con l’aereo sullo sfondo, solo che qui lei non se ne va 😉
Grazie ancora Befana! (ma un altro nome? Mi fa strano ringraziarti chiamandoti… befana 🙂 )
29/05/2016 at 11:48
Cavoli, ma come siete tutti politically correct: befana non è un insulto, non come lo intendevo io, ma è vero che fa strano anche a me essere apostrofata così.
Marezia, mi chiamo Marezia (giuro, l’ha scelto la mia mamma e le voglio tanto bene lo stesso, XD). Penso lo aggiungerò nel profilo per tutti i troppo gentili che il Befana mette a disagio.
P.S. Le Batman de Nolan/Miller piace molto anche a me, e non solo grazie a quell’umano immenso che è C. Bale.
P.P.S. Casablanca l’ho visto un sacco di volte. “Suonala ancora Sam”… Ciao
29/05/2016 at 12:19
Marezia lo preferisco comunque a Befana, ma non fare scegliere alla nonna i nomi dei nipoti 🙂
J’adore “Le Batman de Nolán/Millér” 😉
A proposito di Sam, ti cosiglio “Provaci ancora Sam” di Woody Allen se non l’hai visto.
Ciao!
28/05/2016 at 18:04
Grande Jenny, però con questa scusa sentimentale Malcom sta facendo fare tutto a Hitomi!
I tuoi capitoli sono mosaici composti con maestria.
Ciao Ciao
29/05/2016 at 10:56
Troppo gentile, più che un mosaicista mi sento un piastrellista 🙂 , ma grazie del complimento!
Malcom è volutamente in disparte questa volta, per mostrare l’arco di Hit: da apprendista nel primo caso/racconto ad essere promossa detective sul campo in questo che chiude la trilogia 😉
Ciao!
28/05/2016 at 12:17
gabe.
Bella contraddizione tra la luce lontana e ammiccante proiettata su coloro che restano ad osservarla nell’ombra per poi arrivare a un film in bianco e nero che nessuno ha visto ma tutti conoscono, una splendida similitudine/metafora.
28/05/2016 at 13:09
Vorrei dirti che hai colto la metafora tra le emozioni finte e colorate del distretto dei divertimenti e quelle vere, antiche e in bianco e nero di Jenny… ma la mia onestà intellettuale mi impone di dire che non ci avevo pensato finché non me lo hai fatto notare. 😉
È che ormai quando scrivo, i personaggi(compresa la città) vanno da soli, hanno le loro idee e si muovono e pensano di conseguenza.
Grazie davvero del commento… Marta 🙂
28/05/2016 at 11:11
Ciao,
Voto Gabe, Peter13 ha una data di scadenza, Emily è troppo importante, la lascio a te.
Beh, è da un po’ che ti leggo e penso ormai di poter dire che le scene frammentate sono una caratteristica fondamentale del tuo stile. E sai una cosa? Mi piace! E’ difficile riuscire a gestirle come fai tu, conferiscono al racconto un carattere ‘fumettistico’ e trovo che, paradossalmente, diano più respiro alla trama, creano una sorta di illusione ottica che moltiplica i caratteri. Bravo e originale.
Ciao a presto
28/05/2016 at 12:57
Ciao Jaw, grazie mille!
Devo dire che ho estremizzato il numero di scene e punti di vista, 6 in 5000 caratteri sono troppi. L’unico pregio di questo “stile” è che nello stesso capitolo hai diverse emozioni insieme, ma nel complesso ottengo un effetto sceneggiatura che non è proprio il massimo per un racconto.
“Fumettistico” mi piace, le graphic novel (Alan Moore su tutti) sono tra le letture che preferisco.
27/05/2016 at 22:53
Decidere in che senso? Morte? Vita? Sorpresa?
Ciao 🙂
28/05/2016 at 12:43
Ciao Red, non farmi dire tutto 🙂 Però non sei lontanissimo 😀
Grazie del voto!
28/05/2016 at 22:58
Veramente io aspettavo la tua risposta per votare, perché se è il destino è la vita voto Emily, la morte voto Peter13 (che tanto è già segnato), qualcos’altro probabilmente voterei Gabe. Ma non voglio votare Emily e poi tu me l’ammazzi 😉
Ciao 🙂
PS: e poi devo ancora commentarti il capitolo 😉
29/05/2016 at 11:04
Questa domanda è per il “chi”, non decide vita o morte del personaggio scelto.
Ti sei affezzionato a Emily anche tu eh! 😉
Però non diamo per spacciato il povero Peter13 🙂
27/05/2016 at 21:23
Emily, ormai mi ci sono affezionato 🙂
28/05/2016 at 12:42
Emily ha bisogno di affetto adesso 😉
Grazie di essere passato!
27/05/2016 at 21:03
Per chi non conoscesse la filastrocca inglese:
“Humpty Dumpty sat on a wall,
Humpty Dumpty had a great fall.
All the king’s horses and all the king’s men
Couldn’t put Humpty together again”
E questa è una esilarante esegesi:
https://www.youtube.com/watch?v=UwAookPFWZQ
24/05/2016 at 20:21
Il mastino viene distratto da altro. Speriamo bene. Gran bel capitolo!
25/05/2016 at 19:18
E distrazione sia!
Ciao e grazie Sandro.
23/05/2016 at 15:18
Beh, pensavo che sarebbe stato distratto, se me lo ritrovo tra le opzioni la voto senz’altro.
Ciao,
Forse il capitolo che mi è piaciuto di più di questa nuova avventura. Non so bene perché, forse l’equilibrio complessivo, le metafore sapientemente dosate, l’atmosfera generale.
Il trucco tecnologico (io ne vado pazzo e ne abuso, col risultato di allontanare i lettori!).
Complimenti!
23/05/2016 at 19:41
Grazie Jaw! Sono contento che ti sia sembrato equilibrato nonostante i continui cambi di scena.
Se non puoi abusare di trucchi tecnologici, perché scrivere di fantascienza? 🙂
22/05/2016 at 18:25
In minoranza: si dilegua…
il dilemma che lanci è importante davvero. Complimenti.
23/05/2016 at 19:30
Per Hunter non è questo gran dilemma 🙂
Grazie di esserci AmoMarta 😉
21/05/2016 at 18:54
Colpo di scena: il mastino la stana. Vediamo come cambia la trama!
22/05/2016 at 12:00
Non sarebbe male un confronto tra i due…
Grazie di essere passata Serena.
20/05/2016 at 21:34
Ho l’impressione che ti sei trovato stretto con i caratteri, questa volta 😉
Con tutto quello che sta succedendo, da personaggio secondario, Emily sta diventando personaggio principale di questo racconto 😉 In virtù di questo, voto che il Mastino venga distratto da altro: magari la traccia per ritrovare la bambina 😉
Ciao 🙂
21/05/2016 at 12:56
I caratteri non sono mancati… più di altre volte 😉
Opzione in vantaggio per ora, ma la mia idea di distrazione è un’altra… 😉
Ciao e grazie!
20/05/2016 at 18:23
Il mastino viene distratto da altro… e magari Hitomi gli va dietro come un segugio 😉
Ho avuto l’impressione, leggendo questo episodio, che mancasse qualcosa. L’ho riletto una seconda volta e una terza, poi ho capito. Hai lasciato spazio alla “narrazione” come se avessi avuto una certa urgenza di pubblicare, lasciando a casa i protagonisti. Sono loro i grandi assenti oggi. Nessuna metafora poetica che evocasse le loro emozioni, la loro “presenza”, erano solo comparse, anche Hitomi. Non ha lasciato il segno e mi chiedo perché? Non fraintendermi, è scritto benissimo come al solito ma ti sei dimenticato di metterci l’anima. E’ una mia opinione, per cui prendila con le pinze, resti un mostro di bravura per me.
21/05/2016 at 12:40
Il motel è il protagonista del capitolo, simbolo della vita; dove a volte incontrare le persone giuste o quelle sbagliate è questione di tempismo. Mi piaceva l’idea di farli convergere tutti nello stesso posto in tempi differenti, (effetto sliding doors, e se…).
Per i personaggi: Hunter ha il suo sogno freudiano, Gabe il cortile, Emily il “cosa vuol dire casa”, ma è vero, ho volutamente ridotto l’introspezione a favore dell’azione.
Grazie Anna, le critiche sono apprezzate quanto i complimenti. Spero ti convincerti di più con il prossimo… l’anima però, te lo assicuro, ce la metto sempre 😉
21/05/2016 at 14:11
Il capitolo mi “ha convinto”, mi è sembrato di leggere una sceneggiatura. L’effetto è interessante, lo proponi spesso nei tuoi scritti e mi piace molto ma in questo episodio avverto delle lacune. La scena di Emily “al centro di un ampio lenzuolo, che la inghiottiva imitando una pianta carnivora” è molto “forte”, l’hai saputa rappresentare benissimo e immagino che la bambina si sia spaventata a morte prima di svenire, ma non le ho “visto” il terrore negli occhi; in un film non servono parole, abbiamo le immagini. Qui l’immagine è sfumata lasciando l’amaro in bocca. Non metto in dubbio che, quando scrivi, ci metti l’anima è evidente dalla cura dei dettagli, dalla ricerca di metafore appropriate, dall’attualità dei temi trattati e soprattutto dall’impegno nel creare personaggi in cui il lettore possa riscontrare se stesso, il proprio personale vissuto, i propri conflitti interiori, i problemi legati alla quotidianità, al sentirsi un diverso. Io credo di avere il problema opposto, mi lascio trasportare un po’ troppo dall’introspezione a discapito della trama, che magari resta inconcludente.
Detto questo, non hai bisogno di convincermi e la mia non è una critica (dal momento che non sono una scrittrice né un’addetta ai lavori) ma solo il punto di vista di un lettore a cui piace ciò che scrivi.
Ciao.
20/05/2016 at 16:53
Questo capitolo è bellissimo, non so da dove hai preso l’idea della trappola-telo, ma mi è piaciuta un sacco. E la descrizione del motel, e della “psicologia” di Hunter. Poi smetto, ma “Sperava non fosse sparito come il resto della sua vita” è semplicemente perfetta nella sua semplicità.
Adesso basta coi complimenti, se no sembra che voglia qualcosa in cambio! XD
Io dico che la stana (ma che sente “a fiuto” che Hitomi è una per bene)
Ogni capitolo migliori, pensaci al ciclo con copertina cartonata!!
21/05/2016 at 12:53
No dai, non smettere! 🙂
Mi sento lusingato da tutti questi complimenti e non so cosa rispondere… arrossisco e dico… GRAZIE!
Ciao
20/05/2016 at 16:11
Il mastino la stana!
Avanti così 😉
21/05/2016 at 12:42
Grazie Danio, ho delle idee in mente per un possibile scontro.
18/05/2016 at 15:50
Inseguite Emy! Mi piacciono gli inseguimenti.
Ciao
Sempre più ‘vero’ il tuo ambiente futuristico, i personaggi escono dalle pagine. Jenny è un fiore fragile che merita di sapere quanto le vogliono bene.
Ciao Ciao
18/05/2016 at 19:22
“i personaggi escono dalle pagine”, che bel complimento, Grazie!
Anche a me piacciono gli inseguimenti, ma credo ormai vincerà la trappola, tra l’altro è già pronta 🙂
17/05/2016 at 19:46
Buonasera, Gabriele.
Sarebbe stato un reato non seguire la tua storia. Devo dire una gran bella storia. Come ce ne sono poche. Fin qui credo di aver persino intuito dove sei diretto, ma se lo dicessi avrei due possibilità: rovinarti la sorpresa per i lettori oppure fare una gaffe micidiale. Per cui resto seduta e aspetto di leggere.
Una preda.
17/05/2016 at 20:01
Buonasera, Alessandra.
È bello leggere ancora i tuoi commenti, e vorrei tranquillizzarti, il reato è stato depenalizzato 🙂
Grazie dei complimenti e di essere passata.
16/05/2016 at 05:54
Ho votato per preparare una trappola per catturare la bambina.
Gli elementi fantascientifici ci sono, la trama regge e non è mai incoerente, siamo a metà storia ed essa procede ad un ottimo ritmo. Ho un complimento da farti, ed è strano in effetti. Forse sarai l’unico a cui lo farò: mi piace da morire il mondo in cui usi calligrafie diverse ( stili ) e la punteggiatura per saltare da un dialogo all’altro. Tutto così chiaro ed ordinato senza sbavature, dovrei imparare da te Gabriele.
Bel modo di trattare un racconto, lo esalti.
16/05/2016 at 16:59
“Tutto così chiaro ed ordinato senza sbavature”, sei sicura di non aver sbagliato racconto? 🙂
Sono molto contento che tutti questi cambi di pov, non precludano coerenza e chiarezza.
Grazie per le belle parole.
15/05/2016 at 17:01
Una preda, anche se piccola, è una preda. Carico il fucile!
Ho letto tutti i cinque capitoli di fila! La storia è davvero bella e intrigante!! 🙂 bravo!!
Un paio di piccoli errori qua e là, ma capita! 😉 Magari la prossima volta rileggi un po’ meglio 😀
Comunque mi piace tantissimo e già non vedo l’ora di leggere il seguito! 🙂
A presto!!
15/05/2016 at 22:54
Benvenuta e grazie!
Mi fa piacere che la storia funzioni anche per chi non ha letto i due racconti precedenti, l’idea era quella ;).
Spero di tenerti incollata per altri cinque capitoli e prometto di rileggere meglio. 🙂
15/05/2016 at 12:55
Voto per la trappola e mi butto sotto l’acqua calda!
Anche a me, come a Red, non è arrivato l’avviso dell’episodio precedente purtroppo.
15/05/2016 at 22:48
Mi raccomando, ricorda di sfregare con forza! 😀
Dannate notifiche! Comincio a pensare seriamente sia una congiura… o forse è il destino 🙂
Grazie del voto Chiara.
15/05/2016 at 12:41
Preparo una trappola. Uccidere una bambina sarebbe nel suo stile, ma ha una preda più grande da prendere per perdere tempo con una preda piccola, col rischio di farsi scappare la grossa. Inseguirla è imprudente; anche se nel suo stile, sta cacciando qualcosa di pericoloso e, come ha detto il capo di Peter13, ha cacciato molte prede e se agisse senza pensare non sarebbe sopravvissuto così a lungo. Forse la seguirebbe comunque, ma proprio per preparare una buona trappola.
Ciao 🙂
PS: Ma hai pubblicato due episodi in questa settimana? Perché ne ho perso uno (sì, sempre gli avvisi che non arrivano).
15/05/2016 at 22:45
Ragionamento che non fa una piega, mi hai convinto Red 🙂
Questa cosa delle notifiche è una seccatura, se non hanno una risposta gli amministratori del sito proprio non saprei, anche perché non sembra una cosa che capita solo a te
Grazie e alla prossima… incrocio le dita 🙂
14/05/2016 at 15:15
Preparerei una trappola (doccia già fatta 😉 )
Al prossimo, Gabriele.
14/05/2016 at 17:24
Ottima idea la doccia, non sai in che posti è stato quel matto!
Grazie e alla prossima!
14/05/2016 at 11:53
Mi ci sono messa davvero nei panni di Hunter o, meglio, nella sua testa pacata perciò… carico il fucile, tanto Emily ha il suo angelo custode 😉
“Il detective ripensò alla discussione con Hit della sera prima; adesso malediceva il traffico e la sua indecisione”, avrei racchiuso il paragrafo precedente tra le virgolette per rendere più evidente che si trattasse di un ricordo, il ritorno al presente è stato a mio avviso un po’ brusco.
“A volte le persone non chiedono aiuto… perché hanno paura… per non disturbare”, il silenzio di JJ è carico di sottintesi così come la sua fuga. Le persone, a volte, hanno bisogno semplicemente di essere amate.
Alla prossima, Gabe.
14/05/2016 at 11:53
*bacata, sorry.
14/05/2016 at 17:22
Le virgolette ci volevano hai ragione, sono i pensieri di Malcom. A volte, mi sento più Peter13, “non capisco” 🙂
Grazie Anna!
14/05/2016 at 11:05
Preparo una trappola.
Molto bello, anche stavolta.
Ma, ehi, le riletture: “AI due scelte”!!!!! Ahahaha.
Io me lo immagino già pubblicato, copertina rigida, il primo tomo del Ciclo delle “Cupole di New Pretoria”! 😉
14/05/2016 at 17:18
E con “ai” crolla definitivamente la mia già scarsa credibilità e sento il rumore delle copertine rigide cadere per terra 🙁
Grazie, ma me lo darei in testa il primo tomo! 🙂
14/05/2016 at 10:42
Hunter è uno psicopatico, carica il fucile. Voglio sapere di più del mutante buono ( beh sì, è un tenerone). A proposito di tenerezze, un bacio da Rosa, molto emozionante 😉
14/05/2016 at 17:07
È solo un cagnolone in fondo! 🙂
Ho un sentimento di amore-odio con la scena del bacio, mi piace a giorni alterni; va beh, nel dubbio carico il fucile 😀
14/05/2016 at 10:39
Inseguo Emily.
” Niente ti fa sentire più vivo di ammazzare qualcosa” ? massima interessante.
” Le persone non sempre chiedono aiuto, ma non significa che non ne abbiano bisogno.” Giusto. Ma le persone basta osservarle con attenzione per capire – anche se non chiedono – se hanno bisogno di aiuto. Sono certa che Hitomi lo sa, lo ha già dimostrato. 😉 Bravissimo.
14/05/2016 at 17:00
Hunter trovo sia un personaggio interessante nella sua monodimensionalità 🙂
“Ma le persone basta osservarle con attenzione per capire – anche se non chiedono – se hanno bisogno di aiuto.”
Non lo darei per scontato; aiutarle poi è un altro grande passo, che dice molto.
Grazie dei complimenti e del commento 😉
12/05/2016 at 08:14
Sì, ma non tutto il capitolo!
Questo per far passare il messaggio che trovo incredibile il modo in cui riesci in un solo capitolo a seguire numerosi personaggi mantenendo comunque una chiarezza invidiabile. Penso che sia un aspetto fondamentale del tuo stile e mi piace.
Ciao Ciao
12/05/2016 at 17:22
“Chiarezza invidiabile”, con tutti questi “stacchi” non è cosa da poco, spero sempre che non risulti tutto troppo confusionario.
Grazie dei complimenti.
10/05/2016 at 09:39
Ahaha belle opzione, ma dire che è ovvio!
Tanti personaggi, faccio fatica a star dietro a tutti…ma per il momento non mollo! 🙂 Il mistero s’infittisce!
10/05/2016 at 17:26
Resisti, so che ce la puoi fare, pensa che siamo quasi già a metà 😀
Grazie per la tenacia 😉
10/05/2016 at 09:02
Voto. Sì, ma non tutto il capitolo.
Mi piace molto questa storia.
Lo stomaco rumoreggiò ancora, il suo corpo certi dilemmi non se li poneva. -hai delle uscite fantastiche.
10/05/2016 at 17:22
Grazie mille Sandro!
09/05/2016 at 18:34
Sì, non tutto…
i suoi occhi gli ricordavano quelli di mamma?
😉
09/05/2016 at 23:25
Perché no? Gli occhi sono occhi, una “persona buona” lo è al di là del sesso.
Grazie di esserci!
09/05/2016 at 17:28
Concordo con Anna.
Si, ma non tutto il capitolo!
ciao, a presto 🙂
09/05/2016 at 23:18
M’anfatti lo dico anch’io! 🙂
Grazie e alla prossima.
09/05/2016 at 14:48
Ovvio…
Per evitare di fare un “copia e incolla” di tutto il capitolo, mi limiterò a dire cosa non mi è piaciuto… NIENTE!
Stai diventando come Gabe… un mastino, ma di bravura 😉
09/05/2016 at 23:16
Addirittura tutto, no dai, così è troppo! 😉
Grazie, sei sempre gentilissima!
08/05/2016 at 22:04
Non sono la sola ad avere difficoltà con le domande finali, eh?! 😉
Bello questo mutante-mastino-mannaro difensore dei deboli e degli oppressi!
09/05/2016 at 23:15
Si nota tanto eh?!
Il difensore dei deboli ogni tanto se li pappa, ma solo per sbaglio 🙂
Grazie di essere passata.
07/05/2016 at 08:54
Ciao Gabriele,
MI sto davvero affezionando ai tuoi personaggi, Jenny la triste, Hitomi la misteriosa (almeno per me, mi dà l’impressione di avere un sacco di cose da raccontare). Forse è proprio Malcom quello che vedo un po’ più evanescente, ma so che è una tattica: è un po’ come il tenente Colombo, sta lì, sembra innocuo, nessuno lo considera e poi… Questo ultimo mutante, poi, merita un posto tra i supereroi. Toh, ho fatto la rima!
A presto
07/05/2016 at 09:05
Grazie del commento Jaw!
Mi sento di dover difendere Malcom, con due donne così è difficile spiccare. Anche se lui darebbe la colpa all’autore 🙂
04/05/2016 at 07:17
Emily. Ma ne parlerai lo stesso perché mi sembra fondamentale (altro che secondaria!). Allora “A tribordo presto”, perché mi ha fatto sorridere e mi incuriosisce.
04/05/2016 at 12:27
Bentornata Chiara e grazie del commento!
Credo che conosceremo meglio sia Emily che il misterioso “marinaio” 😉
03/05/2016 at 20:43
“Jenny è pazza?” No perché non lo è. Forse depressa. In ogni caso non sappiamo cosa c’è scritto nella lettera.
“A tribordo, presto!” è interessante ma son sicuro che metterai comunque qualcosa anche se vince un’altra opzione
“Emily” è quella che voto, sia perché il capitolo è quasi tutto incentrato su di lei e non sappiamo che fine ha fatto, sia perché è la più vicina a Gabe/Mastino e può nascerne qualcosa di interessante. E poi, chissà, Emily potrebbe indirizzare Malcom ed Hitomi (più Hitomi che Malcom) verso la giusta direzione 😉
E veniamo ad un problema che ho avuto col capitolo: il discorso tra Malcom e Hitomi. Non sempre si riesce a capire chi parla dei due e l’ho dovuto leggere tre volte. Cerca di indicare chi è che parla.
Il resto del capitolo è stupendo e le descrizioni eccezionali ^_^
Ciao 🙂
04/05/2016 at 12:23
Ciao Red,
Grazie per i complimenti e per la critica ai dialoghi; per me naturalmente era logico chi diceva cosa, ma dopo che me lo hai fatto notare l’ho riletto e hai ragione, è un po’ confusionario, ad un certo punto si intrecciano.
“Jenny è pazza?” No perché non lo è. Forse depressa. In ogni caso non sappiamo cosa c’è scritto nella lettera- ottima osservazione 😉
03/05/2016 at 16:48
Secondario a chi?
Emily, parliamo di lei 😉
03/05/2016 at 19:47
Ma si dai intendevo secondario rispetto alla trilogia, non sono una brutta persona! 🙂
Ciao
03/05/2016 at 14:25
A tribordo!!!
Il resto… lo sai.
03/05/2016 at 19:43
Ok capo!!!
Grazie del commento 😉
03/05/2016 at 12:37
Parliamo di Emily!
Racconto denso di informazioni, c’è molta carne al fuoco… vediamo quale sarà la piega giusta da prendere!
03/05/2016 at 19:42
Troppa carne al fuoco forse 😉
Non mi aspettavo tutto questo successo di Emily!
Grazie Serena!
03/05/2016 at 11:17
Ciao, premetto che il genere fantascienza non è sicuramente quello che amo leggere.
Ad ogni modo letta la trama sono entrato nel tuo racconto..
Salta subito agli occhi il ritmo incalzante. forse anche esagerato, per cui vale la stessa considerazione fatta ieri ad AmoMarta..
Poi mi pare che sia siano in gioco troppi personaggi cui andrebbero “profilati”..
Però probabilmente è un mio limite
In bocca al lupo per il proseguio
ps.-Seguo e voto per jenny è pazza – mi ricorda un brano di Vasco
03/05/2016 at 19:39
Ciao e grazie per aver letto nonostante il genere ti sia ostico. Andrò a leggermi il commento, ma hai ragione, ogni personaggio meriterebbe più spazio, spero comunque di riuscire a dare una certa profondità ai personaggi.
P.s. un gran bel brano di Vasco! 😉
03/05/2016 at 10:54
A tribordo presto!, non ho capito chi porta in macchina l’Homer clonato. O Peter, fa lo stesso.
Ciao,
E’ notevole come riesci a tenere aperte tre o quattro linee narrative! E in così poco spazio, poi. Tutti i tuoi protagonisti hanno un tratto distintivo che te li fa individuare subito.
Mi piace.
Una cosa, ma giusto perché non saprei che appunto farti: la virgola dopo la chiusura del discorso diretto, l’ho notata in più punti. Io non la metto praticamente mai, mi sembra pleonastica perché comunque il ‘-‘ di chiusura è già una cesura/pausa.
E poi è un carattere in più! 😀
Ciao Ciao
03/05/2016 at 19:33
Ciao Moneta, più Peter Griffin che Homer 🙂
Si sto esagerando con le linee narrative, ma dovrebbero intrecciarsi, almeno spero 😉
Era una cosa che mi chiedevo quella della virgola, un carattere in più fa sempre comodo, magari riesco ad aggiungere un’altra prospettiva. 🙂
Grazie del consiglio e del commento!
03/05/2016 at 10:42
Il capitolo è un po’ frammentario (si dirà così?) ma “acchiappa”. Posso solo fare un appunto da vecchia borsa amante dell’italiano? Lo so che ormai è tollerato, ma a me sto “gli” invece di “le” m’infastidisce proprio. “Ricordandole” non “ricordandogli”, grrr!
😉
Bé visto che l’opzione Gabe/Mastino non la metti scegliamo Emily. Introduci un personaggio nuovo, parliamone.
Ciao
03/05/2016 at 19:24
È la mia mente ad essere frammentata!
Per quel “ricordarle”, non piace neanche a me… per punizione sto in ginocchio sui ceci… ok hamburger di ceci, ma è il pensiero che conta 😀
Emily è stata salvata da Gabe quindi forse…
Ciao e grazie!
03/05/2016 at 10:22
Emily… non posso non votare lei, mi ha molto emozionata il modo in cui l’hai introdotta nella storia, quasi fiabesco. Personaggio secondario? Potrà anche non avere un ruolo di spicco ma l’hai già resa indimenticabile.
BRAVO!
03/05/2016 at 10:28
Grazie Anna!
Non mi convinceva come capitolo, è bello ricevere un commento così positivo e celere 😉
Pensavo votassi JJ, Emily deve aver lasciato il segno! O forse è stato Timmy l’iguana rosa… 🙂
03/05/2016 at 10:59
“Non mi convinceva come capitolo”…
-Quando lo stringeva, gli occhi sporgenti le sfregavano le guance, ricordandogli le carezze;
-Lei faceva finta di dormire, solo per sentire il suo calore arrossarle le guance;
-la chioma color regolite galleggiava nell’aria;
-Il marciapiede rugoso scivolava rapido sotto le loro suole;
-con un sorriso a cui Malcom aveva perdonato tutto.
Devo continuare?
JJ è nel mio cuore e penso abbia bisogno di essere lasciata sola per un po’ 😉
Quanto all’iguana rosa, non amo i rettili né il rosa ma ho trovato adorabile il modo in cui sei riuscito a mostrare il legame tra la piccola e il suo peluche, ho avvertito tutta la sua tristezza quando ha dovuto abbandonarlo per cercare di salvarsi.
Sei un mostro… di bravura!
03/05/2016 at 19:18
Quasi tutto il capitolo! 🙂
Troppo buona, grazie!
01/05/2016 at 11:44
Cos’ha visto Nat?
Hitomi mi è sempre più simpatica 🙂
Son preoccupato per Jenny.
Oggi son telegrafico…
Ciao 🙂
01/05/2016 at 22:32
“Son preoccupato per Jenny” anch’io!
Anche tu usi i telegrammi? 🙂
Se è collegato al commento sotto di AmoMarta hai vinto tutto! 😀
28/04/2016 at 08:44
Continuiamo con Nat.. bel capitolo, avvincente e divertente 🙂 la scena di “Sono io Peter!” è mitica|
28/04/2016 at 20:26
Povero Peter13, non ha capito bene come funziona la storia dei cloni. 🙂
26/04/2016 at 19:51
Chi deve incontrare Peter13?
Belle citazioni, ottimi dialoghi, avanti così 🙂
27/04/2016 at 19:23
Grazie Danio alla prossima!
26/04/2016 at 13:06
Ho votato per cosa ha visto Nat.
AH, che bello, finalmente un post-apocalittico! È in definitiva il genere che più mi piace leggere e scrivere. Il racconto procede bene e si legge molto piacevolmente. Ho notato qualche refuso, ma nulla di che. Anzi, molti più che refusi mi sembrano degli espedienti narrativi che incarnano molto il genere. Roba colloquiale, intendo. Bello, seguo autore e storia. Mi sono gasata.
26/04/2016 at 19:43
Nei dialoghi qualche errore lo metto di proposito, ma se hai tempo e voglia di segnalare qualcosa fai pure.
Grazie dei complimenti e della fiducia nell’autore 😉
27/04/2016 at 01:01
Ma di nulla! Se noto qualcosa riferisco! 🙂
26/04/2016 at 05:55
Cosa ha visto Nat?
“Coraggio: ce ne vuole di più per vivere o per uccidersi? Questione di prospettive”, non è l’unica citazione che ho adorato ma solo quella che mi ha lasciato senza parole.
Lascia che ti dica (o “scriva”, fa lo stesso 🙂 ) una cosa: sei BRAVO… è meglio che te ne fai una ragione 😉
P.S.: se mi ammazzi JJ, giuro che non ti seguo più e non lo dico per me ma per il… romanzo 😀 elimineresti un pilastro della storia. Pensaci bene…
26/04/2016 at 19:32
Ho pensato molto all’arco che potesse avere il personaggio di JJ in questo racconto e… Niente spoiler 😀
Lascia che ti dica io una cosa, GRAZIE… anche perché senza i tuoi commenti, le due ragazze non avrebbero avuto tanto spazio, soprattutto Jenny.
25/04/2016 at 21:41
Ho votato cos’ha visto Nat.
Mi è piaciuto molto anche questo capitolo. Ci sono anche delle chicche speciali come: È come se diventassi più stupido e grasso ad ogni clonazione! Bravo.
25/04/2016 at 23:35
A sua discolpa, devo dire che Peter13 è stato prodotto sotto lo spirito del :
“Ok abbiamo la tecnologia per farlo, ma non voglio spendere un capitale” 🙂
Ciao e grazie!
25/04/2016 at 21:13
Ok tutto fantastico ma… con l’inizio hai già vinto:
” … lo spostamento d’aria, intriso di desideri feriali, accarezzò il viso della ragazza. …”
tatto, olfatto, pensiero. Bingo narrativo!
😉
oh poi ora, grazie ame, che frana che sono!, stai a 33, 33, 33, che nessuno mai finora….
25/04/2016 at 21:16
Ma possibilità di comunicare con te? che so… telegramma, morse….
25/04/2016 at 23:31
Ho un cercapersone stop 😉
Ma forse è meglio se ti lascio l’e-mail stop 🙂
La smetto di fare lo scemo stop 😀
Grazie davvero, anche se non è tutto fantastico, almeno ho fatto Bingo!
gabriele.zeta@gmail.com
25/04/2016 at 20:56
Cosa ha visto Nat?
Però ho anche io una domanda: in questo lontano futuro ci si ricorderà ancora del grandissimo Vasco degli anni 70/80? Il futuro all’improvviso mi appare meno oscuro! XD
25/04/2016 at 23:23
Porto un futuro di pace, prosperità e musica italiana Vintage 😀
Concordo il grandissimo Vasco è quello degli anni 70/80 😉
24/04/2016 at 12:46
Alla fine ho votato Jenny, ma il telefono fisso mi ha attirato parecchio 😛
Non mi è arrivato l’avviso della nuova storia, ma son riuscito ugualmente a leggerti ^_^
Ciao 🙂
PS: son scemo io, o prima non sapevano nulla di Jenny?
24/04/2016 at 18:15
Grazie per aver votato Jenny, il secondo capitolo è quasi finito. 😉 (sta cosa del telefono mi è sfuggita di mano 🙂 ).
Jenny aka JJ è già apparsa nelle due storie precedenti, ma ha avuto sempre poche righe. Di lei si sa che fa la prostituta, abita sopra Malcom e Hit, e con loro forma una famiglia atipica.
P.s.
Per la storia delle notifiche, grido al gomblotto dei poteri forti. 🙂 😀
24/04/2016 at 12:45
Ho votato quella dei giornalisti. Sante parole!
24/04/2016 at 18:01
Più che sante laike 😀
23/04/2016 at 19:41
Cavolo vedo che praticamente stai scrivendo saga, complimenti! Hai inventato un intero mondo e lo stai popolando. Apprezzo molto questa sf realistica e non tutta rosa e fiori. Tu la pennelli molto bene, sono curiosa del seguito.
Ma davvero nel futuro i giornalisti… non si saranno ancora estinti?
24/04/2016 at 10:15
Beh saga, per quella riparliamone quando comincerò a vendere del merchandising. 😀
Niente estinzione per i giornalisti, finiranno tutti a scrivere finte notizie su internet che sono invece pubblicità. 🙂
Grazie di essere passata, alla prossima!
21/04/2016 at 18:58
Con “ci vuole coraggio per essere brutti” m’hai svoltato la vita hahahahah e, tralaltro, m’hai ricordato la storia che sto scrivendo… Incipit interessante!
21/04/2016 at 19:25
Purtroppo non è mia, è una citazione che continua con:
“ad essere belli e bravi, siamo bravi tutti”.
Speriamo di tenere vivo l’interesse 🙂
21/04/2016 at 07:25
Io voglio sapere perché ha il telefono fisso 😛 mi è sembrata la domanda più divertente. Bell’incipit!
21/04/2016 at 19:22
Il telefono riscontra più successo del previsto 🙂
Grazie di essere passata.
20/04/2016 at 13:45
Voglio sapere del telefono fisso (peggio per te che hai messo l’opzione 🙂 )!
Mi è piaciuto molto, complimenti.
Leggendo i commenti qui sotto mi sono sentito un mezzo troglodita, perché, lo devo confessare, la ‘parolina con la c.’, in determinati contesti diciamo informali, mi sfugge anche più di qualche volta. Brucerò all’inferno, per questo?
🙂 🙂 🙂
20/04/2016 at 19:31
Ma una spiegazione del telefono fisso c’è, sta scivolando sugli specchi cercando di rimanere agrrappata 🙂 ( per fortuna non è in vantaggio.)
La parola “magica”, dipende dai contesti in cui la usi, anch’io la uso spesso, poi sai cosa si dice dell’inferno, la compagnia è migliore di quella del paradiso 😀
Grazie e alla prossima!
20/04/2016 at 05:53
Jenny avrà una parte tutta sua.
Bentornato, e alla grande, direi 😉
Ho votato Jenny perché mi ha fatto compassione, ma forse sto’ diventando vecchio e mi commuovo facilmente 🙂
Ciao, ragazzo, al prossimo 😉
20/04/2016 at 08:11
Ciao Danio,
E chi non avrebbe compassione di JJ, sarebbe strano il contrario 😉
Grazie di seguire anche questa storia.
20/04/2016 at 01:19
Voglio il riciclo della parole d ottant’anni prima, io che pure mia madre mi dice che la mia scrittura è antiquata!
A me il capitolo è piaciuto molto, in tutt’onestà però c’è una cosa che si scontra con i miei gusti e con quella che a mio avviso è la realtà: la parola c. ripetuta troppe volte, in realtà non è così che parliamo e anche nei libri…
Comunque bravo.
Per lei il suono della libertà, per lui, uno dei pochi progetti funzionanti. Bella!
20/04/2016 at 08:06
Benvenuta Alessandra e grazie dei complimenti.
La parola c. starebbe per “fuck”, dato che parlano in inglese, e viene usata più spesso nel parlato, un po’ come fanno certi veneti usando le bestemmie come virgole 🙂
Ma sto accampando delle scuse, penso tu abbia ragione, è un’esagerazione da film.
19/04/2016 at 20:48
Giornalisti 😉 avevi dubbi? 😉
Mi piace, ma era ovvio, che lo dico a fare. Ho visto ogni immagine, persino lo buffo del tombino, bravissimo.
20/04/2016 at 07:54
Grazie mille, anche per avermi strappato una risata con quel “lo buffo del tombino”, 🙂 mi sa di poesia duecentesca.
21/04/2016 at 14:23
Sì, scusa… sono dislessica ultimamente…
19/04/2016 at 17:06
Jenny… ovviamente 🙂
Ottimo incipit per un romanzo, giusto per buttarla lì… scherzi a parte, mi è piaciuto molto questo nuovo inizio. Non che non me lo aspettassi, ma hai saputo ricreare un’atmosfera tale che mi è parso di essere avvolta in quella nebbia, con quegli occhi rossi che mi scrutavano al buio. Sei stato magistrale!
P.s.: bentornato Sherlock 😉
19/04/2016 at 19:57
Magistrale mi sembra troppo, credo che tu ormai sia di parte 🙂
Per il romanzo aspetto di avere più lettori, giusto per ammortizzare le spese 😀
Sherlock, è colpa sua se da bambino volevo fare l’investigatore!
20/04/2016 at 05:35
Raccontare penso possa farlo chiunque, la cosa difficile è saper mostrare, permettere a chi legge di riuscire a visualizzare nella propria testa ciò che vede l’autore. Tu riesci a farlo molto bene, così come riesci a rendere veri i tuoi personaggi. Seguo le tue storie per carpire un po’ della tua bravura e non per cortesia.
Mi auguro che tu faccia lo stesso.
20/04/2016 at 07:38
La mia era una battuta, tutto qui 😉
Ovvio che ti seguo perché mi piace quello che scrivi, non seguo nessuno “per cortesia”, come non mi piacerebbe se lo facessero con me.
Il punto è che la maggior parte delle volte non sono soddisfatto di quello che scrivo e mi stupisco sempre dei commenti positivi, dei quali ti ringrazio nuovamente.
19/04/2016 at 15:51
Non ho letto nessuna delle tue precedenti Pretoria’s Stories, ma questo inizio mi piace.
Ho votato come mai Chang ha ancora un telefono fisso? Perché sono priva di preconcetti e sovrastrutture… ;-p
19/04/2016 at 19:45
Che sembra una domanda stupida, ma tutto ha un senso 😉
Gradisci un piatto di “pasticcio multicolore”? 😀
19/04/2016 at 15:40
Beh che dire? Cyberpunk! O almeno è quello che mi sono immaginato… Al finale di questo primo capitolo ho dato molteplici significati, ma ora non dirò di più 🙂 attendo il seguito! 😀
19/04/2016 at 19:33
Non sei il primo a definirlo cyberpunk, e non mi dispiace visto che mi piacciono entrambe le cose. 🙂
Niente spoiler! 😀
19/04/2016 at 15:37
Ho votato “Jenny avrà una parte tutta sua durante il racconto?”
Ciao, ho letto quello che hai scritto, devo dire che l’ambientazione non è per niente male, ma di tutte e tre le parti mi è piaciuta di più l’ultima.
Sono tutte e tre un po’ frammentate (anche se questo si nota meno nella terza parte), forse perchè utilizzi frasi brevissime senza dilungarti con molte virgole e subordinate. Prova a farlo, magari salta fuori qualcosa di meno spigoloso 🙂
19/04/2016 at 19:29
Grazie per il consiglio, proverò a costruire frasi più lunghe, così da avere un ritmo meno sincopato 😉
Il termine spigoloso non mi dispiace però, come un edificio razionalista in cemento 🙂
19/04/2016 at 14:46
“apposto” nel dialogo è voluto, lo dico prima così non sembra una scusa 😉
Altri errori non sono voluti 🙂