I sette spadaccini

Il primo spadaccino

Sette spadaccini, il corpo speciale dell’esercito di Wa-Cicala, attraversavano le strade a cavallo, di ritorno dalla loro missione.
-Capitano, la folla esulta. Salutali- suggerì Sand a Roland.
Roland si scosse dai suoi pensieri e osservò con aria confusa gli occhi della ragazza che scintillavano alla luce del sole. Lei gli sorrise divertita.
Lui si rimise in ordine e alzò il braccio in segno di saluto verso la gente che si affollava ai bordi della strada.
Impiegarono un paio d’ore ad attraversare il corso principale per giungere al castello e, una volta lì, furono condotti al cospetto del governatore.

***

-Lode e gloria agli eroi che proteggono la città accrescendone lustro e fama- fu il saluto del governatore di Wa-Cicala.
Roland e i suoi uomini si inchinarono.
-Portiamo notizie dal Nord- disse Roland a chiare lettere, senza alzare lo sguardo -Le truppe nemiche battono in ritirata. Il loro capo Mogh Spaccateste è stato fatto prigioniero- a queste parole uno degli spadaccini del gruppo, il più alto e robusto, gettò a terra un fagotto che portava in spalla.
Il governatore si avvicinò -E’ Mogh?- chiese titubante e fremente di curiosità, dimenticando per alcuni istanti la forma e l’etichetta che il suo ruolo gli imponeva.
-Sì signore!- rispose Roland.
-Per Gea!- esclamò il governatore.
Fece chiamare delle guardie e il prigioniero venne portato di peso nelle prigioni.
-Siete straordinari, come sempre- disse poi con ammirazione, rivolto a Roland e al suo gruppo -per ora potete congedarvi, presto riceverete ciò che vi spetta-.
Così si separarono: il governatore fece entrare il consigliere che attendeva di essere ricevuto mentre il gruppo di spadaccini si diresse alla caserma per riporre gli equipaggiamenti.

***

Nella caserma.
-Perché dev’essere sempre Roland ad affrontare l’avversario più forte?- sbuffò Argast scostando con la mano il ciuffo biondo che gli pendeva davanti agli occhi.
-Perché lui è il capitano!- rispose Sand infastidita mentre Roland si slegava il corpetto, ignorando la provocazione.
-Non è giusto! Io sono più abile di lui!- continuò Argast.
-Se fosse come dici saresti tu il primo spadaccino, non lui- intervenne Caigar bonario, riferendosi al torneo di spade che, due anni prima, aveva decretato Roland come primo spadaccino della città. Caigar era il tipo che aveva portato in spalla il prigioniero, era alto un paio di metri, con spalle larghe e possenti ma, nonostante la sua mole imponente, era un tipo fondamentalmente pacifico.
-Il torneo è acqua passata ormai! Io sono diventato più abile da allora!- insistette Argast.
-Vorrà dire che quando ci sarà un nuovo torneo lo vincerai tu!- concluse Caigar sorridendo.
Roland fece avvicinare Dormoth che indossava ancora il corpetto -Non perdere altro tempo. Va dal chiropratico a far medicare la ferita che nascondi sotto  il corpetto- gli disse mentre riponeva la propria armatura sul busto di sostegno -Non c’è disonore nel venire colpiti da un nemico. Ma ho bisogno di te, in forma, se dovessero assegnarci una nuova missione-.
Dormoth sgranò gli occhi sorpreso. Era il membro più giovane del gruppo e l’ultimo ad essere entrato a farne parte. Ammirava Roland e tutti i suoi compagni e, sebbene avesse mostrato un talento non indifferente con l’uso della spada, non era ancora al loro livello. Roland aveva visto una luce nel suo sguardo che lo aveva colpito e aveva deciso di farlo entrare in squadra nonostante non avesse ancora raggiunto i massimi livelli di scherma.
-Si, signore!- rispose Dormoth e corse fuori dalla caserma verso l’abitazione del chiropratico.
Quando Dormoth fu uscito anche Keros e Minor si avvicinarono a Roland che stava allacciando il fodero con la spada alla cintola.
-Altra missione, altro successo!- sorrise Keros.
-Stai diventando più amato dello stesso governatore in città!- lo canzonò Minor.
-Faccio solo il mio lavoro. E voi dovreste smetterla di mettere in giro certe voci. Se arrivassero all’orecchio del governatore potrebbe fraintendere-.
-Andiamo a farci una birra per festeggiare la vittoria?- lo invitò Keros.
Roland annuì col capo, allora Keros si rivolse anche agli altri in sala -Chi viene a festeggiare con noi?-.
Uscirono tutti insieme, con abiti civili e aria tranquilla, diretti alla locanda. Portavano con se solo le proprie spade che permettevano di distinguerli per la particolare forma.
Keros si avvicinò a Sand -Tu rispondi come un uomo, ti batti come un uomo, sai anche bere come un uomo?-.
Lei lo fissò alzando un sopracciglio, divertita -Mi stai sfidando Keros? Cosa diranno di te quando sapranno che sei stato sconfitto da una donna a bere birra?-.
-Ah, immagino che potrebbero dire cose terribili- le sorrise -Ma questo non succederà, perché io non perdo mai!-.
Caigar si rivolse al gruppo -Dobbiamo chiamare Dormoth-.
-Lascia stare- rispose Argast -Il ragazzino è troppo piccolo per queste cose-.

***

Nel castello intanto, il consigliere riferiva di strane voci, sentite in giro, che asserivano che il capitano Roland fosse più amato dal popolo dello stesso governatore.

Come procede la storia per il gruppo di amici spadaccini?

  • Si siedono ad un tavolo ma prima di iniziare a bere vengono trascinati a ballare da altri clienti che vogliono festeggiare la loro vittoria (14%)
    14
  • Si siedono a bere e discutono tra loro in allegria. Keros perde la sfida contro Sand (86%)
    86
  • Prima che possano sedersi ad un tavolo per bere, vengono fatti chiamare dal governatore (0%)
    0
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75 Commenti

  • Sei riuscito a chiudere magistralmente la storia. Cosa non facile quindi mi congratulo. L’azione serrata fino alla fine è stata degna di tutto il racconto.
    Ora però mi devi dire che fine hanno fatto gli altri spadaccini 😉

    Ciao 🙂
    PS: farne tornare almeno uno in una delle future storie ancestrali, sarebbe un bel colpo di scena (per Ronald)… a meno che non li vuoi far passare dal regno dove è lui ricercato (che è peggio) 😛

    • Grazie!
      Con te posso parlare ruolese 😉
      Gli altri personaggi sono PNG ma siccome potrei parlarne ancora in altre storie (cameo) non voglio spoilerarti nulla.
      Caigar e Argast hanno raggiunto il guaritore in tempo? Caigar è riuscito a salvarsi?
      E che fine hanno fatto Keros e Sand? Keros sarà riuscito a conquistare il cuore di Sand che in realtà batteva per Roland?
      Quello che posso dirti però è che le avventure delle Ancestorie sono ambientate pochi anni dopo (2-3) e che durante tutto quel periodo, Roland non li ha mai riincontrati.

      Alla prossima 🙂

  • Fantastico! *___*
    Un finale veramente mozzafiato! La fuga, il potere delle spade, la ferita!
    Non c’è niente da dire: bravissimo!
    E poi, quando ho letto il nome di Kito, il mio preferito (ho fatto anche rima), sono saltata sulla sedia! Quindi è così che si sono conosciuti! *w*
    Sono proprio curiosa di scoprire cosa ci proporrai nel prossimo racconto!
    Ancora complimenti! A presto! 😉

    • Grazie 🙂
      Son contento che l’esperimento di raccontare la storia di uno dei personaggi sia andato bene. In verità pensavo di tornare per un po’ alle Ancestorie classiche, per riprendere l’allegria che è mancata in questa storia.
      Magari contro un mago (finora a parte le spade di Roland e i guanti di Seko c’è stata poca magia). Chissà…..

      A presto 🙂

  • Eh! Eh! Io invece avevo capito che era il ragazzino perché ormai sto iniziando a conoscere il tuo modo di ragionare 😛
    Ciononostante sei riuscito più volte a sorprendermi, quindi voto il potere delle spade.

    Sei all’ultimo capitolo: riuscirai a chiudere tutto correttamente? 😉

    Ciao 🙂

  • Ciao!! 😀
    Capitolo avvincente! L’ho letto col fiato sospeso!! Non mi aspettavo che Roland si fosse tramutato nel ragazzino! Un bel colpo di scena!
    Queste spade mi piacciono tantissimo! Facciamogliele usare anche nell’ultimo capitolo! 😉
    Alla prossima!!

  • Ciao! 😀
    Meno male che (almeno per ora) hanno tutti creduto alla bugia di Roland, così (forse) gli ultimi quattro spadaccini restano vivi! 😉
    Ho votato al castello, ma anche il tempio mi ispirava molto! Non vedo l’ora di leggere il resto!!
    Alla prossima!

    • Ciao Mika 🙂
      la prima volta che pensai alla storia di Roland, tutti gli altri spadaccini morivano per seguirlo alla ricerca di Drakgar, che era custodita da un drago e lui poi rinunciava al titolo di primo spadaccino per senso di colpa. E mi piaceva molto come idea.
      Ma questa nuova versione della storia non mi dispiace affatto. La possibilità che gli altri (peccato non tutti) si salvino, non fa perdere valore alla trama, credo. Ma ti anticipo che (vivi o morti) questa è l’ultima volta che Roland li vide.

      Alla prossima 😉

    • La testa del mastino che esplode decorando a festa la parete un po’ di soddisfazione la offre, dai. Comunque sono d’accordo. Anche perché finora a parte Dormoth che era inesperto gli altri non si sono battuti in duelli standard, 1 vs 1.
      Devo solo decidere se fare un duello lungo e faticoso o breve e semplice (proprio a indicare che in uno scontro di spada normale gli spadaccini non hanno rivali).

      🙂

    • Ciao Mika, 🙂
      è il passato di Roland ma lo stiamo scrivendo tutti insieme. Quindi, anche se è chiaro che alla fine Roland diventerà un avventuriero, non è detto che le cose andranno come temi. Dipende dalle vostre scelte. Considera ad esempio che Caigar a differenza di Minor sarà armato se dovesse incontrare i mastini 😉

      Alla prossima

  • Dormoth verrà condannato e gli altri sei spadaccini verranno accusati di essere suoi complici! Sa molto di tresca alle loro spalle e quindi mi piace 😉

    Anche Roland, però, confessarsi con una che non capisce più niente… 😉

    Capitolo molto carino ^_^

    Ciao 🙂

  • Vengono trascinati a ballare.
    Ciao, bell’inizio, sarà dura far stare sette personaggi della stessa importanza in soli 10 capitoli.
    Simpatica anche la tua stringata biografia, NNN, anche se penso che l’ultimo periodo/verbo non si sia ancora realizzato per due ottimi motivi: stai ancora qui a scrivere e quel verbo non esiste 😀

    Ciao Ciao

    • Ciao Moneta 🙂
      grazie per aver espresso la tua preferenza.
      Nell’ultimo racconto che ho scritto qui c’erano 10 protagonisti, so bene cosa vuoi dire quando dici che sarà dura XD ….ho già paura a proseguire con il prossimo capitolo.
      Ebbene sì, il verbo Norire l’ho inventato per fare un’allitterazione, in barba alla tanto odiata (da me) licenza poetica.

      Alla prossima

  • Primo!

    “Si siedono a bere e discutono tra loro in allegria. Keros perde la sfida contro Sand.” Mi sembra un buon inizio. Non ci sono grandi errori e la premessa c’è tutta.

    Spero sono che non vada tutto a catafascio, visto che Roland dovrà successivamente essere un “banale” avventuriero 😉

    Ciao 🙂

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