Dove eravamo rimasti?
Ricordi al vento
-Ciao!
Emetto uno sgradevole gridolino acuto, mentre salto sulla sedia per lo spavento. Il cuore mi batte a mille, ho un principio di infarto. Mi guardano tutti e lui scoppia a ridere divertito.
-Scusa, non volevo spaventarti. Mi dispiace.
La mia faccia esplode in un fastidioso rossore e gli lancio uno sguardo di sottile rimprovero. Non l’ho mai visto prima. Sembra un ragazzo buono. Ha un sorriso contagioso. Trasmette molta allegria.
-Ciao. Che figura. Scusa, ma mi spavento facilmente.- forse ho recuperato la parola, ma non ho il coraggio di guardarlo negli occhi.
-Piacere…- ruota la testa e cerca di leggere la copertina del mio quaderno poggiato sul banco -…Greta. Io sono Marco.
Sì è un’abitudine un po’ infantile, quella di scrivere il mio nome su libri e quaderni, come facevo da bambina quando andavo a scuola. Lo faccio ancora. Non sono l’unica no? Ci sono gesti che non si interrompono mai, si sa. Neanche da grandi.
-Piacere, Marco.- gli sorrido.
-Cosa leggi?
Inizia ad agitarmi la sua presenza. Sono in un’aula universitaria, non sono sola, sono adulta. Forse dovrei iniziare ad accettare la realtà. O forse sono io che ho qualcosa che non va. Vorrei rispondergli “non lo vedi?”, ma non mi sembra carino. Sono insofferente sì, eppure resto sempre maledettamente educata.
-Anna Karenina- sposto il libro in modo che lo veda e accarezzo la donna con l’ombrellino in copertina, che mi guarda accennando un sorriso. Lei si copre dal sole, io vorrei nascondermi dall’universo intero.
-Corso di Filologia?-
-Sì, Filologia moderna-
-Ci avrei scommesso- sorride.
Cavolo sono così prevedibile?
-Anche tu?- che domanda?! Ovvio che no.
-Io sono di Lingue-
Eh, già, come Sebastiano. Dannazione, mi torna sempre in mente lui.
In quel preciso istante, a interrompere i miei pensieri, arriva il professore per due lunghissime ore di letteratura. Almeno questa strana e imbarazzante conversazione può finire. Mi dispiace Marco, sono fatta sbagliata. Io e le relazioni umane non andiamo molto d’accordo.
La lezione scivola via tranquilla. E il tempo si ferma quando si parla di storie e di libri. Una passione che non posso rovinare neanche io. Per fortuna. Dimentico perfino il mio nuovo compagno di banco. La sua presenza non mi infastidisce più ormai.
-Vuoi un caffè?- mi guarda speranzoso.
-Ehm…grazie, ma… non posso. Devo scappare!
Non gli do neanche il tempo di replicare, poverino, che sono già fuggita dall’aula. Penserà che sono pazza. Ne avrebbe tutte le ragioni. Che sciocca che sono. No, sono proprio patetica! Mi sento terribilmente in colpa, ma non ho voglia di parlare, non ce la faccio a sopportare tutte quelle domande da primo incontro. Voglio stare da sola. E riprendermi ogni pezzo di me andato distrutto.
Uscendo dalla facoltà, mi accorgo di aver dimenticato il libro sul tavolo.
-Nooo! Che palle!- Sono sempre la solita, distratta e incapace. E ora che faccio? Di tornare lì adesso non mi va proprio. Mi vergognerei troppo se lui fosse ancora lì. Ci andrò più tardi, per forza. Sperando che nessuno se lo porti via.
Ormai la spiaggia è vicina e sento arrivarmi la sua voce nella testa, sulla pelle, dritto nel cuore. È lui che mi chiama. L’unico lui che può darmi conforto, senza chiedere nulla in cambio. È sempre lì che mi aspetta. A braccia aperte. Non è il mio mare, è vero. Io però lo sento mio, perché per me è sempre lui, ovunque io vada. L’aria è ancora più fredda qui, pungente. Mi stringo nella sciarpa e nel mio maxi cappotto. Non mi importa delle temperature, né del naso che cola. Qui non ho paura di chiudere gli occhi e di lasciarmi andare. Qui sono al sicuro. Qui nessuno mi giudica. E anche i ricordi peggiori fanno meno male.
Ripenso a mia nonna, pallida, su quel letto, i capelli bianchi come il lenzuolo, le sue mani mai ferme, in quella camera da letto che è sopravvissuta agli anni, intatta e preziosa. I suoi occhi cercavano ancora quei tempi in cui il suo cuore era giovane e tante erano le sue speranze. Mi ha lasciato il suo sorriso, una vita semplice fatta di piccole grandi cose, del prendersi cura della sua famiglia, del vivere con le sue passioni nonostante i tempi difficili e le soddisfazioni modeste. “Sono felice della mia vita” mi ripeteva dolcemente. Mi ha lasciato così, con questa eredità e la consapevolezza che almeno lei in quel poco che aveva vissuto era stata contenta e fiduciosa. E forse ora avrei proprio bisogno del suo abbraccio. Riesco ancora a percepirlo, di fronte a queste acque scure.
All’improvviso mi accorgo dispiaciuta che devo andare, che la mia pausa è durata troppo. E torno indietro. Ogni volta mi sembra di non averlo guardato abbastanza, il mare. Ho come l’impressione di non aver intrappolato esattamente quel momento, per portarlo a casa con me. Sono ancora rivolta verso le onde, e la mia mente è altrove, quando sento la presenza di qualcuno. Si alza il vento. La mia passeggiata è finita. Ciao mare, e a presto. Mi fermo un attimo. Un’ultima volta. Mi volto e non sono più sola. Mi trovo davanti un altro vagabondo come me.
Cosa succede ora?
- Greta deve parlare con il nuovo ospite della spiaggia, ormai arrivato davanti a lei. (60%)
- Torna il punto di vista di Sebastiano. (40%)
- Greta decide di andare a riprendere il libro che ha dimenticato in aula. (0%)

04/11/2016 at 09:06
Ho votato “Di Greta e del suo passato”, ma mi sa che sono stata l’unica, perché non è un’opzione che sembra avere molto successo 🙂
A me invece questo capitolo è piaciuto. L’inizio è estremamente coinvolgente, con tutti questi pensieri sparsi da persona che si è appena svegliata. E il finale a sorpresa lascia un po’ di soddisfazione, devo dire (in stile “A-ah! Ti sta bene!”).
04/11/2016 at 18:20
Grazie mille per le tue parole. Mi rincuorano e fanno tanto piacere. Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e la piega che ha preso la storia.
Sì devo dire che quella sarebbe stata la mia opzione preferita da lettrice 😉 Effettivamente non ha incuriosito gli altri, ma non importa, vedremo cosa succederà. Al prossimo episodio 🙂
20/10/2016 at 18:23
Di Marco e Greta… concentriamoci su di lei e sul presente, ha bisogno di un po’ di serenità 😉
Probabilmente sbaglio, ma il capitolo non mi è sembrato allo stesso livello dei precedenti, forse hai voglia di chiudere in fretta questa storia e, pertanto, non ti sei spesa più di tanto. Non prendertela a male, è solo il mio punto di vista e ho pensato che fosse giusto dirtelo perché hai talento e sarebbe un peccato non mostrarlo solo perché non hai tempo. Non devi pubblicare solo perché ti senti costretta. A presto.
20/10/2016 at 22:57
Assolutamente no. Hai fatto benissimo a dirmelo, ma non è per nulla così. Non ho voglia di chiudere in fretta la storia, né tanto meno mi sento costretta a finirla. Non è nel mio stile. Io non sono obbligata a scrivere, io ho bisogno di scrivere da quando ho imparato a farlo. Non mi serve mandare avanti qualcosa giusto per e non mi sono spesa poco per questo capitolo. Ho scritto quello che sentivo. Quello che mi è venuto in mente, molto naturalmente. Non ho scritto con regolarità in questi mesi, questo perché appunto se non ho tempo non pubblico nulla. A volte impiego più giorni per un capitolo e non lo inserisco finché non ne sono convinta. Ci tenevo a chiarire questo punto. Mi dispiace non ti sia piaciuto o che tu lo abbia apprezzato meno degli altri. L’ho pensato così e l’ho scritto con il cuore come gli altri. Ti ringrazio per la critica e per la sincerità. Queste parole mi aiutano e mi spronano, con l’obiettivo di tornare a convincerti e di non deluderti più. 🙂 Cos’è che non ti ha convinto? Questo per me è stato più intenso del precedente per esempio, almeno nel crearlo l’ho percepito così. A presto e grazie ancora 😉
24/09/2016 at 09:47
Credo che, in questo momento particolare, Greta non voglia altro che un amico. Quindi ho votato per Marco 🙂
Sebastiano si comporta davvero in un modo orribile, ma sono certa che avrai una spiegazione per questo, prima o poi. E sarò qui fino alla fine del racconto, per leggere tutto 😀
A presto!
24/09/2016 at 11:47
Grazie per il voto e il commento, mi piace anche la tua motivazione. La tua analisi della storia è sempre molto attenta. Sono felice che tu voglia arrivare alla fine 🙂 E spero che vi piacerà, anche se sarete voi a decidere cosa accadrà. 😉
19/09/2016 at 14:06
Certo che le manca e che vuole incontrarla di nuovo..Ci riuscirà? 🙂
19/09/2016 at 19:29
Bella domanda! 🙂 Vedremo cosa succederà 😉 Grazie mille per il commento :*
23/07/2016 at 11:28
“Lo riconosco quando ha qualcosa che non va, nonostante non sapessi neanche come fosse la sua faccia qualche giorno fa”.
“Mi destabilizzi”.
Abbiamo scoperto senza alcuna ombra di dubbio che Sebastiano è attratto da Greta, ma c’è qualcosa che ancora ci sfugge, perché lei ha ragione: lui fa scappare tutti, per scappare da tutti.
E adesso? Marco no. O sì? No, voto che Greta scenda da sola.
26/07/2016 at 17:20
Grazie per il commento e per il tuo voto 🙂 Eh già, non è per niente facile decifrare certi caratteri. Vedremo se ce la faremo, con loro.
Ahah mi piacciono i tuoi dubbi, perché dopotutto sono anche i miei.
A presto!
18/07/2016 at 16:26
Che complessi sto ragazzo 🙂
facciamola scendere alla fermata successiva 🙂
19/07/2016 at 20:15
Ahahah 😀 Eh sì, di complessi qui ne hanno tutti troppi! 🙂 Grazie per il voto e per il commento. Alla prossima.
12/07/2016 at 14:59
Uno stile semplice e pulito, una storia tenera con dei protagonisti veri, talmente veri da essere quasi tangibili. Complimenti, ti seguo, non vedo l’ora di saperne di più.
13/07/2016 at 17:25
Ti ringrazio di cuore per il commento e per le parole. Sono davvero contenta che abbia dato questa impressione e abbia suscitato interesse. A brevissimo il prossimo episodio. Non vedo l’ora! 🙂 A presto
29/06/2016 at 17:18
Torna il punto di vista di Sebastiano… è troppo schivo, vorrei conoscerlo più a fondo.
Un altro piccolo capolavoro, brava.
29/06/2016 at 19:57
Spero che potrò accontentarti allora, vedremo come andranno le votazioni. 😉 Oh, grazie di cuore per le tue parole! Gentilissima.
28/06/2016 at 08:19
Ora aspetto con impazienza!!! 🙂 bravissima, il tuo racconto si fa leggere tutto d’un fiato!
28/06/2016 at 19:51
Grazie mille!!! 🙂 Mi fanno molto piacere le tue parole. Spero che sarà così anche nei prossimi capitoli. Ti aspetto. E grazie ancora!