Ta’ku

In una guerra, c’è sempre una sconfitta. Anche per il vincitore

I fulmini cadevano dal cielo continuamente, senza sosta.

Ad ogni fulmine seguiva un boato.

Fucili. Arco e frecce. Bombe. Mitra.

Artigli.

Corna.

I rappresentanti del Consiglio di Protezione si stavano preparando al contrattacco più feroce della storia del pianeta di Ta’ku.

Kitra caricò il suo mitra e lo puntò freneticamente verso l’Astronave Verde.

La sua mente però continuava a pensare ad Ann. Era stato troppo duro con lei.

Dov’era Ann? Perché Klars non era ancora apparso??

Le urla della gente lo riportarono alla realtà.

Gli alieni più variegati della città di Jung’Li correvano, veloci, preoccupati, terrorizzati, in cerca di un rifugio.

La loro sopravvivenza vigeva sulle loro spalle.

E questo, i combattenti schierati al fronte, lo sapevano benissimo.

Il cielo si oscurò all’improvviso, quando Klars9023 finalmente uscì dal suo nascondiglio.

Malvis fece segno agli altri di cessare il fuoco e si girò verso l’enorme robot che aveva di fronte.

Lo squadrò da cima a fondo, in cerca dei due eroi, che sono riusciti a risvegliarlo.

Gli occhi rossi iniettati di sangue del robot si schiarirono sempre di più, fino a diventare quasi arancioni.

Al loro interno, al posto delle pupille, si intravedevano delle sagome.

Malvis sorrise, felice di rivederli vivi.

Poi sul suo volto apparve lo sguardo duro di chi doveva prendere in mano la situazione.

“Dobbiamo muoverci! Maìr e Haik, voi proteggerete Klars da destra. Kitra, Saiss e Fanel, voi da sinistra. Quanto a me.. Ann, George: vi seguirò. Cercate di far crollare l’Astronave Verde. Quando saranno a terra, i soldati saranno più facili da distruggere!!” dichiarò. La sua voce era fredda, determinata. Non accettava repliche.

Diede le spalle a Klars e caricò una freccia sul suo grande arco di legno. Tirò la corda fino all’orecchio appuntito, socchiuse gli occhi, e..

Tirò la freccia dritta in un ala dell’astronave.

Quell’ala.. esplose.

Ann guardò George. Non c’era bisogno di parlare: quello era il segnale.

La guerra era iniziata e solo loro potevano farla finire.

Guardò i pulsanti che aveva di fronte a sé.

Senza pensarci troppo, li premette.

Klars9023 entrò in azione.

Corse in avanti. Nel girò di pochi istanti, l’obbiettivo era tra le sue mani.

Strinse il pugno.

L’Astronave Verde esplose.

Sinister si buttò nel vuoto. Aveva incaricato a tutto il suo equipaggio di saltare, non appena vide Klars9023 apparire dal vecchio Quartier Generale.

L’odio che gli scorreva nelle vene lo scaldò nel profondo.

Ecco un’altra cosa sulla quale Reiku gli aveva mentito.

Caricò il suo fucile. Mirò bene.. sparò.

Ann urlò in preda al panico. Il braccio di Klars e tutto il lato destro della sua faccia erano esplosi.

Esattamente la parte in cui si trovava George.

Si girò a cercarlo, ma non poteva fermarsi, non poteva, c’era un nemico da distruggere.

Lacrime salate le rigarono il volto.

“George! Rispondimi, George!” esclamò, piangendo.

Nessuno rispose.

Ed eccoli lì. Il calore della vendetta e dell’odio, che iniziarono a scorrere anche nel suo sangue.

Aumentò la vista di Klars al massimo, cercando Sinister. Caricò sulla spalla sinistra del robot un razzo. Dalla mano ancora intatta uscirono tanti piccoli fucili.

Uno schermo piatto si abbassò e la cosa la stupì. La Chiave si era illuminata.

Lo schermo si accese e su di esso apparve Reiku, che parlò: “Cara Prescelta, con il tuo cuore e la tua mente pura sei l’unica in grado di sconfiggere il nemico. Ci saranno delle perdite: in una guerra c’è sempre una sconfitta, anche per il vincitore. Combatti, Prescelta, per salvare la tua gente! Usa la Chiave, è pura come te. Lei ti porterà alla vittoria!”

Lo schermo si spense, ma la Chiave Infinita restò illuminata.

Finalmente Ann capì. Vide Sinister scendere dal cielo con il suo paracadute verde. Guardò i suoi amici, i suoi compagni combattere intensamente..

Girò la chiave.

Boato. Esplosione.

Un assordante silenzio.

Tutto ciò che restò di Klars9023 e di Sinister fu polvere e cenere.

***

Ann s’incamminò tra le rovine della città.

La gente la chiamava, le sorrideva, l’applaudiva.

“La Prescelta è qui!” esclamavano entusiasti.

Ann fece un piccolo sorriso.  Non aveva le forze per fermarsi.

Il Nemico era stato distrutto.

Klars9023 anche.

Nella sua mano, una catenina.

Ciò che restava della Chiave Infinita.

Camminò in silenzio, lentamente.

Erano tutti lì, la stavano aspettando prima di iniziare.

Vide Fred, che scosse i suoi rami. Vide Sara, che, dopo lo scontro, era stata ripiantata vicino al suo amato.

E poi LUI.

“Ei, vieni,” disse George, porgendole la mano. Il volto pieno di cicatrici.

Un piccolo amore nascente in un deserto arido e colmo di tristezza.

 “Siamo qui riuniti, per dare il nostro ultimo saluto a Malvis, morto eroicamente, combattendo..”

Ann strinse la mano di George.

Stavano per proclamarla Comandante del nuovo Quartier Generale. Lei lo sapeva bene, non sarebbe mai stata in grado di comandare con la determinazione di Malvis.

Una cosa, però, era certa:

Ci avrebbe provato. Con tutto il cuore.

Affinché il cielo di Ta’ku cambiasse colore come ogni giorno.

Per sempre.

E con amore.