Dove eravamo rimasti?
Vorrei dirti...
Da qualche parte ho letto che scrivere della propria storia potrebbe essere d’aiuto, quasi terapeutico… Non lo so se è vero, ma ci proverò. Forse, starò meglio o rimarrà tutto uguale. Non lo so, so solo che in questo momento mi sento quasi una sciocca davanti a questo foglio bianco che la biro blu ha già cominciato a violentare col suo segno. Un racconto? Un diario? Cosa voglio scrivere? Me lo chiedo spesso e me lo chiedo anche adesso, mentre le parole cominciano a marchiare la carta con le loro forme… E ho deciso di scrivere una lettera… Sì, una lettera, quale rarità al giorno d’oggi! E ora mi chiedo come avrei dovuto cominciare questa lettera? Caro Alessandro? Caro amore mio? O va bene così? Ma del resto che senso ha? Tu non dovrai mai leggerla. La lettera è mia, solo mia come il diario inviolabile di un adolescente. Quindi, non ha importanza la forma, perché le parole e i pensieri sono un groviglio informe di nodi che la mia testa non riesce a decifrare figuriamoci a sciogliere. In fondo, il senso di una lettera è questo: divagare, confessare, mescolare tutti i sentimenti e le parole possibili, perché è come se si aprisse la gabbia dei pensieri e, inesperti e sbandati, li vedessi scorrazzare nel cielo senza sapere bene la direzione. Ecco il senso esatto del divagare…
E, allora, caro Alessandro, vorrei dirti che lo che mi tradisci. Lo so da sempre, perché tu non riesci o non vuoi essere fedele. Il fidanzamento, il matrimonio, non ci sono mai stata solo io, neanche per un attimo sono riuscita ad essere l’unica donna del tuo cuore o della tua testa. Dovrei essere felice e sentirmi fortunata perché hai sposato me? Perché con me hai concepito Lorenzo? La mia gioia più grande, il nostro bambino… Non hai smesso neanche con la sua nascita… Ieri c’era Angela, prima Valentina e ora Lia…
Perché? E’ la domanda che inceppa tutti gli ingranaggi… Perché? Mi do mille risposte al minuto, mi do mille colpe al minuto… Perché sei così? Perché resto con te? Perché lo accetto? Non basterebbero tutti i ti amo di questo mondo per poter accettare di condividerti sempre con un’altra donna, ma allo stesso tempo non riesco a far nulla… Lasciarti? Il pensiero, a volte, mi accarezza ma è talmente tenue e delicato da volar via al primo battito di ciglia… Parlarti? Sì, forse parlarti… affrontare il tuo problema. Ma è un problema il tuo? Vedi, riesco a partorire solo domande…
Poi, tu, tu uomo, non fai nulla per nasconderlo. Sei così sicuro di te stesso da lasciare le prove dei tradimenti sotto i miei occhi. Un profumo sconosciuto, i capelli, oh i fastidiosissimi capelli che si insinuano nei tessuti, i messaggi che lasci come un tesoro sul tuo cellulare sempre in bella mostra, le chiacchiere dei pettegoli. E, tu, amore? Tu sorridi sempre, mi accarezzi, mi coccoli, fai l’amore con me con passione e tenerezza… Perché mi tradisci? Vorrei poter dire che siamo una coppia finita, mal assortita o mal riuscita, vorrei poter dire che tra noi è tutto finito… Forse, potrebbe servirmi come spiegazione. E invece? Invece, in noi come coppia non manca nulla, siamo complici. Complice io della tua ambiguità? Sei premuroso, attento, amorevole. Un padre dolce col nostro piccolo Lorenzo… Allora, perché non puoi farne a meno? Ogni tradimento è diverso? Come funziona? Sempre lo stesso tipo di donna o ti fai affascinare dalla varietà? La colpa è mia? Anche mia? Non posso fare a meno di sentirmi un po’ in colpa, non ci riesco. Non ci riesco perché vorrei essere più attraente e meno goffa, vorrei essere intraprendente, una donna più interessante, mentre mi sento solo moglie e madre. Voglio giustificarti? Sì… Tu mi tradiresti anche se fossi diversa, anche se fossi la copia più bella di Angelina Jolie, anche se custodissi in me tutti i pregi e i tesori di ogni donna. Perché tu sei così e basta. Perché io ti ho scelto, ti ho detto sì nonostante sapessi…
Vorrei dirti che so tutto questo, vorrei dirti che soffro ogni volta che vedo il luccichio nei tuoi occhi davanti ad un messaggio… Vorrei dirti che so e vorrei che tu capissi, comprendessi, la smettessi… perché io sono qui, sono qui e vedo e sento. Sento col mio cuore che non sei mai, nemmeno per un istante, solo mio…
Vorrei dirti che so tutto questo. Vorrei dirti che stasera ti affronterò, ma so già che non sarà così, perché tu mi abbraccerai, mi stringerai, ti spoglierai e verrai accanto a me, giocherai con nostro figlio, chiudendo l’immagine perfetta che hai di te. E io, insieme a te, mi maschererò. La moglie dolce e ingenua, inconsapevole e ignara.
Vorrei dirti che saresti il migliore dei mariti se io non sapessi. Come vorrei esistessero solo il bianco e il nero e no questa miriade di sfumature, di possibilità, di stordimenti inutili per capire, per analizzare, per aggiustare.
Vorrei, ma non sarà. E sarà a questi fogli bianchi, che portano il tuo nome, che parlerò; a loro affiderò il mio dolore di donna tradita. Solo a loro…
Anna.
Vi ho "presentato" anche la moglie... Adesso???
- Alessandro. (44%)
- Lia. (9%)
- Lia e Alessandro. (47%)

26/04/2017 at 10:38
Ehi, pink? Dove sei? Spero tanto che tu stia bene e che ti sia solo presa una pausa dalla scrittura. Scusami se scrivo qui, ma non saprei in che altro modo contattarti.
Ti mando un abbraccio e mi auguro che ci sentiremo presto!
15/11/2016 at 17:54
Ciao pinkarella bellissima questa storia io opto per la terza opzione, mi piacciono i tuoi racconti aspetto con ansia il prossimo episodio alla prossima!
14/10/2016 at 10:16
Ciao pink, dove sei? 🙁
23/09/2016 at 16:58
Pink!
Pork mond, che fin hai fatt?
07/09/2016 at 14:46
Pink? Mi manchi!
09/08/2016 at 19:00
Voto Alessandro, un caro saluto!
07/08/2016 at 18:48
Alessandro, mannaggia a me e al pareggio, ti chiedo scusa!
C’è sempre un’introspezione psicologica molto complessa e vera nei tuoi personaggi. Cioè, non so se sia ‘vera’ perché per fortuna (o per mia ignoranza di eventuali corna!) non mi sono trovata nella situazione che descrivi, ma certamente verosimile e approfondita. Complimenti.
Ciao ciao a presto
05/08/2016 at 15:25
Tornerei su Lia (anche se in minoranza 🙁 ) perché penso che questa sia una storia tutta al femminile, sono le donne quelle volte al tormento, alla riflessione, ai se, ai ma senza voler mai affrontare realmente la situazione, in fondo Anna stessa ammette che Alessandro sarebbe il migliore dei mariti se… solo lei non sapesse. Lui non le fa mancare nulla, la ama allo stesso modo, sono il ritratto della famiglia felice. Il vero problema non è il tradimento né il fatto di averlo scoperto: lui è sempre stato così, allora perché l’ha sposato? La risposta è qui: “Sento col mio cuore che non sei mai, nemmeno per un istante, solo mio…” si è illusa di poterlo cambiare, la classica sindrome da crocerossina e adesso ne paga le conseguenze.
04/08/2016 at 21:47
Alessandro…
Mettersi nei panni di Anna è stato straziante, ma è una maschera che purtroppo s’indossa molto spesso, più di quanto si voglia ammettere… a se stesse. Giudicare dall’esterno è facile: ne sei proprio sicura? Anna ne è l’esempio, si tiene stretta il marito anche se “sa”, perché? Per salvare le apparenze? Perché in fondo lo ama ancora? No. Si sente responsabile di quel tradimento. E’ questa la vera maschera.
Brava pinkerella!
04/08/2016 at 21:49
E’ stata tagliata una parte del commento, dopo è facile: “se mio marito mi tradisse, lo lascerei all’istante”.
02/08/2016 at 11:11
bellissima lettera!
02/08/2016 at 11:09
Avrei detto Alessandro, ma solo lui. Ero già partita con la fantasia che lui avesse trovato la lettera. E ero curiosa di vedere la sua reazione. Scusa la fantasia mi fa immaginare quello che non c’è. 🙂
02/08/2016 at 08:38
Ciao, ho votato Lia e Alessandro. Anche se non è esattamente il mio genere, ho letto il tuo racconto e, oltre che ben scritto – nella forma e nel modo in cui approfondisci la psicologia dei personaggi – mi pare affascinante. Leggerò ancora!
01/08/2016 at 19:56
Lia. 🙂 non ho parole per descrivere la bellezza toccante di questo capitolo sotto forma di lettera.
01/08/2016 at 18:37
Alessandro.
Ciao pink,
Non avevo considerato questa terza maschera, la facevo del tutto ignara. Bello e pericoloso addentrarsi nella sua psicologia. Mi chiedo come ricomporrai il quadro.
Ciao a presto.
01/08/2016 at 09:13
Ciao Pink 🙂
Ho iniziato solo ora a seguire la tua storia nonostante il genere rosa non sia uno dei miei favoriti. Eppure è cos’ scritta bene e analizza i personaggi in maniera non troppo dettagliata, ma abbastanza per potersi creare un’idea corretta nella mente.
Bel racconto, bella storia, interessante il personaggio di Alessandro e le donne che pur sanno, sono ammaliate dalla sua magia. Che poi, di che tipo di magia si tratta?
Approfondirei la storia fra Alessandro e Lia, non so perché ma faccio il tifo per loro 🙂
31/07/2016 at 16:42
Voto Alessandro, sperando in un altro capitolo come questo. Una storia fatta tutta di pagine di diario, sarebbe bella (e difficile) da scrivere e leggere!
Molto particolare e bello questo capitolo, con le ormai immancabili sensazioni di malinconia in fondo alla pagina 🙂
31/07/2016 at 11:27
Perché sei così?
Perché resto con te?
Perché lo accetto?
Penso che, solamente un’abile scrittrrice quale sei.. possa riuscire a sviluppare queste domande in modo superlativo.
E poi il gran finale con una commovente dichiarazione d’amore.
Segno di grande maturità.. Miss Pink sei pronta per il grande salto.
Bravissima 🙂
ps.- voto Lia e Alessandro
30/07/2016 at 12:23
Mmmh… davvero un personaggio ambiguo che mi suscita sentimenti contrastanti. Da una parte condanno Alessandro per il tradimento, ma sembra anche una persona amorevole che ha solo bisogno di sfogare la sua passione erotica/emotiva/affettuosa…
Mia cara Pinky, nelle tue mani c’è l’opinione che provo per questo personaggio. Ora potrai scegliere se farmelo odiare, se farmelo amare o se tenerlo sul filo del rasoio fino alla fine. Posso già immaginare cosa farai, ma non lo dirò perché non voglio influenzarti 🙂
Ciao, baci! 😀
30/07/2016 at 11:23
Bellissima ed emozionante. 🙂 Vorrei vederli insieme.
30/07/2016 at 09:44
Ciao Pink. Bell’episodio. Mi ha commosso. Dico Lia e Alessandro. 🙂
29/07/2016 at 08:50
Andiamo avanti con Lia e Alessandro, direi 🙂
Questa lettera mi è piaciuta. Come sempre, sai calarti nei tuoi personaggi e tirare fuori tutto quello che loro vogliono dire, pensano, temono… Complimentissimi davvero! Ormai non so più come farteli 🙂
28/07/2016 at 22:55
Io dico Alessandro!
Non amo la narrazione diaristica, non me ne volere. Però ho capito dove vuoi portarci 😉
28/07/2016 at 21:19
Accidenti,questo tuo nuovo racconto mi sta distruggendo. Io mi ci riconosco un pochino in Alessandro,da sempre. Non sono mai messo la fedeltà come principio della mia vita,e pare sia una prerogativa dei maschi della mia genia,a detta di mia madre.. Ho letto la lettera due volte,la prima come tuo ammiratore, ma la seconda come se me l’avesse scritta una delle donne tradite nella mia vita. Ne sono uscito a pezzi,non ho mai veramente pensato a che male potessi fare. Se uno ci pensasse non tradirebbe. Io credo che,vigliaccamente,si cerchi degli alibi,adducendo scuse su probabili colpe altrui. In ogni caso,adesso ho messo un pò la testa a posto,almeno spero.
Ovviamente voto per Alessandro,voglio vedere,se dovesse vincere questa opzione,come lo farai continuare.
Buona serata
28/07/2016 at 21:02
Oh mamma sono senza parole! Quanta poesia, sensibilità struggente nelle tue parole. La lettura scorrevole e la scrittura attenta ed elegante. Spero di arrivare a tanto un giorno, ma tu ce l’hai dentro quel tanto. A presto Pinky cara.
28/07/2016 at 18:06
Ciao, davvero complimenti per la profondità della storia e soprattutto per la lettera dell’ultimo capitolo. Entrare nella psicologia di una persona tradita è davvero difficile: da un lato si vuole trasmettere l’inquietudine derivante dal tradimento, dall’altro non si vuole ammorbare il lettore. Hai fatto un ottimo lavoro, equilibrando bene e facendomi venir voglia di conoscere sia Lia che Alessandro! 🙂
28/07/2016 at 17:43
Lia e Alessandro, adesso voglio sapere 🙂
Molto struggente e veritiera la lettera, così come insicura e indecisa Anna. Non si affidano a un foglio bianco le proprie paure, bisognerebbe affrontarle a viso aperto. Hai offerto uno spaccato fedele di ciò che vivono molte coppie al giorno d’oggi, in poche parole: separati in casa.
Attendo il prossimo, ciao 🙂
28/07/2016 at 17:28
Ciao pink! <3
Io amo le lettere e devo dire che questa non ha deluso le mie aspettative.
Bella, profonda, emozionante. Ho trovato veramente interessante il punto di vista di Anna, che nonostante sappia tutto, continua a stare con Alessandro.
Ottimo lavoro, come sempre! 😉
Per il prossimo episodio dico Alessandro. 🙂
A presto!
28/07/2016 at 16:33
“siamo complici…”, forse è questo il punto.
Alessandro! Who else?
ciao
🙂
28/07/2016 at 16:43
…perché accettarlo? da un lato, la moglie. Perché fare l’amante instancabile, dall’altro (Lia). Non so se a fine racconto riuscirò a trovare le risposte… Forse no… Ma riflettere non costa molto!
28/07/2016 at 17:46
A volte non ci sono risposte per le cose che accadono, e cercarle è solo ostinazione.
Però… “il diavolo” è spesso dietro la porta e… se questa lettera mai spedita, per un atto mancato o casuale, fosse letta da lui? Ecco… dopo la lettura… mi piacerebbe vedere il suo punto di vista.
🙂 🙂
28/07/2016 at 16:15
La lettera di questa moglie tradita è bella, profonda e presenta una nuova visione di Alessandro. Ma leggendo le sue parole, mi resta un duddio:è una donna tradita e basta? O anche traditrice? 🙂
Voto Alessandro, per sapere di più del centro dei desideri.
28/07/2016 at 16:45
In verità, Mrs, non l’ho immaginata come traditrice. Semplicemente, come una delle tante donne che si tengono un uomo traditore costante… Spero avremo modo di incontrarla ancora… Grazie mille come sempre. 🙂
28/07/2016 at 16:13
Mi è piaciuta molta questa lettera, ma che tristezza questa donna che deve mettere la maschera dell’ingenua per continuare una vita di cui poi non è neanche così sicura di essere soddisfatta. Ci sono persone incapaci di avere una relazione esclusiva, ma dovrebbero legarsi unicamente a loro simili, op almeno a persone che lo vivono bene!
Non sono però sicura che le sarà davvero terapeutica.
Ciao
P.S. Qua gioco io alla psicologa: ma com’è che in ogni storia ci metti la donna tradita incapace di staccarsi dal fedifrago? Qual è il messaggio?! XD
28/07/2016 at 16:40
A questa cosa, sai, ci pensavo giorni fa, mentre mettevo a punto la stesura della lettera… e, in effetti, sì, il tema del tradimento è costante. Di due storie importanti, di una ne ho avuto sentore, mai provato e il solo dubbio non mi ha fatto andare avanti. Quindi, no, personalmente, non lo accetto e non lo perdono. L’altra è quella attuale e (al momento) non ci sono dubbi o tormenti! 😛 Altrimenti, le gole del Verdon le vedrà da molto vicino. 😛 Poi, più in generale, sono letteralmente circondata di persone che hanno una tripla vita, che tradiscono, di donne (di cui tutto direi tranne che siano belle addormentate) che fanno finta di non vedere quello che è lampante e , allora, mi diventa di stimolo osservare e tentare di capire. Mi dà un ampio ventaglio di occasioni. E quello che vorrei capire è perché tenersi un traditore seriale.
Grazie mille B. P. 🙂
28/07/2016 at 18:29
Ahahah no, figurati, non volevo mica insinuare che fosse autobiografico, non mi permetterei mai, chiedevo solo se sapevi da dove venisse il tuo interesse per la questione. Devo dire che ne ho conosciute anch’io di persone così, e tutte donne! Vocazione al martirio? Mah!
Mi sono resa conto che la lettera mi aveva talmente coinvolta da dimenticare totalmente le opzioni: Lia e Ale insieme per vedere se almeno qualcosa di positivo glielo apporta, se no proprio non la si capisce lei.
Ciao
P.S. In caso di istinti omicidi in vacanza, lontano da casa mia, se possibile! XD
28/07/2016 at 15:50
Bel capitolo, introspettivo, Anna è certamente un personaggio interessante, mi piacerebbe che in futuro tornassi su di lei. Ora torniamo a Lia
28/07/2016 at 16:46
Ciao Giulia, mi fa piacere tu abbia apprezzato la parentesi sulla moglie. Spero ci sarà ancora occasione per incontrarla. 🙂 😉
28/07/2016 at 15:43
“E io, insieme a te, mi maschererò.”
Questa frase è molto bella,in un certo modo sorprendente. Perché, essendo Alessandro il traditore, d’impulso si pensa che sia solo lui a portare una maschera. Invece tu dai risalto alla profonda solitudine di una moglie tradita che per portare avanti il rapporto è costretta a fingere serenità e quindi mascherarsi per mostrarsi felice. Perché comunque non lo vuole perdere.
Non tutti siamo fatti per amare solo una persona e non si dovrebbe neanche provare a cambiare gli altri. Ma questo lo sappiamo solo quando non ci siamo di mezzo, e nel frattempo trasciniamo storie infelici.
Ora vorrei leggere il punto di vista di Alessandro.
27/07/2016 at 10:31
Ciao, ovviamente seguo anche questa tua storia, ho votato “lettera”, sta a te decidere che tipo 😉
28/07/2016 at 15:31
Ciaoooo… che piacere!!! La lettera è arrivata! Sperando vi piaccia. 😀
25/07/2016 at 09:53
Bello questo episodio, per il modo in cui hai mostrato cosa c’è nell’animo di Lia. 🙂
Dico lettera. Magari di addio? Leggendo la parola “lettera” per istinto ho associato la parola “addio”. Sono curiosa di vedere che cosa hai in mente tu.
25/07/2016 at 10:19
Ciao Danica, mi fa davvero piacere ti sia piaciuto… 😀 Credo non dovrai aspettare molto per leggere e sapere cosa mi è venuto in mente… Sperando vi piaccia, ovviamente. 😉
23/07/2016 at 16:24
Racconto.
Bello questo capitolo il bilico tra sogno e realtà. Brava, come sempre!
23/07/2016 at 17:43
Grazie Trix! Come sempre molto buona nei commenti…
21/07/2016 at 09:34
Arrivo in ritardo, ma mi godo una Lia già abbozzata, con le sue fragilità e insicurezze, correre dietro a un uomo, almeno inizialmente molto sicuro di se.
Mi piace lo stile, la descrizione dell’amica e della rinuncia a uscire difronte alla telefonata è molto realista, si vedono gli occhi dell’amica delusa. Divertente il sogno con tutte le spiegazioni che comporta.
Voto diario e adesso che ho preso posto, prego continua pure 😉
21/07/2016 at 16:49
Mettiti comoda Mrs Riso… Felice che tu sia venuta anche qui. 🙂 Dico anche a te che non so proprio dove questo racconto andrà a finire…Io come sempre ci provo. 😉
19/07/2016 at 18:01
La protagonista Lia, mi ha ricordato vagamente la Carla degli Indifferenti di Moravia. Davvero ben scritto e coinvolgente. Una scrittura molto garbata e piena di ritmo. Ho votato lettera.
21/07/2016 at 16:47
Grazie Peter, io cerco di capire mai di giudicare con la mia scrittura. 🙂
17/07/2016 at 14:30
Racconto
Bello, mi è piaciuto, sarà che ho un debole per i sogni
18/07/2016 at 18:22
Grazie Jaw!
17/07/2016 at 07:19
I sogni sono spesso uno dei modi più precisi (paradossalmente) per raccontare di qualcuno, e tu ci sei riuscita benissimo. Ora sappiamo di più su Lia, sulle sue paure, sulla sua ancora di salvezza.
Bellissimo anche il paragone finale con Calipso. Che poi, Ulisse ha avuto anche Circe e Nausicaa ci sarebbe stata volentieri. Il vero problema è che Lia/Calipso pensa di essere la sola altra donna di Alessandro/Ulisse, quando non è che una delle tante. Che tristezza, e che schifo gli uomini così (ti prego, non trovargli giustificazioni psicologiche per il suo harem perché non ce ne sono).
Brava brava 😀 Come vedi dal commento lungo, mi stai coinvolgendo! Voto racconto perché vorrei che si andasse avanti, e non indietro come forse succederebbe con un diario o una lettera. Chissà!
A presto!
18/07/2016 at 18:25
Ciao Chiara… In realtà, per lui no, non ho trovato né troverò nessuna spiegazione psicologica. Esistono uomini (anche donne) che amano solo sé stessi, il cui monda ruota intorno a loro e che hanno bisogno di continue conferme, che alla fine non sanno amare. A volte ci sono dei motivi scatenanti altre volte no. Poi, neanche con Lia, cioè, non sono una psicologa, quindi non vorrei scrivere sciocchezze. 😀 Ho pensato al sogno per darvi alcune informazioni senza essere magari scontata… Per le opzioni, ho in mente una cosa (nessun passo indietro) che non so se potrà piacere o meno!
Ti ringrazio sempre. 🙂
Abbraccio
20/07/2016 at 07:24
Non sarai una psicologa, ma l’indagine psicologica ti viene sempre benissimo 🙂
21/07/2016 at 16:47
Grazieeee *_* *_*
15/07/2016 at 08:54
Ciao. Racconto. A presto. 🙂
16/07/2016 at 08:32
Grazie mille Mariano. 😉
15/07/2016 at 08:51
Ehilà, voto Lettera.
Bellissimo capitolo super riflessivo, con la ciliegina sulla torta nel paragone finale con Ulisse & co. 🙂
Come sempre riesci a fare, sei riuscita ancora una volta a farmi assorbire le sensazioni della protagonista. Hai bucato lo schermo e hai fatto sì che mi si scagliassero contro.
Brava Pink!
16/07/2016 at 08:33
*__* Luca caro, mi sa che sei troppo indulgente con me… 🙂 Volevo darvi delle informazioni su Lia, però non mi piaceva farlo nella maniera classica… Ma i più avete apprezzato!!! *__* *__* *__* <3
14/07/2016 at 20:28
Ciao pink!
Ho apprezzato molto questo capitolo. Lia è una persona fragile e ferita, e in Alessandro ha trovato il riparo sicuro. Sento di essermi avvicinata di più a lei; ora capisco cosa prova e cosa la spinge a continuare questa relazione. Non c’è che dire, sei davvero brava! ^__^
Complimenti come sempre per le emozioni che riesci a trasmettere. Mi piaciuta particolarmente l’ultima parte. 🙂
Voto lettera! 😀 Alla prossima!
14/07/2016 at 20:29
*Mi è piaciuta
16/07/2016 at 08:36
Ciao Tia,… Innanzitutto grazie per il calore delle tue parole. Mi fa super bene! 😉 Ho preso un po’ di tempo per questo capitolo, un po’ la scelta del ricordo mi aveva spiazzata un po’ la voglia di darvi informazioni ma non nella forma classica mi impensieriva e ne è venuto fuori questo capitolo. 🙂
Ho letto da qualche parte che noi donne, in una relazione del genere, finiamo per metterci il cuore, anche se inizialmente l’abbiamo fatto per ragioni diverse. Alessandro è un uomo brillante, ma tremendamente egocentrico ed egoista…
Baci baci
14/07/2016 at 17:07
Un capitolo complesso l’ho visto…
Lettera
14/07/2016 at 18:56
Non è piaciuto??? 🙁
14/07/2016 at 16:02
Miss pink come un fiume in piena.;)
Come mi pare di capire Lia con Alessandro.
Il sogno ? premonitore ?…
Opziono la lettara.
14/07/2016 at 18:57
ahahahha sìììì…. tra poco però pausa estiva. 😉
Grazie mille come sempre caro Alex!
14/07/2016 at 10:40
Diario… penso possa venir fuori il suo lato fragile e insicuro, quello che la spinge a fuggire da ogni responsabilità, legandosi ad un uomo da cui dipende totalmente. Ne è consapevole ma ha troppa paura di guardare in faccia la realtà, di fare delle scelte… di “vivere”, per ora si lascia cullare dai sogni.
Un capitolo più bello dell’altro, ma questo mi è piaciuto di più 😉
Un abbraccio.
14/07/2016 at 18:58
Diario, piace molto anche a me… 🙂 Grazie mille Anna… Sono felice che questo capitolo “particolare” ti sia piaciuto!
13/07/2016 at 22:37
Geniale, Pinkerella. Questo è un capitolo davvero geniale!!
Mi piace dall’inizio alla fine. E’ armonioso, fluido, carico di emozioni e pensieri. Davvero BRAVISSIMA! 😀
Attendo il prossimo! A presto!! 🙂
Comunque, scelgo diario. Ho sempre amato scrivere nel diario, perché aiuta a schiarirsi le idee. Penso che Lia ne abbia un po’ bisogno 😉
Un bacio!!
14/07/2016 at 19:00
*__* *__* Addirittura…. Troppo troppo troppo gentile e buona , carissima Ivana! Mi sento estremamente lusingata! 🙂
Anche io tengo sempre un diario… 😉
13/07/2016 at 18:12
Ciao Pinky, molto intenso questo capitolo 🙂
il sogno è stato un buon modo per fornire tante informazioni senza uscire dal contesto 🙂
alla prossima! 😀
14/07/2016 at 19:01
Hai toccato il tasto giusto: dare informazioni qua e là senza essere costretta a fare o lunghe spiegazioni o stile sezione anagrafe. 😉
13/07/2016 at 17:57
Dimenticavo,ho votato lettera.
Ancora ciao
13/07/2016 at 17:55
Ciao,ecco il nostro personaggio vive la sua parte di essere amante nel peggiore dei modi,in una ipotetica clessifica di donne amanti sono le più pericolose,quelle che nella vita a casa soffrono della loro situazione. Io credo che Alessandro sia abbastanza navigato e uomo da non aver problemi a trovarne di amanti,non mi sembra innamorato. Lei ha scelto di essere amante,e va bene,ma quanto conviene ad Alessandro tenere una donna che sicuramente gli creerà dei grossi problemi? E’ inevitabile,solo questione di tempo.
Son curioso,è scritto benissimo e mi intriga vedere come andrai avanti.
Un caro saluto
14/07/2016 at 19:03
Grazie dei tuoi puntualissimi commenti… Allora, su come andrò avanti, non ho nulla di definito. Questa storia cresce e si sviluppa con voi! 🙂 In effetti, concordo su Ale… Vedremo come potrà svilupparsi!
Un abbraccio
13/07/2016 at 11:23
Lettera.
Indaghi in modo sempre più efficace l’animo umano, la tua scrittura migliora di settimana in settimana…
13/07/2016 at 14:54
Le tue parole mi lusingano e mi fanno vero onore. Grazie mille, Amo!
13/07/2016 at 10:30
Racconto, sempre.
Mi è piaciuto molto il sogno.
Mi sto chiedendo se non ci fosse un modo più efficace per separare la prima parte col pdv interiore di Lia dalla considerazione finale della voce narrante.
Vabbe’, scusami, sono abituata a scrivere tutto ciò che mi viene in mente, probabilmente perché spero di imparare qualcosa dalle vostre risposte!
Ciao Ciao
13/07/2016 at 14:53
Eh, mia cara Moneta, mi fai una domanda a cui purtroppo non ti so rispondere. Pur scrivendo ormai da tanto su TI resto comunque una semplice appassionata di scrittura, non una che abbia studiato… Quindi, pure io vado avanti grazie ai commenti e ai consigli… L’unica persona che può rispondere, in quanto preparata e giusta, e che io conosca qui .è Amo.
Grazie come sempre e come sempre nei commenti sentiti libera di dire tutto ciò che pensi! 🙂
13/07/2016 at 07:12
Il sogno è descritto molto bene, non è sempre facile.
Voto lettera.
Ciao
🙂
13/07/2016 at 14:51
Ciao Maria! In realtà, a parte la difficoltà, non sapevo neanche se la scelta vi sarebbe piaciuta!
12/07/2016 at 20:25
Non smetterei mai di leggere ciò che scrivi 🙂
Ho votato lettera, così, d’impulso, vediamo.
Ciao e a presto 🙂
13/07/2016 at 14:50
Bellissime le tue parole, caro Danio… 🙂 Fino a quando tu e gli altri lettori mi darete coraggio non smetterò mai di scrivere.!
12/07/2016 at 20:02
Ciao Pink, ho scelto lettera. Ai genitori? A un amico? Alla nonna morta? Fai tu.
Hum. Questo capitolo mi ha lasciato una strana sensazione: la scrittura è fluida e leggera ma i contenuti, non so, mi suona strano questo remix onirico di ricordi marcanti. Una specie di spiegone in versione sogno/flashback.
In compenso adoro il parallelo Calipso / Penelope anche se Calipso era una tipa tosta e non è poi così sicuro che Penelope avesse davvero voglia del ritorno di Ulisse. 😉
Alla prossima
14/07/2016 at 19:09
Ciao Befana, grazie innanzitutto per i commenti sempre puntuali (anche se mi è apparso solo ora… il tuo e quello di Giorgia bah!). 😉 Per il prossimo, può darsi ci sia una sorpresa (che non so se gradirete!) . Mi spiace ti abbia lasciata interdetta, il fatto è che quando mi vengono certe idee in mente non riesco poi a mandarle via. Volevo far trapelare qualche informazione su Lia e mi è venuta sta cosa e l’ho buttata giù affidandomi poi ai vostri pareri e consigli!
14/07/2016 at 19:10
Diciamo che è una Calipso “rivisitata”!
14/07/2016 at 20:07
Il mio commento è rimasto in attesa di moderazione quasi 24 ore ma non ho capito quale fosse la parola incriminata. Forse xxxxlope? XD
Nell’odissea Calipso è un personaggio sofferto ma splendido. Buon per la tua Lia.
Viva le sorprese. Ciao ciao.
16/07/2016 at 08:38
Bah… Misteri di TI! XDXD
Ciao B. P.
12/07/2016 at 18:25
Calipso probabilmente si trasformerà in Penelope e allora sentirà davvero il bisogno di essere salvata da quello che ritengo un subdolo Ulisse – chi mantiene i fili della tresca, lei o lui?
Lettera.
14/07/2016 at 19:05
Non so perché il tuo commento mi sia apparso solo ora! :-O Insieme a quello di Befana… Io penso che a volte ci siano delle situazioni di comodo, dove una particolare condizione va bene ad entrambi… Qui, non so ancora precisamente dove andrò a parare…
Grazie mille
14/07/2016 at 19:17
A me spesso non arrivano le notifiche per email, nessun problema
12/07/2016 at 18:24
Applausi . Davvero ☺ 🙂 voto racconto
13/07/2016 at 14:49
Grazie Carlina, veramente gentile. 🙂
12/07/2016 at 17:41
Eccomi Pinkerella! Come sempre non deludi mai! Voto per racconto, lettera mi dà un senso riduttivo, anche se non posso sapere a cosa riferisci queste tre opzioni! Brava, brava come sempre e dal profondo del mio cuore spero che Lia presto si svegli dall’illusione che la cieca, non la giudico egoista. A presto.,
13/07/2016 at 14:49
Ciao Sognatrice. Grazie, grazie mille… 🙂 Sai, è più facile giudicare anziché comprendere o capire e io cerco di non puntare mai il dito, anche quando si tratta di temi “caldi”!
P.s. il tuo nome? 😀
12/07/2016 at 16:50
Non me lo aspettavo così il capitolo… 🙂 Però è venuto bene… Beh, Lia mi sembra una persona fragile, desiderosa di aggrapparsi a qualcuno che le dia anche briciole…
Diario 🙂
12/07/2016 at 17:19
Fiore Rosa, in realtà non me lo aspettavo neanche io così… Io batto tutto al momento. 🙂
12/07/2016 at 16:27
NOTA PER I MIEI LETTORI:
Ovviamente, qui, non si cerca di individuare nessuna causa psicologica alla base del rapporto che Lia ha con Alessandro. Non sono una psicologa, quindi, non ho le competenze e le conoscenze tali da poter fornire una spiegazione esatta e precisa. Ho costruito un personaggio e ad un certo punto ha scelto la strada dell’amante, dell’altra. I motivi che spuntano qua e là nel racconto sono liberamente ispirati. 😀
10/07/2016 at 17:08
Ho votato per la favola.
Più che altro perché, leggendo tutti e tre gli episodi, mi hai fatto pensare a una favola … ma dal finale amaro. Tenendo conto di questi ultimi due episodio sono antecedenti al primo. Sempre se ho compreso bene la linea temporale.
Detto questo, ovvio che ti seguo. 🙂
11/07/2016 at 09:55
Ciao Danica. che piacere ritrovarti . Il secondo sì è antecedente all’incipit, poi torniamo all’oggi col terzo… 🙂 Come mai tu sei ferma? 🙂
11/07/2016 at 13:08
Perché ho chiesto di chiudere il racconto. Mi sono resa conto che il primo episodio era troppo ingarbugliato per riuscire a districare la matassa e andare avanti. 🙁
07/07/2016 at 22:48
Racconto.
Mi sta piacendo tanto questo racconto. Trovo particolare l’approccio che Alessandro ha alla vita, un po’ da stronzo, è vero, ma la parentesi sul suo personaggio l’ha reso senz’altro più interessante. Interessante anche capire quanto noi donne sappiamo illuderci. Doniamo l’amore a chi lo calpesta e nemmeno ce ne rendiamo conto. Ho provato pena per Lia quando ha detto ti amo ad Alessandro e si è accontentata di quella risposta frivola e superflua. Saprà riscattarsi, ne sono certa!
11/07/2016 at 09:53
Ciao Trix, grazie per il bellissimo commento… troppo gentile. 🙂 Ti aspetto
07/07/2016 at 11:23
Favola, anche se mi vanno bene tutte e tre le opzioni.
Te l’ho già detto, mi pare, ma lo ripeterò: adoro la tua scrittura! 😀 è precisa, piena di dettagli, frasi d’impatto.. impeccabile, davvero.
Lia, Lia, Lia.. già mi dispiace per lei! Alessandro non è per niente un tipo affidabile e penso già che lei soffrirà parecchio.
Sono molto curiosa di come andrà avanti questa storia!!
A presto e un abbraccio! 😀
07/07/2016 at 16:45
Ciao Ivana, come ben sai, non mi piace raccontare storie lineari, preferisco ingarbugliare il tutto… 🙂 Non è proprio un Rosa tipico, ecco.
Grazie mille come sempre, a presto! 🙂 🙂
07/07/2016 at 10:02
Ehilà Pink, eccomi qua!
Comincio con la tua storia nuova, ho visto che la precedente l’hai terminata (leggerò anche quella 🙂 ), e in soli tre capitoli sei già a tantissimi punti! Ma come fai? ahahah!
Scherzi a parte, il primo capitolo (come anche nel precedente racconto) è pervaso da questo senso di malinconia che, a quanto sembra, accompagna un po’ tutte le tue storie!
Ovviamente nulla da dire sul modo di scrivere, impeccabile come sempre!
Adesso leggo il secondo (leggo un capitolo e scrivo il commento su word, poi leggo il successivo e così via!)
Avrei votato per conoscere Lui!
***
Il secondo capitolo fa capire come lei sia – stracotta? – innamorata di un uomo che ho il sentore la usi solamente per i suoi capricci, solamente quando le fa comodo.Sarà forse un uomo sposato, stanco del suo matrimonio? Per questo capitolo avrei votato per conoscere Alessandro (che vedo è l’opzione che ha vinto :D)
***
Avevo indovinato!! E’ sposato!
Scelgo Ricordo, per il prossimo capitolo!
Quanto mi infastidiscono queste situazioni, in cui una donna fa l’amante di uomo che, di sicuro, non appena si stuferà di lei si troverà l’ennesima amante per tradire quella povera donna che è sua moglie. Spero gli si secchi il pipino! (non potevo essere volgare, quindi ho proposto la mia versione “ned flanders!”)
A presto Pink 🙂
07/07/2016 at 16:47
ahahhahahahahah! Fantastico Luca. Speriamo. 😛 Beh, come sai bene anche tu, un po’ di malinconia è in linea col mio essere. 🙂 Questo non è un genere a me consono anche se sono femminuccia, allora ho voluto fare un racconto atipico, raccontare di una giovane donna che anziché preferire un amore alla luce del sole preferisce fare l’altra a scadenza (????). 🙂
05/07/2016 at 19:06
Boh, favola? Si dimostrerà un principe azzurro?
Cara pink, l’idea che mi dai è che ad ogni capitolo ti piaccia sperimentare qualcosa di nuovo, come in questo ultimo dove fai parlare gli odori. Detto questo l’avvocato è uno zozzone e tu sei molto brava.
Ciao a presto!
07/07/2016 at 16:48
Sì, caro Jaw… sperimento. Sperimento in quanto la mia è solo una passione, non anelo a scrivere romanzi (almeno per il momento eheheheh). E vedo come reagite voi scrittori/lettori.
Beh, sì, ce ne stanno parecchi di zozzoni.
Grazie 🙂
05/07/2016 at 16:36
Two donne e oltre is megl che one…
Bella questa storia, mi affascina molto. Brava!
07/07/2016 at 16:49
Eeeeh… 😉 Grazie
04/07/2016 at 14:56
Scusami per il ritardo miss pink. 😉
Ricordo
ps.- Brava come sempre più di sempre e per sempre. 😉
07/07/2016 at 16:49
Grazie Alex, sempre troppo buono con me! 😉
04/07/2016 at 11:28
Mi piace come hai caratterizzato efficacemente i personaggi, da Lia ad Alessandro e Giorgia. In quest’ultimo episodio ho gradito molto l’analogia tra Alessandro e il SUV, geniale.
Ti seguirò sicuramente, brava davvero Pink.
04/07/2016 at 11:30
Ho votato il ricordo.
07/07/2016 at 16:50
Ciao Giorgia sono felice di averti qui e di ricevere il commento di una scrittrice che apprezzo molto. Le tue parole mi fanno estremo piacere, spero di non deludere.
Grazie mille! 🙂
04/07/2016 at 11:07
Scusa, ti ho mandato in parità votando racconto. Prendersi in giro sarebbe inutile, ce ne stanno di uomini così e di donne che accettano di fare l’altra parte… In casi di giovani donne vorrei tanto capire il perché.
07/07/2016 at 16:50
Beh, il perché… a volte, non sempre c’è una spiegazione razionale… Vediamo un po’!
03/07/2016 at 08:22
Ciao Pink. Dico ricordo. A presto. 🙂
07/07/2016 at 16:51
Ciao Mariano! Grazie 😉
02/07/2016 at 20:49
Io dico racconto. Certe frasi sono molto melense ma il racconto è decisamente realistico.
Ciao
07/07/2016 at 16:51
Io mi affido sempre alla realtà. 😉
02/07/2016 at 19:34
Ciao,non avevo cliccato su “segui la storia”,e mi chiedevo quanto tempo ti eri presa per scrivere ancora,poi sono andato a vedere ed ho capito il mio errore.
Bella storia,purtroppo io non sono avvocato come Alessandro,ma il suo modo di comportarsi non mi è nuovo,per me ed un paio di miei amici. La tua storia mi sembra quasi di averla vissuta,in diretta e per racconti. Aspetto di leggerti ancora,e ho votato per Ricordo,perchè se c’è una storia,e questa continua,i ricordi sono importanti,anche se si tende a rammentare solo i belli,poi quando finisce vengono a galla anche i brutti,e spesso sono gli amici o le amiche a farteli tornare in mente.
Mi piace,a presto e ti auguro una buona domenica,e Forza Italia per stasera
07/07/2016 at 16:52
Aaaah Ivano ti dobbiamo mica bacchettare? Cosa combinavi coi tuoi amici?
Intanto, grazie mille per le belle parole, sono davvero contenta!!! 😉
02/07/2016 at 13:16
Ricordo… non sia mai che attraverso di esso chiariremo dettagli importanti e passati…
La caratterizzazione dei tuoi personaggi è così efficace che leggendo i commenti dei tuoi lettori trovo molta rabbia, antipatia, insomma la prendono tutti sul personale. Questo mi fa sorridere… Quando si scrive un racconto non c’è cosa peggiore che paragonarlo ai parametri del proprio giudizio personale. Sai quelle persone che ti dicono: io di solito faccio così, io non avrei mai detto questo, io lì non ci andrei mai… Ma santocielo!!! Tu non sei la storia, tu non sei LEI, la protagonista, il personaggio raccontato dall’autore. Per cui resta in ascolto e segui la sua storia per vedere cosa IL PERSONAGGIO farà o farebbe, che difficilmente sarà quello che faresti TU, ma è proprio questo il bello. Pensa che noia se dovessi leggere una storia dove la protagonista facesse esattamente quello che farei io! ahahahahah
Per questo ti dico brava. E mi scuso per lo sfogo 😉
07/07/2016 at 16:57
Ciao Amo… In verità non so risponderti con chiarezza… Certe volte, mi sembra di fondermi totalmente con i miei personaggi (specie nel racconto di Ferranova dove mi sentivo tanto Mario) , altre volte non li sento miei, mi vedo distante e quindi il risultato è un’enorme confusione. 🙂 Mi confondo e mi scontro con le mie stesse idee…
Comunque, accomodati pure…ogni sfogo per me è ben accetto.
Un bacio!
07/07/2016 at 17:06
No, aspetta…. non parlavo di come la vedi tu e non mi riferivo a te e al tuo modo di gestire la storia e i personaggi, per carità!!!!!! mi lamentavo di chi commenta le nostre storie dicendo “io questo non lo farei mai” “io non avrei mai detto così”… dato che volevo precisare che un personaggio è frutto della mente di un autore e non del lettore….
ma mica dicevo a te!!!!! ahahahahah
07/07/2016 at 17:12
ahahahahahhahahah. uh, mamma… questo è il classico esempio: non ho capito nulla…
Allora, quello è molto facile dire io mai io no, dobbiamo salvare l’apparenza, no? Qui, nessuno commenterebbe mai oh, io ho tradito oppure sono stata l’amante di…
Comunque, il caldo mi ha liquefatto il cervelluzzo! ahahahhahah
07/07/2016 at 17:25
A chi lo dici!!!! ahahahahah
02/07/2016 at 10:14
Ciao Pinky! 😀 un po’ in ritardo, ma alla fine ho recuperato anche questo tuo racconto 🙂 ho notato che il tema del tradimento ricorre spesso nei tuoi scritti… Effettivamente lascia molti spunti, ma ogni volta che leggo certe cose mi viene un senso di angoscia che poi fa fatica a sparire. Spero che la morale di questo tuo racconto riesca a farci riflettere e superare certe questioni.
Nel frattempo ho portato una vaschetta di gelato! 😀 A presto! 🙂
07/07/2016 at 16:58
Ciao amico di banchetto. 😛 Beh, come dissi all’inizio a qualcuno, il Rosa non è proprio un genere che sento consono però ci provo insomma. 🙂 Con un rosa atipico, ma ci provo. 🙂
02/07/2016 at 09:52
Dopo Alice, necessariamente Favola.
Un bel tipino questo qui, a meno che non l’abbia descritto male, non mi pare che ci siano molte speranze che la storia d’amore (unilaterale) vada a finire bene tra i due.
Ho capito in ritardo “l’aroma impertinente”, interessante incentrare un capitolo su esperienze sensoriali. Una cosa che non c’entra nulla, ma mi ha colpito soprattutto perché ho scoperto da poco che c’è una soluzione banale: mi riferisco alla E’ del capitolo precedente. La e accentata maiuscola mi ha messo in crisi fino a che non ho scoperto che, almeno nella mia tastiera, è sufficiente cliccare il blocco maiuscole e digitare la è. In altre tastiere funziona Alt (di destra) + shift + e. Prova un po’!
Se poi, come probabile, è solo una di quelle distrazioni che sfuggono a ottocentomila riletture tranne che alla prima dopo la pubbilcazione, beh, allora scusa la prolissità 😀
Sempre bravissima
Ciao Ciao!
07/07/2016 at 17:00
Ciao Moneta, no, infatti, non ho pensato ad una soluzione “rosea” per i due… semplicemente mi sono spinta ad indagare (umilmente, ovvio) cosa spinge a fare l’altra, perché una donna giovane debba incastrarsi in questa gabbia da sola.
Mmm, ma tu lo sai che la e accentata la metto sempre così. Oh, perbacco!!!!
01/07/2016 at 22:02
Le tre opzioni mi rendono molto incerta, soprattutto “favola” e “ricordo”. Ci penserò su un attimo 🙂
Una descrizione sapiente, puntuale ed empatica di un personaggio che, immagino, è molto molto lontano da te. È questo che rende la tua scrittura speciale: sai entrare perfettamente nella vita dei tuoi personaggi, siano essi una donna remissiva o un uomo donnaiolo o una donna senza figli o una ragazza-madre (per semplificare). Ecco, appunto: tu non semplifichi, ma vai in profondità, sempre.
E non solo: infili anche qua e là delle frasi che suonano in modo perfetto (qui una di quelle che ho trovato è “L’aroma del caffè si è sparso impertinente”).
Insomma, pink, ci affascini sempre! 😀
07/07/2016 at 17:02
Il tuo, carissima Chiara, è uno dei commenti che non si dimenticano e che entrano nel cuore. 🙂 Grazie davvero! Io ci provo, lo sai… cerco di non lasciare mai nulla al caso, non sempre ci riesco, e qui mi limito a cercare di sentire cosa provano i personaggi! 🙂
P.s. in confidenza, non sapevo come chiudere con la domanda. 😉
01/07/2016 at 15:51
Voto ricordo! 🙂
07/07/2016 at 17:02
Grazie Marcelo. 😉
01/07/2016 at 13:56
Eccomi cara, voto “favola” come ad indicare la triste bugia che lei si racconta per credere in essa. Bellissima storia e purtroppo molto molto attuale, seguo entusiasta! A presto.
07/07/2016 at 17:03
Ebbene sì, mia cara… Molto attuale.
Grazie mille per esserci sempre
01/07/2016 at 13:31
Mi è piaciuto molto il paragrafo sulla doccia: mi ci sono riconosciuta appieno.
Le nostre affinità si fermano lì, mi è capitato di avere contatti ravvicinati con tipi così (parlo dell’amore incondizionato per se stesso, quella superbia narcisistica, l’infedeltà non la voglio nella mia vita ma cerco di lasciar vivere gli altri come vogliono, mi disturba meno che l’arroganza e il narcisismo), e anche quando l’attrazione fisica era evidente la mia incapacità a sopportarli intellettualmente aveva sempre la meglio. Quando sei troppo innamorato di te stesso non hai abbastanza spazio dentro per voler bene agli altri, sei uno da evitare!
Questo per dire che trovo la verisimiglianza dei tuoi personaggi riuscita.
Lia mi mette tristezza, spero ci illustrerai il traumatismo che l’ha ridotta succube di tizi così, perché “mangia la brioche come se fossero le nostre bocche che si incontrano” e “mia piccola donna” non si possono sentire senza mettersi a ridere o rifilare un paio di ceffoni. Spero che questa ragazza abbia buone giustificazioni e si riscatterà presto! Scherzo, naturalmente, ma la tua storia è davvero coinvolgente.
Ciao Pink
07/07/2016 at 17:06
Grazie mille, Befana. Sono perfettamente d’accordo con la prima parte del tuo commento… eppure ce ne stanno di donne che decidono di mettersi nell’ombra e di costruirsi una solitudine da sole… Per rispondere, poi, alla seconda parte, cercherò , senza essere una psicologa, di capire quali possano essere i motivi che spingano una giovane donna ad intrattenere una relazione a senso unico con un uomo sposato.
Grazie mille! 🙂
01/07/2016 at 11:31
Ciao pink!
Dico favola!
Quando ho finito la parte su Alessandro, la prima cosa che mi è venuta in mente è che avrei voluto investirlo con il suo SUV (più volte, avanti e indietro).
Odio tanto gli uomini (o le donne) così. Lo so, possono avere tutte le ragioni del mondo, ma come fai a baciare tua moglie, sussurrarle parole dolci, avere un figlio con lei, e nello stesso tempo tradirla? Boh… io non riuscirei neanche a guardarla in faccia dalla vergogna.
Lia, invece, nonostante sbagli a stare con un uomo sposato, mi fa tenerezza. Lei è completamente cotta di lui e quando sei in quello stato, dimentichi tutto.
Sono proprio curiosa di vedere come svilupperai questa storia.
Ovviamente sei sempre bravissima! 🙂 Alla prossima!!! 😀 <3
07/07/2016 at 17:08
ahahahahah, ebbene sì. Vittima del suo stesso SUV. Di uomini come lui ce ne stanno a bizzeffe e ci stanno pure tante donne che decidono di accontentarsi di briciole, di mettersi volontariamente nell’ombra. Lia appare come una donna innamoratissima e già sconfitta… lei, nell’incipit, per l’ennesima mancanza di Ale, non fa una piega.
Grazie mille come sempre e scrivimi privatamente ogni volta che vuoi.
Bacioni! <3
01/07/2016 at 10:29
Caratterizzazione dei protagonisti, ottima.
Lia sembra una persona remissiva, ma non è detto, siamo all’inizio. Lei sarà una Piccola donna, ma può diventare anche una “pulce con la tosse” che, come un granello di sabbia, farà inceppare il meccanismo amatorio di questo bel “Gastone” (almeno spero, che diamine!).
A intuito, voto racconto anche se non so bene su che cosa e su chi.
🙂 🙂
07/07/2016 at 17:09
Grazie Maria… Giusto, siamo ancora all’inizio e , in realtà, non so neanche io bene quale piega prenderà la storia… probabilmente, deciderò insieme a voi! 🙂
30/06/2016 at 19:00
Favola… quella che si è costruita Lia. L’amore la rende cieca, offuscandole una realtà che non le piace. Nella favola c’è sempre il lieto fine, quello che vorrebbe lei per la sua storia. Le è concesso sognare, l’importante è che sappia incassare perché con un uomo così ce ne saranno di colpi duri.
Mi piace come stai caratterizzando i personaggi, a presto.
30/06/2016 at 19:17
Speriamo che Lia non soccomba, ma che riesca a reagire ai colpi duri di uomini come lui… Sai Anna, io ne vedo tante intorno a me di storie così… donne affascinanti o giovani belle cadere in queste trappole… Ora, non sono una psicologa , ma cercherò di trarre qualcosa su cui poter ragionare con questo racconto. 😉
Grazie mille come sempre!!!
30/06/2016 at 17:53
Mi rispecchio molto in Alessandro…no, cos’hai capito? Non di certo per il suv, o la barba incolta, ne tanto meno il fisico asciutto…sigh 🙁
No, solo per una cosa: la sveglia. Anch’io la punto tutte le mattine ma, inesorabilmente, il mio corpo e la mia mente si svegliano qualche minuto prima…incredibile davvero.
Per il resto ho votato per il racconto, sono sicuro che saprai trovare qualcosa di succulento.
Ciao Pink, a presto 🙂
30/06/2016 at 19:14
ahahahahhah Danio… Comunque, il fatto della sveglia l’ho copiata da me stessa… le rare volte in cui mi sono svegliata col suono della sveglia ho avuto un mal di testa per tutto il giorno… 🙂
30/06/2016 at 17:20
“Mia piccola donna?”, “mangiala pensando a me”? Insopportabile, melenso e finto. Lui. Eh sì, mentire è un’arte. Io non li reggo, però, nessuno dei due. Quindi inventa una ragione assoluta per cui una ragazza giovane e bella ha bisogno di fare l’amante di un avvocato col suv… Scrivi sempre molto bene Pink. a presto!
30/06/2016 at 19:12
ahahhahah sì, mentre cerco la ragione assoluta vi propino questi capitoli… che poi spesso una ragione non la riesci a trovare e ne vedo… sarà l’avvocato col suv ma pure il fruttivendolo ai mercati generali…
Intanto grazie come sempre e grazie per il brava. 😉
30/06/2016 at 17:00
Ricordo. Certo che dire egocentrismo è dir poco. 😉
Brava, storie diffuse purtroppo…
30/06/2016 at 19:10
Mmm giusto un pochino. 😉
29/06/2016 at 19:05
Ciao… vedo già all’opera… credo di intuire la storia che vorrai raccontarci… L’incipit è veramente bellissimo. Conosciamo questo lui
29/06/2016 at 19:50
Ciao e grazie . 🙂 Devo ammettere che l’incipit mi è venuto bene, speriamo anche il resto. 😀
28/06/2016 at 11:09
Hai scelto un bel nome però lui non mi piace affatto.
29/06/2016 at 19:50
Grazie Rita, è un piacere averti qui… Ti divertirai!
27/06/2016 at 15:39
Voglio proprio vedere che tipo è questo Alessandro, se ne vale davvero la pena. Storia interessante, seguo 🙂
29/06/2016 at 19:51
Beh, spesso noi donne ci ingarbugliamo mani piedi cervello cuore e capelli (per metterci un po’ di tutto, insomma!) senza però che ne valga realmente la pena… ma vedremo, vedremo… 🙂
Grazie mille Writer
27/06/2016 at 09:00
Ciao. Andiamo a vedere come si sono conosciuti. Bell’episodio. C’è una riflessione molto interessante. Sarà amore oppure è solo un illusione. Al prossimo episodio. 🙂
29/06/2016 at 19:52
Eh, Mariano… amore o illusione? Chi lo sa… magari per Lia è amore… per lui vedremo. 🙂
25/06/2016 at 17:36
Brava Pink. Ottimo capitolo realistico. Ora vorrei sentire cos’ha da dire Alessandro
29/06/2016 at 19:52
Grazie mille , Carlina.
A presto. 🙂
24/06/2016 at 12:53
Parliamo di Alessandro. No vabbhe’, Lia è l’amante e lui si è dimenticato di avvisarla che anche stasera non può. E lei aspetta e … spera. Che tristezza. Ciao Pink, a presto.
24/06/2016 at 15:14
e finì il racconto… ahahhahahah.
Ciao manu!
24/06/2016 at 15:17
Eh no, quello è compito tuo! 😉
24/06/2016 at 15:20
ahi… 😉 sei l’unica che ha capito il rapporto. O mi correggo, me l’ha scritto. 🙂
24/06/2016 at 15:24
Ah scusa, non dovevo? Perdonami, credevo che l’autrice sarebbe stata contenta di essere correttamente intesa! Comunque la tristezza si riferiva alla situazione di questa coppia, non certo al racconto… Ciao!
24/06/2016 at 15:26
No no, hai fatto benissimo… 😀 🙂 alcuni hanno pensato a fatti di cronaca nera. 😉
mi piace interagire con voi.
24/06/2016 at 10:17
Arriverà la “giusta spiegazione”. Anche se non in minoranza 🙁 haha
Finalmente sono riuscita a leggere 😀
I miei complimenti! L’incipit è fantastico, molto toccante. Mi sembrava quasi di sentire l’aroma di vaniglia. Questo capitolo invece mi ha fatta un po’ riflettere (come tutti i tuoi capitoli che leggo, in effetti 😛 ). L’amore a volte ci offusca la vista e ci fa perdere un po’ noi stesse. Sono proprio curiosa di sapere come andrà avanti la loro storia! 🙂
A presto!!
24/06/2016 at 10:34
Ciao Ivana! Eccoti! 🙂 🙂 😉 Questo capitolo è completamente diverso dall’incipit che è poetico struggente nostalgico… insomma, abbastanza poetico. Ora, serve la realtà… quindi vedere come funziona questa storia… 🙂
Spero di non deluderti negli altri capitoli. ^_^
Un abbraccio
24/06/2016 at 08:05
Non le sopportavo neanche a vent’anni le amiche che facevano così: annullare un impegno all’ultimo minuto perché lui si è liberato e “ha bisogno di lei”, cercare le mai che solo quando lui era impegnato, o assente. Essere a disposizione di un altro essere umano come un automa non è sano, e non penso sia amore, in ogni caso non un amore vissuto bene. E il lui che cerca o profitta di una lei così, nella maggior parte dei casi, non è un tipo ok. Mandiamoli in analisi tutti e due! XD
Io continuo a dire che è ora di conoscere lui.
Bel capitolo, molto realistico.
P.S. Se uno mi fa preparare da cena, e me stessa, e poi se ne scorda, credo che poi se ne ricorderà a lungo! E le va bene così? In analisi, ti dico :-))
24/06/2016 at 10:31
Esattamente… come dicevo a Danio, non bisogna mai commettere l’errore di annullare se stessi…purtroppo anche negli amori più “sani” spesso si commette questo errore, l’importante è rendersene conto e se è sano l’amore va avanti più forte di prima. Ma qui racconterò una storia d’amore particolare.
Grazie mille come sempre!!! 😉
24/06/2016 at 12:56
Grande! Sottoscrivo. Io manco avrei cucinato! Ma li vuoi mandare sempre tutti in analisi? 🙂
24/06/2016 at 13:20
No io li manderei in un altro posto, lei e poi anche lui, ma sono troppo beneducata per scrivere dove! XD
Scusa Pink per l’occupazione di spazio!!
24/06/2016 at 12:57
Befana ti ho commentato sotto. Scusa Pink!
24/06/2016 at 15:15
Tranquille… fate tutto quel che è lecito eheheh.
23/06/2016 at 18:11
Arriverà la giusta spiegazione a colmare il vuoto che lei ha nel cuore per non essere ripagata dello stesso amore, almeno lo spero…un bacio Pinky!!!
24/06/2016 at 10:28
Mi sbilancio: davanti a certi comportamenti non ci possono essere giuste spiegazioni… Ma la storia di Lia e Alessandro è particolare. 🙂
Grazie mille. 🙂 Baci
23/06/2016 at 16:38
Ciao pink!
Ho votato Alessandro, così scopriamo qualcosina su di lui.
Mi è piaciuta molto la prima parte di questo capitolo. Le due amiche, i loro sorrisi, le occhiate: mi sembrava quasi di vederle!
Bravissima come sempre. 😀
Alla prossima! <3
24/06/2016 at 10:27
Ciao Tia!!! 😉 grazie mille per i tuoi bellissimi commenti, oramai non ne posso fare a meno., 😀 spero di non ingarbugliarmi troppo con questo racconto… eheheheh.
Ti abbraccio <3
23/06/2016 at 13:56
Resto della mia opinione, andiamo a conoscere lui, questo Alessandro che ha sconvolto Lia 🙂
Forse era meglio andasse con l’amica 😉
Ciao Pink, a presto.
24/06/2016 at 10:24
Concordo sia sulla conoscenza che sull’uscita… 😉 Questo non è un amore sano, ma in generale non ci si dovrebbe mai annullare per l’altra persona…
Grazie mille, a presto
23/06/2016 at 11:14
C’è tempo per le spiegazioni… conosciamo meglio Alessandro….
Siccome sai di piacermi, te ne approfitti e mi costringi a farti notare il pelo nell’uovo…
Lanciò un occhio? Non si può ritenerla una metafora, perciò è errato. A meno che lui non si sia cavato un occhio letteralmente per lanciarlo via. Lanciò un’occhiata 😉
Lo sai che con te sono intransigente 😉
( ma già immagino qualcuno che leggerà questo mio commento – come già mi è accaduto in passato – e troverà che invece un occhio si può lanciare eccetera, ahahahah – ma non dar retta… non si può 😉 )
23/06/2016 at 11:21
Eheheh. Invece io sono contenta… altrimenti ci si limita a dire voto x o voto y, bello m’è piaciuto oppure ritirati… quindi, quando mi date suggerimenti o mi sottolineate un errore a me fa piacere. In effetti, su quella frase avevo dei dubbi, ma alla fine ho pensato potesse andar bene in senso metaforico… invece tu mi fai ragionare e giustamente nessuno gli ha cavato un occhio per lanciarlo via…. almeno per il momento eheheh! 😉
Grazie mille come sempre e continua come sempre a sottolineare le cose! 🙂 🙂 baci
23/06/2016 at 09:21
Forse è il momento di conoscere meglio questo Alessandro 🙂
Sto leggendo il racconto di befana profana, una storia di maltrattamenti, e spero tantissimo che questo rapporto non sfoci in una cosa simile, perché non sono certa di poter sopportare due racconti così nello stesso periodo.
Brava per i dialoghi, brava per i personaggi già così ben delineati anche se tramite solo qualche idea e accenno. Come sempre, complimenti! 😀
23/06/2016 at 09:27
Buongiorno Chiara, no ti assicuro e ti tranquillizzo nessuna violenza! 🙂 Tratteggerò una situazione che vedo capita a molte donne… sperando di riuscire nell’intento, ovviamente! 🙂 Grazie mille come sempre del supporto e dei complimenti!!! *__*
Baci baci
22/06/2016 at 16:56
Arriverà la “giusta spiegazione”… mi auguro! Lei rinuncia alla sua serata con l’amica di sempre e lui quasi non si rende conto di averle dato buca? E a lei va bene così? “Scatti come quegli orribili pupazzi a molla che saltano fuori da quelle stupide scatole!” in questa frase hai condensato tutto il personaggio di Lia, brava la mia psicologa 😉
Un abbraccio.
23/06/2016 at 09:25
Grazie mille, Anna… sei troppo buona e generosa di complimenti!!! 🙂 Ti abbraccio forte anche io!
22/06/2016 at 16:29
Conosciamolo questo Alessandro… e magari ci darà anche la giustifica.
Brava, scorrevolissimo il capitolo. 😀
23/06/2016 at 09:24
Grazie mille Fiorellino… per ora l’opzione è in maggioranza! 😉
20/06/2016 at 11:10
Quanto posso essere curiosa dopo aver letto questo incipit 😀 la metafora del teatro é la parte che mi é piaciuta di piú e mi ha portato ad immaginare questo Lui come un’ombra nera sulla vita di Lia. Voto la mattina e aspetto impaziente il prossimo capitolo 🙂
20/06/2016 at 11:24
Ciao Penna e benvenuta. Sono contenta ti piaccia, spero di riuscire a mantenere alto per il resto dei capitoli!!! 🙂 Grazie mille
18/06/2016 at 19:34
Oh la la, non si perde tempo, vedo!
Ma la mia scelta è del tutto ovvia: continuiamo a conoscere tzia Li’a! 😀
Bell’incipit, profondo e malinconico, una malinconia che in un modo o nell’altro abbiamo conosciuto tutte (e tutti?)
Ciao Ciao
20/06/2016 at 11:23
Ciao Moneta mi fa piacere trovarti qui. Sì, non riesco a star ferma in questo periodo… sperando però di riuscire a produrre qualcosa di “buono”!
18/06/2016 at 17:26
Io conoscerei lui, per averli entrambi nel mio campo visivo.
Pink, non potrei non seguirti anche in questa nuova avventura e lo sai. Tuttavia mi metti davvero alla prova con questi intro/esistenziali filo drammatici… 😉 sai io il dramma lo racconto con l’azione e poco con l’introspezione. Spesso questo non è capito, è più ovvio quando una storia è drammatica di per sé. Ma ti suggerisco di inserire sempre maggiori elementi d’azione, movimenti, gesti, raccontando le intenzioni dei personaggi attraverso un move piuttosto che un pensiero. Questo alleggerisce le scene e mette alla prova il lettore. Solo quello attento alle sfumature capirà il problema, gli altri ti prenderanno per pazza 😉 Però vedo che qui siamo già un pezzo avanti, perchè la tua storia si presta perfettamente a molti campi d’azione e tu hai l’abilità di farla tua. 😉
20/06/2016 at 11:22
Ciao Amo… non ricordo a chi l’ho scritto in un commento, ma spesso quello che mi manca è il coraggio! Vorrei provare, sperimentare, però ho sempre paura del fallimento. E’ che mi ritengo più “brava” con l’introspezione… quando agisco in maniera diversa leggo e mi sembrano banalità… e allora da brava ritorno su sentieri già conosciuti… Intanto, mi preparo a studiare qualcosa di diverso perché voglio provarci almeno! Nel frattempo, vi intratterrò con questo racconto… Grazie come sempre dell’immensa fiducia e della forza che mi dai con i commenti e lo sprono!
17/06/2016 at 23:30
Io non ti devo dire niente.
Io non ti posso dire niente.
Nemmeno che mi è piaciuto tanto come richiami alla mente Proust all’inizio e Pirandello verso la fine.
Nemmeno che usare la metafora del trucco per comunicare lo svilimento interiore e l’insoddisfazione di questa donna (molte si identificheranno, mio malgrado) è stata brillante.
Ti dico solo che ora, come volevasi dimostrare, sono curioso. Ma tu questo già lo prevedevi, per cui non ti posso comunque dire niente.
20/06/2016 at 11:18
Ciao Gianluca… Grazie innanzitutto per aver letto e lasciato un commento.
Sai, in tutta onestà, ti confesso che non so come continuerò. Nonostante sia donna, nonostante il nick che richiama il rosa, nonostante Rosa sia il mio nome, non ho grande familiarità coi romanzi d’amore. Quindi, la mia promessa è cercare di dare sempre il meglio e spero anche coi vostri consigli di migliorare dove fallirò.
17/06/2016 at 17:58
Azzeccatissima la metafora teatrale degna di uno Shakespeare 😉
Di nuovo sei qui per stupirci e accompagnarci nella mente e nel cuore delle persone. Sono contenta che tu abbia scelto questa donna, mi piace già. Per questo, ho votato per continuare a seguire lei ancora un po’. Nulla ti vieta di introdurre lui lo stesso.
A presto!
17/06/2016 at 18:46
Chiara!!! *__* In questo periodo sono particolarmente produttiva… Spero solo di riuscire a portare avanti in maniera degna e decorosa questa storia! 🙂 tu bacchettami pure
17/06/2016 at 17:03
Ciao Pinkerella, non potevo mancare! Complimenti bell’incipit. Ho votato conosciamo questo lui…
17/06/2016 at 18:44
Ciao Cuore… 🙂 Ti ringrazio, sono contenta… spero di continuare così!
18/06/2016 at 17:33
Ciao cuore mi piace! E’ carino assai, grazie!
20/06/2016 at 11:16
Oh, mi fa piacere! 😉
17/06/2016 at 12:14
Ciao. Torniamo un po’ indietro. Andiamo alla mattina della cena. Molto interessante il tema. Ti seguo. Un saluto Pink. A presto. 🙂
17/06/2016 at 16:36
Ciao Mariano!!! 🙂 aspetto sempre il tuo ritorno! 😉
17/06/2016 at 11:12
Ciao Pink , ho visto che hai già ultimato delle storie molto seguite e che presto avrò il piacere di leggere , perciò sono contenta di poter seguire una delle tue storie dall’ inizio e soprattutto una storia rosa che è il tipo di storia che preferisco.
Opto per scoprire chi è questo lui perché in una storia d’amore che si rispetti c’è sempre un lui e una lei anche se dai presupposti che hai messo in questo incipit sembra che la nostra cara Lia non sia poi molto contenta della storia che sta vivendo al momento , ti seguo molto volentieri 😉
17/06/2016 at 16:37
Ciaoooo! Piacere. 😉 ebbene sì, scrivo da molto su TI e ho dei periodi molto produttivi. 🙂 Mi fa molto piacere il tuo commento… dobbiamo vedere Lia cosa decide di fare e soprattutto per quale motivo è sempre in attesa!
17/06/2016 at 08:22
Ciao pink,
Non sono esattamente un tipo da Rosa ma ormai ti conosco abbastanza da sapere che declini ogni genere in modo molto personale. Infatti l’incipit mi piace, lo trovo molto poetico: esprime sentimenti e situazioni che ognuno di noi ha provato e prova in situazioni simili. Leggo nei commenti sotto che ti ritieni incapace di scrivere ‘cose allegre e leggere’.Direi che non sono d’accordo, perché ad esempio in ‘Ferranova’ l’atmosfera se non ‘allegra’ è decisamente serena e strappa spesso un sorriso facendo riflettere. Poi, ti faccio un esempio: cosa c’è di più leggero (sicuramente) e allegro (per molti, a me mette una tristezza infinita) di un cinepanettone? Ti piacerebbe dirigerlo?
E non rispondermi come Grazia Arcatzo ‘per i soldi sì’, perché qui scriviamo tutti gratis!
Ciao a presto
17/06/2016 at 09:16
Jaw, che piacere… Nonostante sia donna, il Rosa non mi è particolarmente congeniale… Però volevo dare una svolta psicologica al racconto… Poi, vorrei sperimentare le mie capacità in qualcosa di diverso e, quindi, mentre studio , ho buttato giù questo incipit!!! 🙂
Sai, a proposito di Cinepanettone, tre anni fa, ebbi il piacere di conoscere alla scuola Holden un famoso sceneggiatore di panettoni e roba simile, che mi disse avevo enormi potenzialità, ma in Italia dovevo assolutamente cambiare registro…e modificare la mia scrittura… Io gli risposi (poco garbatamente) che , invece, di sfornare cinepanettoni, avrei continuato a sfornare pizze bone da magnà e a scrivere gratis tutto quello che mi piace! 😉 😉
17/06/2016 at 09:24
Ah ah, vedi allora che ci ho preso in pieno?
Io comunque avrei cambiato registro! 😀
17/06/2016 at 09:26
eheheheheh… ci vuole coraggio a cambiare e io non ne ho molto! 😉 😛
16/06/2016 at 17:51
Mi ricorda gli ultimi fatti di cronaca. Chissà se Lia avrà il coraggio di ribbellarsi e chissà come si comporterà lui. Al prossimo episodio…
17/06/2016 at 09:09
Speriamo si ribelli a questo Lui…e riprenderà in mano la sua vita. Ora è un po’ presto, c’è solo da capire che storia vive!
16/06/2016 at 16:44
Bentornata 🙂
Una Lia depressa, sconfortata, ma quasi felice di esserlo. Ho osato troppo?
Mi piace questo inizio, e ho votato per conoscere lui, quest’uomo che riesce a tenere per i fili questa donna.
Al prossimo carissima 🙂
17/06/2016 at 09:08
Caro Danio, no non hai osato troppo… Infatti, un’altra magari si sarebbe attaccata al telefono o quantomeno avrebbe frantumato qualche piatto… Lei no. A lei sta bene così… bisogna vedere fino a quando… 🙂
Grazie Danio… come farei senza i tuoi commenti?
16/06/2016 at 15:34
Ciao, stavolta giungo in tempo utile. Non potevo certo mancare, avendo un amore profondo per il teatro. Un incipit triste, già denso di tanta storia. E mi domando: se lei (a differenza delle altre marionette) non ha più alcuna curiosità perchè resta a recitare? Non si può recitare senza passione. Non si può proprio. Molto brava. Resto ovviamente. Mattina.
17/06/2016 at 09:06
Ciao Manu… come dicevo in qualche commento sotto, io non sono tanto capace di scrivere cose allegre… 😀 Infatti, hai toccato un tasto importante…se non ha più passione o magari è semplicemente stufa cosa farà? Si lascerà ancora muovere grazie alla giusta spiegazione o riprenderà in mano i suoi fili??? Siamo solo all’incipit , un po’ presto per deciderlo. 🙂
Grazie mille per esserci!
16/06/2016 at 15:29
Un passo indietro… lo spettacolo è appena iniziato, mi sono messa comoda e attendo curiosa il seguito facendoti anche un plauso d’incoraggiamento 😉
Un abbraccio.
17/06/2016 at 09:03
Il plauso d’incoraggiamento fa sempre bene e molto piacere… Spero di non perdermi nel seguito… Tu riprendimi nel caso!!! 😉
16/06/2016 at 14:49
Passo indietro.
Incipit molto promettente pinkerella e, come sempre, io ti seguo con immenso piacere!
17/06/2016 at 09:03
Io di te , cara Trix, non posso fare a meno!!! 😉 Grazie mille come sempre
16/06/2016 at 14:04
Sul serio non hai trovato un nome migliore di “Lia”, per la protagonista?
In fondo, come si dice, “una rosa, anche con un altro nome, avrebbe lo stesso profumo”.
Andiamo indietro.
17/06/2016 at 09:00
Drago ciao! Che piacere vederti commentare una mia storia…
Tanto che non ti piace ed è brutto?
Ti dico che il nome è nato prima dell’incipit, un nome breve, semplice…
17/06/2016 at 09:07
Non è il nome in sé perché, in fondo, un nome è solo un nome. Più che altro è perché “Lia”, “lui” e “lei” sono molto (forse troppo) simili. Tutto qui.
17/06/2016 at 09:17
è vero, solo che il giochetto “Lui”, “Lei” è venuto dopo… ma per me era tardi cambiare, perché nella mia testa era già Lia! Ovviamente, daremo un nome a questo lui!
17/06/2016 at 12:22
Hai fatto bene! Sto gestendo Lui/Lei senza nomi da 7 capitoli e ti garantisco che è complicato…
17/06/2016 at 16:38
Ma ti riesce bene. 😀
16/06/2016 at 14:01
Ciao,auguri per il nuovo racconto. Ho votato per andare alla mattina,mi incuriosisce conoscere lui,ma preferisco farlo in un racconto di eventi piuttosto che in una semplice descrizione. Povera Lia,spero che in ancora 9 puntate abbia modo di rinascere in una vita migliore. Brava e a presto
17/06/2016 at 08:58
Ciao Ivano e grazie di essere anche qui! 🙂 Se mi conosci un poco, sai che non avrei mai fatto una descrizione della serie “Mi chiamo X faccio questo ecc”… 🙂
16/06/2016 at 12:00
Quanto è vero: “All the world’s a stage/And all the men and women merely players” W.Shakespeare
andiamo un passo indietro… di lui già sappiamo qualcosa attraverso gli occhi di Lia.
🙂
17/06/2016 at 08:57
Grazie Maria per essere passata! 😉 a presto
16/06/2016 at 10:48
Oh! Anche tu! stavo pensando di provare a scrivere una storia “rosa”, poi, per alleggerire il tono, dopo tutto l’orrore opprimente del racconto che scrivo ora, ma l’hai fatto prima tu. (Con una protagonista di nome Lea, XD)
Con un bellissimo inizio, non proprio gioioso, ma bellissimo, davvero.
Mi toccherà di cambiar genere, per il prossimo test.
io voglio conoscere lui, e la scusa “giusta”.
Mi piace molto, seguo
16/06/2016 at 11:07
Definiamola pure un’innata incapacità a scrivere cose allegre e leggere, eppure sono di carattere assai solare, ma con la penna in mano non riesco mai a tradurla la mia allegria… Grazie mille per i complimenti … 🙂
Diciamo che questa storia è di passaggio, vorrei cimentarmi in qualcosa di diverso… almeno provarci, insomma…
16/06/2016 at 10:35
Ciao pink!
Bellissimo Incipit. Mi è piaciuto molto e in un solo capitolo sei riuscita a trasmettere benissimo le sensazioni e le emozioni di Lia (ma di cosa mi stupisco? Sei bravissima!)
Ti seguo e voto Lia! 🙂
Complimenti! Alla prossima! 🙂
16/06/2016 at 11:05
Troppo buona davvero… Non so se sarò in grado, ma col vostro aiuto posso farcela. 🙂
Grazie mille, Tia!!! 😀 😀
16/06/2016 at 09:44
subito un nuovo incipit… seguo anche questo, poi il Rosa è il genere che prediligo. Restiamo su Lia,. 🙂
16/06/2016 at 11:02
Grazie mille della fiducia e di essere anche qui! 😉