Dove eravamo rimasti?
La congiura
La corte era pronta ad accogliere il generale Lucas. Quest’ultimo entrò spedito, precedendo il suo corrucciato accompagnatore, nell’immenso salone da pranzo. La sua velocità, però, non intaccò minimamente la sua eleganza: testa alta, schiena dritta, ampia falcata e sul suo volto sempre lo stesso sguardo fiero di sempre. Il re Cassian, gioviale e avvolto nel suo mantello rosso da cerimonia, si alzò dal suo posto a capotavola mentre il resto della corte era impegnato in un solenne inchino, e gli fece cenno di sedersi proprio di fronte a lui, dall’altra parte della stanza, nel posto d’onore riservato agli ospiti importanti. L’atmosfera, però, divenne impercettibilmente più tesa quando Lucas declinò l’invito.
“Come sarebbe a dire?” chiese il re, più stranito che altro. “Non avete voglia di mangiare, dopo questo lungo viaggio?”
“Mangerò, sire. Ma solo dopo essermi seduto al tavolo delle trattative. Il mio re, il re Amos delle terre di Stannia, che voi stesso conoscete forse meglio di me, mi ha mandato qui per un compito” annunciò quello, solenne.
“So bene che la vostra non è una visita di piacere, generale” rispose re Cassian, scuotendo la testa come per rimproverarsi di una mancanza. Poi, allontanandosi dal lungo tavolo continuò: “Seguitemi. Sarò ben lieto di fare le presentazioni ufficiali e di offrirvi le migliori pietanze del regno dopo che i nostri accordi saranno siglati.”
Dopo che il re Cassian, il generale Lucas, e altri cinque funzionari della corte, preceduti da due servi con l’umile compito di aprire i portoni e assicurarsi che gli uomini fossero a loro agio, si furono allontanati, nella sala calò il silenzio. La regina, che aveva personalmente (o così lei affermava) deciso di non assistere alle trattative, ordinò ai servi di sparecchiare e sistemare tutto, prima di ritirarsi nelle sue stanze, imitata dal resto della corte, deluso e affamato.
“Non lo capisco proprio quel giovane” sbuffò Eric, entrando in cucina con due grandi vassoi di frutta. Aveva infatti posato liuto e altri strumenti per aiutare i figli, la moglie e gli altri servitori. “Il re gli offre chili e chili delle più squisite pietanze delle sue cucine e lui che fa? Chiede di rinchiudersi in una stanza polverosa fino alla sera.” Jermiah, sentendosi forse chiamato in causa, adagiò le due brocche di vino su uno dei tavoli da lavoro, e con voce fioca confermò: “E’ vero, durante il percorso dal porto al castello non ha fatto altro che sbraitare e lamentarsi…” e sul suo volto apparve un’espressione colpevole. Il padre, però, non la dovette notare, tutto preso com’era dal suo discorso: “Questi generali li viziano troppo. Avete presente i regni del Nord? Barbari li chiamano… Tsè! Lì i generali pensano a bere e a divertirsi… Di sicuro non vengono qui a guastare le feste a noi. Questi sì che sono generali…”
“Eric!” lo apostrofò la moglie, Donna Angelica, mentre altri uomini della servitù davano corda al giullare. “Jeremiah voleva dirci qualcosa!” Quello strabuzzò gli occhi. Sarebbe quasi corso a nascondersi sotto la gonna della madre, se non fosse stato così alto e se non avesse avuto l’età di un uomo. “Padre, madre, io…” si schiarì la gola. “Potrei aver esagerato… Insomma, aver detto qualche parola di troppo…” Probabilmente nessuno stava sistemando la sala da pranzo. Tutta la servitù, adesso, stava assistendo alla discussione. “Hai detto qualcosa… A chi?” domandò timoroso Eric, sfilandosi il suo berretto da giullare. Jeremiah deglutì: “Al generale… Lucas…” Donna Angelica si abbandonò sul tavolo, mentre le altre donne si coprirono la bocca con le mani, scioccate. Eric, invece, lo afferrò per il colletto della sudicia camicia: “Cos’hai fatto?” chiese di nuovo, come se la risposta potesse cambiare. “Lui mi stuzzicava, padre. Continuava a chiamarmi con nomi diversi solo per farmi arrabbiare. Gliel’avrò detto mille volte che mi chiamo Jeremiah, e non John o Jack. Josephine! Capite? Mi ha chiamato persino Josephine!” scoppiò il ragazzo, in una crisi di nervi. “Alla fine gli ho solo detto che poteva trovarsi la strada da solo. Non mi sembra una tragedia.”
Eric, però, non la pensava allo stesso modo. Riuscì a combattere l’istinto di prenderlo a schiaffi solo grazie all’arrivo della principessa Lillian. “Che succede?” chiese la ragazza, stupita da tutta quella confusione.
“Per questo re Amos ti ha mandato qui?” re Cassian diede un altro sguardo alla mappa che il generale Lucas aveva spiegato sul tavolo. Il generale fece un sorriso abbozzato, poi passò la sua mano guantata sulla mappa prima di farla fermare su un punto preciso: “Il re di Altar non si aspetta un attacco dai nostri regni. Da anni è concentrato sulle terre del Nord. Capite cosa vuol dire?” Re Cassian si portò una mano alla corona, come per ricordarsi dei suoi doveri: “Noi siamo suoi alleati… La rottura di un tale legame può essere giustificata solo da un ingente somma di denaro…” Lucas rise: “Sire, non parliamo di denaro. Parliamo di immense stanze piene d’oro.”
Re Cassian si imbarcherà in tale impresa?
- Non prenderà subito una decisione. Si dichiarerà neutrale e aspetterà l'evolversi delle vicende. (50%)
- No. Re Cassian preferisce dichiarare guerra al re Amos, giudicandolo un traditore, piuttosto che rompere l'alleanza col regno di Altar (25%)
- Sì. Le sue terre da tempo hanno bisogno di denaro, e tra i due re Amos è sicuramente l'alleato migliore per un'ipotetica guerra futura. (25%)

11/02/2018 at 23:13
Ho iniziato a seguire la tua storia da poco, mi piace davvero Lady Lillian come personaggio… aspetto un seguito 🙂
03/02/2018 at 13:21
Troppo tempo! Non mi ricordo un cavolo!
Voto che penetrerà nel campo avversario.
Ciao 🙂
14/07/2016 at 18:56
Molto molto interessante. Però il tono “fiabesco” si sta un po’ perdendo, non trovi?
Mi piacerebbe vederla in armatura, ma per ora voto che chiederà a suo fratello di terminare la guerra (in verità non saprei da che parte farla stare 😉 ).
Ciao 🙂
12/07/2016 at 09:27
Voto anch’io per il pentimento di Lucas. Per me non è mai stato un personaggio cattivo e sta iniziando a mostrare chi è veramente
11/07/2016 at 18:40
Sono straordinariamente indeciso tra la famiglia ed il pentimento.
Questo capitolo è per me stato una sorpresa: non mi aspettavo un cambiamento così repentino del generale (sempre che sia vero).
Adoro il tuo modo di scrivere ^_^
Ciò detto… mumble… mumble… provo ad optare per il pentimento e l’incontro col fratello 🙂
Ciao 🙂
09/07/2016 at 16:19
Questa storia mi piace troppo, diventa sempre più bella e muoio dalla voglia di vedere il generale insieme a Lillian … quando avremo il prossimo episodio?
11/07/2016 at 18:21
Grazie! Mi fa piacere vedere tanto entusiasmo! Episodio pubblicato 🙂
08/07/2016 at 22:58
E questa volta vorrei tutti e tre!
Il capitolo è scritto molto bene (a parte un “sia” al posto di “sua”). Mi piacerebbe che Lilian riuscisse a fare qualcosa, magari in barba al generale, ma forse è ancora presto.
Vediamo un po’ cosa votare… mumble… mumble… votando a caso “Eric e Jeremiah lasceranno il campo da guerra per cercare la principessa”.
Ciao 🙂
07/07/2016 at 01:46
Decisamente re Amos non riesce a tenerla a bada: voglio vedere Lillian e il generale insieme!
02/07/2016 at 23:26
Volevo votare che Re Amos non riusciva a tenerla a bada, ma i doppi/tripli giochi mi piacciono sempre, quindi voto che venga segretamente consegnata 😉
Ciao 🙂
29/06/2016 at 19:29
quanto corri nella pubblicazione? 😀 Dico che verrà segretamente offerta
28/06/2016 at 12:29
Pur nella loro semplicità, le fiabe sono tutto meno che facili da scrivere; lo scrittore deve avere la capacità di trasportare il lettore in un mondo “altro”, che sia credibile ma al contempo non lo sia. E devo dire che tu questa capacità ce l’hai – mi hai trascinato alla corte di re Cassian e mi hai fatto appassionare a questa insolita Lady Lillian. Tagliente, irriverente e dispettosa, sono certa che questa principessa ne farà vedere delle belle a noi e al generale Lucas. Mi piace anche come scrivi, hai uno stile semplice e lineare che ben si addice al tuo racconto. L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è il cambio di punto di vista nel testo- lo trovo insolito per una fiaba e ho paura che alla lunga sia difficile da reggere al meglio. Piccolo appunto sul POV a parte, ti seguo e non vedo l’ora di vedere cosa combinerà Lillian!
27/06/2016 at 21:40
L’ha rapita! Il tono di Jeremiah è eloquente 😉
Direi che tutti i pezzi sono a posto e la partita possa iniziare 😉
Ciao 🙂
26/06/2016 at 22:33
Ho pareggiato tutte le opzioni 😛
Per me si dichiara neutrale: a meno che non sia completamente scemo, secondo me vuole ponderare la situazione prima di prendere una decisione.
È uno stile di scrittura molto scorrevole ed i personaggi mi piacciono un sacco. Anche a te dico di inserire qualcosa quando c’è un salto scena (io uso tre asterischi, tu fa come ti pare), a meno che non vuoi usare frasi tipo “Intanto nella sala…”; il motivo è presto detto: leggendo l’occhio non nota lo stacco e prima di riuscire a capire che hai cambiato scena ci impiega un po’ di tempo.
Adoro le fiabe e spero ne manterrai il tono 🙂
Ciao 🙂
27/06/2016 at 20:06
Hai proprio ragione! A dir la verità ho provato ad andare a capo più volte tra una scena e l’altra, ma una volta pubblicato lo spazio diventa lo stesso, che io vada a capo una volta o trentacinque al sito non importa 🙂 Grazie per il consiglio!
25/06/2016 at 00:09
Ho votato per il no. Secondo me è uno leale 😉
Bellissima alternanza delle scene, scorre tutto come in un film. Anche i personaggi sono ben delineati, brava! Mi piacciono molto Eric e Lucas. Stai solo attenta a quelle espressioni del parlato che ti fai scappare ogni tanto. Per il resto, molto scorrevole e interessante.
Sto scrivendo un racconto con un’ambientazione simile, se ti va di passare mi fa molto piacere ^^
27/06/2016 at 20:03
Grazie mille! Passerò sicuramente… 🙂
23/06/2016 at 18:46
Ciao, complimenti per la tua biografia, parole belle e vere! La tua fiaba sembra avere tutti i presupposti per divenire un successo,molto ben strutturata e scrittura scorrevole! Vuole conoscere il nuovo re è il mio voto! Un bacio…
24/06/2016 at 17:34
Grazie mille 🙂 Speriamo, allora, che ci diventi un successo!
23/06/2016 at 11:01
Quando sono arrivata ho iniziato scrivendo una fiaba, così stamani vedendo la tua, visto che sono poche l’ho letto e sono stata travolta da un mare di parole, personaggi e luoghi. 🙂
Dopo un attimo mi sono rimessa in sesto e ho scoperto una piacevole birichina che fa impazzire i genitori, geniale e spregiudicata con tanta voglia di cambiare il mondo.
Adoro le donne così, quindi rimango. 😀
Brava. Vediamo cosa fa il damerino tornato dopo l’affare assegnatoli.
24/06/2016 at 17:33
Sono contenta di aver risvegliato la tua fantasia 🙂
23/06/2016 at 09:21
Ciao Zaisi e benvenuta! concordo con Moneta un po’ su tutto: dalla tua biografia al fatto che le fiabe scarseggino alla perfetta stesura dell’incipit. E’ molto ben costruito e dettagliato, i miei complimenti. 🙂
Seguo volentieri, sperando di trovare insieme a te e alla fiaba un po’ di felicità! 😉
Affare!
24/06/2016 at 17:32
Grazie davvero! I dettagli fanno parte del mio stile, la parte difficile è proprio rispettare il limite di parole… Scriverei pagine e pagine altrimenti!
22/06/2016 at 22:53
Un importante affare.
Ciao!
Una fiaba, merce rara da queste parti!
Molto ben scritta, intrressante e originale. La mia impressione è che sia una storia che già esiste sviluppata da qualche parte, magari solo pensata, ma pensata nei minimi dettagli. È originale, ben scritta, intrigante, gli elementi ci sono tutti. Dove ci vuoi portare? Bellissima la tua biografia.
Ciao ciao
24/06/2016 at 17:31
Grazie mille, troppi complimenti! 🙂