Un altro regno

Dove eravamo rimasti?

Perché il generale è fuggito? Pentito per quello che ha fatto, decide di incontrare segretamente il principe Oscar per consegnarli la sorella (100%)

Rivelazioni

Lillian si era ormai abituata a quella vita. Non sentiva la mancanza del suo regno o di qualsiasi altra cosa la legasse alla sua vita precedente. Le dispiaceva solo per Eric: per lei il giullare era sempre stato come un padre. Ormai vagavano per la foresta da più di una ventina di giorni, e Lillian aveva iniziato a conoscere davvero il generale. Aveva capito che una convivenza con lui diventava possibile quando non gli venivano poste domande di alcun genere. Tutto sommato non era un tipo di poche parole, ma non amava parlare di se. Era come se quel giorno, attraversando il balcone del palazzo di Re James, i due fossero entrati in un nuovo mondo, dimenticandosi delle loro identità precedenti e iniziando una nuova vita più umile. L’unica cosa che sembrava non cambiare era l’aspetto superbo ed eccessivamente curato del generale. Lillian stentava a crederlo, ma dopo tutto quel tempo la sua divisa era ancora quasi perfettamente bianca, i suoi guanti impeccabili, il suo volto del colore della neve. 

“Sono un disastro” si lasciò sfuggire, mentre erano seduti all’ombra per riposare nell’ora più calda di quel ventunesimo giorno. 

“Perchè dite questo?” le chiese distrattamente lui, affilando la sua spada con fare meccanico. 

“I miei vestiti sono neri per il fango, e i miei capelli sembrano un nido d’uccelli!” rispose Lillian ridendo. Lucas però non ricambiò con un sorriso, come era solito fare. Era strano. Un’altra cosa a cui Lillian aveva rinunciato era proprio indagare i sentimenti di quell’uomo. Non si mostrava mai triste, né arrabbiato, deluso e nemmeno felice. Sorrideva di continuo, e quel sorriso poteva voler dire tante cose. Lei vi si era abituata. Ma quel giorno qualcosa non andava. 

***

Avevano ripreso il cammino, e dopo un  paio d’ore, con grande sorpresa della ragazza, erano arrivati sulla riva di un modesto fiume. La foresta s’interrompeva. Non si aspettava di tornare alla civiltà, non così presto. 

“Adesso, Lucas, volete dirmi dove stiamo andando?” 

Lui le fece cenno di salire su una piccola imbarcazione ancorata proprio lì  davanti. Lei non riusciva a capire.

“State tranquilla” sospirò lui, con fare premuroso, “non la stiamo mica rubando. Vi assicuro, è qui per noi.”

“Come può…?”

“Fidatevi. Ho lasciato delle istruzioni a uno dei miei uomini prima di fuggire.”

Quindi la loro fuga, il loro viaggio attraverso la foresta, non era tutto lasciato al caso. Lucas aveva calcolato tutto alla perfezione e qualcuno gli stava coprendo le spalle. Era mai possibile? Non le restava, comunque, molto da fare, quindi decise di salire e lui la seguì.

***

Dopo un’altra ora iniziò a capire qualcosa. Riuscì a percepire, in lontananza, l’odore del fuoco, poi quello del sangue, infine gli echi di una battaglia. Erano vicini al campo di guerra.

“Sono le Terre di Gralon, queste?”

“Non ci abbiamo messo molto. Il castello del Re James è molto vicino al confine nord. Sì, sono le mie terre.”

Si sentì invadere dalla disperazione. Che quello fosse stato tutto un inganno? Che lui la stesse portando dal suo re? Poi Lucas ormeggiò l’imbarcazione alla riva del fiume. Ancora da quel punto non riuscivano a vedere la battaglia in corso, ma lei riconobbe, in lontananza, lo stendardo coi colori del suo regno e, vicino, innumerevoli tende: il campo base. 

“Andate, Lillian. Lì sarete al sicuro” le fece cenno lui, indicando proprio il punto che lei stava osservando. 

“Cosa? E voi? Dove andrete?”

Solo allora scoppiò a ridere, ma lei notò una punta di malinconia nella sua voce: “Davvero vi interessate del mio destino? Io guiderò le mie truppe in battaglia.” Poi, accorgendosi dell’insoddisfazione sul volto di lei, continuò: “Principessa, svegliatevi. Non è un mondo fatato, e noi due non siamo amici. Vi ho fatto un favore, vi ho liberata, è vero, ma adesso vi conviene correre prima che ci ripensi.”

“Avete fatto più che un favore. Siete stato con me in quella foresta. Se davvero non vi fosse importato nulla di me, mi avreste lasciato lì da sola. Perché?” si pentì subito del suo tono. Era acuto, sul punto di piangere.

Lui sospirò, voltandosi dalla parte opposta. 

“Mia sorella è stata rapita quando avevo solo dieci anni” e a poco a poco il volume della sua voce si faceva più forte. “Io ero lì davanti quando l’hanno portata via. L’hanno violentata e uccisa, e hanno abbandonato il suo corpo vicino ai rifiuti.” Adesso stava urlando. “Era tutta la mia famiglia, vivevamo da soli. Solo dopo una famiglia di nobili ha deciso di adottarmi, e io ho accettato per desiderio di vendetta. Volevo diventare un abile spadaccino e trovare quegli uomini per ucciderli.” Fece un lungo respiro, voltandosi a guardarla. “Ed ecco cosa sono diventato. Vi ho rapita, mi stavo macchiando dello stesso peccato. Per questo vi ho riportato indietro, principessa. Temevo per voi, e per cosa Re James sarebbe stato in grado di farvi.” Detto questo sorrise amabilmente, prima di ritrovare la sua espressione di sempre e avviarsi verso il suo schieramento, lasciando Lillian senza parole.

Cosa farà Lady Lillian?

  • Combatterà col generale Lucas, contro l'esercito di suo fratello. (33%)
    33
  • Pregherà suo fratello, il principe Oscar, di porre fine a quella guerra scoppiata solo per lei. (67%)
    67
  • Ruberà un'armatura di nascosto e combatterà insieme ai suoi. (0%)
    0
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25 Commenti

  • Sono straordinariamente indeciso tra la famiglia ed il pentimento.

    Questo capitolo è per me stato una sorpresa: non mi aspettavo un cambiamento così repentino del generale (sempre che sia vero).

    Adoro il tuo modo di scrivere ^_^

    Ciò detto… mumble… mumble… provo ad optare per il pentimento e l’incontro col fratello 🙂

    Ciao 🙂

  • E questa volta vorrei tutti e tre!

    Il capitolo è scritto molto bene (a parte un “sia” al posto di “sua”). Mi piacerebbe che Lilian riuscisse a fare qualcosa, magari in barba al generale, ma forse è ancora presto.

    Vediamo un po’ cosa votare… mumble… mumble… votando a caso “Eric e Jeremiah lasceranno il campo da guerra per cercare la principessa”.

    Ciao 🙂

  • Pur nella loro semplicità, le fiabe sono tutto meno che facili da scrivere; lo scrittore deve avere la capacità di trasportare il lettore in un mondo “altro”, che sia credibile ma al contempo non lo sia. E devo dire che tu questa capacità ce l’hai – mi hai trascinato alla corte di re Cassian e mi hai fatto appassionare a questa insolita Lady Lillian. Tagliente, irriverente e dispettosa, sono certa che questa principessa ne farà vedere delle belle a noi e al generale Lucas. Mi piace anche come scrivi, hai uno stile semplice e lineare che ben si addice al tuo racconto. L’unica cosa che mi ha lasciata un po’ perplessa è il cambio di punto di vista nel testo- lo trovo insolito per una fiaba e ho paura che alla lunga sia difficile da reggere al meglio. Piccolo appunto sul POV a parte, ti seguo e non vedo l’ora di vedere cosa combinerà Lillian!

  • Ho pareggiato tutte le opzioni 😛

    Per me si dichiara neutrale: a meno che non sia completamente scemo, secondo me vuole ponderare la situazione prima di prendere una decisione.

    È uno stile di scrittura molto scorrevole ed i personaggi mi piacciono un sacco. Anche a te dico di inserire qualcosa quando c’è un salto scena (io uso tre asterischi, tu fa come ti pare), a meno che non vuoi usare frasi tipo “Intanto nella sala…”; il motivo è presto detto: leggendo l’occhio non nota lo stacco e prima di riuscire a capire che hai cambiato scena ci impiega un po’ di tempo.
    Adoro le fiabe e spero ne manterrai il tono 🙂

    Ciao 🙂

  • Ho votato per il no. Secondo me è uno leale 😉
    Bellissima alternanza delle scene, scorre tutto come in un film. Anche i personaggi sono ben delineati, brava! Mi piacciono molto Eric e Lucas. Stai solo attenta a quelle espressioni del parlato che ti fai scappare ogni tanto. Per il resto, molto scorrevole e interessante.
    Sto scrivendo un racconto con un’ambientazione simile, se ti va di passare mi fa molto piacere ^^

  • Quando sono arrivata ho iniziato scrivendo una fiaba, così stamani vedendo la tua, visto che sono poche l’ho letto e sono stata travolta da un mare di parole, personaggi e luoghi. 🙂
    Dopo un attimo mi sono rimessa in sesto e ho scoperto una piacevole birichina che fa impazzire i genitori, geniale e spregiudicata con tanta voglia di cambiare il mondo.
    Adoro le donne così, quindi rimango. 😀
    Brava. Vediamo cosa fa il damerino tornato dopo l’affare assegnatoli.

  • Ciao Zaisi e benvenuta! concordo con Moneta un po’ su tutto: dalla tua biografia al fatto che le fiabe scarseggino alla perfetta stesura dell’incipit. E’ molto ben costruito e dettagliato, i miei complimenti. 🙂
    Seguo volentieri, sperando di trovare insieme a te e alla fiaba un po’ di felicità! 😉
    Affare!

  • Un importante affare.
    Ciao!
    Una fiaba, merce rara da queste parti!
    Molto ben scritta, intrressante e originale. La mia impressione è che sia una storia che già esiste sviluppata da qualche parte, magari solo pensata, ma pensata nei minimi dettagli. È originale, ben scritta, intrigante, gli elementi ci sono tutti. Dove ci vuoi portare? Bellissima la tua biografia.
    Ciao ciao

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