Dove eravamo rimasti?
Duello di cortesia
«Ma bando alle ciance. Volevi incastrare i Medici, ma loro se ne sono approfittati e hanno incastrato te. Il piano è fallito, ed è l’inquisizione a mandarmi a prenderti»
L’altro scosse il capo «Spiacente, ma non mi consegnerò a un destino simile»
«Sei un nemico politico e sei potente, loro sanno che non potranno semplicemente appropriarsi di quel che è tuo» Teneva i due pugnali in mano con solo indice e medio, come se non vedesse l’ora che gli scivolassero di mano «Arrenditi, e vedrai che te la caverai con poco»
«Non è questo che voglio!» Gli ringhiò contro il sicario «Arrendermi per cosa, per avere soldi e potere in grembo a chi tiene viva la mia gente per puro interesse personale? No, non ha senso»
Con un sospiro, il mercenario rese più salda la presa sulle armi «Vuoi uscire di scena con stile, vero?»
Tamar gli si avventò addosso. L’avversario parò entrambi i colpi con il primo pugnale, per poi affondare un colpo con l’arma secondaria. Il sicario fu abbastanza svelto da incrociare l’affondo con una delle sue armi, ma Sante gli atterrò una spallata in pieno petto, spingendolo indietro.
Tamar si rese conto di aver dimenticato chi era veramente Sante. L’aveva tenuto per più di un anno al suo servizio, e l’aveva sempre visto a bere e a risolvere ogni tipo di problema o scontro a seggiolate come si confà a un burbero ubriacone. Ma ora che lo rivedeva fare sul serio ricordava il loro primo scontro. Il masnadiero era agile, sapeva muoversi nelle ombre e aveva maturato una tecnica crudelmente sopraffina. Perfino gli abiti ingannavano: nonostante sembrasse più corpulento, sotto a quei vestiti c’era un corpo snello, atletico e composto da fasci di muscoli. Era uno scontro tra ombre, ma l’ombra da rozzo rissaiolo dello spadaccino aveva radice in una mente che aveva fregato persino il capo degli sciagattiti.
Gli schianti del metallo erano poco frequenti, e quei pochi echeggiavano dalla piazza d’arme al porto, facendo fuggire gabbiani e piccioni. Più d’una testa si era levata al cielo per capire dove si svolgesse lo scontro. Tamar si era allenato duramente dalla prima sconfitta subita dal masnadiero, ma ogni momento che viveva di questo nuovo combattimento iniziava a rendere sempre più palese il suo fato. E conosceva bene il senso dell’umorismo dell’inquisizione! Sapeva che il suo destino era lo “Shagat”
—
Lo speaker sembrò riordinare i fogli sul leggìo «Il finale della questione non è dato saperlo. Si sa solo che gli sciagattiti sono scomparsi dalle cronache. Il resto pare esser stato non registrato o mantenuto sotto stretto riserbo»
«E come facciamo dunque a dire che Sante Micaele è sopravvissuto?»
Fece spallucce «La sua tomba è nel cimitero greco-ortodosso di quella città. La sua morte avviene nel 1633, data successiva a questi eventi di più di trent’anni»
«Capisco» Disse lo storico col monocolo «Ma al di fuori delle cronache, quando potremo vedere i documenti che ha studiato?»
“Ora ho capito perché l’Italia è in queste condizioni. Se questi sono i nostri cervelli” L’uomo sul palco superò il suo leggìo, alzando le mani come a dire “Ora basta, fermiamo i lavori” «Signori, qualcuno di voi è mai andato sulla pagina internet del progetto?»
Un mormorio attestò una risposta negativa.
«Un’altra domanda. Quanti di voi tengono corsi, sono rettori di atenei, hanno cattedre, sono responsabili di ricerca…»
Un buon 85% del pubblico alzò una mano «Capisco. Signori, vi dirò una cosa sconvolgente. Non c’è mezzo documento che attesti quanto ho detto»
Un brusio contrariato si alzò, e finalmente qualcuno gridò «Truffatore!»
Lo speaker ebbe un rictus, poi richiuse la bocca e abbassò lo sguardò sul pubblico: le luci del parco gli contornarono gli occhi d’ombra minacciosa «I truffatori siete voi! Porca miseria, possibile che nessuno, a partire dall’organizzatore, abbia letto la pagina internet del progetto?! C’è scritto chiaro e tondo che è un libro comico! Satira! Si può sapere a cosa vi servono quelle teste d’uovo se non riconoscete un falso storico palese?! Basta» Si girò per uscire «Me ne vado, non ha senso parlare su questo stage. Se mi volete sono alla caffetteria!»
Lo speaker, inutile dirlo, lasciò dietro di sé un silenzio imbarazzante.
—
Sante ci aveva sperato in una resa di Tamar, ma sapeva che questa non sarebbe arrivata. Il lavoro di mercenario gli piaceva: tu facevi e loro pagavano, dicendo a te stesso “è lavoro, che altro potrei fare?”. E generalmente, sgozzare bastardi, farabutti e ladri era una bella soddisfazione, un masnadiero altro non fa che scannare bestie come lui liberandone il mondo, dopotutto. Eppure per Tamar gli era dispiaciuto. Giovane, idealista, pronto a combattere per il suo credo… E finito “sciagattato” da un rinnegato che stava portando la sua testa all’inquisizione.
“Stupida coscienza” Pensò Sante Micaele “Non vorrai svegliarti proprio adesso, vero?”
Lo sapeva, era solo l’inizio, prima o poi avrebbe anche iniziato a pensare a fare qualcosa di buono… Brutta storia, se ammazzi gente per vivere.
21/09/2016 at 15:23
Beh, caro scrittore, complimenti, riuscire a raggiungere un traguardo così importante deve darti molta soddisfazione. Non so se parlare del tuo racconto o del tuo libro, ho dato un’occhiata a bookabook. L’illustrazione è bellissima, non so chi l’abbia fatta, ma digli da parte mia che è bravo. Il racconto è scritto bene e scorrevole.
Come al solito, un parere personale: mi ha dato l’impressione di essere un po’ evanescente, un abbozzo, qualcosa di non completamente definito.
Parlando del libro, leggere l’anteprima mi ha confuso le idee: se non ho capito male l’idea è suddividere l’opera in due parti, sviluppando la prima come un trattato di lotta e la seconda più propriamente narrativa. È certamente un lavoro titanico, non oso pensare quanto impegno ci voglia ad adeguare il linguaggio a quello in uso nel 1600.
Certamente è anche originale. Non so, personalmente diffido un po’ delle ricette con troppi ingredienti, ma è pur vero che i grandi chef riescono a realizzarle in modi sublimi.
In bocca al lupo
19/09/2016 at 11:30
E finalmente pubblico il finale, con un mostruoso ritardo non annunciato. Mi dispiace tantissimo ma si sa, spesso gli impegni prendono il sopravvento.
In compenso, il progetto che ha ispirato questo racconto ha raggiunto il goal in meno di due mesi! Fato vuole che io sia ufficialmente uno scrittore… Peggio per voi 😉
19/09/2016 at 16:34
E mi sa che te lo meriti, al di la del ritardo 😉
Finale davvero mostruoso, e non per il ritardo. Mi è piaciuto davvero e spero di rivederti presto su questi schermi, a meno che la tua nuova “professione” non te l’impedisca 😉
Ciao e a presto.
19/09/2016 at 17:35
Ho già in mente un “seguito” di questo in realtà, e appena potrò lo metterò qui. Torneranno sia lo speaker che il suo personaggio…
E chiamarla professione è ancora un parolone XD Il poco che fin’ora ci ho guadagnato tintinna se lo scuoti :3
06/09/2016 at 20:03
Tutti con me: Sante, Sante, Sante…!
05/09/2016 at 19:27
Sarà un pareggio, magari per rimandare il tutto al gran finale.
05/09/2016 at 16:46
Eh va bhe dai, ne esce Sante. Non si può votare altrimenti 🙂
04/09/2016 at 10:36
Comsegnati in modo non sicuro.
Allora, non so quanto ciò che scrivi qui rispetterà lo stile della tua opera.
Immagino almeno un po’, altrimenti non avrebbe senso scriverlo.
Perciò immagino che ti interessi un nostro parere.
Non so quanto lo speaker che si domanda se glo astanti hanno capito che scherzi rifeltta il tuo pensiero, ma posso dirti che ho trovato un po’ eccessiva la descrizione tattica della battaglia. Ovvviamente è un parere personale, ma visto che hai più volte citato Bud come tua Musa, mi chiedo quante volte Egli abbia descritto un piano nei dettagli. L’obiezione è una battuta fino a un certo punto. a voler essere più seri direi che hai presentato il prodotto con determinate carattesirtiche e ne stai vendendo uno diverso. Ok, è una Ferrari, ma io pensavo di comprare una Porsche. Non so, vedi tu se c’è qualcosa di utile in ciò che scrivo. Del resto, ti ho già scritto più volte che sei bravo, quindi mi pare inutile ribadirlo.
Ciao a presto
06/09/2016 at 09:38
Di leggerti son sempre contento 🙂
Dunque, lo stile è molto differente, infatti ho sempre messo “tratto da” o “ispirato da”… Anche perché riscrivere qui un manuale di rissa è pesante (anche se mi hai dato un’idea per quello che potrebbe essere il prossimo incipit, molto in linea con il libro stavolta)
Per quanto riguarda la mia musa: vero che è lui, però è solo una musa che riapplico a un altro piano. Infatti Tamar ci è rimasto un po’ fregato (ma sarà argomento per il capitolo finale)
31/08/2016 at 01:55
Sono stati consegnati.
30/08/2016 at 20:28
Anche se in minoranza, ho votato che siano stati consegnati.
Troppa fiducia? Solo il seguito saprà dirmelo.
Ciao e a presto 😉
30/08/2016 at 18:10
Un racconto che sembra catapultati direttamente in una Italia ormai passata. Amo l’intrecciarsi di storia e fantasy e oramai sono curiosissimo di seguire il finale. Ancora complimenti!!
30/08/2016 at 14:58
E’ andato tutto liscio… quasi. Non sono stati consegnati in modo sicuro.
Bella la caratterizzazione di Tamar e il capitolo introspettivo, in mezzo a tanta azione.
26/08/2016 at 03:35
E conosciamo il granduca, personaggio di certo affascinante.
26/08/2016 at 00:28
Perfetto, me lo sono quasi immaginato.
25/08/2016 at 22:20
La parte della rissa è descritta in maniera sublime. Mi piacerebbe continuare a seguire Tamar, anche se ho imparato ad amare tutti i personaggi.
25/08/2016 at 21:08
Seguiamo Tamar, è un personaggio molto ben caratterizzato e dalla storia interessante. Vediamo cos’ha in mente e qual è il suo obiettivo finale.
24/08/2016 at 21:10
Mi scuso con tutti, anche questo lunedì non sono riuscito a pubblicare. Se tutto va per il verso giusto rimedio domani! Purtroppo il lavoro è lavoro, e io ne devo portare avanti più d’uno o.o
24/08/2016 at 20:56
Il carro verrà comunque rubato, ma questo racconto è strabiliante. Sospetto che tu l’abbia in qualche modo già scritto e rivisto, perché la terminologia è impressionante. Continuo a seguire con piacere.
24/08/2016 at 21:09
Eheh è una mezza verità. Diciamo che ho già scritto la base logica che è qui https://bookabook.it/projects/de-bello-tabernae/
Farci un racconto sopra è semplice, dopo aver scritto decine di pagine su uno stile del genere!
18/08/2016 at 22:26
Urca, colpo di scena. Le fiamme si portano via tutto, ahi ahi…
18/08/2016 at 19:33
Un carico troppo interessante, rimarrà al sicuro.
Ciao Michele,
Nella scena del tavolo Sante aveva proprio la faccia del grande Bud!
Ho trovato evitabile la enunciazione dei motivi come l’hai presentata tu.
Per il resto scorrevole, divertente e documentato.
Ciao a presto
24/08/2016 at 21:06
Mitico Bud, non smetterà mai di mancarmi!
18/08/2016 at 11:44
Settembre è alle porte. Dé Bello Tabernae, che ha ispirato tutto questo, ha superato il 60% e inizia solo adesso a fare eventi, tra pub, birrerie e fiere fumettistiche! Se volete saperne di più controllate ogni tanto la pagina del progetto https://bookabook.it/projects/de-bello-tabernae/
E se volete farne parte, partecipando a un concorso “para-letterario” che indirò contattatemi in privato alla mail gonnella.michele@gmail.com : tutti gli autori di The Incipit, fino a fine mese, hanno diritto a 3 euro di sconto sull’adesione! (che, insomma, vuol dire avere tutta la vita di Mastro Sante condensata in un ebook al costo effettivo di 2 euro…)
Grazie del supporto e dei commenti, a lunedì prossimo per il prossimo capitolo 😉
17/08/2016 at 16:08
Dopo una così grande dimostrazione di potenza da parte di Sante, il carico non può che rimanere al sicuro e intatto.
Ottimo, avanti così 😉
18/08/2016 at 11:39
Se non ci rimane un cratere al posto della locanda… XD
16/08/2016 at 21:04
Mi raccomando, non fatevi sfuggire il link sull’Ordo Teménis!
Scoprite tutto quel che arrivato a noi della rigida disciplina seguita da questi fraticelli!
09/08/2016 at 12:05
Buongiorno a tutti!
Con la presente sono a informarvi che il progetto da cui è tratto questo racconto ha superato il 50%! E in un mese! Ho ancora 5 mesi di tempo per arrivare al goal…
Ma intanto festeggiamo questo traguardo, se avete voglia e modo, passate a trovarmi qui, dove l’arte di Mastro Sante prende vita!
https://www.facebook.com/events/299818640370950/
09/08/2016 at 18:23
Complimenti!! Non vedo l’ora che sia pubblicato!
Per l’evento non mancherò di venire 😉
09/08/2016 at 06:27
Mi hanno sempre affascinato i briganti, ed è per loro che ho votato.
Ciao e al prossimo 😉
09/08/2016 at 12:03
Hanno sempre il loro perché, non si sa mai chi sono e da che parte stanno!
08/08/2016 at 22:30
Io opto per i briganti
Continua così che è divertente l’alternarsi di passaro e presente ^w^
07/08/2016 at 10:52
Qualcosa di particolare.
Ciao Michele,
È sempre piacevole leggerti.
Mi limiterò a commentare il racconto qui su TI, facendo finta che non abbia dietro un progetto più ampio: comoscere un minimo della tua biografia mi ha influenzato pure troppo, perché vedo nella parte dello studioso che espone la sua ricerca una sovraesposizione, appunto, dell’autore stesso. Il citare le arti del combattimento contribuisce parecchio a questa sensazione. Intuisco che è un tuo modo per giocare con noi, però trovo che, almeno in questo salotto striminzito, potrebbe togliere spazio alla storia che rimane originale e ottimamente scritta.
Ciao a presto
08/08/2016 at 15:33
Questi sono i commenti che servono!
Più passa il tempo, più Incipit mi va stretto XD
04/08/2016 at 12:22
Un misterioso oggetto nascosto tra la merce.
L’ipotesi sulla trasformazione/toscanizzazione del termine shagat è bellissima.
Complimenti al barbuto 🙂
08/08/2016 at 15:33
E non è merito mio, quel termine è in uso da parecchio XD
04/08/2016 at 01:14
Il capitano.
Ti seguo e commento brevemente perché sono assorto nella trama ed impressionato dalla padronanza verbale.
Continua.
08/08/2016 at 15:32
Padronanza addirittura? Secondo me sono i temi strani trattati che danno quell’impressione :/
03/08/2016 at 12:49
Qualcosa! Ma cosa, cosa, cosa?? Un’arma? Una spezia nuova? Pietre preziose?
02/08/2016 at 04:59
Facciamo qualcun altro, magari un personaggio d’alto lignaggio 😉
01/08/2016 at 22:11
Facciamolo frugare tra la merce.
Ti seguo,il tuo racconto è davvero originale, sia per i temi, che per i tono.
08/08/2016 at 15:31
Grazie, ci sto riuscendo perché ho smesso di cercare di togliervi il tappeto da sotto i piedi.
Ora sto togliendo quello sotto ai miei piedi, e i risultati sono buoni XD
26/07/2016 at 16:41
Furto!
Davvero un gioco da guardia e ladri questo capitolo 🙂
Ciao e al prossimo.
26/07/2016 at 15:04
Andiam per mare!!!
Bell’episodio, il personaggio si delinea sempre di più ed è un gran bel tipo!
01/08/2016 at 21:35
O tipaccio? 😀
26/07/2016 at 10:04
Spero -> soffro
26/07/2016 at 09:59
Furto, il mare lo spero un po’ e lo spionaggio non mi pare si addica all’indole sbruffona del tuo alter ego medievale. C’era un altro che aveva scoperto un manoscritto, ma quello diceva di avere più di venti lettori. 🙂
Si intravede molto studio dietro questo racconto. Adesso entriamo nel vivo!
Ciao a presto
01/08/2016 at 21:35
La gente che scopre i manoscritti dice sempre un sacco di cose strane XD Parlo per esperienza…!
Si, purtroppo ce n’è. Il progetto base sembrava richiedesse molta conoscenza in fatto di combattimento, ma presto la storia ha richiesto il suo tributo!
20/07/2016 at 18:25
Astuzia.
Il secondo capitolo scorre anche meglio del primo. Davvero piacevole.
20/07/2016 at 22:41
Mi fa piacere. Sto cercando di fare dei piccoli “cambi di stile” di tanto in tanto in questo racconto, per non renderlo monotono. Spero l’esperimento continui a piacere 🙂
20/07/2016 at 16:23
Armi.
Uno spadaccino non si abbassa a fare a pugni 😉
20/07/2016 at 22:40
Ma questo è un tiratore di spada grottescamente particolare…!
19/07/2016 at 08:22
Diciamo che vado di pugni, così che la sfiga si svolga in un luogo diverso. Mi piace molto il modo in cui stai descrivendo l’ambiente e la sua fama, voglio scoprire una zona diversa e chissà cosa nasconde!
20/07/2016 at 22:40
Ahahah e pensare che è un ambiente a me così familiare! 😀 Contento che ti piaccia ^*^
19/07/2016 at 00:44
Ah, marrano, mi hai teso una trappola mostrandomi la spada. Ma Tamara non è malvagio…
20/07/2016 at 22:39
Eh? Chi? Cosa? (son rincretinito, non ho capito nulla XD)
18/07/2016 at 22:46
Wow, sono riuscito a scrivere prima di mezzanotte, non credevo. Scusatemi davvero se non ho postato sabato come faccio di solito, ma ero a promuovere il Dé Bello Tabernae a un evento storico. Come è andata? Giudicate dalle foto!
https://www.facebook.com/oltrenebbia/posts/853503164782542
Ed è solo il primo degli eventi che ho in mente di organizzare. Spererei di poter fornire un calendario, ma dubito sarà lontanamente possibile fino a settembre… In ogni caso, se siete nuovi lettori e questo racconto vi sta piacendo, vi consiglio di dare un’occhiata al progetto che ha ispirato tutto questo! Potete trovarlo al link qui sotto, insieme a un download gratuito dell’anteprima!
https://bookabook.it/projects/de-bello-tabernae/
E sarei contento anche solo se la leggeste per poi commentarmela. Un progetto del genere non ha bisogno solo di fondi, ma anche di idee fresche e diverse da quelle che il mio cervellaccio marcio può concepire! Dopotutto, chi mi conosce sa quanto io tenga al parere critico del lettore: altrimenti come miglioro?
Grazie a tutti, e buona lettura!
18/07/2016 at 00:37
O mio dio, sono estasiato! Ho letteralmente immaginato tutto!
Note sparse: il linguaggio mi sembra davvero ben studiato e costruito, verosimile, fluido;
le tre opzioni mi mandano su di giri perchè hai addirittura progettato fre filoni che non vedo l’ora di sentire!;
la scena di combattimento è ben descritta.
E’ il lessico, il punto di forza. Ti seguo!
18/07/2016 at 22:42
Mi fai felice perché su una forma ancora più complessa del linguaggio ho scritto il “libro madre” che questo racconto vorrebbe divulgare. Le opzioni in realtà le ho già preparate da un po’, in quanto le sto scrivendo come brevi cronache sempre in quel libro…
Per il resto: insegno spada e autodifesa di secondo lavoro. Diciamo che gioco in casa su tutta la linea!
Grazie comunque, apprezzo davvero 😉
16/07/2016 at 13:00
Complimenti davvero! L’ambientazione ha dapprima catturato il mio interesse perchè amo la storia e la tua maestria nello scrivere ha fatto il resto ( ti seguirò). Io sono alle prime armi e davvero sarebbe un’ onore ricevere consigli da te. Se hai tempo e voglia mi piacerebbe leggessi il mio racconto. A presto.
18/07/2016 at 22:40
Proverò volentieri. Certo il rosa non è il mio genere preferito, ma tentar non nuoce.
Ma cerca di non prendermi troppo come “esperto”. Sono solo bravo a sembrarlo 🙂
15/07/2016 at 13:52
Buongiorno signori! Con questo commento volevo solo informarvi che il prossimo episodio uscirà lunedì.
Questo fine settimana, purtroppo o per fortuna, sono a supportare il progetto a questo evento: https://www.facebook.com/events/968061053320688/
Auguratemi buona fortuna! 🙂
13/07/2016 at 16:43
Originale e scritto con la consueta maestria.
Ho votato per la setta, vediamo cosa ne salta fuori.
Naturalmente….seguo 😉
13/07/2016 at 19:12
E’ proprio l’originalità che mi ha spinto a scegliere questa idea come progetto da portare avanti. Speriamo non deluda e che il libro da cui è tratto il racconto sia allo stesso livello!
12/07/2016 at 16:51
Eccoci qua! La Setta 🙂
Bellissimo primo capitolo, ti fa subito entrare nel vivo della storia. Avventura e ironia, salgo a bordo e vediamo dove mi porti!
13/07/2016 at 19:11
In mezzo a un mare di ghigne a tagliola, come diciamo a Livorno!
12/07/2016 at 12:08
Ebbene, ora che avete letto questo primo capitolo di DéBello Tabernae – Risse e Mercenari, vi rivelo che questo altro non è che un’espansione di un progetto più grande e in evoluzione. Potrete trovare qui questa mia bizzarria
https://bookabook.it/projects/de-bello-tabernae/
Mentre qui su Incipit affronterò il tema a livello narrativo, al link qui sopra mi dedicherò a quel che Dé Bello Tabernae è davvero. Difficile descriverlo, ma se cliccate potrete vedere che un’anteprima del testo è disponibile… Leggetela, fatevi due risate e se avete voglia supportatemi, anche solo condividendo!
Grazie e buona lettura 😉
12/07/2016 at 11:28
il primo episodio è simpaticamente coinvolgente. In attesa del seguito.
12/07/2016 at 12:03
Beh i toni sono questi, con un humor più o meno diretto e più o meno tra il nero e lo schiaffone 😉
13/07/2016 at 10:57
Comunque, sopratutto in virtù della scoperta del tuo progetto su bookabook, il tuo progetto sarebbe adatto per un’avventura grafica (un videogioco punta e clicca) per tablet e smartphone. Come idea mi sembra interessante (e la copertina del tuo libro suggerisce proprio questa pensata).
13/07/2016 at 19:11
Ci avevo pensato! Ma purtroppo non ho né le competenze né i fondi per finanziare una cosa del genere 🙁 Magari se il libro va bene potrei mettere in piedi una cosa del genere (aggiunge un sogno al cassetto)
12/07/2016 at 08:53
Sciagattiti.
Tranquillo, la citazione si capiva comunque.
Un incipit a metà strada tra Brancaleone da Norcia e Jackie Chan (il combattimento condotto con evoluzioni varie di un semplice boccale).
Interessante.
A presto!
12/07/2016 at 12:03
Grazie di avermi seguito! E grazie di nuovo per l’ “analisi” su Memorie nell’Ombra! Ti risponderò per bene lì :3
11/07/2016 at 21:54
Perdonate l’errore di formattazione:”
Ne lo volgo, se dice puntata tutto ciò che giunge de sorpresa, solitamente est pugno diretto, ma pol esser tale tutto quel che giunge quando men s’aspetta”–Dé Bello Tabernae, Sante Micaele de le Misericordie.
Questa è una citazione, da leggere come fosse una voce fuori campo