Il bambino di PineLake
Questa non è una storia come le altre.
Questa è una storia di vendetta, di rimorsi, di segreti.
Questa è la storia di come una persona comune, decida di fare giustizia e di regolare i conti con chi, in passato, gli ha fatto del male.
Nelle pagine che vi appresterete a leggere, sicuramente, mi giudicherete più e più volte.
Vi farete un’idea sul mio conto, sul mio modo d’agire; cercherete di analizzare le motivazioni che mi spingono a fare tutto ciò, ma alla fine mi capirete.
Sono sicuro che lo farete.
E’ proprio questo il mio scopo.
Non mi reputo una vittima in cerca di semplice vendetta, non amo i mezzi i termini.
In questa storia io sono l’assassino, ma starà a voi svelare la mia identità.
Non sarà semplice, non ci è riuscito ancora nessuno, fino ad ora.
Vi chiederete perchè vi sfidi a scoprirmi, a identificarmi. Bè, è molto semplice: amo le sfide, l’azzardo, il rischio e soprattutto amo mettermi in gioco.
Non c’è più tempo da perdere, provate a prendermi.
PineLake, 8 Ottobre
Ore 7.45
Marcus, come ogni mattina, era uscito di casa intorno alle sette e quarantacinque, per dirigersi verso la scuola. Non amava prendere lo scuolabus, dal momento che, da dove abitava, la scuola distava solamente dieci minuti a piedi. Mamma e papà, avevano smesso di accompagnarlo già da due anni; da quando aveva cominciato a frequentare le medie.
“Non sono più un ragazzino” aveva ripetuto ai genitori, fino a che la eccessiva apprensione non era svanita.
PineLake era una cittadina tranquilla, di poco più di diecimila abitanti.
Di vista si conoscevano quasi tutti e il tasso di criminalità era molto basso.
Qualche piccolo furto al supermercato lungo la via principale o denunce per qualche party abusivo di ragazzi del Liceo.
Marcus era un ragazzino mite e solitario. Amava leggere e studiare, per questo alcune volte, veniva preso in giro da qualche compagno, come capita in tutte le scuole.
Ma Marcus non sembrava farci molto caso, viveva in un mondo tutto suo, facendosi scivolare gli insulti addosso.
Quella mattina, non stava più nella pelle.
Aveva segnato da oltre un mese la data sul calendario.
Finalmente l’avrebbe incontrato.
Mentre camminava, tenendo come al solito lo sguardo basso, teneva stretto a se lo zainetto, dove custodiva, come un tesoro, il suo blocco per gli appunti.
Subito dopo la fine delle lezioni, lo avrebbe tirato fuori e scritto ogni parola che la persona con cui aveva un appuntamento, gli avrebbe detto.
Era letteralmente elettrizzato al solo pensiero.
Quel giorno, avrebbe avuto la rivincita su tutti coloro che lo reputavano un povero sfigato, e gli avrebbe fatti rodere di invidia.
O almeno così credeva.
Non sapeva ancora che niente sarebbe andato nel verso giusto.
Che quella camminata, lungo le strade di PineLake, era forse l’ultima camminata della sua vita.
Non si era accorto, infatti, che un’auto scura lo seguiva a poca distanza.
Non si era accorto che una persona, che conosceva, lo stava tenendo d’occhio.
E quando se ne accorse non capì il pericolo imminente che lo avrebbe fatto precipitare nel baratro e nell’oscurità.
Non capì, nonostante fosse il più bravo della scuola.
*
PineLake, 8 Ottobre
Ore 7.42
Erano le sette e quarantadue del mattino. Avevo parcheggiato la macchina a pochi metri di distanza dalla casa di Marcus Roberts, figlio minore di Tom, sindaco della città e di sua moglie, l’avvocatessa Jessica Gambing.
Ero in una posizione strategica. Dalla mia visuale potevo vedere il portone di casa Roberts, senza che chi vi uscisse, potesse notarmi.
Avevo preparato il piano per quel giorno da mesi, era tutto calcolato alla perfezione, o almeno così credevo.
Attesi altri tre minuti quando finalmente, il bambino, uscì di casa, diretto verso la scuola.
Gli feci percorrere una ventina di metri lungo il marciapiede, prima di mettere in moto e seguirlo lentamente.
A quell’ora, lungo la via, non passava mai nessuno.
Era una zona un po’ decentrata rispetto al cuore pulsante della cittadina, e questo giocava sicuramente a mio vantaggio.
Ma non potevo lasciarmi sfuggire nulla, anche il più piccolo errore, avrebbe potuto mettere a repentaglio tutto il piano.
Osservavo Marcus; teneva la testa bassa, stringendo forte lo zainetto, come se dentro ci fosse qualcosa di veramente importante.
Libri? Quaderni? No, io sapevo che in quello zaino c’era molto di più.
Vi erano le prove che avrebbero potuto incriminarmi, rendere la mia vita un inferno.
Non era solo colpa di Marcus e della sua insaziabile curiosità.
Era colpa mia, che avevo messo a repentaglio tutto, per un semplice e banale errore.
Non avrei voluto che le cose fossero andate così, ma non avevo altra scelta.
Dovevo farlo.
Così, accelerai, in attesa che il ragazzino svoltasse, come era suo solito, nel sentiero che attraversava la piccola pineta. Tagliando da quella scorciatoia, Marcus, sarebbe arrivato prima.
Questo ovviamente se fosse stato da solo, ma così non era.
Senza alzare minimante lo sguardo, si inoltrò finalmente tra gli alberi, non immaginando che non ne sarebbe più uscito per un bel po’.
Cosa succede a Marcus, all'interno della Pineta?
- Viene stordito e derubato (32%)
- Viene rapito (47%)
- Viene ucciso (21%)

07/08/2016 at 19:35
Sarò spietata e illogica: lo uccide.
Anche in questo secondo capitolo è evidente la cura nei dettagli: ti piace giustificare logicamente situazioni che potrebbero far insorgere qualche dubbio (il preside che ti chiama per un assenza? Scherzi?) e apprezzo molto questo lavoro in background per rendere coerente quanto scrivi. Appunto per questo scelgo l’opzione illogica, perché se ha calcolato bene la dose di sonnifero e lui cade addormentato significa che non lo vuole uccidere, non subito almeno… oh, beh, certo, magari significa che lo vuole torturare per fargli dire qualcosa…
Oh, beh, comunque sia, ho scelto e sono molto curiosa del seguito.
Ciao ciao
06/08/2016 at 12:29
Mi ha incuriosito molto l’incipit della tua storia, così ho iniziato a leggerla. Scrivi molto bene, hai un bel ritmo e mi piace questo continuo cambio di punti di vista. Le premesse per una bella storia ci sono tutte, continua così! Seguo curioso 🙂 intanto ho votato per l’imprigionamento! A presto!
07/08/2016 at 11:25
Ciao ti ringrazio e mi fa molto piacere che l’idea ti incuriosisca. Spero di non deluderti, ai prossimi capitolo 🙂
04/08/2016 at 20:57
Ho votato per imprigionate Marcus in un nascondiglio.
L’atmosfera che stai creando è accattivante, ma spero potrai pubblicare con una frequenza maggiore, perché per ricordarmi dell’episodio precedente ho dovuto rileggere sia quello che questo, non vorrei rifarlo tutte le volte
04/08/2016 at 21:00
Ciao ti ringrazio! Si, hai perfettamente ragione! Ho aspettato un po’ troppo, cercheró di pubblicare con maggior frequenza 🙂
04/08/2016 at 02:38
Se è la metà dell’assassino che penso, lo farà fuori dopo aver avuto quello che gli serve.
04/08/2016 at 11:47
Chissà che cosa ha in mente…
Grazie, alla prossima!
03/08/2016 at 10:11
Ciao!
Bel capitolo!
Sono troppo curiosa di sapere cosa nasconde Marcus nello zainetto, quindi voto che gli ruba il materiale e lo abbandona in un luogo isolato tramortito!
Al prossimo capitolo 🙂
03/08/2016 at 10:26
Ciao, sono contento che ti sia piaciuto.
Sicuramente nello zaino c’è qualcosa di importante.. chissà cosa succederà!
Alla prossima 🙂
28/10/2016 at 20:57
Ciao! Vorrei creare un libro orrore ma non so da dove iniziare e vorrei sapere dove hai imparato a scrivere…pe favore?
03/08/2016 at 09:06
Ciao!! 😀
Bello questo secondo capitolo che cambia il punto di vista, facendoci vedere l’azione attraverso gli occhi di personaggi diversi ^-^
Voto che l’assassino lo imprigiona per avere le informazioni che cerca.
Alla prossima!
03/08/2016 at 10:11
Ciao, ti ringrazio.
Spero di riuscire a mantenere una certa coerenza nei vari punti di vista adottati.
Al prossimo capitolo 😀
28/10/2016 at 22:20
Scusa ma in che persona usi? terza, seconda o prima? E come se tu stai narrando al posto di Marcus e la prima persona (uomo) sei tu? Sono un novello e vorrei creare un horror….Vorrei capire perfettamente! Se io sono il narratore che narro tipo le avventure di Gesick ( cosi cosi a caso) e mi immagino in prima persona nella protagonista, giusto?
Esempio:
Narratore: Leonardo Di Caprio continuava a sbirciare le donne seminude dalla finestra ed era eccitato (Che merda di frase °^° ho scritto)
Prima persona: Sto continuando a sbirciare le donne seminude dalla finestra e sono eccitato (-……-”)
ARGHGHHHH, Cazzo! Me lo spieghi e mi fai un esempio, per favore? Con il google manco capisco °^°
03/08/2016 at 07:47
Può sembrare brutale, ma ho votato che, dopo aver ottenuto ciò che voleva, lo uccide. Marcus conosce il suo rapitore, questo è ovvio, e tenere in vita uno scomodo testimone può essere pericoloso.
ciao…
03/08/2016 at 10:11
Chissà cosa ha in mente il rapitore.
Il titolo lo chiama Assassino, quindi qualcuno prima o poi dovrà uccidere.. se non l’ha gia fatto !
Al prossimo capitolo
02/08/2016 at 22:43
Voto che lo imprigioni,se voleva derubarlo e ucciderlo poteva anche non rapirlo.
Bene il far parlare più personaggi,ma io inserire più dialoghi,ma forse lo dico perchè piacciono a me.
Bravo e buona serata
03/08/2016 at 10:10
Ciao! Grazie per il commento!
Mano a mano che si inseriscono i personaggi i dialoghi arriveranno 🙂
02/08/2016 at 21:20
Bella la scelta di far narrare l’assassino e di dividere il racconto facendo parlare più personaggi, la storia inizia in modo molto interessante e non vedo l’ora di sapere come prosegue!
02/08/2016 at 22:15
Ciao, grazie di essere passato e del commento!
Spero di riuscire a tirare fuori un racconto intrigante e coerente!
Alla prossima 🙂
02/08/2016 at 20:16
Ho votato che venga imprigionato per avere informazioni. Trovo lo stile di questo secondo capitolo meno brillante del primo. La storia si svolge a rilento per via del fatto che racconti i fatti da più punti di vista. Questo è uno stratagemma che funziona in testi più estesi, come romanzi. Nei racconti rischia di rallentare troppo. Quanto sopra a parere mio, come sempre.
02/08/2016 at 21:26
Ciao, ti ringrazio!
La scelta è effettivamente rischiosa, peró mi piaceva l’idea di cimentarmi in qualcosa di nuovo.
Comunque questo secondo capitolo serve più che altro a gettare le basi per quel che succederà!
Alla prossima!
27/07/2016 at 21:28
Il ragazzino viene rapito, così almeno il narratore se lo tiene tra i piedi per un po’ (spero). Occhio alle virgole, soprattutto tra soggetto e verbo e dopo il complemento di luogo, disturbano un po’ la lettura.
02/08/2016 at 19:59
Ciao, grazie per il commento.
Ti ringrazio anche per i suggerimenti che mi fai.
Mi sono molto utili.
Alla prossima
23/07/2016 at 12:07
Ciao,bentornato,abbiamo cominciato a scrivere insieme il nostro nuovo racconto,voto per stordito e derubato,non mi piace che vengano uccisi bambini.
Ti auguro un buon fine settimana
23/07/2016 at 18:24
Grazie per il voto e il commento, leggo subito e volentieri il tuo nuovo racconto!
Al prossimo capitolo 🙂
19/07/2016 at 13:34
L’inizio è interessante, la forma lo è un po’ meno.
Ti consiglio di fare attenzione alla punteggiatura, agli avverbi e ai pronomi.
Insomma, riguardalo per bene, perché il materiale c’è, ma è un tantino grezzo.
Ti seguo con curiosità.
Buona continuazione.
19/07/2016 at 21:59
Grazie, in effetti mi sono reso conto di non aver revisionato abbastanza il testo. Ho scritto di getto, ma per i prossimi capitoli faró sicuramente più attenzione!
Alla prossima 🙂
18/07/2016 at 09:39
Ah, beh, se deve essere un cinico assassino può cominciare subito: il bambino viene ucciso.
Ciao, incipit interessante e dal mio punto di vista coraggioso: scegliere un protagonista ‘non buono’ lo trovo difficoltoso. In diversi periodi la posizione delle virgole mi è parsa inopportuna.
Ciao ciso
19/07/2016 at 21:57
Ciao, ti ringrazio e spero che la storia non ti deluda! Grazie anche per le considerazioni, diciamo che ho scritto l’incipit di getto e non ho fatto una accurata revisione.
Alla prossima 🙂
18/07/2016 at 00:29
L’assassino sei tu e vuoi qualcosa da Marcus. Eri ancora alle prime armi, allora;; scommetto che le cose non vanno come avresti voluto e che il ragazzino fa una brutta fine, ma non per merito tuo.
Scherzi a parte, complimenti, davvero molto intrigante. L’inizio ha il ritmo e l’andamento giusto. Non farlo diventare monotono, mantieni alta la suspance!
A presto! 😉
18/07/2016 at 09:31
Grazie, mi fa piacere 🙂
Spero di riuscire a mantenere la suspence, ci saranno, nel corso della storia, molti colpi di scena.
14/07/2016 at 21:08
Interessante incipit :)vediamo subito le figure della vittima e del carnefice 😀 io optato per qualcosa di piu’ soft, diciamo, con il rapimenti 😀 Ti seguo a presto 🙂
15/07/2016 at 15:31
Grazie mille!!
Il rapimento è l’opzione che va per la maggiore, ma in questa storia niente è come sembra ahah
Alla prossima
14/07/2016 at 17:11
Ottimo, mi piace.
Non è una gran bella cosa, ma ne farebbe un giallo super con l’uccisione
15/07/2016 at 15:30
Ti ringrazio 🙂
Sicuramente, in ogni caso, non sarà l’unico mistero su cui ruoterà la storia 😀
13/07/2016 at 22:09
Ho votato per “viene stordito e derubato”. Curiosa l’impostazione del narratore assassino, seguo anche se ti avverto che i gialli non mi appassionano molto xD
14/07/2016 at 10:32
Ciao, grazie di essere passato!
Spero che in questa occasione la storia, seppur legata ad un mistero, non ti deluda.
Alla prossima 🙂
13/07/2016 at 17:23
Perché farlo morire di già? Vediamo che succede a Marcus se viene stordito e derubato! 😉
14/07/2016 at 10:31
In effetti Marcus conosce verità molto interessanti e utili per la storia.
Vedremo che fine farà ahah
Al prossimo capitolo 😉
13/07/2016 at 16:51
Stordito e derubato sarebbe più logico, ma ho votato per il rapimento, mi sembra più audace.
seguo…
14/07/2016 at 10:30
Grazie Danio, in questa storia la logica segue un filo tutto suo ahah
Alla prossima
13/07/2016 at 16:18
Incipit molto interessante, non vedo l’ora di proseguire!
Voto stordito e derubato, anche se dalle percentuali, rapito avrà probabilmente la meglio 😉
14/07/2016 at 10:29
Al momento il rapimento è il più gettonato ahah
Comunque grazie mille, alla prossima 😀
13/07/2016 at 16:11
Ciao molto interessante l’incipit. Ti confesso che raramente ho letto racconti dove si descrivono due punti di vista, così colgo l’occasione per farti mio maestro. Voto per il rapimento perchè non riesco a vedere il bambino ucciso, forse perchè mio figlio ha la stessa età del tuo personaggio. A presto e davvero complimenti.
14/07/2016 at 10:29
Ciao, questa è la prima volta in cui mi cimento nella descrizione di più punti di vista, spero di creare qualcosa di soddisfacente 😀
Grazie, al prossimo capito !!
13/07/2016 at 15:05
Ciao Fluo, finalmente! 😀 Ottimo inizio, direi. Mi è piaciuto un sacco (si può dire no?). 😉 Voto per il rapimento… Marcus ha delle prove, però non sappiamo se riesce a ricondurle all’assassino. L’assassino ne è preoccupato e vorrà recuperare il “tesoro”!
Seguo
14/07/2016 at 10:27
Ciao, mi fa molto piacere che tu segua anche questa storia 🙂
Spero di non deludere, alla prossima
13/07/2016 at 14:48
Ciao!! 😀
Molto interessante questo racconto! Sono proprio curiosa di vedere come andrà avanti! Marcus viene rapito…
Alla prossima!
14/07/2016 at 10:26
Ciao, grazie mille.
Ottima scelta, alla prossima 🙂